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©UCA B’ ORLEANS
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GLI EMIGRATI FRANCESI
IN SICILIA
GL’ ITA LI A NI GIUSTIFICATI
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AVVERTIMENTO
uest’Opuscoloèstatoscrittoimmediatamente do-
po
lacatastrofeitaliana;igiornali lo hanno an- nunciatodalungotempo,eda lungo tempo ancora doveauscireallaluce. Alcuniincidentinon preve- duti,iqualinon sonodi veruna importanza pel pubblico,nehannoritardatalastampa,ma
questo ritardoreca pregiudizio al suosuccesso.La
causa italiana già cominciaa raffreddarsinelcuore dei Francesi,iquali, aldirediMachiavello,sono di loronaturasmemorati: gli assenti altrondehannoil torto:apiùforteragioneimorti,el'Italiaèdel numero.Malgradolatardanza,diche abbiamo par- lato(circostanza che leggendo bisognaricordarsi)etalecomeèstatoscritto,noi esponiamoalpub- blicoquest’Opuscolo:visitroveranno forse dei fatti interessanti,cheè bene tenere nellamemoria.
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IL DUCA D’ ORLEANS
E
GLI EMIGRATI FRANCESI
IN SICILIA
Sarchi»’eglivero,comelopretendonoi re- pubblicani,clicvifosseincompntibilitù tra InFrancia, nello statoincuisitrova pre- sentemente, c Luigi Filippo d’OrléansHe deiFrancesi?
Borboneanch’egli,diconoessi,cognatodel He«IelleDueSicilie (i)e delHediPiemon- te,nipotedell’Imperatored’Austria,dueo trevoltecongiuntodiparentela colHedi Spagnaec.cc.,non èatemereperavven- tura ch’egli sacrifichiailegami delsangue, eairapportidifamiglia,gl’interessi posi- tividellaFrancia, relativamenteallaesten- sione dellesuefrontiere, ea’suoitrattati dicommercio, oaltri, comequellidiun interessemenopersonale,madiunordine superioreperuna grandenazione,siccome laprotezioneaccordataaideboliedai vi- cini,laintlucnzasalutare, c percosidire ordinatrice,eh’elladeveesercitaresopra
«leigoverni oppressori, bigotti, e dispotici?
ec.ec.
(ExcursionspoliliqucsdanslesPcnsccsetSouvenir?.)
(»!Si scrivn'a viventeilreFrancescoI.del- ieDiteSicilie,cheda pocotcrnixiè morto.
Attaccare
ideboli, egl’infelici,scagliarsia rad- doppiaticolpi sopra diloro,allorché ricchi in casa, circondati dai vostrivoiaccordateunasiloa queglistessi infelici,cheperquesta cagionesitro-6
vanonellacrudele sitnazione disentirsiinsultare senza osaredi levaraltolavoceper rispondervi chevoilicalunniate, eh' eglino lian fatto per voi mille voltepiù diquellochevoinonfateenon faresteper loro; èquestoun
modo
di agire che la delicatezza cla generosità egualmente disap- provano.Ma
sevoi,chelioltraggiate, voi avete impiegato1’astuzia e laperfidiaper attirare sul lorocapoimali,cheliopprimono,lamortechelimiete,lepaiole allora eleespressionisonoin- sufficientiperesprimeretutto1'orrore che deve ispirareunasimilecondotta;I’onoreelareligio- ne nerimangono profondamenteoffesi.Accade però alcunavolta,poichéladifesaindividuale è
un
di- rittodellanatura,chetrovasinelnumero
de’mi- sericalunniatiunuomo
coiaggioso.ilquale,mos- soasdegnoper lrindegnità del linguaggio che ascolta,conoscendoifatti,e non calendosi de' pericoli,che [tossonooccorrergli affrontandosi o colpadronedicasa,o conquegl’imprudentiser- vitori,cheloprovocano,osimetterein luceque- stistessifatti,etenere
un
linguaggioben altra- menteenergico,che quello degliagressori,per- ciocché nonèsopra vaghi insulti, avvegnacchè calcolati,ma
sìbenesopralaverità ch’eglis’ap- poggia.Noi nonciarresteremo che
un
istantealle ac- cuse,checi vengono dirette particolarmente.,,Ho
mancato,sidice, digratitudine versoilduca d’Orléans(1’attualèredeiFrancesi),ilqualesi è mostratotanto generoso verso dime
a Bruxel- les(i),non confutando,nellemieescursioni po-ti)Questoprincipemihafattorimettere 5oo. franchi aBru- xellesinunacircostanza,dicuièresocontocelliPensèes et Souvenir
t
i.rolume, chapitreXXIX.
litiche,leparole deirepubblicaniriportate nell'epi- grafe.,,
E
appuntoperfarconoscere lanaturadell' atto di accusa,cheiolehoposteinquelluogo.Al- tri,nascondendoiosostanza lo stesso pensiero,mi
diconosemplicemente:,,Voi avete fatto uso di troppapoliticanell'operavostra.,,Noi non ci arresteremo,ripetiamo,nèaqueste imputazioni, nè adaltrevocisparsecon proposito o innocen- temente controdinoi.Ilpubbliconon potrebbe interessarsiper ciòcheèpersonale;e i fattid' altronde,clicnoiprodurremo nelcorso di que- st’Opuscolo,mostreranno megliodi quello,che noinonsapremmo
farlo, seabbiamo saviamenteope- ratomantenendoariguardo delle citate parole dei repubblicaniilpiùprofondosilenzio; eseieaccuse d’ingratitudinepernostraparteversoilPrincipe francesesono beneomal fondate.Noi noncioc- cuperemo quisenondelleincolpazionichesifan- nogravitaresopra di noiunitamentea’nostricom-
patriotti:queste valgono benlapenadiessere di- scusse,e,dovelopossiamo,ribattute.La
più seria e forselapiù ingiusta di queste incolpazioni è quella dellamancanzadi coraggio.,,Gl’Italiani,diconoinostriavversar],non sanno Jraltersi,essinon sono maturi per la libertà Detto infame,destinatoda lungo
tempo
avelare tutteleignominiepolitiche ediplomatiche. Questa incolpazionenonèlasola.Altririnfacciano a dei miseri proscritti,che hannoperdutotutto,fortu- na, patria, esistenza onorevole, dei meschini soc- corsi (45- franchi al mese) che loro malgrado sonoobbligati disollecitare dalGoverno France- se(i);e frattantoun
nobile Pari,chenonignora(t)Personalmentenoinon abbiamo maivolutoapporreil nostronomenellalistadei sollecitatori, enou accetammocui-
diesopramilleriftiggiatiinFrancia,visonoal-
meno
novecentouovantanoveproscritti politici,po- nendociinmassacogliemigratideglialtripaesi, ci trattada vagabondi, doscellerati,chesoio?correndoallostranieroper salvareilcapo nostro delinquentedallascure del carnefice, cuierade- stinato(i).
— E
forseilcoidogliochequiesprime ilnobilePari?Glisembrerebbeforseche non si fosserotagliate delletestea sufficienzanei paesi che circondanolaFrancia;nonbastevole copia di sanguesparso sotto l’egida protettrice delGoverno francese,cheeglieisuoidniggono daseimesi?—
Si,èvero, noiprocuriamodisalvarelenostre te- stedallascuredelcarnefice;
ma
questa scure è quellastessacheuccise Cirillo, ePagano;eleno- stretèstecadrebberoperlastessa causa, per la quale furono tronchequellediquesteillustrivit- time,edimille altre,dicuiilsanguegeneroso bagna da lungapezzailsuoloeuropeo, cheschia- vo non haguari, lieva inaltopresentemente que- glialberidilibertà,chevoiprocurate di estirpa- reediabbattere.—
Vanisforzi! Quanto piùvoi lo sradicherete,piùcrescerà;letestedei liberuii chevoiabbandonateallasanguinaria mannnja si riprodurranno alPinfinito, e ben tosto questa libertàeisuoicoraggiosifiglivisoperchieranno, voinesarete vinti, annichilati; sparireted’innanzi alorocome
lanebbiaall’apparire del Sole.-• . .1;jsùu.:
ladalGovernoFrancese.Coloroclicleggeranno quest’Opuscolo ne conoscerannofacilmenteilmotivo.
(i)11Sic.DucadiHroglio nelsuo discorso deli.Marzo,a proposito della formazione della legione straniera,nonsiserve precisamentedelleespressioniche noi citiamo;madicendo:„ Esaranno uominiditalsortaclicvoichiamerete acomporre questalegione!„Eglilasciatuttalalatitudine d’ interpretare queste parole nella guisa che noi facciamo.
