Monitoraggio Media
Lunedì 03 gennaio 2022
N. Data Pag Testata Articolo Argomento 1 03/01/2022 26,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE NEGLI HUB CANCELLAZIONI IN FORTE CRESCITA, CORSA PER ANTICIPARE LA TERZA
DOSE SANITÀ LOCALE 20
2 03/01/2022 26,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE VACCINI, FABBRICHE PRONTE ALL'OBBLIGO L'OBBLIGO AL LAVORO SANITÀ LOCALE 21 3 03/01/2022 29 IL GAZZETTINO DI PORDENONE GUARDIA MEDICA NOTTURNA CAPOZZELLA: PROBLEMA IRRISOLTO SANITÀ LOCALE 23 4 03/01/2022 31 IL GAZZETTINO DI PORDENONE IMPENNATA DI CONTAGIATI ARRIVA L'APPELLO DEL SINDACO SANITÀ LOCALE 24
5 03/01/2022 1 IL PICCOLO SEICENTO CHIAMATE AL GIORNO GUARDIA MEDICA IN AFFANNO SANITÀ LOCALE 25
6 03/01/2022 2 IL PICCOLO POCHI MEDICI IN SERVIZIO E CONTAGIATI IN AUMENTO GUARDIA MEDICA IN AFFANNO SANITÀ LOCALE 26 7 03/01/2022 2 IL PICCOLO RITMI INSOSTENIBILI E FERIE CANCELLATE IL LEGALE DI CGIL E FIALS DIFFIDA ASUGI SANITÀ LOCALE 28 8 03/01/2022 3 IL PICCOLO PRIME DOSI IN CALO DOPO IL PICCO DI DICEMBRE TRA I VENTENNI LE ADESIONI PIÙ
ALTE D'ITALIA SANITÀ LOCALE 29
9 03/01/2022 1,2 MESSAGGERO VENETO OLTRE 14 MILA IN QUARANTENA ECCO TUTTE LE NUOVE REGOLE SANITÀ LOCALE 31 10 03/01/2022 2,3 MESSAGGERO VENETO L'ESPERIENZA DI PADOVA "NEL 2022 COVID SOTTO CONTROLLO MA NON
TORNEREMO ALLA NORMALITÀ" SANITÀ LOCALE 33
11 03/01/2022 4 MESSAGGERO VENETO PRIME DOSI IN CALO DOPO DICEMBRE TRA I 20ENNI ADESIONI PIÙ ALTE D'ITALIA SANITÀ LOCALE 34
12 03/01/2022 4 MESSAGGERO VENETO DECINE DI VACCINAZIONI SALTATE A FINE ANNO SANITÀ LOCALE 35
13 03/01/2022 14,... MESSAGGERO VENETO PORDENONE NUOVO OSPEDALE, FACCIATA E COLORI PRENDONO FORMA SI ENTRA NELL'ANNO
CHIAVE I NUMERI DEL CANTIERE SANITÀ LOCALE 36
Negli hub cancellazioni in forte crescita, corsa
per anticipare la terza dose
PORDENONE/UDINE Nell'ultima set
timana la variante Omicron in regione ha portato a un raddop
pio dei contagi, ma crescono anche le cancellazioni negli hub vaccinali tanto da fare scat
tare la corsa di chi vuole antici
pare la terza dose. Dai 5.094 ca
si della settimana precedente i contagi hanno superato i dieci
mila negli ultimi sette giorni.
La discesa dei casi nelle ultime 24 ore, 1.188 rispetto ai circa 2.300 dei giorni precedenti, è da attribuire alla giornata festi
va di Capodanno. Per la setti
mana che si apre è atteso un ul
teriore incremento. Intanto la campagna vaccinale registra un numero elevato di cancella
zioni da parte di chi aveva pre
notato. In molti sono costretti a
"disdire" perché positivi. Altri forse preferiscono attendere Pfizer (utilizzato per le prime due dosi) anziché Moderna.
Fatto sta che negli ultimi giorni nell'hub vaccinale di Vallenon
cello a Pordenone, dal tardo po
meriggio si aprono opportunità per chi è disponibile (recandosi sul posto) ad anticipare la terza dose già prenotata al fine di non coprire i "buchi" e per fare in modo che non avanzino dosi. E quasi per paradosso, nelle stes
se ore pomeridiane, alla Citta
della della Salute la coda di chi attende la vaccinazione si allun
ga anche a oltre un'ora di atte
sa.
I DATI DI IERI
Intanto ieri in Friuli Venezia Giulia 1188 nuovi contagi. Su 4.282 tamponi molecolari sono stati rilevati 1.143 nuovi contagi, con una percentuale di positivi
tà del 26,69%. Sono inoltre 1.057 i test rapidi antigenici rea
lizzati, dai quali sono stati rile
vati 45 casi (4,24%). Lo ha co
municato il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi. Nella giornata di ieri si sono registra
ti i decessi di 3 persone: un uo
mo di 88 anni di Trieste (dece
duto in ospedale), un uomo di 68 anni di Trieste (deceduto in ospedale) e un uomo di 67 di Roveredo (deceduto in ospeda
le). Le persone ricoverate in te
rapia intensiva rimangono 28 e i pazienti ospedalizzati in altri reparti sono 298, con un incre
mento di una ventina di ricove
rati. I decessi complessivamen
te sono stati 4.228, con la se
guente suddivisione territoria
le: 1.018 a Trieste, 2.080 a Udi
ne, 784 a Pordenone e 346 a Go
rizia. I totalmente guariti sono 140.268, i clinicamente guariti 343, mentre le persone in isola
mento sono 14.440. Dall'inizio della pandemia in Friuli Vene
zia Giulia sono risultate positi
ve complessivamente 159.605
persone con la seguente suddi
visione territoriale: 38.550 a Trieste, 66.463 a Udine, 33.045 a Pordenone, 19.238 a Gorizia e 2.309 da fuori regione. Il totale dei positivi è stato ridotto di due unità.
TRA GLI OPERATORI
Per quanto riguarda il Siste
ma sanitario regionale, sono state rilevate le seguenti positi
vità: nell'Azienda sanitaria uni
versitaria Giuliano Isontina 1 assistente sociale, 1 infermiere, 2 medici, 1 operatore socio sani
tario 1 tecnico; nell'Azienda sa
nitaria universitaria Friuli Cen
trale 1 medico, 3 infermieri e 1 operatore socio sanitario;
nell'Azienda sanitaria Friuli Occidentale 1 medico. Infine, re
lativamente alle residenze per anziani del Friuli Venezia Giu
lia, si registrano 12 contagi tra gli operatori (Pradamano, Tol
mezzo, Ronchi dei Legionari, Ampezzo, Martignacco, Aiello e Trieste) e cinque casi tra gli ospiti (Trieste, Latisana, Tol
mezzo, Gorizia, San Canzian d'Isonzo).
