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OGGETTO: Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 7,8 MWp, su terreno

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Academic year: 2022

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Repubblica Italiana Regione Siciliana Assessorato Territorio e Ambiente Commissione Tecnica Specialistica

per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

OGGETTO: Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 7,8 MWp, su terreno agricolo in C.da Capofeto del Comune di Marsala, denominato Capofeto.

Sigla Progetto: TP11 IF24

Proponente: Falck Renewables Sicilia S.r.l.

Procedimento: Procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione impatto ambientale (VIA) ai sensi dell’art. 19 del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii..

Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente regione Siciliana e contenute nel nuovo portale regionale.

PARERE C.T.S. n. 128 /2020 del 29/04/2020

VISTO l’art. 91 della Legge Regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016;

VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii.;

VISTO il D.P.R. n. 357 del 08/03/1997 e ss.mm.ii.;

VISTO il DPR 13 06.2017 n. 120: Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo;

VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;

VISTA la nota prot. 605/GAB del 13 febbraio 2019, recante indicazioni circa le modalità di applicazione dell’art. 27-bis del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.;

VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;

VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;

VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;

VISTO il n. 57/GAB del 28 febbraio 2020 con il quale è stato modificato e sostituito il D.A. n. 142/GAB del 18 aprile 2018;

RILEVATO che con D.D.G. n. 195 del 26/03/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera, ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi), suolo e sottosuolo, radiazioni ionizzanti e non, rumore e vibrazione;

LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi;

VISTA la nota prot. A.R.T.A. n. 5796 del 30/01/2020 con la quale la ditta Falck Renewables Sicilia S.r.l. ha trasmesso a questo Assessorato l’istanza di verifica di assoggettabilità ex art. 19 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. per il progetto in oggetto, unitamente a copia del progetto e dello Studio Preliminare Ambientale;

VISTA la nota prot. A.R.T.A. n. 9203 del 14/02/2020 con cui il Servizio 1 del D.R.A. ha trasmesso a questa Commissione Tecnica Specialistica la dichiarazione di procedibilità per il progetto in oggetto e rilevato che, ai sensi del Decreto A.R.T.A. n. 57/2020, ogni connesso adempimento è di esclusiva competenza del Servizio 1 VAS/VIA del Dipartimento Regionale dell’Ambiente;

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal proponente:

Relazioni Specialistiche

RS05REL0001A0_Relazione generale

RS05REL0002A0_Relazione tecnica descrittiva RS05REL0004A0_Relazione Geologica

RS05REL0006A0_Preventivo di connessione e accettazione soluzione tecnica di allaccio RS05REL0007A0_Computo metrico estimativo

RS05REL0008A0_Cronoprogramma dei lavori RS05REL0009A0_Relazione tecnica agroforestale

RS05REL0010A0_Relazione tecnica dismissione impianto RS05REL0011A0_Relazione tecnica terre e rocce da scavo

RS05REL0013A0_Relazione tecnica calcolo di producibilità di impianto RS05REL0014A0_Piano particellare descrittivo

RS05SPA0001A0_Studio Preliminare Ambientale Elaborati Cartografici

RS05EDP0001A0_Inquadramento su cartografia IGM

RS05EDP0002A0_Inquadramento su cartografia tecnica regionale

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91 RS05EDP0003A0__Inquadramento su CTR - Regimi normativi

RS05EDP0004A0__Inquadramento su CTR - componenti del paesaggio RS05EDP0005A0__Inquadramento su CTR - Beni paesaggistici

RS05EDP0006A0_Inquadramento su CTR - Vincoli territoriali e patrimonio culturale protetto RS05EDP0007A0_Inquadramento su CTR - Uso del Suolo

RS05EDP0008A0_Viabilità

RS05EDP0009A0_Inquadramento su CTR - Piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico (PAI) RS05EDP0011A0_Inquadramento su stralcio catastale

RS05EDP0012A0_Inquadramento su stralcio catastale - Layout impianto

RS05EDP0013A0_Inquadramento su CTR - Interventi di mitigazione ambientale RS05EDP0014A0_Schema elettrico unifilare

RS05EPD0016A0_Particolare costruttivo tipo - cabina di campo RS05EPD0017A0_Particolare costruttivo tipo - cabina di raccolta RS05EPD0018A0_Particolare costruttivo tipo - Sistema di accumulo RS05EPD0019A0_Particolare costruttivo tipo - Cabina inverter

