• Non ci sono risultati.

L’analisi logica nella scuola primaria

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "L’analisi logica nella scuola primaria"

Copied!
38
0
0

Testo completo

(1)

L’analisi logica nella scuola primaria

Daniela Notarbartolo

www.insegnaregrammatica.it

Scuola primaria

(2)

Struttura della frase e analisi logica

Non tutti gli elementi dell’analisi logica tradizionale sono sullo stesso piano: va fatta una distinzione fra

gli aspetti sintattici, che riguardano la struttura della frase

gli aspetti semantici, che riguardano il significato dei complementi

Esempi

Il soggetto è un concetto sintattico: è il gruppo nominale da cui dipende il numero del verbo che fa da predicato

Il complemento di fine riguarda la semantica: un’azione viene fatta per raggiungere una certa finalità

Da ni el a No ta rb ar to lo

2

(3)

Analisi logica e curricolo

La struttura sintattica della frase:

È accessibile alla primaria, perché il bambino riconosce intuitivamente la forma-frase e l’evento da essa

rappresentato

I rapporti logico-semantici e il contributo dei gruppi nominali al significato:

Vanno rimandati alle medie: la distinzione fra i significati, specie se contigui (es. causa/fine), richiede una maturazione

del pensiero che si raggiunge verso i 12 anni Da ni el a

No ta rb ar to lo

3

(4)

Le Indicazioni nazionali

Per la primaria parlano sempre della FRASE e della sua struttura, e non dei singoli COMPLEMENTI

Classe terza

Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari).

Classe quinta

Riconoscere la struttura del nucleo della frase semplice (la cosiddetta frase minima): predicato, soggetto, altri elementi

richiesti dal verbo. Da

ni el a No ta rb ar to lo

4

(5)

Ottica implicita: la valenziale

L’obiettivo delle Indicazioni è limitato alla sola frase minima («struttura del nucleo della frase semplice»):

• solo gli argomenti del verbo

• in teoria nessuno dei circostanziali, che hanno natura logico- semantica

Ma:

In pratica nella scuola primaria si fanno almeno gli avverbi di tempo e di luogo, se non i relativi complementi, che quasi

sempre si presentano come scenari della frase minima. Da ni el a No ta rb ar to lo

5

(6)

Alla scuola primaria

Gli aspetti che riguardano la struttura di frase:

• soggetto: concordanza con il verbo

• oggetto: secondo argomento che diventa soggetto della passiva

• termine: terzo argomento

• complementi del nome (di diversa natura): inclusi

• complementi dell’aggettivo (paragone e partitivo)

• ev. agente: «chi agisce» nella passiva Inoltre, perché intuitivi

• tempo (compresi avverbi)

• luogo

Tutto il resto che capitasse in qualche frase «è altro» e «lo studierai alle medie»!

Da ni el a No ta rb ar to lo

6

(7)

7

Resistere alla tentazione del

«risponde alla domanda …»

• chi, che cosa ? (allora meglio “chi è che…?”)

• di chi, di che cosa ? Non tutti i «di chi, di che cosa»

sono specificazioni!

• a chi, a che cosa ? Non tutti i «a chi, a che cosa» sono termine!

chi, che cosa? Non sempre è oggetto! fu eletto comandante

• da / con chi, che cosa? IDEM come per tutte le

preposizioni Da ni

el a No ta rb ar to lo

(8)

Quando sono utili le domande

Sono utili perché funzionano:

• quando?

• dove?

• chi è che + verbo? (con cautela però! per la prima e seconda persona del verbo non vale)

Sono ambigue:

• perché? (causa / fine)

• come? (aggettivo / predicato nominale / avverbio di modo / complemento di modo)

Sono del tutto inutili:

• di chi, di che cosa? (la preposizione di è polisemica, come tutte le preposizioni)

Da ni el a No ta rb ar to lo

8

(9)

Polisemia delle preposizioni = lavoro per la secondaria di I grado

la moglie di mio fratello il vestito di seta

tremare di paura accusare di furto arrivare di giorno arrivare di corsa parlare di calcio dimmi di dove sei è più alto di te

è il significato che guida la identificazione dei complementi es. bisogna sapere che la seta è una stoffa; se lo si ignora,

come georgette, si sbaglia!

