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Verifica del 17/01/2011 con soluzione

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Academic year: 2021

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Liceo “Carducci” Volterra - Prof. Francesco Daddi

Verifica di Fisica 3

a

B Scientifico

-

17 gennaio 2011

Risolvi almeno due quesiti e almeno un problema.

Quesito 1. Il grafico qui sotto si riferisce al moto di un corpo; calcolare lo spazio percorso tra gli istantit1= 1s

e t2= 10s.

Quesito 2. Una pallina di gomma viene lanciata verso il basso con velocit`a pari a 3m/s da un balcone alto 20m rispetto al suolo. Determinare la legge oraria della pallina e l’istante in cui tocca terra.

Quesito 3. Lo spazio di frenata di un’auto da 100km/h `e uguale a 40 m. Se viaggia a 150 km/h, riuscir`a ad evitare un ostacolo lontano 80m?

Si faccia l’ipotesi che l’accelerazione sia uguale in entrambi i casi e si ignori il tempo di reazione del conducente.

Quesito 4. Il grafico qui sotto si riferisce al moto di un’auto che parte da ferma con accelerazione costante; si determini la sua posizione all’istantet = 4 s.

Problema 1. Un’auto parte da ferma e percorre 360m con accelerazione costante, successivamente prosegue a velocit`a costante. Sapendo che dopo 1 minuto dalla partenza lo spazio totale percorso `e pari a 1, 8 km, si determini l’accelerazione iniziale dell’auto.

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Liceo “Carducci” Volterra - Prof. Francesco Daddi

Soluzione della verifica di Fisica 3

a

B Scientifico

17 gennaio 2011

Quesito 1. Il grafico qui sotto si riferisce al moto di un corpo; calcolare lo spazio percorso tra gli istanti t1 = 1 s e t2 = 10 s.

Soluzione. Basta calcolare l’area sotto il grafico compresa tra t = 1 s e t = 10 s; si trova che lo spazio percorso `e uguale a 60, 5 m .

Quesito 2. Una pallina di gomma viene lanciata verso il basso con velocit`a pari a 3 m/s da un balcone alto 20 m rispetto al suolo. Determinare la legge oraria della pallina e l’istante in cui tocca terra.

Soluzione. La legge oraria della pallina `e y = 20 − 3 t + 1

2 ·(−9, 8) t

2 ; determiniamo ora

l’istante in cui abbiamo y = 0:

 y = 20 − 3 t − 4, 9 t2

y = 0 ⇒ t1 ≈1, 74 s , t2≈ −2, 35 s . ovviamente la soluzione negativa va scartata, per cui la soluzione `e t ≈ 1, 74 s.

Anche se non richiesto, possiamo calcolare la velocit`a di impatto con il suolo: vf = −p(−3 m/s)2+ 2 · (−9, 8 m/s2) · (0 m − 20 m) ≈ −20, 02 m/s .

Quesito 3. Lo spazio di frenata di un’auto da 100 km/h `e uguale a 40 m. Se viaggia a 150 km/h, riuscir`a ad evitare un ostacolo lontano 80 m?

Si faccia l’ipotesi che l’accelerazione sia uguale in entrambi i casi e si ignori il tempo di reazione del conducente.

Soluzione. Primo metodo. Calcoliamo prima di tutto l’accelerazione: (0 m/s)2= 100

3, 6 m/s 2

(3)

determiniamo ora lo spazio di frenata x quando la velocit`a `e 150 km/h: (0 m/s)2 = 150

3, 6 m/s 2

+ 2 · (−9, 645 m/s2) · (x − 0 m) ⇒ x ≈ 90 m ;

dal momento che 90 m > 80 m, l’auto non riuscir`a ad evitare l’ostacolo. Anche se non richiesto, calcoliamo la velocit`a di impatto con l’ostacolo:

vf = s  150 3, 6 m s 2 + 2 · (−9, 645 m/s2) · (80 m − 0 m) ≈ 13, 89 m/s (50 km/h) .

