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Comune di Tonara Provincia di Nuoro

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Academic year: 2022

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Comune di Tonara

Provincia di Nuoro

PIANO

SOCIO ASSISTENZIALE

TRIENNIO 2006-2008

Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 27/2/2006 con deliberazione N° 9

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IL PIANO SOCIO ASSISTENZIALE 2006-08 di TONARA, SOMMARIO:

INTRODUZIONE _________________________________________________________________________ 3 IL TERRITORIO E LE USANZE DELLA COMUNITÀ TONARESE. ____________________________ 4 DIMENSIONI E CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE. _______________________________ 5 RISORSE PRESENTI NEL TERRITORIO ___________________________________________________ 6

UN PAESE SOLIDALE ________________________________________________________ 8 POLITICHE SOCIALI PER LA COMUNITA’_____________________________________ 8

SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE____________________________________________________ 8 IL SEGRETARIATO SOCIALE _____________________________________________________________ 9 SERVIZIO INFORMAGIOVANI ____________________________________________________________ 9 COMUNITÀ ALLOGGIO PER ANZIANI ____________________________________________________ 10 CENTRO DI AGGREGAZIONE SOCIALE _________________________________________________ 10

POLITICHE DEGLI INTERVENTI A CARATTERE ECONOMICO________________ 11

ASSISTENZA ECONOMICA______________________________________________________________ 11 ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE E DI MATERNITA’ _______________________________ 12 INSERIMENTO IN ATTIVITA DI UTILITA’ SOCIALE _______________________________________ 12 SERVIZI PER INSERIMENTO LAVORATIVO - CESILAV ___________________________________ 14 LEGGE REGIONALE 7/91 ______________________________________________________________ 14

POLITICHE SOCIALI PER DISABILI E MALATI CRONICI _____________________ 14

ASSISTENZA A FAVORE UTENTI CON PATOLOGIE CRONICHE___________________________ 15 ASSISTENZA ECONOMICA A FAVORE DEGLI INFERMI DI MENTE _______________________ 15 INTERVENTI A FAVORE DI DISABILI ____________________________________________________ 15 LR 12/85 SPESE TRASPORTO DISABILI _______________________________________________ 16

POLITICHE SOCIALI PER LA TERZA ETA’___________________________________ 16

ASSISTENZA DOMICILIARE. ____________________________________________________________ 16 CORSO DI GINNASTICA DOLCE PER ANZIANI ___________________________________________ 18 ATTIVITA’ LUDICO RICREATIVE E SOGGIORNO CLIMATICO ____________________________ 19 ATTIVITÀ CONSULTA DELLA TERZA ETA’ _______________________________________________ 20

POLITICHE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA____________________________ 20

BABY PARKING_________________________________________________________________________ 20 SOGGIORNO CLIMATICO _______________________________________________________________ 21 LAVORO DI STRADA____________________________________________________________________ 22

PREVISIONE SPESA PER L’ANNO 2006 _____________________________________ 24 Piano finanziario Triennale _______________________________________________ 24

PROSPETTO RIEPILOGATVO ENTRATE SPESA PER FONTI FINANZIAMENTO ANNO 2005 _ 25 RIEPILOGO FINANZIAMENTO SERVIZI FONDI L.R. N°25/1993 – ANNO 2005 _____________ 25

I PROGETTI OBIETTIVO. ____________________________________________________ 26 LA SOGLIA _______________________________________________________________________ 26 1 - CONTRO LA POVERTA E L’ESCLUSIONE SOCIALE ___________________________ 26 2 - INTERVENTI DI SOSTEGNO ED INTEGRAZIONE SOCIALE____________________ 33 3 - SERVIZIO EDUCATIVO TERRITORIALE ______________________________________ 41

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INTRODUZIONE

Il Piano Socio Assistenziale del Comune di Tonara si sviluppa a partire dall’analisi delle risorse e dei bisogni della popolazione e prevede l’articolazione di diversi servizi che l’Amministrazione Comunale intende offrire ai cittadini, in ottemperanza alle norme contenute nella Legge Regionale 23 Dicembre 2005 n.23.

Gli aspetti che caratterizzano il Piano sono brevemente riassunti:

Azioni di prevenzione delle situazioni di bisogno e di emarginazione sociale, previste in base all’analisi della struttura sociale della comunità locale e tenendo in debito conto l’impatto che esercitano alcune problematiche, esistenti anche presso la nostra comunità (alcoolismo, uso di sostanze stupefacenti, solitudine ed abbandono degli anziani, difficoltà di integrazione sociale da parte di gruppi di popolazione, non solo quelli dell’immigrazione, la perdita di valenza dei valori della tradizione, il disagio adolescenziale, la devianza minorile, ecc.);

Azioni di promozione e sostegno verso le iniziative interne alla comunità che siano volte ad ottenere una maggiore integrazione dei soggetti a rischio di emarginazione nel tessuto sociale;

Azioni di sostegno verso i singoli individui, i nuclei familiari e i gruppi sociali, caratterizzate da interventi che hanno l’obiettivo di far partecipare attivamente i cittadini alla vita sociale e di far emergere le capacità di decisione e tutte le risorse umane potenziali;

Azioni per attivare ed estendere il confronto e l’integrazione con gli altri servizi presenti nel territorio, in un’ottica di lavoro di rete e d’intervento globale sugli individui.

Nonostante siano state portate avanti varie iniziative, il settore ha sofferto moltissimo del sovraccarico di incombenze burocratiche che impegnano l’unico impiegato dell’Ufficio, che non riesce a far fronte, come occorrerebbe, ai diversi bisogni e alle diverse necessità.

Nelle more di una ristrutturazione degli Uffici e dei Servizi un ausilio importante potrebbe venire sia dalla Consulta Giovanile, recentemente insediatasi, ma soprattutto dalla Consulta della Terza Età che non è stata ancora proposta.

Questi Organismi possono rappresentare un valido aiuto nell’affrontare ed individuare i servizi realmente necessari e voluti dagli utenti.

Ogni cambiamento richiede tempo, pazienza, e comunque integrazione e continuità con i desideri, i bisogni e i valori presenti nel resto della società e soprattutto nel mondo giovanile verso i quali occorre ricercare un contatto attraverso la stesura di progetti che coinvolgano entrambe le fasce generazionali.

Ma certamente ciò non è sufficiente per contenere il disagio nascente presso i giovani di Tonara.

E’ da sottolineare l’importanza del coinvolgimento e dell’attenzione del mondo giovanile, con i quali si deve colloquiare, e dai quali si deve ricavare uno spazio dove confrontarsi, esprimere e coltivare gli interessi, diventando parte integrante della vita cittadina attiva.

Per l’anno 2006 è importante che il Servizio Sociale comunale sappia porre attenzione a quei Servizi che favoriscono una maggiore autonomia del cittadino e consentono la sua integrazione nel contesto sociale di appartenenza.

Per consentire ai bambini e agli adolescenti tonaresi la frequenza del Centro di Aggregazione Sociale e trovare uno spazio “proprio” dove sia possibile coltivare diversi interessi (artistici, culturali, sportivi), ma anche riflettere, discutere,

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confrontarsi, con il sostegno e la guida di competenti, è necessario mantenere ed ampliare le iniziative esistenti. Il servizio sarà chiamato sempre di più a condurre la propria attività in un’ottica di rete, attraverso il coinvolgimento, la collaborazione e il raccordo con le diverse realtà, istituzionali e non, operanti nel territorio.

IL TERRITORIO E LE USANZE DELLA COMUNITÀ TONARESE.

Il Comune di Tonara, posto al Centro della Sardegna, nella Barbagia di Belvì, ha un’estensione territoriale di circa 5212 ettari, è suddiviso in diversi rioni

“storici” più un insediamento abitativo recente, (rispettivamente Arasule, Toneri, Teliseri e Su Pranu).

La maggior parte della popolazione risiede nel nuovo centro di Su Pranu, dove è concentrata anche la vita commerciale del paese. Nel rione di Arasule, un tempo il più popolato, si trovano il Palazzo Comunale, la sede della Biblioteca Comunale, la sede del Centro di Aggregazione Sociale ( ove è ospitato, a periodi, il Servizio Informagiovani e dove può trovare uno spazio l’auspicata .

