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Monitoraggio Media. Domenica 10 novembre SIFA srl - Via G. Mameli, MILANO

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Monitoraggio Media

SIFA srl - Via G. Mameli, 11 – 20129 MILANO

Domenica 10 novembre 2019

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Sommario

N. Data Pag Testata Articolo Argomento

1 10/11/2019 36 IL GAZZETTINO DI PORDENONE TRAPIANTATI E INFLUENZA, UN PATTO PER LA VACCINAZIONE SANITÀ LOCALE 2 10/11/2019 40 IL GAZZETTINO DI PORDENONE SANITÀ, IL COMITATO CANCELLA L'IPOTESI OSPEDALE PRIVATO SANITÀ LOCALE 3 10/11/2019 30 IL GAZZETTINO DI UDINE PUNTO NASCITA A LATISANA STRUTTURA TROPPO PICCOLA SANITÀ LOCALE 4 10/11/2019 48 IL PICCOLO ED. GORIZIA SCONTRO SUL PUNTO NASCITA PALMANOVA RITIRA IL RICORSO E PREPARA UN ALTRO AL

TAR SANITÀ LOCALE

5 10/11/2019 4 IL PICCOLO ED. GORIZIA UN PENSIONATO SU TRE DEVE SOPRAVVIVERE CON MENO DI 800 EURO SINDACATI IN PIAZZA SANITÀ LOCALE 6 10/11/2019 8 MESSAGGERO VENETO SEMPRE PIÙ ANZIANI IN REGIONE NON SONO AUTOSUFFICIENTI SANITÀ LOCALE 7 10/11/2019 23 MESSAGGERO VENETO IL CONVEGNO I NEFROLOGI INCONTRANO I PATOLOGI AL SANTA MARIA SANITÀ LOCALE 8 10/11/2019 39 MESSAGGERO VENETO PORDENONE SCONTRO FRONTALE, GIOVANE DONNA GRAVISSIMA SANITÀ LOCALE 9 10/11/2019 41 MESSAGGERO VENETO PORDENONE LA REGIONE APRE IL TAVOLO SUL POLICLINICO PRIVATO SANITÀ LOCALE 10 10/11/2019 26 MESSAGGERO VENETO PORDENONE IL RAPPORTO DELL'ARTSAM SALUTE MENTALE, CINQUEMILA CASI E POCHE RISORSE SANITÀ LOCALE 11 10/11/2019 41 MESSAGGERO VENETO PORDENONE IL PROGETTO LA REGIONE APRE IL TAVOLO SUL POLICLINICO PRIVATO SANITÀ LOCALE

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Trapiantati e influenza, un patto per la vaccinazione

IL CONVEGNO L'associazione emodializzati e trapiantati invita tutti a vaccinarsi contro l'influenza

L'INCONTRO

PORDENONE Si terrà oggi alle 10.30 a Palazzo Montereale Mantica il convegno "Volersi bene - prevenire è meglio che curare - promosso dall' Asso- ciazione provinciale pordeno- nese emodializzati, trapiantati e nefropatici per informare adeguatamente la popolazio- ne e i diretti interessati sui van- taggi e sugli eventuali effetti collaterali delle vaccinazioni per questi soggetti. «È noto che i pazienti che hanno subito il trapianto di rene o i portatori di malattia renale cronica in trattamento dialitico sostituti- vo - ha spiegato la presidente Paola Zelanda - siano i più su- scettibili alle infezioni. E quin-

di importante prevenire que- sta situazione e aderire alla campagna vaccinale per evita- re di contrarre malattie infetti- ve potenzialmente pericolose.

Per tale ragione abbiamo orga- nizzato questo convegno allo scopo di informare compita- mente la comunità su queste tematiche». L'assessore alle politiche sociali Eligio Grizzo ha ricordato quanto sia rile- vante la vaccinazione antin- fluenzale per queste persone e ha condiviso l'importanza del- la prevenzione, poiché oltre ad avere ricadute positive sotto l'aspetto clinico, si riscontrano anche benefici di tipo econo- mico, sia per il cittadino che per la pubblica amministrazio- ne. Il moderatore del conve- gno, Giacomo Panarello ha

