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Università degli Studi di Salerno. Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria

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Università degli Studi di Salerno

Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria

RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE A.A. 2006/07

(completato il 29/6/2007)

Componenti del gruppo di autovalutazione :

Fabrizia Caiazzo, tel. 089.964323, e-mail: f.caiazzo@unisa.it (Docente) Presidente del Gruppo Francesca Romana d'Ambrosio, tel. 089.964107, e-mail : fdambrosio@unisa.it (Docente) Ing. Raffaele Iannone, Tel. 089964004, e-mail: riannone@unisa.it (Docente)

Elena Caracciolo, tel. 089.964042, e-mail: segdimec@unisa.it (Personale tecnico amministrativo) Eugenio Meloni, tel. 089.964041, e-mail: adimec@unisa.it (Manager Didattico)

(2)

Introduzione

L’Università degli Studi di Salerno si propone, in conformità con quanto previsto dallo Statuto di Ateneo, di perseguire l'elaborazione e la trasmissione delle conoscenze, promuovendo ed organizzando la ricerca e curando, con azioni coordinate, la formazione culturale e professionale, nonché la crescita civile degli studenti. In particolare, la Facoltà di Ingegneria, cui il CdS in Ingegneria Gestionale afferisce, si pone l'obiettivo di formare figure professionali in grado di recepire e gestire l’innovazione scientifica e tecnologica negli ambiti disciplinari caratterizzanti la classe di appartenenza.

In Tabella 1 sono riportati i dati ufficiali, aggiornati al 18.06.2007, riguardanti l'organico dei docenti della Facoltà di Ingegneria.

Tabella 1 - Organico dei docenti della Facoltà di Ingegneria aggiornato al 18.06.2007.

fascia numero

prima ordinari 44

straordinari 8

fuori ruolo 1

seconda associati confermati 31

associati 21

ricercatori semplici 42

confermati 29

incaricati stabilizzati 1

Nelle Tabelle 2 e 3, per ciascun Corso di Studi attivato in Facoltà di Ingegneria rispettivamente di primo e secondo livello, sono riportati il numero dei docenti (suddivisi per fascia) ad esso afferenti nell'A.A 2006-2007 e quello degli studenti immatricolati negli ultimi 3 anni. Si precisa che molti docenti svolgono il proprio compito didattico istituzionale in più corsi di Studi della Facoltà. La Tabella 4, infine, fa riferimento al Corso a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura.

Tutti i Corsi di Laurea e di Laurea Specialistica sono erogati con modalità in presenza.

Tabella 2 - Numero di docenti e di immatricolati suddivisi per CdS di primo livello della Facoltà di Ingegneria.

Le classi sono quelle previste dal D.M. 509/99.

Corso di Studi Docenti studenti immatricolati

prima fascia

Seconda fascia

ricerca

tori

2004/05 2005/06 2006/07

Ingegneria chimica (Classe 10) 11 16 15 61 83 67

Ingegneria civile (Classe 8) 8 8 3 207 154 162

Ingegneria civile per l'ambiente ed il territorio (Classe 8)

6 9 7 146 88 82

Ingegneria elettronica (Classe 9) 12 16 16 191 87 73

Ingegneria informatica (Classe 9) 4 2 7 - 190 166

Ingegneria gestionale (Classe 10) 5 4 4 - 103 124

Ingegneria meccanica (Classe 10) 20 10 19 164 105 142

(3)

Tabella 3 - Numero di docenti e di immatricolati suddivisi per CdS di secondo livello della Facoltà di Ingegneria.

Le classi sono quelle previste dal D.M. 509/99.

Corso di Studi Docenti studenti immatricolati

prima fascia

seconda fascia

ricerca

tori

2004/05 2005/06 2006/07

Ingegneria alimentare

(Classe 27/S)

10 12 6 3 9 5

Ingegneria chimica (Classe 27/S) 8 12 4 13 15 32

Ingegneria civile (Classe 28/S) 11 13 9 17 20 28

Ingegneria elettronica (Classe 32/S)

11 12 6 23 38 51 Ingegneria meccanica

(Classe 36/S)

12 7 11 17 46 33 Ingegneria per l'ambiente ed il

territorio (Classe 38/S)

8 9 4 12 39 48

Tabella 4 - Numero di docenti e di immatricolati suddivisi per CdS a ciclo unico della Facoltà di Ingegneria. Le classi sono quelle previste dal D.M. 509/99.

Corso di Studi Docenti studenti immatricolati

prima fascia

seconda fascia

ricerca

tori

2004/05 2005/06 2006/07

Ingegneria edile-architettura

(Classe 4S)

4 11 8 - 80 87

Il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale, insieme al Corso Laurea in Ingegneria Meccanica ed al Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica, è gestito dall'Area Didattica di Ingegneria Meccanica; si inquadra nella classe delle Lauree in Ingegneria Industriale (classe 10) sancite dal D.M. 4 agosto 2000 “Determinazione delle classi delle lauree universitarie”, che ne definisce gli obiettivi formativi qualificanti e le attività formative indispensabili.

Nell’Ateneo Salernitano il CdS in Ingegneria Gestionale è stato attivato nell’A.A. 2005-06. Tale

attivazione è avvenuta a valle dello studio di fattibilità, redatto dai componenti dell’Area Didattica

di Ingegneria Meccanica, nel quale sono riportati il contesto economico e produttivo ed i nuovi

fattori di competitività, gli obiettivi formativi, il profilo professionale e gli sbocchi occupazionali

previsti per gli ingegneri gestionali. Lo studio di fattibilità ha anche analizzato la presenza di corsi

concorrenti nell’Ateneo e nel sistema universitario considerando l’offerta formativa a livello

regionale, al fine stimare il numero di immatricolati che un tale corso, una volta attivato presso

l’Università di Salerno, ragionevolmente dovrebbe attendersi. E’ stata analizzati in maniera

approfondita la situazione degli immatricolati presso l’Università di Napoli Federico II, che

nell’A.A. 2004-2005 era l’unica università della regione ad offrire un corso di Laurea in Ingegneria

Gestionale. Analizzando i dati relativi al numero di immatricolati in funzione delle aree geografiche

di provenienza è stato possibile dedurre informazioni riguardo al comportamento di scelta degli

studenti, provenienti dalle province esaminate, in merito alla possibilità di iscriversi ad un corso di

ingegneria attivo sia presso l’Università di Salerno sia presso l’Università di Napoli. Si è stimato

che un numero di studenti compreso tra 70 e 95 che nell’A.A. 2004-2005 si sono iscritti al Corso di

studi in Ingegneria Gestionale a Napoli ragionevolmente avrebbero optato per la nuova sede

universitaria salernitana. Tale componente, relative ai flussi interprovinciali, non è stata l’unico

elemento necessario per stimare l’attesa di immatricolati per il corso di Ingegneria Gestionale, in

quanto è stato tenuto in conto almeno un altro importante fattore: l’effetto di attrazione che il nuovo

Corso di Ingegneria Gestionale avrebbe esercitato su studenti che, non volendo spostarsi fuori sede,

si sarebbero potuti orientare su di uno dei corsi già presenti a Salerno. Tale fattore, di sicuro rilievo,

è di difficile misurazione. Al fine di dare una valutazione orientativa a tale fenomeno è stato

(4)

possibile osservare che il corso di Ingegneria Gestionale, ove attivo, assume sempre un’importanza notevole per numero di iscritti rispetto al totale degli iscritti della Facoltà di Ingegneria.

Considerando che il numero di immatricolati alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno è stato nell’ A.A. 2004-05 pari a circa 700 studenti, con l’istituzione ed attivazione del nuovo Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale, è stato possibile stimare il numero di immatricolati in Ingegneria Gestionale dell’ordine dei 100 studenti, la maggior parte dei quali per effetto del naturale spostamento delle immatricolazioni legato al bacino di provenienza. Tale spostamento dall’unica Facoltà di Ingegneria della Campania nella quale il suddetto Corso di Studi è attivato, oltre ad una evidente razionalizzazione dell’offerta formativa della Facoltà di Ingegneria di Salerno, contribuirà quindi anche al decongestionamento dell’Università di Napoli Federico II.

