ID 33377 - DELIBERA CIPE 60/2012
NUOVO IMPIANTO DI DEPURAZIONE A SERVIZIO DELLA FASCIA COSTIERA DI AGRIGENTO E DEL COMUNE DI FAVARA
CUP: C43J11001750004
A
REV.
B
DESCRIZIONE DATA VERIFICATO CONTROLLATO APPROVATO
C D E
P. E. approvato Com. Reg. LLPP parere n. 112 del 23/02/2016 Febbraio 2016 N. D'Alessandro Aggiornamento P.E. Commissario Straordinario Unico Ottobre 2018 N. D'Alessandro
M.Carlino M.Carlino
M.Carlino M.Carlino
IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
Ing. Rosanna Grado
acque reflue urbane (Sentenza di condanna della Corte di Giustizia dell'Unione Europea C-565/10 e C-85/13)
PROGETTO ESECUTIVO
Delta Ingegneria s.r.l.
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Sez. A
N. A 628
Dott. Ing.
Maurizio Carlino
Ordine degli Ingegneri
della Provincia di Agrigento
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Sez. A
N. A 995
Dott. Ing.
Nicola D'Alessandro
Ordine degli Ingegneri
della Provincia di Agrigento
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COORDINATORI DELLA PROGETTAZIONE
Dott. Ing. Maurizio Carlino Dott. Ing. NICOLA D'Alessandro
Scala:
Approvazioni:
D.P.C.M. 26 Aprile 2017
TITOLO ELABORATO ALLEGATO N°
SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO
Data:
Revisione per rapporto intermedio di verifica Settembre 2019 M.Carlino M.Carlino N. D'Alessandro
1.1
Relazione illustrativaRELAZIONE E ATTI PROGETTUALI
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INDICE
Premessa ... 3
1 Motivazione e ruolo dell’intervento ... 4
2 Stato attuale del sistema fognario – depurativo della fascia costiera di Agrigento ... 6
3 Inquadramento dell’intervento proposto ... 7
3.1 Dati di progetto ... 8
4 Iter autorizzativo e verifica ottemperanza... 15
5 Scelta del sito e caratteristiche dell’area di sedime dell’impianto ... 30
5.1 Sistemazione dell’area di sedime dell’impianto ... 33
5.2 Intervento di messa in sicurezza viabilità di accesso ... 34
6 Scelta e descrizione dello schema di processo depurativo... 35
7 Caratteristiche tecniche dell’impianto in progetto... 43
7.1 Pretrattamenti (stazione di misura e sollevamento iniziale, grigliatura, dissabbiatura e disoleatura, equalizzazione e stacciatura) ... 44
7.2 Trattamenti Biologici ... 46
7.2.1 Reattore anossico (pre-denitrificazione)... 47
7.2.2 Reattore aerobico (ossidazione/nitrificazione) ... 48
7.2.3 Filtrazione a membrane (ultrafiltrazione) ... 48
7.2.4 Sistema di funzionamento ed automazione del gruppo di filtrazione a membrane (MBR) ... 54
7.2.5 Sistema di ricircolo fanghi di processo ... 61
7.2.6 Sistema di automazione ... 62
7.2.7 Vasca di accumulo del permeato... 64
7.3 Disinfezione di emergenza ... 64
7.4 Manufatto di rilascio ... 65
7.5 Linea fanghi... 65
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7.5.1 Preispessimento... 66
7.5.2 Stabilizzazione aerobica e accumulo di emergenza fanghi ... 67
7.5.3 Disidratazione fanghi ... 67
7.6 Opere di completamento ed inserimento ambientale ... 68
7.6.1 Copertura vasche da sottoporre a deodorizzazione ... 68
7.6.2 Impianti di deodorizzazione ... 69
7.6.3 Sistemazioni a verde... 72
7.7 Impianto di automazione... 73
8 Studi specialistici... 75
8.1 Rilievi topografici... 75
8.2 Studio idrologico ed idraulico ... 76
8.3 Indagini geognostiche e studio geologico ... 76
8.4 Studio Geotecnico ... 82
8.5 Calcoli strutture in c.a. ... 84
8.6 Calcoli impianti elettrici ... 87
8.6.1 Impianti di alimentazione ordinaria, di riserva e sicurezza... 88
8.6.2 Distribuzione dell’energia elettrica ... 89
8.6.3 Impianti illuminazione e prese degli spazi interni... 91
8.6.4 Impianti illuminazione aree esterne ... 92
9 Articolazione ed elaborati di progetto ... 92
10 Cronoprogramma dell’intervento ... 93
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Premessa
Al fine di attivare e realizzare, nel minor temo possibile, gli interventi infrastrutturali pro- grammati per garantire l’adeguamento alle Sentenze della Corte di Giustizia Europea del 19 luglio 2012 (procedimento C-565/10) e del 10 aprile 2014 (procedimento C-85/13) in mate- ria di collettamento a depurazione delle acque reflue, lo Stato Italiano con D.P.C.M. del 26 aprile 2017 ha nominato il Prof. Enrico Rolle Commissario Straordinario Unico.
Il Commissario Straordinario Unico, in continuità all’attività avviata dal Gestore del Ser- vizio Idrico per la provincia di Agrigento, Girgenti Acque S.p.A., con contratto in data 07/08/2018, ha acquisito la titolarità sui progetti degli interventi necessari per il superamen- to della sentenza di condanna della Corte di Giustizia, redatti dalla Delta Ingegneria S.r.l. su incarico dello stesso Gestore, e segnatamente attinenti i seguenti interventi:
x Completamento rete fognante fascia costiera Agrigento - ID 33372 x Fognatura zona Cannatello - Zingarello - ID 33376
x Nuovo impianto di depurazione a servizio della fascia costiera di Agrigento e del Comune di Favara - ID 33377
x Adduzione dei reflui al nuovo impianto di depurazione fascia costiera di Agrigento - ID 33378
x Completamento della fognatura di Porto Empedocle - ID 33380 x Completamento della fognatura di Ribera - ID 33381
x Completamento della rete fognaria e sistema di collettamento all'impianto di depura- zione di Sciacca - ID 33382
x Realizzazione del secondo modulo dell'impianto di depurazione di Sciacca - ID 33383.
