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Monitoraggio Media. Venerdì 21 agosto SIFA srl - Via G. Mameli, MILANO

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(1)

Monitoraggio Media

Venerdì 21 agosto 2020

(2)

N. Data Pag Testata Articolo Argomento 1 21/08/2020 25,... IL GAZZETTINO DI BELLUNO INFERMIERA POSITIVA, "CHIUSI" DUE REPARTI SANITÀ LOCALE 2 21/08/2020 26 IL GAZZETTINO DI BELLUNO STAVOLTA NIENTE FORZE DELL'ORDINE DAVANTI ALL'OSPEDALE SANITÀ LOCALE 3 21/08/2020 25,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE OSPEDALE, IL PIANO PER EVITARE INGORGHI SANITÀ LOCALE 4 21/08/2020 25,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE VIRUS, ADDIO AGLI EVENTI AUTUNNALI SANITÀ LOCALE 5 21/08/2020 27 IL GAZZETTINO DI PORDENONE IN FVG 14 CONTAGI, ALTRI SEI NELLE DISCOTECHE DI LIGNANO SANITÀ LOCALE 6 21/08/2020 27 IL GAZZETTINO DI PORDENONE DOCENTI E TEST SIEROLOGICI IP ADDRESS: 2.37.90.241 SFOGLIA.ILGAZZETTINO.IT IL NODO DEI

MEDICI DI BASE DA TROVARE ENTRO LUNEDÌ SANITÀ LOCALE

7 21/08/2020 30 IL GAZZETTINO DI PORDENONE PROFESSIONISTI DELLA SANITÀ: NON CI BASTA SOLO IL "GRAZIE" SANITÀ LOCALE

8 21/08/2020 38 IL GAZZETTINO DI PORDENONE TELECAMERE NEL REPARTO COVID SANITÀ LOCALE

9 21/08/2020 42 IL GAZZETTINO DI PORDENONE OSPEDALE, PRESTO IL CANTIERE DELLE TORRI CONTRO I TERREMOTI SANITÀ LOCALE 10 21/08/2020 25,... IL GAZZETTINO DI UDINE TEST AI PROF, CORSA CONTRO IL TEMPO SANITÀ LOCALE 11 21/08/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE IL COMUNE: VIRUS, SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO SANITÀ LOCALE 12 21/08/2020 29 IL GAZZETTINO DI UDINE (C) CED DIGITAL E SERVIZI | ID: 00209372 | IP ADDRESS: 2.37.90.241 SFOGLIA.ILGAZZETTINO.IT

NUOVI RINTRACCI, DUE MINORI POSITIVI SANITÀ LOCALE

13 21/08/2020 5 IL PICCOLO PICCO ASSOLUTO DI POSITIVI IN CROAZIA: + 255 SANITÀ LOCALE

14 21/08/2020 23 IL PICCOLO IL PROTOCOLLO SU COVID-19 E POLMONITI SI PRESENTA SANITÀ LOCALE 15 21/08/2020 24 IL PICCOLO QUARANTENA E TAMPONE PER I NUOVI STUDENTI DEL COLLEGIO DI DUINO SANITÀ LOCALE 16 21/08/2020 1,2 MESSAGGERO VENETO MASCHERINE E CASI POSITIVI DIVISI SULLE NORME A SCUOLA SANITÀ LOCALE 17 21/08/2020 1,4 MESSAGGERO VENETO TEST SOTTO ÒA TENDA: NEL PRIMO GIORNO ESEGUITI 76 TAMPONI SANITÀ LOCALE 18 21/08/2020 3 MESSAGGERO VENETO RISCHIO PENALE ANCHE PER I PROF DALLO STARNUTO AI PERCORSI ECCO LE INSIDIE IN AULE

E CORRIDOI SANITÀ LOCALE

19 21/08/2020 3 MESSAGGERO VENETO "PREOCCUPATI PER GLI EVENTUALI CASI DI POSITIVITÀ" SANITÀ LOCALE 20 21/08/2020 4,5 MESSAGGERO VENETO "SIAMO RIENTRATI SABATO DALLA CROAZIA ABBIAMO ASPETTATO QUATTRO GIORNI" SANITÀ LOCALE 21 21/08/2020 5 MESSAGGERO VENETO QUATTORDICI NUOVI POSITIVI TRE RICOVERATI IN INTENSIVA SANITÀ LOCALE 22 21/08/2020 5 MESSAGGERO VENETO ESAMI SUL PERSONALE ALTRI 6 CASI IN DISCOTECA SANITÀ LOCALE 23 21/08/2020 6 MESSAGGERO VENETO TRIPLICATI I MINORI STRANIERI IN FUGA DUE POSITIVI AL VIRUS SANITÀ LOCALE

(3)

Infermiera positiva, "chiusi" due reparti

` Lavora in Chirurgia e Geriatria a Feltre dove sono stati rinviati i ricoveri programmati. Tracciamento dei contatti finora negativo

Torna la paura nel Bellunese e il timore di una seconda ondata. Ie­

ri, esattamente come il 5 marzo scorso, sono stati bloccati i repar­

ti di Chirurgia e Geriatria del San­

ta Maria del Prato di Feltre, dopo la positività di un'infermiera al rientro da un periodo di ferie (non all'estero). La sanitaria ha

operato in questi giorni proprio in quelle due aree dell'ospedale che sono state bloccate: nessun intervento, solo le urgenze, nes­

sun nuovo degente o dimissioni.

Era iniziato proprio in quei due reparti feltrini, quasi 6 mesi fa, il primo focolaio in provincia, con il contagio che aveva messo, per la prima volta, il territorio di

fronte al virus. Ma questa volta è diverso, garantisce Sandro Cin­

quetti, direttore del Servizio igie­

ne e sanità pubblica del Diparti­

mento di Prevenzione dell'Usl Dolomiti, che dopo i primi 10 tamponi negativi sul personale sanitario parla di "segnali favore­

voli".

Alle pagine II e III

Epidemia senza fine

Positiva un'infermiera torna la paura a Feltre

` Limitati alle urgenze Chirurgia e Geriatria, i reparti dove lavorava la donna

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(4)

LA PAURA

FELTRE Un copione che si ripete,

una storia che fa temere il peg­

gio. Esattamente come il 5 mar­

zo scorso, ieri, sono stati blocca­

ti i reparti di Chirurgia e Geria­

tria del Santa Maria del Prato di Feltre, dopo la positività di un'infermiera al rientro da un periodo di ferie. La sanitaria ha lavorato in questi giorni pro­

prio in quelle aree dell'ospedale feltrino, ma, come sottolinea l'Usl, si è infettata quasi certa­

mente all'esterno.

SECONDA ONDATA?

E così ieri mattina è tornata la paura: era iniziato così quasi 6 mesi fa il primo focolaio in provincia di Belluno, con il con­

tagio che aveva messo, per la prima volta, il territorio Bellu­

nese di fronte al virus. Ma que­

sta volta è diverso, garantisce Sandro Cinquetti, direttore del Servizio igiene e sanità pubbli­

ca del Dipartimento di Preven­

zione dell'Usl Dolomiti. "La si­

tuazione qui è completamente diversa da allora ­ spiega Cin­

quetti ­ abbiamo strumenti di­

versi, una rapidità di intervento che non c'era allora, sistemi di protezione individuale e dispo­

nibilità di tamponi, che ci con­

sentono di essere molto tempe­

stivi ed efficaci". Insomma il di­

rettore Cinquetti è ottimista, an­

che dopo i primi tamponi effet­

tuati su medici e degenti che erano ieri negativi (una decina) e parla di "segnali favorevoli".

