Nei capitoli precedenti gli esempi sono stati volutamente semplificati per fissare maggiormente l’attenzione sull’uso delle leggi della meccanica.
In questa semplificazione è andata perduta buona parte della realtà fisica dei fenomeni e delle situazioni concrete, per esempio l’effetto degli attriti, ineliminabile su scala macroscopica.
Vengono qui illustrate molte applicazioni delle leggi del moto in condizioni più realistiche.
Sono introdotte le forze di attrito, sia radente sia viscoso, e studiate le loro proprietà e conseguenze.
Sono prese in considerazione forze variabili, in particolare rispetto al tempo, e viene mostrato come possono essere risolte, in questi casi, le equazioni del moto.
INTRODUZIONE
Qualche volta i gatti cadono accidentalmente da grandi altezze. Paradossalmente, l’entità dei danni che rischiano di procurarsi diminuisce con l’aumentare dell’altezza, se cadono da sette o più piani.
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
LEGGI DI FORZA
Per poter applicare efficacemente le Leggi di Moto a situazioni concrete bisogna esaminare le Leggi di Forza che esprimono la modalità con la quale l’ambiente agisce sulla particella tramite la Forza.
FORZE FONDAMENTALI IN NATURA
1) Forza Gravitazionale (presenza di materia) 10-38
2) Forza Elettromagnetica (interazioni elettriche e magnetiche) 10-2 3) Forza Nucleare Debole (responsabile di processi di decadimento radioattivo e reazioni
tra particelle elementari) 10-7
4) Forza Nucleare Forte (tra particelle fondamentali – tiene insieme il nucleo) 1
trascurabile a livello microscopico
UNIFICAZIONE DELLE FORZE DELLA NATURA
LEGGI DI FORZA
L’analisi dei sistemi meccanici macroscopici richiede solamente la conoscenza della forza gravitazionale e di quella elettromagnetica
La forza gravitazionale è la causa della forza peso che attira tutti gli oggetti verso il centro della Terra. L’attrazione gravitazionale fra corpi non planetari è trascurabile
Tutte le altre interazioni macroscopiche sono originate dalla forza elettromagnetica che determina tutte le interazioni reciproche fra gli atomi.
L’insieme di tali interazioni reciproche genera le forze macroscopiche di contatto, di elasticità, gli attriti, le forze di tensione, le forze impulsive originate dalle collisioni macroscopiche o molecolari.
Queste complicate interazioni dovute alla forza elettromagnetica si riassumono con
opportune e spesso semplici Leggi di Forza.
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
FORZE DI ATTRITO
Le forze di attrito si manifestano quando c’è contatto, strisciamento o rotolamento fra i corpi o quando c’è movimento di corpi solidi o di fluidi all’interno di fluidi
Le forze di attrito agiscono sempre in direzione opposta al moto o alla tendenza al moto relativo dei corpi, non agiscono mai a favore del moto
Le forze di attrito giocano un ruolo fondamentale nella tecnologia e nella vita quotidiana
(1) da una parte si oppongono ai movimenti reciproci dei corpi e quindi sono di ostacolo al moto dei sistemi meccanici ed all’avanzamento dei corpi (2) dall’altra senza le forze di attrito non sarebbe possibile neppure
camminare o sorreggere gli oggetti
LE FORZE D’ATTRITO
corpo fermo
forza attiva
attrito statico
corpo in moto
attrito dinamico
Leggi empiriche macroscopiche dell’attrito radente Attrito radente statico
f
s≤ µ
sN
coefficiente attrito statico
forza normale di carico
indipendente dalla superficie di contatto
f
k= µ
kN
Attrito radente dinamico
coefficiente attrito dinamico
forza normale di carico
indipendente dalla superficie e dalla velocità
• Leggi empiriche approssimate. E’ sorprendente che siano così semplici
• Riassumono fenomeni microscopici molto complessi
µ
k≤ µ
shttps://www.planetseed.com/uploadedFiles/Science/Laboratory/Air_and_Space/
Friction_Explorer/en/classes/FrictionApplet.html
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
COEFFICIENTI DI ATTRITO STATICO E DINAMICO
µ
k≤ µ
sBasi microscopiche dell’attrito
L’area effettivamente a contatto fra due superfici anche perfettamente levigate è molto più piccola dell’area geometrica affacciata (1/104)
superficie di acciaio perfettamente levigata
103-104 diametri atomici
Dipendono dalle superfici considerate
I coefficienti di attrito sono ADIMENSIONALI
e possono eccedere il valore unitario
COEFFICIENTI DI ATTRITO STATICO E DINAMICO
L’area effettivamente a contatto è proporzionale alla forza di carico N
Questa area complessiva non cambia cambiando l’area affacciata a parità di forza di carico N
La forza di attrito è associata alle migliaia di microsaldature a freddo che si formano fra le due superfici e che si rompono continuamente durante il moto
Il coefficiente di attrito dipende da molte variabili fra cui la natura dei materiali a contatto, rifinitura delle superfici, strato superficiale di ossido, temperatura,…
Le forze di attrito che si oppongono al rotolamento sono molto minori (attrito volvente), il vantaggio nel moto è enorme.
