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Academic year: 2022

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PIANO OFFERTA FORMATIVA

INTRODUZIONE

Istituto Superiore di Istruzione Secondaria

“ROSARIO LIVATINO”

Via Domenico Atripaldi 42 Napoli

Anno Scolastico 2015/2016

Approvato dal Collegio Docenti

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INTRODUZIONE

Il 1° settembre 2000 c’è stata una svolta nella vita delle scuole:

l’autonomia è entrata nella sua piena fase attuativa. La singola scuola è diventata unità operativa, sistema pensante ed operante in grado di integrare le linee formative valide per tutto il territorio nazionale con scelte di priorità capaci di cogliere le specifiche istanze locali. La documentazione primaria della scuola dell’autonomia è costituita dal Piano dell’Offerta Formativa alla cui redazione il Regolamento e tutte le direttive della Legge 440/97 insistono fortemente. Proprio l’articolo 3 del Regolamento dell’Autonomia scolastica (RAS) recita “ il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale, costitutivo della IDENTITÀ CULTURALE e PROGETTUALE della scuola, è il testo su cui viene esplicitata l’attività curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa adottata dalla scuola nell’ambito dell’autonomia.”

Il POF è molte cose:

E’ un Piano di lavoro

 La risposta dell’Istituzione scolastica alle richieste di educazione,istruzione e formazione provenienti dal contesto territoriale. Il POF è’ anche un piano esecutivo, nel senso che ciò che è scritto verrà eseguito. Le decisioni e le scelte didattiche e organizzative sono rese pubbliche (offerte) implicando una assunzione di responsabilità della scuola e un diritto delle famiglie e degli studenti e delle studentesse a conoscere in modo trasparente l’offerta formativa della scuola.

E’ un impegno per il successo formativo

 Il POF è il frutto di una attività di progettazione che ha uno scopo preciso: il successo formativo dei nostri studenti. Per l’insegnante è lo strumento per definire le proprie attività, per lo studente e i genitori lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la scuola intende fare e come. La sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilità degli insegnanti, degli studenti e delle studentesse, dei genitori, del personale Amministrativo, del personale Tecnico,

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del personale Ausiliario, dei soggetti rappresentativi l’ambiente esterno in cui la scuola vive e opera.

E’ un processo dinamico

 Il POF si configura come un documento pluriennale ma si può definire come un processo senza fine, nel senso che la progettazione non si conclude con la definizione del documento POF, ma riprende perché l’ultima fase è l’innovazione del Piano.

Rimanendo sempre aperto ai suggerimenti e alle collaborazioni che possono venire da tutti i soggetti interlocutori (alunni, docenti, genitori, associazioni, Enti) in qualsiasi momento dell’anno scolastico, in riferimento a particolari esigenze, ad una più puntuale conoscenza degli alunni frequentanti, è soggetto ad eventuali adeguamenti.

Come stabilisce il RAS ( Regolamento dell’Autonomia Scolastica) il POF è reso pubblico e consegnato alle famiglie all’atto delle iscrizioni. Tale procedura viene integrata con la pubblicazione sul sito Internet della scuola, dando così a tutti la possibilità di accedere al POF nella sua integralità.

Il POF è una vetrina importante: esso dà, agli alunni ed ai loro genitori, informazioni sulla storia dell’Istituto, sulle sue risorse umane e professionali, spiega le scelte formative della scuola, cioè i programmi e le materie che si insegnano, le innovazioni apportate ai curricoli, il sistema di valutazione, in una parola ogni aspetto dell’attività scolastica.

Il Presente POF è suddiviso in due parti:

Parte permanente

Presentazione dell’Istituto Contesto socio-culturale

Coordinate della progettazione P.O.F:

 Finalità

Obiettivi formativi ed educativi

Indirizzi, Percorsi Scolastici e Profili Professionali.

Caratteristiche delle programmazione didattica curricolare.

Programmare per competenze.

Integrazione sociale degli allievi portatori di handicap.

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Modalità di valutazione

Valutazione del credito scolastico e del credito formativo.

Criteri di Valutazione della condotta Modalità di recupero.

Esame di Stato.

Orientamento Allievi

Risorse strumentali e ottimizzazione delle risorse.

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Presentazione dell’Istituto

Nato dall'unione di due scuole ubicate nello stesso plesso scolastico, l'istituto accoglie studenti domiciliati in prevalenza nei quartieri di Barra, San Giovanni e San Giorgio.