spiegato che in provincia ci so- no circa 180 trapiantati e oltre 200 dializzati, fenomeni che purtroppo sono in crescita do- vuti all'invecchiamento e all'aumento delle malattie de- generative, confermando nel contempo i benefici della vac- cinazione. I dializzati devono sottoporsi al trattamento tre volte alla settimana di solito nelle strutture ospedaliere, tut- tavia il 20% lo fa a casa seguito dai familiari opportunamente preparati. Massimo Crapis, in- fettivologo, ha rilevato che so- prattutto oggi con l'invasività delle notizie in internet ogni occasione va colta, come que- sto convegno, per fare infor- mazione corretta e superare l'informazione sbagliata e spesso fuorviate. Il convegno gode del patrocinio dell'Ass5 degli ospedali di Pordenone, Spilimbergo, Sacile, Maniago e San Vito al Tagliamento, della Regione, della BBC Pordenone- se, della Camera di Commer- cio Pordenone - Udine e dell'Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze cavalle- resche. Il programma prevede la presentazione dell'iniziati- va, poi seguirà la relazione di Walter Mancini che tratterà della problematica delle infe- zioni nei pazienti con trapian- to renale con la descrizione di un caso clinico e una disamina sulla realtà scientifica e sui fal- si miti della vaccinazione in ambito nefrologico. Interver- ranno anche Massimo Crapis e Sergio Venturini, dirigente me- dico I livello di infettivologia.

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Sanità, il comitato cancella l'ipotesi

"ospedale privato"

•Santin nuovamente pronto alla battaglia a difesa del pubblico

CANEVA

«Noi del Comitato per la tu- tela della salute pubblica dell'Altolivenza non parteci- peremo all'assemblea dei ver- tici regionali per discutere dell'eventuale policlinico pri- vato, ancorché nel futuro con- venzionato con la Regione, che potrebbe sorgere in riva al Livenza». A dichiararlo è il coordinatore del comitato, Egidio Santin, secondo il qua- le «è bene che i politici stiano lontano dalla sanità privata e si occupino invece in maniera efficiente di quella pubblica, che nella nostra regione, a co- minciare dall'ospedale pub- blico di Pordenone, non gode assolutamente di buona salu- te. I vertici della Lega, partito di maggioranza relativo in Re- gione in primis, con il segreta- rio regionale onorevole Van- nia Gava, trovano il tempo e le maniere per occuparsi di una struttura privata quando inve- ce all'Aas5 del Pordenonese manca da più mesi il direttore

generale, poiché i partiti non si sono messi d'accordo su ta- le nomina. Su che cosa si do- vevano mettere d'accordo - prosegue Santin - e così dob- biamo ancora una volta sotto- lineare come il vecchio ospe- dale di Sacile sia stato ingloba- to in quello di Pordenone, do- ve attualmente mancano da diverso tempo ben 9 primari (tra cui quello di cardiologia dal 2018 e quello di anestesia e rianimazione) e dove 40 infer- mieri hanno chiesto di andar- sene. Nemmeno la motivazio- ne di scarsità di fondi regiona- li sta in piedi, in quanto nel bi- lancio di assestamento 2018 questa amministrazione re- gionale ha concesso oltre 3 milioni di euro al comune di Polcenigo per il restauro del castello e nell'assestamento di bilancio di luglio 2019 sem- pre questa amministrazione regionale ha concesso 200mi- la euro pubblici alla diocesi di Trieste, denaro che poteva es- sere investito benissimo nei nostri ospedali». Secondo Santin «qualsiasi imprendito- re, anche quello sanitario, una volta investito il proprio denaro ha come obiettivo pri- mario quello di creare un uti- le economico per sé e per i suoi soci. E questi utili anche

a Sacile da dove potranno es- sere ricavati? Ognuno dia la propria risposta - afferma Santin -, così a questo punto abbiamo la conferma di quan- to pensavamo, rispetto al ri- fiuto da parte del presidente leghista della Regione Massi- miliano Fedriga di potergli consegnare le 2113 firme rac- colte da cittadini dell'Altoli- venza per il potenziamento dell'ospedale pubblico di Saci- le e per la riapertura comple- ta 24h su 24h del pronto soc- corso. Le firme da noi raccol- te probabilmente davano fa- stidio al disegno di una strut- tura sanitaria privata a Sacile, ancorché convenzionata. I membri del comitato sono al- tresì interessati a sapere chi siano questi investitori priva- ti e soprattutto se essi abbia- no fatto delle donazioni eco- nomiche (consentite dalla leg- ge) a fondazioni legate a parti- ti di livello nazionale. Per quanto ci riguarda - conclude Santin - continueremo a lavo- rare per una sanità pubblica dignitosa per tutti, nonostan- te le non simpatiche e non ri- chieste "attenzioni" di cui noi tutti componenti del comita- to dobbiamo subire e respin- gere quasi quotidianamente».