In attuazione al suddetto contratto la Delta Ingegneria S.r.l. ha aggiornato gli elaborati del- la progettazione definitiva/esecutiva dell’intervento di che trattasi, al fine di completare l’iter amministrativo di approvazione e poter così avviare la successiva fase di esecuzione degli interventi.
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Il progetto proposto è stato inserito nell’Accordo di Programma Quadro (APQ)“Depurazione delle acque reflue” , stipulato in data 30/06/2013 tra il Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente, Ministero Infrastrutture e Regione Siciliana, tra gli interventi finalizzati alla risoluzione della procedura di infrazione per la mancata con- formità dei sistemi di raccolta e depurazione secondo le disposizioni della direttiva n.
91/271/CEE del 21/05/1991.
In particolare l’intervento denominato “Nuovo impianto di depurazione a servizio fascia co- stiera Agrigento e comune di Favara” è inserito al n. 33377 dell’Allegato 2 dell’APQ.
L’intervento proposto scaturisce dall’analisi complessiva del sistema fognario – depurativo della fascia costiera agrigentina, già oggetto di uno studio di fattibilità condiviso dall’ATO e dagli enti locali interessati, finalizzato all’individuazione degli interventi necessari per la ri- soluzione definitiva dei problemi di inquinamento marino costiero tra la foce del fiume Akragas e la foce del fiume Naro.
Il progetto prevede la realizzazione del nuovo impianto di depurazione in prossimità del fiume Naro, in posizione conforme alle previsioni del vigente PRG di Agrigento, per servi- re le zone di Villaggio Mosè, della Pubblica Sicurezza, di viale Giardini, di viale Dune, di Cannatello (fascia costiera di Agrigento) e della città di Favara. La potenzialità attribuita al nuovo impianto sul Fiume Naro è di 60.000 ab.eq..
La risoluzione definitiva della problematica relativa allo smaltimento dei reflui sopra accen- nata riveste fondamentale importanza al fine di ottemperare entro il termine tassativo del 2013 alla direttiva 91/271/CEE, del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane avente l’obiettivo di portare al trattamento tutte acque reflue urbane onde pre- venire conseguenze negative sull'ambiente e non incorrere nelle pesantissime sanzioni am- ministrative che, oltre a bloccare il flusso delle risorse comunitarie, comportano l’esborso di ingenti somme da parte della Regione Siciliana e degli Enti locali.
1 Motivazione e ruolo dell’intervento
La qualità ambientale della fascia costiera, compresa tra la foce del Fiume Akragas ad Ovest e la foce del fiume Naro ad Est, è allo stato attuale fortemente compromessa per lo scarico di reflui non depurati, secondo i criteri imposti dalla normativa vigente (D.Lgs 152/06 e
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s.m.i.) di agglomerati urbani, quali: Villaggio Mosè, San Leone e Favara, che nel corso de- gli ultimi decenni si sono enormemente sviluppati anche in forma disorganica.
Il gestore, nella considerazione dell’urgenza e dell’importanza che riveste la risoluzione di tutti i problemi connessi con il sistema fognario e depurativo a servizio della fascia costiera interessata, ha sviluppato un’attenta ricognizione dello stato di fatto delle infrastrutture fo- gnarie, a seguito della quale sono state individuate le criticità del sistema che determinano gravi infrazioni rispetto agli obblighi di legge nazionali e comunitari per lo smaltimento dei reflui.
Si è proceduto quindi, sulla base degli elementi raccolti, ad uno studio approfondito finaliz- zato ad individuare la migliore soluzione tecnica per il completamento del sistema di collet- tamento e depurazione dei reflui, esteso non solo al territorio del comune di Agrigento, ma anche, in una visione di economicità del Servizio Idrico Integrato, al comune di Favara il cui punto di recapito insiste sul bacino del Fiume Naro, avente la foce sita nel comune di Agri- gento. La realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio della fascia costiera di Agrigento e del comune di Favara costituisce un elemento fondamentale e l’anello terminale di una serie interventi di rifunzionalizzazione e completamento del sistema fognario depura- tivo, di seguito riepilogati:
Intervento Stato di attuazione
Completamento sistema fognario depurativo Vil- laggio Peruzzo;
Eseguito
Completamento rete fognante fascia costiera di Agrigento
Progetto esecutivo in corso di approvazione
Comune di Favara - Adduzione dei reflui al nuovo impianto di depurazione di Agrigento
Progetto esecutivo in corso di approvazione
Fognatura zona Cannatello – Zingarello Progetto esecutivo in corso di approvazione
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2 Stato attuale del sistema fognario – depurativo della fascia costiera di Agrigento Il PARF della Zona Sud-Est di Agrigento, compresa tra la foce del fiume Akragas e quella del fiume Naro e limitata verso monte dal Villaggio Mosè, prevedeva per la fascia costiera un sistema fognario di tipo separato con trattamento depurativo in corrispondenza dell’impianto di Villaggio Peruzzo e scarico finale del refluo depurato attraverso condotta sottomarina dello sviluppo di circa 3.000 m, alimentata dalla stazione di pompaggio dei Pa- dri Vocazionisti.
A seguito del parere negativo sul completamento dell’impianto di depurazione Villaggio Peruzzo, reso dalla Soprintendenza Beni Culturali di Agrigento in data 17/02/2012 e delle successive linee di indirizzo dettate dal Comune di Agrigento con deliberazione di G.M. in data 20/02/2012 n.15, il carico generato dell’agglomerato San Leone Ovest e Villaggio Pe- ruzzo, corrispondente a circa 10.000 ab.eq., è stato collettato, tramite la recente realizzazio- ne dell’impianto di sollevamento Villaggio Peruzzo e della relativa condotta di mandata, al depuratore Sant’Anna la cui potenzialità attuale è di 55.000 ab. eq..
La parte restante del territorio, comprendente la parte orientale del Viale dei Pini, lungomare e relative traverse, Viale delle Dune, Viale dei Giardini, Viale Cavaleri Magazzeni, Canna- tello, Zingarello e la zona del Villaggio Mosè, verrà collettata all’mpianto di depurazione in progetto.