Nella piazza principale, ancora da caratterizzare, si incontrano gli anziani che vanno a chiacchierare e trascorrere alcune ore, oppure usando i locali di alcuni esercizi pubblici, a giocare a carte. Qui è allocato uno stabile di proprietà del Comune ( l’ex- Asilo Comunale) che, talvolta, è usato per assemblee, conferenze ed incontri, ai quali spesso si affacciano gli stessi anziani. Gli anziani li troviamo anche in altre piazzette ( Sa Ruge, Via Eleonora principalmente ), in alcuni bar, e sugli usci delle case, spesso commentando sui tempi che furono e sulla gioventù di oggi, che invece troviamo concentrata in altri bar, mentre le mamme con i bambini piccoli si incontrano nelle passeggiate per Lazzarinu, nel piccolo parco giochi situato in Piazza “Sa Discarriga” e in “Piazza Italia”.

Diversi sono i gruppi organizzati: il volontariato e l’associazionismo, solo alcuni fanno capo principalmente alla Chiesa, che, comunque, riveste un importante ruolo nella comunità locale.

La casa comunale è situata in viale della Regione, quasi al Centro del paese, facilmente raggiungibile.

Il territorio è ricco di bellezze naturali ed ambientali, fra cui il Monte Muggianeddu che rappresenta l’ultima contrafforte occidentale del Gennargentu, per la sua posizione unica ed invidiabile che consente di scorgere molta parte della nostra isola e dove lo sguardo può spingersi persino a intravedere la torre di San Giovanni del Sinis, sulla costa del Mare di Oristano.

La presenza di strutture ricettive quali alberghi, ristoranti, un campeggio ed un ostello della Gioventù e abitazioni private, acquistate da cittadini di altre parti dell’isola, sono un richiamo ogni anno per migliaia di turisti.

L’affluenza, o anche solo il passaggio, del turista, modifica i comportamenti della vita paesana soprattutto nei mesi estivi, portando però anche un grosso vantaggio a livello economico.

L’economia del paese riceve molto dal turismo, ma il tratto dominante dell’economia è basata sul terziario, sull’ artigianato e sulla piccola impresa, in particolare quella agro-alimentare , con l’eccellenza del torrone che fa di Tonara il capoluogo sardo, con le particolarità produttive uniche dei

“sonaggiargios”, una buona presenza delle imprese che si occupano della trasformazione e del commercio del legname.

Caratterizza il panorama produttivo del paese la presenza dei cantieri di rimboschimento e una discreta rete commerciale, con qualche punta di qualità oltre i confini del paese.

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Allo stesso tempo non si può non rilevare il fenomeno preoccupante della disoccupazione, soprattutto giovanile, ed il fatto che la popolazione continua a calare inesorabilmente creando le basi per il prevalere della popolazione anziana.

DIMENSIONI E CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE.

Popolazione residente al 31/12/2005 al 31/12/2005

ETA’ ANNI MASCHI FEMMINE TOTALE

< 1 8 10 18

01 / 04 33 39 72

05 /09 54 44 98

10 / 14 54 65 119

15 / 19 69 69 138

218 227 445

20 / 24 76 48 124

25 / 29 70 67 137

30 / 34 76 75 151

222 190 412

35 / 39 81 72 153

40 / 44 87 88 175

45 / 49 94 84 178

50 / 54 92 69 161

55 / 59 60 49 109

60 / 64 46 59 105

460 421 881

65 / 69 49 65 114

70 / 74 68 68 136

75 / 79 49 74 123

80 / 84 37 61 98

86 / 89 12 21 33

90 e oltre 6 17 23

221 306 527

TOTALI 1.121 1.144 2.265

Dai dati forniti dall’ufficio anagrafe comunale aggiornati al 30 dicembre 2005, si rileva che Tonara ha una popolazione residente di 2.265 unità,

di cui 445 sono di età compresa tra 0 e 19 anni, 412 tra 20 e 35 anni,

881 tra i 36 e 64 anni 527 oltre i 65 anni.

E’ da evidenziare che all’interno della comunità tonarese si sono stabiliti, con un normale livello di integrazione, persone provenienti dai Paesi dell’Unione Europea ( soprattutto badanti) che dai Paesi extra – comunitari ( in generale provenienti dal Marocco).

Diversi nuclei manifestano perciò difficoltà a far quadrare il bilancio familiare e la forte incidenza della spesa sostenuta per bisogni di natura sociale manifestati principalmente dalle fasce “più deboli” della popolazione: minori, anziani e disabili.

Il controllo sociale è ancora forte, e permette di contenere l’espressione di situazioni di disagio.

Sono presenti alcuni casi di alcolismo e di disagio mentale. Emerge, seppure in maniera latente, rimanendo più che altro nel sommerso, il disagio giovanile, che richiede certamente uno studio più approfondito e un intervento più

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mirato.

RISORSE PRESENTI NEL TERRITORIO SERVIZI DI PUBBLICA UTILITÀ:

Il Comune, Ufficio Postale, Banco di Sardegna, il Presidio Turistico, il Comando e la Stazione dei Carabinieri, la Caserma del Corpo Forestale, Polizia Municipale;

SERVIZI SANITARI:

Il territorio di Tonara appartiene al distretto sanitario dell’Azienda Sanitaria Locale n°3 di Nuoro.

Esistono comunque dei servizi nel territorio che sono costituiti da : Medicina di Base:

Sono presenti: 2 medici di base; 1 pediatra ( 1 o 2 volte la settimana);

Ambulatorio di Igiene Pubblica della Azienda A.S.L.: aperto 1 giorno alla settimana,

Casa Famiglia gestita dalla A.S.L. n.3 di Nuoro

per pazienti psichiatrici, attualmente in ristrutturazione;

Presidio AIAS per fisioterapia Studi medici privati.

Ricevono privatamente nessun oculista (a Sorgono ), tre dentisti,

nessun otorino, nessun omeopata.

Servizio di guardia medica.

Il servizio è garantito nei confronti della popolazione residente dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Farmacia.

E’ presente una farmacia privata Servizio veterinario.

Opera in Tonara n°1 medico veterinario.

Per gli altri servizi sanitari, i presidi più vicini sono i seguenti:

Presidio Ospedaliero : Sorgono che dista 10 Km Consultorio Familiare : a Sorgono che dista 10 Km Centro di Salute Mentale : Sorgono che dista 10 Km Servizio per le Tossicodipendenze : Nuoro che dista 65 Km

SERVIZI SCOLASTICI

Le scuole presenti a Tonara sono tutte pubbliche e sono:

1 scuola materna con 58 iscritti;

1 scuola elementare con 98 iscritti;

1 scuola media inferiore con 70 iscritti;

1 Centro Regionale di Formazione Professionale;

1 Istituto Tecnico, frequentato da studenti di Tonara e dei paesi limitrofi.

SERVIZI PER IL TEMPO LIBERO

Strutture scolastiche : n°1 palestre;

n°2 campo da calcetto Strutture comunali

n.1 campo sportivo comunale n°1 pista di atletica.

n. 1 campo da calcetto Spazi Sportivi privati :

n°1 palestra;

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Associazioni e circoli privati

A Tonara operano le seguenti Associazioni e Consorzi a carattere assistenziale, ricreativo, sportivo, turistico e culturale:

Avos – Associazione Volontari Soccorso;

S’Alasi - Associazione Volontari Protezione Civile U.S. Calcio

Pro Loco

Collettivo Peppino Mereu Coro Polifonico Femminile Coro Polifonico Maschile Gruppo Folk Peppinu Mereu Associazione Llanllariy

Associazione Giocatori Bridge Associazione Bocciofili

Bauerì - Associazione di pesca

STRUTTURE RESIDENZIALI TURISTICHE

Alberghi : Belvedere 1, Belvedere 2, Su toni, Locanda Muggianeddu Ristoranti: Gli Asfodeli, Il Castagneto, Il Belvedere, Il Ginepro Strutture di AgriTurismo: Montesusu, Mattale, Sa Rosa Burda Altre Strutture : Camping e Ostello della Gioventù

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UN PAESE SOLIDALE INTRODUZIONE

Con il nuovo Piano Socio-Assistenziale Comunale si intende garantire i servizi già esistenti ed attivati, con particolare attenzione al settore degli anziani e a quello dei minori e degli adolescenti.