MOLTI I POSITIVI CHE DISDICONO LA PRENOTAZIONE INTANTO IERI 1.188 CASI LIEVE RIALZO DI RICOVERI IN AREA MEDICA
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Vaccini, fabbriche pronte all'obbligo
`Il possibile provvedimento del governo trova un sistema `Il presidente Agrusti: indispensabile per non chiudere
già preparato: qui i primi poli per immunizzare i lavoratori Il sindacalista Pizzo: bene, ma arriviamoci con il confronto
L'OBBLIGO AL LAVORO
PORDENONE/UDINE La strada sem
bra ormai segnata: il governo potrebbe presto (già con un provvedimento del Consiglio dei ministri di mercoledì) intro
durre l'obbligo vaccinale per tutti i lavoratori attraverso il Green pass rafforzato. Una mi
sura che sul territorio regionale
in particolare nel Friuli occi
dentale trova il mondo del la
voro, oltre che sostanzialmente d'accordo, ma anche già prepa
rato e pronto. È proprio qui che, già nei primi mesi del 2021, Con
findustria Alto Adriatico e orga
nizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno istituito attraverso dei Protocolli territoriali "pilo
ta" a livello nazionale i primi Hub vaccinali nelle zone indu
striali proprio per incentivare le immunizzazioni nelle fabbri
che e tra i lavoratori.
LE ESPERIENZE
"Al di là del fatto che come Confindustria sottolinea il pre
sidente della territoriale Alto Adriatico, Michelangelo Agru
sti siamo stati da subito, in tempi non sospetti, per l'obbli
go vaccinale. Ci si arriva ora, seppure indirettamente e se sa
rà confermato dai prossimi provvedimenti del governo, con il superGreen pass obbligato
rio. Qui da noi la misura trova terreno fertile in quanto abbia
mo avviato con il sindacato esperienze importanti sul fron
te della campagna vaccinale nei luoghi di lavoro". E sul fronte sindacale il responsabile Cisl di Pordenone, nonché componen
te della segreteria regionale del sindacato, Cristiano Pizzo con
ferma e ricorda: "La Cisl era fa
vorevole al vaccino obbligatorio
già dall'estate scorsa. Poi si è ar
rivati al certificato verde obbli
gatorio che prevedeva anche il tampone. La situazione epide
miologica oggi è cambiata, ve
dremo che tipo di provvedimen
to intendere assumere il gover
no. Il dovere di vaccinarsi dovrà prevalere, ma nei luoghi di lavo
ro, più che obblighi imposti dall'alto, sarebbe sempre me
glio un confronto e il dialogo che possono portare a risultati più efficaci".
I RISCHI
Di fronte alla fortissima risali
ta della curva dei contagi il go
verno pare intenzionato a im
boccare la strada dell'obbligo vaccinale per tutti i lavoratori così come già accade per il per
sonale sanitario, il personale scolastico, le forze dell'ordine e i dipendenti delle ditte esterne che svolgono servizi all'interno delle Rsa. "Se i dati continuano a salire a questa velocità come da previsioni sottolinea il presi
dente di Confindustria, Miche
langelo Agrusti il vero rischio, anche se variante Omicron è meno grave, è che salti il siste
ma ospedaliero e sanitario. E quindi è necessario spingere in tutti i modi e in tempi brevi la vaccinazione". Possibili ricadu
te negative sul sistema produtti
vo per assenze o sospensioni?
"Il vero problema ne è convin
to Agrusti è che sia la grande velocità con cui si sta diffonden
do il virus in questo momento a chiudere le fabbriche più che le limitate assenze dei novax. Per
ciò chi insiste nell'atteggiamen
to del rifiuto del vaccino dovreb
be superare ogni dubbio e ogni paura capendo che il vaccino protegge loro più che gli altri".
Numeri esplosivi di contagi che mettono a rischio la tenuta del sistema economico.
LE NUOVE REGOLE
"Serve agire in fretta per cer
care di arginare la velocissima corsa del virus. Ma non ho dub
bi sostiene il leader di Confin
dustria Alto Adriatico che si ar
rivi a un provvedimento gestibi
le. Per quanto possibile, come sempre in accordo con il sinda
cato, sul territorio cercheremo di mettere in atto i protocolli bi
laterali e gli istituti territoriali che abbiamo creato per accom
pagnare l'eventuale provvedi
mento del governo verso l'obbli
go. L'esperienza attuata con gli hub nelle fabbriche potrà aiu
tarci". Una linea sostanzialmen
te condivisa dal responsabile Ci
sl Cristiano Pizzo: "È vero che siamo afferma un territorio virtuoso da questo punto di vi
sta. Ora si tratta di capire bene che tipo di decreto farà il gover
no. Ripeto: fermo restano la ne
cessità di un dovere di vaccinar
si, più che un obbligo imposto sarebbe opportuno aprire un confronto nei luoghi di lavoro.
Riteniamo che arrivare a una qualche forma di obbligo attra
verso il confronto con le parti sociali possa condurre a un ri
sultato più condiviso ed effica
ce. Dire sì al vaccino significa di
re sì alla vita, proteggere la salu
te propria e quella degli altri e accelerare la ripresa. È necessa
rio fare capire che è un atto di responsabilità".
POTRANNO ESSERE RIATTIVATI
I PROTOCOLLI SULLA SICUREZZA CHE SONO STATI APRIPISTA A LIVELLO NAZIONALE
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SANITÀ LOCALE 21
Andamento vaccinazione Covid19 in Friuli Venezia Giulia
Dicembre TOT. PRIME SECONDE DOSI DI
2021 VACCINAZIONI DOSI DOSI RICHIAMO
4.917 86 202 4.627
31
11.033 1.058 722 9.239
30
12.065 510 707 10.847
29
11.839 671 634 10.531
28
10.822 891 987 8.940
27
2.179.704 918.602 851.871 365.134
TOTALE
Dicembre POPOLAZIONE POPOLAZIONE POPOLAZIONE
2021 VACCINATA VACCINATA VACCINATA
(1ª DOSE) (CICLO COMPLETO) (CON RICHIAMO)
0,01% 0,02% 0,39%
31
0,09% 0,06% 0,77%
30
0,04% 0,06% 0,90%
29
0,06% 0,05% 0,88%
28 VACCINO
COVID119 0,75%
0,07% 0,08%
27
76,63% 71,06% 30,46%
TOTALE
Fonte: Ministero della Salute/Dipartimento Protezione civile L'EgoHub
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Guardia medica notturna
Capozzella: problema irrisolto
PORDENONE Sul nodo della caren
ze del servizio di Guardia medi
ca notturna nel Pordenonese è intervenuto il consigliere regio
nale Mauro Capozzella. "Le ca
renze della continuità assisten
ziale nel Pordenonese sono or
mai una triste abitudine, ma chi regge le sorti della sanità prosegue nella sua inerzia. E chi ne paga le conseguenze so
no i cittadini". L'esponente por
denonese del Movimento 5 Stelle poi aggiunge: "I turni di guardia medica notturna sono costantemente scoperti o ven
gono garantiti in preoccupante carenza di organico, in partico
lare a Pordenone, Azzano Deci
mo, San Vito al Tagliamento e Sacile – spiega il consigliere dei pentastellati , con conseguen
te invio dei pazienti in pronto soccorso, ad aumentare la pres
sione sugli ospedali".
