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Istituto Comprensivo 6 - Perugia ATTIVITÀ AUTENTICHE/COMPITI DI REALTÀ

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Academic year: 2022

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Istituto Comprensivo 6 - Perugia

ATTIVITÀ AUTENTICHE/COMPITI DI REALTÀ

“Si  tratta  di  accertare  non  ciò  che  lo  studente  sa,  ma  ciò  che  sa  fare  con  ciò  che  sa.”

Grant  Wiggins

Il concetto di apprendimento dalla realtà e dall’esperienza non è certo un concetto nuovo, nemmeno quello di apprendimento autentico lo è. Tuttavia permane una certa confusione rispetto a come si possano costruire e progettare in modo efficace situazioni e contesti di apprendimento che favoriscano e facilitino questo tipo di apprendimento.

Il compito autentico è un compito che prevede che gli studenti utilizzino in modo attivo e consapevole abilità, saperi acquisiti e la creatività per affrontare e trovare soluzioni, precise e pertinenti, a un “problema” complesso della vita reale (legato cioè a un contesto reale), dimostrando così con un mix inscindibile di conoscenze, abilità, comportamenti, atteggiamenti il possesso di una o più determinate competenze. I vantaggi più evidenti di un approccio di questo tipo sono in termine di aderenza alla realtà (ciò che si riesce a vedere e valutare ha un valore anche al di fuori del contesto scolastico) e di motivazione (l’orientamento alla realtà riesce a produrre, nella maggior parte dei casi, significato e con il significato si attiva la motivazione). Già Bloom aveva intuito oltre sessant’anni fa come occorresse proporre «situazioni nuove per lo studente o quelle che contengono nuovi elementi rispetto alla situazione in cui è stata appresa l'astrazione... Idealmente noi stiamo cercando un problema che verifichi quanto un individuo ha imparato ad applicare l'astrazione in modo pratico. ...[ Per far questo occorre consentirlo lo sviluppo di] un tipo di pensiero divergente in cui è improbabile che possa essere stabilita in anticipo la corretta soluzione del problema» (Bloom, a cura di, 1956, p. 125).

Che cosa s’intende per competenze?

«Le competenze sono la comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.»

(Raccomandazione del Parlamento europeo del 23 aprile 2008)

L’aspetto che emerge da tale definizione è che le competenze sono l’insieme di “risorse acquisite” che richiedono di essere sviluppate (anche attraverso l’istruzione formale) e utilizzate attraverso l’esercizio di processi cognitivi e il dispiegarsi di abilità fisiche in contesti specifici. L’utilizzo diretto delle competenze all’interno dei percorsi di istruzione consente di svilupparle, di “allenarle” in ambiente protetto (Batini, 2016).

Le competenze, pertanto:

si sviluppano e allenano attraverso prestazioni caratterizzate da un processo di esecuzione e dal suo prodotto;

hanno una struttura di “contenuto” complessa (le capacità e le abilità che le compongono sono tante, così come sono tante le conoscenze messe in gioco);

assumono valore in relazione a un contesto di applicabilità (il riconoscimento come attività autentica, appunto, colloca l’agire consapevole dello studente in un contesto di significato e valore);

sono dimensioni “in movimento”; si evolvono, a partire da un contesto formativo, lungo le dimensioni dell’autonomia e della responsabilità.

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Come   sottolinea   più   volte   Guy   Le   Boterf   (Le   Boterf,   2008)   la   persona   che   sa agire  con  competenza  è  quella  persona  che  è  in  grado  di  mobilizzare,  selezionare e   combinare   le   proprie   risorse   in   modo   pertinente   per   gestire   una   situazione professionale   e   quindi   il   compito   del   percorso   di   istruzione   è   quello   di contribuire   ad   accrescere   il   repertorio   di   risorse   che   la   persona   possiede   e   di allenarla   a   mobilitare,   selezionare   e   combinare   in   modo   pertinente   quelle risorse.

La  didattica  della/con  la  realtà

Come è possibile aiutare le persone a tradurre le risorse in strumenti e capacità che sostengano l’azione? Ogni soggetto deve mettere in campo saperi relazionali, saperi cognitivi, psicologici ed emozionali, assieme alle abilità, alle proprie attitudini e alle caratteristiche personali. Le persone devono dunque mettere insieme e mobilizzare in situazione le proprie risorse e i propri strumenti. In una logica di questo tipo il compito della scuola diventa, dunque, quello di lavorare sempre meglio per favorire lo sviluppo delle risorse nei suoi studenti e allenarli a utilizzarle con grado di autonomia sempre maggiore. Il passaggio dalla scuola del contenuto e del controllo alla scuola dell’allenamento, dello sviluppo di strumenti e della responsabilità progressiva.

La didattica per attività autentiche e compiti di realtà prevede proprio questo:

mettere gli studenti in azione, richiedere loro l’esecuzione di una prestazione impegnativa e complessa che porti alla realizzazione di un prodotto e valutare tanto il processo quanto il risultato di quella prestazione.

I compiti di realtà sono, infatti, riferiti a contesti significativi, reali; possono riguardare attività “reali” legate a una disciplina (compiere una ricerca riguardo le abitudini alimentari dei diversi paesi di origine degli allievi presenti in classe o riguardo alle abitudini alimentari dei componenti della classe) oppure situazioni quotidiane della vita della scuola (organizzare una festa in prossimità delle vacanze natalizie, purché poi la festa si organizzi davvero).

