Monitoraggio Media
Venerdì 21 agosto 2020
N. Data Pag Testata Articolo Argomento 1 21/08/2020 25,... IL GAZZETTINO DI BELLUNO INFERMIERA POSITIVA, "CHIUSI" DUE REPARTI SANITÀ LOCALE 2 21/08/2020 26 IL GAZZETTINO DI BELLUNO STAVOLTA NIENTE FORZE DELL'ORDINE DAVANTI ALL'OSPEDALE SANITÀ LOCALE 3 21/08/2020 25,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE OSPEDALE, IL PIANO PER EVITARE INGORGHI SANITÀ LOCALE 4 21/08/2020 25,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE VIRUS, ADDIO AGLI EVENTI AUTUNNALI SANITÀ LOCALE 5 21/08/2020 27 IL GAZZETTINO DI PORDENONE IN FVG 14 CONTAGI, ALTRI SEI NELLE DISCOTECHE DI LIGNANO SANITÀ LOCALE 6 21/08/2020 27 IL GAZZETTINO DI PORDENONE DOCENTI E TEST SIEROLOGICI IP ADDRESS: 2.37.90.241 SFOGLIA.ILGAZZETTINO.IT IL NODO DEI
MEDICI DI BASE DA TROVARE ENTRO LUNEDÌ SANITÀ LOCALE
7 21/08/2020 30 IL GAZZETTINO DI PORDENONE PROFESSIONISTI DELLA SANITÀ: NON CI BASTA SOLO IL "GRAZIE" SANITÀ LOCALE
8 21/08/2020 38 IL GAZZETTINO DI PORDENONE TELECAMERE NEL REPARTO COVID SANITÀ LOCALE
9 21/08/2020 42 IL GAZZETTINO DI PORDENONE OSPEDALE, PRESTO IL CANTIERE DELLE TORRI CONTRO I TERREMOTI SANITÀ LOCALE 10 21/08/2020 25,... IL GAZZETTINO DI UDINE TEST AI PROF, CORSA CONTRO IL TEMPO SANITÀ LOCALE 11 21/08/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE IL COMUNE: VIRUS, SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO SANITÀ LOCALE 12 21/08/2020 29 IL GAZZETTINO DI UDINE (C) CED DIGITAL E SERVIZI | ID: 00209372 | IP ADDRESS: 2.37.90.241 SFOGLIA.ILGAZZETTINO.IT
NUOVI RINTRACCI, DUE MINORI POSITIVI SANITÀ LOCALE
13 21/08/2020 5 IL PICCOLO PICCO ASSOLUTO DI POSITIVI IN CROAZIA: + 255 SANITÀ LOCALE
14 21/08/2020 23 IL PICCOLO IL PROTOCOLLO SU COVID-19 E POLMONITI SI PRESENTA SANITÀ LOCALE 15 21/08/2020 24 IL PICCOLO QUARANTENA E TAMPONE PER I NUOVI STUDENTI DEL COLLEGIO DI DUINO SANITÀ LOCALE 16 21/08/2020 1,2 MESSAGGERO VENETO MASCHERINE E CASI POSITIVI DIVISI SULLE NORME A SCUOLA SANITÀ LOCALE 17 21/08/2020 1,4 MESSAGGERO VENETO TEST SOTTO ÒA TENDA: NEL PRIMO GIORNO ESEGUITI 76 TAMPONI SANITÀ LOCALE 18 21/08/2020 3 MESSAGGERO VENETO RISCHIO PENALE ANCHE PER I PROF DALLO STARNUTO AI PERCORSI ECCO LE INSIDIE IN AULE
E CORRIDOI SANITÀ LOCALE
19 21/08/2020 3 MESSAGGERO VENETO "PREOCCUPATI PER GLI EVENTUALI CASI DI POSITIVITÀ" SANITÀ LOCALE 20 21/08/2020 4,5 MESSAGGERO VENETO "SIAMO RIENTRATI SABATO DALLA CROAZIA ABBIAMO ASPETTATO QUATTRO GIORNI" SANITÀ LOCALE 21 21/08/2020 5 MESSAGGERO VENETO QUATTORDICI NUOVI POSITIVI TRE RICOVERATI IN INTENSIVA SANITÀ LOCALE 22 21/08/2020 5 MESSAGGERO VENETO ESAMI SUL PERSONALE ALTRI 6 CASI IN DISCOTECA SANITÀ LOCALE 23 21/08/2020 6 MESSAGGERO VENETO TRIPLICATI I MINORI STRANIERI IN FUGA DUE POSITIVI AL VIRUS SANITÀ LOCALE
Infermiera positiva, "chiusi" due reparti
` Lavora in Chirurgia e Geriatria a Feltre dove sono stati rinviati i ricoveri programmati. Tracciamento dei contatti finora negativo
Torna la paura nel Bellunese e il timore di una seconda ondata. Ie
ri, esattamente come il 5 marzo scorso, sono stati bloccati i repar
ti di Chirurgia e Geriatria del San
ta Maria del Prato di Feltre, dopo la positività di un'infermiera al rientro da un periodo di ferie (non all'estero). La sanitaria ha
operato in questi giorni proprio in quelle due aree dell'ospedale che sono state bloccate: nessun intervento, solo le urgenze, nes
sun nuovo degente o dimissioni.
Era iniziato proprio in quei due reparti feltrini, quasi 6 mesi fa, il primo focolaio in provincia, con il contagio che aveva messo, per la prima volta, il territorio di
fronte al virus. Ma questa volta è diverso, garantisce Sandro Cin
quetti, direttore del Servizio igie
ne e sanità pubblica del Diparti
mento di Prevenzione dell'Usl Dolomiti, che dopo i primi 10 tamponi negativi sul personale sanitario parla di "segnali favore
voli".
Alle pagine II e III
Epidemia senza fine
Positiva un'infermiera torna la paura a Feltre
` Limitati alle urgenze Chirurgia e Geriatria, i reparti dove lavorava la donna
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LA PAURA
FELTRE Un copione che si ripete,
una storia che fa temere il peg
gio. Esattamente come il 5 mar
zo scorso, ieri, sono stati blocca
ti i reparti di Chirurgia e Geria
tria del Santa Maria del Prato di Feltre, dopo la positività di un'infermiera al rientro da un periodo di ferie. La sanitaria ha lavorato in questi giorni pro
prio in quelle aree dell'ospedale feltrino, ma, come sottolinea l'Usl, si è infettata quasi certa
mente all'esterno.
SECONDA ONDATA?