RS05EPD0020A0_Particolare costruttivo tipo - Cabina di consegna E-Distribuzione spa RS05EPD0021A0_Impianto di terra

RS05EPD0022A0_Particolari costruttivi tipo - Generali

RS05EPD0023A0_Particolari costruttivi tipo - Impianto di illuminazione - Stazione metereologica RS05EPD0024A0_Particolari costruttivi tipo - Supporto pannelli

RS05EPD0027A0_Documentazione fotografica

RS05EPD0028A0_Inquadramento su stralcio catastale - Impianto di illuminazione - Stazione metereologica RILEVATO che il Proponente non ha autorizzato, ai sensi del comma 8 dell’art. 19 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., questa Autorità ad inserire delle “Condizioni ambientali”;

CONSIDERATO che l’intervento proposto rientra tra le tipologie progettuali di cui al punto 2 lettera b)

“impianti industriali non termici per la produzione di energia, vapore ed acqua calda con potenza complessiva superiore a 1 MW” dell’Allegato IV alla parte seconda del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e che, pertanto, lo stesso deve essere sottoposto alla procedura di verifica di assoggettabilità, secondo quanto previsto dall’art. 6 comma 6 lettera d) del medesimo decreto;

RILEVATO che è ormai decorso il termine per presentare “osservazioni” ai sensi del co. IV dell’art. 19 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e che sono pervenute:

 SNAM Rete Gas s.p.a. - nota acquisita da A.R.T.A. n. 11145 del 24/02/2020, con la quale la ditta ha comunicato una presunta interferenza del progetto con l’infrastruttura di trasporto del gas di sua proprietà;

con successiva nota acquisita al prot. A.R.T.A. n. 17528 del 31/03/2020, la stessa SNAM Rete Gas s.p.a.

ha infine chiarito, sulla base di un elaborato integrativo “Particolare su stralcio catastale per distanza

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gasdotto e sezione d’opera” prodotto dal proponente, che il progetto in oggetto non interferisce con i propri impianti di trasporto del gas;

RILEVATO dall’esame degli elaborati trasmessi dal proponente che:

il progetto proposto riguarda la realizzazione di una centrale fotovoltaica della potenza di 7,8 MWp da ubicare in un lotto di terreno sito in C.da Baglio Chitarra del Comune di Marsala, esteso 16 ettari e destinato dal vigente strumento di pianificazione territoriale comunale a zona territoriale omogenea “Zona E – aree agricolo-pastorali”;

il sito di intervento è per la maggior parte ubicato in un terreno a morfologia pianeggiante, posto ad una quota di circa 150 m s.l.m. con accesso agevole dalla limitrofa S.S. 188 “Marsala-Salemi”;

con riferimento ai siti Natura 2000 presenti nell’intorno dell’area di progetto, lo SPA segnala la presenza della Z.S.C. ITA010014 “Sciare di Marsala” a circa 7 km ma non riporta né in cartografia né nello stesso studio ambientale la distanza dalle Z.P.S. ITA010006 “Paludi di Capo Feto e Margi Spanò” e ITA010031

“Laghetti di Preola, e Gorghi Tondi, Sciare di Mazara e Pantano Leone”;

il parco fotovoltaico in progetto sarà suddiviso in tre aree fra loro adiacenti, denominate Area A, Area B e Area C, le quali risultano collegate fra loro da una viabilità esistente;

l’impianto in parola sarà costituito da n. 221 “tracker” aventi configurazione 2x42 moduli bifacciali fotovoltaici con potenza di 420 Wp e tecnologia costruttiva monocristallina;

la STMG (Soluzione Tenica Minima Generale) proposta al gestore della RTN prevede che il parco fotovoltaico venga allacciato alla rete di Distribuzione tramite una nuova cabina di consegna e-distribuzione, localizzata nell’Area A dell’impianto e collegata in antenna da cabina primaria AT/MT “Matarocco”

attraverso la realizzazione di una nuova linea MT composta da un cavo interrato di lunghezza pari a circa 50 m e un cavo aereo di circa 10 km;

secondo il Piano Paesaggistico della Provincia di Trapani il sito indagato si colloca nel Paesaggio locale PL 16 “Marcanzotta”, in cui è localizzato il parco fotovoltaico e gran parte della linea MT da realizzare e nel Paesaggio Locale PL 5 “Marsala”, in cui ricade una porzione della linea MT da realizzare e la cabina primaria esistente “Matarocco”. Inoltre, il sito di C.da Baglio-Chitarra si trova vicino al regime normativo 16l - Paesaggio delle aree boscate e vegetazione assimilata e vicino al regime normativo 16b - Paesaggi fluviali, mentre una piccola porzione della nuova linea MT, da realizzare parallelamente alla linea MT già esistente al fine del collegamento con la cabina primaria “Matarocco”, ricade vicino al regime normativo 5f - Paesaggio agrario tradizionale delle colture specializzate e di pregio e aree di Interesse archeologico comprese;

le fasi di costruzione dell’impianto fotovoltaico in descrizione possono essere così riassunte:

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 pulizia del terreno mediante estirpazione vegetazione esistente, con opere di baulatura per smaltimento acque superficiali;

 miglioramento della viabilità esistente e realizzazione della viabilità interna al parco fotovoltaico, con materiale in misto di cava;

 realizzazione della recinzione lungo il perimetro, con paletti e rete a maglia quadra;

 realizzazione di impianto di sorveglianza e stazione metereologica;

 montaggio delle strutture metalliche portanti i moduli fotovoltaici, previo scavo per l'interramento dei cavi elettrici per media e bassa tensione di collegamento alla cabina di trasformazione ed alla cabina d'impianto, previste in struttura prefabbricata monoblocco;

 assemblaggio dei pannelli solari con relativa cablazione;

 realizzazione della cabina di consegna a E-distribuzione s.p.a. posta al confine del lotto di progetto;

il cronoprogramma delle attività prevede un cantiere della durata di 8 mesi;

con riferimento all’uso del suolo attualmente il sito di progetto è in parte interessato dalla presenza di un vigneto ed in parte da seminativo semplice;

Nello SPA si dichiara che nel sito indagato è presente una vasca interrata estesa circa 0,45 ettari da destinare a:

 raccolta delle acque superficiali di drenaggio dell'intero lotto;

 area per la sosta dell’avifauna sia stanziale sia migratoria prevedendo a tale scopo la realizzazione di una fascia vegetale perimetrale nonché la presenza anche di piante acquatiche;

per quanto concerne la flora, la forte componente argillosa dei suoli presenti nell'area di studio aumenta la capacità idrica e diminuisce notevolmente la velocità di drenaggio, con conseguente impaludamento nei mesi invernali, ben indicato dai popolamenti di cannuccia di palude (Phragmites australis). Sulla base dei sopralluoghi effettuati, emerge la netta prevalenza di specie mediterranee (47%) e di specie con baricentro mediterraneo (24%) a conferma della forte aridi estiva che affligge l'area indagata, ulteriormente accentuata dall'inaridimento dei suoli coltivati o intensamente pascolati. Alle specie mediterranee si accompagna un ulteriore 16% di specie cosmopolite, esotiche o ampiamente diffuse nell'emisfero boreale, ad ulteriore conferma dell’antropizzazione dell'area indagata;

in merito alla vulnerabilità del sito individuato rispetto a processi di desertificazione, il progetto prevede che siano piantumate specie vegetali in grado di migliorare le caratteristiche pedologiche del sito quali la sulla (Hedysarum coronarium L.) e/o analoghe leguminose;

lo SPA riporta un elenco di specie di avifauna potenzialmente presenti e nidificanti nell’area di progetto, quali ad esempio: Martin pescatore, Codone, Mestolone, Germano Reale, Rondone, Moriglione, Occhione, Calandrella, Fratino, Garzetta, Cavaliere d’Italia, Gabbiano corallino, Calandra, tutte quante tutelate sia ai sensi della Direttiva Uccelli sia dalle Convenzioni internazionali di Berna e di Bonn;

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con riferimento alla produzione di terre e rocce da scavo durante la fase di cantiere, il progetto prevede attività di scavo e livellamento minime in quanto l’area destinata ad ospitare la centrale fotovoltaica in parola risulta pianeggiante nonché le strutture portanti i moduli saranno ancorate al suolo a mezzo di un vitone, laddove gli unici scavi da effettuare sono previsti per la posa dei cavidotti e delle cabine. In particolare per il cavidotto di collegamento tra la cabina di campo e la cabina di raccolta sarà necessario effettuare per ogni campo uno scavo a sezione obbligata (1,50 x 0,60 m) di lunghezza pari a circa m 30, 650, 1200 rispettivamente per le aree A, B e C per un volume di scavo totale stimato in circa 1700 m3, oltre agli scavi per la posa dei cavidotti interni al sito in progetto;