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Rinunciamoaquestolinguaggio enfatico, e viru- lento, enon imitiamoquegli Attori,che prodigando oltremisuraimezzidestinatiaprodurdell’effetto, sisvengonoseivolte inunasolaproduzione, cado- notramortitiperquattroocinque,efinisconoper rendersi ridicoli, equalchevolta insopportabili. - Io eracommosso
,loconfesso:aveva d’innanzi agli occhiilcadaveredellapoveramiaPatriabagnata nelpropriosangue; credevaascoltarlegrida divit- timespiranti, miei amici, miei compatrioti!,chede- sinavano allegramente,e pieni disperanzaconme, non sono ancor duemesi.
Come
comprimereildo- loreeccitatodasimiliidee!Come
rendersi supe- riorealleemozioniprodottedasimili oggetti! Sia-mo
tianquillipel momento.— Abbiamo
quiun
processoovenoifacciamoledifesepergl’Italiani nostrifratelli,che diventanoparte civile contro dicolorochelicalunniano.La
nazionFrancese,o,sesivuole,il
mondo
intero saràilnostroGiu- dicepertutti;ifatti,chenoiciteremo,citer- ranno luogodiscrittura, ditestimoni,diprocesso verbale; eseinnoltrandocinella difesasiamoba- stevolmentcfortunati nello scoprireicolpevoli, nel- 1’impotenzad’ invocaresopradilorola severità delle leggi,procureremoalmenodisegnalarlico-me
mentano.E
unadifesa,lo ripetiamo;e in questocasoglislancioratorii,lefrasisentenziose finoalle invettive,ci debbono essere permessi:qualecausa meritò più d’ eccitare la simpatia!
quale causafupiùdegna della indulgenzadel- 1’uditorio!
Eccoifattichenoi abbiamopromessi;laloro sempliceesposizione basterà, oltreilconvenevole, non solamenteper respingerecon vantaggioléac- cuse direttecontrodinoi,
ma
per ridurre alsi-IO
lcnzioinostriavversai],fots’ancoperconfonder-
li.
Entriamoinmateria; e per coloroche nonaves- seio lettalaprima opeia nostra
,richiamiamone alcuni capitoli,facciamoalcuniestrattidei
Pen-
seesetSouvenirs;
essicifornirannoampiamentedi clicrisolverealcunedellequistioni che noi vo- gliamo esaminare.Altri fatti servirannoa
com-
pletalequesto esame.Eraanticacostumanzadelnostrovecchio Par- lamento(i)didotarealloro maritaggiole figlie deinostrire:costumanzacuilavetustà, e la co- stante esecuzioneavean datoforza di legge. Sida- vanoloroioo.oco.oncie (i, a 5 o, ooo. fr.)egiam- mai,ch’iosappia, nel corso disei secoli fufatta eccezione infavore di qualchePrincipessa, aque- staregola,oaquestalegge.Nel 1812., etrean- nicircadopoilmatrimoniodiMonsignoreil
Du-
ca d*Orléanseolianostra PrincipessaDonna Ma-
riaAmalia,ilpartitocherichiedevaaltregaran- zie,eduna Cartapiùinarmoniacoibisogni del secolo,resistendocon vantaggioallaCortediSi- cilia,cherifiutavadiaccordarle,dopo mia lotta ostinata
,e degliavvenimenti,che troppo lungo sarebbediquidivisare,questopartitoriodico, finiper vineeila;laSiciliafinalmente fu licosti- tuita, ellapotègoderedellesue novelle istitu-
ii)LaSiciliaebbedelleistituzioni(liduesorta,edidue epoche.Le prime hannoorigineal tempodi Ruggero,cir- cadaseisecoliemezzo: sonoquelle che io indico sottoilno- medivecchio parlamento:lealtrelefuronodatenel i8ta.
sotto1’influenzadeli’Inghilterra, epercuradelPrincipedi Ycntimiglia.
A
quest' ultimaepocailRel'erdinandoabbando- nòiltimonedegliafFari,creòReggentedelRegnoilPrincipe ereditario,csiritiròincampagna.OralaSicilianonhapiò nelesue antiche,nèlesue ultime istituzioni: tuttolesiè tolto.ir Kioni.Questopartito era in effettoilpiù forte,sìa cagione dellaprotezione della
Gran
Brettagna,come
pergli uomini diun vero merito,iquali eranoallasua testa.Monsignore ilDuca
d’Or- léansvenneeziandio asorreggerlo collasua per- sonale considerazione: Egliabbracciò caldamente, allora,lacausacostituzionale,sidedicòpienamen- tealliberalismo Siciliano, fu 1’amicodel Prin- cipe diVentimiglia,e dilordWilliam Bentinck, cbe ne eranoipiùvigorosisostegni,affrontò in questaoccasioneil risentimento de’ suoi augusti parenti:sitrattò eziandio,nelconsiglio di costoro, laquistione difarloarrestare.O
fosse percompiacere alle sollecitazioni del PrincipeFrancese, ciòcheèpiù probabile, o per tutt’altro motivo eh’io non conosco, questo stessopartitoiririguardo allacompletaprivazione di risorsedell’ illustreemigrato in quest’epoca, volletentare difargliottenereunadotazione, la qualepotessesovvenire almantenimentodel suo rango,eaquellodellaPrincipessa,ch’egli con- ducevainmoglie, esisforzòquestavoltadivio- lare,a favore deinuoviconjugi, l’antica legge di cuihoparlato.Questo tentativo fucoronato di un pieno successo.Venne
accordato agli augusti personaggiun
valore cinquevolte maggioredi quellochesieradatofinaqueltempoallealtre Principesse, 5oo, ooo.oncie alcinque per cento circa;insomma
ooo.oncieannue;ilcbe equi- vale a 3oo,OOO,franchi di rendita(i).Lavittoria tuttavianonera così certa, e la lotta doveaessere,ed in effetto futempestosaparticolar- mentealla
Camera
deiComuni
,ovela mozione non passòchecollamaggioritàeliquattro, o cin-(i)Vedetelanota(a)infine.
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ia
quevoti;
ma
sifecerooperardellemolle,sigua- dagnaronoipiùfacili,si persuasero altri,ela piazza fu presaconun
colpodimano.Mio
Padre nellaCamera
alta,miofratellomaggiore,due miei cuginigermani,dicuiunocolmiostessonome,in quella deiDeputati votaronoinfavore dellamo-
zione(t).Questanonfututtavialasoiaprovadi attac- camento chenoi
demmo
allora al Principe fran- cese:de’serjdisgusti,conseguenzadelfendutoser- vizio,doveanoaccrescerneil pregio.Siccome avviene quasi semprein simili occa- sioni,ilpartitovintosivendicavacon satire,e con amarisarcasmi della vittoriachenoi,e più ancoradinoiilduca d'Orléans,
avevamo
ripor- tata. Essi pretendevano, a tortosicuramente, ,,chenoieravamo ingannati daunliberalismo di circostanza;che questo Principesi curava della Cartasiciliananellastessaguisa di quella della Cina,cheerapelsolooggettodiottenerelado- tazione dei3oo, ooo.ir.direndita,eh’egliavea fiuto diaderire alpartito,chesolopotea realiz- zarelesuevisteinteressate, echeera impossibile cheun
Borbone amasse sinceramente la libertà leCarteec.ec.,,Contentidiavertrionfato,noi lilasciavamocantare,come
sidice inSicilia:ma
disgraziatamenteun grave avvenimento,chenon soancoraspiegare,citolseilcoraggio,diedecre- dito aisarcasmide’ nostriavversarj,che,irritati per la recente sconfitta,che aveanoprovata,ci si avventarono controsenzariguardo.(l)potrebbe sembrareun’ afTe(tazioncilripeterrpiiquello rheabbiamodettonclliPensèesetSouvenirs;masipensiche noisiamoattaccali,eche bisognadifenderei.