F.S.

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«Punto nascita a Latisana struttura troppo piccola»

L'ATTACCO

PALMANOVA Torna all'attacco il sindaco di Palmanova France- sco Martines sul punto nascita di Latisana, dopo la chiusura di quello palmarino. Dopo la ri- chiesta ufficiale di accesso agli atti, il Comune di Palmanova ha ricevuto copia del decreto di autorizzazione e accredita- mento del Punto nascita di La- tisana, con la relativa docu- mentazione allegata. L'atto del- la Direzione centrale salute della Regione è datato 30 otto- bre 2019 e inviato all'Azienda il giorno successivo.

«Un documento che arriva, finalmente, dopo tre richieste ì4W^I0ÌKÌ88S accesso agli atti e dopo oltre 3 mesi dalla frettolo- sa riapertura del Punto Nasci-

ta di Latisana». Secondo lui «a una prima lettura» sarebbe

«un atto pieno di contraddizio- ni che conferma come si sia scelto di riattivare un punto na- scita solo per pagare una "cam- biale politica" nonostante le gravi carenze strutturali che lo stesso documento attesta», di- ce Martines. Leggendo le sche- de redatte per l'accreditamen- to, a suo dire, emergerebbe che

«la struttura dedicata è troppo

IL SINDACO MARTINES:

«NELL'ATTO AUTORIZZATA EMERGONO TANTE

CONTRADDIZIONI»

OSPEDALE A Latisana

piccola, non ci sono le dimen- sioni idonee per molti locali, al- tri sono da trasferire completa- mente (non si sa dove) e sono necessarie impattanti ristrut- turazioni. Queste sono solo al- cune delle criticità individuate a cui si prevede di dare una so- luzione anche entro il 2027», aggiunge il sindaco.

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IL DUELLO CON LATISANA

Scontro sul Punto nascita Palmanova ritira il ricorso e prepara un altro al Tar

Monica Del Mondo

PALMANOVA. Il Comune di Palmanova ha rinunciato a chiedere al Tar la sospensio- ne del provvedimento di ria- pertura del punto nascita di Latisana per l'esigenza di aggiungere ulteriori moti- vazioni alla propria istan- za.

La richiesta, presentata il 6 novembre in sede di Ca- mera di Consiglio a Trieste, è stata accolta. E ora il Co- mune intende integrare il proprio ricorso con ulterio- ri elementi. Contesterà in- fatti non solo la legge regio- nale per la parte relativa al punto nascita, non solo il successivo provvedimento dell'Azienda sanitaria che ha riaperto il punto nascita di Latisana, ma entrerà nel merito del decreto di auto- rizzazione e accreditamen- to.

Il tutto ha preso le mosse dal fatto che, lunedì 4 no- vembre, il Comune ha rice- vuto, a seguito di richiesta ufficiale di accesso agli atti, copia del decreto di autoriz-

zazione e di accreditamen- to del punto nascita di Lati- sana, documento della Dire- zione centrale salute della Regione datato 30 ottobre.

Un atto che non manche- rà, secondo il sindaco Fran- cesco Martines, di far discu- tere . «Un documento - com- menta il primo cittadino - che arriva, finalmente, do- po tre richieste ufficiali di accesso agli atti e dopo ol- tre tre mesi dalla frettolosa riapertura del Punto Nasci- ta di Latisana... Un atto pie- no di contraddizioni che conferma come si sia scelto di riattivare un punto nasci- ta solo per pagare una "cam- biale politica" nonostante le gravi carenze strutturali che lo stesso documento at- testa».

Tra le criticità Martines pone l'accento sulle dimen- sioni del punto nascita: «La struttura dedicata è troppo piccola, non ci sono le di- mensioni idonee per molti locali... e sono necessarie impattanti ristrutturazio- ni». Il sindaco palmarino evidenzia come ad alcune criticità si prevede di dare

soluzione perfino entro il 2027. Martines evidenzia ad esempio che nella rela- zione si leggono frasi come

"Le stanze di due e tre posti hanno una superficie per posto letto inferiore a quan- do previsto dal requisito".