Il 6 maggio 2006 l’Istituto, denominato fino ad allora “anonimamente”

L.S.- I.P.C.T., diventa I.S.I.S.”Rosario Livatino”. Una manifestazione arricchita dalla presenza di autorità appartenenti al mondo delle giustizia e della politica, sancisce la nuova intitolazione all’Istituto.

Se la scelta cade su Rosario Livatino, giovane magistrato vittima della mafia, che ha professato la sua battaglia contro l’illegalità nel rispetto della dignità umana, è grazie alla volontà ferrea ed alla forte motivazione del preside e dei docenti tutti che hanno voluto che questa scuola divenisse “scuola di legalità”.

L'unione di due scuole differenti, per origine e finalità, ha fatto sì che l'istituto abbracci un'utenza eterogenea che riflette tutte le componenti del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale.

Per quanto riguarda le caratteristiche ed i bisogni dell'utenza scolastica i dati ricavati dai questionari somministrati agli alunni delle prime classi mettono in evidenza generici bisogni dì formazione culturale ed una specifica richiesta di orientamento/inserimento nel mondo del lavoro. I ragazzi del liceo scientifico appartengono prevalentemente ad una fascia sociale più interessata al dialogo educativo e consapevole dell'importanza dell'istruzione.

I ragazzi del professionale e del tecnico sono spinti da motivazioni pratiche ed economiche e dall'esigenza di trovare lavoro con il diploma.

Essi provengono prevalentemente da famiglie che, ben consapevoli della bassa qualità della vita di quartieri nei quali la criminalità pervade il tessuto sociale, scelgono per i figli un istituto che ha fama di essere in grado di offrire loro un'adeguata preparazione professionale. Bisogna però ammettere che una certa percentuale dell'utenza del professionale è costituita da ragazzi poco scolarizzati e indifferenti al dialogo educativo. Percentuale che è aumentata con l'innalzamento dell'obbligo scolastico. La scuola ospita inoltre tra i suoi utenti alunni diversamente abili.

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Contesto socio culturale

L’ Istituto, situato nella zona confinante Barra - S. Giovanni a Teduccio, ospita una platea scolastica appartenente ai medesimi quartieri e a quelli limitrofi. Trattasi di quartieri periferici della cintura orientale del comune di Napoli che presentano i problemi tipici di una periferia urbana ad alta densità abitativa, caratterizzata da un marcato degrado socio-ambientale.

Convivono a stretto contatto apparati industriali in via di smobilitazione, una imprenditoria commerciale ed artigianale di basso o mediocre livello e residuali attività agricole.

A causa di questa precaria realtà economica, si è sviluppato, negli anni, un crescente tasso di disoccupazione che ha, via deteriorato il substrato sociale, generando un fenomeno di criminalità e microcriminalità diffusa. Tale fenomeno è stato anche favorito dall' inserimento di una popolazione proveniente da zone "a rischio" di Napoli, qui stabilitasi, anche abusivamente, dopo il terremoto del 1980, dedita, appunto, ad attività spesso illegali e precarie. Il territorio presenta quindi, gravi e numerose difficoltà, ma aldilà di questi aspetti negativi, c'è un'altra realtà: la realizzazione, negli ultimi anni, di grandi infrastrutture (parchi, centri sportivi, associazioni culturali).

Queste strutture, tuttavia, non soddisfano appieno le esigenze dei ragazzi perché la fruizione pubblica risulta non del tutto aperta alla richiesta di cultura proveniente dal quartiere.

Consapevoli dell’importanza formativa che, in tale contesto, riveste l’istituzione scolastica si cerca di proporre ai nostri studenti un percorso scolastico che promuova conoscenze e competenze, favorisca l’interesse verso l’esterno e irrobustisca la consapevolezza delle proprie potenzialità, giudicando queste le qualità necessarie oggi ai giovani, che si confrontano con l’assenza di modelli di riferimento e manifestano scarsa conoscenza dei propri doveri e inesistente rispetto delle regole.

L’intitolazione della scuola al giudice Rosario Livatino

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rappresenta il simbolico manifesto del nostro obiettivo

educativo che, diversificandosi in molteplici percorsi scolastici

ed extrascolastici, si riassume nella precipua finalità di

formare l’etica della coscienza. Per fornire un'adeguata

risposta alle esigenze socio-formative emerse dall'analisi dei

dati, la scuola si è progressivamente attivata attraverso

numerose iniziative, curriculari ed extracurriculari,

coinvolgendo anche le strutture socio-sanitarie territoriali, ed

intensificando i rapporti con la famiglia.