La forza di attrito radente sono notevolmente diminuite dalla lubrificazione, che mantiene le superfici lontane e impedisce la formazione delle microsaldature
microsaldature adesione superficiale
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
ATTRITO MICROSCOPICO
Legno | Metallo
http://www.absorblearning.com/media/attachment.action?quick=50&att=352 http://www.absorblearning.com/media/attachment.action?quick=52&att=356
ESEMPI
Un blocco è fermo su un piano inclinato di un angolo q rispetto all’orizzontale.
Aumentando l’angolo il blocco comincia a scivolare per q=15°. Quanto vale il coefficiente di attrito statico fra blocco e piano?
Blocco fermo a=0
F =
∑ N + m g + f
s= m a = 0
F
x= f
s∑ − mgsin θ = 0
F
y= N
∑ − mg cos θ = 0
#
$ %
&%
f
s= mgsin θ N = mgcos θ
! "
#
Valore massimo fsmax=msN quando il blocco scivola q=qs
f
smaxN = mgsin θ
smg cos θ
s→ µ
s= tan θ
s; µ
s= tan θ
s= tan15° = 0, 27
Misura del coefficiente di attrito statico e dinamico (velocità costante)
http://www.mhhe.com/physsci/physical/
giambattista/forces/forces.html
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
ESEMPI
Forza massima costante dà a=costante
v
2= v
02+ 2a x − x (
0)
Supposto x0=0 e vf=0
x = − v
022a
quadrato della velocità distanza di
frenamento
Legge del moto per determinare l’accelerazione
∑
Fx = − fs = ma Fy = N∑
− mg = 0#
$%
&%
a = − fs / m N = mg
#$
&
forza di attrito statico massima (ABS)
f
smax= µ
sN = µ
smg → a = − f
smax/ m = − µ
sg
x = − v
022 µ
sg
Esempio v0=27 ms-1
ms=0,60 x = − v02
2µsg =
(
27ms−1)
22 0, 60
( ) (
9,80 ms−2)
= 62 mindipendente dalla massa
• Se le gomme strisciano mk<ms e lo spazio di frenata aumenta
f
smax= µ
sN
Una automobile è in moto su una strada orizzontale con velocità v0. Se µs è il coefficiente di attrito statico tra le gomme ed il suolo, qual è la distanza minima per arrestare l’automobile.
ESEMPI
Se le ruote di un’auto sono bloccate (impedite di ruotare) durante una frenata di emergenza l’auto slitta sul fondo stradale lasciando delle tracce di frenata di
frammenti di pneumatico e asfalto fuso. Le più lunghe tracce di frenata sono state lasciate da una Jaguar nel 1960 in GB, 290 m. Ammettendo che mk=0,60 a che velocità viaggiava l’auto?
v
2= v
02+ 2a x − x (
0)
Relazione cinematica per a=costante Se v=0 e x-x0=d
v
0= −2ad
v
0= 2µ
kgd = ( ) 2 ( 0, 60 ) ( 9,80 ms
−2) ( 290 m ) = 58ms
−1≈ 210 kmh
−1Poiché la macchina è finita in un fosso al termine della frenata si può solo affermare che, all’inizio della frenata, la sua velocità era non inferiore a 210 kmh-1.
Legge del moto
− f
k= ma → a = − f
km = − µ
kN
m = − µ
kmg
m = − µ
kg
attrito dinamico
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
ESEMPI
Una donna tira a velocità costante una slitta carica, di massa m=75kg, su una superficie orizzontale. Il coefficiente di attrito dinamico fra i pattini e la neve è µk=0,10 e l’angolo f=42°. Qual è la tensione della fune?