La zona del villaggio Mosè è oggi asservita al piccolo impianto di depurazione esistente, originariamente dimensionato a servizio del solo nucleo storico del Villaggio Mosè (circa 1500 ab.eq.), su cui gravano oggi i reflui di una vasta zona oggetto di numerosi interventi di edilizia insediativa, turistica e commerciale. Ciò ha determinato l’assoluta inadeguatezza dell’impianto che non riesce ad assicurare la depurazione dei volumi di refluo in ingresso secondo il parametri stabiliti per legge.
L’impianto di depurazione del comune di Favara, conformemente al P.A.R.F., si sviluppa secondo un sistema depurativo di tipo Imhoff dimensionato, secondo le previsioni del pro- getto originario, per una portata massima in ingresso pari a 22,50 l/sec per rispettare i limiti previsti dalla Tabella 4 di cui alla L.R. 27/86.
L’entrata in vigore del D.Lgs.152/06 e dei relativi parametri di scarico, ha determinato l’inadeguatezza dell’esistente impianto di depurazione e la necessità di un importante inter- vento di adeguamento, che di fatto si configura come totale rifacimento dell’impianto. Pe-
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raltro considerato che allo stato attuale l’impianto recapita su un vallone affluente del Fiume Naro, l’adeguamento dell’impianto impone anche il convogliamento dei reflui sul più vicino corpo idrico ricettore, da realizzarsi con un collettore emissario di circa 3 km.
Nella considerazione che l’impianto di Favara insiste sullo stesso bacino del nuovo impianto previsto per la fascia costiera di Agrigento si è previsto di convogliare i reflui al nuovo im- pianto di Agrigento potenziandone la capacità organica di progetto.
3 Inquadramento dell’intervento proposto
Il progetto prevede la costruzione di un nuovo impianto di depurazione della potenzialità di 60.000 a.e. a servizio di gran parte della zona Sud-Est di Agrigento e dell’intero abitato del comune di Favara. (Vedasi elabb.2.1 e 2.2)
Il nuovo impianto recapiterà i reflui depurati nel fiume Naro, caratterizzato da una portata naturale non nulla per più di 120 gg l’anno, per cui i valori limite da rispettare allo scarico sono quelli delle Tab. 1 e 3 del D.Lgs 152/99 e s.m.i., valevoli rispettivamente per scarichi in corpi idrici superficiali e fognature miste.
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Nella tabella seguente vengono riportati i limiti indicati, con evidenziati in grassetto i valori più restrittivi da assicurare all’impianto.
Qualità richiesta allo scarico
Inquinante Tab. 1 D.Lgs
152/06 Tab. 3 D.Lgs 152/06 U.M.
BOD5 25,00 40,00 mg/l
COD 125,00 160,00 mg/l
Azoto nitroso - 0,60 mg N/l
Azoto nitrico - 20,00 mg N/l
Azoto ammon. - 15,00 [11,67*] mg
NH4/l
Fosforo totale - 10,00 mg P/l
Solidi Sospesi 35,00 80,00 mg/l
Escherichia coli - 5000 UFC/1
00ml
* espresso in mg N/l (ottenuto moltiplicando per 14/18 il valore in mg NH4/l)
3.1 Dati di progetto
Il nuovo impianto è stato dimensionato per far fronte ai fabbisogni di buona parte della zona Sud-Est di Agrigento e dell’intero abitato del Comune di Favara.
Secondo i dati ISTAT, la popolazione dell’intero abitato di Agrigento ha avuto negli ultimi quindici anni un andamento pressoché stabile intorno ai 59.000 abitanti, come mostrato di seguito.
Popolazione Agrigento (demo.istat.it)
Anno Ab. Anno Ab. Anno Ab. Anno Ab.
1982 51.683 1992 55.216 2002 54.582 2012 58.288 1983 52.197 1993 55.159 2003 55.901 2013 58.063 1984 52.482 1994 55.073 2004 58.853 2014 59.010
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1985 53.098 1995 55.109 2005 59.031 2015 59.645 1986 53.957 1996 55.373 2006 59.111 2016 59.770 1987 54.464 1997 55.265 2007 59.082 2017 59.605 1988 54.787 1998 54.998 2008 59.152 2018 59.329 1989 55.247 1999 54.871 2009 59.136 2019 58.956
1990 55.439 2000 54.769 2010 59.188
1991 55.369 2001 54.828 2011 59.175
Tabella 1 – Popolazione del Comune di Agrigento dal 1982 al 2019 (ISTAT)
Figura 1 – Popolazione residente nel Comune di Agrigento dal 1982 al 2019 (ISTAT)
Secondo i dati del Piano d’Ambito di Agrigento del Settembre 2002, la popolazione del Comune di Agrigento prevista al 2032 è di 52.953 residenti e 14.999 fluttuanti (pari al 14%), mentre la popolazione del comune di Favara è di 30.880 residenti e 1.050 fluttuanti (pari al 87%).
Tabella 2 – Proiezioni della popolazione al 2032 (Piano d’Ambito di Agrigento 2002)
Lo studio demografico riportato nell’Aggiornamento e revisione del Piano Regolatore Ge- nerale degli Acquedotti del Novembre 2010 (All.05.a Analisi dell’evoluzione demografica e proiezione agli anni di riferimento – Stime della popolazione residente nei Comuni nel pe- riodo 2005-2040) riporta due scenari, che si differenziano per le diverse ipotesi formulate riguardo i tassi di fecondità: scenario I (ipotesi bassa/modello costante) e scenario II (ipotesi
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alta/modello dinamico). La proiezione al 2031 e al 2040 della popolazione residente nei due scenari per i due comuni interessati è riportata di seguito:
Comune Scenario I Scenario II
2031 2040 2031 2040
Agrigento 49.582 46.049 50.496 48.452
Favara 27.826 25.844 28.340 27.193
Tabella 3 – Proiezioni della popolazione al 2031 e 2040 (P.R.G.A. 2012)
Rispetto ai dati di popolazione residente registrati dall’ISTAT nel 2019, nello scenario alto, al 2040 la popolazione residente di Agrigento diminuisce del 18% e nello scenario basso del 22%. I dati del Piano d’Ambito di Agrigento al 2032 sono superiori alle proiezioni al 2031 del P.R.G.A. per i due comuni in entrambi gli scenari, con differenze comprese tra il 5% e 11%.