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i3
Eravamo
nel i8i3(i);idisastridella grande armata Francese erano avvenuti,noiliconosceva- mo.11gabinettoInglesecominciavaarattiepidar- ei,eacangiardipoliticarelativamentealla Si- cilia.Ciavvicinavamoaltristesviluppodelno- strodramma
politico; elaCorteSiciliana,chepre- videilcangiamento cheerasucceduto,ajutatadal suopartito eda’ suoicortigiani, decise di accele- rarne lo scioglimento, e di farprenderealRe
il timonedeglialfari.Non
ho che una confusaricordanza diuna com-
mozione popolare preparata dalla regina Maria Carolinaper far tiuscirequestoprogetto: proget- tonelqualesi trattava nientemeno, chedi as- sassinarelaguarnigioneinglese,cheera inPaler-mo; ma
iomiricordobenissimo,cheilministro ingleseavvertito intempo seppeprevenire e stor- nareilcolpo, eche monsignoreilDuca
d’Orléans eraperfettamentealfatto di ciòcheaccadeva. Si trattavaeziandio della intera distruzione del par- titocostituzionale:sequestoprogetto riusciva, i partigianidellaCarta eranodisperatamente per- duti.Maria Carolinaeraancorlà,esisach’ella insimili affari si conducevacon della sveglia- tezza.Cosasingolare!Neltempo che accadevano que- stifatti,siapereccesso diprudenza,siaper ca- gionediquestadisgraziata fatalità,che incomin- ciavaaperseguitarei liberali,monsignoreil
Duca
d’Orléans simulòildesiderio divisitarele isole Jonie,s'imbarcòcollasua angustafamiglia sopraun
bastimentoinglese,enon ricomparvenella ca- pitale delia Sicilia,senonquando
tuttoerafinito.(i)Hoscrittoil18 1
4neiPensée*etSouvenirt;ilgenera- le"*inihaconvinto diessermiingannatodiunanno.
>4
Fu
inquestacircostanza, io diceva, cheino- striavversarjcaddero sopradinoi con tutto il peso,cheifattirecavanoalleloroinvettive:essi dicevano ancoraaltamente,ioripetocondispia- cereleloroinipertiuenti parole,cheil Principe sieratenutosolamenteallargo, echesierapen- saload approdarealleisolefonie,come
a quel- le della Luna.—
Questa subita sparizione ci atterrò.E
veramenteun
bruttonome
quellodi Borbo- ne, e seiofossiilRe
deiFrancesi, lui,chesicu- ramente non ha alcunodeidifettidellasua Tazza, dimandereialmio parlamentoilpermesso«lino- minarmiinaltromodo: questa sarebbelarigorosa conseguenzadellacancellatura de’giglinellearmi de! ramod’ Orléans.Bisognaforse dopo del
Duca
d'Orléans,par- laredellaimmensa
quantitàdi emigrati francesi cheavevamo
presso di noiprima,e inquestastes- saepoca?..Bisognaforserichiamaregl’immensisa- ciifizj,cheilmeschino TegnodelledueSicilies’im- ponevainloro favore?Allom nonsifinirebbepiù«nonsicrederebberoperavventuraleparticolarità.
Lasola casa diTalleyrand avevadalla corteuna pensionediseimiladucati(27, eoo.fr.),eitre- figli,deiqualiduecolgradodimaggiore,erano impiegatinell’armata:ideDamas,idelaTour,
»dePreville,iSaint-Clair,id’Arcambalec.ec.:
silucevanoa tutticostoro delie grosse pensioni:
sidavanoloro,per sopramercato,deigradiemi- nenti nell’armataditerra e dimare,e dellegran- di cariche alla corte.Inpocheparolenonera
un
cattivomestierequellodiemigratofrancesepres- sodinoi,poichébastava esserlo perriscuoterne apienemani denaroe onori.Non
avreicheuna solaeccezionedafareaquestofattogenerale;ma
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i5 ionon nominerò persona
:
temereidi offendere la modestiadellafamigliache neforni l’esempio.Il
«onte Cesare deChastelluxservivainqualitàdi luogotenente colonnellodi cavalleria, e riuniva aquesto impiego quello di sotto-capo di stato maugiore.
E
forsenecessarioancora,dopo questo,dipar- lare degli emigrati disecond’ ordine,iqualinoti iìgnlaudoallacorte,non ricevevanoda lei che delledebolisovvenzioni? Iononsapreiricordarmi unasolagrancasainPalermo,cheloronon as- segnassepensionipiù omeno
grandi: potrei oc- correndodaresu di ciò dellebuoneinformazioni.Insomraa noinon costringevamo queste braveper- sonead entrare inmialegione straniera, collami- nacciadi scacciarle,o di far loro perdere gli assegnamenti;noi nonlecostringevamo ad andare adimorareintale otalaltraoittàdel regnosotto penadimorirdi fame;noi
davamo
lorodel de- naio,molto denaro,eciguardavamo benedidir loro delle sciocchezze.Che
misicitiin Parigi, in Franciaunasolacasa,cheaccordi intalmodo
delle sovvenzioni mensualia un solo emigrato italiano{i).E
afrontedifattisimiliaquelliolioabbiamo sinquidivisati,chesihail coraggio di rinfac- ciare a de' miseri proscrittiimeschinisoccorsi,chesiaffettadiaccordar loro siccome
un
gran benefìcio dellagrandezzae della geneiosità dique- stograndeegenerosoGovernofrancese!Stravaganteecrudeleposizione deiliberali!allor- chéiloro avversarjrimangonovinti,costorosirifug-
(i)Le direpartid'Italiatrattaronoconegualegenerosità gliemigrati francesi, sinoaebenonfurono occupate dallearmate francesi:ioparlo più particolarmente delregnodelledueSi- cilie,percheione conoscomeglioifatti.
gonopressoidespoti,cheli copronodiricchezzee dionori: allorchéessistessisoccombono,si rico- veranoinpaesidettiliberi;colà si gettanoloro alcuni soldiperterra,onde s’abbassinoa racco- glierli;sicolmanod' umiliazioni, edidisgusti:una parte degli abitanti di cotesti paesi credecheciòsia benfatto;un'altra
mena
doglianza sullaenormità deisacrifìzjcbesifannocontinuamenteapròlo- ro;tuttiguardano conocchio asciutto, e alcune linee dicommiserazioneneigiornaliliberali sono tuttalaindennità,chequesti infeliciricevono per tuttoquello chehannoperduto, pertavita elio esposero veuti volte!Andatea Marsiglia,vedete qualnumero immenso
disfortunativisbarca. Si perseguonoinItalia,siccomebestieferoci;essi si salvatitiinFrancia,fuggendolafucilata dei Preti, egliassassini giuridicidelDuca
diModena
edel- l’Austria.Guardateinqualestatositrovano; chie- dete loro sehanno solamentedelpane,eseloro no viene oflerto.Tutto questoperò ènaturale.Questo avviene perchénei regni dispotici
comandano
deireassoluti,i quali coerenti coi loro prin- cipiagisconofrancamenteinfavordicoloro,che abbraccianoquesti principi; eperchèd’ultra par- te i paesi detti liberi non sono il piùsoven- terappresentatiche dacertiUomini,jqualisimu- lanolalibertà, edetestanoinfondodellorocuo*
re'lalibertà,eisuoi[(artigiani.
E
beneilfarqui nn’altra osservazione.Allorchéquestidespoti trion- fano,essi scannano senza pietà quanti patriot- ti cadonoloro tralemani;allorché questi so- noaldisoprasipredica lorola generosità,«la magnanimità;essivicredono, sonogenerosi ema-
gnanimi,efannoanchedimeglio(questosiasoltan- toaccennato).Tuttoèancornaturale. Questi so- nogiovani, epuri, la lorcausaèbuona,etjue-"DigitizedbyGoogle
'7 stabontà medesimalirendenon solamente gene- rosi,
ma
talvolta troppo trascurati nell’ assi- curarne ilsuccesso;glialtri sono vecchj,evi- ziosi.Per laprimadiquestecattivequalità s’at- tengonoagli usi,egualmente vecchj,cheloro fu- ronolegatidai 'maggiori, la morte pei colpevoli di lesa maestà.Periasecondanonesitano suimez- zionde sostenere la cattiva causa, che sento- no sfuggire tra le loro mani; i più vergo- gnosi, i più inumani,tutto serve;essi alme- nola prolungano,lafanno durare,esisa che ninnacosa è più cattivachedifendereunapessi-ma
causa.Iosobene cheipartigiani dell*asso»lutismoj o del giustomezzo, rispondono alla se- condaparte diquestaosservazionecitandomi1’e- sempiodelterrore;
ma
ionon chiamogiàcolno-me
di patriotti i carnefici di quest’epoca san- guinosa; essi stavano ai veri liberalicome
ilDuca
diModena
a....unbuon
principe;non ne ebbisott*occhioperindicarne alcuuo.Ritorniamoaifattiche riportammodisopra.
Ne
risultacheilredeiFraucp3Ì èattualmente pen- sionato dall’Italia.