In riferimento all’analisi del mercato del lavoro riguardo alle caratteristiche e alle competenze richieste agli ingegneri gestionali nello studio di fattibilità sono riportati i risultati emersi da un’indagine condotta dal Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri, riguardo al mercato dell’ingegneria per l’anno 2003 che evidenziano, nonostante il trend generale negativo, un incremento delle assunzioni di giovani laureati in Ingegneria Gestionale. (fonte: L’ingegnere italiano – Mensile del CNI, num. 330, settembre 2004). Anche i dati ISTAT 2004 su Università e mondo del lavoro, sottolineano il primato di Ingegneria Gestionale relativamente alla percentuale di laureati (quinquennali) che, entro 3 anni dal conseguimento del titolo, trova un lavoro continuativo.

Per i laureati in Ingegneria Gestionale, tale percentuale è pari al 93,4%, che risulta il valore più alto in assoluto tra tutti i laureati (fonte: Assindustria-CampusOne, “Indagine di rilevazione dei fabbisogni professionali in azienda in Campania e nel salernitano” settembre 2004). Per quanto riguarda la domanda di laureati di primo livello, non essendo ancora disponibile alcuna rilevazione Istat, si può fare riferimento alla situazione dei diplomati universitari in Ingegneria Logistica e della Produzione, che è certamente il titolo di studi più prossimo a quello di Ingegneria Gestionale ad indirizzo produttivo. Tale situazione evidenzia una percentuale di assunzione pari al 95,7%, comunque tra le più elevate in assoluto tra tutte le altre categorie.

Allo scopo di identificare con un grado ulteriore di dettaglio le competenze specifiche e quindi i profili professionali per i quali permanga una effettiva domanda da parte delle imprese - con particolare riferimento ai settori industriali essenziali per lo sviluppo del Mezzogiorno - è possibile prendere a riferimento i risultati di un’indagine finanziata dal Ministero del Lavoro e dal Fondo Sociale Europeo. Questo studio svolto con la collaborazione di Confindustria, delle Associazioni Industriali delle regioni Obiettivo 1, della CRUI (Conferenza dei Rettori Universitari Italiani) e dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) ha analizzato il collegamento tra la domanda di professionalità delle imprese meridionali e l’offerta formativa post-diploma ed universitaria.

L’indagine, denominata Minerva@Vulcano, ha fatto emergere un quadro decisamente articolato di figure professionali che risultano di interesse per le imprese meridionali. D’analisi dei risultati è emerso una domanda decisamente elevata, da parte del mercato del lavoro, per un profilo professionale come quello dell’ingegnere gestionale, che è configurato proprio per ricoprire ruoli organizzativi e di responsabilità per i quali siano anche richieste competenze di base di natura tecnologica.

Per l’analisi delle risorse necessarie e disponibili si è fatto riferimento alle prescrizioni sui requisiti minimi per l’attivazione di nuovi corsi di laurea o master, fornite dal Comitato Nazionale di Valutazione Studi Universitari (CNVSU) nel suo documento N. 17/01 del Dicembre 2001. Tale documento definisce i requisiti minimi di dotazione di risorse occorrenti per lo svolgimento di un corso di studio universitario. I criteri e le variabili da prendere in considerazione per effettuare la valutazione dei “requisiti minimi” all’atto della istituzione di un nuovo corso di laurea sono anche:

• docenti di ruolo disponibili nella Facoltà

• strutture disponibili (aule, laboratori, biblioteche)

D’analisi effettuata e si è giunti alla conclusione che i requisiti minimi sono pienamente

soddisfatti considerando anche che nell’anno accademico 2005-2006 sono state previste da parte

della Facoltà di Ingegneria l’attivazione del Corso di Studi in Ingegneria Informatica di primo

Livello (Classe 9) e di Ingegneria Edile ed Architettura - Ciclo Unico (Classe 4S).

(5)

Il Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale attivato nell’A.A. 2005-06 appartiene alla Classe 10 delle Lauree di primo livello ha una durata triennale e si articola secondo un percorso formativo che prevede un’attività didattica pari complessivamente a 180 Crediti Formativi Universitari (CFU).

Tali crediti sono costituiti da lezioni, esercitazioni applicative, esercitazioni progettuali e laboratori.

Il profilo culturale e professionale dell’ingegnere gestionale richiede conoscenze di tipo metodologico-quantitativo ed una conoscenza approfondita dei processi produttivi, gestionali ed economici che caratterizzano il funzionamento delle aziende al fine di operare con un approccio multidisciplinare, in grado di collegare ed integrare tra loro i diversi contributi di natura specialistica necessari alla soluzione dei problemi aziendali.

L’attività di autovalutazione è stata svolta secondo il modello di riferimento CRUI per la

valutazione della qualità di corsi di laurea e corsi di laurea magistrale in edizione 2005. Nell'attività

sono stati coinvolti tutti i docenti e ricercatori afferenti all'Area Didattica di Ingegneria Meccanica,

in particolare i componenti delle varie commissioni, ed il personale della Segreteria di Area

Didattica.

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DIMENSIONE A – SISTEMA DI GESTIONE E STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Domanda A1.1: Sono stati identificati i processi tramite i quali si gestisce il CdS?

Il CdS in Ingegneria Gestionale è stato attivato nell’A.A. 2005-06 con un manifesto di studi che prevede il solo orientamento formativo e con l’accensione dei corsi relativamente al primo anno.

Nell’A.A. 2006/2007 sono stati attivati i corsi relativi al sia al primo che al secondo anno.

Il CdS in Ingegneria Gestionale afferisce all’area didattica in Ingegneria Meccanica. Avendo avviato l’attività di autovalutazione sono stati individuati tutti i processi ed i sottoprocessi attraverso i quali il CdS deve essere gestito. E’ stata anche formalizzata e pianificata la gestione dei servizi di contesto per l’internazionalizzazione e l’inserimento nel mondo del lavoro anche se tale gestione sarà operativa a partire dall’A.A. 2007-08 ovvero quando sarà completata l’attivazione del CdS.

Il processo di riesame ha cominciato ad essere operativo nel 2007.

Le Commissioni, i Referenti ed i Gruppi di lavoro individuati coincidono con quelli del CdS in Ingegneria Meccanica come anche i componenti del Comitato di Indirizzo per poter inizialmente meglio gestire il processo formativo.

I processi e i relativi sottoprocessi per la gestione del CdS sono descritti in dettaglio nella scheda A.1.1. La sequenzialità e le interazioni tra i vari processi, secondo la logica del ciclo PDCA (Plan Do Check Act) che caratterizza l’approccio al miglioramento continuo dei moderni sistemi qualità, sono evidenziate in maniera sintetica nel diagramma di flusso di figura A.1.

Il CdS ha deciso di dotarsi di un sistema di gestione per la qualità prendendo come riferimento due modelli di sistema: quello proposto dalla CRUI e la norma internazionale ISO 9001:2000; in particolare, nell’impostazione del sistema, il CdS ha scelto di innestare sulla base dei principi generali della norma ISO 9001 gli aspetti specifici che il modello CRUI prevede per l’organizzazione universitaria, quali l’individuazione delle esigenze delle PI e gli obiettivi di apprendimento.

I lavori di sviluppo del sistema di gestione per la qualità, coordinati ed in parte svolti dal manager didattico del CdS, hanno finora prodotto l’intera documentazione necessaria alla gestione dei processi secondo il modello della CRUI, che è stata distribuita agli utilizzatori.

L’impegno del CdS a favore di una gestione per la qualità è riportato nel documento ADIMEC- MOD:5502 disponibile sul sito www.adimec.unisa.it ed è documentato nella Scheda A1.2.

Relativamente all’attività di ricerca in accordo a quanto previsto dallo statuto di Ateneo il CdS favorisce la collaborazione interdisciplinare e di gruppo nonchè la stretta connessione con l’attività didattica. L’attività di ricerca svolta dai docenti consente di poter aggiornare continuamente i contenuti dei corsi, consentendo agli studenti di conoscere i nuovi sviluppi della tecnica. Inoltre anche le tematiche della prova finale sono di solito inerenti all’attività di ricerca del docente. I Seminari: tenuti di norma da esperti o studiosi nazionali o internazionali costituiscono un ulteriore momento di interazione tra attività didattica e di ricerca duranti i quali gli studenti sono edotti su specifiche tematiche aggiornate, attinenti i vari settori scientifico disciplinari.

Al fine di promuovere la cultura della qualità tra il proprio personale, il CdS, in collaborazione

con l’Ateneo e con il Dipartimento di Ingegneria Meccanica ha organizzato una serie di incontri e

seminari su tematiche di qualità e miglioramento continuo dei processi, per dettagli si rimanda alla

scheda A1.2.

(7)

Domanda A1.2: Le modalità di gestione della documentazione relativa a tutti i processi identificati sono efficaci?

