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Le origini

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Academic year: 2021

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Testo completo

(1)

La randomizzazione … c’è del metodo in questa follia

Nicola Magrini Area Valutazione del Farmaco Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, Regione ER WHO Collaborating Centre for Evidence Based Research Synthesis

and Guideline Development

Bologna, EBN, 28 Febbraio 2013

Le origini

Where it all began

Cosa vuol dire avere 2 gruppi sbilanciati:

… quando la randomizzazione non riesce

• Nel 1930 si realizzò un esperimento consistente nella somministrazione nelle scuole di 3/4 di pinta di latte al giorno a 10.000 ragazzi; altri 10.000 ragazzi nelle stesse scuole non ricevevano questa somministrazione.

• L’obiettivo dell’esperimento era di verificare se il supplemento di latte portava a un maggior accrescimento ponderale e nella statura.

• Inizialmente fu deciso di effettuare l’assegnazione dei bambini all’uno o all’altro gruppo in modo casuale in alcune scuole, e in ordine alfabetico in altre.

• Si decise poi, per evitare una sproporzione numerica tra i due gruppi, di affidare agli insegnanti il compito di integrare l’uno o l’altro gruppo con altri bambini.

• Verosimilmente a causa del senso di umanità degli insegnanti, che li portava ad assegnare al gruppo cui era destinato il latte i bambini più malnutriti, il risultato finale fu che il gruppo di controllo risultò superiore in una misura corrispondente a circa 3 mesi di crescita ponderale e 4 mesi di crescita in statura.

L’ESPERIMENTO DEL LATTE NEL LANARKSHIRE(“STUDENT”, 1931)

Randomizzazione Randomizzazione … … Back to basics: Cochrane Back to basics: Cochrane

“L’idea di base, come tutte le cose buone, è semplice. Gli studi randomizzati affrontano il problema della

confrontabilità di due gruppi a rovescio: l’idea non è di preoccuparsi delle caratteristiche dei pazienti, ma di essere sicuri che la divisione dei pazienti nei 2 gruppi sia fatta in modo indipendente dalla volontà dello sperimentatore.”

L’uso di popolazioni non selezionate riduce i problemi di generalizzabilità.

Ventricular premature beats and mortality after myocardial infarction

W Ruberman, E Weinblatt, JD Goldberg, CW Frank, and S Shapiro To assess the role of ventricular premature beats in influencing mortality

of coronary patients, 1739 men with prior myocardial infarction were monitored for ectopic activity for one hour at a standard base-line examination, and followed for mortality for periods up to four years (average, 24.4 months). Analyses of survival taking into account other important prognostic variables establish that the presence of complex premature beats (R on T, runs of 2 or more, multiform or bigeminal premature beats) in the monitoring hour is associated with a risk of sudden coronary death three times that of the men free of complex ventricular premature beats.

The corresponding risk of death from any cause is twice that of men without such complex beats in the hour.These arrhythmias make an independent contribution to increased risk of death that persists over the length of this observation period.

NEJM 1977;297:750-757

Mortality and morbidity in patients receiving encainide, flecainide, or placebo. The Cardiac Arrhythmia Suppression Trial

DS Echt, PR Liebson, LB Mitchell, RW Peters, D Obias-Manno, AH Barker, et al.

CONCLUSIONS. There was an excess of deaths due to arrhythmia and deaths due to shock after acute recurrent myocardial infarction in patients treated with encainide or flecainide.

Nonlethal events, however, were equally distributed between the active-drug and placebo groups. The mechanisms underlying the excess mortality during treatment with encainide or flecainide remain unknown

NEJM 1991;324:781-788

(2)

Conclusioni studi encainide e flecainide nel trattamento dei battiti ectopici

prematuri

Flecainide ed encainide sono efficaci nel sopprimere i battiti ectopici ma aumentano la mortalità (“sopprimono le aritmie benigne ma sopprimono

anche la vita dei pazienti più del placebo”)

Il primo RCT:

Studio controllato sulla streptomicina nel trattamento della tubercolosi

CONDIZIONE CLINICA DOPO ESAME RADIOLOGICO* Trattamento Morte Deteriora

mento Nessuna modifica

Leggero miglioramento

Sostanziale miglioramento

Riposo a letto

(n=52) 14 (27) 18 (34) 3 (6) 13 (25) 4 (8)

Riposo a letto più 2 g streptomicina ogni 4 ore (n=55)

4 (7) 10 (18) 3 (6) 10 (18) 28 (51)

*Follow-up di 6 mesi

R. Doll.

Sir Austin Bradford Hill and the progress of medical science.