Gli interventi realizzati nel 2005 hanno permesso la prosecuzione di importanti servizi di base, potendo contare sia su fondi propri del bilancio comunale sia, anche se con qualche ritardo, sui trasferimenti RAS per le funzioni socio- assistenziali.

Alla luce di tale situazione, per l’anno 2006, ci si trova a dover programmare e garantire la prosecuzione degli interventi proposti, tenendo in considerazione gli obiettivi raggiunti, che hanno permesso di valutare la reale rispondenza degli stessi alle problematiche ed esigenze presenti nel territorio.

Impegno prioritario da assumere nel breve periodo è quello di avviare un’analisi più approfondita delle necessità generali della popolazione, rafforzando, attraverso diverse misure, la struttura organizzativa preposta a tale delicato ed importante compito.

In base al riscontro attuale di primaria importanza appare la necessità di fornire una risposta attenta alle esigenze rilevate presso la popolazione anziana, che anche a Tonara è in costante aumento ( 527 persone oltre i 65 anni su una popolazione di 2.265 abitanti, cioè il 23 % ), attraverso un intervento che sappia coinvolgere, secondo un’ottica di integrazione, anche il volontariato e i soggetti stessi dell’intervento.

Quest’anno si impegneranno le energie per far in modo che il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata con l’Azienda Sanitaria Locale di Sorgono, possa svolgere la sua attività realizzando una migliore gestione del servizio stesso.

Si ritiene che un importante ruolo possa essere svolto, a partire dal 2006, dalla Consulta della terza età nella promozione di un maggior benessere presso questa fascia di popolazione.

Per tale motivo, si ritiene opportuno stimolare la sua nascita e, in seguito, supportare tale organismo, in particolar modo attraverso l’attuazione di progetti mirati all’integrazione e al dialogo tra generazioni diverse.

Viste le esigenze segnalate e rilevate anche nell’ambito dell’intervento ai minori, in particolare presso la fascia degli adolescenti, si intende inoltre riproporre il potenziamento dell’intervento da parte del Servizio Educativo Comunale, che deve assumere, negli anni, un ruolo sempre più rilevante nella comunità tonarese.

Si rileva la necessità di continuare ad investire nei progetti e nelle iniziative legate al Centro di Aggregazione Sociale, rappresentando quest’ultimo sia un luogo privilegiato d’incontro tra cittadini, sia il luogo dove poter svolgere attività di prevenzione dei disagi nei confronti della popolazione minorenne.

POLITICHE SOCIALI PER LA COMUNITA’

SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE

I compiti dell’Assistente Sociale sono di programmazione del servizio sociale, formulazione e gestione di progetti, organizzazione e gestione degli interventi, presa in carico e sostegno delle persone con disagio sociale e a rischio di emarginazione, collegamento e collaborazione con altri servizi in una logica integrata con le altre esperienze locali e distrettuali.

Nello specifico, le funzioni dell’Assistente Sociale sono esplicate attraverso:

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•rilevazione, analisi e studio delle problematiche della comunità;

•rilevazione, analisi e studio delle risorse territoriali esistenti e potenziali;

•progettazione, coordinamento e gestione del servizio sociale ;

•rapporto con l’utenza con funzioni di: segretariato sociale;

•presa in carico di singoli, famiglie e gruppi con difficoltà sociale o a rischio di emarginazione;

•consulenza psico-sociale.

•collaborazione con altri servizi per il trattamento di casi o invio d’utenza, in particolare con il Centro di Salute Mentale, il Ser.T., il Consultorio Familiare, il Centro di Servizio Sociale Adulti, l’Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni, il Tribunale per i Minorenni.

L’Assistente Sociale farà parte, inoltre, della Consulta Anziani, ed è la persona che può essere individuata come tutore nei confronti delle persone che possono essere interdette.

L’ufficio dell’assistente sociale è aperto al pubblico nei giorni e negli orari stabiliti e l’accesso è gratuito.

IL SEGRETARIATO SOCIALE

Il segretariato sociale è un servizio gratuito che dà informazioni e consulenza sui servizi sociali, assistenziali, educativi e sanitari, pubblici e privati, disponibili sul territorio.

L'obiettivo del servizio, nato con la legge quadro per l'assistenza (legge 328/2000) e delineato nel Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali 2001-2003, è il far si che tutti i cittadini possano avere accesso alle risorse ed agli aiuti sociali e sanitari che sono disponibili nel loro territorio.

Tra le informazioni ottenibili dal segretariato sociale vi sono quelle su:

il lavoro e l'orientamento professionale;

l'istruzione e i servizi scolastici (refezione, borse di studio, doposcuola, ecc.);

i servizi della sicurezza sociale (assistenza, previdenza e sanità);

i servizi per il tempo libero (attività sportive, ricreative, culturali, vacanze, ecc.);

le facilitazioni per gli alloggi;

le aziende private che erogano servizi a pagamento, le loro tariffe e le caratteristiche dei servizi erogati;

le regole per accedere ai servizi.

Il segretariato sociale aiuta anche a svolgere le pratiche burocratiche per accedere ai contributi economici ed ai servizi sociali previsti. L'ufficio offre anche sostegno nelle procedure per l'abbattimento delle barriere architettoniche.

Totale Spesa Programmata 20.440,49 SERVIZIO INFORMAGIOVANI

Il servizio Informagiovani è un servizio pubblico che ha l’obiettivo di fornire supporti di informazione alla generalità della popolazione e di orientamento ai giovani, mettendo a disposizione la propria documentazione informativa sui settori di interesse giovanile, dalla scuola al lavoro, dalla salute alla vita sociale, dalle attività culturali e del tempo libero allo sport, allo studio e al lavoro all’estero.

Il servizio attuale, organizzato sotto forma di sportello, è ospitato nei locali del C.A.S. L’attuale progetto avrà termine entro la prossima primavera ed è intenzione dell’Amministrazione far proseguire l’esperienza. Quest’attività, infatti, può far crescere, nel tempo, il numero dei giovani che lo frequentano

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abitualmente con l’esigenza di accedere alla pluralità delle informazioni presenti, e può divenire negli anni un punto di riferimento per i tutti i cittadini, residenti e ospiti.

All’interno del servizio dovranno operare degli operatori specializzati nel settore dell’informazione con conoscenza dei sistemi software.

L’accesso alle informazioni dovrà essere gratuito.

COMUNITÀ ALLOGGIO PER ANZIANI

Nel corso del 2006, salvo imprevisti , si avvieranno a completamento i lavori di costruzione della Comunità Alloggio per Anziani, sita in Piazza Italia. Nel corso del 2006 si prevede inoltre di predisporre il regolamento per il funzionamento della struttura, che prevede 27 posti letto da destinare inizialmente solo ad anziani autosufficienti e parzialmente autosufficienti.

CENTRO DI AGGREGAZIONE SOCIALE

Il Centro di Aggregazione Sociale, si configura come una struttura flessibile, accessibile alla generalità dei cittadini, in cui si svolgono attività relative alla promozione dei rapporti sociali tra le fasce di età.

Il Centro si coordina con le Associazioni di volontariato e ricreativo presenti nel territorio, con la biblioteca, con la scuola , con gli altri enti ecc..

La coordinazione delle attività è affidata all'assistente sociale che collaborerà in stretto rapporto con gli operatori artefici dei vari interventi di animazione.

Nel corso del 2006, sono previste attività di socializzazione e incontri che si rivolgono a un'utenza varia per età (minori, adolescenti, anziani), bisogni (portatori di handicap, soggetti a rischio di emarginazione), ed estrazione sociale.