Non sembrerebbe quindi esse­

re l'inizio della famosa seconda ondata.

LA SCOPERTA

È da ieri notte che la notizia dell'infermiera feltrina positiva è nota all'Usl e ieri mattina è scattato tutto il protocollo pre­

visto. La donna di mezza età, re­

sidente in città, ha iniziato a sentirsi male e da lì è scattato immediatamente il tampone.

Mercoledì sera il drammatico responso: positiva. L'infermie­

ra, che era appena rientrata al lavoro dopo un periodo di ferie e aveva avuto contatti con diver­

se persone, è isolata nella sua casa. Così come, di fatto, i due reparti, per ora.

NEI REPARTI

L'Usl ieri in una nota ha spie­

gato che "l'infermiera svolge in ambito ospedaliero un'attività di supporto trasversale a favore di varie unità operative. Per questo "per due unità operati­

ve, Chirurgia e Geriatria, mag­

giormente interessate dall'atti­

vità di tale infermiera, a scopo massimamente precauzionale, in attesa dell'esito dei tamponi di controllo sul personale e sui degenti di tali unità operative, sono stati limitati gli accessi ai soli pazienti urgenti rinviando di uno­due giorni i ricoveri pro­

grammati". Sono decine i tam­

poni effettuati ieri, molti anco­

ra in attesa di risposta. Control­

lati, in un'indagine epidemiolo­

gica interna al Santa Maria del Prato il personale ospedaliero di Chirurgia e Geriatria e tutti i degenti. È bloccato infatti ogni nuovo ingresso sia in Chirurgia

NESSUN PERICOLO DI SECONDA ONDATA IL DIRETTORE CINQUETTI È OTTIMISTA,

"SEGNALI FAVOREVOLI:

PRIMI TEST NEGATIVI"

che Geriatria e anche eventuali

dimissioni di persone ricovera­

te in queste due unità. Ma già,

spiegano sempre dall'Usl "i pri­

mi tamponi refertati, circa una decina, sono negativi". Si tratta dei medici e sanitari della Chi­

rurgia che quindi potranno tor­

nare al più presto al lavoro. E nella nota si sottolinea che

"l'ospedale di Feltre mantiene la sua piena operatività emer­

genziale, ambulatoriale e ordi­

naria".

L'INDAGINE

La infermiera feltrina è stata isolata a domicilio e l'equipe dell'Unità di Crisi del Diparti­

mento di Prevenzione dell'Usl Dolomiti (era stata costituita a marzo) sta risalendo alle decine di contatti della donna. È la se­

conda indagine epidemiologi­

ca, quella esterna all'ospedale, quella che scatta sempre in ca­

so di positivi, con cui si risale al­

le persone che il contagiato ha visto. Il dottor Cinquetti parla di

"un numero importante di con­

tatti sia in ambito ospedaliero che extraospedaliero".

IL PROTOCOLLO

Una volta appurato che il pri­

mo test è negativo il dottor Cin­

quetti spiega che "i degenti con­

tinuano a lavorare col protocol­

lo di gestione del contatto stret­

to, ovvero tamponi ogni 48 ore". In ambito ospedaliero l'at­

tività, quindi, non si ferma e già oggi potrebbe tornare alla "qua­

si normalità", ma con controlli frequenti per ciascuno dei con­

tatti.

Olivia Bonetti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

DUE INDAGINI SUI CONTATTI, UNA INTERNA ALL'OSPEDALE E UNA ESTERNA DECINE DI TAMPONI

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(5)

Stavolta niente forze dell'ordine davanti all'ospedale

I CONTROLLI

FELTRE Non è stata attuata nessu­

na misura straordinaria all'esterno del Santa Maria del Prato di Feltre dopo la scoperta della positività al Covid 19 di un'infermiera che lavora all'in­

terno dell'ospedale feltrino. Se nei due reparti coinvolti, la chi­

rurgia e la geriatria, in via pre­

cauzionale sono stati limitati gli accessi ai soli pazienti urgenti rinviando di qualche giorno i ri­

coveri programmati, all'esterno l'accoglienza avviene come al solito.

Non ci sono forze dell'ordine o volontari di protezione civile a presidiare la zona come nei mo­

menti "bui" del lockdown. La positività di un'infermiera ha comunque fatto scattare tutte le operazioni d'emergenza neces­

sarie in casi come questi.

I PRECEDENTI

Rimane nella memoria di tut­

ti i feltrini quanto accaduto la primavera scorsa quando, pro­

prio all'interno del reparto di ge­

riatria di Feltre, si registrò il pri­

mo caso di Covid e l'ospedale, in poco tempo, fu chiuso, con la protezione civile e le forze

NEPPURE IL COMUNE HA DECISO

DI ATTIVARE

IL CENTRO OPERATIVO PER COORDINARE GLI INTERVENTI

dell'ordine a presidiare gli in­

gressi. Nessuna poteva entrare e nessuno uscire. Questa volta tut­

to ciò non è successo. Nessuno della protezione civile o delle forze dell'ordine si è visto a pre­

sidiare l'esterno della struttura.

Qualche movimento di infer­

mieri, ieri mattina, ma nulla che facesse presagire qualcosa di preoccupante. Sicuramente si tratta di un buon segno in quan­

to significa che la situazione, al­

meno per il momento, è sotto controllo. Sarà da capire quale sarà l'evolversi della situazione,

in particolar modo l'esito dei tamponi fatti a coloro che sono entrati in contatto con l'infer­

miera. Parallelamente alla chiu­

sura del Santa Maria del Prato,

nella scorsa primavera ci fu an­

che l'attivazione del coc, centro operativo comunale, che si è ri­

velato fondamentale per coordi­

nare tutte le forze in campo nel corso dei tre lunghi mesi di emergenza. Tante erano le cose da gestire. Il presidio dell'ospe­

dale, ma anche le persone in quarantena (dalla distribuzione della spesa alla raccolta delle immondizie, passando per la di­

stribuzione di farmaci e molto altro) o positive. Questa volta, essendo un solo caso positivo, e tra l'altro, di una persona non residente a Feltre, il centro ope­

rativo comunale per il momen­

to non sarà attivato. Ricordia­

mo che il coc non è stato attivato neppure quando scoppiò il foco­

laio all'Eurobrico di Feltre e si rilevarono positività all'interno del negozio Il Tulipano e alla scuola Colotti, sempre di Feltre.