Non è certo un problema nuovo visto che i primi pesanti disagi sono cominciati in esta
te. "Una situazione che si pro
trae ormai da mesi, nonostante le altisonanti promesse della Giunta regionale su un rilan
cio, finora solo sulla carta, del
la sanità pordenonese. In atte
sa che i necessari investimenti, in particolare sul personale, si concretizzino – conclude Ca
pozzella – i cittadini sono priva
ti di un fondamentale presidio di salute".
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SANITÀ LOCALE 23
Impennata di contagiati
Arriva l'appello del sindaco
`Carlo Spagnol invita a rispettare le regole
"Anche gli esercenti facciano attenzione"
A Sacile il nuovo anno è co
minciato facendo schizzare in alto il numero dei contagi: 315, con un aumento record di 44 po
sitivi in 24 ore, con le quarante
ne ieri ridotte a 228 (8). Una si
tuazione che ha indotto il sinda
co Carlo Spagnol a intervenire esortando la popolazione a con
siderare la facilità con cui il vi
rus sta continuando a propagar
si e l'invito a lasciarsi guidare dal senso di responsabilità: "Bi
sogna tenere alta la guardia, se vogliamo il ritorno alla normali
tà".
IL PUNTO
Ripercorrendo un anno inizia
to in piena emergenza, poi via via attenuatasi, Spagnol ricono
sce che i sacilesi "si sono com
portati bene rispettando le rego
le imposte dalla situazione pan
demica" che con l'arrivo della variante Delta e successiva
mente con quella africana ha improvvisamente rialzato la te
sta, tanto che la quarta ondata sta colpendo duramente anche Sacile. "Siamo chiamati tutti a ri
prendere quei comportamenti rispettosi di noi stessi e, soprat
tutto, degli altri che si erano al
lentati fino a far pensare che fos
simo ormai fuori dal pericolo".
Così non è stato. La città, infatti, deve fare i conti con una realtà diversa, purtroppo molti stenta
no a rendersene conto lascian
dosi andare a comportamenti che non mettono in pericolo so
lo la propria persona, ma anche quella degli altri.
LE RACCOMANDAZIONI
A imporlo spiega Spagnol sono "i numeri impietosi che de
vono risvegliare in tutti la certez
za che la pandemia non è finita, che serve senso di responsabili
tà, impegno da parte di tutti per iniziare un nuovo anno che pos
sa essere portatore di serenità dopo circa due anni di sofferen
ze, privazioni". Pur non volendo allarmare i propri concittadini, il sindaco li invita al senso di re
sponsabilità, a proseguire in quegli atteggiamenti rispettosi osservati per tanti mesi e che avevano consentito di guardare con fiducia alla fine di una emer
genza che invece ci ha riportati indietro, soprattutto per quanto
riguarda il numero dei positivi, che a dicembre ha toccato nu
meri mai visti precedenza.
IL MESSAGGIO
"Non abbassiamo la guar
dia", è il messaggio che il primo cittadino lancia. Un'ultima rac
comandazione la rivolge agli esercenti di ristoranti e bar, ov
vero i luoghi di aggregazione, af
finché siano egualmente attenti a far rispettare le regole che pro
prio in questi giorni sono cam
biate: mascherina anche per consumare al banco, richiesta di esibire il Green pass, osservanza delle distanze all'interno dei lo
cali. Aggiunge di essere consape
vole che tutto questo comporta sacrifici e rinunce, a volte anche pesanti. "Sappiamo, però, che se vogliamo uscire da questa pan
demia che ha provocato soffe
renze e morti anche nella nostra comunità, dobbiamo essere tut
ti capaci di dire no a qualche di
sobbedienza osserva Spagnol , nella consapevolezza che solo così saremo in grado di tornare alla normalità che tutti auspi
chiamo, ma che tutti assieme dobbiamo riconquistare".
Michelangelo Scarabellotto
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sanità sotto pressione per l'aumento dei casi. Ferie cancellate in ospedale
Seicento chiamate al giorno Guardia medica in affanno
Nella notte di Capodanno una sola dottoressa in servizio. "Non reggiamo, personale introvabile"
L'impennata di contagi registrata negli ultimi giorni e la crescita espo
nenziale di persone in isolamento domiciliare (ieri si è sfiorata quota 14.500), sta mettendo seriamente a rischio in area Asugi il sistema dell'assistenza sanitaria sul territo
rio, prima di tutto per mancanza di medici. L'allarme arriva proprio da
gli operatori che garantiscono il ser
vizio di continuità assistenziale
l'ex Guardia medica e quelli impe
gnati nelle Usca, le "squadre specia
li" che seguono pazienti Covid a do
micilio.
Per rendere l'idea di quanto sia critica la fase attuale, basta un da
to: in media il numero verde di Asu
gi per la guardia medica (800.61.43.02) riceve 600 telefo
nate al giorno legate al Covid, metà
delle quali da parte di persone che hanno bisogno di assistenza. E nel
la notte di Capodanno in turno in tutta l'area della provincia di Trie
ste c'era una sola dottoressa. Una circostanza che potrebbe ripetersi anche in altre serate a gennaio se
condo gli addetti ai lavori, che defi
niscono senza mezzi termini "dram
matico" il quadro attuale.
PIERINI / A PAG. 2 E 3
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SANITÀ LOCALE 25
Pochi medici in servizio e contagiati in aumento
Guardia medica in affanno
Sotto pressione il sistema dell'assistenza territoriale. A Capodanno in turno a Trieste un'unica dottoressa. "Quadro drammatico". Isolamenti saliti a 14.500 in regione
Andrea Pierini
L'impennata di contagi regi
strata negli ultimi giorni e la crescita esponenziale di perso
ne in isolamento domiciliare (ieri si è sfiorata quota 14.500), sta mettendo seria
mente a rischio in area Asugi il sistema dell'assistenza sanita
ria sul territorio, prima di tut
to per mancanza di medici.