E così ieri mattina è tornata la paura: era iniziato così quasi 6 mesi fa il primo focolaio in provincia di Belluno, con il con
tagio che aveva messo, per la prima volta, il territorio Bellu
nese di fronte al virus. Ma que
sta volta è diverso, garantisce Sandro Cinquetti, direttore del Servizio igiene e sanità pubbli
ca del Dipartimento di Preven
zione dell'Usl Dolomiti. "La si
tuazione qui è completamente diversa da allora spiega Cin
quetti abbiamo strumenti di
versi, una rapidità di intervento che non c'era allora, sistemi di protezione individuale e dispo
nibilità di tamponi, che ci con
sentono di essere molto tempe
stivi ed efficaci". Insomma il di
rettore Cinquetti è ottimista, an
che dopo i primi tamponi effet
tuati su medici e degenti che erano ieri negativi (una decina) e parla di "segnali favorevoli".
Non sembrerebbe quindi esse
re l'inizio della famosa seconda ondata.
LA SCOPERTA
È da ieri notte che la notizia dell'infermiera feltrina positiva è nota all'Usl e ieri mattina è scattato tutto il protocollo pre
visto. La donna di mezza età, re
sidente in città, ha iniziato a sentirsi male e da lì è scattato immediatamente il tampone.
Mercoledì sera il drammatico responso: positiva. L'infermie
ra, che era appena rientrata al lavoro dopo un periodo di ferie e aveva avuto contatti con diver
se persone, è isolata nella sua casa. Così come, di fatto, i due reparti, per ora.
NEI REPARTI
L'Usl ieri in una nota ha spie
gato che "l'infermiera svolge in ambito ospedaliero un'attività di supporto trasversale a favore di varie unità operative. Per questo "per due unità operati
ve, Chirurgia e Geriatria, mag
giormente interessate dall'atti
vità di tale infermiera, a scopo massimamente precauzionale, in attesa dell'esito dei tamponi di controllo sul personale e sui degenti di tali unità operative, sono stati limitati gli accessi ai soli pazienti urgenti rinviando di unodue giorni i ricoveri pro
grammati". Sono decine i tam
poni effettuati ieri, molti anco
ra in attesa di risposta. Control
lati, in un'indagine epidemiolo
gica interna al Santa Maria del Prato il personale ospedaliero di Chirurgia e Geriatria e tutti i degenti. È bloccato infatti ogni nuovo ingresso sia in Chirurgia
NESSUN PERICOLO DI SECONDA ONDATA IL DIRETTORE CINQUETTI È OTTIMISTA,
"SEGNALI FAVOREVOLI:
PRIMI TEST NEGATIVI"
che Geriatria e anche eventuali
dimissioni di persone ricovera
te in queste due unità. Ma già,
spiegano sempre dall'Usl "i pri
mi tamponi refertati, circa una decina, sono negativi". Si tratta dei medici e sanitari della Chi
rurgia che quindi potranno tor
nare al più presto al lavoro. E nella nota si sottolinea che
"l'ospedale di Feltre mantiene la sua piena operatività emer
genziale, ambulatoriale e ordi
naria".
L'INDAGINE
La infermiera feltrina è stata isolata a domicilio e l'equipe dell'Unità di Crisi del Diparti
mento di Prevenzione dell'Usl Dolomiti (era stata costituita a marzo) sta risalendo alle decine di contatti della donna. È la se
conda indagine epidemiologi
ca, quella esterna all'ospedale, quella che scatta sempre in ca
so di positivi, con cui si risale al
le persone che il contagiato ha visto. Il dottor Cinquetti parla di
"un numero importante di con
tatti sia in ambito ospedaliero che extraospedaliero".
IL PROTOCOLLO
Una volta appurato che il pri
mo test è negativo il dottor Cin
quetti spiega che "i degenti con
tinuano a lavorare col protocol
lo di gestione del contatto stret
to, ovvero tamponi ogni 48 ore". In ambito ospedaliero l'at
tività, quindi, non si ferma e già oggi potrebbe tornare alla "qua
si normalità", ma con controlli frequenti per ciascuno dei con
tatti.
Olivia Bonetti
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DUE INDAGINI SUI CONTATTI, UNA INTERNA ALL'OSPEDALE E UNA ESTERNA DECINE DI TAMPONI
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Stavolta niente forze dell'ordine davanti all'ospedale
I CONTROLLI
FELTRE Non è stata attuata nessu
na misura straordinaria all'esterno del Santa Maria del Prato di Feltre dopo la scoperta della positività al Covid 19 di un'infermiera che lavora all'in
terno dell'ospedale feltrino. Se nei due reparti coinvolti, la chi
rurgia e la geriatria, in via pre
cauzionale sono stati limitati gli accessi ai soli pazienti urgenti rinviando di qualche giorno i ri
coveri programmati, all'esterno l'accoglienza avviene come al solito.
Non ci sono forze dell'ordine o volontari di protezione civile a presidiare la zona come nei mo
menti "bui" del lockdown. La positività di un'infermiera ha comunque fatto scattare tutte le operazioni d'emergenza neces
sarie in casi come questi.
I PRECEDENTI
Rimane nella memoria di tut
ti i feltrini quanto accaduto la primavera scorsa quando, pro
prio all'interno del reparto di ge
riatria di Feltre, si registrò il pri
mo caso di Covid e l'ospedale, in poco tempo, fu chiuso, con la protezione civile e le forze
NEPPURE IL COMUNE HA DECISO
DI ATTIVARE
IL CENTRO OPERATIVO PER COORDINARE GLI INTERVENTI
dell'ordine a presidiare gli in
gressi. Nessuna poteva entrare e nessuno uscire. Questa volta tut
to ciò non è successo. Nessuno della protezione civile o delle forze dell'ordine si è visto a pre
sidiare l'esterno della struttura.
Qualche movimento di infer
mieri, ieri mattina, ma nulla che facesse presagire qualcosa di preoccupante. Sicuramente si tratta di un buon segno in quan
to significa che la situazione, al
meno per il momento, è sotto controllo. Sarà da capire quale sarà l'evolversi della situazione,
in particolar modo l'esito dei tamponi fatti a coloro che sono entrati in contatto con l'infer
miera. Parallelamente alla chiu
sura del Santa Maria del Prato,
nella scorsa primavera ci fu an
che l'attivazione del coc, centro operativo comunale, che si è ri
velato fondamentale per coordi
nare tutte le forze in campo nel corso dei tre lunghi mesi di emergenza. Tante erano le cose da gestire. Il presidio dell'ospe
dale, ma anche le persone in quarantena (dalla distribuzione della spesa alla raccolta delle immondizie, passando per la di
stribuzione di farmaci e molto altro) o positive. Questa volta, essendo un solo caso positivo, e tra l'altro, di una persona non residente a Feltre, il centro ope
rativo comunale per il momen
to non sarà attivato. Ricordia
mo che il coc non è stato attivato neppure quando scoppiò il foco
laio all'Eurobrico di Feltre e si rilevarono positività all'interno del negozio Il Tulipano e alla scuola Colotti, sempre di Feltre.