Legge del moto scomposta lungo gli assi
F
x= T cos ϕ − f
k= ma
x= 0
∑
F
y= T sin ϕ + N − mg = ma
y= 0
∑
#
$ %
&%
L’attrito è radente dinamico
f
k= µ
kN
T cos
ϕ
− fk = 0 → T cosϕ
=µ
kN → N = T cosϕ µ
kT sinϕ + N − mg = 0 → T sinϕ+T cosϕ
µk − mg = 0 T = µkmg
µksinϕ+ cosϕ =
(
0,10) (
75kg) (
9,80 ms−2)
(
0,10)
sin 42° + cos 42° = 91N Forza normale applicata dalla neve alla slittaN = cosϕ
cosϕ + µksinϕ mg = cos 42°
cos 42° + 0,1
( )
sin 42°(
75kg) (
9,80 ms−2)
= (69 kg) 9,80 ms(
−2)
= 676 N=0 a!
DINAMICA DEL MOTO CIRCOLARE UNIFORME
uˆr
Se un corpo si muove su un arco di circonferenza di raggio “r” con velocità v costante in modulo avrà una accelerazione centripeta a
piano privo di
attrito
a
centr= − v
2r ˆu
r versore radialea
centr= v
2r
modulo accelerazione centripeta
L’accelerazione centripeta modifica con continuità la direzione della velocità mentre, se il moto è circolare uniforme, il modulo di v è costante
La seconda Legge del Moto richiede che la risultante delle forze agenti sul corpo sia
F
∑ = m a
centr; ∑ F = ma
centr= mv r
2Forza centripeta Forza centripeta esercitata dalla fune
http://www.mhhe.com/physsci/physical/giambattista/circular/circular.html
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
La forza centripeta deve essere generata da un agente esterno che fa parte dell’ambiente nel quale si trova il corpo in moto sulla circonferenza
La forza centripeta genera un cambiamento nella direzione della velocità. E’ un esempio del carattere vettoriale della legge del moto, dove forza e velocità non sono parallele
Quando la forza centripeta viene a mancare il corpo, non più sottoposto a forze, prosegue di moto rettilineo uniforme obbedendo alla legge di inerzia
Le forze responsabili dei moti circolari vengono dette centripete.
Questa denominazione indica solamente che la forza è diretta verso il centro, non dice nulla circa la natura della forza che può essere qualsiasi.
Non è quindi un nuovo tipo di forza
Si noti che nel moto circolare la forza centripeta (qualsiasi sia la sia natura) è l’unica agente (non equilibrata)
Non è necessario introdurre nessuna forza “centrifuga” (come spesso erroneamente si crede) se il moto è osservato da un riferimento inerziale
DINAMICA DEL MOTO CIRCOLARE UNIFORME
Virata in volo a grande velocità, richiede una grande forza
centripeta e può essere pericolosa
r
R = L sin θ
IL PENDOLO CONICO
Si chiede il tempo necessario affinché il pendolo compia una rivoluzione completa
Si scrive la Legge di Moto della particella in un riferimento inerziale e si individuano le grandezze note e incognite
F
∑ = T + m g = m a centr
traiettoria nota
moto uniforme, accelerazione centripeta modulo di T
incognito
Scomposizione della legge di moto lungo gli assi verticale ed orizzontale x,y non ruota
col pendolo
http://www.ngsir.netfirms.com/
englishhtm/ConicalPendulum.htm
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
r
IL PENDOLO CONICO
Tr = −T sinθ Tz = T cosθ
"
#$
Fr = Tr = mar = −mv2
∑
RFz = Tz − mg = maz = 0
∑
"
#&
$&
accelerazione centripeta
resta nel piano, az=0
• Dividendo le due equazioni
−T sin
θ
T cosθ
=−mv2 / R
mg → v = Rg tan
θ
velocità della particella
• Per L=1,2 m e θ=25°
( ) 2 , 1 s
ms 80 , 9
25 cos m 2 , 2 1
2 cos
2° =
=
= θ π
−π g
T L
• Tempo di una rivoluzione (periodo) v = 2πR
T ; T = 2πR
v = 2πR
Rg tanθ = 2π R
g tanθ = 2π L cosθ g