L'allarme arriva proprio dagli operatori che garantiscono il servizio di continuità assisten
ziale l'ex Guardia medica e quelli impegnati nelle Usca, le
"squadre speciali" che seguo
no pazienti Covid a domicilio.
Per rendere l'idea di quanto sia critica la fase attuale, basta un dato: in media il numero verde di Asugi per la guardia medica (800.61.43.02) riceve 600 telefonate al giorno lega
te al Covid, metà delle quali da parte di persone che hanno bisogno di assistenza. E nella notte di Capodanno in turno in tutta l'area di Trieste c'era una sola dottoressa. Una circo
stanza che potrebbe ripetersi anche in altre serate a gennaio secondo gli addetti ai lavori, che definiscono senza mezzi termini "drammatico" il qua
dro attuale.
"La situazione è più grave ri
spetto a quella del 2020 affer
ma Marco Guazzieri del sinda
cato Smi Continuità assisten
ziale . Lo scorso anno il virus circolava di meno, per via di lockdowm e coprifuoco, e c'e
ra più personale: molti dottori infatti durante il 2021 sono di
ventati medici di medicina ge
nerale e hanno lasciato l'inca
rico nella continuità assisten
ziale. Se il sistema non è collas
sato in queste giornate di festa è stato solo grazie ai vaccini che hanno ridotto la gravità della malattia, per questo è fondamentale insistere con la profilassi".
Resta la difficoltà di fronteg
giare con numeri tanto risicati una richiesta di assistenza in continua crescita. "Oggi ad oc
cuparci di servizio sul territo
rio siamo in 15 spiega Guaz
zieri , servirebbero almeno al
tri 8/10 medici solo nell'area giuliana. A Capodanno la col
lega in turno da sola ha "tenu
to botta" cercando di dare ri
sposta a tutti i cittadini, ma con enormi difficoltà. In que
ste situazioni c'è grande colla
borazione con il 118 per non lasciare nessuno da solo. Tutti stiamo facendo il massimo per dare l'assistenza più adeguata possibile alla popolazione".
Quanto alle cause della ca
renza di organico, vanno cer
cate lontano. "Paghiamo una mancanza di programmazio
ne nazionale e regionale che hanno ridotto il reclutamento
continua Guazzieri e la di
mostrazione è il concorso per la continuità assistenziale di Asugi di novembre andato de
serto".
"Durante le ultime feste ag
giunge Alberto Peratoner, di
rettore del 118 di Asugi la ca
renza di personale si è accen
tuata con pochissimi medici in turno a fronte di un aumento delle chiamate. L'Azienda ha percorso tutte le vie possibili per assumere: dagli specializ
zandi ai precari, ma il proble
ma di fondo è la mancanza di medici e infatti molti bandi so
no andati deserti. A pesare è anche il fatto che la continuità assistenziale è un lavoro usu
rante e magari molti neolau
reati preferiscono impegnarsi in tracciamento e vaccini. L'al
to numero di telefonate da par
te dei cittadini prosegue è le
gato al fatto che la centrale è l'unica attiva 24 ore al giorno.
Il 118 aiuta la Continuità assi
stenziale intervenendo anche per la bassa intensità di cure, ma gli asintomatici e le richie
ste di informazioni vengono ri
mandati ai medici di medicina
generale".
La criticità è nota anche all'Ordine dei medici. Il presi
dente della sezione triestina Cosimo Quaranta conferma che "esisteva da tempo una scarsità numerica di alcune fi
gure professionali come gli anestesisti. Di fatto, oggi, risul
tano essere carenti tutte le fi
gure specialistiche dei laurea
ti in medicina. Ciò rappresen
ta l'inevitabile conseguenza di una programmazione che ne
gli anni passati non è stata at
tenta e in grado di colmare adeguatamente e tempestiva
mente eventuali carenze nu
meriche nell'assistenza, come quelle verificatisi di recente nell'ambito della medicina ge
nerale".
E mentre i medici scarseg
giano, come detto, i contagi aumentano. Ieri in Fvg ne so
no stati registrati 1.188 a fron
te di 4.282 tamponi molecola
ri, e altri 45 da 1.057 test rapi
di antigenici. Sono cresciuti purtroppo anche i ricoveri ospedalieri con 298 pazienti a fronte dei 275 di venerdì: sta
bili le terapia intensiva con 28 pazienti. Tre i decessi, tutti in ospedale: due triestini di 88 e 68 anni e un uomo di Rovere
to di 67 anni.
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Ambulanze sulla rampa di Cattinara. I medici del 118 sono stati chiamati a supportare la Guardia medica
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SANITÀ LOCALE 27
le criticità di infermieri e oss nei reparti ospedalieri
Ritmi insostenibili e ferie cancellate Il legale di Cgil e Fials diffida Asugi
Prima lo stato di agitazione, ora la lettera di diffida. Cgil Funzione pubblica e Fials si sono rivolti allo studio legale Ventura e associati per chie
dere ad Asugi che vengano ri
spettati i turni di servizio del personale del comparto sani
tario in prima linea nell'emer
genza Covid. Personale, affer
mano i sindacati, ora invece costretto a reggere carichi di lavoro insostenibili e senza la possibilità di usufruire delle ferie richieste.
I sindacati avevano indetto lo stato di agitazione a inizio novembre quando la pressio
ne sugli ospedali era iniziata a salire a causa dell'impenna
ta dei contagi Covid. Il 26 no
vembre in Prefettura, Asugi, si era impegnata ad assegna
re 8 infermieri e 4 Oss ai 22 po
sti letto al reparto Pneumoco
vid. Invece, si legge nella lette
ra dello studio legale, alla fi
ne erano arrivati solo 5 infer
mieri e 2 Oss a fronte di un au
mento di 4 posti letto nello stesso reparto. Un assetto, continua il testo della diffida, che contrasta con le racco
mandazioni dell'Aniarti, l'As
sociazione nazionale infer
mieri. Secondo quella realtà infatti in area critica il rappor
to dev'essere di un infermiere ogni 3 pazienti a fronte degli attuali 4. La mancanza di ope
ratori impedirebbe al perso
nale, costretto a indossare i Dpi, di fare una pausa ogni 3/4 ore necessaria ad evitare errori e al recupero fisiologi
co con la possibilità, banal
mente, di bere e di sedersi. Lo studio Ventura, quindi, "diffi
da Asugi a provvedere tempe
stivamente ad adeguare l'or
ganico del personale".