La documentazione utilizzata per la gestione del CdS è la seguente:

™

documenti di guida

• D.M. n. 270/04 - Modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, approvato con decreto del Ministro dell'Università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509.

• D.M. n. 509 3 novembre 1999 – Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei

• D.M. 4 agosto 2000 – Determinazione delle classi delle lauree universitarie

• Statuto dell’Università degli Studi di Salerno

• Modello di valutazione CRUI ed. 2005

• Norma UNI EN ISO 9001:2000

• Rapporti di valutazione esterna

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Regolamenti di Ateneo per la didattica e per la gestione delle risorse umane:

• Regolamento didattico di Ateneo emanato con D.R. 14.9.2001 n.4864, modificato e integrato con D.R.10.06.2004 N. 2371

• D.R.di modifica art.33 del Regolamento didattico di Ateneo

• Regolamento per l’incentivazione dell’impegno didattico dei professori e dei ricercatori emanato con D.R. 4982 del 18/12/2003 e modificato con D.R. n. 1173 del 17/05/2005

• Regolamento generale sulle attività didattiche emanato con D.R. 409 del 30/01/2003 modificato con D.R. 4328 del 31/10/2003 e successivamente modificato con D.R. 4981 del 19/12/2003

• Regolamento di Ateneo per la copertura di posti di personale docente e ricercatore mediante trasferimento o mobilità con D.R. Settembre 2006 n. 2525

• Regolamento di Ateneo per l’autorizzazione allo svolgimento di incarichi retribuiti al personale docente e ricercatore in regime di tempo pieno (art. 58 D.L.vo 29/93 e art. 26 D.L.vo 80/98) - Emanato con Decreto Rettorale in Data 11 Novembre 1998, n. 4929 e modificato in data 2 dicembre 2004, n.4217

• Regolamento di Ateneo per la disciplina dei contratti di insegnamento (d.m. 21.5.98 n.242) d.r. 23.7.99 n. 4039 modificato con d.r.13.10.2003 n. 4118 e affisso all'albo di ateneo il 15.10.2003

• Regolamento per la stipula di contratta per collaborazioni didattiche a tempo determinato d.r. 2.3.2000 n. 1380

• Regolamento per le assunzioni a tempo indeterminato di personale tecnico ed amministrativo d.r.13.9.2001 n. 4860

• Regolamento per le assunzioni di personale a tempo determinato d.r.17.5.98 n. 885 modificato con d.r. 11.5.2001 n. 2671

• Regolamento per la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale D.R. 30.5.2003 N. 2326

• Regolamento di Ateneo di attuazione delle norme in materia di trattamento dei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003 n. 196 emanato con D.R. 19 .12. 2005 n.

3127

• Regolamento di Ateneo per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari in attuazione del Decreto Legislativo 30 Giugno 2003 n. 196 e relative schede (A,B,C,D) emanato con D.R.

12.12.2005 n. 3093

• Regolamento di Ateneo del Dipartimento di Ingegneria Meccanica D.R. 31.8.2004 N. 3128

• Regolamento di Ateneo del Quadro delle Strutture Didattiche emanato con D.R. 19.12.2005 n. 3128

• Regolamento cultori della materia D.R. 7.2.2006 N.372 e rettificato con D.R. 7.3.2006

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N.673

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Regolamenti di Ateneo per gli studenti:

• Regolamento di ateneo di tutorato d.r. 10.3.98 n. 692

• Regolamento di Ateneo per la gestione, tenuta e tutela delle tesi modificato con D.R. 1313 del 7 giugno 2005

• Regolamento di Ateneo delle iniziative culturali e sociali degli studenti emanato con d.r. 28 marzo 2000 n.241, modificato con d.r. 22 luglio 2002 n.3659, modificato con d.r. 23 marzo 2004 n.1423 e modificato con d.r. 11 luglio 2005 n.1574

• Regolamento di Aeneo per le attività a tempo parziale degli studenti emanato con d.r.

n.3244 del 30.7.2003

• Regolamento di Ateneo per l’elezione dei rappresentanti degli studenti negli organi collegiali

• Regolamento di Ateneo per la selezione e l’utilizzazione delle figure previste dalla l. 170 dell’11 luglio 2003, art. 1, lettera b e dal d.m. n. 198 del 23 ottobre 2003, art. 2, comma 3 D.R. 19.10.2004 N. 3664

™

documenti normativi di Facoltà e del Corso di Studi:

• sono riportati nella scheda A.1.3.

™

procedure gestionali e tecniche

• sono riportati nella scheda A.1.3.

™

documenti di lavoro e modulistica

• guida dello studente

• sono riportati nella scheda A.1.3.

™

documenti di registrazione

• sono riportati nella scheda A.1.3.

Le modalità di gestione della documentazione sono regolate da una procedura dedicata, la ADIMEC-PRO:4231. Tutta la documentazione risulta essere identificabile, accessibile e garantita nei contenuti; inoltre, sono state stabilite regole per il controllo della documentazione esterna (in ingresso e in uscita), dei dati su supporto informatico e dei requisiti cogenti applicabili. I documenti rispondono a caratteristiche di forma prefissate, anch’esse ampiamente descritte nella procedura di gestione.

In definitiva, il controllo della documentazione avviene secondo le seguenti fasi:

• preparazione e verifica;

• approvazione;

• distribuzione e ricezione;

• archiviazione degli originali;

• revisione del contenuto.

In particolare:

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per la terza fase, la documentazione è distribuita a cura della Segreteria di Area Didattica in modo controllato, secondo elenchi e/o liste di distribuzione;

™

per la terza e la quarta fase sono state stabilite regole che prevedono la rimozione e l’identificazione dei documenti obsoleti in modo da evitare l’utilizzo di riferimenti non più validi;

™

per la quinta fase, le eventuali modifiche, opportunamente evidenziate per facilitare la lettura ai destinatari del documento, sono regolamentate dalla procedura, in quanto anche i documenti revisionati vengono verificati ed approvati.

I documenti relativi alla legislazione e alla normativa universitaria, agli statuti ed ai regolamenti universitari, vengono consegnati in copia, a cura dalla segreteria didattica, al manager didattico e al presidente di area didattica; quest’ultimo provvede a trasferire le informazioni all’Area Didattica.

La corrispondenza generica dell’area didattica non segue la formalizzazione precedentemente

esposta in quanto non deve essere protocollata e viene distribuita senza ulteriori formalità; quella in

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arrivo dall’esterno viene normalmente ricevuta dalla segreteria didattica che la smista direttamente agli interessati.

Nel dettaglio le modalità di gestione, per alcuni dei principali documenti utilizzati dal CdS sono riportate nella Scheda A1.3 in allegato.

Domanda A1.3: Le modalità di comunicazione con le PI sono efficaci?

Relativamente alle modalità di comunicazione con le PI, queste, chiaramente identificate nella dimensione B del presente rapporto, sono rappresentative dei soggetti che condizionano e/o rimangono coinvolti nella progettazione, nell’erogazione e nel supporto dell’offerta didattica; come si vedrà, il CdS considera PI i docenti, gli studenti, altre strutture universitarie, le istituzioni scolastiche, le piccole, medie e grandi industrie, gli ordini professionali.

La comunicazione sistematica con le parti interessate avviene secondo diverse modalità e a diversi livelli, così come di seguito descritto.

La comunicazione con tutte le parti interessate, e in generale con il mondo esterno, prevede come attori principali sia la Facoltà che il Dipartimento di Ingegneria Meccanica, DIMEC, che il CdS.

A livello di Facoltà, è innanzitutto prevista la presentazione annuale del Manifesto degli Studi.

Sempre la Facoltà mette a disposizione la Guida dello Studente, resa disponibile su supporto informatico a fine luglio 2005, che raccoglie informazioni di carattere sia amministrativo che didattico. In particolare, la guida riporta tutti i programmi dei corsi con indicazione del corrispondente numero di crediti, del nome del docente responsabile, della collocazione temporale (anno, semestre), delle propedeuticità, dei testi consigliati e delle modalità d’esame; sono anche previste informazioni supplementari in termini di capacità e competenze che lo studente acquisisce seguendo ciascun corso.

A livello di Area Didattica, è operativo, all’indirizzo www.adimec.unisa.it, un sito dedicato al CdS in Ingegneria Gestionale che fornisce informazioni su docenti (quali reperibilità, orari di ricevimento e corsi di docenza), programmi dei corsi, tutorato, mobilità, regolamenti, eventi ed informazioni varie; il sito contiene inoltre una serie di link a strutture dell’Ateneo e del mondo esterno.