Secondo metodo. Visto che lo spazio di frenata `e direttamente proporzionale al quadrato della velocit`a iniziale, per fermarsi da 150 km/h l’auto ha bisogno di

(40 m) · 150 km/h 100 km/h

2

= 90 m .

Quesito 4. Il grafico qui sotto si riferisce al moto di un’auto che parte da ferma con acceler-azione costante; si determini la sua posizione all’istante t = 4 s.

Soluzione. La legge oraria dell’auto `e x = 4 +1 2a t

2 ; dal grafico si vede che all’istante t = 2 s

l’auto occupa la posizione x = 16 m, per cui 16 m = 4 m + 1

2·a · (2 s)

2 a = 6 m/s2 .

All’istante t = 4 s l’auto si trova nella posizione x = 4 m + 1

2·(6 m/s

2) · (4 s)2 x = 52 m .

Anche se non richiesto calcoliamo la velocit`a con cui passa dalla posizione x = 52 m: v = 0 m/s + (6 m/s2) · (4 s) ⇒ v = 24 m/s (86, 4 km/h) ;

(4)

in alternativa

v = q

(0 m/s)2+ 2 · (6 m/s2) · (52 m − 4 m) = 24 m/s .

Problema 1. Un’auto parte da ferma e percorre 360 m con accelerazione costante, successiva-mente prosegue a velocit`a costante. Sapendo che dopo 1 minuto dalla partenza lo spazio totale percorso `e pari a 1, 8 km, si determini l’accelerazione iniziale dell’auto.

Soluzione. Indichiamo con t∗ l’istante in cui l’auto smette di accelerare e con v

max la

ve-locit`a massima raggiunta; dall’istante t = 0 s all’istante t = t∗ il moto dell’auto `e rettilineo

uniformemente accelerato, mentre dall’istante t = t∗ all’istante t = 60 s il moto `e

rettili-neo uniforme. Nel primo tratto l’auto percorre 360 m, mentre nel secondo tratto percorre (1800 − 360) m = 1440 m, quindi si arriva al sistema seguente:

     vmax·t∗ 2 = 360 m (60 s − t∗) · v max = 1440 m ; le soluzioni sono: ( vmax = 36 m/s (129, 6 km/h) t∗= 20 s .

L’accelerazione iniziale dell’auto `e uguale a 36 m/s

20 s = 1, 8 m/s

2 .

Il grafico seguente rappresenta l’andamento della velocit`a in funzione del tempo:

Problema 2. Un sasso viene lasciato cadere dal punto pi`u alto di una torre. Sapendo che nell’ultimo secondo percorre 5/9 dell’altezza della torre, quanto `e alta la torre? Per i calcoli si assuma 1 g = 10 m/s2 .

Soluzione. Indicando con h l’altezza incognita della torre, la legge oraria del sasso `e y = h − 1

2g t

2 ; dal momento che il tempo di caduta `e t

caduta =

r 2 h

(5)

sasso si trova ad un’altezza dal suolo pari a 5 9h: 5 9h = h − 1 2g · (tcaduta−1) 2 5 9h = h − 5 · r 2 h 10 −1 !2

risolvendo l’ultima equazione rispetto all’incognita h si trovano i seguenti risultati: h1 = 1, 8 m ; h2 = 45 m .

Il risultato h1 = 1, 8 m non `e accettabile poich´e tcaduta−1 s < 0 (d’altra parte una torre non `e

certo alta 1, 8 m...); il risultato del problema, pertanto, `e h = 45 m .

Si osservi che il tempo totale di caduta `e uguale a 3 s e che nell’ultimo secondo il sasso percorre 25 m (esattamente i 5/9 dell’altezza totale della torre). Si osservi inoltre che nel primo secondo il sasso percorre 5 m, nel successivo intervallo di tempo (1 s ; 2 s) percorre uno spazio triplo (cio`e 3 · 5 m = 15 m) ed infine nell’ultimo secondo percorre uno spazio quintuplo (cio`e 5·5 m = 25 m): tutto ci`o `e in accordo con la legge dei numeri dispari (scoperta da Galileo). La figura illustra le posizioni del sasso ogni 0, 2 s.

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