Daniela Notarbartolo

9

La preposizione non dice niente!

(10)

Lavoro della primaria

1. Partire sempre dalla struttura della frase tutta intera

2. Non indurre nei bambini errori, tenacemente inamovibili nei gradi successivi, per aver dato definizioni incomplete o imprecise

3. Affrontare anche i casi «difficili» (non prototipici)

mostrando attraverso trasformazioni che la regola è vera

Da ni el a No ta rb ar to lo

10

(11)

Evitare definizioni errate

• «il soggetto compie l’azione»: ci sono soggetti che non agiscono - chi agisce invece è l’ «agente»

• «il soggetto è ciò di cui si parla»: ci sono temi della frase che non sono soggetto - ciò di cui si parla invece è il

«tema»

La sola sempre vera è

• il soggetto è il gruppo nominale da cui dipende il numero del verbo

Da ni el a No ta rb ar to lo

11

(12)

Quale funzione logico-sintattica (ad esempio: soggetto, complemento di specificazione, ecc.) svolgono le parole sottolineate nelle due frasi seguenti?

PN 2010

a. Ai miei amici piace molto il gelato... 26,6%, (12,7) b. Mi ricorderai qualche volta mentre sei lontano? 29,1% (17,2) Superiori 2011

a. Ai bambini fa bene l’aria di mare. ……….. 37,0% (12,7)

b. Ti ho visto ieri alla fermata dell’autobus. ……..42,1% (15,9) Da

ni el a No ta rb ar to lo

12

Altrimenti gli argomenti restano

poco chiari

(13)

Soggetto prototipico

Il soggetto prototipico coincide con l’agente e il tema:

Lucia guarda la televisione

Lucia compie l’azione di guardare = agente

la frase parla di Lucia, in prima posizione = tema

Lucia concorda con guarda = soggetto

Verifica (soggetto al plurale):

Lucia e Maria guardano la televisione Da ni

el a No ta rb ar to lo

13

(14)

Soggetti «difficili» o non prototipici

• Sottinteso: Ho visto un bel film

• Sostantivati: Lavorare stanca, Il vicino è partito

• Frase marcata: A me non lo puoi dire

• Verbi inversi: A me piace il gelato

• Passive: Il gatto è inseguito dal cane

• Inesistenti: Piove

• Soggettive: Bisogna che tu lo sappia

• Poesia: Sempre caro mi fu quest’ermo colle

Da ni el a No ta rb ar to lo

14

(15)

Soggetti fattibili alla primaria

Leggi le frasi che seguono e sottolinea il soggetto di ogni frase.

(V primaria 2016)

1. Brillavano in alto le stelle.

2. Cantare è piacevole.

3. Quanti vengono in gita?

4. Al cinema andranno solo loro.

5. Nella prossima gara vincere sarà difficile.

6. Ieri sono arrivate delle navi da crociera.

7. Voi avete capito la spiegazione? Da

ni el a No ta rb ar to lo

15

(16)

Verifica tramite trasformazione al plurale

Casi di soggetti non-agenti (non compiono l’azione) soggetto beneficiario:

Il nonno riceve una cartolina dalla nipote I nonni ricevono una cartolina dalla nipote verbo al passivo:

Il nonno viene ricordato dalla nipote I nonni vengono ricordati dalla nipote verbo di non-azione:

Il nonno si annoia I nonni si annoiano

Da ni el a No ta rb ar to lo

16

(17)

Verifica tramite trasformazione al plurale

Casi di soggetti non-tema (non sono ciò di cui si parla) Con verbo che richiede l’inversione

A me piace il gelato alla crema A me piacciono i bignè alla crema Nella frase marcata

La spesa la fa la mamma

La spesa la fanno il papà e la mamma

Da ni el a No ta rb ar to lo

17

(18)

La predicazione

Quale parola porta il peso di «dire qualcosa del soggetto»?