BMJ 1992;305:1521-6

Bradford Hill The reasons for writing

[Le ragioni per scrivere]

…bottom line question for any research article:

“What does it mean, anyway?”

[la domanda finale per ogni articolo di ricerca:

Che cosa significa?]

BMJ 1965 4:870

Di che cosa parlerò

l L’ABC del disegno e dell’etica degli studi clinici randomizzati

l Disegno, senso ed etica

l Superiorità, non inferiorità ed equivalenza

l Etica: da Norimberga a Helsinki

l Qualcosa di più dell’ABC

l Etica e consenso: la partecipazione attiva e responsabile

l Qualità degli studi e qualità delle evidenze

l Alcuni specifici disegni: cluster e devices complessi

l Etica della ricerca e delle pubblicazioni: il publication bias e la frode scientifica

Consolidated Standards of Reporting Trials

http://www.consort-statement.org/

(CONSORT)

RCT e principio di incertezza RCT e principio di incertezza

La base etica degli studi randomizzati La base etica degli studi randomizzati

• La base etica degli studi randomizati è

rappresentata dal non sapere quale trattamento sia preferibile in ogni singolo paziente cui viene proposto di partecipare allo studio.

• Se il medico (o il paziente) hanno una chiara preferenza per uno dei trattamenti previsti nello studio il paziente non dovrebbe essere

randomizzato (e andrebbe registrato in un registro dei pazienti eleggibili non randomizzati).

(3)

RCT e principio di incertezza RCT e principio di incertezza

La base etica degli studi randomizzati La base etica degli studi randomizzati In altre parole, l’etica risiede nel non sapere quale trattamento sia il migliore/preferibile fra:

• lo standard (già in uso) o

• il nuovo trattamento da valutare

In assenza di un trattamento standard si possono usare sia il placebo (studi in cieco) sia nessun trattamento (studi in aperto)

Etica degli studi randomizzati

Il principio di incertezza

(uncertainty principle) è alla base degli studi controllati

randomizzati: si assegna in modo casuale un trattamento (o l’altro) se il medico e il paziente non sanno quale sia l’alternativa preferibile.

The uncertainty principle

Peto Ret al. (1976): “Physicians who are convinced that one treatment is better than another for a particular patient of theirs cannot ethically choose at random which treatment to give: they must do what they think best for the particular patient. For this reason, physicians who feel they already know the answer cannot enter their patients into a trial. If they think, whether for a wise or silly reason, that they know the answer before the trial starts, they should not enter any patients…”

Clinical equipoise

Freedman B(NEJM, 1987):

if there is genuine uncertainty within the expert medical community — not necessarily on the part of the individual investigator — about the preferred treatment”

.”

Studi clinici randomizzati (RCTs)

• Farsi una domanda importante (e semplice)

• Serve l’aspirina dopo un infarto?

• È meglio un approccio (domiciliare) o ospedaliero?

• Avere come obiettivo il paziente (ed esiti per lui rilevanti)

Yusuf S, Collins R, Peto R.

Why do we need some large, simple randomized trials?

Stat Med 1984; 3: 409-420

Quando NON è utile

la randomizzazione

(4)

To help us think about the circumstances in which randomised trials are unnecessary, we sought help3 in compiling a list of examples of treatments whose effects had been widely accepted on the basis of evidence from case series or non- randomised cohorts (box).

Mother’s kiss technique

Laser treatment of portwine stains

Fundoplication for heartburn

Trattamenti di grandissima efficacia

Studi randomizzati: sempre necessari?

Although parallel group randomised trials will remain the principal means of obtaining reliable evidence about the average effects of treatments when effects are moderate, our three examples show some circumstances in which treatment effects can be inferred from well designed case series9 and non- randomised cohort studies.

La randomizzazione è stata etica?

Rivediamo alcune serie storiche di RCTs in ambiti di grande progresso della medicina

Era etico randomizzare?