al fine di mettere in opera la linea aerea di Media Tensione per il collegamento dell’impianto alla Cabina primaria AT/MT “Matarocco”, è prevista la realizzazione di fondazioni dei pali di sostegno della predetta linea MT, per una lunghezza di 10 km, con scavo che produrrà un volume di terra pari a 300 m3. Tutto il materiale escavato sarà utilizzato per ricolmare le trincee ovvero sarà riutilizzato in loco per sistemare eventuali depressioni;

la produzione complessiva di terre e rocce da scavo, nell’ipotesi che sia consentito il loro parziale riutilizzo in cantiere, sarà pari a circa 5.000 m3;

qualora il materiale escavato, a seguito di caratterizzazione analitica, dovesse presentare anomalie nella composizione chimica, lo stesso verrà trattato come rifiuto speciale ed avviato a discarica secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 120/2017;

lo SPA, relativamente agli effetti prodotti sulle varie componenti ambientali, evidenzia che in fase di cantiere:

 gli impatti sulla componente atmosfera saranno dati dalle polveri prodotte dalle attività ivi svolte e che sono previste delle misure di mitigazione consistenti nella pulizia dei mezzi in uscita, la bagnatura delle aree di cantiere e la pulizia delle strade a fine giornata;

 le emissioni acustiche saranno prodotte principalmente dai macchinari per eventuali livellamenti del terreno e per le attività legate all'interramento del cavo, in particolare per il tratto lungo la viabilità esistente, di collegamento alla rete elettrica esistente, nonché dal transito degli autocarri per il trasporto dei materiali in ingresso e in uscita dal cantiere medesimo. Il traffico di automezzi indotto dal cantiere è ritenuto dal progettista trascurabile data la temporaneità dello stesso ed il ridotto numero di viaggi previsto;

 gli impatti sulla componente suolo e sottosuolo potrebbero essere generati dall’occupazione di suolo, dall’asportazione di suolo superficiale, dal rilascio di inquinanti sul suolo, dalla modifica della morfologia di cantiere nonché dalla produzione di terre e rocce da scavo. Al fine di eliminare qualsiasi rischio di rilascio accidentale e di interazione con la componente suolo, non saranno utilizzati erbicidi o altre sostanze potenzialmente contaminanti, per inibire la crescita di specie erbacee e arbustive incontrollate che potrebbero impedire di massimizzare l'efficienza dell'impianto fotovoltaico, individuando pertanto

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suolo, che sarà comunque mitigato con la corretta manutenzione e gestione dei mezzi di cantiere. Gli scavi saranno approfonditi al massimo per circa 120 cm (nel caso dei cavidotti) e pertanto il progetto esclude interferenze con il sottosuolo, mentre la morfologia originaria del sito di progetto di fatto non sarà modificata in quanto come sopra riportato esso risulta pianeggiante e quindi adatto ad ospitare l’impianto in oggetto a valle di una regolarizzazione del piano di campagna di modesta entità e durata;

 durante la cantierizzazione dell'opera è prevista la produzione di rifiuti assimilabili a RSU, di inerti, imballaggi, scarti, etc. Tali rifiuti saranno opportunamente gestiti attraverso la raccolta, eventuale differenziazione quando possibile e conferimento in strutture dedicate all'esterno del sito;

mentre in fase di esercizio:

 relativamente alla componente atmosfera non sono previste emissioni di alcun tipo, mentre la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile apporterà alla componente in parola un effetto positivo dato dalla minore emissione di CO2 conseguente alla riduzione della produzione di energia da fonti fossili;

 con riferimento all’ambiente idrico, è stimato un impatto pressoché nullo in quanto la collocazione dei corsi d’acqua rispetto all’area di progetto comporta assenza di effetti delle attività di progetto sia sulle acque superficiali sia su quelle sotterranee, anche nella considerazione che la falda si attesta ad un livello inferiore a quello di scavo per la posa dei cavidotti;

 per quanto riguarda l’occupazione di suolo dovuta alla posa dei moduli fotovoltaici, nello SPA si dichiara che tale sottrazione, sebbene di notevole entità (16 ha), non sarà effettiva giacché il terreno sottostante i pannelli continuerà ad essere oggetto di attività di pascolo di ovini e non sarà sostanzialmente realizzata nessuna nuova pista, tranne quelle di accesso ai singoli lotti di impianto, dato che sarà sufficiente utilizzare la viabilità esistente;