E’ intendimento dell’Amministrazione garantire l’utilizzo di parte degli spazi presenti nella struttura, alle altre associazioni di volontariato, secondo quanto dovrà prevedere l’apposito regolamento sul funzionamento, che sarà cura di redigere ed approvare quanto prima.

Le attività promosse all’interno del Centro di Aggregazione sociale saranno prevalentemente di tipo educativo, di socializzazione, e ricreative.

Si darà priorità alle iniziative a carattere preventivo e a quelle che promuovono la partecipazione attiva alla vita di comunità, stimolando così il raggiungimento di un maggiore benessere individuale e collettivo.

In particolare, si potranno attivare e proseguire, i seguenti interventi:

• consulenza alle famiglie e agli operatori della scuola;

• supporto scolastico e psico-pedagogico (uso di materiale specialistico);

• attività ludico espressive, gestione dei singoli e dei gruppi attraverso programmi di attività e laboratori creativi, destinati a varie età.

• interventi socio-educativi a favore di minori e adolescenti;

Contemporaneamente potranno essere offerti spazi di confronto, crescita e riflessione anche alle famiglie.

Saranno, inoltre, realizzati assemblee e dibattiti che coinvolgano soggetti di tutte le fasce d’età;

Saranno intraprese iniziative culturali – ricreative mirante a ricostruire e a trasmettere alle nuove generazioni i lavori artigianali che rischiano l’estinzione.

La realizzazione dei laboratori potrà essere affidata a cooperative specializzate o a singoli professionisti; Il personale verrà selezionato sulla base dei curricula seguito di selezione pubblica, o affidamento, tramite asta pubblica ai sensi del Decreto Legislativo n.157/95 e succ. modifiche, a cooperative sociali.

Attualmente sono in corso di esecuzione le attività di cui al Progetto di

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Gestione del Cas, affidato alla cooperativa il Melograno di Ottana, che ha vinto la gara nel mese di Novembre 2005, e che vengono finanziate con le risorse residuali dell’Anno precedente. Sono previste le seguenti attività:

• Gioco libero o strutturato;

• Giochi motori;

• Attività grafico – pittoriche;

• Laboratori ludici ( giardinaggio; Dire, fare e mangiare, teatrale ecc.;

Ciò che preme infine evidenziare è che il Centro, grazie alle attività promosse e avviate ormai da diversi anni, sta diventando sempre più un punto di ritrovo

“accogliente” e di incontro “sicuro” per i giovani e per i più piccoli. Ciò è evidenziato anche dall’approvazione riscontrata presso le famiglie, le quali confermano l’esigenza e la necessità di poter disporre di servizi sul territorio, che garantiscano un sostegno al ruolo genitoriale.

Con i fondi relativi si farà fronte alle spese di funzionamento ordinario della struttura (quali corrente elettrica, telefono, acqua, riscaldamento, gas pulizie ecc.) e a quelle per l'acquisto del materiale che si rende utile e necessario per lo svolgimento delle attività ludiche e culturali.

Si provvederà ad affidare ad una cooperativa esterna il servizio di pulizia dei locali.

Per alcune attività socio culturali e ricreative potrà essere stabilita una quota simbolica di partecipazione. Tali entrate saranno rendicontate e utilizzate per l'acquisto di parte del materiale necessario per lo svolgimento delle stesse attività.

Totale Spesa Programmata 7.417,83 di cui Contributo Utenza 1.032,91

Contributo RAS 6.384,92

Altro 0

POLITICHE DEGLI INTERVENTI A CARATTERE ECONOMICO

ASSISTENZA ECONOMICA

L’assistenza economica è rivolta sia ai singoli cittadini che ai nuclei familiari in situazioni di reale bisogno, sprovvisti di reddito, con reddito insufficiente o momentaneamente interrotto. Il fine è quello di garantire all’utente un sostegno economico che assicuri il soddisfacimento dei bisogni primari prevenendo nel contempo forme di emarginazione sociale.

Gli interventi di assistenza economica si suddividono in:

• interventi a carattere continuativo se erogati in più soluzioni, per periodi più o meno lunghi, e volti a garantire il minimo vitale;

• interventi a carattere straordinario se erogati in un’unica soluzione e finalizzati a risolvere situazioni impreviste e contingenti.

• Pagamento di quote per servizi vari.

• Pagamenti a titolo di anticipazione.

• erogazione di contributi attraverso buoni per acquisto viveri, prodotti per l’igiene dell’abitazione ecc.

L’obiettivo per il 2006 sarà quello di limitare gli interventi a carattere continuativo ai soli casi in cui ciò sia funzionale agli scopi del processo di aiuto attivato dal servizio sociale. Potranno accedere ai contributi persone singole o famiglie che abbiano un reddito auto - certificato al di sotto del minimo vitale stabilito dalla normativa vigente. L’aiuto economico sarà erogato sotto forma di

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buoni/viveri, salvo casi di assoluta straordinarietà, che dovranno essere attentamente valutati e accuratamente motivati dal Servizio Sociale Professionale, attraverso la verifica dal tenore di vita tenuto dal cittadino misurabile dal possesso di beni patrimoniali mobili e immobili, dall’assenza del reddito e/o dal mancato raggiungimento del minimo vitale.

Per quanto concerne il servizio di esonero mensa scolastica si procederà a garantire d’ufficio i buoni mensa per i minori appartenenti a nuclei familiari con reddito al di sotto del minimo vitale previa autocertificazione reddituale.

Per le altre richieste si procederà al loro esame all’interno dell’assistenza economica straordinaria.

Totale Spesa programmata 5.164,57

ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE E DI MATERNITA’

Legge 448/98. Altra attività da espletare da parte del servizio sociale vi è, inoltre, anche quella relativa alla raccolta ed elaborazione dei dati delle pratiche per la corresponsione dell'assegno per il nucleo familiare e di maternità.(decreto legislativo 31 marzo 1998, n.109, e successive modificazioni);

INSERIMENTO IN ATTIVITA DI UTILITA’ SOCIALE

Tale progetto è un intervento alternativo all’assistenza economica, utilizzato dal Servizio Sociale quale strumento di lavoro e verifica, finalizzato all’integrazione sociale.

Esso mira, in generale, alla prevenzione e rimozione del bisogno e delle cause di emarginazione, favorendo ed agevolando il reinserimento di coloro che nel complesso della popolazione si trovano in situazioni di svantaggio e debolezza e che per varie circostanze sono di fatto esclusi dai percorsi economico/produttivi.

La presenza anche nel nostro paese di una serie di fattori interagenti tra loro

• disoccupazione

• emarginazione

• disagio sociale

• situazione di tossicodipendenza

• alcoolismo

• inabilità piscofisica

ha creato fasce di cittadini le cui risorse materiali, culturali, relazionali e sociali, sono così scarse da escluderli da un equilibrato sviluppo psicosociale.

L’intervento in questione persegue la duplice finalità di:

sostenere l’individuo ed aiutarlo a coprire i bisogni primari (minimo vitale);

riattivare e potenziare le capacità psicofisiche della persona attraverso il suo impiego in attività di pubblica utilità.

Questa modalità operativa offre un’alternativa all’intervento assistenziale di tipo riparativo, spesso tanto discusso, che generalmente costituisce l’unica risposta al bisogno da parte dell’Ente Pubblico.

L’inserimento si colloca all’interno del processo di aiuto messo in atto dal Servizio Sociale come un programma personalizzato teso alla responsabilizzazione dell’individuo promuovendo la sua autonomia e autodeterminazione.

Inoltre, tramite questo intervento, l’Amministrazione Comunale mira a disincentivare e rimuovere lo stato di passività che accompagna generalmente chi entra nella logica dell’assistenzialismo. Va sottolineato che

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questa iniziativa è rivolta a determinati soggetti, dopo un’attenta valutazione del caso, che presentano un disagio economico e non deve dare adito ad atteggiamenti di tipo concorrenziale verso i giovani disoccupati, poiché il Comune in tal modo realizza un intervento socio-assistenziale alternativo e non un rapporto di lavoro. Tra i numerosi vantaggi che questo strumento offre non va dimenticata la sua valenza pedagogica.