Dissi pensionato,perocché l’avanzodelle too, ooo. OBcie,perconseguenza 40O>ooo.nonfu ac- cordato in quell’epoca al
Duca
d’Orléans se non per 1*assoluta sua mancanza di mezzi.La
rendita di queste 4°°» ooo. oncie non si do- vea più pagaredalmomento
cheilDuca
d'Or- léansrientrò in possessode’ suoimilioni; a più forteragione elladovearitornare alla Sicilia ap- penailredeiFrancesicominciòa percepì re quelli dellalista civile.Dissiancorapensionatodall'Italia invecedidire dalla Sicilia,perchèquestafapaite della piima; posciaperchè sarebbeforseditroppo• *- 3
i8
rincrescimentopeiFrancesi,ilsaperecheilloro re contribuisce adepauperarequest’ Isola mescli ina,
chestentaarimanerein piedi,senza leggi,senza commercio,senza giustizia; paesedove tutti son rovinati,possedendo,inluogodelle istituzioni giu- rate da' suoiPrincipiallapresenza diMonsignore il
Duca
d’ Orléans,unamiseria spaventevole,mo- naci ingrancopia, eilpiùributtante dispotismo.Frattantolarenditasipaga sempre,la Sicilia èpiù schiava diprima,equantoall'Italia,s’uc- cide(t).
Noiper altrosiamorimastipiù addolorati che sorpresidella catastrofe italiana.
Avevamo
pre- vedutotutto nellenostre escursionipolitiche,e alcuni giornaliliberalihanno
spintala compia- cenzafinoa dire,che eravamodotatid’unospi-| ritoprofetico.
Nell’ articolo del Journaldo.sDebatsdeli.*mar- zo(2)leassicurazioni piene difranchezza edi
{0 Conosciamoaltrifattimoltonotabili sullariconoscenza (teiPrincipi;manoiciriscrbiamnadivulgarliinimacirco- stanzaovesarannoilsoggetto d’un’altr’opera.
(a).Eccoquest’ articolo:
»Estato chiesto soccorsoalgovernoaustriaco daiSovrani decaduti di piùstatidell’Italia.Siparla ditrattati,diriver- sibilità.distipulazioni, di contingenti,clicobbligherebberola corte diViennaaprestarsi aqueste esigenze,edh certo cheun movimentodiTruppeè incominciato nelregno Lombardo-Vene- lo versolefrontiere diModena,diParma,e dellaRomagna.»
"Intalecircostanzaancoranonviha duepartitida pren- dersiperilgovernofrancese.Lapresenza diun reggimento austrìaco sulterritoriodiunadiquestePotenze hunama- nifesta violazione del principio delnonintervento;laFrancianon puòacconsentirvi.»
"Quisitrattaunaquistionc piùinteressantediquella di equilibrio,odipreponderanza;cl’avvenire tuttointiero della nostrarivoluzione.-
"Pensiamoch’ellanonvive inEuropa checolmantenimento delprincipiochelaprimaho proclamato,echelealtrePo-
abbandonodelgovernofrancese,dateainostridi- sgraziaticompagni,(assicurazioni di cuiparlere-
mo
più avantiestesamente)nonfeceromai can- giareilnostromodo
divedere su di questo,nèil nostro linguaggio versodiloro.Che
si legga alla pagina279.del2.0volumedeiPénsèesetSouve- nirs
ciòcheda sei mesi dicevamoainostriami- ci.Gli avvenimenti si sono effettuati,ed han- no anche troppo realizzatolenostre profezie,o lenostre previsioni.Noi abbiamoosservato1’an-
damento
delgovernofrancese,e1’abbiamo giu- dicato.
Una
soladiqueste previsioni nonsi èancora realizzata:laguerra:equestoper azzardo,perun
caso fortuito,perunodiquegliavvenimenti, che nessuno avrebbe potutoindovinare, delqualenes- sunuomo
almondo
avrebbe potutoprevedere il risultato,per unodiqueifenomeniinfinechebi- sognaporre nella classe dei decretidell’Altissimo, chedistruggeicalcoliumani,eche bisognaam-
mirare,e tacersi.Un pugno
di eroi concepisce 1'audaceprogetto di resisterealpiùgrande de- gl’imperi:osa eseguirlo,riescealdilàdelle sue speranze, e fa crollare apezziquell’immensoco- losso,clicpocoinnanzisipermettevadiriprovare altamenteeimpunemente
lacondottadel nuovo capodidi. milionid’abitanti.--Francesi, coprite ParigielaFranciadimonumenti
innalzatiaiPo- lacchi;senza diloro,senzaillorocoraggio bril-teuzeproclamarono dopodilei.Ella non hacercatolasua forzanell’ingrandimentoditerritorio,essa1’hatrovatanel rispettoall’indipendenzadelle altre nazioni.„
-Unsoloattentatochesirechiaquesto rispetto,laFran- ciasiesponeaperderela stima elaconfidenzadell’Eu- ropa.-
*Ciòavverine ineilet’.o(notadell’Autore).
laute,inaudito,gliAlleatisarebberoaquest’or»
presso divoi:laFrancia sarebbe stata divisa,
e V
Europafattaschiavacon lei. „ No,sidice, la Franciasisarebbesollevatainmassa,eli’avrebbe distrutto tuttiisuoinemici.,,Nou credonulla:viso- notroppibeni,troppericchezze, troppi partiti,tiojr- pedivisioni,visarebberostatesoverchioreazioni nelsuoseno,onde questoavessepotutoaccadere;elostesso principio di egoismo che rende
una
gran parte della Francia impassibile spettatri- ce delle vittime cheilsuo governo spedisce a scannareallesue porte,l’avrebbe impedita di commoversiaquel sublime slancioessenzialmen- te necessarioin urta circostanza tauto terribi- lequanto quelladi unainvasione geueiale. Nei solipaesi poverie dispotici,ovela miseriaiìu- nisce tuttigl’interessi,oveidisagieipatimenti sonogenerali,tuttoilpopolosilevacome
un uo-mo
solo,poiché in simili casiènecessarioilco-iaggio della disperazione.
E
poilaFranciasièforse sollevataitimassanel 1814,eneli8i5?,,Oh!v’è
dilferenza,(rispondonogli uominidel giustomez- zo};allora erastanca del ferreo giogo diNapoleo- ne.,,Voglioconcederlo,
ma
uesi concedanello stessotempo
eh’ ellaèpresentementestancata di soyerebio dalgovernoilpiù falso eilpiù debole che abbiauniiposseduto: eziandio inquell’epoca sitrattava delia invasione straniera; elaFrancia dovea corapiendere(cosanontauto difficile) che sollevandosi per distruggereisuoi nemici, dopo averriuscito,lesarebbe stato ben facile didi- sfarsidell’uomo, che secondovoilastancavatau- to:eintuttiicasiera necessarioch’ellasiscuo- tessenel il5i5.sìper discacciareglistranieri,che giàdoveaconoscere,come
perrespingeretremesi pirna 1’uomo,
chea vostro avviso,non potevapiùsoffrire.Ellanonsimosseallora,nèadessosi moverebbedi vantaggio,perchè èpiù florida,e perconseguenza piùegoista.,,
La
Franciasi le- veràcome un
soluomo!,,beldetto,vecchia ere- dità dell' 89,ove nonèpiùormaiunaparola di verità.Lepassionie gl’interessipersonali diuna mvs- sad’individuidi tuttii partiti,compromessi e rovinati,ecco ciòche abbisognerebbeper eccitare nuovamenteloslanciodiuna nazioneassopita in senoaipiaceri.Queste passioni,questi interessi sonoin parte soddisfatti:queste cause per altro nonagisconocheallalunga,el’invasione stra- nieranonè delnumero: questa sarebbe anche una
buona
fortunaper alcuni diquei partiti. Sì,la Franciaè stata forteepotentedopoil mese di luglio,piùdiquello che nonèstatagiammai, piùdituttiglialtriimpeririuniti:ma
ilmomen-
to è passato: alloraera elettrizzata:loèancora presentemente?Trattone1'ambizione,vivoleva
un
Napoleone perapprezzare convenientemente i vantaggi di questa situazione,pertirarne partito destrevol- mente;el’eternitàcheliseparanonbasta a rap- presentarela distanzachepassa tra quel genio sublimeeimiserabilisiride' nostri giorni.Da
sua parte,concezioneaulita, esecuzione rapida e vi- gorosa,fulminenell'azione, e,dove fosse neces- sario,immensi mezzi per riuscire.Da
parte di costoro,bassezza,vergognosa paura, incerteri- cordanze continuamente affacciate perprocurar di nasconderequestidifetti;lalibertàsullelab- bra, e la falsità nel cuore;lanazione perprete- sto, miserabiliinteressidifamiglia infondo del- l'animo;eilgrandeoggetto,ilgranfine,ilgran-22
deaffare,afianco diquesto,ilcumulare alcune migliaiadiscudidipiù!