dipende solo da Lcosθ
non dipende dalla massa
• Il pendolo conico può essere utilizzato per misurare “g”
g = 4π2 L cosθ T2
non dipende dalla massa
IL ROTORE
diagramma delle forze Legge del Moto
F = N +
f
s∑ + m g = m a
centrtraiettoria nota
moto uniforme, accelerazione centripeta moduli incogniti
F
z∑ = f
s− mg = ma
z= 0
F
r∑ = −N = ma
r= − mv R
2#
$ %
&
%
mg = fs ≤µsN = µsmv2 R
v ≥ gR µs =
9,80 ms−2
( ) (
2, 0 m)
0, 40 = 7, 0 ms−1
µ
s= 0, 40 R = 2, 0 m
T ≤ 2 π R
v = 12, 6 m
7,0 ms
−1= 1,80s ν ≥ 1
T = 0, 56s
−1= 33giri/min
non dipende dalla massa
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
LA CURVA SOPRAELEVATA
forza centripeta attrito statico Legge di moto per la curva piana
F =
N +
∑ P + m g = m a
centrP = m v
2R ≤ µ
smg → v ≤ µ
sgR
non dipende dalla massa
limiti di velocità
F
z∑ = N cos θ − mg = ma
z= 0
F
r∑ = −N sin θ = ma
r= − mv R
2#
$ %
&
%
Legge di moto per la curva sopraelevata senza attrito
F =
∑ N + m g = m a
centrtan θ = v
2Rg
angolo θ non dipende dalla massa
sopraelevate in relazione alla velocità media
http://www.mhhe.com/physsci/physical/giambattista/
banked_curve/banked_curve.html
µ
s= 1.5, R = 190 m → v ≤ 53 m/s
esempio
EQUAZIONI DI MOTO, FORZE COSTANTE E VARIABILI
• Moti non vincolati. Determinare il moto una volta note le forze applicate (anche variabili rispetto al tempo, posizione, velocità)
• Moti sottoposti a vincoli. Nota una parte delle forze (forze attive) e qualche caratteristica dei vincoli (es. traiettoria), determinare il moto ed il valore delle forze vincolari
• Noto completamente il moto, determinare le forze agenti (es. moto dei pianeti) Problema generale della dinamica
• Moto non vincolato di una particella sottoposta a forze, anche non costanti, dipendenti dal tempo, posizione, velocità
in una dimensione
F → a
∑ → v t ( ) → x t ( )
velocità e posizione iniziali
forze
moti
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
EQUAZIONI DI MOTO, FORZE COSTANTE E VARIABILI
moto vincolato con forze variabili Forze costanti
a = costante; a = dv
dt → dv = a dt → dv = a dt
0 t v0
∫
v
∫ = a dt
0 t
∫
calcolo integrale
x − x
0= v
0t +
12at
2→ x = x
0+ v
0t +
12at
2v − v
0= at → v = v
0+ at
v = dx
dt ; → dx = v dt → dx = v dt
0 t x0
∫
x
∫
=(
v0 + at)
dt0 t
∫
x0 e v0 condizioni iniziali del moto
• Se “a” non è costante gli integrali si complicano e possono essere risolti esattamente sono in qualche caso (metodo analitico)
• In generale sono risolti numericamente tramite l’uso del calcolatore (metodo numerico)
• Nella maggior parte dei casi pratici le forze sono variabili con t,x,v
FORZE DIPENDENTI DAL TEMPO
• In generale le forze in natura non sono costanti e dipendono dal tempo
Il tubo catodico di Thomson l’antenato dell’oscilloscopio e della televisione
fascio di elettroni
Campi elettrici e forze elettriche variabili con il tempo
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
FORZE DIPENDENTI DALLA VELOCITÀ
Forze dipendenti dalla posizione
• Le forze di attrito viscoso che subisce un corpo che si muove in un fluido dipendono dalla velocità
• Esse crescono con la velocità
• I corpi in caduta libera raggiungono una velocità costante di regime quando la forza di attrito viscoso eguaglia il peso del corpo in caduta
• Un proiettile leggero lanciato in aria a grande velocità (palla da baseball) ha una gittata che è circa la metà di quella calcolata in assenza di attrito