Natura del rapporto

Questo intervento si configura come un percorso che il soggetto interessato sceglie di compiere insieme al Servizio Sociale Professionale del Comune. A tale scopo verrà formulato un programma individualizzato che si svilupperà in diverse fasi :

•valutazione della situazione,

•progettazione dell’intervento,

•piano di intervento,

•attuazione del piano con l’espletamento di attività utili per la comunità di appartenenza,

•verifica.

Con la verifica si intende un processo di accompagnamento e confronto mirato a superare le difficoltà incontrate e a valutare l’opportunità e la positività dell’intervento.

Il Comune, con i soggetti inseriti in questo programma, instaura un rapporto da inquadrarsi come collaborazione volontaria di natura saltuaria che non pone in essere alcun vincolo di dipendenza gerarchica o rigidi vincoli di orario durante l’espletamento delle attività. (art. 2222 C.C.).

Attivià previste:

Le attività di pubblica utilità avranno la seguente tipologia :

• riordino del verde urbano;

• attività di manutenzioni di strutture e spazi pubblici;

• attività di manutenzioni di strutture e spazi comunali ;

• lavori di pulizia di vie e piazze;

• accompagnamento, vigilanza e controllo degli alunni che usufruiscono del servizio scuolabus;

• affiancamento dei referenti della Biblioteca o dell’Informagiovani, nelle attività proprie dei loro servizi.

• collaborazione nelle attività di diffusione di informazioni tra i servizi e gli utenti;

• attività di supporto agli utenti dei servizi comunali

• collaborazione col personale del servizio sociale

Le attività di riordino del verde urbano si realizzano prevalentemente in collaborazione con l’Ufficio Tecnico Comunale per concordare gli impegni e individuare un referente per i soggetti.

L’Ufficio Tecnico mette a disposizione il materiale e le attrezzature necessarie per la realizzazione delle attività e provvede alla fornitura di una minima dotazione personale (es. guanti, scarpe adeguate) per ogni soggetto inserito nel programma.

Destinatari

Questo intervento è rivolto a soggetti maggiori di età che devono essere reintegrati nel tessuto sociale ed in particolare :

• soggetti con ridotte capacita lavorative per la perdita del benessere psicofisico (malattie, invalidità ecc);

• madri nubili o soggetti separati;

• soggetti singoli o nuclei familiari con situazioni di bisogno economico

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(cronico e non ) con tendenza o a rischio di dipendenza dall’Ente;

• soggetti che abbiano seguito un programma di recupero presso Comunità terapeutica e/o altro servizio ( ex tossicodipendenti, ex etilisti) da reinserire nella rete sociale di appartenenza;

• soggetti che per varie cause vivano, di fatto, una situazione di marginalità nel loro ambito di vita.

Totale Spesa programmata 12.394,97

SERVIZI PER INSERIMENTO LAVORATIVO - CESILAV

Durante il 2005 la R.A.S. ha comunicato il finanziamento di €. 92.692,24, quale fondo per la seconda annualità del Centro servizi per l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, a valere sul POR Sardegna 2000/2006 – misura 3.4 (inserimento e reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati); di tale progetto il Comune di Atzara è capofila dell’associazione comprendente i Comuni di Atzara, Meana Sardo e Tonara.

Relativamente alla seconda annualità la Regione Sardegna, ha disposto che per la realizzazione degli interventi di cui trattasi, si rende necessario l’estensione dell’attività dei servizi a tutti i comuni del territorio mediante l’adesione degli stessi ai Centri già esistenti .

L’adesione da parte di altre Amministrazioni non modifica il progetto esistente, ma rende necessaria una rimodulazione del quadro economico, stante che il fondo verrà incrementato in base alla dimensioni demografiche dei comuni di nuova adesione e delle effettive esigenze delle nuove sedi e non in base al numero dei Comuni aderenti.

Considerato che a questa data non si conosce il numero esatto dei Comuni che aderiranno al progetto, non è possibile quantificare la percentuale d’integrazione che sarà attuata al fondo di €. 92.692,24.

LEGGE REGIONALE 7/91

L’art. 4 della L.R. 23/2005 indica la categoria dei soggetti che hanno diritto ad accedere ai servizi del Sistema Integrato, tra queste vi sono anche i cittadini sardi emigrati e le loro famiglie che beneficiano delle sovvenzioni ai sensi e nei limiti di quanto previsto dalla Legge Regionale 7/91.

POLITICHE SOCIALI PER DISABILI E MALATI CRONICI

In attesa dell’ entrata in vigore del regolamento di attuazione della L.R.

23/2005 si applicano, le disposizioni del decreto del Presidente della Giunta regionale 14 febbraio 1989 n.12 e successive modificazioni che ordinano il trasferimento di funzioni e di risorse finanziarie dalla Regione ai Comuni, relative ai seguenti interventi assistenziali:

Concessione ed erogazione di provvidenze a favore dei talassemici, degli emofilici e degli emolinfopatici maligni – L.R. 25/11/83 n. 27 e successive modificazioni.

Concessione ed erogazione di provvidenze a favore dei nefropatici – L.R. 8/5/85 n. 11 e successive modificazioni.

Concessione ed erogazione di sussidi economici ai malati di mente – LL.RR.

27/8/92 n. 15 e 30/5/97 n. 20.

Rimborso delle spese per il trasporto di soggetti handicappati – L.R. 28/5/85

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n. 12 art. 92.

Pagamento delle rette di ricovero in strutture socio-assistenziali a favore di soggetti handicappati già beneficiari di trattamenti riabilitativi da parte delle Aziende Sanitarie Locali – L.R. 7/4/95 n. 6 art. 56, L.R. 15/2/96 n. 9 art. 68.

Pagamento delle rette di ricovero a favore delle persone affette da patologie psichiatriche o da minorazione psichica – L.R. 30/5/97 n. 20 art. 14.

L.R. n. 9/2004, art. 1 lettera f). Provvidenze a favore dei cittadini residenti in Sardegna affetti da neoplasia maligna.

ASSISTENZA A FAVORE UTENTI CON PATOLOGIE CRONICHE

In ottemperanza alle direttive della L.R.8/99, il Servizio Sociale comunale provvederà ad esaminare le pratiche relative alla richiesta di contributi economici ai sensi della L.R 11/85, della L.R. 27/83 e della L.R.9/2004, presentati dai soggetti aventi diritto.

Si assume inoltre l’impegno di inoltrare alla Regione Sardegna il resoconto degli interventi programmati e il rendiconto annuale delle attività svolte.Salvo comunicare in Regione eventuali modifiche delle situazioni finora seguite, si prevede che per gli anni di riferimento di questo programma, le spese da accertare nel fondo vincolato saranno le seguenti:

n° 0 Nefropatici:

Totale Spesa programmata 0

n° 8 Talassemici:

Totale Spesa programmata 14.813,34 N.10 Persone affette da neoplasia maligna:

Totale Spesa programmata 16.000,00

ASSISTENZA ECONOMICA A FAVORE DEGLI INFERMI DI MENTE

Ai sensi della L.R. 15/92, così come aggiornata e modificata dalla L.R. 20/97, il Comune è autorizzato a concedere dei contributi economici a favore dei sofferenti mentali che non hanno risorse economiche sufficienti e seguono un appropriato trattamento terapeutico presso un presidio di salute mentale pubblico. Gli utenti attualmente in carico sono pari a 3, per i quali viene corrisposto un contributo economico, sulla base degli specifici trasferimenti regionali, pari alla differenza delle risorse economiche già in loro possesso e l’importo stabilito dalla Regione (aggiornato annualmente sulla base dei dati ISTAT).