Essendo i dati relativi al comune di Agrigento aggregati, per il dimensionamento dell’impianto e degli adduttori, si è fatto riferimento allo studio demografico condotto negli anni 2004-2005 per la redazione del nuovo P.R.G. della città di Agrigento, dimensionato per una capacità insediativa prevista al 2021 pari a 72.655 abitanti circa.
Sulla scorta del PARF della zona Sud-Est di Agrigento e dei rilievi effettuati, sono state in- dividuate sette aree scolanti, di cui sei che da previsioni PARF dovevano essere servite dall’ID di Villaggio Peruzzo (aree gialle nella immagine seguente) ed una dall’ID di Villag- gio Mosè (area magenta nella immagine seguente).
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Figura 2 – Aree scolanti zona costiera di Agrigento
Il numero di residenti previsti in ognuna delle sette aree individuate sono stati stimati aggre- gando i dati demografici di ogni zona urbanistica omogenea ricadente all’interno delle aree scolanti, procedendo ad una ripartizione aerale nel caso in cui la zona interessi più aree.
Il numero di fluttuanti è stato determinato sulla base dei dati disaggregati del Piano Regio- nale Generale Acquedotti (P.R.G.A. 2007), per singola zona omogenea.
Nella tabella seguente si riportano le stime effettuate per ognuna delle sette aree di cui sopra e per la frazione di Zingarello-Cannatello:
N Aree scolanti Residenti [Pres]
previsioni PRG
Fluttuanti [Pflut] previsioni PRGA
Totale [Pres+Pflut]
1 Villaggio Mosè - SS 115 5.834 1.150 6.984
2 San Leone (Pubblica Sicurezza) 2.895 5.713 8.608
3 San Leone (Via delle Viole) 1.048 2.070 3.118
4 Villaggio Mosè (Cavaleri Magazzeni) 1.124 1.030 2.154
5 Via Dune 417 3.657 4.074
1
5 3
2 4
6
7
Sollevamento Villaggio Peruzzo
ID Villaggio Mosè
Nuovo ID Fiume Naro
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N Aree scolanti Residenti [Pres]
previsioni PRG
Fluttuanti [Pflut] previsioni PRGA
Totale [Pres+Pflut]
6 Villaggio Peruzzo – Abitato 460 0 460
7 San Leone (Padri Vocazionisti) 2.947 5.693 8.640
- Frazione Zingarello - Cannatello 1.630 3.657 5.287
Totale zona Agrigento Sud-Est 16.355 22.970 39.325
Tabella 4 – Popolazione della fascia costiera di Agrigento per aree scolanti
Per il Comune di Favara si è tenuto conto dei residenti previsti dal Piano d’Ambito e dei fluttuanti da P.R.G.A. 2007.
N Aree scolanti Residenti [Pres]
previsioni PdA
Fluttuanti [Pflut] previsioni PRGA
Totale [Pres+Pflut]
Totale Comune di Favara 30.880 1.566 32.446
Tabella 5 – Popolazione del Comune di Favara
Il carico generato dai bacini Villaggio Peruzzo e San Leone Padri Vocazionisti è stato con- vogliato tramite l’intervento di “Completamento del sistema fognario depurativo Villaggio Peruzzo” al depuratore Sant’Anna.
I fluttuanti della frazione Zingarello-Cannatello sono attribuibili in gran parte a residenti del Comune di Favara che si spostano nel periodo estivo nelle località balneari della costa agri- gentina, per cui sono stati considerati nei progetti degli adduttori ma risultano ininfluenti ai fini del dimensionamento dell’impianto, ricadendo nello stesso agglomerato. Prudenzial- mente, per determinare il carico che grava sull’impianto di depurazione, si è tenuto conto di una quota dei fluttuanti di Zingarello-Cannatello, assunta pari al 30%, ricavando un totale di 60.111 abitanti equivalenti, di cui 43.828 residenti e 16.283 fluttuanti.
N Aree scolanti Residenti [Pres]
previsioni PRG
Fluttuanti [Pflut] previsioni PRGA
Totale [Pres+Pflut]
1 Villaggio Mosè - SS 115 5.834 1.150 6.984
2 San Leone (Pubblica Sicurezza) 2.895 5.713 8.608
3 San Leone (Via delle Viole) 1.048 2.070 3.118
4 Villaggio Mosè (Cavaleri Magazzeni) 1.124 1.030 2.154
5 Via Dune 417 3.657 4.074
- Frazione Zingarello - Cannatello 1.630 3.657x30% = 1.097 5.287
Totale zona Agrigento Sud-Est servita 12.948 14.717 27.665
Totale Comune di Favara 30.880 1.566 32.446
Totale agglomerato servito da nuovo I.D. 43.828 16.283 60.111
Tabella 6 – Popolazione dei Comuni di Agrigento e di Favara che gravitano sull’I.D.
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Ai fini del dimensionamento dell’impianto, avendo i fluttuanti un carattere stagionale, si è fatta distinzione tra la popolazione fluttuante nel periodo estivo e nel periodo invernale, considerando per Agrigento il totale dei fluttuanti stimati in estate e il 32% nel periodo in- vernale (distinzione basata sulle previsioni di PRG). Di seguito si riportano le condizioni di progetto dell’impianto di depurazione nel periodo estivo ed invernale.
Aree scolanti
Estate Inverno
Residenti [Pres]
Fluttuanti [Pflut]
Totale [Pres+Pflut]
Residenti [Pres]
Fluttuanti [Pflut]
Totale [Pres+Pflut]
Agrigento 12.948 14.717 27.665 12.948 4.709 17.657
Favara 30.880 1.566 32.446 30.880 0 32.446
Totale all’I.D. 43.828 16.283 60.111 43.828 4.709 48.537
Tabella 7 – Popolazione servita dall’I.D. in estate e inverno
L’impianto è stato dimensionato con una vita utile di 25 anni, con riferimento all’orizzonte temporale del 2040, che come evidenziato dalle proiezioni del P.R.G.A. 2012 sono ampia- mente inferiori ai valori di progetto.