• Le forze elastiche di richiamo dipendono dalla posizione
• Forza di una molla ideale deformata
F = −k x
• Accelerazione della massa
a = F
m = −kx
m → d
2x t ( )
dt
2+ k
m x t ( ) = 0
Equazione differenziale
• I moti generati da forze dipendenti dalla posizione possono essere studiati più semplicemente usando i concetti di lavoro e di energia
FORZE DIPENDENTI DAL TEMPO: METODO ANALITICO
• Quando la risultante delle forze agenti su una particella dipende dal tempo, anche l’accelerazione dipende dal tempo
in una dimensione
∑ F t ( ) = ma → a t ( ) = ∑ F t ( )
m
a t ( ) = dv
dt → dv = a t ( ) dt → dv
v0 v
∫ = a t ( ) dt
0 t
∫
v t ( ) − v
0= a t ( ) dt
0 t
∫ → v t ( ) = v
0+ a t ( ) dt
0 t
∫
x t ( ) = x
0+ v t ( ) dt =
0 t
∫ x
0+ v
0t + a t ( ) dt
0 t 0
∫
t
∫
v = dx
dt → dx = v t ( ) dt → dx
x0 x
∫ = v t ( ) dt
0 t
∫
integrazione
dell’equazione di moto
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
ESEMPIO
Un’automobile viaggia alla velocità di 105 km/h. Il guidatore frena con forza crescente in modo che la decelerazione della macchina vari con il tempo secondo la legge a(t)=ct, dove c=-2,67 ms-3. Dopo quanto tempo si ferma? Quanta strada percorre prima di fermarsi?
t1 = −2v0
c = − 2
( ) (
29, 2 ms−1)
−2, 67ms−2 = 4, 68s
v t ( ) = v
0+ ct dt
0 t
∫ = v
0+ 1 2 ct
2→ 0 = v
0+ 1 2 ct
12tempo di arresto
x t
( )
= x0 + v0t + ct dt0 t 0
∫
t
∫
= x0 + v0t +16ct3x t ( ) = 0 + 29, 2 ms (
−1) ( 4, 68s ) +
+ 1
6 ( −2, 67ms
−3) ( 4, 68s )
3= 91, 0 m
• La frenata è progressiva e la maggiore variazione di velocità si ha verso la fine del moto
non è una retta
FORZE DIPENDENTI DAL TEMPO: METODO NUMERICO
• L’espressione analitica della accelerazione non è sempre integrabile oppure la soluzione analitica può essere così complicata da non permettere uno studio semplice del problema fisico.
• Per ottenere una soluzione numerica si procede come segue:
(1) si divide il tempo in tanti piccoli intervalli
(2) si applica l’equazione di moto in ogni piccolo intervallo facendo l’ipotesi che l’accelerazione sia costante nell’intervallo considerato (accelerazione media)
(3) Il metodo funziona meglio al diminuire dell’ampiezza degli intervalli temporali
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
FORZE DIPENDENTI DAL TEMPO: METODO NUMERICO
• Esempio di processo numerico di calcolo
1. La regione fra t=0 s e t=5 s viene divisa in 10 intervalli δt=0,5 s 2. In ogni intervallo δt=0,5 s la funzione a(t) è approssimata con
un valore costante, diverso da intervallo a intervallo 3. Il valore della accelerazione media del primo intervallo è:
4. La variazione di velocità δv1 nel primo intervallo è approssimativamente:
La velocità al tempo t=0,5 s sarà:
5. Per determinare lo spostamento si calcola la velocità media:
a1=12!"a 0( )+ a 0, 5s( )#$=12!"0 + −2, 67ms
(
−3)
(0, 5s)#$ = −0, 67ms−2
δv1= a1δt = −0, 67ms
(
−2) (
0, 5s)
= −0, 34 ms−1 v1= v0+δv1= 29, 2 ms−1− 0, 34 ms−1= 28, 9 ms−1v1= 12
(
v0 + v1)
== 12
(
29, 2 ms−1+ 28, 9 ms−1)
= 29,1ms−1δx1 = v1δt = 29,1ms
(
−1) (
0, 5s)
= 14, 6 massegnando x0=0 x1 = x0 +δx1 =0+14,6m=14,6m
• Si passa quindi al secondo intervallo di tempo e si ripete il procedimento
• Si ottengono così i valori di velocità e posizione alla fine dei diversi intervalli
• Si noti che il procedimento numerico è lo stesso per qualsiasi legge a(t)
MOTO DI UN PROIETTILE IN UN FLUIDO