Eleonora Scarton
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Viabilità Il traffico in città
Ospedale, il piano per evitare ingorghi
Il nuovo ospedale sta andando avanti, quallo che però è tutto da costruire è la nuova viabilità per evitare ingorghi e code quando sarà pronta la struttura. Un piano di massima è già pronto, ci sono parte dei
finanziamenti e l'amministrazione sta lavorando per completare al più presto. Comisso a pagina VISize: 1149 cm2 AVE: € 148221.00
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NUOVO OSPEDALE Allo studio la viabilità necessaria per evitare di mandare in tilt l'intera città. Sotto il traffico lungo via Montereale
Nuovo ospedale, una maxi bretella
e due rotonde contro code e ingorghi
`A settembre sarà illustrato il piano del traffico `Sarà realizzata una nuova strada che collegherà
di via Montereale e di tutte le altre zone limitrofe la Pontebbana con l'accesso al S. Maria degli Angeli NUOVO OSPEDALE
PORDENONE Una viabilità intera
mente a servizio del nuovo ospe
dale cittadino. La giunta regio
nale ha stanziato 2 milioni e 600mila euro per permettere all'amministrazione comunale di avere un tesoretto in più per migliorare una delle zone, in quanto a traffico, più delicate della città. Via Montereale, ma anche le strade limitrofe e so
prattutto i collegamenti con la Pontebbana potranno essere co
sì rivisti alla luce della nuova de
stinazione di fondi, per la quale manca ora soltanto il decreto del dirigente del settore. Il nuo
vo ospedale dovrebbe essere pronto per la fine del 2023 e sino ad ora, nonostante i problemi del coronavirus, i tempi sono stati quasi del tutto rispettati.
L'incognita principale, però, ri
guarda la viabilità. Nulla di nuo
vo, per dire il vero, ma la situa
che andrebbe risolto in tempi rapidi: i parcheggi. Quelli dispo
nibili sono pochi, le soste selvag
ge sono all'ordine del giorno.
L'INCONTRO
A settembre il sindaco Ales
sandro Ciriani e l'assessore Cri
stina Amirante incontreranno l'assessore regionale Graziano Pizzimenti. Colui che, mante
nendo una promessa fatta, ha stanziato le risorse per consenti
re a Pordenone di avere una via
bilità interamente dedicata al suo ospedale. Il progetto esecu
tivo è praticamente pronto. E' necessario ora capire le fasi da mettere in atto, anche perché i lavori per la realizzazione del nuovo Santa Maria degli Angeli non dovranno andare a sovrap
porsi con quelli di attuazione di una serie di interventi che, al
meno sulla carta, andrebbero a decongestionare viale Monte
reale, le vie limitrofe e una pic
fine del 2021. L'iter è piuttosto complesso. C'è infatti, prima di tutto, un grosso esproprio da mettere in atto e che permetterà di realizzare una bretella a dop
pia corsia (una per l'entrata, l'al
tra per l'uscita) dalla Pontebba
na e una rotonda molto più grande rispetto a quella provvi
soria realizzata in via Ungare
sca. Nel progetto sono compre
se anche le riqualificazioni di vial Rotto e via Montereale.
LA BRETELLA
A risolvere gli annosi proble
mi di quest'ultima via ci pense
rà proprio una bretella. Si acce
derà provenendo dalla rotatoria di via Montereale, l'uscita sarà in direzione Udine. "Quella mi
ni tangenziale – spiega l'assesso
re Amirante – andrà costruita dove attualmente, vicino a Pa
lazzetti, c'è una piccola strada privata. Andremo ad acquisirla e, ovviamente, ad allargarla pre
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Traverso). Si andrà ad allargare la ciclopedonale, a rifare la car
reggiata e, non in ultimo, a po
tenziare l'illuminazione pubbli
ca. "Sarà inoltre necessario rive
dere – anticipa Amirante – il se
maforo che c'è attualmente con via dell'Autiere. Servirà ancora o potrà essere soltanto a servi
zio dei pedoni?". C'è poi la parti
ta dei posti auto. Il parcheggio nuovo costruito si è rivelato es
sere insufficiente: dai 500 posti di prima, si è passati a meno di 300. "Per assecondare le esigen
ze dei fruitori dell'ospedale e di chi abita nelle vicinanze del San
ta Maria degli Angeli – osserva Amirante – proporremo alla Re
gione e all'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale di realizzare una nuova area di sosta, a più piani, nell'attuale padiglione di entrata al civile. Una volta inau
gurato il nuovo ospedale, que
sto verrà dismesso. Senza preve
dere nuove cementificazioni, la soluzione potrebbe essere pro
prio quella. Una struttura "a si
los" che andrebbe finalmente a risolvere quella che, ancora og
gi, risulta essere una vera e pro
pria spina nel fianco della cit
tà".
Alberto Comisso
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Virus, addio agli eventi autunnali
`Contagi in crescita e regole ferree, saltano sagre e mostre `Scuola, si cercano i medici per i test sierologici ai docenti
Preoccupa il focolaio delle discoteche di Lignano: altri sei casi A rischio anche le casette di Natale e le fiere enogastronomiche
I contagi in crescita e le regole ferree che non cambieranno nemmeno nelle prossime setti
mane mandano al tappeto il ca
lendario degli eventi autunnali in provincia. È in bilico la mag
gior parte delle sagre a tema, ma il rischio è che si debba ri
nunciare anche alle manifesta
zioni legate al Natale, come ad esempio le casette. Intanto c'è da risolvere il nodo dei medici di base per quanto riguarda i te
st sierologici agli insegnanti:
molti sono ancora in ferie e l'adesione è volontaria. Infine il focolaio delle discoteche di Li
gnano che si allarga: ieri altri sei giovani sono stati trovati positi
vi dopo le feste notturne.
Alle pagine II e III
EVENTI Una sagra autunnaleVirus, la situazione
Eventi, non c'è pace
Salta anche l'autunno
`A rischio addirittura le casette di Natale e le mostre legate ai presepi
Le Pro Loco: "Le regole ci imporranno uno stop più lungo del previsto"
LA CRISI
PORDENONE Il mondo delle discote
che si è fermato. O meglio, è sta
to fermato. Le mascherine sono tornate a popolare le città dalle 18 alle 6. Ma ora l'attenzione si sposta verso un altro problema da affrontare lungo la strada del
estate durante l'autunno, ma non sarà così. Anzi, iniziano ad arrivare le prime disdette addi
rittura per il periodo di Natale.
Un esempio su tutti: la mostra dei presepi di Villa Manin è appe
sa a un filo. Si parla di una mani
festazione che contava su un pubblico di migliaia di persone.
Mancano più di tre mesi, ma il
faccia dopo le rinunce degli scor
si mesi.