Lasciamoalledonne,ead alcuni braviuomini del giustomezzodicredersigranpoliticiperaver parlato dipace e di guerra con un colonnello didragoni,ocon
un
generai di brigata, e dirvi seriamente:,,La
Francianon aveva foraggi,nè lettida campo,ofucili. ,,Che
soio?La
Francia possedevapiù diquestoperlei; l’opinioneela simpatiadeipopolidell’Europa.No, nonè lapropaganda,cheiovogliopredi- care.Igoverni dispotici furono talmentescossi,i
popolidiquestidespotitalmenteelettrizzatidagli avvenimentidiluglio,che, a dettarlorolalegge, bastavaalloraun segnodi minacciadiquestoco- losso francese,ringiovinito,rinascente dalle sue ce' nericomelafenice, cun mostrareai primiquesta superbatestaimponente,carica dimemorierecenti, e dialloriancorverdi raccolti incentovittorie.Bi- sognavadire alla Prussia,all’Austria, allaSpagna, aidespoti dell’Italia:,,Sevoi armateun
uomo
solo dipiùsieterovesciati!,,Noi ne siamopro- fondamenteconvinti,essinon avrebberoardito di moversi.InquestaguisalaFrancianon sarebbe Stataobbligatadiesaurirsiinarmamenti;le sue risorsesarebbero state risparmiate, e assicurata la sua tranquillità al di fuori. Questo linguaggio energicoavrebbe avutoinoltrel’immenso vantag- giodiattiraretuttiicuori versoilpriucipe,che avesse avuto il coraggio ditenerlo.La
Francia rigeneratahalebuoneelecattivequalità della gioventù:untrattodivigorelainnebriadipiacere.Inquestopunto bisognava raddoppiare il mi- naccevolesegno, e ottenereconciòdaquestide- spotidelle istituzioni larghe periloro popoli:
erail
momento
dascegliersiper ridonare allaFran-DìgitizedbyGoogle
a3 eialesue frontiere naturali,per circondarla di costituzioni,
come
sicircondaunapiazza di pri-mo
ordine difossiedibastioni.Questo primoat- todicoraggioavrebbe mantenutoloslancio dei Francesi,avrebbe tenutoinlenaquello dèi paesi circonvicini;iresi sarebbero trovati cosi nelme- desimostatodistupore, edi spavento:essi nou avrebberoavutolaforzadirifiutare.Mettiamolecosealpeggio:supponiamociòche,
secondonoi,sarebbe stato impossibile.Sì,ide- spotinon avrebber tenutoinconto alcuno quello diesi pretendevadallaFrancia:avrebberoconti- nuato ad armare; avrebbero procuratodidettarle leleggi: allorabisognavafarcadere sul lorocapo laspadadiDamocle. Propagandaorio,alloracon- veniva mettereadeffettole minaccie: e alcuno migliajadiuominiconlepicche in mano,fian- cheggiati daiproscrittidituttiipaesi,collaban- dieratricolore in testa, elamagica parola Libertà scrittavisopra, sulReno,sulleAlpi, sui Pirenei, avrebberobastato, e oltrealbisogno, per realizza- requesteminaccie.
E
intalemomento, quando
i despoti,gridandomisericordia,avrebberoinvocata l’assistenza dellaFrancia,che bisognavainterve- nirepercomporrelecose traipopoli eire:èin talemomento,
diciamo,che bisognava mostrarsi giustiemoderatiassicurandosempregl’interessi dellapatria.—
La moderazione,che s’implora, nell'nonioforteòunavirtù;ungigante in gi- nocchio,chegridapietà, èuno
spettacolo disprez- zevole.Ma
perqual motivo ritornare sopraun
affarefallitonelsuoprincipio, e farlorisuonare all’orecchio disordi,chenon voglionoascoltare?Vi ha degli uomini pei quali la paurae la bassezzasonopassionidisfrenate,siccomeper al- triilgiuoco, eledonne.
24
Sidirebbe che noi abbiam perduto di vista 1’oggetto nostro, epure nonè vero:leidee s’in- catenano,egliaffarid' Italiasonocosìstretta- mentelegati aquelli dellaFrancia,cheèquasi impossibileparlare dellaprima,senza gittarpre- cedentemente uncolpod’occhiosulla suavicina.
Ancora unaparola sullaFrancia, e poscia vali- cheremoimontiperrientrareinItalia.
Vi sonostate eviha purtuttavia dellebrave personenel consiglio di Luigi—Fi lippo i tra questi, èsecondonoi,ilSignorC.Perier.Seque- staprofessioudi fede dispiace peravventura ad alcuni deinostriamici,dicuidividiamoleopi- nioni politiche, diremo loro che noi non co- nosciamo che unasolamanieradi giudicare gli uomini,quella degli antecedenti: e questi,biso- gnaconvenirne,non possonoessere in tul caso piùonorevoli.
Ma
noi dimanderemo nell’istesso tempoalSignorMinistro dell' Interno,come av- vieneche unuomo
diunaprobità così ricono- sciuta,abbia potutoaccettareilportafoglio,man-
tenendoilSignorSebastianial Ministero? Igno- ravaforseil Signor Presidente dei Ministriche Egli sirendevaintalguisa solidario dituttele infamiediplomatiche, che1'altroha commesse?Cisipermetta per
un momento
l’epiteto, noi mostreremoinseguito se è meritato o no.RinviatoilSignor Sebastiani dal Ministero,op- purerifiutandoilSignor Perier di entrarvi senza la condizione di questorinvio,ipopoli che si sonotraditi,echesilascianomanomettere, non sarebberostatiperquesto sicuramente
meno
di- sgraziati,ma
sisarebbero rispettatealmenole for-me
costituzionali.-
E
poiqual politica,gran Diolè mai quella cheilSig.Presidentedel Consiglio,si ostina a*
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25 seguire!Diqualipericoli, e diqualesconsidera- zione noncirconda mai la Francia?Eccolaape- rtadatutte le parti
,senza frontierenèdallaparte del Reno,uèda quelladelleAlpi;sipuòdireancorach' Ellanon ne hadivantaggio daquella dei Pirenei.
Una
solagranperditache provinoiPolacchi, e noi vedremopiù prestoche nonsipensa,ove conduce questa politicadelSignorCasimirPerier,e se le nostreprevisionisonofondate.Ch'Egliriguardid’altra parteilcasochefan- nodiquestaFrancia,nondico già1’Austria, e laSpagna,
ma
ilPapaeilDuca
di Modena. C.Perierapriràbentostogliocchi; vorràprimiera- mente riprenderei bei
momenti
perduti senza risorsa;vorrà far cessareimassacriitaliani,ma
viavràimpotenzapersua parte;edal
momento
eh' Eglivorràmettere conforzaad esecuzionele suevolontàla ritirata dalMinisteroavràsuonato per Lui.Noiproveremo piùavanti quest’ultima frase.Digrazia corretepresto,diceva non ha guari
uno
de’ nostri amici aun Signore,che vedeva spesso C.Perier, echeassicuravaunnostrocom-
patriota,cheilgovernofrancese, prendendo in- teresseperlasortede’ prigionieriitaliani,aveva spedito dei Corrieri perraccomandareaiDespoti della Penisoladitrattarliconumanità;digrazia correte presto,diceva ilnostro amico;e se voi avetequalcheinfluenzasulMinistro,impiegatela ond'Eglifacciarichiamarequesticorrieriperte- legrafo: questiinfelici prigionieri saranno tutti fucilati,oimpiccatiimmediatamente dopo unasi- mile raccomandazione:noisappiam troppo Lene*6
inqual contodebbatenersipresentementefipa- trocinio dellaFrancia(i).
Noi non faremo certamenteiltortoal Signor Ministro dell’Internodiprestarelaminimacre- denzaalleidee,chesi pretendeaverEgli sopta 1’ Italia.
La
CostituzionecolPapa,il potertem- poralecoutimiamentealleprese collospirituale, eciascunavoltasoccombenteper* necessità sotto di questo;talivisioninon possonopresentarsiallo spiritod*unatestabeneorganizzata.Ma
bisogne- rebbeinquestostessocaso,cheil Papasi pre- stasseaquestebuffonerie, eilS.Padre non vi consentiràmai, appoggialo,come
egli sarà sem- pre dall’ Austria,laqnaleper suaparte inniun tempo vi aderirà. Allora bisognerebbe far la guerra per costringerequestedue Potenzeasotto- mettervisi...E
cbi faràlaguerra?....Questoèun circolo vizioso;perchè finalmenteperfar questa guerra, per resistere sarebbe necessaire unpo' d’ attimo,un
po'divolontà: oraditutto ciònon vièlapiùpiccola particella. Gli Alleati, ol’Au- striasolamente,sarebbero alle portediParigi,e fi governofrancesenon avrebbealtropensiero, chedi raccomandarealla Guardia Nazionale di reprimerelecommozioni popolari.—
Famosi» ta- lento dellaritirata! --Buono
perideboli,e de- gradanteper coloroche sonoforti!— E
acheser- vonoitrentatrè, ejcinquantamilionidiabitanti conun governoipocrita, e pauroso!Quattro mi- lioni con degliuomini fianchi,edenergicialla testa,hastauoper fare dellebuonecose;Filippo 11,colle Indie,e una gran parte dell’Europa. \
fi)In questo luogo, e tuttelevoltechelaparolaFrancia puòesserepresa in cattiva parte, noinon intendiamoparlare che«teiGovernofrancete.