Ciò che contraddistingue questo tipo di compiti è il loro valore e significato anche al di fuori dell’ambiente scolastico. Impegnandosi in questo tipo di attività, infatti, gli studenti fanno esperienza di cosa loro stessi o altre persone potrebbero fare in situazioni di vita reale usando le conoscenze possedute (Herrington, Herrington, 2006). Le funzioni metacognitive sono implicitamente sollecitate attraverso questi tipi di compiti:

ad esempio, in matematica, invece che affrontare compiti standard applicando algoritmi già pronti (formule) gli studenti trovano grande beneficio e raggiungono un pieno e completo apprendimento quando hanno a che fare con informazioni ricche e devono risolvere conflitti cognitivi (Cobb, 1994). Come chiariscono anche le indagini dell’OCSE nell’apprendimento della matematica i problemi aperti, che richiedono di trovare percorsi e che possono prevedere varie “piste di soluzione” recano con sé vantaggi sia in termini di apprendimenti conseguiti, di partecipazione attiva all’apprendimento e di esportabilità degli apprendimenti conseguiti (Batini, a cura di, 2016).

​Domande e risposte (question time)

Quali vantaggi derivano dal lavoro per attività autentiche/compiti di realtà?

I vantaggi derivanti dal lavorare in aula con attività autentiche e compiti di realtà sono molteplici e riguardano per prima cosa la possibilità di favorire apprendimenti complessi, riproducibili e significativi per gli studenti e di ottenere la loro partecipazione attiva. L’idea che qualcuno possa imparare efficacemente senza coinvolgimento e partecipazione è infatti un’idea priva di evidenze a comprovarla e si scontra anche con la dimensione etica.

Possiamo individuare una serie di vantaggi organizzandoli a partire da quelli che riguardano direttamente gli studenti per vedere poi quelli che riguardano gli insegnanti (pur sapendo che non c’è, in realtà, soluzione di continuità e che molti di questi vantaggi innescano spirali positive).

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innescano spirali positive).

Una didattica della realtà e con la realtà permette agli studenti di:

trovare motivazione per lo sforzo messo in atto nell’apprendimento attribuendo significatività alle richieste in quanto relazionate alla vita reale e trovando, spesso, motivazione sia in relazione al “prodotto” finale sia al “processo”;

impegnarsi maggiormente nelle discipline scolastiche in quanto percepite come correlate a situazioni della realtà quotidiana (e futura) extrascolastica più vicina a loro;

assumere prospettive multidisciplinari nonché esperire diversi ruoli, sviluppando anche esperienze in molti settori e consentendo, indirettamente, di orientarsi circa le proprie preferenze, di sperimentare la proprie risorse e i propri limiti;

utilizzare modalità di ragionamento e di soluzione di problemi tipiche del lavoro dei professionisti e poterle verificare/testare direttamente;

proporre più soluzioni alternative valorizzando la creatività e le originalità di ciascuno (non esiste infatti una singola risposta corretta ottenuta dall’applicazione di regole e procedure);

collaborare, perché si tratta di attività che non possono essere portate a termine da un solo studente;

identificare con chiarezza gli apprendimenti conseguiti;

riflettere sul proprio apprendimento, sia individualmente sia in gruppo facilitando così lo sviluppo della metacognizione;

rendere visibile, testimoniare il proprio apprendimento attraverso i “prodotti” che vengono realizzati;

offrire agli insegnanti possibilità multiple di valutazione di prestazioni che riflettano la capacità di tener conto della complessità di una situazione e di reagirvi efficacemente.

Agli insegnanti consente di:

porre problemi aperti a molteplici interpretazioni (piuttosto che risolvibili con l’applicazione di una o più procedure già note), valorizzando la molteplicità di punti di vista e le differenze tra i propri allievi;

rendere accessibile allo studente la complessità dei problemi, senza ridurla o semplificarla al punto tale da non renderla più riconoscibile;

proporre compiti che siano riconoscibili nel mondo reale (non esercizi scolastici decontestualizzati);

lavorare in sinergia tra colleghi di settori disciplinari differenti e di vedere risultati al di là di specifiche discipline promuovendo apprendimenti complessi;

veder realizzato un prodotto finale completo, non sono un’esercitazione funzionale a qualcos’altro;

dare valutazioni più ampie in riferimento alla prova richiesta.

La valutazione della didattica per compiti di realtà:

non parte dal risultato ottenuto (prestazione), ma dalle strade percorse per ottenerlo (percorso, processo);

tiene conto della capacità dell’allievo di mobilitare le risorse personali al fine di ottenere il risultato;

misura la capacità dell’allievo di trasferire la competenza, cioè di applicarla a casi simili ma non uguali.

Come identificare e sviluppare attività autentiche/compiti di realtà?

L’autenticità di un compito e le competenze da mettere in campo sono spesso già

“iscritti” nelle attività quotidiane che si fanno a scuola, basti pensare all’ordinaria attività didattica, come pure agli eventi che a scuola si presentano e si vivono regolarmente come fonti possibili a cui attingere.