DOCCIA FREDDA
La pandemia fa questo: co
stringe tutti a navigare a vista, senza possibilità di programma
zione. Il virus è nuovo, ancora parzialmente sconosciuto. E il
"contropiede" è un'eventualità
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dell'estate (decine di sagre sono già state cancellate dalla paura), ma anche la gran parte di quelli in calendario tra autunno e in
verno. "Dobbiamo tenere i piedi per terra spiega Antonio Teso
lin (Pro Loco Fvg) e rispettare alla lettera tutte le regole. Chi or
ganizza sagre o manifestazioni è chiamato alla responsabilità, ed è quello che dimostriamo di aver imparato a fare: siamo e saremo ligi ai divieti. Per questo, però, anche in autunno ci saranno po
chissimi eventi. È tutto da ripen
sare ancora una volta, perché non ci si può inventare un "liberi tutti" che nella realtà dei fatti non c'è. Si può già anticipare: an
che i grandi eventi del Natale molto probabilmente non ci sa
ranno, così come le grandi sagre autunnali".
LA MAPPA
Ci sono le manifestazioni già saltate, come la sagra dei Thest di Polcenigo o la rievocazione storica di Cordovado. Ma adesso l'occhio dev'essere rivolto al ca
lendario dell'autunno, che ne uscirà falcidiato. La Festa della
Zucca di Cordenons, le tante sa
gre legate alle castagne, le mo
stre affollate a cavallo tra l'au
tunno e l'inverno. E poi i paesi sempre in festa durante l'Avven
to, tra casette di Natale e mercati
ni. Tutto in forse, con le quota
zioni in netto aumento per il par
tito del "no", dal momento che non si intravede un alleggeri
mento delle complesse norme che adesso disciplinano gli even
ti all'aperto. Per quelli al chiuso, poi, le regole sarebbero perfino più intricate. E non si parla sol
tanto di maxieventi da migliaia di persone. La lotta al contagio impone una riflessione su ogni ti
po di manifestazione, da studia
re punto per punto per risponde
re a tutti i criteri elencati dalle li
nee guida della Conferenza delle Regioni.
LE STRADE DIVERSE
FESTE DELLA ZUCCA E DELLE CASTAGNE SAGRE A TEMA
E SHOW AL CHIUSO LA PANDEMIA CANCELLA LE DATE
Le associazioni del territorio si preparano quindi a tirare nuo
vamente il freno dopo aver spe
rato in una ripresa delle manife
stazioni dopo un'estate di rinun
ce. Adesso invece sarà necessa
rio un altro ragionamento: per sopravvivere, i sodalizi a capo delle organizzazioni delle princi
pali sagre della provincia do
vranno almeno temporanea
mente cambiare pelle. "Oggi co
me oggi conclude Tesolin le manifestazioni devono essere ri
pensate. Non è detto che debba
no saltare del tutto, ma siamo co
stretti a ridisegnarle con un altro profilo. Meno persone, eventi se
lezionati, temi diversi". Il dubbio è uno, ma è bello grosso: si chie
de questo sforzo ad associazioni fatte di volontari, che da decenni si occupavano di sagre. Una "mu
ta" dalla sera alla mattina è quan
tomeno difficile da immaginare.
Marco Agrusti
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ASSESSORE AL TURISMO Sergio
Emidio Bini
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Il bollettino su 3.440 tamponi effettuati
In Fvg 14 contagi, altri sei nelle discoteche di Lignano
Si allarga, ma fortunatamente non "esplode" il focolaio legato ai locali notturno di Lignano Sabbiadoro. L'attività di screening ha permesso di individuare altri sei giovani positivi (quattro parte dello staff di una delle discoteche coinvolte nel caso, hanno febbre). Ieri in Fvg sono stati rilevati 14 nuovi casi di
Coronavirus (due di rientro da Spagna e Croazia e altrettanti migranti), ma nel conto entrano anche due positivi della movida lignanese che erano già stati comunicati su queste pagine nell'edizione di ieri. Il focolaio potrebbe essere partito da uno o più dipendenti di una discoteca al lavoro nonostante i primi sintomi della malattia. In provincia di Pordenone sono stati registrati solamente due
nuovi contagi (gli altri 12 sono riferibili tutti alla provincia di Udine): a risultare positivi sono stati due operai originari dell'Est Europa e domiciliati a Sequals. Si trovavano già in isolamento e non erano mai rientrati al lavoro. In quasi tutti gli altri comuni del Friuli Occidentale si è assistito invece a un calo degli attualmente positivi. Nel frattempo la macchina della sorveglianza attiva
anticontagio non rallenta,
SI INDAGA PER CAPIRE
SE QUALCUNO ABBIA LAVORATO IN DISCOTECA CON LA FEBBRE POSITIVI DUE OPERAI DELL'EST A SEQUALS
MIGRANTI INFETTI SCAPPANO
anzi accelera. Ieri il Friuli Venezia Giulia ha toccato il numero massimo di tamponi effettuati da inizio pandemia:
3.440 in sole 24 ore. Lo sforzo è arrivato al culmine per tentare di tracciare il contagio di ritorno. In provincia di Udine a Palmanova si è aperta invece una falla, dal momento che due migranti positivi sono scappati dalle struttura di accoglienza.
Infine i dati clinici: in Friuli Venezia Giulia restano stabili (tre ricoveri) le Terapie intensive, mentre nei reparti non intensivi sono accolti nove pazienti. I totalmente guariti ammontano a 2.969, i clinicamente guariti
sono 8 e le persone in isolamento 210. I deceduti sono 197 a Trieste, 77 a Udine, 68 a Pordenone e 6 a Gorizia.
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Docenti e test sierologici
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Il nodo dei medici di base da trovare entro lunedì
`Sindacato e Ordine: "Tempi troppo stretti, ma ci saremo"
Appuntamenti solo oltre l'orario normale degli ambulatori
SCUOLA
PORDENONE Sui test sierologici
facoltativi che da lunedì al 7 settembre saranno dedicati al personale (docente e non) della scuola pesa il nodo della dispo
nibilità dei medici di base a ri
cevere i "candidati" allo scree
ning. E in provincia è partita una corsa contro il tempo per riuscire ad assicurare il servi
zio a partire dall'inizio della prossima settimana, cioè entro il termine fissato dalla Regione di concerto con il ministero del
la Salute. Le difficoltà oggettive sono tre: i medici di medicina generale non sono obbligati ad accettare l'impegno; molti di lo
ro si trovano ancora in ferie e non rientreranno al lavoro pri
ma di qualche giorno e infine i tempi dettati dalle autorità so
no troppo stretti per organizza
re al meglio il servizio.
LA STRETTOIA
I medici di medicina genera
le hanno ricevuto la documen
tazione relativa allo screening da compiere sul personale del
la scuola a livello regionale so
lo mercoledì. Entro ieri sera do
vevano consegnare nelle mani della Regione la disponibilità dei professionisti. Uno sprint, in una maratona qual è la pan
demia. "Ma non tutti i medici di base in questo momento so
no presenti ha spiegato Fer
nando Agrusti, responsabile provinciale del sindacato Fim
mg : alcuni sono in ferie e non rientreranno ancora per qual
che giorno. I tempi sono molto stretti e il protocollo è emerso all'ultimo minuto. Non è stata una procedura apprezzata, ma sia a livello nazionale che loca
le il sindacato ha accettato il compito per buona volontà".