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)
27 astia disposizione, perdette un terzo de' suoi stati.
Noi siamoconvinti,cheilSignor Casimir Pe- riernon ha credutodifarefinoadorachedelle concessioni indispensabili, prestando
mano
agli atticlichannodisonoratoilGovernofrancese;ma
questostessoonorevolcarattere,checi piace di riconoscere inLui,gli renderàbenpresto rinere- scevoleilpostoeh''Egli occupa,e sarà forzato d’abbandonarlo.Un
giorno,allorché 1’invasìoa dellaFranciasaràunfattoavverato, inun
caso eventuale qualunque, oveladignità di questa Franciasaràeziandiomoltopiùcompromessa,si chiederannoalSignorMinistro dell’Internodelle nuovebassezze,cui1’onor suononvorrà aderi- re;ilSignorSebastiani, eiCortigianirimarran- no,ilSignorC.Perier sarà costretto diritirarsi, perchèsivoglionosolamentedi quegli Uomini.La nuova camera, secondonoi, saràcattivaeil- liberale;
ma
essanonavràalcunainfluenza sulla sortedelSignorC.Perier:alloraEgli non sarà piùalministero.— E
molto tempo che noi co- nosciamod’ondevieneilmale;egliè senzari- medio.Relativamenteall'interno la politica delSignor Presidente del Consigliononvale più dell'altra.
Noinon
amiamo
tuttequelle destituzionichesi esercitano sopraicittadini più rispettabili della Franciaper la lorovirtù,eilloro patriottismo.Ammettendo
ancora, ciòcheèbenlungi dal nostro pensiero,chequesti cittadiniabbian mancatover- soilgoverno,ènecessariochequesto,perchèven- garispettatoed amato,dial’esempiodei riguardi chesidebbono«all'onore, e alle virtù civiche.IlSignorPresidente dei Ministri vuole,sidice, che ilgovernosiaforte;vabenissimo,
ma
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28
è già col persegnitare degli onorevoli cittadiniche losidiventa.
—
Violenzaaldidentro,debolezzaal difuori;questaèlastoria di tuttiigoverni ar- bitrarli;enoigli diremo, indicandoglila fron- tiera,quello che Cromvvel, riconducendolo pel braccio, emostrandogliilcampo
dibattaglia,diceva adunode’ suoi generali,che volgeva le spalle.,,Voisbagliate strada.Milord; èda quellaparte chevisonoinemici. In ognicaso noisapremo prestochecosapensare sul contodel Signor C.
Perier; enoidiremofrattantooh’ Eglis’inganna, o eh’ Egli èindegnameDte ingannato;lesue in- tenzioninonpossono essere sospette,isuoi ante- cedentinerispondono.
Ritorniamoora all'Italia; perchè,dopo aver fatto ricaderesopra inostri accusatoricoi pre- cedentifitti irimproveri diretti controdi noi, e de' nostri compatriotri,cipreme ancorpiù di ribatterevigorosamentelamancanzadicoraggio, quest’ altroinfame rimprovero, chenonsi cessa d' indirizzare agl’italiani, per poscia dir loro, chenon sono degnidellalibertà.
Dimanderemo
prima,permostrarelaridicolez- za dellaconseguenzachesivuol tiraredaquesto piùridicolorimprovero,sela libertàèdovuta, osidebbaaipiùbravi, oai piùcivilizzati.E, senza uscir dall'Italia,qualisono le genti che sene credono più degne,iTrasteveriniforse,(i) bruti,ignoranti,combattendo concoraggio efe- rocementeper sostenere>dirittidelPapa, oppure(i)ColgovolentieriI’occasione di rettificarennerrore,nel quale iosonoiuvolontariaineuteradutonellanota xrv. del pri- movoi.dei Pensiti et Souvenirs.ColcitareilpopolodellaRo- magnaio'intendeva parlare delpopolodiRoma,edellesue vicinanze.Quello dellaRomagnaèunodei piùcivilizzati,e deipiùbravidell' Italia. .
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—
sr3Q
jToscani, chesidice,nonaminobattersi,eche sonodolci,gentili,laboriosi,eistruiti?
ma
questo parrebbe unadisfatta,esipotrebbecredere ch’io volessi volgere in altra parte laquistione, non osando punto assalirla di fronte.No;io voglfo discuterla taleconi’ ella fu proposta:parliamodel coraggio degl’ Italiani.Rispetto aquestoabbiamo ancoradiscorsolun- gamenteneiPensèesetSouvenirs(vedetecap. a3, e 24. volume).
Abbiamo
parlato di quelle cooitiitaliane citatedaLa
Beaume,ufficialefran- cese,lequalifuronoleultimeadeporre la ar- mi,ecbelottavanoancora conforze ineguali con- troBellegarde,quandoinFranciatutto erafini- to.Citammo
ventiesempjdieroicabravuraper- donale,«provammo
sino all’evidenza,che,se inItaliavihafrazionidi popoloche nonsibat- tonoperlaloroindipendenzaelaloro libertà, ciòderivaperchè non conosconoP
importanzadi queste ultimeparole: è per difetto d’ istruzione, enongiàpermancanzadicoraggio.Gliavvenimentiultimi d’Italia,lungidal di- stinguere ciòcheabbiamo detto, lo confermano pienamente,einquestopaeselepiùsicurepro- vedicoraggiofurono numerose.
A
Firenzuola200:giovauicomandatida unvecohioCapitano sono sorpresidinottedaHoo.uomini metàAustriaci,
metà
truppe della Duchessadi Parma.Essi sibattono perseiore, e forzanoiloro avversarj alla ritirata,ilgiornodoposiritiranoin
buon
ordi- nesullemontagnecolvisosemprerivoltocontro il nemico, che era ritornato adattaccarli con delle forzedoppiediquelle della vigilia- ARi- mini1200.giovani circa,dopo di aver bkacato tuttoilgiorno, non vedendo arrivare il nemi- co, si spargono per la Città a mangiare eSo
* bore.
La
vanguardiadiun
corpo di venti- mila Austriaci li sorprende itiquestomomen-
to,appunta duepezzi dicannonevicinoalponte, edapre un fuoco sostenuto controlaCittà.Si batte araccoltain Riniini:questi figli corrono alleloro armi,vanno direttamente dalla parte oveilfuoco erapiùvivo,nelmentre cheilbra- voOllini, cheli
comandava
soloin mezzodel ponte,come
OrazioCoelite,sostenendo tutto il fuoco delnemico, gridava:,,meco
igiovani!,, eglifu ascoltato.Una
trentina diquesti giovi- nociattacca colla sciablagliartiglieriAustriaci, s’impadroniscedeicannoni,elivolge controdi loronel tempo cheil restodiquestieroiattac- cailnemicocome
può,e loforza alla ritirata;sopraggiungonoaltridue mila Tedeschi,erespiri gonoquellepochecentinaia di valorosi giovani Parecchi di questi martiri, speranzadelleloro, famiglie,rimaseroestintisul terreno in questo sanguinosoaffare(i).
Ho
parlatonon ad unuomo
delgiustomezzo italiano,nongiàadunPrete,oadun Monaco,ma
adun
vecchio ed eccellente militare tuttocoperto diferite,undicoloro della buona scuola, che hafattotuttelecampagne
dell’Italia,dellaGer- mania,e dellaSpagnasottoilConsolato,o sotto 1*Impero,infine al bravo General Sercgnani.Eccole sue proprieparoleparlandomidiquesti giovinetti;,,sonoragazziche nonsannomante-
,,nersiin linea, nèmaneggiareiloro fucili;
ma
,,inquautoalcoraggio,ionon hovedrrtoilpiù ,,brillante. ,,
La
condottadelgabinettofrancc-(1}Oltre ilGeneraleOilini,ilbravoColonnelloArmari, ediColonnelliHaganieMolinari«icondussero valorosamente inquestoaliarediHimini.
3i
*®» e lacapitolazione d’AnconadelGovernoProv- visoriofecerocaderdalle loromanilearmi.
Bisognadirloinquestoluogo,vifuronoin tale affaredeitortidatutteleparti.