La gestione del sito avviene secondo le seguenti modalità (descritte nel dettaglio nella procedura ADIMEC-PRO:6303):

a fronte di un’esigenza che si manifesta secondo delle scadenze previste:

• ogni 4 mesi (indicativamente alla fine di febbraio, giugno e ottobre) per l’aggiornamento degli argomenti di tesi per singolo settore, dei curricula dei docenti, delle pubblicazioni e dei link di interesse;

• a fine luglio: per il manifesto degli studi ed i programmi degli insegnamenti;

• a fine ottobre: per l’elenco attribuzione tutor/studenti

Alternativamente è possibile avanzare una formale richiesta di aggiornamento del sito utilizzando la scheda ADIMEC-MOD:6303/1 contenente le informazioni necessarie ad effettuare

l’aggiornamento; successivamente la richiesta viene vagliata per valutarne l’idoneità agli standard del sito (lunghezza del file, correttezza delle informazioni, etc.); infine, in caso di accettazione, si procede operativamente all’aggiornamento, provvedendo inoltre a registrare l’avvenuta operazione sulla scheda suddetta.

Relativamente alla comunicazione con gli studenti in Facoltà, in generale negli spazi di maggiore

affluenza, ed in particolare davanti alla Presidenza, alla Segreteria di Area Didattica e al DIMEC,

sono presenti bacheche in cui sono affissi gli orari di lezione, l’elenco di assegnazione dei Tutor, gli

orari di ricevimento allievi, il calendario degli esami e della prova finale e le convocazioni per le

discussioni dei piani di studio.

(10)

Altro importante canale di comunicazione con gli studenti è rappresentato dalla partecipazione dei loro rappresentanti alle riunioni del Consiglio di Area Didattica e del Riesame.

L’efficacia della comunicazione è verificata attraverso il questionario di valutazione della didattica e degli aspetti organizzativi del CdS.

Principali momenti di comunicazione con tutto il corpo docente sono costituiti dalla partecipazione alle riunioni del Consiglio di Facoltà e del Consiglio di Area Didattica. Per alcuni docenti, ulteriori sistematici momenti di comunicazione sono rappresentati dalla partecipazione agli incontri delle Commissioni, del Comitato di Indirizzo e del Nucleo del Riesame.

L’efficacia della comunicazione è verificata dal Presidente di Area Didattica nel rapporto continuo con i docenti e negli incontri ufficiali.

La principale modalità di comunicazione con le istituzioni scolastiche, le piccole, medie e grandi industrie e gli ordini professionali è rappresentata dai momenti di incontro del Comitato di Indirizzo e dalle ulteriori comunicazioni che possono intercorrere per lo svolgimento di iniziative congiunte.

L’efficacia della comunicazione è verificata dal Presidente di Area Didattica attraverso gli incontri ufficiali.

Sulla base delle attività svolte con le parti interessate si può affermare che l’efficacia complessiva della comunicazione ha attualmente un livello accettabile.

Le modalità di comunicazione sono documentate in maniera schematica nella Scheda A1.4 in allegato.

Elemento A2: STRUTTURA ORGANIZZATIVA

Domanda A2.1: Le strutture organizzative del CdS e della struttura di appartenenza sono adeguate ai fini di una efficace gestione di tutti i processi identificati?

Nelle schede A.2.1, A.2.2 e A.2.3. in allegato sono riportate rispettivamente le posizioni di responsabilità per tutti i processi identificati, i legami di relazione e di dipendenza tra tali posizioni e la matrice delle responsabilità.

Ovviamente, l’organo cui sono affidate le maggiori responsabilità e che coordina l'organizzazione del CdS, è il Consiglio di Area Didattica, che si avvale del supporto di Commissioni ad hoc (i cui compiti sono dettagliati nella scheda A2.2). In particolare, nei limiti imposti dai regolamenti di Ateneo e di Facoltà, il Consiglio elabora proposte in merito:

• alla copertura degli insegnamenti vacanti mediante carico didattico, supplenze e contratti;

• all’attivazione di contratti per corsi integrativi di quelli ufficiali o per incarichi di supplenza;

• alla definizione dei criteri per l’assegnazione di borse di studio per la permanenza di studenti presso altre Università o centri di ricerca;

• all'attivazione di Scuole e Corsi di Specializzazione, nonché di Master di laurea e laurea specialistica;

inoltre:

• prepara le relazioni per la Facoltà, tra cui quelle per la verifica dell’attività didattica;

• coordina l’utilizzo delle risorse di personale e mezzi provenienti dai Dipartimenti o assegnati dalla Facoltà in ordine allo svolgimento dell’attività didattica.

Domanda A2.2: Le modalità di coordinamento tra i processi decisionali del CdS e della struttura di appartenenza sono efficaci?

Le modalità di coordinamento tra i processi decisionali del CdS e della struttura di appartenenza,

documentate nello statuto di Ateneo, nel Regolamento delle strutture didattiche di Ateneo, nel

Regolamento di Facoltà e nel Regolamento di Area Didattica, sono reperibili sul sito www.unisa.it e

sono illustrate nella scheda A.2.2.

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Nella scheda A2.4 in allegato si riportano, per i diversi processi di gestione del CdS, le modalità di interazione tra le varie parti coinvolte.

Il coordinamento tra i processi del CdS e quelli della struttura di appartenenza risulta nel complesso efficace, come testimoniato dal buon funzionamento dei processi che vedono coinvolta la Facoltà, quali l'organizzazione dei test di accesso, del calendario dei corsi e delle prove di verifica dell’apprendimento ed infine l’organizzazione della verifica delle presenze in aula.

Elemento A3: RIESAME

Domanda A3.1: Il processo di riesame del sistema di gestione del CdS e della struttura organizzativa è efficace?

La modalità di gestione del processo di riesame del sistema di gestione, impostato come momento di revisione del processo complessivo da parte del Consiglio di Area Didattica, è stata già definita secondo quanto descritto nella scheda A.3.1 in allegato, ed è affidata al Nucleo del riesame, la cui composizione è riportata nella scheda A2.2 in allegato.

Le informazioni e i dati che sono presi in considerazione nell’attività di riesame riguardano in generale:

• le modifiche a leggi/norme, statuto o regolamenti della struttura di appartenenza;

• gli esiti degli incontri con il Comitato di indirizzo, espressione delle PI;

• la disponibilità di risorse umane e infrastrutturali per le docenze e le attività di supporto;

• l’efficacia dei servizi di contesto (tutorato, orientamento in ingresso e in uscita, internazionalizzazione/Erasmus)

• i dati relativi al controllo del processo formativo;

• i dati relativi ai risultati del CdS;

• gli esiti delle azioni di correzione, prevenzione e miglioramento;

• gli esiti delle attività di autovalutazione e di valutazione esterna.

I risultati cui perviene il Nucleo del Riesame possono evidenziare l’esigenza di revisione del sistema organizzativo, di ridefinizione di obiettivi e politiche, di nuove risorse, di riprogettazione del processo formativo, di miglioramento dell’efficacia parziale o complessiva; in tali casi è poi necessario intervenire con azioni di correzione, prevenzione e miglioramento adeguatamente pianificate.

Considerati i molteplici impegni dei membri del Nucleo di Riesame, si è stabilito che

periodicamente i Proff. Caiazzo e D’Ambrosio si incontrano per evidenziare i problemi, ne

riferiscono informalmente agli altri membri del Nucleo e, una volta all’anno e comunque in caso di

necessità, si convoca la riunione del Nucleo. Il problema riscontrato in quest’ultimo anno è stato

essenzialmente la non attendibilità dei dati forniti dall’ufficio “Supporto Strategico Direzionale” sul

tasso di superamento degli esami e su quello di abbandono (problema riscontrato durante la stesura

di questo RAV). Questi argomenti sono stati oggetto della riunione di un gruppo ristretto del

Nucleo di Riesame del 29/06/2007.

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DIMENSIONE B – ESIGENZE E OBIETTIVI

Elemento B1: ESIGENZE DELLE PARTI INTERESSATE

Domanda B1.1: Sono state individuate le esigenze delle PI, con particolare riferimento a quelle formative?

Le parti interessate (PI) che il CdS di Ingegneria Gestionale ha ritenuto più significative ai fini di un contributo fattivo nella progettazione e nell’erogazione dell’offerta didattica del CdS sono le seguenti:

• docenti del CdS

• studenti del CdS

• manager didattico

• scuole secondarie superiori della Provincia di Salerno e Napoli

• Assindustria Salerno

• Unione Industriali Provincia di Avellino

• Consiglio Nazionale degli Ingegneri

• Ordine degli Ingegneri della Provincia di Salerno

• Magaldi Ricerche e Brevetti S.r.l.