Eleonora Scarton

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(6)

Viabilità Il traffico in città

Ospedale, il piano per evitare ingorghi

Il nuovo ospedale sta andando avanti, quallo che però è tutto da costruire è la nuova viabilità per evitare ingorghi e code quando sarà pronta la struttura. Un piano di massima è già pronto, ci sono parte dei

finanziamenti e l'amministrazione sta lavorando per completare al più presto. Comisso a pagina VI

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(7)

NUOVO OSPEDALE Allo studio la viabilità necessaria per evitare di mandare in tilt l'intera città. Sotto il traffico lungo via Montereale

Nuovo ospedale, una maxi bretella

e due rotonde contro code e ingorghi

`A settembre sarà illustrato il piano del traffico `Sarà realizzata una nuova strada che collegherà

di via Montereale e di tutte le altre zone limitrofe la Pontebbana con l'accesso al S. Maria degli Angeli NUOVO OSPEDALE

PORDENONE Una viabilità intera­

mente a servizio del nuovo ospe­

dale cittadino. La giunta regio­

nale ha stanziato 2 milioni e 600mila euro per permettere all'amministrazione comunale di avere un tesoretto in più per migliorare una delle zone, in quanto a traffico, più delicate della città. Via Montereale, ma anche le strade limitrofe e so­

prattutto i collegamenti con la Pontebbana potranno essere co­

sì rivisti alla luce della nuova de­

stinazione di fondi, per la quale manca ora soltanto il decreto del dirigente del settore. Il nuo­

vo ospedale dovrebbe essere pronto per la fine del 2023 e sino ad ora, nonostante i problemi del coronavirus, i tempi sono stati quasi del tutto rispettati.

L'incognita principale, però, ri­

guarda la viabilità. Nulla di nuo­

vo, per dire il vero, ma la situa­

che andrebbe risolto in tempi rapidi: i parcheggi. Quelli dispo­

nibili sono pochi, le soste selvag­

ge sono all'ordine del giorno.

L'INCONTRO

A settembre il sindaco Ales­

sandro Ciriani e l'assessore Cri­

stina Amirante incontreranno l'assessore regionale Graziano Pizzimenti. Colui che, mante­

nendo una promessa fatta, ha stanziato le risorse per consenti­

re a Pordenone di avere una via­

bilità interamente dedicata al suo ospedale. Il progetto esecu­

tivo è praticamente pronto. E' necessario ora capire le fasi da mettere in atto, anche perché i lavori per la realizzazione del nuovo Santa Maria degli Angeli non dovranno andare a sovrap­

porsi con quelli di attuazione di una serie di interventi che, al­

meno sulla carta, andrebbero a decongestionare viale Monte­

reale, le vie limitrofe e una pic­

fine del 2021. L'iter è piuttosto complesso. C'è infatti, prima di tutto, un grosso esproprio da mettere in atto e che permetterà di realizzare una bretella a dop­

pia corsia (una per l'entrata, l'al­

tra per l'uscita) dalla Pontebba­

na e una rotonda molto più grande rispetto a quella provvi­

soria realizzata in via Ungare­

sca. Nel progetto sono compre­

se anche le riqualificazioni di vial Rotto e via Montereale.

LA BRETELLA

A risolvere gli annosi proble­

mi di quest'ultima via ci pense­

rà proprio una bretella. Si acce­

derà provenendo dalla rotatoria di via Montereale, l'uscita sarà in direzione Udine. "Quella mi­

ni tangenziale – spiega l'assesso­

re Amirante – andrà costruita dove attualmente, vicino a Pa­

lazzetti, c'è una piccola strada privata. Andremo ad acquisirla e, ovviamente, ad allargarla pre­

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(8)

Traverso). Si andrà ad allargare la ciclopedonale, a rifare la car­

reggiata e, non in ultimo, a po­

tenziare l'illuminazione pubbli­

ca. "Sarà inoltre necessario rive­

dere – anticipa Amirante – il se­

maforo che c'è attualmente con via dell'Autiere. Servirà ancora o potrà essere soltanto a servi­

zio dei pedoni?". C'è poi la parti­

ta dei posti auto. Il parcheggio nuovo costruito si è rivelato es­

sere insufficiente: dai 500 posti di prima, si è passati a meno di 300. "Per assecondare le esigen­

ze dei fruitori dell'ospedale e di chi abita nelle vicinanze del San­

ta Maria degli Angeli – osserva Amirante – proporremo alla Re­

gione e all'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale di realizzare una nuova area di sosta, a più piani, nell'attuale padiglione di entrata al civile. Una volta inau­

gurato il nuovo ospedale, que­

sto verrà dismesso. Senza preve­

dere nuove cementificazioni, la soluzione potrebbe essere pro­

prio quella. Una struttura "a si­

los" che andrebbe finalmente a risolvere quella che, ancora og­

gi, risulta essere una vera e pro­

pria spina nel fianco della cit­

tà".

Alberto Comisso

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(9)

Virus, addio agli eventi autunnali

`Contagi in crescita e regole ferree, saltano sagre e mostre `Scuola, si cercano i medici per i test sierologici ai docenti

Preoccupa il focolaio delle discoteche di Lignano: altri sei casi A rischio anche le casette di Natale e le fiere enogastronomiche

I contagi in crescita e le regole ferree che non cambieranno nemmeno nelle prossime setti­

mane mandano al tappeto il ca­

lendario degli eventi autunnali in provincia. È in bilico la mag­

gior parte delle sagre a tema, ma il rischio è che si debba ri­

nunciare anche alle manifesta­

zioni legate al Natale, come ad esempio le casette. Intanto c'è da risolvere il nodo dei medici di base per quanto riguarda i te­

st sierologici agli insegnanti:

molti sono ancora in ferie e l'adesione è volontaria. Infine il focolaio delle discoteche di Li­

gnano che si allarga: ieri altri sei giovani sono stati trovati positi­

vi dopo le feste notturne.

Alle pagine II e III

EVENTI Una sagra autunnale

Virus, la situazione

Eventi, non c'è pace

Salta anche l'autunno

`A rischio addirittura le casette di Natale e le mostre legate ai presepi

Le Pro Loco: "Le regole ci imporranno uno stop più lungo del previsto"

LA CRISI

PORDENONE Il mondo delle discote­

che si è fermato. O meglio, è sta­

to fermato. Le mascherine sono tornate a popolare le città dalle 18 alle 6. Ma ora l'attenzione si sposta verso un altro problema da affrontare lungo la strada del

estate durante l'autunno, ma non sarà così. Anzi, iniziano ad arrivare le prime disdette addi­

rittura per il periodo di Natale.

Un esempio su tutti: la mostra dei presepi di Villa Manin è appe­

sa a un filo. Si parla di una mani­

festazione che contava su un pubblico di migliaia di persone.

Mancano più di tre mesi, ma il

faccia dopo le rinunce degli scor­

si mesi.

DOCCIA FREDDA

La pandemia fa questo: co­

stringe tutti a navigare a vista, senza possibilità di programma­

zione. Il virus è nuovo, ancora parzialmente sconosciuto. E il

"contropiede" è un'eventualità

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dell'estate (decine di sagre sono già state cancellate dalla paura), ma anche la gran parte di quelli in calendario tra autunno e in­

verno. "Dobbiamo tenere i piedi per terra ­ spiega Antonio Teso­

lin (Pro Loco Fvg) ­ e rispettare alla lettera tutte le regole. Chi or­

ganizza sagre o manifestazioni è chiamato alla responsabilità, ed è quello che dimostriamo di aver imparato a fare: siamo e saremo ligi ai divieti. Per questo, però, anche in autunno ci saranno po­

chissimi eventi. È tutto da ripen­

sare ancora una volta, perché non ci si può inventare un "liberi tutti" che nella realtà dei fatti non c'è. Si può già anticipare: an­

che i grandi eventi del Natale molto probabilmente non ci sa­

ranno, così come le grandi sagre autunnali".