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Coordinate della progettazione POF

- Centralità dello studente e dei suoi bisogni formativi - Interazione con le esigenze del territorio

- Innovazione della didattica curriculare a sostegno dei processi di attuazione dell’autonomia scolastica

- Valorizzazione della professionalità dei docenti nell’ambito della ricerca e sviluppo della cultura della responsabilità.

Finalità

L’impegno del nostro Istituto è volto principalmente a:

 Innalzare il tasso di successo scolastico attraverso la crescita della motivazione allo studio e la partecipazione in prima persona degli alunni al processo formativo.

 Elevare la qualità di formazione degli studenti per adeguarla agli standard europei sia culturali che occupazionali.

 Dare ad ogni allievo un orientamento professionale attraverso la acquisizione di conoscenze, competenze e capacità in linea con le potenzialità e le inclinazioni da ciascuno espresse.

Per esigenze di chiarezza per ciascuna finalità, vengono appresso indicati gli obiettivi strategici.

Obiettivi formativi ed educativi

 Migliorare l’organizzazione didattica promovendo nei docenti la cultura della progettazione e sperimentazione e realizzando curricoli flessibili.

 Far nascere nell’alunno la consapevolezza della necessità dell’“educazione” nel senso più ampio e completo della parola.

 Far conoscere agli allievi gli aspetti fondamentali di ciascuna disciplina e la necessità della loro continua interazione, al fine di una più completa formazione culturale e professionale.

 Favorire negli alunni il senso della tolleranza e la valorizzazione delle diversità razziali e culturali come occasioni di arricchimento per l’intera comunità.

 Far nascere la consapevolezza che il rispetto delle regole è l’unico presupposto necessario ad affermare i propri diritti.

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 Favorire l’acquisizione di una mentalità che, partendo dal rispetto e dalla valorizzazione del proprio territorio, lo metta in relazione con altri sul piano linguistico, culturale, storico, sociale ed economico.

Obiettivi e contenuti disciplinari

Gli obiettivi minimi ed i contenuti essenziali per aree disciplinari vengono fissati a Settembre da ciascun dipartimento che provvede anche alla elaborazione delle prove d’ingresso per alcune discipline.

Indirizzi Scolastici

L'Istituto propone i seguenti indirizzi:

 scientifico,

 scientifico opzione scienze applicate,

 scientifico sportivo

 professionale servizi commerciali

 professionale servizi socio-sanitario

 tecnico settore economico-turismo,

 tecnico settore economico-amministrazione finanza e marketing

di cui vengono riportati di seguito i PECUP (profili culturali, educativi e professionali) e i quadri orari previsti nel corso dei 5 anni.

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PECUP LICEO

Il profilo culturale, educativo e professionale dei Licei

Il profilo educativo, culturale e professionale dello studente liceale stabilisce un nesso chiaro tra il percorso liceale dei giovani e la "realtà", il mondo che li aspetta, da intendere come insieme di situazioni e problemi, ma anche come futuro universitario e lavorativo. Il PECUP stabilisce gli obiettivi di apprendimento comuni ai licei e specifici del Liceo Scientifico. I primi sono articolati in 5 aree; mentre i risultati di apprendimento del Liceo Scientifico sono ricondotti a 6 punti. Il piano degli studi prevede: 1° biennio, compreso nell'obbligo dell'istruzione; 2°

biennio e quinto anno. Segue una sintesi degli obiettivi di apprendimento specifici di ogni disciplina.

"I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze sia adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all'inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro, sia coerenti con le capacità e le scelte personali" (art. 2, comma 2 del DPR 15 marzo 2010 "Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei").

L'Allegato A del DPR 15 marzo 2010 di revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei afferma che la cultura liceale consente di approfondire e sviluppare conoscenze e abilità, maturare competenze e acquisire strumenti nelle aree:

metodologica

logico-argomentativa

linguistica e comunicativa

storico-umanistica

scientifica, matematica e tecnologica.

In particolare, l'azione educativa e formativa del Liceo viene

progettata ed erogata con l'intento di fare conseguire agli studenti i seguenti "risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi liceali",

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inseriti in aree sì distinte tra loro, ma fortemente comunicanti ed interrelate.