Vediamo come si può accedere allo sviluppo di attività autentiche attraverso l’utilizzo della “costruzione” della disciplina:

per quanto riguarda la trattazione di tematiche legate a discipline scolastiche, una ü

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per quanto riguarda la trattazione di tematiche legate a discipline scolastiche, una modalità relativamente semplice ed efficace per mettere gli studenti in situazioni autentiche è quella di farli lavorare come gli esperti di una determinata disciplina.

Chiedendo agli allievi, ad esempio, di lavorare “come se” fossero giornalisti, storici, ricercatori, scienziati (e lasciandogli spazi e autonomia adeguate) si consente di avvicinarsi alla complessa realtà del lavoro di quei professionisti e di svolgere le attività che loro stessi svolgono. Questo approccio fa sì che gli studenti si attivino per cercare le informazioni, le analizzino, le valutino, le utilizzino per costruire un prodotto o un elaborato, per un progetto o una performance. Il tipo di processo consente di allenarsi a risolvere problemi a lavorare collaborativamente e in gruppo, ad attivarsi nell’utilizzo delle conoscenze già possedute e per svilupparne di nuove e necessarie a svolgere il compito assegnato. Il risultato complessivo è una costruzione attiva dell’apprendimento, consentendo di accedere a una comprensione della disciplina e sviluppando competenze.

Molto spesso si trovano a scuola anche occasioni che consentono di costruire compiti di realtà:

altra possibilità per utilizzare la didattica attraverso compiti di realtà sono le attività proposte o accolte ordinariamente dalla scuola (un evento interno o esterno alla scuola, un progetto, un viaggio di istruzione o altro). Per trasformare questi eventi in compiti di realtà basta identificare, al loro interno, i momenti in cui affidare agli studenti lo svolgimento di alcune attività di organizzazione e/o di gestione o far sviluppare loro strumenti e risorse utilizzabili durante le attività stesse: la pianificazione dell'evento, la gestione di alcune sue parti, la gestione economica, la produzione di strumenti informativi o promozionali, eccetera. In generale, quindi, si tratta di attività alla cui realizzazione gli allievi lavorano in gruppo, sviluppano abilità organizzative, si assumono responsabilità, comunicano con soggetti esterni alla scuola, usano in situazione le loro conoscenze, spesso in modo interdisciplinare. Perché questo avvenga occorre che le attività loro affidate siano realmente sotto la loro gestione, che abbiano cioè autonomia per poter esercitare la responsabilità.

La differenza dunque tra attività autentiche e compiti di realtà, sebbene le due denominazioni siano spesso usate in modo indistinto, sta nella finalizzazione spesso

“interna” dei compiti autentici che riproducono la realtà (più fedelmente possibile) ma non hanno conseguenze nella realtà stessa. I compiti di realtà sono invece reali anche nelle loro “conseguenze”, prevedono cioè un’interazione con le realtà esterna alle mura scolastiche.

Esempi: Simulare una ricerca servendosi dei genitori o di altre classi come campione è un’attività autentica, fare una ricerca sui bisogni degli abitanti della città o del quartiere nel quale insiste la scuola e presentare i risultati all’amministrazione comunale e alla comunità locale è un compito di realtà. Simulare tutte le attività di un’impresa è un’attività autentica complessa, gestire realmente una piccola azienda scolastica o una onlus è un compito di realtà complesso.

Quali caratteristiche dei compiti di realtà e delle attività autentiche per l’apprendimento?

Perché si sviluppi apprendimento è fondamentale che gli studenti siano attivamente e cognitivamente impegnati nello svolgimento dei compiti assegnati, che siano sostenuti nella comprensione profonda della tematica trattata e che abbiano un ruolo attivo e spazi di autonomia nella costruzione e nell’applicazione delle conoscenze. Solo in questo modo si ha apprendimento significativo.

Un compito di realtà, un’attività autentica deve pertanto:

essere accessibile agli studenti. Deve potersi svolgere attingendo alle conoscenze e alle abilità già possedute come basi per lo sviluppo di nuove;

essere fattibile. Deve poter essere svolto usando le risorse disponibili a scuola e/o nel territorio di riferimento e prevedere tempi congrui rispetto agli obiettivi;

essere sostenibile. Deve rendere, cioè, possibile l’impegno cognitivo dello

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essere sostenibile. Deve rendere, cioè, possibile l’impegno cognitivo dello studente nel tempo;

essere allineato con gli obiettivi di apprendimento assunti nel curricolo. Anche il più efficace compito autentico, infatti, non sarà mai utilizzabile a scuola se non trova riscontro negli obiettivi curricolari.

Come si valutano?

Per valutare le competenze all’interno dei compiti di realtà (e in assoluto) è necessario rilevare e valorizzare i processi attraverso cui si risolvono i problemi, attraverso i quali si riflette sul proprio modo di agire, si lavora con gli altri, si riflette e ragiona, si strutturano apprendimenti anche altri rispetto a quelli stabiliti. Viene infatti richiesto di interpretare la valutazione come riconoscimento del valore dell’apprendimento dentro una cornice di senso assumibile anche per lo studente e tesa allo sviluppo consapevole e integrale del soggetto.