 relativamente all’impatto sulla fauna stanziale, il progettista stima tale effetto trascurabile in quanto gli animali presenti nell’area indagata risultano già condizionati dalle numerose attività agricole presenti, mentre l’impatto sull’avifauna migratoria l’impianto è ritenuto non significativo nella considerazione che il disturbo sia limitato alle aree in cui saranno installati i moduli fotovoltaici e le zone limitrofe. In progetto è comunque prevista, quale misura di mitigazione del disturbo sulla fauna, la realizzazione delle opere nel periodo di minore attività biologica degli animali, ovvero tra settembre e marzo;

 per quanto concerne la componente paesaggio, lo SPA dichiara che l'analisi delle correlazioni visuali mostra come i punti di vista dinamici e di fruizione siano esclusivamente quelli dalla strada statale SS 188. Inoltre le strutture civili e la cabina di impianto di rete per la connessione saranno interne o poste al confine perimetrale lato est ovest e saranno di tipologia analoga a quelle già presenti nell'area circostante.

Il progettista stima l’impatto sul paesaggio trascurabile data la morfologia pianeggiante del sito. In ogni caso, al fine di mitigare l’impatto sulla componente paesaggio il progetto prevede la realizzazione di una recinzione e di una fascia perimetrale arborea di ampiezza minima di 8 metri e costituita da specie arboree della famiglia delle Tamaricacee, piante resistenti ai climi mediterranei, ma soprattutto resistenti ai suoli ed alle acque saline, che caratterizzano il sito in esame;

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CONSIDERATO che il progetto prevede la realizzazione di un cavidotto aereo di connessione in MT con la cabina primaria esistente, denominata “Matarrocco”, per un tracciato di circa 10 km e che non è stata identificata e valutata alcuna alternativa progettuale quale ad esempio l’interramento del cavidotto lungo la viabilità esistente;

CONSIDERATO che parte del cavidotto della linea MT da realizzare ricade all’interno del Paesaggio locale 5f “paesaggio agrario tradizionale delle colture specializzate e di pregio e aree di interesse archeologico comprese” del Piano paesaggistico degli Ambiti 2 3 della provincia di Trapani le cui norme di attuazione non consentono di “realizzare tralicci, antenne per telecomunicazioni ad esclusione di quelle a servizio delle aziende, impianti per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili escluso quelli destinati all’autoconsumo e/o allo scambio sul posto architettonicamente integrati”;

CONSIDERATO che una piccola parte del cavidotto della linea MT da realizzare ricade all’interno del Paesaggio locale 16b “Paesaggi fluviali, aree di interesse archeologico comprese” del Piano paesaggistico degli Ambiti 2 3 della provincia di Trapani le cui norme di attuazione non consentono:

“qualsiasi azione che comporti l’alterazione del paesaggio e dell’equilibrio delle comunità biologiche naturali, con introduzione di specie estranee alla flora autoctona;

 attuare interventi che modifichino il regime, il corso o la composizione delle acque, fatte salve le esigenze di attività agricole esistenti e, come per norma, gli interventi volti a garantire la pubblica incolumità”;

CONSIDERATO che l’area di progetto ricade all’interno della zona del “Marsala D.O.P.” e che risulta parzialmente interessata dalla presenza di un vigneto, per il quale è previsto l’espianto al fine di consentire la posa dei moduli fotovoltaici in parola;

CONSIDERATO che il progetto non ha indagato l’effetto cumulo con altri progetti di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con particolare riferimento all’avifauna migratrice (effetto lago) e agli aspetti percettivi sul paesaggio;

CONSIDERATO che l’area di progetto ricade lungo il corridoio migratorio per l’avifauna in transito tra il continente africano e quello europeo;

CONSIDERATO che, essendo il sito di progetto destinato parzialmente a colture di seminativo e soggetto ad impaludamento nei mesi invernali, lo stesso risulta potenzialmente favorevole per la sosta, l’alimentazione e lo sviluppo di alcune specie di uccelli di cui all’Allegato I alla Direttiva Uccelli 79/409/CEE, oggi sostituita dalla 2009/147/CE ed agli Allegati alla Convenzione di Berna, come riportato nello stesso Studio Preliminare Ambientale;

CONSIDERATO che le Z.P.S. ITA010006 “Paludi di Capo Feto e Margi Spanò” Z.P.S. ITA010031

“Laghetti di Preola, e Gorghi Tondi, Sciare di Mazara e Pantano Leone” risultano distanti dal sito di

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CONSIDERATO che il Sito Natura 2000 più vicino all’area di interesse progettuale risulta essere la Z.S.C.