Dato un soggetto Luigi, che cosa posso dire di Luigi?

Luigi [va a casa] verbo predicativo

Luigi [è ingegnere] nome

Luigi [è simpatico] aggettivo predicativo Luigi [sembra stanco] copulativo e predicativo Luigi [torna stanco dal lavoro] intransitivo e predicativo

Sono diverse espressioni che svolgono la stessa funzione Da

ni el a No ta rb ar to lo

18

(19)

Il bambino può capire il

predicato nominale con essere

Il nome o l’aggettivo, che di solito stanno nell’ovale, si spostano nel rettangolo!!

Da ni el a No ta rb ar to lo

19 è spaziosa

La casa

è mio amico

Mario

(20)

L’aggettivo in funzione predicativa / attributiva

Nel gruppo del predicato (funzione predicativa):

Mario [è alto]

Nel gruppo del nome (funzione di attributo):

[II ragazzo alto] gioca a palla a volo

Da ni el a No ta rb ar to lo

20 è alto

il ragazzo alto

In tedesco la differenza ha conseguenze sulla declinazione

(21)

Il nome in funzione

predicativa / sostantiva

Nel gruppo del predicato (funzione predicativa):

Mario [è un amico]

Nel gruppo del nome (funzione di sostantivo*):

[II mio amico] gioca a palla a volo

Da ni el a No ta rb ar to lo

21 è un amico

il mio amico

* Cfr. i «sostantivati» cioè parole non-nome in funzione di sostantivi

(22)

Il bambino può capire il

predicato nominale con essere

La predicazione nominale ha al centro il soggetto, non l’evento, infatti c’è concordanza (con l’aggettivo è obbligatoria)

Da ni el a No ta rb ar to lo

22 è spaziosa

La casa

è mio amico

Mario

(23)

Il verbo è secondario rispetto alla funzione di predicare

Sono tutte predicazioni* nominali

Lucia è stanca

Lucia sembra stanca

Lucia arriva stanca (doppia predicazione!) Nella primaria si fa solo è stanca

*La parola «predicato» è ambigua: indirizza sul verbo

Da ni el a No ta rb ar to lo

23

(24)

NB è la parte nominale che predica: la copula non è necessaria nella predicazione (dice solo tempo e modo)

Da ni el a No ta rb ar to lo

La copula in alcune lingue non si usa affatto 24

(25)

Il complemento oggetto:

definizione correnti

Sono lacunose!!

«Complemento diretto senza preposizione», ma:

Andiamo ogni giorno al parco

Il film dura due ore

«Riceve l’azione del verbo transitivo», ma:

La maestra restituisce ai bambini (sono loro che ricevono!) i loro quaderni

Da ni el a No ta rb ar to lo

25

(26)

Oggetto e agente

L’oggetto è il «paziente» che diventa soggetto della frase passiva (solo pochi verbi transitivi non hanno il passivo)

Da ni el a No ta rb ar to lo

26

Luca insegue il gatto

Il gatto è inseguito da Luca

(27)

Test dell’oggetto

Se voglio definire le valenze del verbo DARE dico che vuole

• qualcuno che dà = soggetto

• qualcuno che riceve = termine

• qualcosa che viene dato dall’uno all’altro = oggetto

Da ni el a No ta rb ar to lo

27

(28)

Termine

È il terzo argomento ed è «beneficiario» di verbi come dare, consegnare, riportare ecc.

Da ni el a No ta rb ar to lo

28 maestra La riporta

i quaderni

ai bambini

(29)

I complementi del nome

• Non è necessario etichettarli secondo la funzione logico- semantica

• Non serve quindi distinguere specificazione, materia, qualità ecc.

• Meglio osservare che sono inclusi in un gruppo nominale e che formano un gruppo complesso

Da ni el a No ta rb ar to lo

29

(30)

Un signore di mezza età I fratelli di Nicola

Complementi del nome o inclusi

Queste scarpe da pioggia Da ni el

a No ta rb ar to lo

30

(31)

Che cosa è più intuitivo?