A conclusione del percorso liceale, gli studenti dovranno:

1. AREA METODOLOGICA

 avere acquisito un metodo di studio autonomo e flessibile, ossia tale da consentire di:

 condurre ricerche e approfondimenti personali

 continuare i successivi studi superiori

 imparare lungo l'intero arco della vita (Lifelong Learning)

 sapere distinguere la diversità dei metodi utilizzati nei diversi ambiti disciplinari e valutare i criteri di affidabilità dei risultati tramite questi raggiunti.

 sapere compiere interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline

2. AREA LOGICO-ARGOMENTATIVA

essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di comunicazione

sapere ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni degli altri

avere acquisito l'abitudine a ragionare con rigore logico

sapere identificare problemi e individuare soluzioni

sapere sostenere una propria tesi

3. AREA LINGUISTICA E COMUNICATIVA

 padroneggiare pienamente la lingua madre italiana e in particolare:

 sapere esporre, con attenzione ai diversi contesti e situazioni (curando l'ortoepia e gli aspetti prosodici)

 sapere leggere e comprendere testi complessi di diversa natura (cogliendo le implicazioni e le sfumature di significato, secondo la tipologia e il contesto storico e culturale)

 saper comunicare attraverso la scrittura, conoscendo il codice lingua in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e

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morfologia) a quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e specialistico)

 avere acquisito, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di riferimento e, in particolare, comprendere i differenti codici comunicativi, che potranno poi essere approfonditi all'università o nel proprio ambito di lavoro

 sapere riconoscere rapporti e stabilire raffronti tra la lingua italiana e altre lingue moderne e antiche

 sapere utilizzare le tecnologie dell'informazione e della comunicazione individuandone e comprendendone le caratteristiche e le potenzialità espressive

4. AREA STORICO-UMANISTICO-ESPRESSIVA

 conoscere presupposti culturali e natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con particolare riferimento all'Italia e all'Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l'essere cittadini

 utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia e delle scienze dell'ambiente per la lettura dei processi storici e per l'analisi della società contemporanea

 conoscere gli aspetti fondamentali della cultura italiana ed europea (nei loro aspetti letterari, artistici, filosofici, scientifici, religiosi) e saperli confrontare con altre tradizioni e culture

 conoscere la storia d'Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti

 avere acquisito consapevolezza del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza anche economica e della necessità di tutelarlo e conservarlo

 sapere fruire delle espressioni creative delle arti e dei nuovi linguaggi (musica, arti visive, spettacolo)

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 comprendere l'evoluzione del pensiero scientifico e il suo rapporto con i processi della globalizzazione contemporanea

 conoscere gli elementi essenziali e distintivi di civilizzazione dei Paesi di cui si studiano le lingue

5. AREA SCIENTIFICA,MATEMATICA E TECNOLOGICA

 comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà

 possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e padroneggiare le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate

 sapere collocare il pensiero scientifico e lo sviluppo tecnologico nel più vasto ambito della storia umana e delle idee

 essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento;

comprendere la valenza metodologica dell'informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell'individuazione di procedimenti risolutivi

RISULTATI DI APPRENDIMENTO SPECIFICI DEL LICEO SCIENTIFICO

"Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l'acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale" (art. 8, comma 1 del DPR 15 marzo 2010 "Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei").

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Prendendo le mosse dall'Allegato A del DPR 15 marzo 2010 di revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei, si esprimono i risultati di apprendimento specifici dei corsi di Liceo Scientifico come segue.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

 aver acquisito una formazione culturale equilibrata nei due ambiti:

linguistico-storico-filosofico e scientifico; approfondire il nesso tra lo sviluppo dei metodi delle scienze logico-matematiche ed empiriche e la tradizione della cultura umanistica per saper riconoscere i rapporti storici ed epistemologici tra il pensiero matematico e il pensiero filosofico e individuare analogie e differenze tra i linguaggi simbolico-formali e il linguaggio comune;

 comprendere le strutture portanti dei procedimenti euristici, argomentativi e dimostrativi della matematica, anche attraverso la padronanza del linguaggio logico-formale per usarle nell'individuare e risolvere problemi di varia natura;

 conoscere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia) e, anche attraverso l'uso sistematico del laboratorio, giungere ad una padronanza dei linguaggi specifici e dei metodi di indagine sperimentali ed ipotetico-deduttivi propri delle scienze sperimentali;

 saper utilizzare strumenti di calcolo e di rappresentazione per la modellizzazione e la risoluzione di problemi;

 essere consapevoli dei fattori che influenzano lo sviluppo scientifico e tecnologico nel tempo, in relazione ai bisogni e alle domande di conoscenza dei diversi contesti storici e sociali, con attenzione critica alle dimensioni tecnico-applicative ed etiche delle scoperte scientifiche, anche recenti;

 approfondire il rapporto tra "scienza" e "tecnologia" e saper cogliere le potenzialità delle applicazioni dei risultati scientifici nella vita quotidiana;