N° 3 disabili psichici

Totale Spesa programmata 6.728,28 INTERVENTI A FAVORE DI DISABILI

La Legge 162/98 – “Piani personalizzati a favore dei soggetti con Handicap grave” prevede gli interventi mirati a supportare la famiglia di appartenenza del disabile e al mantenimento delle abilità residue della persona attraverso attività educativa e domiciliare

Obiettivi programmati

• integrazione sociale e sviluppo della vita di relazione;

• miglioramento della qualità della vita dell’intero nucleo familiare;

• supportare le famiglie nei compiti di cura;

• offrire servizi socio- educativi finalizzati allo sviluppo delle potenzialità residue;

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Metodi e tempi di verifica

verifiche trimestrali sul piano d’intervento personalizzato con incontri tra l’operatrice sociale del Comune e quelle che hanno in carico il paziente costituiti da educatori e assistenti domiciliari

incontri periodici con l’ operatore sociale del Comune e le famiglie delle persone disabili

Annualmente il servizio sociale in collaborazione con le famiglie predispone i piani personalizzati di cui alla Legge 162/98, che presenta in Regione alla data di scadenza per l’ottenimento del finanziamento dovuto.

Ottenuto il finanziamento l’ufficio gestisce la realizzazione dei piani approvati LR 12/85 SPESE TRASPORTO DISABILI

Totale Spesa programmata 979,70 da capitolo sulla solidarietà

LR 12/85 spese

trasp.disabili 979,70

POLITICHE SOCIALI PER LA TERZA ETA’

E’ fondamentale che ogni individuo, e in questo caso la persona anziana in particolare, mantenga e conservi nel tempo un corretto equilibrio psicofisico finalizzato al miglioramento della qualità di vita, significando con questo la capacità di riempire di contenuti significativi la quotidianità del vivere tramite l’assunzione di ruoli attivi e l’attivazione di processi di prevenzione in relazione alla possibile perdita di interessi e motivazioni.

L’Amministrazione intende attivare e dare spazio ad iniziative di socializzazione, di prevenzione nei confronti dell’area anziani, attraverso momenti d’incontro, di formazione e di inserimento nel proprio contesto.

Si vogliono promuovere una serie di attività che vedranno impegnati in prima persona gli anziani, i quali avranno il compito sia di gestire direttamente le iniziative che si attueranno sia di partecipare attivamente alla programmazione degli interventi che riguarderanno la loro fascia d’età.

Sarà cura dell’Amministrazione incentivare in termini di supporto e di sostegno, con figure preposte dall’Assessorato ai Servizi Sociali ed in collaborazione con le associazioni di volontariato, tutte le attività promosse dagli anziani, i quali dovranno istituire una consulta Anziani come strumento di rilevazione dei loro problemi e bisogni al fine di poter in modo sinergico e organico dare risposte alle esigenze manifestate.

Inoltre si intende promuovere la realizzazione di un documentario (memoria storica) tramite un cortometraggio (testimonianze dirette concernenti costumi, tradizioni, folklore, ecc) al fine di creare un documento (libro/dispensa) che possa essere uno strumento di collegamento tra gli anziani e le nuove generazioni nella trasmissione delle tradizioni socio-culturali del contesto sociale di Tonara.

ASSISTENZA DOMICILIARE.

L’intervento di assistenza domiciliare è finalizzato a migliorare le condizioni di vita di anziani parzialmente o non autosufficienti e disabili, al fine di garantire la permanenza nel proprio ambiente di vita e il pieno inserimento nel contesto familiare, scolastico e sociale di riferimento, evitando così l’istituzionalizzazione e il conseguente sradicamento dalla propria comunità di origine.

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Esso comprende prestazioni di carattere prettamente socio assistenziale quali quelle di sostegno nel governo della casa e nell’igiene personale, integrate dalle attività di segretariato sociale, di socializzazione, animazione e accompagnamento per l’accesso alle diverse strutture presenti nel territorio, in particolar modo a favore di quegli anziani che non hanno un’ampia rete di sostegno parentale e/o informale o che sono svantaggiati sul piano culturale e delle condizioni generali di vita.

Il servizio di assistenza domiciliare si rivolge soprattutto agli anziani soli o in condizioni di parziale o totale non autosufficienza ma attualmente è esteso anche a portatori di handicap .

Anche per il 2006 obiettivo dell’intervento sarà quello di migliorare l’autosufficienza e il livello di autonomia dei destinatari, evitando di trasformarlo in un intervento passivizzante e di sostituzione delle capacità residue delle persone.

Tale decisione implica la necessità da parte del servizio sociale di esaminare le domande al fine di verificare le specifiche situazioni e programmare il servizio.

Scoraggiando fenomeni di dipendenza e sviluppando le risorse ruotanti intorno all’utente, si mirerà a creare un servizio sempre più efficiente ed efficace.

In particolare, sarà cura del Servizio Sociale, insieme alla cooperativa che gestisce il Servizio, cercare l’integrazione con le realtà di volontariato presenti sul territorio e con le famiglie degli assistiti.

Obiettivo della nuova programmazione sarà inoltre garantire un supporto emotivo ai familiari che, impegnati nell’arco delle 24 ore nella cura dei propri congiunti non autosufficienti, portano sulle proprie spalle il peso fisico, mentale ed affettivo che tale impegno richiede.

L’ Amministrazione Comunale, al fine di garantire un servizio domiciliare più completo per gli anziani che lo richiedono, intende istituire il servizio di assistenza domiciliare integrata in diretta collaborazione con A.S.L. n. 3 di Nuoro, per consentire anche l’erogazione di prestazioni specifiche di natura medica, infermieristica e di riabilitazione.

Attualmente in collaborazione con le ASL n. 3 e la medicina di base è attivo il servizio di Assistenza domiciliare infermieristico per persone affette da patologia oncologiche;

Il servizio di assistenza domiciliare comunale è stato affidato a seguito di gara triennale, espletata durante il 2004, alla cooperativa Barbagia Mandrolisai di Tonara iscritta al registro dell’Assessorato Regionale delle Cooperative sociali di cui alla L.R.16/97.

Per l’affidamento del servizio si proceduto alla determinazione del corrispettivo secondo il rispetto delle tariffe orarie previste nel Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per i lavoratori delle Cooperative Sociali impegnate nel settore Socio- Assistenziale

Requisiti indispensabili per accedere al servizio sono:

• l’età avanzata (non meno di 65 anni);

• lo stato di totale o parziale non autosufficienza;

• lo stato di handicap;

• l’assenza di figure familiari di riferimento e la loro coabitazione o meno con gli assistiti;

• lo stato di emarginazione;

• la soglia reddituale.

Per accedere al servizio gli interessati dovranno presentare domanda sugli appositi moduli corredata dall’autocertificazione sui redditi dell’anziano e dell’eventuale coniuge, comprensivi di pensione d’invalidità e di assegno

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d’accompagnamento.

L’utenza parteciperà al costo del servizio in base al reddito e secondo la tabella riportata in calce al piano, come prescritto dalle disposizioni legislative regionali.

Nel corso del 2006 il Servizio Sociale si ripropone di avviare un’attenta analisi rispetto alle situazioni reddituali degli utenti, riesaminando vecchie pratiche, per le quali erano stati individuati diversi criteri di valutazione, e rimodulando le percentuali di contribuzione in base alle reali possibilità economiche della popolazione.

Utenza prevista:

persone che vivono sole n. 11 (ciascun utente beneficerà di circa 24 ore mensili);

nuclei familiari di persone anziane n. 2 ( per n. 24 ore mensili );

Sulla base delle ore del S.A.D. erogate nell’anno precedente si prevede, un numero medio di utenti pari a n. 13 per una media annuale di n. 4200 ore.

Poiché il numero delle ore di servizio non sono sufficienti a coprire il fabbisogno dell’utenza, per l’anno 2006, si rende necessario integrare il servizio con un ulteriori 200 ore al fine di dare una risposta adeguata al servizio.

Servizio Assistenza Scolastica:

Il servizio di assistenza scolastica è riservato ( ai sensi della L.104/92) ai minori portatori di handicap che frequentano la scuola materna, elementare e media che si trovano in situazione di handicap particolarmente grave e in tutti i casi tale da compromettere la loro serena permanenza nei locali della scuola.

Il servizio si esplica in particolare nella cura ed igiene personale, nell’assistenza durante le ore dell’attività scolastica, attraverso attività educative durante le attività ricreative, ludiche ecc.