Di recente, peraltro, al per
sonale del reparto di Pneumo
logia è stato comunicato dai vertici di Asugi che, anche per questa stagione invernale, in
fermieri e operatori socio sa
nitari potranno richiedere una sola settimana di ferie. A pesare sono la positività di 22 persone nel dipartimento e le oltre 800 persone assenti per allo stesso motivo in tutta l'a
zienda.
I lavoratori sottolineano poi come "la tipologia di pa
zienti accolti quest'anno sia molto diversa da quella della scorsa tornata: le persone so
no meno collaborative, più ag
gressive e complesse con un conseguente aumento di cari
co lavorativo". "È una situa
zione inaccettabile attacca
no Francesca Fratianni e Fa
bio Pototschnig, esponenti ri
spettivamente di Cgil Fp e Fials . Continua a mancare
personale ma negli ultimi due anni, nonostante gli ap
pelli che lanciamo da tempo, nulla è stato fatto". "Gli opera
tori prosegue Fratianni si trovano con un accumulo im
portante di ore e di ferie. A molti è stato chiesto addirittu
ra di rinunciare a settimane già concordate: l'Azienda ha promesso che nulla verrà per
so, resta però da capire quan
do. Dallo scoppio della pande
mia la macchina sta girando a un ritmo impressionante e si continuano a chiedere sforzi a chi sta andando avanti or
mai quasi per inerzia". "Serve una revisione complessiva del sistema aggiunge Poto
tschnig , i concorsi di Arcs ral
lentano le assunzioni e in que
sto 2022 le aziende devono poter assumere a tempo inde
terminato in maniera autono
ma il poco personale disponi
bile".
A.P.
Infermieri al lavoro in un reparto Covid
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Senza vaccino poco meno del 10% della popolazione. Tre cittadini su 10 hanno invece ricevuto il "booster"
Prime dosi in calo dopo il picco di dicembre Tra i ventenni le adesioni più alte d'Italia
IL REPORT
MARCO BALLICO
Sono scesi appena sotto il 10% della popolazio
ne over 12, ma i no vax che resistono a ogni ti
po di appello rimangono so
pra le 100.000 persone in Friuli Venezia Giulia. Sono 108.690 per la precisione, al netto di chi il vaccino non se lo può fare per motivi di salu
te e dei guariti da meno di sei mesi.
L'aggiornamento è reso possibile dal consueto report settimanale del governo.
Spulciando le tabelle sulle di
verse fasce d'età, si osserva che nella settimana dal 24 al 31 dicembre a farsi vaccinare in prima dose sono stati 3.005 cittadini del Fvg, il da
to più basso da fine novem
bre, quando gli obblighi cre
scenti sul fronte del Green pass, diventato poi super Green pass, avevano iniziato a convincere una parte dei re
sistenti alla campagna vacci
nale. Visto che il certificato ri
sulta indispensabile non solo per poter lavorare, ma anche per fare colazione al bar, pranzare e cenare al ristoran
te, vedere un film o uno spet
tacolo teatrale, assistere a un evento sportivo, più di qual
cuno, superata la paura, si è recato al centro vaccinale per salvare lo stipendio e il pro
prio tempo libero. Il picco si è registrato tra il 10 e il 17 di
cembre: 8.580 prime dosi. In precedenza si era a 7.286 tra il 3 e il 10 dicembre e a 6.420 tra il 26 novembre e il 3 di
cembre. Dopo che dal 17 al 24 dicembre di prime dosi se ne erano contate 5.761, le 3.005 dell'ultima settimana
bre, quando gli obblighi cre
scenti sul fronte del Green pass, diventato poi super Green pass, avevano iniziato a convincere una parte dei re
sistenti alla campagna vacci
nale. Visto che il certificato ri
sulta indispensabile non solo per poter lavorare, ma anche per fare colazione al bar, pranzare e cenare al ristoran
te, vedere un film o uno spet
tacolo teatrale, assistere a un evento sportivo, più di qual
cuno, superata la paura, si è recato al centro vaccinale per salvare lo stipendio e il pro
prio tempo libero. Il picco si è registrato tra il 10 e il 17 di
cembre: 8.580 prime dosi. In precedenza si era a 7.286 tra il 3 e il 10 dicembre e a 6.420 tra il 26 novembre e il 3 di
cembre. Dopo che dal 17 al 24 dicembre di prime dosi se ne erano contate 5.761, le 3.005 dell'ultima settimana
del 2021 evidenziano però una brusca frenata.
Nel dettaglio, i più presenti sono stati i ragazzi tra i 12 e i 19 anni (687), quindi i cin
quantenni (619) e i quaran
tenni (539). A confronto con il resto d'Italia, le adesioni so
no complessivamente altissi
me tra i ventenni (ne manca
no all'appello solo 164, lo 0,2% della platea interessa
ta, il risultato migliore del Paese) e tra gli ottantenni (siamo all'1,9% di assenti contro il 4% nazionale), men
tre si continua ad arrancare
del 2021 evidenziano però una brusca frenata.
Nel dettaglio, i più presenti sono stati i ragazzi tra i 12 e i 19 anni (687), quindi i cin
quantenni (619) e i quaran
tenni (539). A confronto con il resto d'Italia, le adesioni so
no complessivamente altissi
me tra i ventenni (ne manca
no all'appello solo 164, lo 0,2% della platea interessa
ta, il risultato migliore del Paese) e tra gli ottantenni (siamo all'1,9% di assenti contro il 4% nazionale), men
tre si continua ad arrancare
nelle fasce d'età 5059, 6069 e 7079. Nel primo ca
so i no vax sono il 12,5%
(10,6% la media italiana), nel secondo l'11,5% (8,3%), nel terzo il 9,5% (6,3%). Il quadro si completa con i tren
tenni: i senza dose sono 10.666 (8,8%, 12,6% in Ita
lia). E con i quarantenni:
estranei alla campagna sono in 24.300 (14,3% contro il 13,7% nazionale).
Nel frattempo sono natu
ralmente saliti anche i nume
ri della terza dose, con la Re
gione che aveva messo in pro
gramma 360 mila sommini
strazioni a dicembre per pro
lungare la memoria immuni
taria di chi si è vaccinato da ol
tre cinque mesi e può dunque accedere al richiamo. Stando sempre ai dati del governo, in Fvg si sono fatti sommini
strare finora la "booster"
365.120 persone, il 30,5%
della popolazione regionale.