Nella Scheda B1.1 in allegato sono documentati i criteri in base ai quali sono state individuate le PI del mondo della produzione, dei servizi e della professione.

Nel documento del Sistema di Gestione del CdS ADIMEC-ALL:7101/2, approvato nel Consiglio di Area Didattica, è riportato l’elenco dei componenti del Comitato di Indirizzo del CdS coincidente almeno in questa fase di avvio del CdS con il Comitato di Indirizzo del CdS di Ingegneria Meccanica afferente alla stessa area didattica. Il Comitato di Indirizzo svolge un ruolo fondamentale nell’attività del CdS in quanto non solo consente il confronto con soggetti che, pur esterni all’Università, sono portatori di interessi nei confronti del CdS, ma fornisce anche un quadro informativo sui fabbisogni di professionalità nel mercato del lavoro.

Gli obiettivi principali che il Comitato di Indirizzo si pone sono:

• verificare e monitorare la congruità dell’offerta formativa del CdS con le richieste del mercato del lavoro, tenendo presente anche gli standard europei;

• proporre nuovi indirizzi formativi basati sulle istanze del sistema economico-produttivo locale e nazionale;

• contribuire alla pianificazione e al monitoraggio delle attività di stage e tirocinio, di comune intesa con le imprese e le istituzioni;

• coordinare ed attivare interventi di potenziamento delle attività di orientamento in ingresso, in itinere ed in uscita;

• incentivare le attività di job placement.

Annualmente, prima della definizione del nuovo manifesto degli studi, viene effettuata un’indagine tra le parti interessate, sdoppiata in una indagine interna, nei confronti degli studenti, che privilegia gli aspetti didattici ed organizzativi del percorso formativo proposto, ed un’indagine esterna, rivolta alle PI che hanno preparato lo studente alla formazione superiore (scuola secondaria) e a quelle che dovranno utilizzarne le competenze (mondo del lavoro, territorio).

Le esigenze degli studenti vengono individuate attraverso la distribuzione e l’analisi del

questionario di valutazione della didattica e degli aspetti organizzativi di Area Didattica, ADIMEC-

IGMOD:8401/1 e attraverso la distribuzione della scheda esigenze ADIMEC–MOD:7101/2, in

accordo con la procedura ADIMEC-PRO:7101. Inoltre vengono somministrati agli studenti dei

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questionari redatti dalla Commissione Didattica di Facoltà (”Scheda integrativa di valutazione del corso”) e dal Nucleo di valutazione dell’Ateneo (“Questionario di valutazione della didattica”

modello ROS/1). Le esigenze delle PI esterne vengono rilevate sia nel corso delle riunioni di riesame, sia nel corso dell’annuale incontro del Comitato di Indirizzo, sia attraverso il modello ADIMEC-MOD7101/2 in accordo alla procedura ADIMEC-PRO:7101.

I risultati dell’indagine, integrati da altre esigenze raccolte durante l’anno grazie ai continui contatti informali tra i docenti del CdS e le PI, vengono presentati dal manager didattico al Consiglio di Area Didattica, che ne fa oggetto di discussione al fine di definire eventuali azioni di modifica delle politiche e degli obiettivi.

Le esigenze delle Parti interessate, che costituiscono la “fotografia di base” per la definizione di obiettivi e Politiche del CdS, sono esplicitate nell’allegato ADIMEC-ALL:7101/2, che viene aggiornato con frequenza almeno annuale sulla base dei risultati delle rilevazioni delle esigenze sopra indicate. Tale documento viene inviato al Presidente di Area Didattica che lo sottopone a discussione nel corso di una riunione del Consiglio di Area Didattica, al fine di eventuali modifiche delle politiche e degli obiettivi.

Dal confronto con le PI è emersa la necessità di immettere sul mercato del lavoro giovani laureati che siano innanzitutto in grado di recepire e gestire l’innovazione, coerentemente con l’avanzamento delle conoscenze tecnico-scientifiche, ma che siano dotati anche di competenze multi-disciplinari di natura economico-giuridica ed organizzativa unite a capacità manageriali, comunicative e relazionali; altra esigenza molto sentita è che il carico di lavoro complessivo dello studente medio rientri entro limiti di praticabilità, a garanzia che il corso di studi possa concludersi in tempi il più possibile vicini a quelli previsti dal Nuovo Ordinamento degli Studi. Ancora, con riferimento alle specificità delle diverse PI esistono altre esigenze qui di seguito riportate.

Esigenze degli studenti:

• possibilità di avere a disposizione maggiore spazio per lo studio;

• maggiore informazione relativa al servizio di tutorato con richiesta di rendere obbligatorio almeno il primo incontro conoscitivo con il tutor;

• orientamento in uscita: maggior numero di incontri con rappresentanti dell’ordine degli ingegneri e aziende volti alla conoscenza delle reali e attuali possibilità occupazionali.

• carico di studi compatibile con la garanzia che il CdS si concluda in tempi il più possibile vicini a quelli previsti dal nuovo ordinamento

• strutturazione del manifesto degli studi tale da garantire che non ci siano grandi disparità tra i laureati di questo CdS e quelli di altri CdS in Ingegneria Gestionale in Italia;

• possibilità di disporre di materiale didattico ad hoc per tutti i corsi del Nuovo Ordinamento;

• possibilità di accedere facilmente ai servizi di supporto.

• assistenza da parte del corpo docente nello studio e nell’organizzazione della mobilità all’estero.

Esigenze degli ordini professionali:

• miglioramento delle comunicazioni tra i laureandi e gli Ordini Esigenze di Imprenditori/Aziende:

• intensificazione dei rapporti università-impresa;

• conoscenza della lingua inglese;

Esigenza delle istituzioni scolastiche:

• intensificazione delle attività di orientamento per gli studenti;

• istituzione di attività di orientamento per i docenti delle scuole superiori.

Le PI individuate, le modalità e la periodicità dei rapporti e le esigenze individuate sono documentate nella Scheda B1.2 in allegato.

Il CdS in Ingegneria Gestionale è stato istituito nel 2005-2006, dopo un accurato studio di

fattibilità, in risposta alle esigenze espresse dal territorio, inteso come studenti, mondo del lavoro. Il

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mondo del lavoro opera oggi in un ambiente caratterizzato da una marcata tendenza all’internazionalizzazione indotta dalle nuove tecnologie che aprono alle imprese di ogni dimensione nuove e maggiori possibilità di intervento sui mercati mondiali, così come dalla necessità di ammortizzare rapidamente, operando contemporaneamente su più mercati, le ingenti spese di ricerca e sviluppo dei nuovi prodotti. È noto, infatti, come quasi tutti i prodotti, e segnatamente quelli tecnologici, siano destinati ad avere un ciclo di vita molto breve, incalzati dai modelli più avanzati che i concorrenti lanciano sul mercato in stretta successione. Altrettanto avvertito è il fenomeno di trasformazione delle attività economiche, noto come terziarizzazione, che induce una sempre maggiore presenza di imprese operanti nel settore dei servizi piuttosto che nelle tradizionali attività manifatturiere. Pertanto, come già avvenuto negli ultimi decenni, le imprese si trovano a dover progressivamente modificare il loro profilo organizzativo, unitamente alle capacità e competenze dei propri quadri e dirigenti. Emerge quindi una forte esigenza di punti di riferimento interni all’azienda, che permettano un superamento degli ostacoli evidenziati, riconducibili in prima battuta alla difficoltà di operare in contesti di sovrapposizione di competenze e di discipline. Tali aree richiedono figure preparate a fronteggiare con la stessa capacità sfide molto diverse che, tuttavia, condividono stesse logiche e strumenti tecnologici. Lo scenario sin qui esposto porta in modo naturale a prendere in considerazione la figura dell’ingegnere come particolarmente appropriata per l’inserimento, dopo il necessario perfezionamento, nelle posizioni descritte. Esso, infatti, possiede competenze specialistiche ed ha un’impostazione orientata alla risoluzione dei problemi con l’applicazione degli strumenti analitico-quantitativi a sua disposizione, dimostrando in tal modo un robusto approccio metodologico. Inoltre, matura una attitudine che lo porta ad affrontare i problemi secondo schemi che presentano una forte componente di natura tecnologica, utilizzando strumenti all’avanguardia e spesso antecessori delle innovazioni del mondo industriale.