LA MAPPA

Ci sono le manifestazioni già saltate, come la sagra dei Thest di Polcenigo o la rievocazione storica di Cordovado. Ma adesso l'occhio dev'essere rivolto al ca­

lendario dell'autunno, che ne uscirà falcidiato. La Festa della

Zucca di Cordenons, le tante sa­

gre legate alle castagne, le mo­

stre affollate a cavallo tra l'au­

tunno e l'inverno. E poi i paesi sempre in festa durante l'Avven­

to, tra casette di Natale e mercati­

ni. Tutto in forse, con le quota­

zioni in netto aumento per il par­

tito del "no", dal momento che non si intravede un alleggeri­

mento delle complesse norme che adesso disciplinano gli even­

ti all'aperto. Per quelli al chiuso, poi, le regole sarebbero perfino più intricate. E non si parla sol­

tanto di maxi­eventi da migliaia di persone. La lotta al contagio impone una riflessione su ogni ti­

po di manifestazione, da studia­

re punto per punto per risponde­

re a tutti i criteri elencati dalle li­

nee guida della Conferenza delle Regioni.

LE STRADE DIVERSE

FESTE DELLA ZUCCA E DELLE CASTAGNE SAGRE A TEMA

E SHOW AL CHIUSO LA PANDEMIA CANCELLA LE DATE

Le associazioni del territorio si preparano quindi a tirare nuo­

vamente il freno dopo aver spe­

rato in una ripresa delle manife­

stazioni dopo un'estate di rinun­

ce. Adesso invece sarà necessa­

rio un altro ragionamento: per sopravvivere, i sodalizi a capo delle organizzazioni delle princi­

pali sagre della provincia do­

vranno almeno temporanea­

mente cambiare pelle. "Oggi co­

me oggi ­ conclude Tesolin ­ le manifestazioni devono essere ri­

pensate. Non è detto che debba­

no saltare del tutto, ma siamo co­

stretti a ridisegnarle con un altro profilo. Meno persone, eventi se­

lezionati, temi diversi". Il dubbio è uno, ma è bello grosso: si chie­

de questo sforzo ad associazioni fatte di volontari, che da decenni si occupavano di sagre. Una "mu­

ta" dalla sera alla mattina è quan­

tomeno difficile da immaginare.

Marco Agrusti

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ASSESSORE AL TURISMO Sergio

Emidio Bini

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Il bollettino su 3.440 tamponi effettuati

In Fvg 14 contagi, altri sei nelle discoteche di Lignano

Si allarga, ma fortunatamente non "esplode" il focolaio legato ai locali notturno di Lignano Sabbiadoro. L'attività di screening ha permesso di individuare altri sei giovani positivi (quattro parte dello staff di una delle discoteche coinvolte nel caso, hanno febbre). Ieri in Fvg sono stati rilevati 14 nuovi casi di

Coronavirus (due di rientro da Spagna e Croazia e altrettanti migranti), ma nel conto entrano anche due positivi della movida lignanese che erano già stati comunicati su queste pagine nell'edizione di ieri. Il focolaio potrebbe essere partito da uno o più dipendenti di una discoteca al lavoro nonostante i primi sintomi della malattia. In provincia di Pordenone sono stati registrati solamente due

nuovi contagi (gli altri 12 sono riferibili tutti alla provincia di Udine): a risultare positivi sono stati due operai originari dell'Est Europa e domiciliati a Sequals. Si trovavano già in isolamento e non erano mai rientrati al lavoro. In quasi tutti gli altri comuni del Friuli Occidentale si è assistito invece a un calo degli attualmente positivi. Nel frattempo la macchina della sorveglianza attiva

anti­contagio non rallenta,

SI INDAGA PER CAPIRE

SE QUALCUNO ABBIA LAVORATO IN DISCOTECA CON LA FEBBRE POSITIVI DUE OPERAI DELL'EST A SEQUALS

MIGRANTI INFETTI SCAPPANO

anzi accelera. Ieri il Friuli Venezia Giulia ha toccato il numero massimo di tamponi effettuati da inizio pandemia:

3.440 in sole 24 ore. Lo sforzo è arrivato al culmine per tentare di tracciare il contagio di ritorno. In provincia di Udine ­ a Palmanova ­ si è aperta invece una falla, dal momento che due migranti positivi sono scappati dalle struttura di accoglienza.

Infine i dati clinici: in Friuli Venezia Giulia restano stabili (tre ricoveri) le Terapie intensive, mentre nei reparti non intensivi sono accolti nove pazienti. I totalmente guariti ammontano a 2.969, i clinicamente guariti

sono 8 e le persone in isolamento 210. I deceduti sono 197 a Trieste, 77 a Udine, 68 a Pordenone e 6 a Gorizia.

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Docenti e test sierologici

IP ADDRESS: 2.37.90.241 sfoglia.ilgazzettino.it

Il nodo dei medici di base da trovare entro lunedì

`Sindacato e Ordine: "Tempi troppo stretti, ma ci saremo"

Appuntamenti solo oltre l'orario normale degli ambulatori

SCUOLA

PORDENONE Sui test sierologici

facoltativi che da lunedì al 7 settembre saranno dedicati al personale (docente e non) della scuola pesa il nodo della dispo­

nibilità dei medici di base a ri­

cevere i "candidati" allo scree­

ning. E in provincia è partita una corsa contro il tempo per riuscire ad assicurare il servi­

zio a partire dall'inizio della prossima settimana, cioè entro il termine fissato dalla Regione di concerto con il ministero del­

la Salute. Le difficoltà oggettive sono tre: i medici di medicina generale non sono obbligati ad accettare l'impegno; molti di lo­

ro si trovano ancora in ferie e non rientreranno al lavoro pri­

ma di qualche giorno e infine i tempi dettati dalle autorità so­

no troppo stretti per organizza­

re al meglio il servizio.

LA STRETTOIA

I medici di medicina genera­

le hanno ricevuto la documen­

tazione relativa allo screening da compiere sul personale del­

la scuola a livello regionale so­

lo mercoledì. Entro ieri sera do­

vevano consegnare nelle mani della Regione la disponibilità dei professionisti. Uno sprint, in una maratona qual è la pan­

demia. "Ma non tutti i medici di base in questo momento so­

no presenti ­ ha spiegato Fer­

nando Agrusti, responsabile provinciale del sindacato Fim­

mg ­: alcuni sono in ferie e non rientreranno ancora per qual­

che giorno. I tempi sono molto stretti e il protocollo è emerso all'ultimo minuto. Non è stata una procedura apprezzata, ma sia a livello nazionale che loca­

le il sindacato ha accettato il compito per buona volontà".