Le strutture, in conformità alle NTC2008, sono state progettate per una vita nominale di 50 anni (Opere ordinarie, ponti, opere infrastrutturali e dighe di dimensioni contenute e di im- portanza normale), per cui ricadendo l’opera nella classe d’uso III (Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. Industrie con attività pericolose per l’ambiente. Reti via- rie extraurbane non ricadenti in Classe d’uso IV. Ponti e reti ferroviarie la cui interruzione provochi situazioni di emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze di un loro eventuale collasso) si è adottato un coefficiente d’uso pari a 1,5, ricavando un periodo di riferimento di 75 anni con cui sono state valutate le azioni sismiche. Per maggiori dettagli si rimanda al- la relazione di calcolo.
Le verifiche sono state fatte tenendo conto di XQDGRWD]LRQHGLODEÂJLRUQRSHULUHVLGHQWL
GL$JULJHQWRGLODEÂJLRUQRSHULUHVLGHnti di FaYDUDHGLODEÂJLRUQRSHULIOXWWXDQWL
e gli insediamenti produttivi.
Ai fini del dimensionamento dell’impianto si è fatta distinzione tra popolazione fluttuante del periodo estivo e quella del periodo invernale, data la natura prettamente stagionale dei fluttuanti. In particolare in estate si è tenuto conto dell’intera popolazione fluttuante, mentre nel periodo invernale solo del 30% circa dei fluttuanti totali.
L’impianto è stato dimensionato con i seguenti dati, sviluppati in dettaglio nella relazione tecnica di calcolo (elaborato 1.2):
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ESTATE Dati generali
Pres-Ag abitanti residenti ad Agrigento 12.948 ab
Pres-Fa abitanti residenti a Favara 30.880 ab
Pflut abitanti fluttuanti (Agrigento e Favara) 16.283 ab
P abitanti equivalenti complessivi serviti 60.111 ab
dres-Ag dotazione idrica residenti ad Agrigento 320 l/ab·giorno
dres-Fa dotazione idrica residenti a Favara 300 l/ab·giorno
dflut dotazione idrica fluttuanti 200 l/ab·giorno
Cm coefficiente di punta mensile 1,15 adim
Cg coefficiente di punta giornaliero 1,15 adim
Cper coefficiente di stima delle perdite in distribuzione idrica 0,80 adim
Cp coefficiente di punta orario 1,50 adim
Cp coefficiente notturno orario 0,50 adim
M coef. di apporto in fognatura 0,80 adim
Portate
Qn-e portata media nera giornaliera 555 m³/h
154 l/s
Qng-e portata nera nel giorno di massimo consumo 573 m³/h
159 l/s
Qnp-e portata nera dell'ora di punta nel giorno di max consumo 859 m³/h
239 l/s
Qnn-e portata nera minima notturna 286 m³/h
80 l/s
Qnm-e portata massima ammessa all'impianto (3 Qng) 1.718 m³/h
477 l/s
Qnb-e portata massima ammessa al biologico (2 Qng) 1.145 m³/h
318 l/s Caratteristiche dei reflui
BOD5 concentrazione in ingresso da letteratura 270,8 mg BOD5/l
TKN concentrazione in ingresso da determinazioni analitiche (concen- trazione media mensile massima di giugno-luglio-agosto)
60,0 mg N/l
Fosforo concentrazione in ingresso da determinazioni analitiche (concen- trazione media mensile massima di giugno-luglio-agosto)
7,0 mg P/l
SST concentrazione in ingresso da determinazioni analitiche (concen- trazione media mensile massima di giugno-luglio-agosto)
568,0 mg SS/l
Ta Temperatura media aria 30 °
Tr Temperatura liquame 20 °
INVERNO Dati generali
Pres-Ag abitanti residenti ad Agrigento 12.948 ab
Pres-Fa abitanti residenti a Favara 30.880 ab
Pflut abitanti fluttuanti (Agrigento e Favara) 4.709 ab
P abitanti equivalenti complessivi serviti 48.537 ab
dres-Ag dotazione idrica residenti ad Agrigento 320 l/ab·giorno
dres-Fa dotazione idrica residenti a Favara 300 l/ab·giorno
dflut dotazione idrica fluttuanti 200 l/ab·giorno
Cm coefficiente di punta mensile 1,15 adim
Cg coefficiente di punta giornaliero 1,15 adim
Cper coefficiente di stima delle perdite in distribuzione idrica 0,80 adim
Cp coefficiente di punta orario 1,50 adim
Cn coefficiente notturno orario 0,50 adim
M coef. di apporto in fognatura 0,80 adim
Portate
Qn-i portata media nera giornaliera 478 m³/h
133 l/s
Qng-i portata nera nel giorno di massimo consumo 502 m³/h
139 l/s
Qnp-i portata nera dell'ora di punta nel giorno di max consumo 753 m³/h
209 l/s
Qnn-i portata nera minima notturna 251 m³/h
70 l/s
Qnm-i portata massima ammessa all'impianto (3 Qng) 1.505 m³/h
418 l/s
Qnb-i portata massima ammessa al biologico (2 Qng) 1.003 m³/h
279 l/s
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Caratteristiche dei reflui
BOD5 concentrazione in ingresso da letteratura 254,8 mg BOD5/l
TKN concentrazione in ingresso da determinazioni analitiche (concen- trazione media mensile massima di gennaio-febbraio-marzo)
57,0 mg N/l
Fosforo concentrazione in ingresso da determinazioni analitiche (concen- trazione media mensile massima di gennnaio-febbraio-marzo)
9,5 mg P/l
SST concentrazione in ingresso da determinazioni analitiche (concen- trazione media mensile massima di gennaio-febbraio-marzo)
464,5 mg SS/l
Ta Temperatura media aria 8 °
Tr Temperatura liquame 12 °
Sulla base dei dati meteo climatici registrati negli ultimi anni, si è adottata una temperatura media dell’aria invernale di 8° ed estiva di 30°, a cui corrispondono temperature dei liquami rispettivamente di 12° e 20°, assunte per i calcoli di processo e la verifica dell’impianto.
4 Iter autorizzativo e verifica ottemperanza
Il presente progetto è stato redatto sulla scorta del progetto preliminare approvato dalla Commissione Regionale Lavori Pubblici con parere n.102 del 10/01/2014 e dei pareri rila- sciati dagli enti nel corso della conferenza dei servizi svoltasi nelle adunanze del 18/09, 01/10 e 09/10 2013. Il progetto preliminare ha altresì ottenuto l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare giusto parere n. 3032 del 02/09/2013 (Vedasi elaborato 1.6 Riscontro pareri Progetto Preliminare).