ITA010014 “Sciare di Marsala” la quale risulta caratterizzata da habitat di tipo vegetazionale steppico non presenti nell’area di interesse progettuale;

VALUTATO che data la distanza del sito di progetto dai sopracitati Siti Natura 2000 e la tipologia di habitat tutelati è ragionevolmente possibile escludere effetti significativi sullo stato di conservazione degli habitat e delle specie di cui ai relativi Formulari Natura 2000;

CONSIDERATO che lo stesso Proponente nello Studio Preliminare Ambientale ha ribadito che: “L'area oggetto di intervento si inserisce in un contesto di interesse naturalistico ospitante specie faunistiche di importanza sia regionale che comunitaria e specie più ruderali caratterizzanti gli ambienti seminaturali e antropici. La fauna presente in queste aree è legata, alla presenza di aree umide d'acqua dolce, e agli ambienti fluviali. La presenza di impluvi naturali contribuisce ad accrescere sensibilmente eterogeneità ambientale e la biodiversità offrendo opportunità di sopravvivenza a molte specie di vertebrati ed invertebrati, anche se la diffusa fruizione agricola ha compromesso irrimediabilmente la ricchezza floro- faunistica del territorio”, e che al contempo l’elaborato in parola risulta carente di uno Studio faunistico puntuale che indaghi la fauna sia stanziale sia migratoria presente nel sito di intervento nonché i potenziali impatti sulle specie rinvenute prodotti dalla realizzazione dell’impianto in argomento, il quale permetta l’adozione di eventuali misure di mitigazione;

CONSIDERATO che il Piano Energetico Ambientale della Regione Siciliana, approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 1 del 03 febbraio 2009, al punto n. 20 prevede che: “L’Autorizzazione per la realizzazione di impianti di energia da fonte rinnovabile su terreni agricoli non può essere rilasciato ove essi non siano dichiarati dalla Amministrazione compatibili con la valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali e la tutela delle biodiversità e del patrimonio culturale e del paesaggio rurale”;

VALUTATO che la realizzazione del parco fotovoltaico in oggetto può comportare un impatto potenziale significativo, permanente e negativo sulla componente ambientale “suolo e sottosuolo”, a causa della sottrazione di suolo naturale per circa 16 ettari di terreno, altrimenti occupato da vegetazione naturale o destinato a coltivazione di seminativo e/o vitigni D.O.P.;

VALUTATO che la realizzazione delle opere di connessione alla Rete Elettrica Nazionale previste in progetto, ovvero la realizzazione di un elettrodotto aereo per la lunghezza di circa 10 km che interesserà aree di pregio naturalistico e pertanto tutelate dal citato Piano Paesaggistico della Provincia di Trapani, può produrre un impatto potenziale significativo e negativo sia sul fattore paesaggio nonché per il fenomeno della elettrocuzione e collisione sul fattore fauna;

VALUTATO che a fronte di impatti significativi e temporanei attesi nella fase di cantiere per la realizzazione e, a fine ciclo di vita, per la dismissione dei moduli fotovoltaici, consistenti nella produzione di polveri e nelle emissioni di gas di scarico degli automezzi, per i quali impatti sono previste in progetto delle

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misure di mitigazione, il progetto consentirà di ridurre l’emissione di atmosfera di CO2 per circa 8.000 t/anno;

VALUTATO che la realizzazione del parco fotovoltaico in parola e delle relative opere di connessione può produrre effetti sulle specie di uccelli stanziali e/o migratori potenzialmente presenti nel sito di intervento tutelate ai sensi della citata Direttiva 2009/147/CE nonché della Convenzione di Berna;

VALUTATO in conclusione che per quanto sopra esposto il progetto in oggetto può determinare impatti significativi sulle componenti ambientali suolo, paesaggio e fauna;

La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale

Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO

ESPRIME

ai sensi dell’art. 19 del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. parere di assoggettabilità a Valutazione di Impatto Ambientale ex art. 23 del medesimo decreto per il “Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico di potenza pari a 7,8 MWp, su terreno agricolo in C.da Capofeto del Comune di Marsala, denominato Capofeto”.

Riferimenti

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