Nel Pordenonese, ieri, è stata una giornata fatta di chiamate e nomi da annotare. È stato cal­

colato che il monte totale com­

posto dal personale docente e da quello non docente poten­

zialmente da analizzare arriva a toccare quota 5mila persone.

Lo screening, però, è su base volontaria. "Nell'area del San­

vitese ­ ha spiegato sempre Agrusti ­ l'adesione dei medici di base per ora è buona". Buo­

na, non ottima. Ma nemmeno

scarsa, a conferma di come i professionisti ­ in prima linea già da marzo nella lotta alla

pandemia ­ si stanno facendo

trovare pronti. Più difficoltà a Pordenone (città), dove i docen­

ti da testare saranno più con­

centrati.

che Guido Lucchini, presiden­

te provinciale dell'Ordine dei medici. "Condivido le preoccu­

pazioni del sindacato ­ ha detto

­ soprattutto in relazione ai tempi stretti che ci vengono chiesti per mettere in piedi l'operazione. Ma i medici han­

no una missione. È in ballo un ragionamento etico: siamo nel mezzo di una pandemia, il Pae­

se è ancora in emergenza. Per questo i medici devono fare la

IN PROVINCIA

QUASI 5MILA PERSONE

"CANDIDATE"

ALLO SCREENING PIÙ DIFFICOLTÀ NEL CAPOLUOGO

loro parte. Il decreto non li ob­

bliga, ma sino ad ora l'adesione è buona. Nonostante ciò, le re­

more di alcuni colleghi sono più che giustificate".

LE PROCEDURE

Da lunedì inizieranno le pre­

notazioni degli appuntamenti per i test sierologici, che si svol­

geranno negli ambulatori. Il si­

stema sanitario passerà ai me­

dici i dispositivi di protezione e gli esami rapidi dovranno esse­

re svolti fuori dall'orario di am­

bulatorio, per evitare commi­

stioni tra pazienti e docenti in attesa dello screening. Gli ac­

cessi saranno scaglionati. In molti ambulatori l'operazione partirà da metà settimana e non da lunedì. In caso di positi­

vità al test sierologico si proce­

derà con l'esame diagnostico.

Se non dovesse bastare l'impe­

gno dei medici di medicina ge­

nerale, sarà impegnato nell'at­

tività di screening anche il Di­

partimento di prevenzione, che però deve già seguire le operazioni diagnostiche di ogni giorno. E con poco perso­

nale a disposizione, sarebbe un bel problema.

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(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00209372

L'ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO Ieri in Friuli Venezia Giulia è stato toccato il record storico di tamponi

effettuati: 3.440 in sole 24 ore. L'intensificazione degli sforzi aiuterà a contenere la propagazione del virus tra la popolazione

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(14)

ESAMI I test sierologici a cui saranno sottoposti i docenti

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Professionisti della sanità: non ci basta solo il "grazie"

SANITÁ

PORDENONE "I professionisti della

sanità in regione chiedono cer­

tezze nelle coperture di incentivi e ore straordinarie, e di parteci­

pare alla gestione della macchi­

na sanitaria. Un grazie non ci ba­

sta". A parlare la presidente dell'Ordine Tsrm­Pstrp Susanna Agostini. Poi va avanti. "L'impe­

gno di tutti è stato ampiamente riconosciuto, ma va ripagato con i promessi incentivi e pagamenti delle ore straordinarie, oltre che con un coinvolgimento di chi la­

vora ogni giorno nella macchina sanitaria regionale". Susanna Agostini, presidente dell'Ordine Tsrm­Pstrp rappresenta oltre 4.000 professionisti della sanità,

"alcuni dei quali ­ dice Agostini ­ travolti dallo "tsunami Covid­19"

con lo stesso impegno in termini di tempo e carico di lavoro di in­

fermieri e medici, più diretta­

mente a contatto con i pazienti e quindi più frequentemente ricor­

dati: assistenti sanitari, tecnici

della prevenzione, tecnici di la­

boratorio e di radiologia, solo per citarne alcuni, hanno dovuto rivedere le loro organizzazioni di lavoro per dare le risposte ade­

guate a permettere alla macchi­

na sanitaria di funzionare in que­

sto periodo".

"Abbiamo apprezzato – dice Agostini ­ il riconoscimento tri­

butato ai professionisti sanitari impegnati a garantire le risposte a tutte le variegate situazioni le­

gate all'emergenza sanitaria da COVID­19 che continuamente ri­

chiedono interventi nuovi e in emergenza, ma non è sufficien­

te. L'impegno va ripagato con i promessi incentivi e pagamenti delle ore straordinarie, e l'Ordi­

ne ha accolto con preoccupazio­

ne la notizia dell'assenza di fondi sufficienti a garantirne la coper­

tura finanziaria. Ci sembrava di aver capito che, alla luce anche di quanto ottenuto dal Governo a livello europeo, alcuni finanzia­

menti fossero certi".

Infine le conclusioni. "Se il ri­

conoscimento economico è do­

veroso – continua Agostini – è anche vero che l'Ordine ha però voluto già da qualche tempo por­

si in un'ottica propositiva con le Istituzioni rispetto a quello che consideriamo uno dei principali attività della nostra organizza­

zione: la capacità di analisi e ade­

guamento alle esigenze (nuove) di salute della popolazione. Ab­

biamo voluto sollecitare le Istitu­

zioni a coinvolgere direttamente i professionisti sanitari nella co­

struzione di quello che a parere di questo Ordine costituisce la base per una risposta globale e di sicurezza ai possibili scenari fu­

turi "post Covid" o, come attual­

mente sembra essere necessa­

rio, "incentrati sul Covid. Ad og­

gi quindi – conclude Agostini ­ la situazione è questa: un riconosci­

mento economico non sufficien­

te e ancora nessuna possibilità di dare un contributo progettuale effettivo. Il "grazie", quello alme­

no è arrivato. Ma non ci basta".

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(16)

Telecamere nel reparto Covid

MANIAGO

Comune di Maniago e rap­

presentanze sindacali di base hanno sottoscritto un protocol­

lo per l'installazione di sistemi di videosorveglianza nel repar­

to protetto Covid­19 della casa anziani nell'ala est, al secondo piano. Un intervento che, come precisato dal municipio, non è finalizzato al controllo dei lavo­

ratori, ma alla tutela della salu­

te di ospiti e personale. "Nel centro di assistenza anziani, dallo scorso aprile è stato atti­

vato un nucleo protetto per l'emergenza sanitaria da Co­

vid­19, come da disposizioni dell'Istituto superiore di Sani­

tà, Regione e dall'AsFo, per il contenimento del virus – spie­

gano dalla giunta ­. La partico­

lare condizione sanitaria degli ospiti del nucleo protetto neces­

sita di accurato e costante con­

trollo per la tutela della loro sa­

lute e del personale impiegato, oltre che per la salvaguardia della sicurezza nel luogo di la­

voro. Per attuare tale controllo, si rende necessaria l'installazio­

ne all'interno dei locali del re­

parto in questione di apparec­

chiature e impianti di videosor­

veglianza, con l'esclusiva fun­

zione di monitoraggio degli ospiti ricoverati". Sono cinque le stanze dell'ala est destinate alla quarantena: in struttura per il momento non sono stati registrati casi di persone positi­

ve al Coronavirus.