Nel Pordenonese, ieri, è stata una giornata fatta di chiamate e nomi da annotare. È stato cal
colato che il monte totale com
posto dal personale docente e da quello non docente poten
zialmente da analizzare arriva a toccare quota 5mila persone.
Lo screening, però, è su base volontaria. "Nell'area del San
vitese ha spiegato sempre Agrusti l'adesione dei medici di base per ora è buona". Buo
na, non ottima. Ma nemmeno
scarsa, a conferma di come i professionisti in prima linea già da marzo nella lotta alla
pandemia si stanno facendo
trovare pronti. Più difficoltà a Pordenone (città), dove i docenti da testare saranno più con
centrati.
che Guido Lucchini, presiden
te provinciale dell'Ordine dei medici. "Condivido le preoccu
pazioni del sindacato ha detto
soprattutto in relazione ai tempi stretti che ci vengono chiesti per mettere in piedi l'operazione. Ma i medici han
no una missione. È in ballo un ragionamento etico: siamo nel mezzo di una pandemia, il Pae
se è ancora in emergenza. Per questo i medici devono fare la
IN PROVINCIA
QUASI 5MILA PERSONE
"CANDIDATE"
ALLO SCREENING PIÙ DIFFICOLTÀ NEL CAPOLUOGO
loro parte. Il decreto non li ob
bliga, ma sino ad ora l'adesione è buona. Nonostante ciò, le re
more di alcuni colleghi sono più che giustificate".
LE PROCEDURE
Da lunedì inizieranno le pre
notazioni degli appuntamenti per i test sierologici, che si svol
geranno negli ambulatori. Il si
stema sanitario passerà ai me
dici i dispositivi di protezione e gli esami rapidi dovranno esse
re svolti fuori dall'orario di am
bulatorio, per evitare commi
stioni tra pazienti e docenti in attesa dello screening. Gli ac
cessi saranno scaglionati. In molti ambulatori l'operazione partirà da metà settimana e non da lunedì. In caso di positi
vità al test sierologico si proce
derà con l'esame diagnostico.
Se non dovesse bastare l'impe
gno dei medici di medicina ge
nerale, sarà impegnato nell'at
tività di screening anche il Di
partimento di prevenzione, che però deve già seguire le operazioni diagnostiche di ogni giorno. E con poco perso
nale a disposizione, sarebbe un bel problema.
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(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00209372
L'ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO Ieri in Friuli Venezia Giulia è stato toccato il record storico di tamponi
effettuati: 3.440 in sole 24 ore. L'intensificazione degli sforzi aiuterà a contenere la propagazione del virus tra la popolazione
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ESAMI I test sierologici a cui saranno sottoposti i docenti
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Professionisti della sanità: non ci basta solo il "grazie"
SANITÁ
PORDENONE "I professionisti della
sanità in regione chiedono cer
tezze nelle coperture di incentivi e ore straordinarie, e di parteci
pare alla gestione della macchi
na sanitaria. Un grazie non ci ba
sta". A parlare la presidente dell'Ordine TsrmPstrp Susanna Agostini. Poi va avanti. "L'impe
gno di tutti è stato ampiamente riconosciuto, ma va ripagato con i promessi incentivi e pagamenti delle ore straordinarie, oltre che con un coinvolgimento di chi la
vora ogni giorno nella macchina sanitaria regionale". Susanna Agostini, presidente dell'Ordine TsrmPstrp rappresenta oltre 4.000 professionisti della sanità,
"alcuni dei quali dice Agostini travolti dallo "tsunami Covid19"
con lo stesso impegno in termini di tempo e carico di lavoro di in
fermieri e medici, più diretta
mente a contatto con i pazienti e quindi più frequentemente ricor
dati: assistenti sanitari, tecnici
della prevenzione, tecnici di la
boratorio e di radiologia, solo per citarne alcuni, hanno dovuto rivedere le loro organizzazioni di lavoro per dare le risposte ade
guate a permettere alla macchi
na sanitaria di funzionare in que
sto periodo".
"Abbiamo apprezzato – dice Agostini il riconoscimento tri
butato ai professionisti sanitari impegnati a garantire le risposte a tutte le variegate situazioni le
gate all'emergenza sanitaria da COVID19 che continuamente ri
chiedono interventi nuovi e in emergenza, ma non è sufficien
te. L'impegno va ripagato con i promessi incentivi e pagamenti delle ore straordinarie, e l'Ordi
ne ha accolto con preoccupazio
ne la notizia dell'assenza di fondi sufficienti a garantirne la coper
tura finanziaria. Ci sembrava di aver capito che, alla luce anche di quanto ottenuto dal Governo a livello europeo, alcuni finanzia
menti fossero certi".
Infine le conclusioni. "Se il ri
conoscimento economico è do
veroso – continua Agostini – è anche vero che l'Ordine ha però voluto già da qualche tempo por
si in un'ottica propositiva con le Istituzioni rispetto a quello che consideriamo uno dei principali attività della nostra organizza
zione: la capacità di analisi e ade
guamento alle esigenze (nuove) di salute della popolazione. Ab
biamo voluto sollecitare le Istitu
zioni a coinvolgere direttamente i professionisti sanitari nella co
struzione di quello che a parere di questo Ordine costituisce la base per una risposta globale e di sicurezza ai possibili scenari fu
turi "post Covid" o, come attual
mente sembra essere necessa
rio, "incentrati sul Covid. Ad og
gi quindi – conclude Agostini la situazione è questa: un riconosci
mento economico non sufficien
te e ancora nessuna possibilità di dare un contributo progettuale effettivo. Il "grazie", quello alme
no è arrivato. Ma non ci basta".
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Telecamere nel reparto Covid
MANIAGO
Comune di Maniago e rap
presentanze sindacali di base hanno sottoscritto un protocol
lo per l'installazione di sistemi di videosorveglianza nel repar
to protetto Covid19 della casa anziani nell'ala est, al secondo piano. Un intervento che, come precisato dal municipio, non è finalizzato al controllo dei lavo
ratori, ma alla tutela della salu
te di ospiti e personale. "Nel centro di assistenza anziani, dallo scorso aprile è stato atti
vato un nucleo protetto per l'emergenza sanitaria da Co
vid19, come da disposizioni dell'Istituto superiore di Sani
tà, Regione e dall'AsFo, per il contenimento del virus – spie
gano dalla giunta . La partico
lare condizione sanitaria degli ospiti del nucleo protetto neces
sita di accurato e costante con
trollo per la tutela della loro sa
lute e del personale impiegato, oltre che per la salvaguardia della sicurezza nel luogo di la
voro. Per attuare tale controllo, si rende necessaria l'installazio
ne all'interno dei locali del re
parto in questione di apparec
chiature e impianti di videosor
veglianza, con l'esclusiva fun
zione di monitoraggio degli ospiti ricoverati". Sono cinque le stanze dell'ala est destinate alla quarantena: in struttura per il momento non sono stati registrati casi di persone positi
ve al Coronavirus.