I Dottrinarjchein Bologna furon messi alla testadelgoverno,tradirono lacausadellaliber- tàitaliana collamollezzadel loro agire, coll’ine- dianeiconsideratela rivoluzione. Essi credettero, quegli uomini danulla,che tutto fosse finito, poiché erano assisi tranquillamente sulla sedia delGoverno,;edio vidi che tuttoeraperduto senza speranza,inleggendolapolemicainseritanel giornale di Bologna,soprala restriziondellali- bertà dellastampa,eilproclamadelPresidente Vicini a’suoicompatriotti,ovequestoimbecille, per far
pompa
della suagrandedottrina,discorrevala 6toria del BassoImpero,enonparlavachedeipri- vi legj di Bologna,della solaBologna,accordati riatale,otalaltroPontefice,datale,otal al- troImperatore:e ciò inqualmomento!inquel- loov' eranecessariounicamentediagirecouvi- goria.—
Mettereia una prova troppo forte la confidenza de’ miei lettori,riportandoquigliat- tid’unaimbecillità quasi favolosadiquestostes- soPresidenteVicini, e del Governo Provvisorio<li Bologna;sipotrebbeancheriderne, se lecon- seguenzenonfosserostatecosìfuneste.Il primo s’occupava seriamentedel taglio della toga di Senatore,allafoggia diquelladegliantichiSe- natoridiBologna,diche pensava rivestirsi,nel mentre chediconcertocogli altri
membri
del governo, facevadauna parte disarmare tuttii Cittadini di Modena, perchè non violassero il santo princìpio dellanonintervenzione, e dall' al- tra rinviavaalle lorocase mille giovani della Botnagna,eliovenivano adoffrirele loro brac-Sa
ria, eleloroviteperlacausadellapatria,di- cendo,,dielapatrianon aveva bisognonè di vite,nèdibraccia.,,NellostessotempoilGene- raleArmandi,Ministro dellaGuerra,edegnoe-
mulo
ecompagno
diVicini,rifiutavatotalmen- te, onon rispondevaparolaal bravo Seicognani, cheglichiedeva alcunecentinaiad’uomini,eun roigliajodifuciliper marciarestupraRoma.Allorchési mettonodeiMaestridiScuolaalla testade’Governi, principalmente in circostanze difficili,iGoverni elaPatriasonoperduti senza speranza.IDottrinari Italianihanno spentol’Ita- lia;iDottrinariFrancesihanno messo,emetto- no continuamentelaFranciasull’orlodellasua perdita.
SeiBolognesi avessero posto degliuomini nuo- viedienergia alla testa del loro governo., questi si sarebbero accorti subito che Bologna, e la
Romagna
sole nullapotevano;chesitrattavanon giàdell’acquistodialcune leggimunicipali, nè dellafranchigia di una Provincia,ma
sì bene dell’indipendenza edellalibertà dell’Italia.Avreb- berocompreso cheinuna rivoluzione non biso- gnacontaresullaprotezione di tale o tal’alua potenza,ma
sulvigore, estricoraggio; collapun- tadella spada, collebnjonetteincimadel fuci- losifannole proteste, esiottienequestaliber- tà, equesta indipendenza; avrebbero conosciuto, iodico,òhe una rivoluzione non èil consueto ordinedella società, echeperconseguenzai mezzi oidinarianullavalgono perdirigerla. Alloranon avrebberofattocontodelfamosoprincipio dellanon intervenzione;invece di comprimere, avrebbero eccitato lo slancio diquesta gioventùelettrizzata e bellicosa.Velocicomeilfulmine,essiavrebbe- romarciatosuRoma,
passandoper la Toscana,23 che pronta anch'ellaasollevarsi,non aspettava che1’arrivo«leipatriottibolognesi per ingrossar' neiranghi, emarciare conloro.
Roma
in quel primomomento
dicosternazione, inchegliavve- nimentidellaRomagna
1'aveangettata,sarebbe caduta sicuramente nelle loro mani. Inquesta città si sarebberoimpadroniti delle risorse,cheun
grancapitalepossiedesempre;essiavrebbero avuto deifucili,edeicannoni,deiqualiman-
cavano.La
rivoluzionesisarebbeestesadiluo- goaluogo;Modena
poteva soccorrersiin tem- po;forse,e senza il forse,noiavremmo
riusci- tocompletamente, malgradolafunestaprotezio*nedelgovernofrancese; e, ionesono convin- to, il Signor de Saint-Aulaire sarebbe giunto opportunamenteper indirizzarelesue felicitazioni al gioviue presidente deliaRepubblica Italiana, in luogodiofferirle alS.Padre:in tuttiicasi non avrebbeaspettatomoltoaricevere delie istru- zioniper dire al primo, cheil
Re
dei Francesi simpatizzavaintieramente colla rivoluzione dell*Ita- lia,e eh’Eglicontutta la espansione delsuocuore
sifelicitavavedendotrionfareancorala causa di questalibertà,che era statasempreilpiùcaro de' suoivoti.,,TuttoeraprontoinItalia:giammai
sipresenteràpiùnosimile
momento:
laToscana eraanimatadelmigliore spirito;gliAbruzzi fre- mevano,ederano impazientidinon vederci ar- rivare;ilbrillante coraggio della nostragioventù eragarantedella riuscita,ma
lanullitàdel no- strogoverno,ladiplomaziafrancese, eilsuoprin- t'ipiodi non intervenzione,ci hanno assassina- ti.„ È
sempre.ilVeterano che parla in cotalguisa.
Dopo
diavereparlatodiqnel chesi riferisce 3i
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34
aiDottrinarj italiani,diciamointera la verità: Essi nonsono,nèisoli,nèipiù grandi colpevoli in questo tormentosorisultatodella italiana cafa- strofe:costorohanpeccatosolamenteper la im- becillità dell’averriposta
una
cieca fiducia nel- leformali e ripetute assicurazioni date daiRap- presentanti delGovernofrancese in Italia.Que- stoèben altramente colpevole, che que*poveri nomini; eglihatraditoperfalsità,o perviltà;noncièvia dimezzo;enell’ultimocasoiltra- dimentoèpalese.
Nelmedesimotempo cheilSig. Sebastiani pro- clamava alla tribunail famoso principiodella non intervenzione,i suoi agentia
Roma,
ed a Firenzeparlavanocome
Lui nellostesso senso.VersolafinediGennajopassato, essendo tutto preparatoinBolognaperuna rivoluzione,icapi delComitatobolognese,volendoagirecon pru- -denzaprimadicompromettersi,fecero rimettere alSig.deLa-Tour-Maubourg unanota,ovelopre- gavanoadirloroquale sarebbestatalacondot- tadellaFrancianelcaso diuna rivoluzione in
Romagna,
eseEllaavessemantenuto il princi- pio della non intervenzione. 11 Signor de La- Tour-Maubourgscrissesulrovescio dellanota que- stepocheparole:,,La
Francia,semprecoerente al principiocheha proclamato,garantiràquello della non intervenzione, in tuttiicasi, e per ciascungovernobenorganizzato.,,Questarispo- staarrivòin Bologna il a.oil3. Febbrajo;ilscoppiò la rivoluzione.
Noi riguardiamoil Signor de
La-Tour—Mau-
bourg quale onestissimo uomo; egli in questo fattonon ha alcuntorto,poichéhaagitoinuna manieraconformeallesue istruzioni,lequali era- nod’altroude d’accordo peifettamentecol lin-35 guaggio oheilMinistro degliaffariesteriteneva inquest’epoca alla tribuna.Malgrado ciò noi sappiamobenissimo,che possiamolargiitorto di- vulgandoquestifatti;perocchénullavièdi sì perniciosoquanto
P
aver ragionecolle persone del poteri»;ciduole di nuocergli,ma
la verità troppociinteressaperchè ci arrestiamo a delle considerazioni differenti daquella delladifesa della Patrianostra, e de’ nostricompatìrotti.Que- sto non è tutto;ilSignor deGauey
incaricato d’affariaFirenzenoncessava didareachi vo- leva ascoltarlo, epiù particolarmenteal Conte Bianchetti,membro
deiGovernodiBologna,le assicurazionilepiù positive,chelaFranciaavreb- befatto rispettarereligiosamenteilprincipiodella non intervenzione.Otto giorni dopo 1’occupa- zionedi Ferraraperparte degli Austriaci,questo stessoConteBianchetti,allarmatoEgli, eisuoi, sirecòaFirenze,ebbe un abboccamentocolsud- detto Incaricato d’affari,clicgli tenne precisa- mente lostesso linguaggio, e lo rassicurò sulla presadi Ferrara,addicendogliper ragione,che bisognavadare ugliAustriaci unatestadi poD- te sul Po,o qualche altra simile frivolezza:ilbuca
uomo
fututto consolato,lariportòa’suoi caricolleglli,chenon furonotantocoutenti della spiegazionerassicurante.Gli Austriacimarciavano di giàsopraBologna(i).(lìFglièbenequi1’osservareclicilSignor Sebastiani(lai principio della insurrezione avevaunagente in Bologna.Al- lorchéilSignor***glisipresentò immediatamentedopoil suoarrivo inParigi,ilSig.Sebastianiglidisse:,,ioso tutto ciòcheavviene in Bologna,ilmioagentem’hainformato di tutto.,,fòglidunquesapeva tulio?Sapevadunqueancora il
linguaggiocheiDiplomaticifrancesi tenevanoaBuina, e a Firenze?Èbenedinotare questa circostanza.
