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(1)Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale Prova Scritta di Analisi Matematica 2 del 8 settembre 2012 A) Data la funzione f (x, y

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(1)

Corso di Laurea in Ingegneria Civile ed Ambientale Prova Scritta di Analisi Matematica 2 del 8 settembre 2012

A) Data la funzione f (x, y) = ( |xy|

x2+y2 se (x, y) 6= (0, 0) 0 se (x, y) = (0, 0), i) stabilire se risulta continua nel suo dominio,

ii) stabilire se risulta derivabile nel suo dominio e calcolarne le derivate parziali, iii) determinare per quali versori ν ∈ IR2 esiste ∂f∂ν(0, 0).

B) Data la curva di equazione cartesiana y = x2(1 − x2), x ∈ [−1, 1], nei punti O(0, 0) e P (

2 2 ,14),

i) determinarne versore tangente e normale,

ii) determinarne curvatura ed equazione del cerchio osculatore.

C) Determinare le coordinate del baricentro del solido

S = {(x, y, z) ∈ IR3| 2z ≤ x2 + y2+ z2 ≤ 1}

di densit`a di massa costante.

D) Dato il campo vettoriale F (x, y, z) =

 y2+ 1

z, 2xy − 1

z,y − x − 1 z2

 , i) stabilire se il campo `e irrotazionale nel suo dominio.

ii) stabilire se il campo `e conservativo nel suo dominio ed in caso affermativo determinarne un potenziale,

iii) calcolarne il lavoro lungo la curva γ(t) = (t, t2, 1), t ∈ [0, 1].

(2)

Soluzione

A.i) La funzione risulta continua in IR2\{(0, 0)} essendo somma, rapporto e composizione di funzioni continue. La funzione non risulta invece continua nell’origine difatti ad esempio lungo la retta y = x si ha

x→0limf (x, x) = lim

x→0

x2 2x2 = 1

2 6= 0 = f (0, 0)1 A.ii) Riguardo alla derivabilit`a, osservato che

f (x, y) = ( xy

x2+y2 se xy ≥ 0

x2xy+y2 se xy < 0

possiamo affermare che la funzione risulta derivabile parzialmente in ogni punto (x0, y0) ∈ IR2 tale che x0y0 6= 0 con

∂f

∂x(x0, y0) = ±y3− x2y

x2+ y2 per ± x0y0 > 0 ed in modo simmetrico2

∂f

∂y(x0, y0) = ±x3− y2x

x2+ y2 per ± x0y0 > 0.

Rimane da discutere la derivabilit`a nei punti degli assi cartesiani.

Nell’origine la funzione risulta derivabile parzialmente con ∂f∂x(0, 0) = ∂f∂y(0, 0) = 0 essendo f (x, 0) = f (0, y) = 0 per ogni x, y ∈ IR. La funzione non risulta derivabile parzialmente nei restanti punti degli assi cartesiani. Infatti, nei punti (x0, 0) con x0 6= 0 risulta derivabile parzialmente rispetto ad x con ∂f∂x(x0, 0) = 0, essendo f (x, 0) = 0 per ogni x ∈ IR, mentre non risulta derivabile parzialmente rispetto a y poich`e non esiste il limite

h→0lim

f (x0, h) − f (x0, 0)

h = lim

h→0

|x0| x20+ h2

|h|

h , ∀x0 6= 0.

Simmetricamente, la funzione risulta derivabile parzialmente rispetto a y nei punti (0, y0) con y0 6= 0 con ∂f∂y(0, y0) = 0 mentre non risulta derivabile parzialmente rispetto a x.

1in alternativa potevamo osservare che lim

ρ→0+

f (ρ cos θ, ρ sin θ) = | cos θ sin θ| e dunque che il limite dipende da θ ∈ [0, 2π]

2per ogni (x, y) ∈ IR2 la funzione verifica f (x, y) = f (y, x) e dunque ∂f∂x(x, y) = ∂f∂y(y, x)

(3)

A.iii) La funzione risulta derivabile in O(0, 0) solo nelle direzioni degli assi cartesiani.