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QUADRO ORARIO LICEO SCIENTIFICO

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI ANNO

Discipline 1° 2° 3° 4° 5°

Italiano 4 4 4 4 4

Latino 3 3 3 3 3

Lingua e cultura inglese 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3 - - -

Storia - - 2 2 2

Filosofia - - 3 3 3

Matematica ed informatica 5 5 - - -

Matematica - - 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali (Biologia,

Chimica, Scienze della terra) 2 2 3 3 3 Disegno e storia dell’arte 2 2 2 2 2

Educazione fisica 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività

alternative 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali 27 27 30 30 30 Numero discipline per anno 10 10 11 11 11

PROFILO D'USCITA DELLO STUDENTE DEL LICEO SCIENTIFICO Alla fine del ciclo di studi gli studenti dovranno:

 avere maturato una personalità completa, duttile, capace di adattarsi alle continue richieste di un mondo in continua e rapida evoluzione;

 sapere affrontare situazioni nuove, che richiedono modifiche di se stessi;

 avere acquisito capacità di riflessione critica sulle idee, sulle visioni del mondo, sul contesto storico;

 possedere convinzioni personali e riferimenti di valore e sistemi di significato;

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avere acquisito le abilità indispensabili per un’eventuale esperienza lavorativa;

 avere conseguito un metodo di studio che li agevoli nell’affrontare le difficoltà poste dai percorsi universitari ed, in particolare, dalle facoltà scientifiche cui naturalmente dovrebbero rivolgere le proprie attenzioni, sostenuti da una formazione completa che ha mirato a creare una mentalità scientifica.

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LICEO SCIENTIFICO

OPZIONE SCIENZE APPLICATE Profilo ministeriale

Nell’ ambito della programmazione regionale dell’ offerta formativa, può essere attivata l’opzione scienze applicate che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alla cultura scientifico-tecnologica, con particolare riferimento alle scienze

matematiche, fisiche, chimiche, biologiche e all’informatica e alle loro applicazioni. (art. 8 comma 2).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio;

elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione

metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;

analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;

individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi (storico- naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali);

comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;

saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la

funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico;

saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno:

aver appreso concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio;

elaborare l'analisi critica dei fenomeni, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie atte a favorire la scoperta scientifica;

analizzare le strutture logiche e i modelli utilizzati nella ricerca scientifica;

individuare le caratteristiche e l'apporto dei vari linguaggi (storico- naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali);

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comprendere il ruolo della tecnologia come mediazione fra scienza e vita quotidiana;

saper utilizzare gli strumenti informatici in relazione all'analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell'informatica nello sviluppo scientifico;

saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti.

Quadro orario liceo scienze applicate

MATERIE ANNO DI CORSO

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 5 4 4 4 4

Informatica 2 2 2 2 2

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali Biologia, Chimica, Scienze della

Terra 3 4 5 5 5

Disegno e Storia dell'arte 2 2 2 2 2

Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali 27 27 30 30 30

E` previsto l'insegnamento, in lingua straniera, di una disciplina non linguistica (CLIL) compresa nell'area delle attività e degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti o nell'area degli insegnamenti attivabili dalle istituzioni scolastiche nei limiti del contingente di organico ad esse annualmente assegnate.

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LICEO SPORTIVO

E’ rivolto a chi intende intraprendere un serio percorso educativo- sportivo, indipendentemente dall’avere alle spalle una storia di pratica agonistica, e a chi avendo già scelto di praticare attività sportiva a livello agonistico, sia interessato ad una scuola che lo possa sostenere in tale scelta, ponendo al contempo grande attenzione alla sua formazione.

Si caratterizza per il potenziamento di Scienze motorie e sportive e di Scienze naturali; sono presenti inoltre, in sostituzione di Latino e di Disegno e storia dell’arte, di nuove discipline: Diritto ed economia dello Sport, Discipline sportive.