Il servizio rientra nell’ appalto di cui sopra in quanto la Cooperativa sociale risulta iscritta al Registro Regionale.

Per il servizio di assistenza ai portatori di handicap inseriti nelle scuole, al fine di consentire la frequenza scolastica e quindi di rimuovere gli ostacoli che limitino la possibilità di godere di diritti fondamentali come quello dell’istruzione, non si ritiene necessario stabilire una quota a carico dell’utente.

Inoltre, al fine di consentire, a quanti presentano handicap particolari, un’attività didattica e ludica, idonea allo stato fisico, è necessario acquistare del materiale didattico e di sostegno.

Totale Spesa programmata 76.698,94 di cui Contributo Utenza 13.955,60

Contributo RAS 62.743,34

CORSO DI GINNASTICA DOLCE PER ANZIANI

Dati i riscontri positivi che il corso di ginnastica dolce per anziani ha avuto, costituendo, soprattutto per la popolazione anziana femminile, un’abitudine che va consolidandosi e a cui deve essere riconosciuta una duplica valenza,

“terapeutica” e “relazionale”, convinti che sia l’attività motoria corretta e guidata che la vita di relazione costituiscano un’importane condizione di autosufficienza e come tali vadano potenziate e incentivate, si garantisce il corso di ginnastica dolce per anziani.

Il corso sarà tenuto da un operatore qualificato ISEF, che opererà in regime di convenzione, avrà una durata di sei mesi per 6 ore settimanali (con orari e tempi da concordare), con una pausa nei mesi estivi; per un numero massimo di

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35 partecipanti.

Verrà realizzato nei locali del CAS o nella sala Conferenze dell’ex Asilo Comunale.

Criteri di ammissione:

Per iscriversi sarà necessario presentare la domanda nei modi e nei tempi stabiliti dall’apposito bando, nel quale saranno indicati i criteri di ammissione.

Potranno accedere al Servizio coloro i quali abbiano già compiuto i 55 anni; si procederà ad ammettere le richieste in base al reddito, ribadendo il carattere socio-assistenziale del corso, e in secondo luogo in base all’ordine cronologico di presentazione.

L’utenza sarà tenuta ad autocertificare il proprio reddito e a presentare il certificato medico che attesti la propria idoneità psicofisica.

Totale Spesa programmata 4.338,60 di cui Contributo Utenza 990,00

Contributo RAS 3.348,60

ATTIVITA’ LUDICO RICREATIVE E SOGGIORNO CLIMATICO

Per l’anno 2006, è intenzione dell’Amministrazione Comunale riproporre il soggiorno climatico per anziani presso una località che verrà successivamente individuata, anche sulla base delle indicazioni fornite dagli anziani stessi.

Requisiti indispensabili per partecipare al soggiorno sono costituiti dallo stato di autosufficienza e dall’età; in particolare parteciperanno le donne che hanno compiuto i 60 anni e gli uomini con 65 anni (si precisa che in caso di coniugi tale requisito dovrà essere posseduto da almeno uno dei due).

Nelle seguenti eventuali circostanze si procederà nel seguente modo:

• qualora le richieste fossero superiori ai posti disponibili si procederà ad ammettere le richieste in base all’ordine cronologico di presentazione;

• priorità verrà data ai portatori di handicap tale da non precludere l’autonomia;

• nel caso in cui dovessero restare dei posti liberi, gli stessi potranno essere assegnati anche a persone che non abbiano compiuto l’età prevista, che parteciperanno alla spesa nella misura del 100%.

I partecipanti contribuiranno al costo del servizio in base al reddito del nucleo familiare. Il servizio verrà affidato in appalto ad una ditta specializzata del settore, come richiesto dalla normativa vigente.

Si prevede la partecipazione di circa 40 anziani, accompagnati da personale del Servizio Sociale comunale o dall’Assessore ai Servizi Sociali.

Attività ludico ricreative:

• organizzazione e supporto ad escursioni in varie località della Sardegna e/o Penisola;

• organizzazione di attività motorie per la terza età;

• organizzazione di un gruppo di volontari per attività di mutuo aiuto sia nei confronti di anziani con particolari situazioni di solitudine sia per la generalità dei casi.

Attività di animazione presso il Centro Sociale:

E’ importante attivare momenti di animazione e aggregazione attraverso la

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costruzione di momenti significativi e fortemente integrati nel territorio per quelle che sono le problematiche della terza età:

organizzazione a cadenza annuale della festa degli anziani come momento d’incontro con la popolazione;

organizzazione di discussioni su tematiche riguardanti la terza età con la presenza di esperti nel settore specifico;

attivazione di laboratori per la trasmissione di abilità artigiane che veda impegnati gli anziani in qualità di tutor.

Totale Spesa programmata 0

ATTIVITÀ CONSULTA DELLA TERZA ETA’

Durante il 2006 si proporrà la costituzione della “Consulta Comunale della terza Età”, che dovrà predisporre apposito Regolamento. La Consulta è un organismo consultivo e propositivo del Comune, garante della partecipazione e del confronto tra le realtà sociali, culturali ed educative del paese. Tale organismo, che collabora con gli altri organismi comunali e con le associazioni locali, edvè composto, oltre agli anziani interessati, dall’Assistente Sociale del Comune.

La Consulta, fra gli altri compiti, potrà garantire l’apertura delle stanze del Centro durante la giornata, in orari concordati con l’Amministrazione Comunale, compatibilmente con le esigenze dei cittadini, al fine di garantire la più ampia fruizione della struttura alla comunità palese. In occasione di festività, come quelle del Natale, la Consulta potrà portare avanti un programma di iniziative rivolte alla comunità.

Per il 2006, sarà data particolare attenzione a quei progetti che stimolino l’integrazione e il dialogo tra le diverse generazioni, anche attraverso l’attivazione di specifici laboratori tenuti a cura degli anziani stessi.

Totale Spesa programmata 0

POLITICHE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA

BABY PARKING

E’ un servizio socio-educativo per la prima infanzia rivolto ai bambini da 1 a 3 anni e alle loro famiglie .

Introdotto normativamente dalla legge 285/97 risulta essere un servizio innovativo per le nostre realtà e alternativo al servizio di Asilo Nido, che per costi elevati del servizio e per l’esiguo numero di potenziali utenti, non può essere attivato.

In considerazione dei cambiamenti sociali avvenuti negli ultimi anni nell’istituzione familiare, in particolare rispetto alla presenza sempre maggiore di figli unici e le sempre più ridotte opportunità di incontro tra i coetanei che investe anche il tessuto sociale Tonarese, con questa proposta si è inteso introdurre un servizio che assolva almeno in parte alle esigenze di crescita relazionale dei nostri bambini.

Obiettivi del servizio:

Stimolo e sostegno del processo evolutivo dei bambini, promozione delle

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autonomie proprie dell’età, riduzione del carico di cura per poche ore per la famiglia.

Organizzazione:

Il servizio si concretizza con la realizzazione di occasioni di gioco, di interazione e condivisione con i pari di questi momenti, con l’offerta di stimoli educativi e di socializzazione che permettono di maturare le competenze proprie dell’età, quali l’arricchimento del lessico, l’interiorizzazione della regola e l’acquisizione di una maggiore autonomia rispetto alle figure parentali.

L’organizzazione del servizio prevede un’articolazione dell’orario nell’arco di 5 giorni settimanali per un massimo di 4 ore giornaliere in orario antimeridiano, i locali saranno quelli del CAS.

Modalità di gestione:

Il servizio sarà affidato a cooperative specializzate o a singoli professionisti, selezionato sulla base dei curricula e progetti, a seguito di selezione pubblica o tramite asta pubblica ai sensi del Decreto Legislativo n.157/95 e succ.

modifiche e della L.R. 16/97.

Si prevede, inoltre, l’acquisto di materiale necessario per la realizzazione dell’intervento.

Il servizio prevede una contribuzione fissa mensile per ciascun utente.