La corsa è dunque ancora lun
ga, più lunga che in vari altri territori: percentuali più bas
se si riscontrano solo in Sici
lia (23%), Calabria (26,5%) e Campania (29,5%).Il Fvg è anche in ritardo sul
la fascia 511 anni, entrata da un paio di settimana nell'o
perazione anti Covid. A vacci
narsi tra i più piccoli sono sta
ti sin qui in 2.594, il 3,9% dei 66.550 potenzialmente coin
volti. Solo la Basilicata sta sot
to con il 3,7% in una classifi
ca che vede in testa la Puglia con il 13,9%, la Lombardia con l'11,8% e il Veneto con il 10,5%. Considerando però anche i 4.914 guariti da al massimo sei mesi, al momen
to non vaccinabili, in attesa di prima dose tra i 5 e gli 11 anni è l'88,7% della platea Fvg, un dato allineato all'88,4% nazionale.
della popolazione regionale.
La corsa è dunque ancora lun
ga, più lunga che in vari altri territori: percentuali più bas
se si riscontrano solo in Sici
lia (23%), Calabria (26,5%) e Campania (29,5%).
Il Fvg è anche in ritardo sul
la fascia 511 anni, entrata da un paio di settimana nell'o
perazione anti Covid. A vacci
narsi tra i più piccoli sono sta
ti sin qui in 2.594, il 3,9% dei 66.550 potenzialmente coin
volti. Solo la Basilicata sta sot
to con il 3,7% in una classifi
ca che vede in testa la Puglia con il 13,9%, la Lombardia con l'11,8% e il Veneto con il 10,5%. Considerando però anche i 4.914 guariti da al massimo sei mesi, al momen
to non vaccinabili, in attesa di prima dose tra i 5 e gli 11 anni è l'88,7% della platea Fvg, un dato allineato all'88,4% nazionale.
Il maggior scetticismo si registra ancora nella fascia d'età tra i 50 e i 59 anni. A rilento le iniezioni ai bambini
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SANITÀ LOCALE 29
LA CAMPAGNA VACCINALE IN FVG
IN ATTESA DI PRIMA DOSE O DOSE UNICA
Nuovi vaccinati
NUOVI VACCINATI 2431 DICEMBRE
131 170 over 80
7079 6069 5059 4049 3039 2029 1219
24 DICEMBRE
2.090 13.463 18.401 25.520 24.839 11.044 407 15.931
31 DICEMBRE
1.959 13.293 18.163 24.901 24.300 10.666 164 15.244
% 31 DICEMBRE
1,9 9,5 11,5 12,5 14,3 8,8 0,2 17,8
238 619 539 378 243 687
3.966
7.286 8.580
3.005
1926 novembre 310 dicembre Totale 111.695 108.690 9,9 3.005
26 novembre
3 dicembre
1017 dicembre 1724 dicembre 2431 dicembre Fonte: report struttura commissariale
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l'emergenza coronavirus in friuli venezia giulia
Oltre 14 mila in quarantena Ecco tutte le nuove regole
Spesso si tratta di persone senza sintomi. Molti casi tra i sanitari. Crescono i ricoveri
Oltre 14 mila persone in isolamen
to in regione, sono tutte positive al virus e costrette a rimanere a casa per almeno 10 giorni, che scendo
no a sette se i contagiati sono asinto
matici o lo risultino da almeno tre
giorni. I positivi per uscire devono avere un test molecolare o antigeni
co con risultato negativo. A questo esercito vanno aggiunte altre mi
gliaia di persone in quarantena, an
che se con l'applicazione delle nuo
ve regole, entrare in vigore lo scor
so 31 dicembre, il numero è ridi
mensionato. Soprattutto negli ospedali queste assenze rischiano di bloccare i servizi.
In regione oltre 14 mila in isolamento
Sono positivi anche senza sintomi. Molti casi tra i sanitari, centinaia non hanno aderito alla terza dose. Salgono i ricoveri
Giacomina Pellizzari / UDINE
Quasi 15 mila persone in isola
mento in regione, sono tutte positive al coronavirus e co
strette a rimanere a casa per al
meno 10 giorni. Il periodo scende a sette giorni se i conta
giati sono asintomatici o lo ri
sultino da almeno tre giorni. I contagiati per uscire devono avere in mano un test moleco
lare o antigenico negativo. A questo esercito di infetti si ag
giungono altre migliaia di per
sone in quarantena nonostan
te l'applicazione delle nuove regole abbia di gran lunga ri
dotto il numero rispetto a quel
lo registrato lo scorso 31 di
cembre. In ogni caso l'entità degli assenti nei posti di lavo
ro, non ultimi gli ospedali, ri
schia di bloccare alcuni servizi e di rallentare il motore pro
duttivo della regione.
IL REPORT GIORNALIERO
Il report festivo registra sem
pre numeri inferiori alla me
dia a seguito della ridotta atti
vità dei laboratori di analisi.
Quello di ieri resta comunque un bilancio preoccupante: qua
Il report festivo registra sem
pre numeri inferiori alla me
dia a seguito della ridotta atti
vità dei laboratori di analisi.
Quello di ieri resta comunque un bilancio preoccupante: qua
si il 27 per cento dei 4.282 tam
poni molecolari processati in regione è risultato positivo.
Stiamo parlando di 1.143 casi ai quali vanno aggiunti altri 45 emersi dai 1.057 tamponi rapi
di antigenici effettuati non so
lo nelle farmacie. In 24 ore le persone in isolamento sono passate da 13.545 a 14.440, ovviamente il dato è al netto dei guariti. "Sono persone ri
sultate positive al virus che vi
vono una condizione di infe
zione molto diversa: c'è quello che ha sintomi e ci sono gli asintomatici" spiega il vice pre
sidente della Regione con dele
ga alla Salute, Riccardo Riccar
di, illustrando un quadro com
plesso non ancora arrivato all'apice del contagio visto che, al momento, la variante Omicron non risulta ancora prevalente in regione. Molto probabilmente lo sarà a breve.
I SANITARI
Tra i contagiati si contano cen
tinaia di sanitari che non han
no aderito alla terza dose di vaccino. "All'appello per il ri
chiamo (booster) mancano molti sanitari e questo fatto espone il sistema a un'elevata vulnerabilità" spiega sempre Riccardi preoccupato per le ri
cadute che i ritardi sulla terza dose possono avere in un siste
ma che, nei prossimi giorni, at
tende maggiori contagi e, quin
di, maggiori ricoveri in area medica. "Rispetto alle prece
denti – continua Riccardi –, la variante Omicron dà un'infe
zione meno violenta, anche perché il vaccino mitiga i sinto
mi, ma ci aspettiamo comun
que un aumento di ricoveri in area medica". Non a caso l'as
I SANITARI
Tra i contagiati si contano cen
tinaia di sanitari che non han
no aderito alla terza dose di vaccino. "All'appello per il ri
chiamo (booster) mancano molti sanitari e questo fatto espone il sistema a un'elevata vulnerabilità" spiega sempre Riccardi preoccupato per le ri
cadute che i ritardi sulla terza dose possono avere in un siste
ma che, nei prossimi giorni, at
tende maggiori contagi e, quin
di, maggiori ricoveri in area medica. "Rispetto alle prece
denti – continua Riccardi –, la variante Omicron dà un'infe
zione meno violenta, anche perché il vaccino mitiga i sinto
mi, ma ci aspettiamo comun
que un aumento di ricoveri in area medica". Non a caso l'as
sessore sta riorganizzando i re
parti Covid per poter accoglie
re più malati. Al momento si contano 28 pazienti Covid in terapia intensiva e 298 in area medica. Rispetto al giorno pre
cedenti, sono 23 in più. "Da un lato abbiamo un numero in cre
scita di sanitari positivi, molti asintomatici, individuati con il tampone quindicinale a cui sono sottoposti, dall'altro dob
biamo fare i conti con l'impat
to sull'altra sanità che sconta ri
tardi e attese perché le rispo
ste non possono essere date".