Integra la formazione scientifica tradizionale con specifiche competenze professionali in materia di gestione scientifico-tecnica, manageriale ed organizzativa dello sport, oltre a consentire l’accesso a ogni facoltà universitaria, fornisce anche appropriate basi culturali ed operative per il proseguimento degli studi nella Facoltà di Scienze Motorie e in determinate lauree brevi della facoltà di medicina o in particolari corsi post-diploma (istruttori sportivi, giornalisti sportivi, animatori)

Quadro orario liceo scientifico ad indirizzo sportivo

MATERIE ANNO DI CORSO

1 2 3 4 5

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4

Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3

Storia e Geografia 3 3

Storia 2 2 2

Filosofia 2 2 2

Matematica 5 5 4 4 4

Fisica 2 2 3 3 3

Scienze naturali Biologia, Chimica, Scienze della

Terra 3 3 3 3 3

Diritto ed economia dello sport 3 3 3

Scienze motorie e sportive 3 3 3 3 3

Discipline Sportive 3 3 2 2 2

Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1

Totale ore settimanali 27 27 30 30 30

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PECUP ISTITUTO PROFESSIONALE

L'identità degli istituti professionali è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica. In linea con le indicazioni dell'Unione europea e in coerenza con la normativa sull'obbligo di istruzione, che prevede lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, l'offerta formativa degli istituti professionali si articola in un'area di istruzione generale, comune a tutti i percorsi, e in aree di indirizzo. I risultati di apprendimento di cui ai punti 2.1, 2.2 e 2.3 e agli allegati B) e C) costituiscono il riferimento per le linee guida nazionali di cui all’articolo 8,comma 6, del presente regolamento, definite a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche. Le linee guida comprendono altresì l’articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework-EQF).

L'area di istruzione generale ha l'obiettivo di fornire ai giovani la

preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali, che caratterizzano l'obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Gli

studenti degli istituti professionali conseguono la propria preparazione di base con l'uso sistematico di metodi che, attraverso la

personalizzazione dei percorsi, valorizzano l'apprendimento in contesti formali, non formali e informali.

Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008 n. 137 convertito con modificazioni dalla legge 30ottobre 2008 n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico- sociale e giuridico-economico. Assume particolare importanza nella

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progettazione formativa degli istituti professionali la scelta metodologica dell'alternanza scuola lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio.

I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A tale scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che favorisca, da parte degli studenti, scelte fondate e consapevoli.

1 Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi

I percorsi degli istituti professionali hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate sull'integrazione tra i saperi tecnico- professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento. A conclusione dei percorsi degli istituti professionali, gli studenti sono in grado di:

- agire in riferimento ad un sistema di valori, coerenti con i principi della Costituzione, in base ai quali essere in grado di valutare fatti e orientare i propri comportamenti per-sonali, sociali e professionali;

- utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico, creativo e responsabile nei confronti della realtà, dei suoi fenomeni e dei suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente;

- utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali;

- riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento;

- riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;

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- stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;

- utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;

- riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali;

- individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;

- utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare;

- riconoscere i principali aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo;

-comprendere e utilizzare i principali concetti relativi all'economia, all'organizzazione, allo svolgimento dei processi produttivi e dei servizi;

- utilizzare i concetti e i fondamentali strumenti delle diverse discipline per comprende-re la realtà ed operare in campi applicativi;

- padroneggiare l'uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell'ambiente e del territorio;

- individuare i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e impegnarsi nella loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri;

- utilizzare strategie orientate al risultato, del lavoro per obiettivi e alla necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell'etica e della deontologia professionale;

- compiere scelte autonome in relazione ai propri percorsi di studio e di lavoro lungo tutto l'arco della vita nella prospettiva dell'apprendimento permanente;

- partecipare attivamente alla vita sociale e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore servizi

II profilo del settore dei servizi si caratterizza per una cultura che consente di agire con autonomia e responsabilità nel sistema delle relazioni tra il tecnico, il destinatario del servizio e le altre figure professionali coinvolte nei processi di lavoro. Tali connotazioni si