(5)

Uncertainty has provided the ethical foundation for randomised trials and has

been the driver for the substantial advances in several childhood cancers

ABC del disegno degli studi randomizzati

Validit

Validità à interna: interna:

i 3 principi fondamentali i 3 principi fondamentali

Random division of the patients

selection of an appropriate primary outcome measure

sample size calculation

1. Randomizzazione

2. Scelta di un indicatore appropriato di esito 3. Dimensione del campione e disegno

Sir Austin Bradford Hill

(6)

VALIDIT

VALIDITÁÁINTERNAINTERNA VALIDIT

VALIDITÀÀESTERNAESTERNA trasferibilità generalizzabilità applicabilità (effectiveness)

RCT: una visione d

RCT: una visione d’’insieme insieme

Placebo, nessun trattamento migliore terapia disponibile (altra terapia disponibile)

Popolazione studiata Popolazione di riferimento

tempo

Farmaco da studiare

Controllo RANDOMIZZAZIONE

è condizionata da:

• setting dello studio

• selezione dei pazienti

• differenza tra ciò che prevede il protocollo e la pratica clinica

• rilevanza degli esiti

“end- point” scelti

Randomizzazione Randomizzazione

Lo scopo della randomizzazione (assegnazione casuale) è:

1. ottenere due gruppi di pazienti simili per tutti i fattori prognostici noti e non noti

2.eliminare i bias di selezione nella assegnazione dei trattamenti

È

Èla componente piùla componente piùimportante degli RCT!importante degli RCT!

Altman DG et al. The revised CONSORT statement Ann Intern Med 2001;134:663-94

La tabella 1 degli studi riporta le caratteristiche dei due gruppi alla partenza (baseline)

che dovrebbero risultare simili per tutti i principali fattori prognostici (caratteristiche dei pazienti) noti e non noti

Ha funzionato la randomizzazione?

Tabella 1.

Ha funzionato la randomizzazione?

Ha funzionato il trattamento? Ha funzionato il placebo?

(7)

RCT: le differenze si valutano

tra gruppi in parallelo Qualità metodologica degli RCT

Randomizzazione: concealment of randomization

Cecità: blinding (who is blinded in a double or triple blinded study?)

Pazienti persi al follow up (<5%)

Intention to treat analysis e sua applicazione begli studi di superiorità

Outcomes scelti e loro importanza

Criteri tra studi (GRADE): coerenza tra studi e trasferibilità complessiva

RCT e interpretazione dei risultati

Bradford Hill.

Textbook of medical statistics

Attenzione ai sottogruppi

Risultati spesso casuali su sottogruppi non specificati a priori

Analisi per sottogruppi:

… per segno zodiacale …

SEGNO ZODIACALE DI MORTI DOPO 1 MESE (ASPIRINA VS PLACEBO)

SIGNIFICATIVITÀ STATISTICA

Bilancia o Gemelli 150 vs 147 NS

Tutti gli altri segni 654 vs 869 2P < 0.000001

Qualunque segno zodiacale*

804 vs 1016 (9,4%) (11,8%)

2P < 0.000001

*analisi complessiva appropriata per valutare l’effetto vero in tutti i sottogruppi

ISIS-2. ISIS-2 (Second International Study of Infarct Survival) Collaborative Group.

Randomised trial of intravenous streptokinase, oral aspirin, both, or neither among 17,187 cases of suspected acute myocardial infarction. Lancet. 1988 Aug 13;2(8607):349-60

Consolidated Standards of Reporting Trials

http://www.consort-statement.org/

(CONSORT)

(8)

RCT – studi clinici randomizzati Decalogo per una buona trasferibilità

• Ci interessa il quesito (il confronto) proposto?

• Dove e come viene fatto lo studio (setting)

• Quali pazienti inclusi?