Questi elementi di spicco degli ingegneri risultano tuttavia di partenza insufficienti se si punta a realizzare la citata integrazione con l’organizzazione aziendale. Infatti, la discussa interdisciplinarità delle figure necessarie in azienda è raggiungibile soltanto supportando questi profili con le capacità atte a cogliere il contesto operativo in cui il problema deve essere inserito e affrontato. A tale scopo è essenziale rafforzare l’attitudine ad una visione d’insieme, di tipo sistemico, e sviluppare competenze di natura economica e organizzativa. Infatti l’ingegnere gestionale è una figura che trova, come sede naturale di occupazione, le imprese e le aree di attività ove la tecnologia rappresenta un elemento critico che interagisce con le variabili economiche, sociali ed ambientali, e l’innovazione in generale gioca un ruolo rilevante. Per tale motivo, i principali sbocchi sono rappresentati sia dai settori manifatturieri della trasformazione industriale, sia dai settori dei servizi tradizionali (trasporti, distribuzione, etc.) ed avanzati (telecomunicazioni, informatica, consulenza aziendale), senza escludere la Pubblica Amministrazione. La caratteristica di interdisciplinarità del curriculum formativo dell’ingegnere gestionale rende tale figura particolarmente richiesta dalle aziende, che intendono impiegarla in ruoli di integrazione tra le diverse funzioni, in aree quali la programmazione della produzione, gli approvvigionamenti, la commercializzazione e la distribuzione, la manutenzione, la qualità, il project management, etc. Il sistema produttivo italiano ha sempre mostrato un forte interesse verso le competenze di tipo ingegneristico. I risultati emersi dalle indagini condotte annualmente dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri evidenziano che, malgrado la congiuntura negativa dell’anno 2002, il titolo universitario in ingegneria resta comunque uno dei più richiesti, spiccando con una percentuale del 32,5% sul totale delle assunzioni di laureati. (fonte Centro Studi C.N.I. – La domanda di competenze ingegneristiche in Italia - 2003). Inoltre i risultati emersi da un’indagine condotta sempre dal Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri, riguardo al mercato dell’ingegneria per l’anno 2003 evidenziano comunque, nonostante il trend generale negativo, un incremento delle assunzioni di giovani laureati in Ingegneria Gestionale. (fonte: L’ingegnere italiano – Mensile del CNI, num. 330, settembre 2004). Anche i dati ISTAT 2004 su Università e mondo del lavoro, sottolineano il primato di Ingegneria Gestionale relativamente alla percentuale di laureati (quinquennali) che, entro 3 anni dal conseguimento del titolo, trova un lavoro continuativo.

Per i laureati in Ingegneria Gestionale, tale percentuale è pari al 93,4%, che risulta il valore più alto

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in assoluto tra tutti i laureati (fonte: Assindustria - Campus One, “Indagine di rilevazione dei fabbisogni professionali in azienda in Campania e nel salernitano” settembre 2004). Per quanto riguarda la domanda di laureati di primo livello, non essendo ancora disponibile alcuna rilevazione Istat relativa ai laureati del nuovo ordinamento, si può fare riferimento alla situazione dei diplomati universitari in Ingegneria Logistica e della Produzione, che è certamente il titolo di studi più prossimo a quello di Ingegneria Gestionale ad indirizzo produttivo. Tale situazione evidenzia una percentuale di assunzione pari al 95,7%, comunque tra le più elevate in assoluto tra tutte le altre categorie. Allo scopo di identificare con un grado ulteriore di dettaglio le competenze specifiche e quindi i profili professionali per i quali permanga una effettiva domanda da parte delle imprese - con particolare riferimento ai settori industriali essenziali per lo sviluppo del Mezzogiorno - è possibile prendere a riferimento i risultati di un’indagine finanziata dal Ministero del Lavoro e dal Fondo Sociale Europeo. Questo studio svolto con la collaborazione di Confindustria, delle Associazioni Industriali delle regioni Obiettivo 1, della CRUI (Conferenza dei Rettori Universitari Italiani) e dell’ANP (Associazione Nazionale Presidi) ha analizzato il collegamento tra la domanda di professionalità delle imprese meridionali e l’offerta formativa post-diploma ed universitaria.

L’indagine, denominata Minerva@Vulcano, ha fatto emergere un quadro decisamente articolato di figure professionali che risultano di interesse per le imprese meridionali. Dall’analisi dei risultati è emerso una domanda decisamente elevata, da parte del mercato del lavoro, per un profilo professionale come quello dell’ingegnere gestionale, che è configurato proprio per ricoprire ruoli organizzativi e di responsabilità per i quali siano anche richieste competenze di base di natura tecnologica.

Per l’analisi delle risorse necessarie e disponibili bisogna far riferimento alle prescrizioni sui requisiti minimi per l’attivazione di nuovi corsi di laurea o master, fornite dal Comitato Nazionale di Valutazione Studi Universitari (CNVSU) nel suo documento N. 17/01 del Dicembre 2001. Tale documento definisce i requisiti minimi di dotazione di risorse occorrenti per lo svolgimento di un corso di studio universitario.

I criteri e le variabili che sono stati presi in considerazione per effettuare la valutazione dei

“requisiti minimi” all’atto della istituzione di un nuovo corso di laurea sono:

• dimensione della classe del corso di studio

• docenti di ruolo disponibili nella Facoltà

• strutture disponibili (aule, laboratori, biblioteche)

Per effettuare una stima di previsione delle dimensioni della classe di corso di studio ai è considerata la presenza di corsi concorrenti nell’Ateneo e nel sistema universitario con l’indicazione dell’offerta formativa a livello regionale e nazionale. Un primo passo in questa direzione è stato effettuato analizzando in maniera approfondita la situazione degli immatricolati presso l’Università di Napoli Federico II, che nell’a.a. 2004-2005 era l’unica università della regione ad offrire un corso di ingegneria gestionale. Analizzando i dati relativi al numero di immatricolati per corso di laurea in funzione delle aree geografiche di provenienza è stato possibile dedurre informazioni riguardo al comportamento di scelta degli studenti, provenienti dalle province esaminate, in merito alla possibilità di iscriversi ad un corso di ingegneria attivo sia presso l’Università di Salerno sia presso l’Università di Napoli. E’ stato possibile quindi giungere a definire il numero di studenti compreso tra 70 e 95 che nell’a.a. 2004-2005 si sono iscritti al corso di studi in ingegneria gestionale a Napoli ma che, una volta attivato il corso anche a Salerno, ragionevolmente opterebbero per la nuova sede universitaria. Tale componente, relativa ai flussi interprovinciali, non è stata l’unico elemento necessario per stimare l’attesa di immatricolati per il corso di Ingegneria Gestionale, in quanto è stato tenuto in conto almeno un altro importante fattore:

l’effetto di attrazione che il nuovo corso di ingegneria gestionale avrebbe esercitato su studenti che,

non volendo spostarsi fuori sede, si sarebbero potuti orientare su di uno dei corsi già presenti a

Salerno. Tale fattore, di sicuro rilievo, è di difficile misurazione. Al fine di dare una valutazione

orientativa a tale fenomeno è stato possibile osservare che il corso di ingegneria gestionale, ove

attivo, assume sempre un’importanza notevole per numero di iscritti rispetto al totale degli iscritti

della facoltà di ingegneria. Considerando che il numero di immatricolati alla Facoltà di Ingegneria

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dell’Università di Salerno è stato nell’ a.a. 2004-05 pari a circa 700 studenti, con l’istituzione ed attivazione del nuovo corso di laurea in Ingegneria Gestionale, è stato possibile stimare il numero di immatricolati in Ingegneria Gestionale dell’ordine dei 100 studenti, la maggior parte dei quali per effetto del naturale spostamento delle immatricolazioni legato al bacino di provenienza. Tale spostamento dall’unica Facoltà di Ingegneria della Campania nella quale il suddetto corso di studi è attivato, oltre ad una evidente razionalizzazione dell’offerta formativa della Facoltà di Ingegneria di Salerno, contribuirà quindi anche al decongestionamento dell’Università di Napoli Federico II.

Per ciò che riguarda il rispetto dei requisiti minimi di docenza e delle strutture disponibili è stata effettuata un’attenta valutazione riportata nello studio di fattibilità del Corso di Studi in Ingegneria gestionale, e si è giunti alla conclusione che i requisiti minimi sono pienamente soddisfatti considerando anche che nell’anno accademico 2005-2006 sono previste da parte della Facoltà di Ingegneria l’attivazione del Corso di Studi in Ingegneria Informatica – I Livello e di Ingegneria Edile ed Architettura - Ciclo Unico.