Riccardi lo afferma chiedendo
si se "a due anni dalla pande
mia, con tutto quello che abbia
mo speso, il Covid può essere derubricato a una malattia co
me l'influenza?". Dal punto di vista scientifico la risposta non c'è ancora. O meglio ci sono di
verse scuole di pensiero, quel
sessore sta riorganizzando i re
parti Covid per poter accoglie
re più malati. Al momento si contano 28 pazienti Covid in terapia intensiva e 298 in area medica. Rispetto al giorno pre
cedenti, sono 23 in più. "Da un lato abbiamo un numero in cre
scita di sanitari positivi, molti asintomatici, individuati con il tampone quindicinale a cui sono sottoposti, dall'altro dob
biamo fare i conti con l'impat
to sull'altra sanità che sconta ri
tardi e attese perché le rispo
ste non possono essere date".
Riccardi lo afferma chiedendo
si se "a due anni dalla pande
mia, con tutto quello che abbia
mo speso, il Covid può essere derubricato a una malattia co
me l'influenza?". Dal punto di vista scientifico la risposta non c'è ancora. O meglio ci sono di
verse scuole di pensiero, quel
la israeliana che si prepara alla quarta dose di vaccino e quella inglese che invece punta sul li
beri tutti. Lo stesso direttore di Oms Europa, Hans Henri P.
Kluge, ritiene che si stia andan
do verso la trasformazione del SarsCoV2 in un virus endemi
co, come l'influenza stagiona
le, che richiederà una dose di vaccino all'anno. E se questa è la meta non è ancora chiaro in quanto tempo sarà raggiunta.
Intanto a fronte a 14.440 posi
tivi in isolamento e migliaia di persone in quarantena o in au
toisolamento (hanno avuto contatti con positivi), le assen
ze pesano nel sistema produtti
vo, da qui la necessità di rimo
dulare le quarantene per con
sentire ai vaccinati e ai guariti di muoversi più liberamente ri
spetto ai non vaccinati.
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Tiratura: 43843 Diffusione: 36620 Lettori: 231000
SANITÀ LOCALE 31
14.440 159.605
Persone in isolamento Persone risultate positive dall'inizio della pandemia
3
Decessi
28
Pazienti Covid in terapia intensiva
Pazienti Covid ricoverati in area medica
298
2.309 66.463
Da fuori regione
Provincia di Udine
19.238
Provincia di Gorizia
33.045 38.550
Provincia di Pordenone
Provincia di Trieste
4.282 1.143 26,69%
Tamponi Nuovi Incidenza
molecolari contagi
1.057 45 4,24%
Test Nuovi Incidenza
rapidi contagi
140.268
Totalmente guariti
343
Clinicamente guariti
Al 2 gennaio Fonte: Ministero della salute
la israeliana che si prepara alla quarta dose di vaccino e quella inglese che invece punta sul li
beri tutti. Lo stesso direttore di Oms Europa, Hans Henri P.
Kluge, ritiene che si stia andan
do verso la trasformazione del SarsCoV2 in un virus endemi
co, come l'influenza stagiona
le, che richiederà una dose di vaccino all'anno. E se questa è la meta non è ancora chiaro in quanto tempo sarà raggiunta.
Intanto a fronte a 14.440 posi
tivi in isolamento e migliaia di persone in quarantena o in au
toisolamento (hanno avuto contatti con positivi), le assen
ze pesano nel sistema produtti
vo, da qui la necessità di rimo
dulare le quarantene per con
sentire ai vaccinati e ai guariti di muoversi più liberamente ri
spetto ai non vaccinati.
Agli infettati si
sommano le persone in autoisolamento e i non vaccinati in quarantena
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l'esperienza di padova
"Nel 2022 Covid sotto controllo ma non torneremo alla normalità"
Laura Berlinghieri
Il terzo anno di Covid si apre con un nuovo record di con
tagi in Veneto: 14.270. Rela
tivamente contenuti i deces
si: 12. E anche i ricoveri, più che dimezzati rispetto a un anno fa: 1.275 in area medi
ca e 197 in Rianimazione. Ci
fre che consentono ad An
drea Vianello, direttore del
la Fisiopatologia respirato
ria dell'ospedale di Padova, di guardare al futuro con un certo, pur cauto, ottimismo.
IL BILANCIO DEL 2021
Un passo indietro, all'1 gen
naio 2021. Quello che abbia
mo salutato è stato un anno fondamentale. Si è aperto con l'infuriare della tempe
sta dei contagi (e ricoveri e decessi). Intanto però si af
facciava il vaccino, prima con iniezioni "spot", poi con una prova muscolare. Una maratona dalle regole da ri
scrivere di continuo, fatta di prime e seconde dosi, poi di booster. "Abbiamo impara
to che il virus si può manife
stare in forme diverse, lo ve
diamo con l'Omicron. Ma la
malattia è espressione del rapporto tra l'aggressività del virus e la capacità di dife
sa immunitaria del pazien
te. L'Omicron è meno perico
losa, ma anche perché si in
nesta in una popolazione in larga parte vaccinata o già contagiata" evidenzia Via
nello. "Certo nulla vieta che in futuro possa arrivare una nuova variante, più perico
losa. Queste si sviluppano nei Paesi dove il tasso di vac
cinazione è basso. L'elevata adesione alla profilassi ci aiuterà a far fronte a un'e
ventuale ulteriore mutazio
ne. Certo se fosse completa
mente diversa dalle altre le cose cambierebbero.