E.P.
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Ospedale, presto il cantiere delle torri contro i terremoti
` Via libera dell'Azienda sanitaria che ` Sarà anche ultimato il collegamento
punta a mettere in sicurezza la struttura tra i blocchi A e B: sul piatto 5 milioni
SANITÀ DA RIQUALIFICARE Definite le tappe dei primo investimento, per circa 5 milioni, per mettere in sicurezza antisismica l'ospedale e completare il collegamento tra il blocco A e il blocco B
SAN VITO
Riqualificazione e messa in si
curezza dell'ospedale di San Vi
to: procede l'iter per realizzare le nuove torri dissipative. Intan
to rimane il nodo dell'unica ope
ra non ancora finanziata: l'ade
guamento del pronto soccorso.
Arrivato l'atteso via libera dell'azienda sanitaria Friuli oc
cidentale ai progetti di migliora
mento antisismico e del collega
mento del corpo B dell'ospedale
appaltati congiuntamente. Un iter non facile, ma si tratta di un progetto articolato che necessi
tava di numerosi dettagli co
struttivi da definire e annessi pa
reri e autorizzazioni. Interventi ricompresi nel piano delle ope
re pubbliche dell'ex azienda Aas 5 nel 2017 con fondi che erano stati stanziati dalla Regione an
cora nel 2016.
GLI OBIETTIVI
Nel dettaglio, i lavori di mi
che prevede l'affiancamento agli immobili esistenti di 3 torri sismicoresistenti dissipative, di cui due già state realizzate al medesimo scopo in altri parti del complesso ospedaliero. In questo caso l'investimento è di 2 milioni 869 mila euro: una som
ma importante ma il sistema in
novativo adottato è una delle ul
timissime soluzioni ingegneri
stiche per rispondere agli eventi
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UN FINANZIAMENTO REGIONALE
EROGATO NEL 2016
sismici. L'altro progetto preve
de la realizzazione di un nuovo percorso a completamento del collegamento orizzontale e ver
ticale tra il nuovo ingresso, già realizzato, nel corpo A con il corpo B, per una spesa stimato in un milione 500 mila euro. Per questo secondo intervento, in fa
se di redazione del progetto defi
nitivoesecutivo, è emersa la ne
cessità di eseguire maggiori ope
re con un incremento della spe
sa rispetto al progetto prelimi
nare (si sale a poco più di 2 mi
lioni). I due progetti hanno in
cassato, in questi mesi, i pareri necessari da parte degli organi
smi tecnici. L'ultimo dei quali è quello del nucleo di valutazione degli investimenti sanitari e so
ciali della Regione. Quindi si
procederà con un unico cantie
re. Infatti come riportano i docu
menti, l'Asfo ha "Intenzione di appaltare congiuntamente i due interventi, data la loro stretta in
terconnessione dal punto di vi
sta tecnico e realizzativo visto che insistono in aree in parte coincidenti e in parte limitrofe, con la conseguente necessità di una loro esecuzione contempo
ranea e continuata".
ULTIMO STEP
I progetti adesso sono stati in
viati alla competente struttura aziendale per l'affidamento dei lavori. Difficile fare previsioni sulla cantierizzazione delle ope
re: non prima comunque del 2021. Si tratta di interventi per una spesa complessiva che sfio
ra i 5 milioni di euro. Si va com
pletando in questo modo il pia
no di lavori che erano stati pre
visti negli anni scorsi per l'am
modernamento e la messa in si
curezza dell'ospedale di San Vi
to che ha visto rifare diverse strutture interne oltre che la stessa facciata. Rimane da risol
vere il problema dell'adegua
mento del pronto soccorso, in programma ma non ancora fi
nanziato. Le criticità dell'attua
le area dedicata alle emergenze sono una sala d'attesa troppo piccola così come lo sono i loca
li per il triage. Lo studio di fatti
bilità presentato in Regione che però ha già più un anno ha previsto una spesa di circa 5 mi
lioni di euro utili a riqualificare l'area pronto soccorso, a ricava
re nuove stanze d'osservazione breve intensiva e nuovi ambula
tori specialistici. Lo stesso diret
tore generale dell'Asfo Jospeh Polimeni di recente ha annun
ciato un intervento migliorati
vo. (em)
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Test ai prof, corsa contro il tempo
`Previsti esami per sedicimila persone fra docenti e bidelli
`Lo screening è partito, ma i medici sono contrariati
"Collaboreremo, ma non siamo stati ancora coinvolti" La Regione ha a disposizione 24.300 kit per fare le analisi
Un'emergenza sanitaria prevededi accelerare continuamente, ma lo screening a docenti e non delle scuole ha messo sul chivalà i me
dici di medicina generale. I cami
ci bianchi hanno appreso a sor
presa il via da lunedì prossimo e fino al 7 settembre dello scree
ning sierologico rivolto a tutto il personale docente e non docente di tutte le scuole. Un controllo che interesserà 16.500 persone, ma potrebbero essere molti di più se si pensa che la Regione ha disposizione 24.300 test rapidi.
Per quanto sia stato precisato che l'adesione allo screening è su base volontaria, sia per il perso
nale docente che per i medici di medicina generale, questi ultimi sono stati presi alla sprovvista.
Zancaner a pagina III
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Virus, la nuova sfida
Test a raffica
su prof e bidelli
medici in allarme
`Lo screening sul personale scolastico `L'Ordine: disponibili a collaborare
preoccupa i camici bianchi friulani ma siamo stati colti alla sprovvista
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da lunedì prossimo e fino al 7 settembre dello screening sie
rologico rivolto a tutto il perso
nale docente e non docente di tutte le scuole. Un controllo che interesserà 16.500 perso
ne, ma potrebbero essere molti di più se si pensa che la Regio
ne ha disposizione 24.300 test rapidi. Per quanto sia stato pre
cisato che l'adesione allo scree
ning è su base volontaria, sia per il personale docente che per i medici di medicina gene
rale, questi ultimi sono stati colti alla sprovvista.
L'ORDINE
"È un tema dibattuto all'in
terno della categoria – afferma il presidente dell'Ordine dei medici di Udine, Maurizio Roc
co – e so che in tante regioni ci sono delle rimostranze da par
te di medici. Qui da noi si sono resi disponibili a collaborare. È giusto che sia così in un mo
mento di difficoltà, ma biso
gnava parlarne prima. Anche noi abbiamo ricevuto le infor
mazioni all'ultimo momento".