(23)

realizzano mobilitando i saperi specifici e le altre qualità personali coerenti con le caratteristiche dell'indirizzo. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:

 riconoscere nell'evoluzione dei processi dei servizi, le componenti culturali, sociali, economiche e tecnologiche che li caratterizzano, in riferimento ai diversi contesti, locali e globali;

 cogliere criticamente i mutamenti culturali, sociali, economici e tecnologici che influiscono sull'evoluzione dei bisogni e sull'innovazione dei processi di servizio;

 essere sensibili alle differenze di cultura e di atteggiamento dei destinatari, al fine di fornire un servizio il più possibile personalizzato;

 sviluppare ed esprimere le proprie qualità di relazione, comunicazione, ascolto, cooperazione e senso di responsabilità nell'esercizio del proprio ruolo;

 svolgere la propria attività operando in equipe e integrando le proprie competenze con le altre figure professionali, al fine di erogare un servizio di qualità;

 contribuire a soddisfare le esigenze del destinatario, nell’osservanza degli aspetti deontologici del servizio;

 applicare le normative che disciplinano i processi dei servizi, con riferimento alla riservatezza, alla sicurezza e salute sui luoghi di vita e di lavoro, alla tutela e alla valorizzazione dell'ambiente e del territorio;-

 intervenire, per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici, nelle diverse fasi e livelli del processo per la produzione della documentazione richiesta e per l’esercizio del controllo di qualità.

Strumenti organizzativi e metodologici

I percorsi degli istituti professionali sono articolati in due bienni e un quinto anno. II primo biennio è finalizzato al raggiungimento dei saperi e delle competenze relativi a gli assi culturali dell’obbligo di istruzione. Le discipline dell'area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano su metodologie laboratoriali per favorire l'acquisizione di strumenti concettuali e di procedure applicative funzionali a reali situazioni di lavoro. In questa prospettiva, assume un ruolo fondamentale l'acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza che consentono di arricchire la cultura dello studente e di

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accrescere il suo valore in termini di occupabilità. L'ampia flessibilità degli orari garantisce, inoltre, la personalizzazione dei percorsi, an-che al fine dell'eventuale rilascio della qualifica professionale al termine del terzo anno in regime di sussidiarietà, d'intesa con Regioni e Province autonome. Il secondo biennio è articolato in due distinte annualità al fine di consentire un raccordo con i percorsi di istruzione e formazione professionale. Le discipline dell'area di indirizzo assumono connotazioni specifiche, con l'obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, un'adeguata competenza professionale di settore, idonea sia all'inserimento diretto nel mondo del lavoro, sia al proseguimento degli studi nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, sia nei percorsi universitari o di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. La flessibilità didattica e organizzativa, che caratterizza i percorsi dell'istruzione professionale, è strumento prioritario per corrispondere alle diverse esigenze di formazione espresse dagli studenti e dalle loro famiglie, alla necessità di prevenire e contrastare la dispersione scolastica e assicurare il successo formativo. I percorsi dell'istruzione professionale sono organizzati in modo da favorire organici raccordi in particolare con l'istruzione tecnica e con i percorsi regionali di istruzione e formazione professionale, per garantire i passaggi tra i sistemi. A tal fine vanno valorizzati gli strumenti di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti. I percorsi degli istituti professionali sono caratterizzati da un raccordo organico con la realtà sociale ed economica locale, attraverso relazioni con i soggetti istituzionali, economici e sociali presenti nel territorio, compreso il volontariato e il privato sociale. La metodologia dell'alternanza scuola lavoro è funzionale a questo raccordo sistematico. A tale scopo si assicurano spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze indotte dall'innovazione tecnologica e sociale oltre che dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni e dalle vocazioni del territorio.

Le metodologie didattiche sono improntate alla valorizzazione del metodo laboratoriale e del pensiero operativo, all'analisi e alla soluzione dei problemi, al lavoro cooperativo per progetti, per consentire agli studenti di cogliere concretamente l'interdipendenza tra cultura professionale, tecnologie e dimensione operativa della conoscenza. Gli istituti professionali, nell’ambito della loro autonomia, possono dotarsi di

(25)

strutture innovative, quali i dipartimenti e il comitato tecnico- scientifico, per rendere l'organizzazione funzionale al raggiungimento degli obiettivi che connotano la loro identità culturale. Gli istituti professionali del settore industria e artigianato sono dotati di ufficio tecnico. Gli istituti professionali attivano modalità per la costante autovalutazione dei risultati conseguiti, con riferimento agli indicatori stabiliti a livello nazionale secondo quanto previsto all'articolo 8, comma 4, lettera b) del presente regolamento. Ai fini di cui sopra possono avvalersi anche della collaborazione di esperti del mondo del lavoro e delle professioni.

(26)

PROFESSIONALE - INDIRIZZO SERVIZI COMMERCIALI

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi commerciali“ ha competenze professionali che gli consentono di supportare operativamente le aziende del settore sia nella gestione dei processi amministrativi e commerciali sia nell’attività di promozione delle vendite. In tali competenze rientrano anche quelle riguardanti la promozione dell’immagine aziendale attraverso l’utilizzo delle diverse tipologie di strumenti di comunicazione, compresi quelli pubblicitari.