Per il bambino è intuitivo che si tratta sempre una persona singola, non di due elementi separati:

La maestra Laura

(La maestra (della quinta C))

(La maestra (di Marcella))

(La maestra (di musica))

(La maestra (coi capelli rossi))

È l’insegnante che – per l’educazione scolastica ricevuta – sente

«normale» la distinzione del complemento (specificazione / qualità / …)

Da ni el a No ta rb ar to lo

31

(32)

Queste scarpe da pioggia I fratelli di Lucia

Gruppi inclusi e concordanza

NB: L’inserzione non altera la concordanza del primo nome con il verbo

sono simpatici

sono nuove

Da ni el a No ta rb ar to lo

32

(33)

Circostanziali di tempo

Da ni el a No ta rb ar to lo

33

Giuseppe va al cinema

Oggi

Giuseppe va al cinema

Nel pomeriggio

(34)

Attenzione al luogo

(argomento / circostanziale)

[Mia zia abita a Roma]

(luogo – argomento)

A Roma [il temporale ha fatto esondare il Tevere]

(luogo – circostanziale)

Da ni el a No ta rb ar to lo

34

(35)

Attenzione ai

complementi del verbo

Da ni el a No ta rb ar to lo

35

Luca andava nel campo

il fornaio consegna

il pane fresco Ogni giorno

con la sua bicicletta rossa

al negozio di Maria

con puntualità

(36)

Complementi dell’aggettivo

Sono complementi che hanno a che fare con il grado e sono inclusi nel gruppo che contiene l’aggettivo

Da ni el a No ta rb ar to lo

36 Un amico più fidato di te

è il più fidato dei miei amici

mi aiuta

Lui

(37)

Nel curricolo

• Prima soggetto e oggetto, argomenti del verbo transitivo*

• Poi il termine

• Poi i complementi del nome

• Poi i complementi obbligatori di verbi intransitivi (es.

abitare)

• Poi i circostanziali di tempo e di luogo

• Poi la predicazione nominale

• Poi i complementi dell’aggettivo

• Poi l’agente e la spiegazione corretta del complemento oggetto

* La transitività/intransitività è difficilissima: non prima della quarta e legata alla trasformazione in forma passiva dei

transitivi

Da ni el a No ta rb ar to lo

37

(38)

I diritti d'autore appartengono a Daniela Notarbartolo e sono disciplinati nei termini della licenza Creative Commons (riassunta qui: https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0/deed.it), per la quale sei libero di condividere il materiale ma devi riconoscere una menzione di paternità adeguata e non puoi utilizzarlo per scopi commerciali.

Da ni el a No ta rb ar to lo

38

Riferimenti

Documenti correlati

Presente, imperfetto e futuro semplice delle quattro coniugazioni attive e passive.. Il complemento oggetto, il complemento

Indica se i complementi introdotti da con sono di causa, di mezzo, di modo, di compagnia, di unione.

NB – Gli esercizi di completamento sono da ritenersi esatti se sono di senso compiuto e se il completamento stesso è

SOTTOLINEA NELLE SEGUENTI FRASI IL COMPLEMENTO OGGETTO – Devi comperare la marmellataO. – Non

è formata dal SOGGETTO e dal PREDICATO che sono gli ELEMENTI FONDAMENTALI della frase.. Es: LA MAMMA cucina, cioè la mamma fa l’azione

- Tarzan si appendeva alle liane della giungla. - Di sera il nonno si addormenta presto. - Paperino combina sempre dei pasticci. - Davanti allo sciacallo il leone ruggì.. - Il

- confrontare testi per cogliere alcune caratteristiche specifiche - riconoscere la struttura di una frase semplice ( frase minima ). - riconoscere se una frase è costituita

 Le parole di queste frasi si sono scambiate di posto creando frasi strane, senza SIGNIFICATO LOGICO.. Rimettile al loro posto e scrivi le