Il progetto esecutivo dell’intervento proposto è stato approvato dalla Commissione Regiona- le Lavori Pubblici con parere n.112/2016, sulla scorta dei pareri positivi e dei nulla osta rila- sciati dagli enti nel corso della conferenza dei servizi svoltasi nelle adunanze del 16/09/2015, 28/10/2015, 27/01/2016, 10/02/2016 e del 23/02/2016. Il progetto esecutivo ha altresì ottenuto l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Terri- torio e del Mare giusto parere n. 26945 del 14/10/2014. (Vedasi elab. 1.4 “Fascicolo docu- menti e pareri su progetto esecutivo”).
L’impianto di depurazione in progetto è munito altresì di autorizzazione allo scarico giusto DDG n. 110 del 10/02/2014 prot. n. 5413 rilasciato dall’Assessorato Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti – Servizio 1.
Le condizioni e le linee di indirizzo rilasciate dagli enti per la realizzazione dell’intervento sono di seguito riepilogate:
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RISCONTRO PARERI RILASCIATI IN CONFERENZA DEI SERVIZI
1) D.D.G. n. 110 del 10/02/2014 AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO – Regione Siciliana – Ass.to Reg.le dell’Enerergia e dei Servizi di Pubblica Utilità – Dip. Acque e Rifiuti (Elab.1.5)
Prescrizione Stato
ottemperanza 1) Carico organico di progetto 60.000 AE, Q effluente 553
mc/h, limiti tabellari effluente: Tab.1 allegato 5 D.Lgs.152/06 per BOD5, COD, SST, Tab. 3 altri parametri, 5000 UFC/100 ml Escheriacoli;
Il ciclo di trattamento adottato, tec- nologia a membrana (MBR), garan- tisce il rispetto dei parametri richie- sti dall’autorizzazione allo scarico (punto 1) ed assicura una qualità dell’effluente compatibile con even- tuali riusi BOD< 3mg/l, SST<1 mg/l, Torbidità<0,2NTU. La portata ef- fluente è di 553 mc/h. Per un even- tuale riuso agricolo del refluo depu- rato, l’impianto dovrà essere dotato di unità disinfezione UV, in modo da assicurare anche il limite pre- scritto per i parametro microbilolo- gico.
2)Trattamento di disinfezione anche per eventuali emergenze;
Tutti i comparti di trattamento pre- vedono delle linee di by-pass colle- gate con la disinfezione finale, che pertanto è assicurata anche in caso di parziale e temporaneo fuori ser- vizio dell’impianto;
Dal punto 3 al punto 7, dal punto 10 al punto 12, dal punto 14 al punto 17, dal punto 19 al punto 20 – Si omette la descrizione in quanto trattasi di prescrizioni relative alla fase gestionale dell’impianto,
Prescrizione da attuarsi da parte del gestore
8) Gli sfioratori di piena dovranno smaltire la portata di piena eccedente il valore calcolato da tre a cinque volte la portata del giorno di massimo consumo;
I pretrattamenti, grigliatura media, dissabiatura e disoleatura, sono stati dimensionati per assicurare il trattamento di tre volte la portata media nel giorno di massimo con- sumo, corrispondente a 1.661 mc/h;
9) Nel caso in cui risulti necessario effettuare interventi di manutenzione straordinaria di parti e/o sezioni dell’impianto predisporre tutti gli accorgimenti tecnici per non interrompere il processo depurativo;
L’impianto è stato progettato in forma modulare, al fine di consenti- re interventi manutentivi dei com- parti senza interruzione del proces- so;
13) Come richiesto dalla Circolare Assessorato dell’Energia e Pubblici Servizi del 27/07/2011 all’entrata dell’impianto (prima dei prettrattamenti)ed in uscita (dopo il sistema di disinfezio- ne), devono essere predisposti appositi pozzetti per il prelievo dei campioni, in modo distinto per i reflui provenienti dai due comuni. L’impianto deve essere dotato di misuratori di portata ed autocampionamento in continuo sia in entrata che in uscita;
Il comparto iniziale di arrivo e solle- vamento dei reflui è stato progetta- to in modo da assicurare il prelievo distinto dei reflui provenienti dalla fascia costiera di Agrigento e dal Comune di Favara (comparto C1e C2), tramite autocampionatori.
All’uscita dell’impianto è previsto un
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altro autocampionatore per il prelie- vo dei reflui depurati (comparto G15). Sia in ingresso che in uscita dell’impianto sono stati previsti mi- suratori di portata.
18) Dovrà essere realizzata tutto attorno all’impianto di depurazione la piantumazione di specifica barriera vegetale con alberi di alto fusto a fogliame persistente sia per limitare la diffusione di microorganismi patogeniche per motivi estetico- paesaggistici
Per limitare la diffusione di micror- ganismi patogeni ed ai fini estetico paesaggistici, sarà realizzata nel perimetro dell’area occupata dall’impianto di depurazione, una barriera vegetale con essenze au- toctone facenti parte della macchia mediterranea, a foglia larga e sem- preverdi. Nello specifico le essenze scelte sono il Laurus nobilis (alloro) messi a dimora con sesti stretti pari a circa 1 m per costituire una siepe compatta, intervallati da alcuni ele- menti di ceratonia siliqua (carrubo)- vedi planimetria opere a verde all.
8.2.6.
2) Parere Ministero dell’Ambiente prot. n. 0045361 del 13/08/2013 e n.
26945 del 14/10/2014 (Elab. 1.4 Allegato 1)
Prescrizione Stato
ottemperanza
I. Parere positivo reso senza prescrizioni;
3) Prescrizioni dell’ARPA Sicilia-Struttura Territoriale di Agrigento
(Parere reso nella conferenza dei servizi del 28 /10/2015 - Elab. 1.4 Allegato 2)
Prescrizione Stato
ottemperanza I. Le date delle campagne di monitoraggio di tutte le
componenti ambientali, che dovranno essere effettuate “ ante operam” in “corso d’opera” e “ post opera”, dovranno essere comunicati con quindici giorni di anticipo per consentire al personale dell’Arpa di partecipare alle suddette attività.