• Quanti pazienti esclusi? (cfr. con pz. inclusi)

• Qual è il gruppo di controllo: sono ottimali farmaco e dosaggi scelti/proposti? (standard)

• Sono state rispettate e come le aspettative e

le preferenze dei pazienti 1703 1591 1434 1127 742 383 140

100 80 60 40 20 0 Patients (%)

Months from randomisation

Observation

No.

at risk 1698 1533 1301 930 606 322 114 L’esempio di un farmaco molto efficace:

trastuzumab nel tumore della mammella Disease-free survival (censored)- Median FU 2 yrs

1 year trastuzumab

218 316

Events HR 95% CI p value

0.63 0.53, 0.75 <0.0001 3-year

DFS 80.6 74.0

12 36

0 6 18 24 30

19.4 % Not e ffec tiv e

74 % N ot necessary 6.6 % Necessary & e ffec tiv e

Efficacia del farmaco

sulle recidive

da: Pierfranco Conte, Oncologia, Modena

Intervalli di confidenza CI

margine di non- inferiorità o limite

di equivalenza rilevanza/importanza

dell’effetto

Di che cosa parlerò

l L’ABC del disegno e dell’etica degli studi clinici randomizzati

l Disegno, senso ed etica

l Superiorità, non inferiorità ed equivalenza

l Etica: da Norimberga a Helsinki

l Qualcosa di più dell’ABC

l Etica e consenso: la partecipazione attiva e responsabile

l Qualità degli studi e qualità delle evidenze

l Alcuni specifici disegni: cluster e devices complessi

l Etica della ricerca e delle pubblicazioni: il publication bias e la frode scientifica

Helsinki 2013: i capitoli

Preambolo

Principi generali

Rischi, burdens e benefici

Gruppi e individui vulnerabili

Comitati Etici

Privacy e confidenzialità

Consenso

Uso del placebo

Accordi post-trial

Registrazione del protocollo e pubblicazione dei risultati

Helsinki: ulteriori riflessioni?

(9)

Etica degli studi randomizzati

Il principio di incertezza assieme alla generosità e disponibilità dei pazienti rappresentano i cardini etici degli studi clinici

La (in)comprensibilità di alcuni disegni complessi rende difficile (in presenza di trattamenti soddisfacenti) accettare la randomizzazione (partecipare) a trials con nuovi disegni

La partecipazione e il confronto sono essenziali per favorire una partecipazione attiva e responsabile agli studi e un miglioramento nel disegno degli studi

Di che cosa parlerò

l L’ABC del disegno e dell’etica degli studi clinici randomizzati

l Disegno, senso ed etica

l Superiorità, non inferiorità ed equivalenza

l Etica: da Norimberga a Helsinki

l Qualcosa di più dell’ABC

l Etica e consenso: la partecipazione attiva e responsabile

l Qualità degli studi e qualità delle evidenze

l Alcuni specifici disegni: cluster e devices complessi

l Etica della ricerca e delle pubblicazioni: il publication bias e la frode scientifica

Etica del consenso

1. Come favorire la partecipazione e la consapevolezza

2. Consenso: ruolo e contenuti

essenziali - ricerca vs pratica clinica (il doppio standard)

3. Tendenze e modelli di consenso

Cosa capiscono i pazienti dei trials?

ä 74% non aveva capito quale era il trattamento sperimentale

ä 63% non aveva capito il potenziale rischio aumentato

ä 70% non aveva capito che il trattamento sperimentale non era ancora dimostrato

ä NB: Pochi pazienti hanno trovato la decisione difficile, quasi nessuno si è sentito forzato, la maggior parte era soddisfatta del processo di consenso e la maggior parte era convinta di avere capito bene lo studio

Cosa favorisce una maggiore comprensione?

ä Laurea

ä Uso del modello NCI

ä Presenza di una nurse/terza persona

ä Non firmare il consenso dopo la prima presentazione

ä Lettura prolungata del consenso

(10)

False hopes and best data: consent to research and the therapeutic misconcpetion

Appelbaum PS et al.

Hastings Cent Rep 1987;17:20-24 1. Non comprendere che il trattamento che si riceverà potrebbe non essere il trattamento standard

2. La possibilità che vi siano rischi aumentati o non noti (nel gruppo sperimentale)

3. La natura ancora da dimostrare (unproven) del trattamento sperimentale

4. L’incertezza dei benefici per sé (nel gruppo sperimentale)

Consenso: cosa dovrebbe essere detto ai partecipanti a uno studio?