Le Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione, possono costituire un orientamento generale, vi si legge che «L’apprezzamento di una competenza, in uno studente come in un qualsiasi soggetto, non è impresa facile.

Preliminarmente occorre assumere la consapevolezza che le prove utilizzate per la valutazione degli apprendimenti non sono affatto adatte per la valutazione delle competenze. È ormai condiviso a livello teorico che la competenza si possa accertare facendo ricorso a compiti di realtà (prove autentiche, prove esperte, ecc.), osservazioni sistematiche e autobiografie cognitive. […] Gli strumenti attraverso cui effettuare le osservazioni sistematiche possono essere diversi – griglie o protocolli strutturati, semistrutturati o non strutturati e partecipati, questionari e interviste – ma devono riferirsi ad aspetti specifici che caratterizzano la prestazione (indicatori di competenza) quali:

- autonomia: è capace di reperire da solo strumenti o materiali necessari e di usarli in modo efficace;

- relazione: interagisce con i compagni, sa esprimere e infondere fiducia, sa creare un clima propositivo;

- partecipazione: collabora, formula richieste di aiuto, offre il proprio contributo;

- responsabilità: rispetta i temi assegnati e le fasi previste del lavoro, porta a termine la consegna ricevuta;

- flessibilità: reagisce a situazioni o esigenze non previste con proposte divergenti, con soluzioni funzionali, con utilizzo originale di materiali, ecc.;

- consapevolezza: è consapevole degli effetti delle sue scelte e delle sue azioni.»

Oltre all’osservazione sistematica è richiesta la produzione di numerosi strumenti di autovalutazione.

L’autovalutazione degli studenti ha la funzione di renderli maggiormente consapevoli dei propri apprendimenti, di cooperare alla valutazione complessiva, di favorire un approccio metacognitivo, di incrementare la motivazione e l’assunzione di responsabilità. Occorre utilizzare strumenti come: diari di bordo, autobiografie cognitive, percorsi riflessivi e narrativi, questionari di autosservazione, osservazioni reciproche.

Infine, strumento fondamentale, la rubrica ovvero lo strumento di valutazione che permette di descrivere in modo efficace il livello di padronanza dimostrato da uno studente in ciascuna delle competenze attivate da un compito di realtà o da un’attività autentica.

In fase di progettazione del compito di realtà o dell’attività autentica debbono essere identificati gli standard di competenza attesi. In questa fase il docente individua e definisce quali siano le evidenze, ovvero i comportamenti che, declinati nei quattro livelli della scheda ministeriale (A, B, C, D), descrivono il diverso grado di padronanza raggiunto dallo studente nella competenza agita e che saranno sottoposti a monitoraggio e poi valutati nelle diverse fasi dell’attività.

Elaborando le evidenze raccolte attraverso le griglie e gli altri strumenti di osservazione, i diari e gli altri strumenti di autovalutazione, di eventuali prove intermedie di valutazione si può, confrontandoli con i quattro livelli fissati dalla scheda ministeriale, individuare il grado di acquisizione della competenza da parte dello studente al termine

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individuare il grado di acquisizione della competenza da parte dello studente al termine dell’attività.

Linee guida per Implementazione dei compiti di realtà e collaborazione a livello collegiale (Liberamente ispirate alle linee guida del Victoria state government http://www.education.vic.gov.au/school/teachers/teachingresources/discipline/maths/assess ment/Pages/authtasks.aspx)

Linee guida per lo sviluppo

Gli insegnanti che vogliono sviluppare compiti di realtà e attività autentiche per i loro studenti dovrebbero:

coinvolgere

identificare un problema, una situazione discutere le idee e gli obiettivi

revisionare e condividere documentare

valutare doppiamente affinare e offrire ricercare il problema Coinvolgere

In tutte le fasi dal processo di costruzione, ideazione di una situazione o identificazione di un bisogno sino alla valutazione sono opportuni coinvolgimenti degli studenti e un ascolto reale delle loro opinioni e dei loro bisogni, sia per il miglioramento che possono apportare a processi e criteri, sia per facilitare, così, il loro apprendimento e la loro assunzione di responsabilità al riguardo.

Identificare un problema, una situazione

A livello di scuola, la ricerca di eventuali problemi generali, problemi e situazioni particolari della comunità e/o attività che vi si possono svolgere. Coinvolgere gli studenti, i genitori e i leader della comunità e delle varie organizzazioni e rappresentanze.

Discutere le idee e gli obiettivi

Discutere le idee di attività, le possibilità (attraverso brainstorming) per favorire diversi apprendimenti. Specificare e documentare come potrebbero essere dimostrati questi apprendimenti.

Revisionare e condividere

Rivedere le idee di attività e aumentare le possibilità di condivisione (con i colleghi, gli studenti, gli studenti esperti). Elencare le specifiche abilità, le conoscenze e le strategie che possono essere dimostrate in ogni fase del processo richiesto dalle attività previste.

Identicare con quali criterio verranno scelte le prove di apprendimento degli studenti e come saranno raccolte le evidenze che saranno registrate.

Documentare

Documentare il processo e i compiti/attività e prendere in considerazione rubriche di valutazione (condivise) per sostenere la realizzazione in aula e la successiva valutazione del lavoro degli studenti.