E.P.

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(17)

Ospedale, presto il cantiere delle torri contro i terremoti

` Via libera dell'Azienda sanitaria che ` Sarà anche ultimato il collegamento

punta a mettere in sicurezza la struttura tra i blocchi A e B: sul piatto 5 milioni

SANITÀ DA RIQUALIFICARE Definite le tappe dei primo investimento, per circa 5 milioni, per mettere in sicurezza antisismica l'ospedale e completare il collegamento tra il blocco A e il blocco B

SAN VITO

Riqualificazione e messa in si­

curezza dell'ospedale di San Vi­

to: procede l'iter per realizzare le nuove torri dissipative. Intan­

to rimane il nodo dell'unica ope­

ra non ancora finanziata: l'ade­

guamento del pronto soccorso.

Arrivato l'atteso via libera dell'azienda sanitaria Friuli oc­

cidentale ai progetti di migliora­

mento antisismico e del collega­

mento del corpo B dell'ospedale

appaltati congiuntamente. Un iter non facile, ma si tratta di un progetto articolato che necessi­

tava di numerosi dettagli co­

struttivi da definire e annessi pa­

reri e autorizzazioni. Interventi ricompresi nel piano delle ope­

re pubbliche dell'ex azienda Aas 5 nel 2017 con fondi che erano stati stanziati dalla Regione an­

cora nel 2016.

GLI OBIETTIVI

Nel dettaglio, i lavori di mi­

che prevede l'affiancamento agli immobili esistenti di 3 torri sismico­resistenti dissipative, di cui due già state realizzate al medesimo scopo in altri parti del complesso ospedaliero. In questo caso l'investimento è di 2 milioni 869 mila euro: una som­

ma importante ma il sistema in­

novativo adottato è una delle ul­

timissime soluzioni ingegneri­

stiche per rispondere agli eventi

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(18)

UN FINANZIAMENTO REGIONALE

EROGATO NEL 2016

sismici. L'altro progetto preve­

de la realizzazione di un nuovo percorso a completamento del collegamento orizzontale e ver­

ticale tra il nuovo ingresso, già realizzato, nel corpo A con il corpo B, per una spesa stimato in un milione 500 mila euro. Per questo secondo intervento, in fa­

se di redazione del progetto defi­

nitivo­esecutivo, è emersa la ne­

cessità di eseguire maggiori ope­

re con un incremento della spe­

sa rispetto al progetto prelimi­

nare (si sale a poco più di 2 mi­

lioni). I due progetti hanno in­

cassato, in questi mesi, i pareri necessari da parte degli organi­

smi tecnici. L'ultimo dei quali è quello del nucleo di valutazione degli investimenti sanitari e so­

ciali della Regione. Quindi si

procederà con un unico cantie­

re. Infatti come riportano i docu­

menti, l'Asfo ha "Intenzione di appaltare congiuntamente i due interventi, data la loro stretta in­

terconnessione dal punto di vi­

sta tecnico e realizzativo visto che insistono in aree in parte coincidenti e in parte limitrofe, con la conseguente necessità di una loro esecuzione contempo­

ranea e continuata".

ULTIMO STEP

I progetti adesso sono stati in­

viati alla competente struttura aziendale per l'affidamento dei lavori. Difficile fare previsioni sulla cantierizzazione delle ope­

re: non prima comunque del 2021. Si tratta di interventi per una spesa complessiva che sfio­

ra i 5 milioni di euro. Si va com­

pletando in questo modo il pia­

no di lavori che erano stati pre­

visti negli anni scorsi per l'am­

modernamento e la messa in si­

curezza dell'ospedale di San Vi­

to che ha visto rifare diverse strutture interne oltre che la stessa facciata. Rimane da risol­

vere il problema dell'adegua­

mento del pronto soccorso, in programma ma non ancora fi­

nanziato. Le criticità dell'attua­

le area dedicata alle emergenze sono una sala d'attesa troppo piccola così come lo sono i loca­

li per il triage. Lo studio di fatti­

bilità presentato in Regione ­ che però ha già più un anno ­ ha previsto una spesa di circa 5 mi­

lioni di euro utili a riqualificare l'area pronto soccorso, a ricava­

re nuove stanze d'osservazione breve intensiva e nuovi ambula­

tori specialistici. Lo stesso diret­

tore generale dell'Asfo Jospeh Polimeni di recente ha annun­

ciato un intervento migliorati­

vo. (em)

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Test ai prof, corsa contro il tempo

`Previsti esami per sedicimila persone fra docenti e bidelli

`Lo screening è partito, ma i medici sono contrariati

"Collaboreremo, ma non siamo stati ancora coinvolti" La Regione ha a disposizione 24.300 kit per fare le analisi

Un'emergenza sanitaria prevede

di accelerare continuamente, ma lo screening a docenti e non delle scuole ha messo sul chivalà i me­

dici di medicina generale. I cami­

ci bianchi hanno appreso a sor­

presa il via da lunedì prossimo e fino al 7 settembre dello scree­

ning sierologico rivolto a tutto il personale docente e non docente di tutte le scuole. Un controllo che interesserà 16.500 persone, ma potrebbero essere molti di più se si pensa che la Regione ha disposizione 24.300 test rapidi.

Per quanto sia stato precisato che l'adesione allo screening è su base volontaria, sia per il perso­

nale docente che per i medici di medicina generale, questi ultimi sono stati presi alla sprovvista.

Zancaner a pagina III

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Virus, la nuova sfida

Test a raffica

su prof e bidelli

medici in allarme

`Lo screening sul personale scolastico `L'Ordine: disponibili a collaborare

preoccupa i camici bianchi friulani ma siamo stati colti alla sprovvista

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da lunedì prossimo e fino al 7 settembre dello screening sie­

rologico rivolto a tutto il perso­

nale docente e non docente di tutte le scuole. Un controllo che interesserà 16.500 perso­

ne, ma potrebbero essere molti di più se si pensa che la Regio­

ne ha disposizione 24.300 test rapidi. Per quanto sia stato pre­

cisato che l'adesione allo scree­

ning è su base volontaria, sia per il personale docente che per i medici di medicina gene­

rale, questi ultimi sono stati colti alla sprovvista.

L'ORDINE

"È un tema dibattuto all'in­

terno della categoria – afferma il presidente dell'Ordine dei medici di Udine, Maurizio Roc­

co – e so che in tante regioni ci sono delle rimostranze da par­

te di medici. Qui da noi si sono resi disponibili a collaborare. È giusto che sia così in un mo­

mento di difficoltà, ma biso­

gnava parlarne prima. Anche noi abbiamo ricevuto le infor­

mazioni all'ultimo momento".