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Sappiamo benissimo chenulla costaildire:ciò nonèvero;
ma
noirisponderemo,comedicevala Tribune riportandoilrisultatodelle conferenze trailSignorGeneral Lafayette,eilSignorSeba- stianirelativamenteall’Italia;noirisponderemo, iodico; ciò èverissimo:queste particolarità ci furonocomunicate daunuomo
d’ onore,daun uomo
che hapreso parte,biasimandoli,airaggi- ridiplomatici dellaRomagna; unuomo
ilquale nondice giàcheviha grandifferenza trailpro- mettere eilmantenerej
finalmentedauntestimo- niooculare che haletto coisuoiproprjocchiil rovescio dellanota in quistione: noinonlonomi- neremo;e,perchèniunosiatratto ininganno,di- chiariamo,chequestinonèilSignorHuber.
Regolagenerale.
Quando
ilSignor Sebastiani monta alla tribuna, e dice:,,Io spero che la Canieia valuteràil silenzio chelenegoziazioni stabilitec’impongono;,,questeparole suonano letteralmentecomesegue:,,Siguori, voi cono- sceretebentostolapiù insigne delle infamie di- plomatiche,passate,presenti, e future,le quali frapocotempo avròil vantaggio dicondurrea buon termine.,,Come! Monsignore, maggioredi quellechegiàconosciamo? Voiperò cenefaceste vederdellebelle.— „ Famosa,vidico; aspettate solamenteevedrete. „Dopo
diaverparlato dei Polacchi nella guisa chefecidisopra,speroche niuno penserà aver iovoluto citarealcunerecentiprovedel valoroso coraggio de’ miei giovani compatriotti nella inten- zione di metterlialivellocoi primi;e,ciò di- cendo,nonfoalcunaprovadimodestia,perocché qualèquelpopolo cheoserebbe stimarsi bravo quantoiPolacchi? Gli uomini coraggiosi d' al- tronde simpatizzanocon quellichelo sono più... 3 7 dilorostessi;gl’interessicomunialleduenazio- niraddoppianoin talecircostanza la forza dique- sta simpatia; e, riguardoa noi particolarmente, nellanostragioventù
amammo
ditroppoleazio- niluminose;oradesideriamo troppolalibertàper non caderein ginocchiod’innanzi a dei fattid’arme
chel’etàfutura potràcredere favolosi.Citando alcuni tratti di bravura dellagiovane Italianon
avemmo
altraidea,chedi mostrare primieramentel’assurdità delrimproverodiman»
canzadi coraggioche continuamenteci s'indi- rizza;volliposciaservirmene
come
diun
argomento, onde provaresino all’evidenza,chenon dipende solamentedalla differenza dicoraggio fra questi duepopoli,che avvieneche1*unoriesce,mentre l’altrofallisce.Citai digiàalcunediquestera- gioni:cioèiMaestri di scuola, e la loroimbecil- lità allatesta delGovernobolognese, lacondot- tapocolealedelGabinettofrancese:ne aggiugne- rò delle altrenonmeno
efficaci.Sivorrebbeforse paragonarelaPolonia
compo-
nenteun
Regno,piccoloperverità,ma
compat- to,avendoun’armatatuttapolacca,condei can- nonie dei fucili,conde’ ghiaccichesisciolgo- no,e de’ fiumiche innondanoun
paesecoperto da unabellicosa nazione, alio stato dell’ Italia, avendo i5o mila nemicinelsuoseno, senza fucili (1)senzacannoni,accessibile intuttelestagioni, possedendoeziandio, tra quelli dioheEllasicom-
pone,un
paesepopolatoquasiesclusivamente di Preti, e diMonaciPSipuò
forse,ripetiamo,pa-* * *"
t •*
* ,
».
• • , • *» ., ,T._(i)Nonv>erano chequattro milafuciliin tutta laRoma- gna.MisiassicuraclicneimaridellaToscana nefurono presi altricinque mila,clic1Comitati francesi, o italiani in Parigi Spedivano alGovernobolognese.
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38 .
ragonar seriamentelaPolonia riunita,all*Italia divisa in20piccolistatidifferenti?Io citoespres- samenteperultimo questaragione,poiché èuna diquellechemaggiormente impedisconoallamia Patria disollevarsi tuttaiuuna volta,dove lo esiggala circostanza.Qn«st’atrocepoliticacono- sciuta sottoil
nome
didivideetimpera, seguita contanta; pertinaciada’ suoidespoti,haprodot- toisuoifrutti:questi sonolegelosie elenimi- ciziedi.ciascuna provinciacon quellachel’avvi- cina. La miapatriaè infelice, orribilmente in- felice!Ma
si trova in leiuna graduazionedidi- sgrazia,risultatonecessario1dei. regimi differenti chelagovernano.ILRegno
diNapolièmeno
a lamentarsichelaSicilia,eloStatodellaChie- sa:gliabitantidelPiemontenon sonotantota- glieggiaticome
quelli diModena;elaToscana chetaglia;induelaPenisola,quasi quasi è fe- lice:sidirebbechefosseposta colà opportuna- mentedai despoti,onde impedirelacomunica*zione dei popoli egualmente tiranneggiati,die
'sonoalledueestremità dell’ Italia.Questa gra- duazionedidisgrazia, èfunesta allamia patria:
noinon possiamoaveregiammaiquella
unanime
disperazione,che invade un popolo egualmente infeliceedoppresso.Non
solleverassinnaprovin- ciapresso dinoi,senon quandolavicina ècom- pressa:siambattuti, e losaremosempreindet- tagliofinchénonavremo compresa questa veri- tà:„perriuscirebisognacoli’ energia,ecol co- raggio, dell’ insieme, eunasollevazione in mas- sa. ,,Non
abbiamdetto tutto;rendendoun
no- velloomaggioa quell’ eroico e favolosocoraggio deiPolacchi,nonabbiamo nominatolacircostan- zachehacontribuitopiùprincipalmentealloro successo:fortunaimmensa,unica, inestimabile!..*quella dìnonaveravutoilGovernofranceseper vicino, eperausiliario.Seavesseroavuto,
come
noi,ilvantaggio di essere aportata di questo,il Signor Sebastiani non avrebbe mancatodidar loro,pitiparticolarmente diquelloche nonha
potutofare, una prova luminosa di questate- nera simpatia chesiacquista sulcampodibatta- glia,chenonsidimenticamai;elaPoloniaavreb- be avutoilsuo Saint—Anlaire.E
siamonoichemanchiamo
dicoraggio!Ilsan- guedeipatriottiitalianiversato perlestrade di Parigiiriluglio;ifattiche precedono;quelliche noiabbiamo riportati sulprincipio di quest’o- puscolo,rendono questo rimprovero, daqualunque parte proceda, per lomeno
assurdo e ridicolo.Che
nonsipensigiàcheporgiamo quereleal- laFranciaperchènonciabbiasoccorsi.Echi
la pregavad’ intervenire?Ipassi degl’Italiani aque- storiguardosilimitarono costantementeasem- plicirichieste,onderegolarelalorocondottain conseguenzadiquelladella Francia.Questa po- tenzadovevadiresoltanto,,che nonle conve- niva puntod’ immischiarsi negli affari de’suoi vicini, ,, ederadettotutto. Questo linguag- giononera forseconveniente adun
Governo,di cuiilRe
ègenerosamenteretribuitodagl’italia- ni, Re,del quale lamoglie,e il maggior fi- glio,1’erede dellacorona,sonoItaliani;ma
fi-nalmenteinquesto linguaggiovi sarebbestato, senondelladignità,almenodellafranchezza.
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G-i’Italianiintalcaso1’unadiquestetrecose:
o nonsisarebbero mossi,osoliavrebberriusci- to,osoliavrebberdovutorimproverarsiil cat- tivorisultato della loro intrapresa.