Oppure: "Ci sono ampie zo- ne di lavoro cieche (area se- mintesiva del neonato pato- logico, ambulatori, sale re- fertazione)".

Il primo cittadino si chie- de pertanto come si pensi di superare queste e altre criti- cità come, ad esempio, il fat- to che degenze e blocco par- to siano collocati su due di- versi piani. "Il punto nasci- ta - conclude il primo citta- dino di Palmanova, prose- guendo la sua battaglia - mostra tante deficienze strutturali che, per essere si- stemate, richiederebbero di chiuderlo o di limitarne l'operatività per un lungo tempo. Un periodo che na- sconde, penso con cognizio- ne di causa, l'intenzione del- la politica di chiudere an- che Latisana nell'arco di uno o due anni...». —

J B Y N C N D ALCUNI DIRITTI RISERVATI

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Un pensionato su tre deve sopravvivere

con meno di 800 euro Sindacati in piazza

Cgil, Cisl e Uil: «In Fvg 117 mila persone in grande affanno»

Vertice con gli eletti per chiedere rivalutazione e meno tasse

Diego D'Amelio

TRIESTE. Un pensionato su tre in Friuli Venezia Giulia è co- stretto a vivere con meno di 800 euro netti al mese. Ma sa- rebbe più corretto parlare di sopravvivenza, per chi con una somma del genere deve mantenere una casa, magari pagare un affitto, fare la spesa e affrontare gli acciacchi dell'e- tà. Il grido d'allarme è stato lan- ciato ieri dai sindacati dei pen- sionati in un incontro con alcu- ni parlamentari regionali a Udine, dove Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp hanno evidenziato che 117 mila pensionati su 3 54 mi- la devono campare con un red- dito inferiore ai mille euro lor- di.

I sindacati hanno avuto un confronto trasversale con Ma- rio Pittoni (Lega), Walter Poz- zetto (Fdi), Debora Serracchia- ni (Pd) e Renzo Tondo (Nei), presentando alla politica i pro- pri cahiers de doléances in vi- sta della manifestazione nazio- nale di sabato prossimo. Per i segretari regionali Roberto Treu (Spi-Cgil), Renato Pizzo- litto (Fnp-Cisl) e Magda Grua- rin (Uilp-Uil), «qualcuno si ostina a considerare i pensio- nati come una categoria inden- ne dagli effetti della crisi». Co- sì evidentemente non è e la tri-

plice denuncia che i problemi non sono solo quelli dei benefi- ciari della "minima" ma anche di chi, pur potendo godere del- la rivalutazione, «ha subito un'evidente riduzione del po- tere di acquisto», come eviden- ziato da Treu.

Proprio il nodo rivalutazio- ni è sotto il faro dei sindacati, che in una nota parlano di «ta- gli pesantissimi» alla rivaluta- zione già a partire da pensioni non certo ricche come quelle al di sopra dei 1.500 euro lor- di, circa 1.200 euro netti. Tut- to è cominciato ai tempi del go- verno Monti e si calcola che nel solo Fvg i pensionati colpiti dal blocco dell'adeguamento all'inflazione tra 2012 e 2019 siano 150 mila, con una perdi- ta complessiva di 800 milioni di assegni non goduti sui 31 mi- liardi persi a livello nazionale dai quasi 6 milioni di pensiona- ti colpiti dal blocco (su un tota- le di 16 milioni).

Treu, Pizzolitto e Gruarin denunciano l'assenza nella prossima stabilità di politiche dedicate ai lavoratori in quie- scenza: «Non pervenute. Co- me le temperature di Mosca ai tempi della Guerra fredda», co- mincia la nota diramata dopo il confronto con i parlamenta- ri. Per Cgil, Cisl e Uil «nel bilan- cio, al momento, c'è solo il mi- ni incremento di pochi centesi-

mi sulla rivalutazione delle pensioni tra i 1.500 e i 2.000 euro. Sfumate tutte le misure rivendicate per passare a un si- stema più equo di adeguamen- to degli assegni, come anche un taglio delle imposte sulle pensioni. I sindacati chiedono risposte concrete da subito».

La mobilitazione è fissata a Romaperillónovembre. Nel- la capitale i sindacati chiede- ranno anche di estendere alle pensioni fino a 1.500 euro lor- di (82 mila potenziali interes- sati in Fvg) la cosiddetta quat- tordicesima, oggi prevista per gli assegni fino a mille euro.