• La resistenza viscosa dell’aria ne modifica il moto ed impone una velocità di regime molto inferiore, di pochi metri al secondo
• La resistenza all’avanzamento dei corpi nei fluidi gioca un ruolo importante nella progettazione dei mezzi di trasporto terrestri, aerei e marini
• La resistenza viscosa dipende dalle caratteristiche del fluido e dalla forma del corpo
• Inoltre essa aumenta all’aumentare della velocità di avanzamento
• La dipendenza dalla velocità è lineare per basse velocità e forme affusolate dei corpi (moti laminari)
• E’ invece quadratica per alte velocità e forme tozze e arrotondate (moti turbolenti)
la posizione a uovo, riduce l’area efficace trasversale
• Le gocce di pioggia possono cadere anche da nubi distanti dal suolo 2,0 km
• Nel caso di una caduta libera senza resistenza dell’aria le gocce di pioggia arriverebbero al suolo con velocità: v = 2gh =
( )
2(
9,80 ms−2) (
2000 m)
≈ 200 ms−1 un proiettileDINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
inizio caduta
peso y
MOTO DI UN PROIETTILE IN UN FLUIDO
• Poiché essa dipende dalla velocità, per risolvere le equazioni di moto bisogna necessariamente ricorrere al calcolo integrale
a v ( ) = dv
dt → dv
a v ( ) = dt →
dv a v ( )
v0 v
∫ = dt
0 t
∫ = t
separazione di variabili resistenza
dell’aria
velocità di regime costante
P +
D = m
a → mg − D v ( ) = ma → a v ( ) = mg − D v ( )
m
ESEMPIO
Un oggetto di massa m cade verticalmente, partendo da fermo, sotto l’azione della resistenza dell’aria D=bv, che ha direzione opposta alla velocità e cresce linearmente con essa. La costante b dipende dalla forma dell’oggetto e dalle caratteristiche del fluido. Si determini la velocità di caduta v(t).
• Legge del Moto di Newton
∑ F = D + m g = m a → ∑ F
y= mg − bv = ma
• Condizione di regime
a = 0; v = costante; → v
T= mg
b
velocità di regime• Determinazione di v(t) con v0=0 dv g − b / m
( )
v0 v
∫
= t → t = −mb
−bdv mg − bv
0 v
∫
du∫
u = log u−m b
−bdv mg − bv
0 v
∫
= −mb log mg − bv0
v = −m
b log mg − bv +m
b log mg
( )
= t−m
b log mg − bv mg
#
$% &
'( = t relazione fra v e t La velocità parte da zero
e tende a vT
L’accelerazione parte da
“g” e tende a zero
log mg − bv mg
"
#$ %
&
' = −bt
m → mg − bv mg = e−
bt
m → v t
( )
= mgb 1− e−
bt
" m
#$ %
&
'
• Quando t è piccolo si ha: ex ~1+x v t
( )
≈ mgb )1− 1−#$% btm&'(*+ ,
-. = gt
• Per grandi t si ha: e-x ->0 v mg
velocità di regime
DINAMICA DELLE PARTICELLE I. CONCINA – FISICA SPERIMENTALE
MOTO DI UN PROIETTILE IN ARIA
Gatto in fase di atterraggio
95% della velocità
(m)
mm
forze agenti su un proiettile lanciato in aria
MOTO DI UN PROIETTILE IN ARIA
• Il gatto deve cadere per sei piani prima di raggiungere la velocità di regime. Mentre cade percepisce l’accelerazione, si rattrappisce e raggiunge una velocità di regime di circa 100 km/h
• Una volta che raggiunge la velocità di regime si rilassa, allunga in fuori zampe e collo come uno scoiattolo volante. D aumenta, diviene maggiore di P e la velocità di regime diminuisce a circa 70 km/h • Una mazza da baseball lancia una palla a 45 m/s, velocità
maggiore di quella di regime
• La forza di resistenza opposta dall’aria risulta maggiore del peso della palla ed influenza notevolmente il moto
v0 = 45ms−1 ϕ0 = 45°
b = 9, 033N/ ms
(
−1)
Palla da baseball traiettorie con e senza la
resistenza dell’aria
senza forza d’attrito