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A.A. 2009/2010 - appello del 16/09/2010 Fisica I per Ing. Elettronica 2 e Fisica per Ing. Informatica 2

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(1)

A.A. 2009/2010 - appello del 16/09/2010 Fisica I per Ing. Elettronica 2 e Fisica per Ing. Informatica 2

Soluzione del problema n. 1 1. Dalla conservazione dell’energia meccanica si ha

1

2mv02=1

2mv2A+ mga ⇒ vA=

q

v02− 2ga ' 6.3 m/s Naturalmente, la direzione di vA`e quella della tangente alla guida nel punto A.

2. Ancora dalla conservazione dell’energia meccanica, sapendo che la velocit`a del corpo nel vertice della traiettoria vale vAcos α, si ha

1

2mvA2 =1

2mv2Acos2α + mgh ⇒ h =v2A

2g(1 − cos2α) =v2Asin2α

2g ' 1.5 m Allo stesso risultato si giunge partendo dalle equazioni della cinematica del moto parabolico.

3. La distanza orizzontale D pu`o essere calcolata partendo dalle equazioni orarie per le componenti orizzontale e verticale del moto parabolico del corpo, oppure direttamente dall’equazione della traiettoria, che in questo caso risulta

y(x) = a + x tan α − g x2 2vA2 cos2α

avendo scelto come x la coordinata orizzontale, con origine in corrispondenza del punto A, e come y la coordinata verticale, con origine sul suolo, crescente verso l’alto. Il punto di impatto al suolo corrisponde pertanto a x = D e y = 0, per cui

0 = a + D tan α − g D2

2vA2 cos2α ⇒ D = v2Asin(2α) 2g

"

1 + s

1 + 2ag v2Asin2α

#

' 4.7 m

avendo scelto, tra le due soluzioni dell’equazione di secondo grado in D, quella positiva.

Soluzione del problema n. 2 1. Le forze esterne applicate alla sbarra sono mostrate in figura. In condizioni

di equilibrio, la risultante delle forze esterne e la risultante dei loro momenti devono essere nulle. Poich´e la sbarra `e omogenea, per il calcolo del momento dovuto alla sua forza peso, si pensa quest’ultima applicata al centro geometrico della sbarra. Prendendo come polo il punto O, si ha quindi

T d − mgL

2 = 0; Ro= 0; Rv+ T − mg = 0, da cui

T =mgL

2d ' 50 N; Ro= 0; Rv= mg−T = mg

„ 1 − L

2d

«

' −30 N I valori di Ro e Rvindicano che la reazione del perno `e rivolta verso il basso.

O d

L/2 T

R

o

mg R

v

2. Dopo il taglio del filo, la forza peso `e l’unica forza esterna ad avere momento non nullo. Nell’istante immediatamente successivo al taglio, tale momento vale M = mgL/2. Dalla seconda equazione cardinale dei sistemi, quindi, tale momento `e responsabile dell’accelerazione angolare della sbarra, secondo l’espressione M = Iα, con I momento d’inerzia rispetto all’asse di rotazione (in questo caso, mL2/3) e α accelerazione angolare. Pertanto si ha

mgL 2 =1

3mL2α ⇒ α = 3g

2L ' 15 rad/s2

3. Indichiamo con Ec l’energia cinetica richiesta. Dalla conservazione dell’energia meccanica si ha che la variazione di energia cinetica tra la posizione iniziale (sbarra orizzontale) e la posizione finale (sbarra verticale) `e uguale ed opposta alla corrispondente variazione di energia potenziale, che in questo caso vale −mgL/2 (calcolata partendo dalla variazione di quota del centro di massa della sbarra). Quindi si ha

Ec=mgL 2 ' 10 J

1

(2)

Soluzione del problema n. 3 1. Il campo elettrostatico si determina, in base al principio di sovrapposizione,

come somma vettoriale dei campi indipendentemente generati dalla sfera e dal piano.

Il campo E1 della sfera, stante la simmetria sferica della sua distribuzione di carica, `e radiale rispetto al centro O e dipende solo dalla distanza da O. Quindi, per il generico punto dell’asse x di coordinate (x, 0, 0) con x ≥ 0, E1 ha la sola componente lungo x, cio`e E1= E1x. In base al teorema di Gauss, si ha:ˆ

E1= 8

>>

><

>>

>: ρx 3ε0

x ≤ R

4 3πR3

4πε0x2 = R3ρ

0x2 x > R

Il campo E2 determinato dal piano carico, in tutto il semispazio x < d, `e perpendicolare al piano stesso (quindi parallelo all’asse x) e diretto nel verso delle x positive dato il segno della carica negativa del piano. Quindi E2= E2xˆ con:

E2= |σ|

0

, x < d

Il campo complessivo sul segmento OM `e E = E1+ E2= E ˆx con:

E = 8

>>

><

>>

>: ρx 3ε0

+ |σ|

0

x ≤ R

4 3πR3ρ 4πε0x2 + |σ|

0

R < x < d Il grafico di |E| = E `e riportato figura.



  



2. Per il calcolo del potenziale si pu`o procedere partendo dalla definizione e integrando lungo l’asse x:

V (N ) − V (M ) = Z d

R

E(x)dx = Z d

R 4 3πR3ρ 4πε0x2 + |σ|

0

!

dx =R3ρ 3ε0

„ 1 R −1

d

« + |σ|

0

(d − R) ' 3.0 · 108 V

3. La forza cui `e sottoposta la carica q nel punto P `e F = qE = q(E1+ E2), con E1diretto lungo l’asse y e E1 lungo l’asse x. Per cui:

Fx= q|σ|

0

, Fy= q

4 3πR3ρ 4πε0l2

da cui il modulo `e |F | = pFx2+ Fy2 ' 0.17 mN mentre l’angolo formato da F con il semiasse positivo delle x `e α = arctan(Fy/Fx) ' 35.4.

Soluzione del problema n. 4 1. Stante la simmetria cilindrica del sistema, le linee di flusso di B saranno delle

circonferenze centrate sull’asse del sistema e giacenti su piani perpendicolari ad esso. Fissando come verso convenzionalmente positivo quello antiorario, la componente B del campo B lungo le linee di flusso si determina applicando la legge di Amp`ere:

B = 8

>>

>>

>>

>>

<

>>

>>

>>

>>

: µ0i1r

2πR12 r ≤ R1

µ0i1

2πr R1< r < R2

µ0(i1− i2)

2πr r > R2

dove r `e la distanza dall’asse di simmetria del sistema. Si osservi che i1> i2, per cui B ha sempre lo stesso verso qualunque sia r.

Il grafico di |B| = B `e riportato figura.



 

 



2. Una particella di carica q in moto con velocit`a v0nel punto P `e sottoposto alla forza di Lorentz FL= qv0× B. La forza risulta diretta verso l’alto (rispetto al piano del foglio su cui `e riportato il disegno) e ha modulo |FL| = q|v00(i1− i2)

2πd = 5 · 10−16N.

3. Per calcolare la circuitazione richiesta, si applica legge di Amp`ere per il campo H lungo la linea C orientata indicata in figura:

I

C

B · dl = iconc

Dal momento che le correnti i1 e i2 sono distribuite uniformemente, rispettivamente sul cavo e sulla buccia, la linea quadrata `e concatenata con un quarto di ciascuna delle due correnti. Tenendo conto dei versi, iconc= (i1− i2)/4 =0.25 mA.

2

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