Tutta da giocare anche la parti- ta sul fisco : « Se prendiamo a ri- ferimento - ha spiegato Pizzo- litto - un reddito di 20 mila eu- ro lordi, il carico Irpef sulle pensioni italiane è di oltre 4 mi- la euro, a fronte dei mille di quelle francesi e dei 39 della Germania, per una tassazione media europea del 13%, con- tro il 20% dell'Italia. Tutto que- sto senza che le nuove detra- zioni previste in finanziaria in- teressino i pensionati». L'altro nervo scoperto è quello della non autosufficienza. I sindaca- ti chiedono una legge di tutela e un rafforzamento del welfa- re. «Di fronte a oltre 3 0 mila ul- trasessantacinquenni residen- ti in Fvg totalmente non auto-

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sufficienti e 78 mila che soffro- no di limitazioni parziali, è evi- dente - ha detto Gruarin - quanto sia importante raffor-

zare i servizi territoriali e inte- grare sanità e assistenza. Cose previste dalle due riforme sani- tarie della passata e dell'attua-

le legislatura, ma che restano purtroppo sulla carta». —

' ^ ' . i Mi]A:.' ì.:N:U!Wi"i!fti>;*,•/:.i:

LA FOTOGRAFIA DELLE PENSIONI IN FVG

(9)

POTENZIALI BENEFICIARI IN CASO DI ESTENSIONE reddito mensile

da pensione

da 2 a 2,5 volte la minima (1.026 -1.283 gj__

da 2,5 a 3 volte la minima (1.283 -1.539 €)

Potenziali nuovi beneficiar

n. pensionati Fvg con almeno 64 anni

35.000 47.000 82.000

importo quattordicesima

non prevista non prevista

Blocco rivalutazione: il pedaggio pagato dai pensionati

.perdita media netta

pensionati colpitj perdita totale

perdita totale inclusi i t'agii successivi

Fvg

5.500 e

Italia

5.500 e 146.000

803 miri €

5.700.000 31,3 mld € ''64'mÌd'e''

INODI

Le rivalutazioni

Con un terzo dei pensionati al di sotto dei mille euro lor- di, i sindacati scenderanno in piazza per rivendicare un adeguamento ai tassi d'in- flazione dopo la frenata im- posta dal governo Monti.

o

Le tasse

Cgil, Cisl e Uil domandano un taglio delle imposte sulle pensioni. Un reddito da 20 mila euro lordi è tassato in Italia per oltre 4 mila euro, mentre la Francia si ferma a mille e la Germania a 39.

La non autosufficienza I sindacati chiedono una legge che tuteli gli anziani impossibilitati del tutto o in parte a essere indipendenti.

Fra gli over 65, in Fvg ce ne sono rispettivamente 30 mi- la e 78 mila. Non manca l'ap- pello a rafforzare la sanità territoriale nella riforma.

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ASSISTENZA ALLE PERSONE

Sempre più anziani in regione non sono autosufficienti

UDINE. Incalzato da un anda- mento demografico che ve- de la il Friuli Venezia Giulia tra le regioni con i più eleva- ti tassi di invecchiamento, il nostro Paese dovrebbe por- si anche la priorità di una legge sulla non autosuffi- cienza, per rendere più omogenei gli standard dei servizi socio-assistenziali e rafforzare un welfare che troppo spesso ricade sulle spalle delle famiglie o di- venta appannaggio esclusi- vo delle classi più agiate.

Da qui, come ha spiegato la segretaria regionale di Uil pensionati Magda Grua- rin, «l'imperativo di una norma complessiva che de- finisca livelli essenziali di as- sistenza esigibili in tutto il Paese e di un adeguato fi- nanziamento per rafforza- re la rete dei servizi socio-as- sistenziali, integrandoli con quelli sanitari». Una sfi- da, questa, che i sindacati lanciano anche attraverso una raccolta di firme parti- ta in queste settimane. L'ap- provazione di una legge na- zionale adeguatamente fi- nanziata, per i pensionati, avrà ricadute positive an- che in una regione come il

un livello di prestazioni e di servizi sicuramente più alto rispetto agli standard nazio- nali non basta - ha ammoni- to Gruarin - a garantire ade- guate reti di protezione so- ciale».