Infatti per ogni versore ν = (α, β) ∈ IR2 risulta

∂f

∂ν(0, 0) = lim

h→0

f (αh, βh) − f (0, 0)

h = lim

h→0

|αβh2| α2h22h2

h = lim

h→0

|αβ|

h

quindi il limite esiste se e solo se αβ = 0 e dunque la funzione ammette derivata direzionale solo nelle direzioni ±i = (±1, 0) e ±j = (0, ±1).

B) La curva risulta regolare essendo f (x) = x2(1 − x2) funzione di classe C1. Posto ϕ(t) = (t, f (t)) = (t, t2(1 − t2)), risulta

ϕ0(t) = (1, f0(t)) = (1, 2t − 4t3) e ϕ00(t) = (0, f00(t)) = (0, 2 − 12t2), ∀t ∈ (−1, 1).

Osservato che O(0, 0) = ϕ(0) e P (

2

2 ,14) = ϕ(

2

2 ), otteniamo che ϕ0(0) = ϕ0(

2

2 ) = (1, 0)3. Ne segue che

T (0) = T (

√2

2 ) = (1, 0) e N (

√2

2 ) = (0, 1).

Risulta inoltre ϕ00(0) = (0, 2) mentre ϕ00(

2

2 ) = (0, −4) e dunque k(0) = N (0) · ϕ00(0)

0(0)k2 = (0, 1) · (0, 2) = 2 e

k(

√2

2 ) = N (

2 2 ) · ϕ00(

2 2 ) kϕ0(

2

2 )k2 = (0, 1) · (0, −4) = −4 Ne deduciamo che il raggio di curvatura `e r(0) = |k(0)|1 = 12 e r(

2

2 ) = 1

|k(

2

2 )| = 14.

Dunque, essendo la curvatura positiva, l’equazione del cerchio osculatore nel punto ϕ(0) = (0, 0) `e x2+ (y − 12)2 = 14. Mentre essendo la curvatura negativa, l’equazione del cerchio osculatore nel punto ϕ(

2 2 ) = (

2

2 ,14) `e (x −

2

2 )2+ y2 = 161 .4

-2 -1 0 1 2

1

3nota: i punti x = 0 e x =

2

2 sono punti rispettivamente di minimo e di massimo relativo per la funzione f (x) = x2(1 − x2) in (−1, 1), dunque f0(0) = f0(

2 2 ) = 0

4le coordinate del centro del cerchio osculatore nel punto ϕ(t0) si possono determinare mediante la formula (x0, y0) = ϕ(t0) +k(t1

0)N (t0)

(4)

C) Osservato che il solido `e simmetrico rispetto all’asse z e che la densit`a di massa `e costante, dette (xB, yB, zB) le coordinate del baricentro, risulta xB = yB = 0. Mentre

zB = 1 µ(S)

Z Z Z

S

z dxdydz dove µ(S) = Z Z Z

S

z dxdydz

Per calcolare tali integrali osserviamo innanzitutto che il solido `e unione della semisfera S = {(x, y, z) ∈ IR3| x2+ y2+ z2 ≤ 1, z ≤ 0}

con il solido

S+ = {(x, y, z) ∈ IR3| 2z ≤ x2+ y2+ z2 ≤ 1, z ≥ 0}.

Dalla propriet`a di additivit`a dell’integrale, essendo il volume di una sfera di raggio r pari a 43πr3 otteniamo

µ(S) = µ(S+) + µ(S) = µ(S+) + 2 3π.

Per calcolare il volume del solido S+, possiamo procedere integrando per strati osservato

che (

x2+ y2+ z2 = 1

x2+ y2+ z2 = 2z ⇐⇒

(x2+ y2 = 34 z = 12 e dunque

S+= {(x, y, z) ∈ IR3| z ∈ [0,1

2], (x, y) ∈ Cz}

dove Cz = {(x, y) ∈ IR2| 2z − z2 ≤ x2+ y2 ≤ 1 − z2}. Dalle formule di riduzione otteniamo µ(S+) =

Z Z Z

S+

dxdydz = Z 12

0

( Z Z

Cz

dxdy)dz = Z 12

0

m(Cz) dz

= Z 12

0

π(1 − 2z)dz = πz − z212

0 = π 4. Ne segue quindi che µ(S) = π4 + 23π = 1112π. Per calcolare RRR

Sz dxdydz, procediamo allo stesso modo utilizzando la propriet`a di additivit`a

Z Z Z

S

z dxdydz = Z Z Z

S+

z dxdydz + Z Z Z

S

z dxdydz Per calcolare il primo integrale, integriamo per strati come sopra

Z Z Z

S+

zdxdydz = Z 12

0

( Z Z

Cz

zdxdy)dz = Z 12

0

zm(Cz) dz

= Z 12

0

πz(1 − 2z)dz = π z2 2 − 2z3

3

12

0

= π 24.