Le motivazioni a supporto dell’attivazione del CdS sono documentate sinteticamente nella Scheda B1.3 in allegato.

Elemento B2: OBIETTIVI GENERALI

Domanda B2.1: Gli obiettivi generali del CdS sono coerenti con le esigenze formative delle PI?

Gli obiettivi generali in termini di prospettive per le quali preparare gli studenti che conseguiranno il titolo di studio sono documentati nel Regolamento di Area Didattica per il CdS e nell’allegato ADIMEC-ALL:7101/6 alla procedura ADIMEC-PRO7101; sono inoltre reperibili sul sito www.adimec.unisa.it. Sono anche riportati nella scheda B2.1

Il CdS in Ingegneria Gestionale si pone come obiettivo quello di formare una figura professionale capace di affrontare, nelle aziende di produzione e di servizi, tutti le problematiche in cui siano richieste congiuntamente competenze di base di natura tecnologica, informatica e gestionale. Il profilo culturale e professionale dell’ingegnere gestionale richiede conoscenze di tipo metodologico-quantitativo ed una conoscenza approfondita dei processi produttivi, gestionali ed economici che caratterizzano il funzionamento delle aziende. Ciò al fine di operare con un approccio multidisciplinare, in grado di collegare ed integrare tra loro i diversi contributi di natura specialistica necessari alla soluzione dei problemi aziendali.

Tali obiettivi verranno sistematicamente verificati (almeno un volta all’anno nel corso delle riunioni del nucleo di riesame) a fronte dei risultati relativi all’efficacia interna ed esterna della formazione e a seguito dei risultati dell’indagine sulle esigenze delle PI.

La coerenza degli obiettivi generali con le esigenze formative delle PI è documentata nella Scheda B2.1 in allegato.

Gli obiettivi generali del CdS in Ingegneria Gestionale sono stati definiti in maniera coerente con le esigenze delle PI. In particolare, La caratteristica di interdisciplinarità del curriculum formativo dell’ingegnere gestionale rende tale figura particolarmente richiesta dalle aziende, che intendono impiegarla in ruoli di integrazione tra le diverse funzioni, in aree quali la programmazione della produzione, gli approvvigionamenti, la commercializzazione e la distribuzione, la manutenzione, la qualità, il project management, etc.

Le modalità di diffusione degli obiettivi generali tra le PI sono documentate nella Scheda B2.2 in

allegato. La risposta positiva delle PI alle sollecitazioni provenienti dal CdS ha dimostrato

l'efficacia della diffusione degli obiettivi generali.

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Elemento B3: OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

Domanda B3.1: Gli obiettivi di apprendimento del CdS sono coerenti con gli obiettivi generali e con le esigenze di apprendimento evidenziate dalle PI?

Gli obiettivi di apprendimento in termini di conoscenze, capacità e comportamenti, riportati nella scheda B3.1 sono documentati nel Regolamento Didattico, nell'allegato ADIMEC-ALL:7101/6 alla procedura ADIMEC-PRO:7101 e sono reperibili sul sito www.adimec.it.

Gli obiettivi di apprendimento, analogamente a quelli generali, saranno verificati nel corso delle riunioni di riesame, a fronte dei risultati relativi all’efficacia interna ed esterna del processo formativo e dell’indagine sulle esigenze delle PI.

La coerenza degli obiettivi di apprendimento con gli obiettivi generali e con le esigenze di apprendimento evidenziate dalle PI è documentata nella Scheda B3.2a in allegato. Nella scheda 3.2b è evidenziata la coerenza degli obiettivi di apprendimento con le esigenze di apprendimento evidenziate dalle PI

Il CdS ha stabilito di formare un ingegnere gestionale che abbia competenze generali, in grado di rispondere alle diverse esigenze del mondo del lavoro. Per tale motivo, gli obiettivi di apprendimento rispondono alle esigenze formative.

Le modalità di diffusione degli obiettivi di apprendimento tra le PI sono documentate nella Scheda B3.3 in allegato.

La attuale soddisfazione delle PI sul proprio coinvolgimento nella definizione del percorso formativo dimostra che gli obiettivi di apprendimento sono stati comunicati in maniera efficace.

Il confronto con gli obiettivi di apprendimento di altri CdS della stessa tipologia è documentato nella Scheda B3.4 in allegato.

Il CdS in Ingegneria Gestionale attivato prevede un unico percorso di studi denominato

“Formativo” che consente l’accesso alla laurea specialistica senza debiti formativi. Dal confronto tra i propri obiettivi di apprendimento i termini di CFU e quelli degli altri CdS della stessa tipologia (cfr. Tabella B.3.4.a) si è arrivati alla conclusione che la distribuzione dei CFU nelle varie attività è abbastanza analoga, ovvero non presenta disparità sostanziali .

Elemento B4: POLITICHE

Domanda B4.1: Le politiche del CdS e/o della struttura di appartenenza sono coerenti con le esigenze delle PI e adeguate ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento?

Le Politiche e relative coerenza con le esigenze delle PI e adeguatezza ai fini del conseguimento

degli obiettivi di apprendimento sono documentate nella Scheda B4.1 in allegato e nel documento

di sistema ADIMEC-ALL7101/4.

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DIMENSIONE C – RISORSE

Elemento C1: RISORSE UMANE

Domanda C1.1: Il personale docente disponibile è adeguato ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti?

Nelle Schede C1.1 e C1.2 sono riportati rispettivamente i criteri e le modalità per la messa a disposizione di personale docente universitario ed esterno ed informazioni sul personale docente (settore scientifico-disciplinare di appartenenza).

L'elenco dei docenti, completo di informazioni sulla reperibilità (n. di stanza e di telefono, indirizzo e-mail), elenco pubblicazioni e cv, è riportato sul sito www.adimec.unisa.it.

Dalla distribuzione dei carichi didattici, emerge, inoltre, che molti docenti hanno un impegno didattico superiore a 12 CFU. La presenza di carichi didattici aggiuntivi è imputabile al fatto che il corpo docente è impegnato su più CdS della Facoltà.

Domanda C1.2: Il personale di supporto alla didattica e tecnico-amministrativo disponibile è adeguato ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti?

I criteri per la determinazione delle esigenze, ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti, e modalità per la messa a disposizione di personale tecnico-amministrativo sono documentati nella Scheda C1.3.

Attualmente non è utilizzato il personale di supporto alla didattica.

La disponibilità e competenza del personale tecnico-amministrativo sono documentate nelle Schede C1.4, C1.5, C1.6. Attualmente è prevista la sola disponibilità del personale tecnico delle aule informatiche e infografiche, in quanto gli insegnamenti attivi prevedono solo lezioni in aula, esercitazioni in aula ed esercitazioni nelle aule informatiche ed infografiche.

E’ stata compiuta una prima valutazione di adeguatezza delle risorse a disposizione in termini di personale tecnico-amministrativo, sulla base di una stima dei carichi di lavoro previsti e basandosi sui criteri riportati nella scheda C.1.3 per la determinazione delle esigenze. La conclusione cui si è pervenuti è che il personale di supporto tecnico-amministrativo disponibile è adeguato alle esigenze, anche se potrebbe essere utile disporre di personale per la biblioteca di Dipartimento.

Domanda C1.3: Le azioni per la formazione, l’aggiornamento e la motivazione del personale sono efficaci?

Le modalità di gestione del processo di formazione, aggiornamento e motivazione del personale sono documentate nella Scheda C1.7 in allegato.

Nell’ambito delle proprie competenze e coerentemente con quelli che sono gli obiettivi generali, il CdS provvede ad organizzare e gestire le attività di formazione e aggiornamento del personale.

Questo processo, peraltro descritto in una delle procedure del sistema di gestione del CdS prevede le seguenti fasi:

• identificazione delle attività da svolgere;

• realizzazione di tali attività;

• valutazione dell’efficacia delle attività realizzate;

• riesame delle attività di aggiornamento e/o formazione da svolgere.

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L’identificazione delle attività da svolgere deriva sia da esigenze direttamente espresse dal personale, che viene periodicamente intervistato sull’argomento attraverso una modulistica preparata espressamente a questo scopo, sia da esigenze indotte dall’esterno, quali nuovi riferimenti legislativi e normativi, la mobilità del personale o particolari e giustificate richieste delle parti interessate che comportano lo sviluppo di nuove competenze all’interno dell’organizzazione del CdS.