«Di fronte a oltre 3Ornila ultrasessantacinquenni re- sidenti in regione totalmen- te non autosufficienti e ben 78 mila che soffrono di limi- tazioni parziali alla propria indipendenza, è evidente - ha detto ancora la segreta- ria Uilp - quanto sia impor- tante centrare nei fatti que- gli obiettivi di rafforzamen- to dei servizi territoriali e di integrazione tra sanità e as- sistenza previsti dalle due ri- forme sanitarie della passa- ta e dell'attuale legislatura, ma che restano purtroppo sulla carta. Non soltanto ospedali, quindi, ma servizi sul territorio, reti tra i medi- ci di base, potenziamento di quell'assistenza domici- liare che per i sindacati rap- presenta anche laverà alter- nativa a una crescita dell'of- ferta di case di riposo priva- te che troppo spesso sfuggo- no - ha concluso Gruarin - a un controllo pubblico sia nel rispetto degli standard,

Cgil, Cisl e Uil vogliono una nuova legge

nazionale che rafforzi i servizi di welfare

sia nei servizi erogati».

Il segretario regionale del-

la Cisl-Fnp, Renato Pizzolit-

to, ha infine anche rimarca-

to l'esigenza di una separa-

zione della spesa assisten-

ziale da quella previdenzia-

le. «I giusti interventi socia-

li a favore delle categorie so-

ciali più bisognose di inter-

venti statali - ha spiegato il

sindacalista - devono esse-

re effettuati attraverso la fi-

scalità generale, senza pe-

raltro dimenticare che in

previdenza in Italia si spen-

de l'I 1 % del Pil, in linea con

la media europea, ma un

punto percentuale in meno

della Germania e mezzo

punto in meno della Fran-

cia. Per questo motivo deve

essere attivata la commis-

sione già decisa al tavolo

tra Governo e sindacati nel-

la precedente legislatura

terminata un anno e mezzo

fa». —

(11)

IL CONVEGNO

I nefrologi

"incontrano"

i patologi

al Santa Maria

Si è svolto nei giorni scorsi l'in- contro nazionale congiunto del gruppo italiano di patolo- gia ultrastrutturale e del grup- po italiano di nefropatologia medica.

In quella circostanza si è te- nuto anche un corso avanza- to di nefropatologia e di pato- logia ultrastrutturale nefrolo- gica.

Le malattia nefrologiche

mediche, se on diagnosticate

precocemente e curate corret-

tamente conducono inevita-

bilmente all'uremia e alla dia-

lisi. Rappresentano pertanto

un problema di elevato impat-

to sociale in termini di impe-

gno sanitario e di costi, tanto

che tutte le regioni, compre-

so il Fvg, si sono impegnate a

formulare dettagliati piani di

intervento per fronteggiare

l'insufficienza renale cronica

e le sue conseguenze. L'even-

to è stato organizzato dal dot-

tor Stefano Pizzolitto, diretto-

re della Soc di Anatomia pato-

logica dell'azienda sanitaria

integrata di Udine.

(12)

Scontro frontale, giovane donna gravissima

L'incidente alle 7.30 in via Villa d'Arco. La ragazza è in terapia Intensiva a Udine. I medici: condizioni molto serie

Milena Bidinost

CORDENONS. Due feriti - uno dei quali in gravissime condi- zioni - è il bilancio dello scon- tro tra due auto in via Villa d'Arco.

Ad avere la peggio una gio- vane donna, F.C. di Corde- nons, che è stata trasferita in elicottero all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine. Sottoposta a interven- to chirurgico, le sue condizio- ni sono molto serie. È ricove- rata nel reparto di terapia in- tensiva 2 dell'ospedale friula- no. È stato invece medicato e dimesso dall'ospedale civile di Pordenone, dov'era stato trasportato dal 118, G.C, un anziano residente a Porcia, al- la guida dell'altro veicolo.

La cordenonese era alla gui- da della sua Fiat Punto in dire- zione di Villa d'Arco, quando nella corsia opposta è soprag- giunta la Ford Mondeo con- dotta dal purliliese. Per cause ancora in corso di accerta- mento, lo scontro è avvenuto in corrispondenza di un rettili- neo, all'altezza del civico 67.

Nell'impatto la donna ha per- so subito conoscenza. È inter-

venuta la polizia locale inter- comunale di Pordenone-Cor- denons, che è intervenuta sul posto con tre pattuglie, assie- me ai vigili del fuoco di Porde- none - che hanno estratto la donna dalla vettura - e al per- sonale del 118. Villa d'Arco è rimasta chiusa per alcune ore.