(5)

Per calcolare il secondo integrale, osserviamo che

S= {(x, y, z) ∈ IR3| z ∈ [−1, 0], (x, y) ∈ Dz}

dove Dz = {(x, y) ∈ IR2| x2+ y2 ≤ 1 − z2} ed integriamo nuovamente per strati Z Z Z

S

zdxdydz = Z 0

−1

( Z Z

Dz

zdxdy)dz = Z 0

−1

zm(Dz) dz

= Z 0

−1

πz(1 − z2)dz = π z2 2 −z3

3

0

−1

= −5 6π.

Ne concludiamo allora che

zB = 12 11π(π

24− 5

6π) = −19 22

Per calcolare i precedenti integrali potevamo in alternativa utilizzare le coordinate sferiche

Φ :





x = ρ sin ϕ cos θ y = ρ sin ϕ sin θ z = ρ cos ϕ osservato che S = Φ(T ) dove

T = {(ρ, θ, ϕ) ∈ [0, +∞) × [0, 2π] × [0, π] | θ ∈ [0, 2π], ϕ ∈ [π

3, π], g(ϕ) ≤ ρ ≤ 1}.

e g(ϕ) = 2 cos ϕ se ϕ ∈ [π3,π2] mentre g(ϕ) = 0 se ϕ ∈ [π2, π].

D) Il campo `e definito e di classe C1 nel suo dominio A = {(x, y, z) ∈ IR3| z 6= 0} ove risulta irrotazionale essendo

∂F1

∂y = 2y = ∂F2

∂x , ∂F1

∂z = −1

z2 = ∂F3

∂x , ∂F2

∂z = 1

z2 = ∂F3

∂y , ∀(x, y) ∈ A.

Poich`e il dominio A non risulta semplicemente connesso, non possiamo dire che essendo irrotazionale il campo `e conservativo in A. Possiamo per`o dire che essendo irrotazionale il campo risulta conservativo nelle componenti semplicemente connesse A+= {(x, y, z) ∈ IR3| z > 0} e A = {(x, y, z) ∈ IR3| z < 0}.

Per determinare un potenziale U (x, y, z) di F (x, y, z) in A±, osserviamo che tale funzione dovr`a soddisfare le condizioni

∂U

∂x = y2+1

z, ∂U

∂y = 2xy −1

z e ∂U

∂z = y − x − 1 z2

(6)

Dalla prima delle tre condizioni abbiamo che U (x, y, z) =

Z

y2+1

zdx = xy2+x

z + C1(y, z) e dalla seconda

2xy − 1 z = ∂U

∂y = ∂

∂y(xy2+ x

z + C1(y, z)) = 2xy +∂C1

∂y Dunque C1(y, z) = R −1zdy = −yz + C2(z) da cui

U (x, y, z) = xy2+x z − y

z + C2(z).

Dalla terza delle tre condizioni abbiamo infine che y − x − 1

z2 = ∂U

∂z = ∂

∂z(xy2+x z − y

z + C2(z)) = y z2 − x

z2 + C20(z) da cui C20(z) = −z12 e quindi C2(z) = −R 1

z2dz = 1z + c, c ∈ IR. Un potenziale in A± sar`a allora U±(x, y, z) = x2y +x−y+1z + c±, c± ∈ IR non necessariamente uguali. Ne segue che la funzione

U (x, y, z) =

(x2y + x−y+1z + c+, se z > 0 x2y + x−y+1z + c, se z < 0

con c± ∈ IR `e un potenziale del campo F (x, y, z) in A e quindi il campo risulta conservativo nel suo dominio. Infine, per calcolare il lavoro del campo lungo la curva γ(t) = (t, t2, 1), t ∈ [0, 1], dal Teorema sul lavoro di un campo conservativo abbiamo

Z

γ

F · ds = U (γ(1)) − U (γ(0)) = U (1, 1, 1) − U (0, 0, 1) = 1.

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