Valutare doppiamente

Implementare il compito/l’attività per valutare l'impatto sugli/degli apprendimenti degli studenti. Durante l'esecuzione del compito, annotare più osservazioni possibili. Una volta che il task è stato completato raccogliere le evidenze del lavoro degli studenti.

Affinare e offrire

Una volta che il lavoro degli studenti è stato valutato, confrontarsi con le evidenze e favorire la riflessione e la discussione. Offrire ulteriori occasioni uguali o simili dove la spinta motivazionale è ancora forte e i risultati non soddisfacenti. Affinare l'attività/il

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spinta motivazionale è ancora forte e i risultati non soddisfacenti. Affinare l'attività/il compito sulla base della discussione, delle valutazioni e dei feedback ricevuti.

Ricercare il problema

Identificare i problemi successivi insieme agli studenti proponendogli una serie di stimoli in grado di incuriosire e interessare.

I compiti di realtà si fondano sull’impostazione costruttivista. Secondo la teoria costruttivista la conoscenza si produce nell’agire riflessivo in situazioni di realtà, le tecniche utilizzabili sono:

di tipo laboratoriale (gli allievi costruiscono qualcosa)

centrate sull’uso di tecniche attive (brainstorming, progetti, role playing, studi di caso, utilizzo di documenti autentici, sfide…).

Alcune  idee:  singole  attività  che  possono  essere  inserite  in  molti  compiti  di  realtà  e nelle  attività  autentiche…

Attività  a  bassa  strutturazione Esempi Attività  relativamente  brevi,  durante  le  quali

l’insegnante   cerca   di   far   integrare   un contenuto  proposto  nell’ambito  di  un  insieme di  apprendimenti.

Far   inscenare   un   dialogo   nel   quale   venga utilizzata   una   nuova   struttura   linguistica presentata   (o   non   ancora   presentata);

definito   un   contesto   spazio-­‐temporale studiato   far   inscenare   un   dialogo   tra personaggi/protagonisti  di  eventi  conosciuti (inscenare   i   vari   gruppi   del   parlamento rivoluzionario  e  dibattere  assumendo  il  loro punto   di   vista,   far   dialogare   tra   loro   due filosofi,   mettere   a   confronto   sostenitori   di tesi  opposte,  assegnare  ruoli  reali  o  storici…).

Problemi  a  carattere  esplorativo Esempi Sono   problemi   proposti   affinché   si   creino   i

presupposti  perché  un  apprendimento  venga integrato  e  risulti  mobilizzabile.

Chiedere   agli   allievi   di   leggere   una   e-­‐mail   in lingua   straniera   (per   rispondere   ad   un coetaneo;   come   azione   prevista   in   un progetto   o   necessaria   per   svolgere un’attività),   contenente   parole/strutture linguistiche  non  ancora  studiate.

Problemi   finalizzati   a   far   integrare

apprendimenti  già  consolidati Esempi

Hanno  la  funzione  di  strutturare  un  insieme di  acquisizioni  di  cui  l’allievo  è  già  in  possesso.

L’allievo   può   risolvere   la   situazione   con   ciò che   sa   (formule,   teorie,   leggi,   operazioni aritmetiche…),   ma   deve   selezionare   le conoscenze   più   adatte,   in   presenza   di informazioni   parassite   o   che   devono   essere ricercate

Far   progettare   un’uscita   per   effettuare   una ricerca  di  informazioni,  in  un  luogo  dato,  in  un certo   orario,   con   determinati   mezzi   a disposizione,   un   budget   definito;   progettare un   week   end   in   una   capitale   europea   con evidenza  delle  scelte  e  con  un  budget  limitato.

Situazioni  comunicative Esempi

Si   tratta   di   attività   linguistiche   a   carattere prevalentemente   funzionale.   Opportuno   che in   ogni   compito   o   attività   siano   inserite

Chiedere   agli   allievi   di   descrivere   una situazione   rappresentata   figurativamente,   di terminare   una   striscia   a   fumetti,   di   scrivere

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in   ogni   compito   o   attività   siano   inserite situazioni  che  possano  allenare  le  competenze comunicative  degli  studenti.

terminare   una   striscia   a   fumetti,   di   scrivere una  scenetta  da  rappresentare,  di  scrivere  un biglietto  d’invito  ad  una  festa,  di  commentare o  terminare  una  storia  per  loro  significativa, di   immaginare   la   prosecuzione   di   una   storia letta  soltanto  a  metà,  di  convincere  qualcuno a  fare  qualcosa…

Oltre  le  mura… Esempi

Si   tratta   di   attività   caratterizzate   dalla realizzazione   di   un   “prodotto”   che   avrà   un impatto  sull’esterno.

Chiedere   agli   allievi   di   scrivere   un   testo   che dovrà   poi   essere   pubblicato   (la   guida   di   un luogo   per   i   propri   coetanei,   una   raccolta   di racconti  a  tema,  una  raccolta  di  interviste…);

di   realizzare   un   progetto;   di   realizzare   la pianta  di  un  luogo;  di  elaborare  il  programma per  una  manifestazione  o  per  lo  svolgimento di  attività  comuni;  di  realizzare  un  plastico;  di realizzare   un   montaggio   audiovisivo;   di preparare   e   realizzare   una   inchiesta,   una campagna  di  sensibilizzazione  ...