La Regione, in effetti, ha invia
to una comunicazione ai medi
"BISOGNA CAPIRE QUALE SARÀ L'ORGANIZZAZIONE DELLA CAMPAGNA PER GLI ORARI E LE MISURE"
ci di medicina generale per co
noscere l'esatto numero di ade
sioni e organizzare la distribu
zione dei kit sierologici, men
tre direttori sanitari e dei dipar
timenti di prevenzione si riuni
ranno oggi per mettere a punto gli aspetti organizzativi. Aspet
ti che creano un po' di timore tra i medici di base: "Bisogna pensare che chiunque può es
sere potenzialmente infettante in questo momento – precisa Rocco – e, per quanto i medici si siano resi disponibili, biso
gna capire quale sarà l'organiz
zazione dello screening". Il
pensiero va dagli orari per ef
fettuare i test, che magari non devono coincidere con quelli normali di ambulatorio dove sostano i pazienti nelle sale d'attesa, piuttosto che a tutte le misure di sicurezza da adotta
re all'interno delle strutture e un numero sufficiente di dispo
sitivi di protezione individuale.
Ad oggi si sa solamente che gli interessati possono prendere appuntamento presso il pro
prio medico di medicina gene
rale per sottoporsi al test, op
pure, se il medico non aderisce alla campagna, potranno rivol
gersi al dipartimento di preven
zione o al distretto dell'Azien
da sanitaria di riferimento. La priorità è sicuramente riaprire le scuole in massima sicurezza e questo richiederà uno sforzo in più ai medici.
NON RIMOSTRANZE
"Personalmente, a differen
za di quanto avviene in altre re
gioni, non ho ricevuto rimo
stranze, ma volontà a collabo
rare. Ora possiamo solo vedere quale sarà l'evoluzione della parte organizzativa nei prossi
mi giorni. Per ora è mancato un confronto con i professioni
sti, anche noi come ordine, se non all'inizio della pandemia, non siamo stati coinvolti e se i medici si dicono pronti a colla
borare, bisogna capire i termi
ni di questa collaborazione. Di
ciamo che servono dettagli in più che ancora non abbiamo".
E per dettagli s'intende proprio effettuare i test in sicurezza per tutti, scongiurando il ri
schio di infettare gli ambulato
ri.
Lisa Zancaner
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ROCCO: "È MANCATO UN CONFRONTO
CON I PROFESSIONISTI FINO AD ORA
SPERIAMO
DI ESSERE COINVOLTI"
"GLI ESAMI SIEROLOGICI NON DOVRANNO
ESSERE FATTI QUANDO CI SONO ALTRI PAZIENTI IN AMBULATORIO"
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TAMPONI Continuano gli esami
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Lignano
Il Comune: virus, situazione sotto controllo
(E.F.) Il Comune di Lignano assicura che la situazione sanitaria nella località balneari a tutt'oggi risulta sotto controllo. Nel periodo di Ferragosto erano aperte a Lignano tre discoteche: i locali sono il Kursaal, il Mr.
Charlie e il Ca' Margherita. In queste giornate hanno frequentato uno dei tre locali, tra gli altri, due ragazzi provenienti dal Veneto, che subito dopo sono risultati positivi al Coronavirus.
Questo ha fatto scattare
l'allarme da parte del
dipartimento di Prevenzione dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, tanto che si è provveduto subito a sottoporre al
tampone tutti i dipendenti dei tre locali.
Intanto Lignano continua a registrare il tutto esaurito fino al 31 agosto, dopo ci sarà, a quanto prevedono gli operatori, un notevole calo, ma la stagione estiva continuerà.
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Nuovi rintracci, due minori positivi
`Sono risultati contagiati due ragazzi ritrovati a Udine `Continuano le fughe dei migranti dalle strutture
Individuati anche otto bengalesi in comune di Tricesimo
Mercoledì due sono scappati da Sottoselva di Palmanova
IMMIGRAZIONEUDINE Sono stati accertati due
casi di positività al covid19 tra i 15 migranti del Bangladesh rin
tracciati nella tarda serata di mercoledì tra Pradamano e via
le Palmanova a Udine dalla Po
lizia e dalla Polizia Locale del capoluogo friulano. Si tratta di due minori non accompagnati, ai quali sono stati fatti i tampo
ni e per i quali nella mattinata di ieri l'amministrazione comu
nale di Udine con l'assessore al
la sicurezza Alessandro Ciani e l'assessore alla salute Barillari stava ricercando una struttura adeguata all'accoglienza. Nella mattinata di ieri nel contempo c'è stato un altro rintraccio di bengalesi anche in comune di Tricesimo, sono otto complessi
vamente e sono stati sottoposti anche in questo caso alla profi
lassi sanitaria prevista dalla normativa covid19.
NUOVE FUGHE
In provincia di Udine, nel tar
do pomeriggio di mercoledì in
vece due cittadini migranti ospiti nella struttura della Cro
ce Rossa Italiana di Sottoselva, a Palmanova, in regime di qua
rantena, sono scappati. Sareb
bero due cittadini stranieri po
sitivi al Covid19. Altri due citta
dini stranieri si sono allontana
ti, sempre nella giornata di mercoledì, dalla struttura di Ca
stellerio, nel comune di Pagnac
co. Anche a Trieste, otto perso
ne sono state denunciate dalla Polizia di Stato della Questura giuliana: si tratta di otto mino
ri, tutti cittadini afghani, che hanno fatto perdere le loro trac
ce da una comunità situata in corso Italia, senza aver atteso l'esito del tampone. Al momen
to non si sa, quindi, se siano o meno positivi al Covid19. C'è anche un nono migrante in fu
ga, sempre cittadino afghano, ma di età inferiore ai 14 anni, quindi non imputabile, per il quale è stata redatta soltanto la segnalazione. Altri due cittadi
ni afghani minorenni si sono al
lontanati da una simile struttu
ra, sempre a Trieste, in via Bat
tisti; i due, in questo caso, era
no già stati "tamponati" e ave
vano rispettato, quindi, il perio
do di quarantena.
IL VERTICE ONLINE
Sono triplicati, rispetto al
2019, i minori stranieri rintrac
ciati al confine Trieste e Gori
zia. Oltre 800 i rintracci di per
sone che hanno dichiarato di avere meno di 18 anni nei primi sette mesi di questo 2020. Oltre 300 di questi sono formalmen
te ed economicamente a carico dei Comuni di Muggia e Dolina, per un totale di 2 milioni: nes
suno però si trova attualmente sul territorio dei due comuni. I dati sono stati resi noti ieri in mattinata nel corso del vertice sulla rotta balcanica in video
conferenza alla presenza del prefetto di Trieste Valerio Va
lenti, il governatore Fedriga, il suo vice Riccardi, l'assessore al
la Sicurezza Roberti, al quale hanno partecipato tutti i comu
ni della provincia di Trieste.
"La complessa gestione del fe
nomeno – ha spiegato Riccardi – impone ulteriori sforzi per la sorveglianza sanitaria". Nel po
meriggio il confronto è conti
nuato anche con i prefetti di Gorizia, Marchesiello, e di Udi
ne, Ciuni, sempre con l'obietti
vo di trovare delle soluzioni al
le carenze di strutture per il cre
scente numero di richiedenti asilo in arrivo in Friuli Venezia Giulia.