Piano di monitoraggio “ante operam”
già allegato al progetto. Con nota n.
968 del 3/3/2016 si è fatto obbligo al gestore di iniziare il monitoraggio
“ante operam” entro 30 gg. dalla ri- cezione della suddetta nota
II. Dopo la realizzazione delle opere previste in progetto e prima dell’avvio delle stesse, dovrà essere concordato con la Struttura Territoriale dell’ARPA un “piano di monitoraggio e controllo (PM e C) delle materie interessate come richiesto al punto 5 della dichiarazione resa dall’ing. Latteo dell’ARTA durante la conferenza di servizi relativa al progetto preliminare.
Prescrizione da attuarsi da parte del gestore dopo la realizzazione dell’opera
III. La gestione delle terre e rocce da scavo dovrà
essere effettuata conformemente agli elaborati 4.5.1, Prescrizione da attuarsi da parte del
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4.5.2.e 4.5.3 del progetto esecutivo. Prima dell’inizio dei lavori di scavo e deposito nelle aree segnalate dovranno essere trasmesse all’ ARPA le dichiarazioni di riutilizzo delle terre e rocce da scavo –comma 1 dell’art.41 bis de D.L. 21/06/2013 n. 60 come convertito in legge, per tutti i siti individuati nell’allegato planimetrico 4.5.2. del progetto esecutivo. L’eventuale variazione della data di inizio dei lavori dovrà essere comunicata tempestivamente, anche per le vie brevi, in moda da consentire all’ARPA di programmare l’attività di controllo di competenza. Al termine dei lavori di scavo, deposito e sistemazione delle aree, dovranno essere trasmesse all’ARPA a mezzo posta certificata le dichiarazioni di avvenuto utilizzo (DUA) corredata di tutta la documentazione riguardante la movimentazione delle terre e rocce depositate nei siti, per le verifiche che l’ARPA dovrà effettuare.
gestore in corso di esecuzione lavori.
2 Prescrizioni della Soprintendenza Beni Culturali e Ambientali di Agri- gento
(Parere n.11623 del 27 /10/2015 – Parere 3953 del 22/04/2016- Elab. 1.4 Allega- to 2 - 6)
Prescrizione Stato
ottemperanza I. Particolare cura dovrà essere posta alla protezione
delle sponde e dell’alveo con le opere di sistemazione naturalistica e di ingegneria ambientale prevista e dovrà promuoversi la conservazione e valorizzazione della copertura alveo-ripariale, tenendo presente che gli interventi dovranno avere l’obiettivo di mantenere gli equilibri spaziali e cromatici e garantire inoltre, il perpetuarsi di crescita di vegetazione che costituisce l’identità spaziale e cromatica del paesaggio fluviale;
Prescrizione ottemperata vedi elabo- rato 8.2.6 del progetto.
II. Tutti i manufatti realizzati, specialmente le gabbionature in pietrame dovranno essere colmati negli interstizi con terriccio vegetale, al fine di consentire una facile colonizzazione vegetale, tale da agevolare l’insediamento nei quadri paesaggistici e attenuare per quanto possibile l’impatto percettivo dissonante
Prescrizione da attuarsi in corso d’opera
III. L’allestimento e la conduzione dei cantieri devono ridurre al minimo la distruzione o alterazione del soprassuolo vegetale a causa di scavi, passaggio di mezzi di cantiere o deposito di materiali, sopratutto nelle aree acclivi, nelle quali si deve anche curare di limitare la distruzione del cotico erbaceo
Idem come sopra
IV. Considerato altresì che i lavori interessano una porzione di territorio che può essere luogo di rinvenimenti di tracce di attività umane, così come
Prescrizione ottemperata previste le indagini archeologiche durante la fa-
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riportato nella relazione della valutazione archeologica, tutte le fasi di scavo dovranno essere precedute da saggi da effettuarsi alla presenza di un archeologo specializzato e con comprovata esperienza nel settore e che ad ultimazione dei lavori dello scavo dovrà produrre relazione sulla campagna di scavi; vengano attuate altresì tutte le azioni di mitigazione e le atività previste nel documento di valutazione archeologica
se di cantiere
V. Prescrizione rilasciata nel parere 3953 del 22/04/2016: ai bordi della stradella di accesso, in ambo i lati, nella sezione del profilo che va dal n. 1 al n. 10 dovrà essere messa a dimora una doppia quinta vegetativa, in modo da realizzare una barriera vegetale autoctona composta esclusivamente da specie arborea/arbustive “ulivi” di medi fusti, in modo da integrare quelli esistenti, posti ad una distanza tra loro di ml 5,00-6,00 appositamente organizzate in piantagioni lineare, mentre dalla sezione che va dal n.11 al n. 16, dovrà essere messa a dimora una quinta vegetativa della stessa specie e dimensione indicata, collocata in corrispondenza dei pali.
Prescrizione ottemperata vedasi ela- borato 8.2 rev.C
Prescrizioni del Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Agrigento (Parere n.5269 del 11/6/2015 - Elab. 1.4 Allegato 2)
Prescrizione Stato
ottemperanza I. Per quanto non espressamente indicato in progetto,
le opere dovranno essere eseguite in piena conformità a quanto stabilito dal DM 13 Luglio 2011.
In particolar modo al titolo II
Nel progetto sono state riportate tutte le opere da eseguirsi
II. A lavori ultimati, prima dell’esercizio dell’attività, ai sensi dell’Art.4, D.P.R. 151/11, dovrà essere presentata istanza di rilascio del CPI, corredata dalla documentazione tecnica prevista al comma 7 dell’Art.2 del suddetto D.P.R.