Produzioni a tema Esempi

Far   produrre   all’allievo   un   lavoro   che mobilizzi  un  certo  numero  di  acquisizioni,  che devono,  tuttavia,  essere  integrate  attraverso una  ricerca  complementare.

Chiedere   agli   studenti   di   preparare   una comunicazione  alla  classe  o  una  relazione   su un   argomento   stabilito   lasciando   autonomia nella   scelta   della   forma   ma   chiarendo   gli obiettivi.

Visite-Uscite Esempi

Attività osservative in loco che offrano elementi per generare o confermare ipotesi.

Proporre visite al termine di un insieme di attività, con successivo trattamento dei dati raccolti, o all’inizio di un percorso, nel quale verranno riprese o confutate/confermate le ipotesi generate.

Attività laboratoriali Esempi

Attività   che   prevedano   un   ruolo   attivo   da parte  dell’allievo.

Nell’ambito   di   laboratorio   scientifico, richiedere  l’elaborazione  di  ipotesi,  la  messa  a punto   o   la   selezione   di   strumenti   per   la raccolta  dei  dati,  l’elaborazione  dei  dati  ...

Produzioni artistiche Esempi

Produzioni  originali,  che  non  consistano  nella applicazione  stereotipata  di  modelli  proposti dall’insegnante.

Produzione  di  un  testo  letterario,  di  un  pezzo musicale,  di  una  scultura,  di  un  dipinto...

Stage pratici Esempi

Situazioni   in   cui   l’allievo   sia   posto   in condizione   di   collegare   teoria   e   pratica, esperienza  vissuta  e  apprendimenti  scolastici.

Stage   di   lingua   straniera   all’estero   (nella scuola   superiore),   stage   professionali, tirocini,  alternanza  scuola-­‐lavoro...

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Progetti di classe Esempi Progetti negoziati con gli allievi, nei quali essi

siano attori primari, ciascuno posto in condizione di mobilizzare quanto ha appreso in funzione di uno scopo preciso.

Progetti tesi a una realizzazione concreta, a carattere funzionale. La realizzazione di un video o della brochure di presentazione della scuola (che poi vengono utilizzati realmente);

elaborazione di un progetto per la ristrutturazione di un ambiente scolastico (riverniciatura e isolamento termico aule, risistemazione giardino).

Riferimenti bibliografici

Batini F., Evangelista M. (2017), Da studenti a ricercatori, Firenze, Giunti.

Batini F. (2016), Insegnare e valutare per competenze, Torino, Loescher.

Batini F. (a cura di, 2016) L'ABC dell’uguaglianza di genere nell’istruzione. Attitudini, comportamenti, fiducia, Torino, Loescher (edizione italiana del rapporto OCSE sull’uguaglianza di genere nell’istruzione).

Bloom, B. S. (a cura di, 1956), Taxonomy of Educational Objectives. Vol. 1: Cognitive Domain. New York, McKay.

Herrington T., Herrington J., 2006, Authentic Learning Environments in Higher Education, Melbourne, Information Science Publishing.

Cobb P., 1994, “Where Is the Mind? Constructivist and Sociocultural Perspectives on Mathematical Development”, in Educational Researcher, vol 23, pp.13-20.

Le Boterf G., 2008, Costruire le competenze individuali e collettive. Agire e riuscire con competenza., Napoli, Guida.

Esempi  di  esperienze  svolte

L’incontro  con  il  mondo  del  lavoro

Contesto  Istituto   tecnico   industriale,   classi   seconde   a   indirizzo   manutenzione   e assistenza  tecnica

Prodotti  Portfolio   digitale   di   presentazione   delle   aziende   del   territorio   (settore di  indirizzo  meccanico,  termico,  motoristi  e  manutenzione)  ad  uso  degli  studenti che   potrebbero   scegliere   la   scuola   per   orientarli   ad   una   scelta   consapevole   del percorso  di  studio.

Finalità  didattiche   Conoscere   sé   stessi,   saper   affrontare   la   scelta   del   percorso di   studio,   essere   autonomi   e   sapersi   relazionare.   Indagare   le   caratteristiche essenziali   del   sistema   socioeconomico   del   tessuto   produttivo   del   proprio territorio  per  la  comprensione  autentica  delle  pratiche  professionali.

Discipline  coinvolte  Laboratori  tecnologici  ed  esercitazioni  pratiche,  tecnologie  e tecniche  di  rappresentazione  grafica,  Irc,  italiano,  diritto  ed  economia,  tecnologie informatiche  e  telecomunicazioni.

Durata  60  ore  tra  attività  sul  campo  (analisi  delle  aziende)  e  a  scuola  (analisi  ed elaborazione  contenuti  e  sviluppo  supporto  digitale).

Esperienze   di   apprendimento   Analisi   delle   attività   economiche   del   territorio attraverso  ricerca  documentale  e  interviste  sul  campo;  visite  in  azienda,  sviluppo di  documentazione  grafica  e  testuale;  sviluppo  di  ambiente  web;  diffusione  della conoscenza   dello   strumento   per   l’orientamento   presso   gli   allievi   e   le   famiglie delle  scuole  secondarie  di  primo  grado

Metodi   didattici   Lezione   frontale,   scoperta   guidata,   osservazione   e   riflessione

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Metodi   didattici   Lezione   frontale,   scoperta   guidata,   osservazione   e   riflessione sulla  realtà,  esplorazione  web.  Ricerca  individuale  e  di  gruppo  desk  e  sul  campo, attività  nel  laboratorio  di  informatica.