VERSO L'ENDEMIZZAZIONE
Il Covid non ci abbandone
rà, ma potrebbe diventare endemico. Una strada che sembra aver preso con la va
riante Omicron. "Per il futu
ro ci attendiamo una malat
tia sempre più lieve e un vi
rus capace di circolare non impattando in maniera ec
cessiva sulla vita delle perso
ne. Ma non credo tornerà la
normalità pre Covid. Non riesco a immaginare treni o palasport pieni di persone, in inverno, come in passa
to" sostiene Vianello. "È dif
ficile che il virus sparisca, è più facile pensare a un nuo
vo equilibrio, con una forma più lieve della malattia, co
me lo è l'influenza. Il Covid dovrebbe averci insegnato a puntare su un sistema di vi
ta più sostenibile".
IL COVID OGGI
Questo è il futuro. I dati di oggi, però, parlano ancora di un virus che, seppur dalle lame non affilate come quel
le di un anno fa, mette anco
ra in difficoltà il lavoro negli ospedali. Storie di quotidia
nità, per il dottor Vianello.
"All'inizio della quarta onda
ta, abbiamo ricoverato di
versi anziani vaccinati. Ne
gli ultimi 23 mesi, invece, la platea è cambiata: si parla quasi esclusivamente di per
sone tra i 45 i 65 anni, relati
vamente giovani, non vacci
nate. La mortalità è meno elevata di un tempo, per
ché, trattandosi di pazienti
più giovani che molto spes
so non hanno altre patolo
gie, reagiscono meglio. Ma parliamo sempre di persone in gravi condizioni". Non è cambiato solo questo negli ospedali. "Adesso affrontia
mo la cura dei degenti pa
zienti in maniera molto più standardizzata e, nei limiti del possibile, sicura. Abbia
mo capito che non esistono terapie risolutive". C'è poi una seconda differenza, che attiene al rapporto tra medi
ci e pazienti.
"Un tempo, i pazienti si af
fidavano completamente ai dottori. Adesso invece sono più consapevoli, oppure cre
dono di esserlo. E noi medi
ci ci troviamo costretti a
"contrattare" le cure con i pazienti. Alcuni rifiutano l'intubazione, oppure chie
dono terapie strampalate, pretendono determinati far
maci. Nelle scelte, il medico è sempre legato alle eviden
ze scientifiche. Ma, a fronte di terapie salvavita o speri
mentali, accade di dover di
scutere e contrattare con i pazienti".
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SANITÀ LOCALE 33
Senza vaccino poco meno del 10 per cento della popolazione Tre cittadini su dieci hanno invece ricevuto il richiamo
Prime dosi in calo dopo dicembre Tra i 20enni adesioni più alte d'Italia
IL REPORT
MARCO BALLICO
Sono scesi appena sotto il 10% della popolazio
ne over 12, ma i no vax che resistono a ogni ti
po di appello rimangono so
pra le 100.000 persone in Friuli Venezia Giulia. Sono 108.690 per la precisione, al netto di chi il vaccino non se lo può fare per motivi di salu
L'aggiornamento è reso possibile dal consueto report settimanale del governo.
Spulciando le tabelle sulle di
verse fasce d'età, si osserva che nella settimana dal 24 al 31 dicembre a farsi vaccinare in prima dose sono stati 3.005 cittadini del Fvg, il dato più basso da fine novembre, quan
do gli obblighi crescenti sul fronte del Green pass, diven
tato poi super Green pass, ave
vano iniziato a convincere una parte dei resistenti alla
spensabile non solo per poter lavorare, ma anche per fare colazione al bar, pranzare e cenare al ristorante, vedere un film o uno spettacolo tea
trale, assistere a un evento sportivo, più di qualcuno, su
perata la paura, si è recato al centro vaccinale per salvare lo stipendio e il proprio tem
po libero. Il picco si è registra
to tra il 10 e il 17 dicembre:
8.580 prime dosi. In prece
denza si era a 7.286 tra il 3 e il 10 dicembre e a 6.420 tra il 26
di prime dosi se ne erano con
tate 5.761, le 3.005 dell'ulti
ma settimana del 2021 evi
denziano però una brusca fre
nata.
Nel dettaglio, i più presenti sono stati i ragazzi tra i 12 e i 19 anni (687), quindi i cin
quantenni (619) e i quaran
tenni (539). A confronto con il resto d'Italia, le adesioni so
no complessivamente altissi
me tra i ventenni (ne manca
no all'appello solo 164, lo 0,2% della platea interessata, il risultato migliore del Pae
se) e tra gli ottantenni (siamo all'1,9% di assenti contro il 4% nazionale), mentre si con
tinua ad arrancare nelle fasce d'età 5059, 6069 e 7079.
Nel primo caso i no vax sono il 12,5% (10,6% la media italia
na), nel secondo l'11,5%
(8,3%), nel terzo il 9,5%
(6,3%). Il quadro si completa con i trentenni: i senza dose sono 10.666 (8,8%, 12,6% in Italia). E con i quarantenni:
estranei alla campagna sono in 24.300 (14,3% contro il 13,7% nazionale).
Nel frattempo sono natural
mente saliti anche i numeri della terza dose, con la Regio
ne che aveva messo in pro
gramma 360 mila sommini
strazioni a dicembre per pro
lungare la memoria immuni
taria di chi si è vaccinato da ol
tre cinque mesi e può dunque accedere al richiamo. Stando sempre ai dati del governo, in Fvg si sono fatti somministra
re finora la "booster" 365.120 persone, il 30,5% della popo
lazione regionale. La corsa è dunque ancora lunga, più lun
ga che in vari altri territori:
percentuali più basse si riscon
trano solo in Sicilia (23%), Ca
labria (26,5%) e Campania (29,5%).
Il Fvg è anche in ritardo sul
la fascia 511 anni, entrata da un paio di settimana nell'ope
razione anti Covid. A vacci
narsi tra i più piccoli sono sta
ti sin qui in 2.594, il 3,9% dei 66.550 potenzialmente coin
volti. Solo la Basilicata sta sot
over 80 7079 6069 5059 4049 3039 2029 1219
LA CAMPAGNA VACCINALE IN FVG
Totale 111.695 108.690
24 DICEMBRE
2.090 13.463 18.401 25.520 24.839 11.044 407 15.931
IN ATTESA DI PRIMA DOSE O DOSE UNICA
31 DICEMBRE
1.959 13.293 18.163 24.901 24.300 10.666 164 15.244
% 31 DICEMBRE
1,9 9,5 11,5 12,5 14,3 8,8 0,2 17,8 9,9
NUOVI VACCINATI 2431 DICEMBRE
3.005 131 170 238 619 539 378 243 687
Nuovi vaccinati
3.966
6.420
7.286
8.580
5.761
3.005
1926 novembre 26 novembre 310 dicembre 1017 dicembre 1724 dicembre 2431 dicembre 3 dicembre
Fonte: report struttura commissariale
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