A condurre le indagini so- no ora gli agenti del presidio di Cordenons, coordinati dal commissario capo Giovanni Rorato. «Dalle prime risultan-

Indaga la polizia locale La strada, uno dei punti più pericolosi,

è rimasta chiusa per ore

ze - riferisce quest'ultimo - pare si sia trattato di un semi frontale, con invasione di cor- sia. Non sono stati coinvolti al- tri veicoli. La strada era ba- gnata, ma è prematuro allo stato attuale delle indagini stabilire le cause dell'impat- to. I danni ai veicoli sono stati rilevanti e non sono ancora chiari i punti di urto». La Pro- cura ha disposto il sequestro di entrambe le vetture.

Quello di ieri è il secondo in- cidente stradale avvenuto a

distanza di pochi giorni e a nemmeno un chilometro l'u- no dall'altro. Nel primo caso lo scenario è stata via Mae- stra, coinvolti quattro veicoli, per fortuna senza feriti gravi.

«Via Villa d'Arco e via Mae- stra - commenta Rorato - so- no due arterie che abbiamo già sotto controllo, e sulle qua- li intensificheremo ancora di più la nostra azione, dato che per volumi di traffico e per in- cidenti rappresentano due dei punti critici del territo- rio».

Il potenziamento dei pattu-

gliamenti su strada - per alta

velocità, controllo veicoli

nonché anche per le soste -

sta avvenendo anche con il

supporto di agenti da Porde-

none. È questo l'indirizzo che

l'amministrazione Delle Ve-

dove ha dato al nuovo com-

missario capo al suo arrivo a

Cordenons, in agosto. «Il no-

stro presidio di polizia locale

- dice l'assessore alla sicurez-

za Lucia Buna - sta lavorando

con azioni mirate, con con-

trolli a 360 gradi e utilizzan-

do tutti gli ausili in sua dota-

zione, per garantire sicurez-

za ai cittadini».-

(13)

Due immagini del gravissimo incidente di via Villa d'Arco FOTO MISSINATO

(14)

IL PROGETTO

La Regione apre il tavolo sul Policlinico "privato"

SACILE. La Regione apre il ta- volo sulla sanità privata convenzionata a Sacile: fra otto giorni il progetto Poli- clinico del Livenza targato Lega sarà presentato all'as- sessore Riccardo Riccardi.

«Siamo aperti alle propo- ste sulle convenzioni con in- vestitori privati nel settore dei servizi sanitari a Sacile - dice Ivo Moras presidente della commissione Sanità in Regione -. Il Veneto con- ta il 17% dei servizi sanitari convenzionati con privati, il 35% è in Lombardia: il

3,8% in Friuli può essere au- mentato con risorse di im- prenditori privati per au- mentare l'offerta ai cittadi- ni».

Sul progetto Policlinico Livenza è arrivato il no di Ar- ticolo 1 e sono scettici i due comitati popolari che han- no raccolto centinaia di fir- me per potenziare i servizi pubblici, nella cittadella sa- nitaria in via Ettoreo.

«Non saremo all'incontro sul Policlinio-Lega - antici- pato il comitato Ospedale

Sacile-AltoLivenza con Egi- dio Santin -. È meglio che i politici stiano lontano dalla sanità privata e si occupino in maniera efficiente di quella pubblica: perché non gode di buona salute».

Lo storico comitato No-ta- gli invece non si tira indie- tro. «Sarò presente il 18 no- vembre - conferma Gian- franco Zuzzi - . Ma chi sono gli imprenditori a Sacile?

Dove sono gli spazi per i re- parti?».-

C.B.

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IL RAPPORTO DELL'ARTSAM

Salute mentale, cinquemila casi e poche risorse

Martina Milia

C'è un pianeta, nella galassia della sanità e più in generale della salute, che da anni è lon- tano dagli investimenti e dal- la programmazione della po- litica e delle aziende che devo- no tradurla. Un pianeta in cui vivono invece moltissime per- sone, circa 5 mila solo in pro- vincia di Pordenone: il piane- ta della salute mentale.

La carenza di risorse - so- prattutto umane, perché di specialisti più che di macchi- nari hanno bisogno le perso- ne che hanno patologie della psiche - e le scarsa propensio- ne a investire in questo setto- re cruciale è al centro della re- lazione che Artsam (Associa- zione regionale per la tutela della salute mentale durante dopo noi) con sede in via de Paoli, ha inviato alla terza commissione permanente in Regione.