La Regione, in effetti, ha invia­

to una comunicazione ai medi­

"BISOGNA CAPIRE QUALE SARÀ L'ORGANIZZAZIONE DELLA CAMPAGNA PER GLI ORARI E LE MISURE"

ci di medicina generale per co­

noscere l'esatto numero di ade­

sioni e organizzare la distribu­

zione dei kit sierologici, men­

tre direttori sanitari e dei dipar­

timenti di prevenzione si riuni­

ranno oggi per mettere a punto gli aspetti organizzativi. Aspet­

ti che creano un po' di timore tra i medici di base: "Bisogna pensare che chiunque può es­

sere potenzialmente infettante in questo momento – precisa Rocco – e, per quanto i medici si siano resi disponibili, biso­

gna capire quale sarà l'organiz­

zazione dello screening". Il

pensiero va dagli orari per ef­

fettuare i test, che magari non devono coincidere con quelli normali di ambulatorio dove sostano i pazienti nelle sale d'attesa, piuttosto che a tutte le misure di sicurezza da adotta­

re all'interno delle strutture e un numero sufficiente di dispo­

sitivi di protezione individuale.

Ad oggi si sa solamente che gli interessati possono prendere appuntamento presso il pro­

prio medico di medicina gene­

rale per sottoporsi al test, op­

pure, se il medico non aderisce alla campagna, potranno rivol­

gersi al dipartimento di preven­

zione o al distretto dell'Azien­

da sanitaria di riferimento. La priorità è sicuramente riaprire le scuole in massima sicurezza e questo richiederà uno sforzo in più ai medici.

NON RIMOSTRANZE

"Personalmente, a differen­

za di quanto avviene in altre re­

gioni, non ho ricevuto rimo­

stranze, ma volontà a collabo­

rare. Ora possiamo solo vedere quale sarà l'evoluzione della parte organizzativa nei prossi­

mi giorni. Per ora è mancato un confronto con i professioni­

sti, anche noi come ordine, se non all'inizio della pandemia, non siamo stati coinvolti e se i medici si dicono pronti a colla­

borare, bisogna capire i termi­

ni di questa collaborazione. Di­

ciamo che servono dettagli in più che ancora non abbiamo".

E per dettagli s'intende proprio effettuare i test in sicurezza per tutti, scongiurando il ri­

schio di infettare gli ambulato­

ri.

Lisa Zancaner

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ROCCO: "È MANCATO UN CONFRONTO

CON I PROFESSIONISTI FINO AD ORA

SPERIAMO

DI ESSERE COINVOLTI"

"GLI ESAMI SIEROLOGICI NON DOVRANNO

ESSERE FATTI QUANDO CI SONO ALTRI PAZIENTI IN AMBULATORIO"

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TAMPONI Continuano gli esami

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Lignano

Il Comune: virus, situazione sotto controllo

(E.F.) Il Comune di Lignano assicura che la situazione sanitaria nella località balneari a tutt'oggi risulta sotto controllo. Nel periodo di Ferragosto erano aperte a Lignano tre discoteche: i locali sono il Kursaal, il Mr.

Charlie e il Ca' Margherita. In queste giornate hanno frequentato uno dei tre locali, tra gli altri, due ragazzi provenienti dal Veneto, che subito dopo sono risultati positivi al Coronavirus.

Questo ha fatto scattare

l'allarme da parte del

dipartimento di Prevenzione dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, tanto che si è provveduto subito a sottoporre al

tampone tutti i dipendenti dei tre locali.

Intanto Lignano continua a registrare il tutto esaurito fino al 31 agosto, dopo ci sarà, a quanto prevedono gli operatori, un notevole calo, ma la stagione estiva continuerà.

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Nuovi rintracci, due minori positivi

`Sono risultati contagiati due ragazzi ritrovati a Udine `Continuano le fughe dei migranti dalle strutture

Individuati anche otto bengalesi in comune di Tricesimo

Mercoledì due sono scappati da Sottoselva di Palmanova

IMMIGRAZIONE

UDINE Sono stati accertati due

casi di positività al covid19 tra i 15 migranti del Bangladesh rin­

tracciati nella tarda serata di mercoledì tra Pradamano e via­

le Palmanova a Udine dalla Po­

lizia e dalla Polizia Locale del capoluogo friulano. Si tratta di due minori non accompagnati, ai quali sono stati fatti i tampo­

ni e per i quali nella mattinata di ieri l'amministrazione comu­

nale di Udine con l'assessore al­

la sicurezza Alessandro Ciani e l'assessore alla salute Barillari stava ricercando una struttura adeguata all'accoglienza. Nella mattinata di ieri nel contempo c'è stato un altro rintraccio di bengalesi anche in comune di Tricesimo, sono otto complessi­

vamente e sono stati sottoposti anche in questo caso alla profi­

lassi sanitaria prevista dalla normativa covid­19.

NUOVE FUGHE

In provincia di Udine, nel tar­

do pomeriggio di mercoledì in­

vece due cittadini migranti ospiti nella struttura della Cro­

ce Rossa Italiana di Sottoselva, a Palmanova, in regime di qua­

rantena, sono scappati. Sareb­

bero due cittadini stranieri po­

sitivi al Covid­19. Altri due citta­

dini stranieri si sono allontana­

ti, sempre nella giornata di mercoledì, dalla struttura di Ca­

stellerio, nel comune di Pagnac­

co. Anche a Trieste, otto perso­

ne sono state denunciate dalla Polizia di Stato della Questura giuliana: si tratta di otto mino­

ri, tutti cittadini afghani, che hanno fatto perdere le loro trac­

ce da una comunità situata in corso Italia, senza aver atteso l'esito del tampone. Al momen­

to non si sa, quindi, se siano o meno positivi al Covid­19. C'è anche un nono migrante in fu­

ga, sempre cittadino afghano, ma di età inferiore ai 14 anni, quindi non imputabile, per il quale è stata redatta soltanto la segnalazione. Altri due cittadi­

ni afghani minorenni si sono al­

lontanati da una simile struttu­

ra, sempre a Trieste, in via Bat­

tisti; i due, in questo caso, era­

no già stati "tamponati" e ave­

vano rispettato, quindi, il perio­

do di quarantena.

IL VERTICE ONLINE

Sono triplicati, rispetto al

2019, i minori stranieri rintrac­

ciati al confine Trieste e Gori­

zia. Oltre 800 i rintracci di per­

sone che hanno dichiarato di avere meno di 18 anni nei primi sette mesi di questo 2020. Oltre 300 di questi sono formalmen­

te ed economicamente a carico dei Comuni di Muggia e Dolina, per un totale di 2 milioni: nes­

suno però si trova attualmente sul territorio dei due comuni. I dati sono stati resi noti ieri in mattinata nel corso del vertice sulla rotta balcanica in video­

conferenza alla presenza del prefetto di Trieste Valerio Va­

lenti, il governatore Fedriga, il suo vice Riccardi, l'assessore al­

la Sicurezza Roberti, al quale hanno partecipato tutti i comu­

ni della provincia di Trieste.

"La complessa gestione del fe­

nomeno – ha spiegato Riccardi – impone ulteriori sforzi per la sorveglianza sanitaria". Nel po­

meriggio il confronto è conti­

nuato anche con i prefetti di Gorizia, Marchesiello, e di Udi­

ne, Ciuni, sempre con l'obietti­

vo di trovare delle soluzioni al­

le carenze di strutture per il cre­

scente numero di richiedenti asilo in arrivo in Friuli Venezia Giulia.