Uno  stile  di  vita  sostenibile Contesto  Istituto  tecnico

Prodotti  Ambiente  ipertestuale  web  su  casi  di  interazione  tra  stili  di  vita,  pratica sportiva   e   alimentazione   basato   su   casi   reali   analizzati   e   commentati;

documentazione   delle   abitudini   alimentari   dei   coetanei   in   stile   “reportage”

giornalistico   da   diffondere   tra   i   coetanei   attraverso   presentazioni   pubbliche all’interno  e  all’esterno  della  scuola

Finalità   didattiche   Educare   alla   salute,   educare   alla   percezione   della complessità   del   sapere   e   della   sua   unitarietà   nell’approccio   alla   comprensione dei   problemi   e   alla   presa   di   decisioni,   stimolare   la   curiosità,   destrutturare   i problemi,   contestualizzare   e   attribuire   significato   a   specifici   argomenti disciplinari.

Discipline   coinvolte   Italiano,   storia,   inglese,   biologia,   chimica,   fisica,   anatomia-­‐

fisiologia-­‐igiene,  scienze  motorie,  TIC

Contenuti  disciplinari  La  rete  Internet  per  la  ricerca  attiva  delle  informazioni.

Le  esigenze  nutrizionali  dell’organismo,  i  processi  digestivi  e  l’assimilazione,  le conseguenze  degli  eccessi  alimentari  e  le  patologie  correlate.

L’esercizio  fisico  e  le  prestazioni  “sostenibili”.

Chimismo  dell’attività  muscolare,  respiratoria  e  circolatoria.

Le  regole  dello  sport  e  l’interazione  nel  gruppo.  Il  gioco  di  squadra  e  il  suo  valore Il  significato  dell’identificazione  nel  gruppo  nell’adolescenza  e  la  competizione.

Lo  sport  come  attività  economica.

Abilità   Utilizzo   della   rete   internet   per   raccolta   dati   e   valutazione dell’attendibilità   della   fonte   informativa,   per   la   condivisione   di documenti/moduli  di  intervista  e  raccolta  dati.

Abilità  sociali,  capacità  di  discussione  e    di  confrontare  idee  e  opinioni.

Lettura  e  interpretazione  di  testi  e  dati.

Analisi   statistica   elementare   (produzione   di   grafici   e   tabelle   e   lettura   degli stessi).

Valutazione  di  cause  e  conseguenze  (analisi  del  perché  causale  e  finale).

Progettazione  e  pianificazione.

Durata  40  ore

Esperienze  di  apprendimento  Indagine   sul   campo   sulle   abitudini   alimentari   a scuola,  in  famiglia  e  nei  punti  vendita  frequentati  da  ragazzi.  Estrazione  di  teorie dall’analisi   di   casi   reali;   raccolta   dati   sulle   pratiche   sportive   e   sull’utilizzo   di integratori   alimentari,   sugli   stili   di   vita   e   sul   consumo   nel   tempo   libero;

produzione   di   documentario  (con   apprendimento   delle   tecniche   di   montaggio immagini  e  produzione  video  e  podcast).  Studio  di  una  modalità  significativa  di trasmissione   di   messaggi   persuasivi.   Presentazione   del   lavoro   e   pubblicazione sul  sito  della  scuola.

Metodi  didattici

Brainstorming,   discussione,   ricerca   web   individuale   e   di   gruppo,   analisi   di documentazione,  ricerche  sul  campo,  elaborazione  dati,  attività  nel  laboratorio  di informatica.

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Il  liceo,  una  scelta  responsabile

Contesto  Liceo  classico  e  scientifico,  classi  seconde

Prodotti   Sito   web   in   cui   la   tematica   è   presentata   attraverso   domande accuratamente   identificate   e   dove   le   risposte   (brevi   video)   sono   date   da studenti,  ex  studenti,  genitori,  insegnanti,  orientatori.

Finalità   sociali   Contrastare   il   fenomeno   della   scelta   del   liceo   non   sulla   base delle   potenzialità   e/o   interessi   dello   studente,   quanto   piuttosto   alle   aspettative dei   genitori   di   offrire   al   proprio   figlio   un   percorso   maggiormente   qualificante, sia   dal   punto   di   vista   sociale   sia   da   quello   delle   prospettive   lavorative   future.

Favorire   una   scelta   più   consapevole   e   mirata   nel   momento   in   cui   lo   studente (con   la   sua   famiglia)   deve   effettuare   la   propria   iscrizione   alla   scuola   superiore (orientamento   nella   scuola   media)   e   fornire   informazioni   e   punti   di   vista   sul senso  e  il  significato  di  un  Liceo.

Discipline  coinvolte  Lingua  italiana  per  la  stesura  dei  testi.