Da ottemperarsi da parte del Gestore prima dell’entrata in esercizio
III. In caso vi sia la presenza di lavoratori dipendenti, dovranno essere assicurati gli adempimenti previsti dal D.Lgs 81/2008 in particolare durante l’esercizio dell’attività dovrà essere prevista la presenza di un adeguato numero di addetti antincendio
Idem come sopra
IV. Ai sensi dell’Art.6 del D.P.R. 151/11 dovrà essere mantenuto aggiornato e reso disponibile al fine delle ispezioni di competenza del Comando un apposito registro nel quale vengano annotati: i controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione sugli impianti e sulle attrezzature finalizzati alla sicurezza antincendio nonché l’informazione sui rischi di incendio connessi con la specifica attività
Idem come sopra
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4 Prescrizioni del Servizio 2 “ Tutela dell’inquinamento Atmosferico”
dell’Ass.to Territorio ed Ambiente
(Decreto n. 52516 del 12/11/2015 - Elab. 1.4 Allegato 3)
Prescrizione Stato
ottemperanza I. L’impianto dovrà essere realizzato, gestito e
monitorato al fine di minimizzare le emissioni nocive in modo di garantire in tutte le condizioni di normale funzionamento il rispetto dei limiti di emissione e delle prescrizioni contenuti nell’autorizzazione, evitando per quanto possibile che dalle attività autorizzate si generino cattivi odori, in quanto emissioni diffuse tecnicamente convogliabili
Prescrizione da osservare durante la fase di gestione
II. Lo stoccaggio e la movimentazione dei fanghi devono essere limitati ai tempi necessari per lo svolgimento delle attività.
Idem come sopra
III. Per la linea di ispessimento: a) le apparecchiature devono essere sottoposte a periodico lavaggio e manutenzione al fine di verificarne periodicamente lo stato; b) i cassoni di raccolta devono essere coperti ed deve essere ridotto al minimo il tempo di permanenza in stabilimento; c) le apparecchiature/impianti devono essere chiusi e/o istallati in ambiente chiuso
Idem come sopra
IV. Il gestore dovrà relazionare annualmente sulle attività di manutenzione dl sistema di depurazione degli effluenti gassosi.
Idem come sopra
V. Dovranno assicurarsi idonee condizioni di processo (età del fango, ossigeno disciolto, portata d’aria insufflata, etc.) al fine di ridurre lo sviluppo di emissioni odorigine
Idem come sopra
VI. I limiti di cui sopra sono prescritti alla luce delle migliori tecnologie disponibili, ed in base a quanto richiesto e/o dichiarato dal gestore negli elaborati tecnici di cui al progetto approvato
Idem come sopra
VII. Per la verifica di conformità ai limiti di emissione si dovrà fare riferimento, fatte salve le diverse condizioni di esercizio che dovranno essere adeguatamente documentate, a misurazione o campionamenti della durata pario ad un’ora di funzionamento dell’impianto nelle condizioni di esercizio più gravose. Ai fini del rispetto dei valori limite autorizzati, i risultati analitici dei controlli a carico del gestore devono riportare l’indicazione del metodo utilizzato e dell’incertezza della misurazione al 95% di probabilità, così come descritta e documentata nel metodo di Campionamento / Analisi impiegato. Il risultato di un controllo sarà considerato superiore al valore limite autorizzato quando l’estremo inferiore dell’intervallo di confidenza della misura ( Cioè l’intervallo corrispondente al risultato misurazione incertezza di misura) risulta superiore al valore limite autorizzato. Nel caso il Gestore, nei
Idem come sopra
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controlli di propria competenza, arcetti ch ei valori misurati sono superiori ai valori limite prescritti, è tenuto a comunicarli agli enti competenti per il controllo entro le successive 24 ore.
VIII. Il gestore degli impianti si farà carico dio attrezzature e rendere accessibili in sicurezza (ai sensi del D.
lgs.vo n. 81/08 e ss.mm.ii.) e campionabili i punti di emissione oggetto della autorizzazione, nonché di installare i tronchetti di misura e campionamento in condizioni che garantiscano il rispetto delle norme tecniche vigenti ( UNI 10169. UNI n 13284/1).
Ciascun punto di emissione dovrà essere identificato univocamente con scritta indelebili e ben visibili.
Idem come sopra
IX. Per le emissioni diffuse in ciascuna fase di manipolazione, produzione, trasporto, carico e scarico, stoccaggio di prodotti polverulenti, nonchè quelli in forma di gas o vapore derivante dalla lavorazione, trasporto, travaso e stoccaggio di sostanze organiche liquide, dovranno essere rispettate le prescrizioni e le direttive contenute nell’allegato V, della parte V°, del D.lgs 152/06 e ss.mm.ii
Idem come sopra
X. Dovranno essere rispettati i criteri generali di tutela ambientale del consto zonale in cui insiste lo stabilimento.
Idem come sopra
XI. Per quanto non espressamente previsto dal presente provvedimento si rimanda agli elaborati progettuali che costituiscono parte integrante del presente parere. Si rimanda altresì ai contenuti ed alle prescrizioni tecniche del D.lgs 152/06 e ss.mm.ii. e /o delle altre norme tecniche di settore vigenti in materia. Per gli inquinamenti non espressamente indicati si dovranno rispettare i limiti fissati dall’Art.1 parte II° , degli allegati alla parte V° del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii.
La prescrizione riportata nel 3° perio- do non attiene al progetto in argo- mento
XII. Il gestore dovrà comunicare con anticipo di almeno 15 gg la data di messa in esercizio nonché il periodo intercorrente tra la messa in esercizio e la messa in regime dell’impianto. Per un periodo continuativo di marcia controllata decorrente dalla messa a regime, e per una durata non inferiore a 10 gg. dovr4à essere effettuato almeno un campionamento e analisi per ciascun punto di emissione autorizzato.
Entro i 60 gg successivi, devono essere comunicati alla Provincia Regionale, alla ST. ARPA provinciale ed al Sindaco territorialmente competente i dati relativi alle analisi effettuate.
Prescrizione da attuarsi a cura del Gestore dopo la realizzazione dell’opera
XIII. Il gestore dovrà effettuare, con periodicità annuale, la misurazione delle emissioni inquinati, e dovrà fare pervenire la comunicazione con almeno 15 gg. di anticipo all’Assessorato Regionale e Ambiente – Servizio 2/D.R.A. al libero Consorzio dei comuni ed alla ST. Arpa competenti per territorio, comunicando agli stessi il risultato delle analisi
Idem come sopra
XIV. La misurazione delle emissioni inquinanti dovrà essere effettuata con gli impianti funzionanti a pieno regime.
Idem come sopra