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(24)

PROFUGHI Un gruppo di migranti rintracciati nelle scorse settimane

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Coronavirus: l'emergenza nei Balcani

giornata nera per la repubblica della ex jugoslavia sia dal punto di vista sanitario che internazionale

Picco assoluto di positivi in Croazia: + 255

Berlino, Londra e Lubiana introducono (con regole diverse) i tamponi al rientro da Zagabria. Il settore turistico teme il crollo

Stefano Giantin / BELGRADO Numeri dei contagi da re­

cord e docce gelide in arrivo dall'estero. Quella di ieri non è stata una giornata facile per la Croazia, che ha dovuto raffreddare – e di molto – i propri entusiasmi per il com­

parto turistico, fondamenta­

le per l'economia nazionale.

Nel frattempo i nuovi posi­

tivi ieri sono stati addirittura 255, il numero più alto dall'i­

nizio dell'epidemia, dopo i 219 dell'altro ieri e i 199 del 18 agosto. A guidare la classi­

fica delle regioni con il mag­

gior numero di casi attual­

mente positivi sono l'area di Zagabria (433), la regione spalatina (409) e quella at­

torno a Sebenico (89).

Cifre preoccupanti, che ie­

ri hanno spinto la Germania a inserire parte della fascia costiera croata nelle aree in­

ternazionali a maggior ri­

schio contagio: prima doccia fredda, un po'inattesa. Come comunicato dal Robert Koch Institute (Rki) di Berlino, le

"zone rosse" comprendono la regione attorno a Spalato e quella con capoluogo Sebe­

nico, fra le aree più frequen­

tate dal turismo internazio­

nale, in particolare giovani­

le. "Le persone che entrano in Germania e che hanno tra­

scorso del tempo in un'area a rischio nei 14 giorni prece­

denti sono obbligate al test per il Covid­19" e possono es­

sere "soggette a quarantena"

a seconda delle ordinanze dei singoli Land tedeschi, ha specificato il Rki, mentre il ministero degli Esteri tede­

sco ha diffuso un consiglio di viaggio, invitando i connazio­

nali a non recarsi nelle zone croate a rischio.

A Zagabria non è piaciuta la decisione della Germania, dalla quale provengono in gran numero i vacanzieri che affollano le coste dalmate:

circa 400 mila dal primo al 16 agosto. Ma poteva andare peggio, magari con tutta la Croazia colorata di rosso da

Berlino. Solo due regioni "a rischio" è una mossa "buona, selettiva" e forse comprensi­

bile, perché ogni Paese "si preoccupa per i propri cittadi­

ni", ha commentato il mini­

stro della Salute croato, Vili Beroš. Il quale ha ribadito che, tenuto conto del nume­

ro di turisti nel Paese (al 70%

rispetto al 2019), la cifra dei contagiati "non è così gran­

de".

L'Ente nazionale per il turi­

smo croato ha invece ammes­

so che la mossa tedesca avrà sicuramente un impatto ne­

gativo sul comparto turisti­

co, proprio come quella sim­

metrica decisa ieri anche da Londra, che ha ordinato la quarantena a partire dal 22 agosto per chi torna da Au­

stria e Croazia: ennesimo schiaffo.

La terza doccia fredda – ma era nelle attese – è arriva­

ta in serata da Lubiana. La Slovenia (ieri ben 43 conta­

gi, ai massimi da aprile) ha in­

fatti declassato la Croazia in­

serendola nella "lista rossa"

dei Paesi a rischio, con effet­

to da oggi. Lo ha confermato ieri sera il ministro degli In­

terni sloveno, Aleš Hojs: cita­

to dai media locali, ha antici­

pato i contenuti di un'ordi­

nanza cui l'esecutivo ha dato poi luce verde. "Il ritorno"

dei vacanzieri sloveni attual­

mente in Croazia sarà possi­

bile senza isolamento obbli­

gatorio se rientreranno "en­

tro lunedì alle 23. 59", ha spe­

cificato il governo. Per chi partirà da oggi sarà invece quarantena al rientro. Lubia­

na ha previsto una ventina di eccezioni per facilitare "com­

mercio" e movimenti dei

"transfrontalieri", ha precisa­

to l'agenzia di stampa slove­

na Sta. Nulla cambia per i tu­

risti italiani in transito in Slo­

venia, a parte probabili disa­

gi e lunghe code alle frontie­

re nel weekend. ­

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Tamponi Covid in un'immagine di repertorio

IL MINISTRO DELLA SALUTE CROATO VILI BEROŠ "INCASSA"

IL COLPO DELLA GERMANIA

La decisione della Slovenia confermata in serata: rimpatriare entro lunedì

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(27)

pnuemologia

Il protocollo su Covid­19 e polmoniti si presenta

La Pneumologia di Trieste, diretta dal professor Marco Confalonieri, presenterà a Esof 2020 sabato 5 settem­

bre uno studio multicentri­

co sul trattamento con Me­

tilprednisolone a basso do­

saggio prolungato in pa­

zienti con polmonite Covid 19 grave.

Il protocollo di tratta­

mento è stato ideato e attua­

to dalla struttura di Asugi, con la partecipazione di 14 studi italiani e seguito suc­

cessivamente dallo studio britannico del Recovery Trial sul cortisone che ha coinvolto 176 ospedali del Regno Unito, conferman­

done la validità.

Alla polmonite da Co­

vid­19, che porta all'insuffi­

cienza respiratoria acuta con necessità di ventilazio­

ne meccanica invasiva, è as­

sociata una significativa morbilità e mortalità a cau­

sa di una grave infiamma­

zione sistemica. Il protocol­

lo di trattamento precoce e prolungato con cortisonico a dosi fisiologiche può acce­

lerare la risoluzione della malattia, diminuendo la ne­

cessità di ricovero in tera­

pia intensiva e mortalità.

Lo studio coordinato da Asugi è stato accettato per pubblicazione sulla rivista della Società Americana di Infettivologia.

"Questo protocollo ­ af­

ferma Confalonieri ­ ha cambiato il corso degli eventi in molti ospedali ita­

liani. In una eventuale re­

crudescenza del virus sarà però importante anche il rapporto con i medici di me­

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(28)

L'istituto

Ragazzi del Collegio del Mondo Unito dell'Alto Adriatico di Duino durante una festa qualche anno fa

Quarantena e tampone per i nuovi studenti

del Collegio di Duino

Il Mondo Unito pronto all'anno scolastico segnato dal Covid I giovani ospiti trascorreranno l'isolamento in 4 hotel locali

Ugo Salvini / DUINO AURISINA

Per tutti gli studenti del Col­

legio del Mondo Unito di Duino un soggiorno forzato, da trascorrere in quattro

strutture ricettive del territo­

rio e da iniziare appena arri­

vati in Italia, per attendere l'esito del test da tampone orofaringeo da effettuare ov­

viamente subito.

Inizia oggi l'operazione

rientro per gli studenti: que­

st'anno infatti la pandemia, le restrizioni e le precauzio­

ni di carattere sanitario ren­

dono l'operazione molto de­

licata e nessun dettaglio è stato tralasciato nel gestire sia il rientro sia la ripresa del­

le attività, fissata per il 7 set­

tembre.

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