L’attività formativa e di aggiornamento, una volta pianificata, viene svolta e registrata;

successivamente, ne viene valutata l’efficacia per capire se, a fronte delle risorse impegnate, in termini di persone e costi, si sono avuti i risultati attesi.

Ovviamente, la valutazione dell’attività di aggiornamento e formazione rientra nelle attività di riesame del sistema di gestione.

Nell’anno accademico 2006-07 non sono state svolte azioni per la formazione pedagogica e docimologica del personale docente. Le azioni per la formazione e l’aggiornamento del personale amministrativo sono documentate nella Scheda C1.8.

Le azioni per la sensibilizzazione, la motivazione e il coinvolgimento del personale sono documentate nella Scheda C1.9 in allegato.

Elemento C2: INFRASTRUTTURE

Domanda C2.1: Le infrastrutture disponibili, con le relative dotazioni e/o attrezzature, sono adeguate ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e dei pertinenti obiettivi eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti?

Prima dell'inizio di ciascun anno accademico, sulla base della programmazione didattica e delle politiche adottate per gli studenti, il CdS stabilisce le proprie esigenze in termini di infrastrutture.

Nella scheda C2.1 sono documentati i criteri per la determinazione di tali esigenze e le modalità per la messa a disposizione delle infrastrutture.

La disponibilità di aule per lezione ed esercitazione è documentata nella Scheda C2.2 in allegato.

E’ stata compiuta una valutazione di adeguatezza delle risorse infrastrutturali (aule per lezione ed esercitazione) a disposizione, sulla base dei criteri riportati nella scheda C.2.1 per la determinazione delle esigenze. La conclusione cui si è pervenuti è che le risorse infrastrutturali disponibili risultano adeguate alle esigenze.

La disponibilità di aule o sale studio è documentata nella Scheda C2.3 in allegato.

E’ stata effettuata una valutazione di adeguatezza delle aule e sale studio disponibili sulla base di una stima del numero di studenti potenziali utilizzatori e tenendo in considerazione la politica della Facoltà nell’organizzazione della didattica. Una delle politiche della Facoltà rispetto alla didattica è quella di accorpare le lezioni, per ciascun anno di corso dei diversi CdS, in modo che gli studenti siano impegnati in Facoltà per 5 mezze giornate, alternativamente mattine e pomeriggi; tale pianificazione comporta una limitata richiesta di aule studio da parte degli studenti che sono nella maggior parte dei casi presenti in Facoltà esclusivamente per seguire le lezioni. Sulla base di tali considerazioni, si ritiene che la disponibilità di aule studio sia adeguata alle esigenze del CdS.

La disponibilità delle aule informatiche e delle relative dotazioni (hardware e software) è documentata nella Scheda C2.4 in allegato.

Anche le aule informatiche e le relative dotazioni sono oggetto di una valutazione di adeguatezza, eseguita annualmente in fase di pianificazione dell’attività didattica, sulla base di una stima del numero di studenti potenziali utilizzatori e tenendo in considerazione gli obiettivi generali e di apprendimento, relativamente alle conoscenze informatiche che si intendono fornire agli studenti.

La conclusione a cui si è giunti è che le aule informatiche e le relative dotazioni disponibili

risultano adeguate alle attuali esigenze del CdS.

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La disponibilità di biblioteche e relative dotazioni è documentata nella Scheda C2.5 in allegato.

Le biblioteche con le relative dotazioni risultano adeguate alle esigenze del CdS. A tale conclusione si è giunti dopo una attenta analisi, condotta sulla base di una stima sia del numero di studenti potenziali utilizzatori che delle esigenze degli studenti in relazione agli obiettivi generali e di apprendimento definiti.

Elemento C3: RISORSE FINANZIARIE

Domanda C3.1: Le risorse finanziarie sono adeguate ai fini dell’erogazione dell’offerta formativa secondo quanto progettato e pianificato?

Le esigenze di risorse finanziarie per l’erogazione dell’offerta formativa in accordo con quanto progettato e pianificato sono documentate nella Scheda C3.1 in allegato.

La disponibilità di risorse finanziarie è documentata nella Scheda C3.2 in allegato.

Le risorse finanziarie messe annualmente a disposizione dei dipartimenti da parte della Facoltà per le attività didattiche e di laboratorio, da gestire previo parere vincolante dell’Area didattica, sono adeguate in quanto hanno consentito la completa attuazione della programmazione didattica prevista.

Elemento C4: RELAZIONI ESTERNE E INTERNAZIONALI

Domanda C4.1: Le relazioni esterne per lo svolgimento di periodi di formazione all’esterno e le relazioni internazionali per la promozione dell’internazionalizzazione sono adeguate ai fini del conseguimento degli obiettivi di apprendimento e di quelli eventualmente stabiliti nelle politiche relative agli studenti a questo riguardo?

Attualmente non sono ancora definiti i criteri per la determinazione degli Enti pubblici e/o privati con i quali stabilire relazioni per lo svolgimento di periodi di formazione all’esterno (in particolare per la preparazione dell’elaborato per la prova finale).

I criteri per la determinazione degli Atenei di altri paesi con i quali stabilire relazioni per la promozione dell’internazionalizzazione (in particolare per la mobilità degli studenti e/o per il riconoscimento reciproco dei titoli di studio e/o per il conseguimento di titoli di studio congiunti) sono documentati nella Scheda C4.1 in allegato.

Ad oggi essendo attivi solo il primo ed il secondo anno del CdS non risultano documentabili il

numero di studenti coinvolti nel Progetto Socrates-Erasmus.

(21)

DIMENSIONE D – PROCESSO FORMATIVO

Elemento D1: PROGETTAZIONE

Domanda D1.1: L’offerta formativa è coerente con gli obiettivi di apprendimento e la sua pianificazione è adeguata al loro raggiungimento da parte degli studenti nei tempi previsti?

Le modalità di gestione del processo di progettazione dell’offerta formativa e di pianificazione della sua erogazione sono documentate nella Scheda D1.1 in allegato.

I contenuti e le esperienze formative dell’offerta didattica risultano coerenti agli obiettivi di apprendimento in quanto gli insegnamenti previsti dal Manifesto degli Studi forniscono, nel rispetto della normativa vigente, le conoscenze e le capacità definite come obiettivi di apprendimento.

Inoltre è stato dato grande rilievo alle materie fondamentali per la formazione dell’ingegnere gestionale (infatti, come risulta dal regolamento didattico, il relativo numero di CFU per le attività formative a), b) e c) risulta sensibilmente maggiore di quello minimo ministeriale).

Il Piano di studio, la sequenza degli insegnamenti e delle altre attività formative ed eventuali propedeuticità sono documentati nella Guida dello Studente, nel Manifesto degli Studi e sono reperibili sul sito www.adimec.unisa.it

Nelle Schede D1.2 e D1.3 in allegato sono invece documentati rispettivamente i contenuti e le esperienze formative dell’offerta formativa.

Le caratteristiche degli insegnamenti e delle altre attività formative sono documentate nella Guida dello Studente e nel Regolamento Didattico del CdS e sono reperibili sul sito www.adimec.unisa.it

L’attività di coordinamento didattico ai fini della definizione delle caratteristiche degli insegnamenti e della altre attività formative e i relativi esiti sono documentati nella Scheda D1.4 in allegato.

Le caratteristiche della prova finale sono documentate nel Regolamento Didattico del CdS e sono reperibili sul sito www.adimec.unisa.it.

La coerenza dell’offerta formativa con gli obiettivi di apprendimento è documentata nella Scheda D1.5 in allegato.

Le modalità di diffusione del piano di studio e delle caratteristiche degli insegnamenti e delle altre attività formative tra le PI sono documentate nella Scheda D1.6 in allegato.

L’efficacia delle modalità di diffusione del piano di studio e delle caratteristiche degli insegnamenti tra le PI è testimoniata dai risultati degli incontri con le PI e dalla diffusione delle 3000 copie della Guida dello studente.

Relativamente alla pianificazione dell’erogazione dei singoli insegnamenti e delle singole altre attività formativeli evidenzia che:

• il calendario e l’orario delle lezioni, sono reperibili sul sito www.unisa.it a valle della programmazione annuale deliberata dal Consiglio di Facoltà

• il calendario delle prove di verifica dell’apprendimento è disponibile sul sito www.unisa.it alla fine di ciascun semestre

• gli esami di laurea sono programmati per la fine di ogni mese e le date sono pubblicate nella

bacheca di Facoltà.

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