• L’ipotesi e il disegno della ricerca/studio - obiettivi e metodi

• I possibili rischi aggiuntivi rispetto alla normale pratica clinica – e come esprimerli: misure assolute (non relative) o frequenze naturali

… e che fare nel caso si verifichi un danno

• I benefici attesi – e come esprimerli: misure assolute (non relative) o frequenze naturali

• Il diritto di ritirarsi dallo studio (quando si vuole)

• Le alternative terapeutiche disponibili

• Chi contattare per domande e dubbi

Il consenso: due esempi reali

Un buon consenso

Un buon consenso

(11)

Un consenso dubbio … e confusivo

Etica del consenso

1. Come favorire la partecipazione e la consapevolezza

2. Consenso: ruolo e contenuti

essenziali - ricerca vs pratica clinica (il doppio standard)

3. Tendenze e modelli di consenso

Come formulare un buon consenso:

gli elementi essenziali

http://www.cancer.gov/

(12)
(13)

Consenso informato per la ricerca:

i limiti attuali (1)

• I moduli di consenso informato presentano TROPPE informazioni, tra le quali si nascondono anche elementi importanti per il paziente (concetto di randomizzazione, presenza di placebo, le alternative disponibili, l’entità della risposta o dei benefici attesi, etc.)

• Gli attuali (lunghissimi) moduli di consenso sono uno strumento di cautela giuridica, più che un utile strumento informativo

• Uso spesso improprio di termini fuorvianti (ad es. il farmaco sperimentale – o addirittura il placebo - viene chiamato semplicamente “trattamento”)

Di che cosa parlerò

l L’ABC del disegno e dell’etica degli studi clinici randomizzati

l Disegno, senso ed etica

l Superiorità, non inferiorità ed equivalenza

l Etica: da Norimberga a Helsinki

l Qualcosa di più dell’ABC

l Etica e consenso: la partecipazione attiva e responsabile

l Qualità degli studi e qualità delle evidenze

l Alcuni specifici disegni: cluster e devices complessi

l Etica della ricerca e delle pubblicazioni: il publication bias e la frode scientifica

Il publication bias

A tendency toward preparation, submission and publication of research findings, based on the nature and direction of the results

Kay Dickersin

(14)

Il caso dei farmaci per la demenza

Wilcock G et al. Drugs Aging 2003;20:777-89

Wilcock G et al. Drugs Aging 2003;20:777-89 Jones RW et al. Int J Geriatr Psychiatry 2004;19:58-67

Jones RW et al. Int J Geriatr Psychiatry 2004;19:58-67

Il (brutto) caso degli

antidepressivi

(15)

NEJM, 2008

Antidepressivi: non si pubblicano gli studi negativi

88

Il (bruttissimo) caso della gabapentina

89

NEJM 12 November 2009

90

Cambiare gli outcomes degli studi

(16)

91

• Reporting biases such as those we describe here increase the likelihood that interventions will appear to be effective when they are not.

• Such biases can lead to the omission of negative findings in systematic reviews of intervention effectiveness and in evidence-based guidelines.

• For example, the 2005 Cochrane systematic review regarding the effectiveness of gabapentin for acute and chronic pain concluded that it is effective on the basis of published findings and should now be updated with the inclusion of unpublished information made available through litigation.

Cambiare gli outcomes degli studi significa cambiare i risultati

92

Presentazione e comunicazione dei risultati degli studi

93 94

Studi e comunicazione dei risultati

Steering Committee of the Physicians' Health Study Research Group.

N Engl J Med 1989;321:129-35

Lettere d’invito 261.248

Rispondono 112.528

Disponibili a

partecipare 59.285

Fase di “run-in” 33.023

Randomizzazione 22.071

ASA 11.037 Placebo 11.034 Esclusi 26.062

Esclusi 11.152 Physicians’ health study

Mortalità cv attesa:

733 morti osservata: 164

Aspirina a bassa dose in prevenzione primaria

Benefici

100 infarti in meno

10 morti in meno

Rischi

1000 persone anno che assumono aspirina

21 ictus

31 ulcere peptiche

731 sanguinamenti

Physicians’ health study L’aspirina a bassa dose (365 a giorni alterni) in prevenzione primaria (soggetti sani) mostra benefici limitati e rischi/effetti indesiderati di entità simile.

Ciò ha prodotto un iniziale entusiasmo in Usa e sostanziali dubbi in Europa.

(17)

Benefici dell’ASA in prevenzione primaria cardiovascolare

ITT

Sottogruppi

Lost to follow up

Criteri GRADE

Altri RCTs per altre esigenze

Cluster trials

BMJ devereaux/Guyatt – expertise based RCT

Lancet 2009;374:1105-12- surgical innovation

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