Matematica  per  l’elaborazione  dei  dati  statistici Disegno  per  la  parte  grafica

Informatica  per  la  realizzazione  del  sito/della  piattaforma

Metodologia  della  ricerca  per  l’elaborazione,  la  tabulazione  e  l’analisi  del questionario  previsto  dal  progetto

Lingue  straniere  nell’ipotesi  di  un  confronto  tra  il  Liceo  italiano  e  le  realtà analoghe  straniere

Contenuti  disciplinari

Che  cosa  è  un  Istituto  Tecnico?

Quali  conoscenze  sono  necessarie?  (in  ingresso) Quali  competenze  sono  necessarie?  (in  ingresso) Liceo  o  Istituto  Tecnico?  Due  approcci  diversi  al  sapere Quale  Liceo?  Indirizzi  e  profili

Quanto  si  deve  studiare?

E  dopo?  Le  prospettive  dopo  un  istituto  tecnico  e  dopo  un  liceo Scuola  e  mondo  del  lavoro

Abilità

Capacità  di  interrogarsi  su  un  percorso  formativo  e  confrontarlo  con  altri Abilità  di  raccolta  dati,  tabulazione  e  analisi

Abilità  informatiche  (costruzione  di  un  sito  o  piattaforma) Creatività

Scrittura  finalizzata  al  mezzo  e  al  target  di  riferimento Durata  60  ore  (suddivise  tra  più  classi)

Esperienze   di   apprendimento   Interviste   sul   campo,   raccolta   dati   presso   le segreterie  delle  scuole,  produzione  di  artefatti  per  un  uso  reale,  pubblicizzazione dei  prodotti  sviluppati.

Metodi  didattici  Ricerca  individuale  e  di  gruppo,  lavoro  di  gruppo,  discussione guidata   e   presa   di   decisioni   collettive,   problem   solving,   rappresentazione   di conoscenze.

Altri  esempi  di  attività  autentiche Lo  sviluppo  di  un  piano  di  emergenza

Qual   è   il   miglior   piano   di   emergenza   per   la   scuola   e   la   comunità   locale   e   come facciamo  a  sapere  che  questo  è  il  miglior  piano?  Questo  potrebbe  comportare  il considerare  le  varie  opzioni  da  tenere  in  conto  (per  esempio,  decidere  quale  è  il posto   migliore   per   riunire   le   persone   e   perché),   la   pianificazione,   comunicare,

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posto   migliore   per   riunire   le   persone   e   perché),   la   pianificazione,   comunicare, valutare   se   il   piano   funziona,   e   la   preparazione   di   un   rapporto   con   gli   schemi, ecc

Doposcuola

Una   comunità   vuole   determinare   la   fattibilità   di   istituire   un   programma   di doposcuola.  Per  attirare  il  finanziamento  del  governo  per  sostenere  il  progetto, si   ha   bisogno   di   sviluppare   un   business   plan.   Decidere   ciò   che   è   necessario, consultarsi   con   le   persone   interessate,   raccogliere   e   analizzare   i   dati   rilevanti   e preparare  un  piano  di  progetto  di  business.

Problema  spazzatura

Una   scuola   identifica   come   vi   sia   un   doppio   problema   riguardo   ai   rifiuti:   un problema   di   salute   e   un   problema   finanziario.   La   rimozione   dei   rifiuti   è   resa complessa   dal   fatto   che   viene   prodotta   troppa   spazzatura,   non   tutta   viene raccolta  nei   contenitori   e,   talvolta,   i   rifiuti   non   possono   essere   raccolti   a   causa delle  condizioni  atmosferiche.  E'  stato  deciso  di  ridurre  la  quantità  di  rifiuti  e  di riciclare  quanto  più  si  poteva.  Come  si  può  attuare  questo  obiettivo?  Che  tipo  di contenitori  sarebbero  stati  necessari?  L’investimento  iniziale  sarà  stato  fruttifero a  lungo  termine?

Viaggio  sportivo

Una  comunità  ha  voluto  inviare  una  squadra  di  calcio  giovanile  a  competere  in un   concorso   regionale   per   una   settimana.   Quale   tipo   di   organizzazione   è necessaria?   Come   potrebbe   essere   sostenuta?   Dopo   aver   definito   i   costi complessivi  elaborare  un  piano  di  raccolta  fondi  a  sostegno  di  questa  attività.

Presentazione  al  Consiglio  comunale

Uno   costruttore   locale   vuole   costruire   unità   su   un   blocco   di   terra   vicino   alla scuola.   Il   blocco   di   terra   fornisce   un   passaggio   sicuro   per   molti   degli   animali nativi  che  viaggiano  regolarmente  tra  il  torrente  e  il  Parco  Nazionale  adiacente.

Per  convincere  il  Consiglio  che  questa  costruzione  non  dovrebbe  andare  avanti, è  stato  suggerito  che  la  scuola  prepari  una  relazione  di  impatto  ambientale.

Trasporto  scolastico

La   sovvenzione   per   gli   scuolabus   è   stata   ridotta.   Come   possono   essere organizzati  i  viaggi,  le  linee  gli  orari  etc.  al  fine  di  garantire  che  i  livelli  di  servizio attuali  siano  mantenuti?

Altri  link  utili:

http://jfmueller.faculty.noctrl.edu/toolbox/tasks.htm http://www.nea.org/tools/lessons/57730.htm

http://roadstolearning.weebly.com/authentic-­‐tasks.html

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