Utenti previsti:

N. 16 minori di età compresa tra i 1-3 anni

Totale Spesa programmata 40.601,60 da capitolo sulla solidarietà

di cui Contributo Utenza 23.160,96

Contributo RAS 15.440,64

Acquisto Materiale 2.000,00

SOGGIORNO CLIMATICO

Considerate le peculiarità intrinseche del mondo dell'infanzia e della adolescenza, i cui componenti trovandosi in una fase delicata del loro sviluppo, hanno un maggior bisogno di difesa, di tutela e di assistenza per inserirsi adeguatamente nel contesto sociale, la Amministrazione Comunale, in collaborazione con varie Istituzioni, intende portare avanti iniziative finalizzate ad offrire ai minori, soprattutto ai cosiddetti a

"rischio", opportunità di sviluppo educativo, formativo e di svago, attraverso momenti di vita in comune , di solidarietà di gruppo e di partecipazione ad attività culturali e sociali favorendo così momenti di crescita individuale e collettiva.

Queste iniziative attengono alla realizzazione delle seguenti attività:

a) soggiorni in colonia o in campeggi per la cui organizzazione si procederà ad affidamento mediante asta pubblica tra agenzie o cooperative ed enti che operano nel settore.

La partecipazione al costo del servizio verrà calcolata in base al reddito delle famiglie dei minori secondo i criteri fissati per legge.

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Totale Spesa programmata 9.800,00 di cui Contributo Utenza 4.400,00

Contributo RAS 5.400,00

Altro

Utenti previsti:

N.30 utenti

LAVORO DI STRADA

Considerando le problematiche sulla condizione del disagio giovanile, che, talvolta, assume connotazioni particolarmente gravi (devianza, disadattamento, tossicodipendenza, etc.), l'intervento dell'Amministrazione, sulla base dei pochi dati di cui dispone attualmente, è quello di creare i presupposti e le condizioni per l'avvio di una politica verso fasce giovanili, soprattutto quelle più esposte ai fenomeni del disagio.

Alla popolazione giovanile occorre dare risposte e informazioni per favorire e facilitare un armonico inserimento nel contesto sociale locale, riducendo i problemi di emarginazione legati, spesso, all'assenza di opportunità o alla mancanza di spazi aggreganti e di socializzazione.

Quindi l'obiettivo è quello di promuovere iniziative atte a prevenire le cause del disagio e di creare occasione di riflessione e sensibilizzazione alle problematiche sociali, poiché, queste siano idoneamente gestite ed orientate verso una fattiva integrazione e prevenzione della devianza ed emarginazione.

Molte attività verranno svolte in collaborazione con le associazioni che operano nel sociale al fine di realizzare la partecipazione di tutti i cittadini ed in particolare la fascia dei giovani a rischio di devianza, in modo che gli stessi siano artefici e non solo fruitori attraverso una serie di attività.

INTERVENTI EDUCATIVI E TERRITORIALI NEL LAVORO DI STRADA

L’espressione lavoro di strada evoca in primo luogo l’idea di andare là dove si trova il bisogno, anziché aspettare che il bisogno venga dove ci sono i servizi.

Si tratta in sostanza di capovolgere la logica, che tradizionalmente ha ispirato le politiche sociali, in base alla quale l’onere di prendere contatto è sempre stato a carico di chi vive il momento di difficoltà e non viceversa. Sulla base di questo concetto diventa necessario puntare sul positivo, su ciò che individui, gruppi e contesti sociali presentano come risorsa e lavorare sulla risorsa gruppo, piuttosto che sui limiti esistenti.

La strada deve essere vista come l’ambiente naturale nel quale individuare punti di forza su cui far leva per svolgere in positivo ciò che inizialmente potrebbe presentarsi in termini negativi.

La strada diventa così un luogo di incontro, lo spazio della libertà, dove gli adolescenti e i giovani in generale possono innescare processi di sviluppo positivi. E’ necessario dunque trasformare la strada da luogo che produce il disagio a luogo dove incontrarsi, mettersi in gioco, per diventare artefici del proprio benessere.

In quest’ottica il lavoro di strada deve comunque individuare quali sono i bisogni di carattere generale su cui attivarsi. Questo intervento che si cercherà di portare avanti in via sperimentale si propone come un insieme di possibili strategie per rompere la spirale delle reciproche incomprensioni,

“semplicemente andando a incontrare gli adolescenti là dove sono, anziché

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aspettarli invano nei luoghi che gli adulti hanno predisposto per loro”.

Con il lavoro di strada l’impostazione stessa dell’intervento, la sua organizzazione e la sua filosofia devono essere viste come un segnale di apertura, di ascolto, il desiderio di rispettare la voglia di protagonismo degli adolescenti.

Si vuol evidenziare il carattere sperimentale proprio perché sia il lavoro di strada sia la figura dell’operatore di strada si configurano innovative rispetto alle logiche tradizionali dei Servizi Sociali, diventa infatti indispensabile costruire di volta in volta una sorta di contrattazione fra operatori e giovani, è necessario costruire consenso interno al ruolo e alla presenza del servizio, il verificarsi o il non verificarsi di questo elemento condiziona eventuali sviluppi dell’iniziativa.

Obiettivo

• Stabilire un rapporto stabile e costruttivo con i gruppi di giovani e con gli attori ritenuti strategici all’interno della comunità locale

• Costruire insieme momenti e occasioni di crescita e protagonismo

• Prevenire il disagio

• Riduzione del danno in situazioni di grave malessere

• Miglioramento della condizione adolescenziale e del rapporto con il contesto

Destinatari degli interventi

• fascia adolescenziale e giovanile

• singoli adolescenti

• gruppi informali di adolescenti

• comunità locale.

Inoltre, si cercherà di organizzare di assemblee e/o dibattiti su problematiche giovanili sociali (droga emarginazione ecc.) in collaborazione con le famiglie le scuole ed esperti del settore. Inoltre si potranno realizzare laboratori teatrali e musicale.

L'obiettivo è quello di promuovere momenti di socializzazione nonché offrire ai giovani nuove proposte educative e sociali tendenti a prevenire fenomeni devianti e di isolamento.

Gli spazi in cui si attueranno le suddette iniziative sono individuate sia nel CAS, nella Biblioteca, nel Centro PoliFunzionale, in spazi all'aperto e, quando sarà possibile, nell’ex-Ma.

Totale Spesa programmata 8.000,00

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PREVISIONE SPESA PER L’ANNO 2006

Norma di riferimento N. utenti Spesa 2006

L.R. 27/83 Talassemici 8 €. 14.813,34

LR. 11/85 Nefropatici

L.R. 20/97 Sussidi malati di mente 3 €. 6.728,28 L.R. 20/97 Rette ricovero malati di mente

L.R. 6/95 Rette ricovero disabili

L.R. 12/85 Spese trasporto disabili 1 €. 979,70

L.R.9/2004 sussidi a favore dei cittadini affetti da Neoplasie maligne

10 €. 16.000,00

Piano finanziario Triennale Entrate

Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Fondo per le spese correnti relative ai servizi socio-

assistenziali (fondi regionali .- L.R. 25/93 141.317,53 141.317,53 141.317,53 Entrate per la contribuzione dell’utenza 43.539,47 43.539,47 43.539,47 Totale complessivo 184.857,00 184.857,00 184.857,00

Spesa

Anno 2006 Anno 2007 Anno 2008 Servizio Sociale Professionale – Segretariato Sociale 20.440,49 20.440,49 20.440,49

Assistenza Economica 5.164,57 5.164,57 5.164,57

Inserimenti in attività di pubblica utilità 12.394,97 12.394,97 12.394,97 Assistenza tutelare Domiciliare, servizio mensa CAS e

Assistenza portatori di handicap. 76.698,94 76.698,94 76.698,94

Baby Parking 40.601,60 40.601,60 40.601,60

Soggiorno minori 9.800,00 9.800,00 9.800,00 Interventi Giovani 8.000,00 8.000,00 8.000,00 Attività motoria per anziani 4.338,60 4.338,60 4.338,60 Attività presso il Centro di Aggregazione Sociale 7.417,83 7.417,83 7.417,83 Totale complessivo 184.857,00 184.857,00 184.857,00

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