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PROFUGHI Un gruppo di migranti rintracciati nelle scorse settimane
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Coronavirus: l'emergenza nei Balcani
giornata nera per la repubblica della ex jugoslavia sia dal punto di vista sanitario che internazionale
Picco assoluto di positivi in Croazia: + 255
Berlino, Londra e Lubiana introducono (con regole diverse) i tamponi al rientro da Zagabria. Il settore turistico teme il crollo
Stefano Giantin / BELGRADO Numeri dei contagi da re
cord e docce gelide in arrivo dall'estero. Quella di ieri non è stata una giornata facile per la Croazia, che ha dovuto raffreddare – e di molto – i propri entusiasmi per il com
parto turistico, fondamenta
le per l'economia nazionale.
Nel frattempo i nuovi posi
tivi ieri sono stati addirittura 255, il numero più alto dall'i
nizio dell'epidemia, dopo i 219 dell'altro ieri e i 199 del 18 agosto. A guidare la classi
fica delle regioni con il mag
gior numero di casi attual
mente positivi sono l'area di Zagabria (433), la regione spalatina (409) e quella at
torno a Sebenico (89).
Cifre preoccupanti, che ie
ri hanno spinto la Germania a inserire parte della fascia costiera croata nelle aree in
ternazionali a maggior ri
schio contagio: prima doccia fredda, un po'inattesa. Come comunicato dal Robert Koch Institute (Rki) di Berlino, le
"zone rosse" comprendono la regione attorno a Spalato e quella con capoluogo Sebe
nico, fra le aree più frequen
tate dal turismo internazio
nale, in particolare giovani
le. "Le persone che entrano in Germania e che hanno tra
scorso del tempo in un'area a rischio nei 14 giorni prece
denti sono obbligate al test per il Covid19" e possono es
sere "soggette a quarantena"
a seconda delle ordinanze dei singoli Land tedeschi, ha specificato il Rki, mentre il ministero degli Esteri tede
sco ha diffuso un consiglio di viaggio, invitando i connazio
nali a non recarsi nelle zone croate a rischio.
A Zagabria non è piaciuta la decisione della Germania, dalla quale provengono in gran numero i vacanzieri che affollano le coste dalmate:
circa 400 mila dal primo al 16 agosto. Ma poteva andare peggio, magari con tutta la Croazia colorata di rosso da
Berlino. Solo due regioni "a rischio" è una mossa "buona, selettiva" e forse comprensi
bile, perché ogni Paese "si preoccupa per i propri cittadi
ni", ha commentato il mini
stro della Salute croato, Vili Beroš. Il quale ha ribadito che, tenuto conto del nume
ro di turisti nel Paese (al 70%
rispetto al 2019), la cifra dei contagiati "non è così gran
de".
L'Ente nazionale per il turi
smo croato ha invece ammes
so che la mossa tedesca avrà sicuramente un impatto ne
gativo sul comparto turisti
co, proprio come quella sim
metrica decisa ieri anche da Londra, che ha ordinato la quarantena a partire dal 22 agosto per chi torna da Au
stria e Croazia: ennesimo schiaffo.
La terza doccia fredda – ma era nelle attese – è arriva
ta in serata da Lubiana. La Slovenia (ieri ben 43 conta
gi, ai massimi da aprile) ha in
fatti declassato la Croazia in
serendola nella "lista rossa"
dei Paesi a rischio, con effet
to da oggi. Lo ha confermato ieri sera il ministro degli In
terni sloveno, Aleš Hojs: cita
to dai media locali, ha antici
pato i contenuti di un'ordi
nanza cui l'esecutivo ha dato poi luce verde. "Il ritorno"
dei vacanzieri sloveni attual
mente in Croazia sarà possi
bile senza isolamento obbli
gatorio se rientreranno "en
tro lunedì alle 23. 59", ha spe
cificato il governo. Per chi partirà da oggi sarà invece quarantena al rientro. Lubia
na ha previsto una ventina di eccezioni per facilitare "com
mercio" e movimenti dei
"transfrontalieri", ha precisa
to l'agenzia di stampa slove
na Sta. Nulla cambia per i tu
risti italiani in transito in Slo
venia, a parte probabili disa
gi e lunghe code alle frontie
re nel weekend.
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Tamponi Covid in un'immagine di repertorio
IL MINISTRO DELLA SALUTE CROATO VILI BEROŠ "INCASSA"
IL COLPO DELLA GERMANIA
La decisione della Slovenia confermata in serata: rimpatriare entro lunedì
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pnuemologia
Il protocollo su Covid19 e polmoniti si presenta
La Pneumologia di Trieste, diretta dal professor Marco Confalonieri, presenterà a Esof 2020 sabato 5 settem
bre uno studio multicentri
co sul trattamento con Me
tilprednisolone a basso do
saggio prolungato in pa
zienti con polmonite Covid 19 grave.
Il protocollo di tratta
mento è stato ideato e attua
to dalla struttura di Asugi, con la partecipazione di 14 studi italiani e seguito suc
cessivamente dallo studio britannico del Recovery Trial sul cortisone che ha coinvolto 176 ospedali del Regno Unito, conferman
done la validità.
Alla polmonite da Co
vid19, che porta all'insuffi
cienza respiratoria acuta con necessità di ventilazio
ne meccanica invasiva, è as
sociata una significativa morbilità e mortalità a cau
sa di una grave infiamma
zione sistemica. Il protocol
lo di trattamento precoce e prolungato con cortisonico a dosi fisiologiche può acce
lerare la risoluzione della malattia, diminuendo la ne
cessità di ricovero in tera
pia intensiva e mortalità.
Lo studio coordinato da Asugi è stato accettato per pubblicazione sulla rivista della Società Americana di Infettivologia.
"Questo protocollo af
ferma Confalonieri ha cambiato il corso degli eventi in molti ospedali ita
liani. In una eventuale re
crudescenza del virus sarà però importante anche il rapporto con i medici di me
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L'istituto
Ragazzi del Collegio del Mondo Unito dell'Alto Adriatico di Duino durante una festa qualche anno fa
Quarantena e tampone per i nuovi studenti
del Collegio di Duino
Il Mondo Unito pronto all'anno scolastico segnato dal Covid I giovani ospiti trascorreranno l'isolamento in 4 hotel locali
Ugo Salvini / DUINO AURISINA
Per tutti gli studenti del Col
legio del Mondo Unito di Duino un soggiorno forzato, da trascorrere in quattro
strutture ricettive del territo
rio e da iniziare appena arri
vati in Italia, per attendere l'esito del test da tampone orofaringeo da effettuare ov
viamente subito.
Inizia oggi l'operazione
rientro per gli studenti: que
st'anno infatti la pandemia, le restrizioni e le precauzio
ni di carattere sanitario ren
dono l'operazione molto de
licata e nessun dettaglio è stato tralasciato nel gestire sia il rientro sia la ripresa del
le attività, fissata per il 7 set
tembre.
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