Partendo da qui il consiglie- re regionale del Pd, Nicola Conficoni, ha presentato un'interrogazione a risposta immediata, che sarà discussa questo martedì, in cui chiede

alla Regione come intenda ga- rantire e ampliare i servizi, sopperendo alla carenza di personale. «Le persone che soffrono di patologie legate alla salute mentale nella no- stra provincia sono circa 5 mi- la, di cui 1.500 ad alto conte- nuto sanitario» scrive Arts- am. Se è centrale l'intervento precoce nei giovani, la malat- tia mentale, più di altre pato- logie, richiede un coinvolgi- mento delle famiglie dei pa- zienti. Artsam segnala «un progressivo impoverimento dei servizi di salute mentale, in particolare per quello che riguarda i finanziamenti e il personale sanitario medico e paramedico presente nei vari Csm (centri di salute menta- le) della provincia di Porde- none. Non ci può essere un servizio realmente vicino alla persona senza un adeguato investimento di risorse uma- ne e finanziarie».

Conficoni aggiunge: «Dal- la relazione e da altre fonti di programmazione sanitaria emerge che le risorse destina- te alla salute mentale sono del 3,5% a livello nazionale, del 4% a Trieste, ma solo del

2,5% a Pordenone».

La provincia ha tre centri di salute mentale sulle 24 ore (Pordenone, San Vito e Ma- niago-Spilimbergo), uno che è rimasto sulle 12 ore, Sacile, nonché un Csm ad Azzano De- cimo. Tradotto in termini di medici, psicologi, educatori e più in generale personale che si occupa di questo settore, la carenza è quantificabile.

Manca un primario (in gergo direttore di Soc) del centro di salute mentale di Pordenone, e sei medici sui 20 posti in pianta organica.

A Sacile in particolare man- cano due medici su tre, a Spi- limbergo uno su due. Gli psi- cologi dovrebbero essere 12 ma sono 9 e c'è un unico assi- stente sociale, mentre ne ser- virebbe uno per ogni struttu- ra che opera sulle 24 ore.

La carenza di personale, co- me spiega Artsam nella rela- zione, si traduce spesso nell'allungamento dei tempi d'attesa. A volte visite pro- grammate vengono rinviate più volte per emergenze che, nella salute mentale, sono la regola.

«L'interrogazione - aggiun- ge Conficoni - è una prima azione. Preoccupa che la rifor- ma non dia garanzia sul futu- ro dei Centri di salute menta- le sulle 24 ore. Anzi, il fatto che non sia più indicato il tet- to massimo del bacino che ri- chiede una struttura (attual- mente di 80 mila persone), ma solamente il tetto minimo (50 mila persone), non fa spe- rare nulla di buono. Spero di essere smentito». —

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IL PROGETTO

La Regione apre il tavolo sul Policlinico "privato"

SACILE. La Regione apre il ta- volo sulla sanità privata convenzionata a Sacile: fra otto giorni il progetto Poli- clinico del Livenza targato Lega sarà presentato all'as- sessore Riccardo Riccardi.

«Siamo aperti alle propo- ste sulle convenzioni con in- vestitori privati nel settore dei servizi sanitari a Sacile - dice Ivo Moras presidente della commissione Sanità in Regione -. Il Veneto con- ta il 17% dei servizi sanitari convenzionati con privati, il 35% è in Lombardia: il 3,8% in Friuli può essere au- mentato con risorse di im- prenditori privati per au- mentare l'offerta ai cittadi- ni».

Sul progetto Policlinico Livenza è arrivato il no di Ar- ticolo 1 e sono scettici i due

comitati popolari che han- no raccolto centinaia di fir- me per potenziare i servizi pubblici, nella cittadella sa- nitaria in via Ettoreo.

«Non saremo all'incontro sul Policlinio-Lega - antici- pato il comitato Ospedale Sacile-AltoLivenza con Egi- dio Santin -. È meglio che i politici stiano lontano dalla sanità privata e si occupino in maniera efficiente di quella pubblica: perché non gode di buona salute».

Lo storico comitato No-ta- gli invece non si tira indie- tro. «Sarò presente il 18 no- vembre - conferma Gian- franco Zuzzi - . Ma chi sono gli imprenditori a Sacile?

Dove sono gli spazi per i re- parti?».-

C.B.

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