Si orienta nell’ambito socio-economico del proprio territorio e nella rete di interconnessioni che collega fenomeni e soggetti della propria regione con contesti nazionali ed internazionali.

E’ in grado di:

 ricercare ed elaborare dati concernenti mercati nazionali e internazionali;

 contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi;

 contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–

contabile;

 contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;

 collaborare alla gestione degli adempimenti di natura civilistica e fiscale;

 utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;

 organizzare eventi promozionali;

 utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni;

 comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore;

 collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

Individuare le tendenze dei mercati locali, nazionali e internazionali.

Interagire nel sistema azienda e riconoscere i diversi modelli di strutture organizzative aziendali.

(27)

 Svolgere attività connesse all’attuazione delle rilevazioni aziendali con l’utilizzo di strumenti tecnologici e software applicativi di settore.

 Contribuire alla realizzazione dell’amministrazione delle risorse umane con riferimento alla gestione delle paghe, al trattamento di fine rapporto ed ai connessi adempimenti previsti dalla normativa vigente.

 Interagire nell’area della logistica e della gestione del magazzino con particolare attenzione alla relativa contabilità.

 Interagire nell’area della gestione commerciale per le attività relative al mercato e finalizzate al raggiungimento della customer satisfaction.

 Partecipare ad attività dell’area marketing ed alla realizzazione di prodotti pubblicitari.

 Realizzare attività tipiche del settore turistico e funzionali all’organizzazione di servizi per la valorizzazione del territorio e per la promozione di eventi.

 Applicare gli strumenti dei sistemi aziendali di controllo di qualità e analizzare i risultati.

Interagire col sistema informativo aziendale anche attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici.

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QUADRO ORARIO SERVIZI COMMERCIALI

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI ANNO

Discipline 1° 2° 3° 4° 5°

Italiano 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2 4 4 4

Matematica 4 4 3 3 3

Scienze 2 2 - - -

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1

Fisica 2 - - - -

Chimica - 2 - - -

Geografia generale ed economica

1

Informatica e laboratorio 2 2 - - - Tecniche professionali dei

servizi commerciali 5(2) 5(2) 8(2) 8(2) 8(2)

Francese 3 3 3 3 3

Tecniche di comunicazione - - 2 2 2 Totale ore settimanali 33 32 32 32 32 Numero discipline per anno

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PERCORSI I.e F.P. :

UN INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO

L'IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) rappresenta la soluzione per chi vuole acquisire competenze utili per accedere più facilmente al mondo del lavoro.

Dall’anno scolastico 2010/2011, è entrata in vigore la riforma complessiva del secondo ciclo di istruzione e formazione, che si articola in percorsi di istruzione di durata quinquennale (licei, istituti tecnici, istituti professionali)e percorsi di istruzione e formazione professionale, di competenza regionale. Al termine del 1° ciclo, si può assolvere l’obbligo di istruzione ed esercitare il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione sia nei percorsi di istruzione quinquennale, sia nei percorsi di istruzione e formazione professionale triennali o quadriennali (I.e.F.P.).

Il sistema di istruzione e formazione professionale (I.e.F.P.) si articola in percorsi di durata triennale e quadriennale, finalizzati al conseguimento – rispettivamente – di qualifiche e diplomi professionali.

Le qualifiche e i diplomi professionali, di competenza regionale, sono riconosciuti e spendibili a livello nazionale, in quanto compresi in un apposito Repertorio nazionale, condiviso tra Stato e Regioni con Accordi del 27 luglio 2011 e del 19 gennaio 2012. Il riferimento ai livelli europei rende tali titoli spendibili anche in ambito comunitario.

A partire dai 15 anni di età, si può conseguire una qualifica professionale anche attraverso l’apprendistato di 1° livello (D. Lgs. 167/2011 art. 3), così come regolato dall’Accordo in Conferenza Stato Regioni.

Al termine dei primi due anni, inoltre, viene rilasciato -su richiesta dello studente- il certificato delle competenze di base acquisite nell’

assolvimento dell’obbligo di istruzione.

Le modalità organizzative e le metodologie di realizzazione dei percorsi prevedono attività di stage, di laboratorio e di tirocinio e si caratterizzano per flessibilità e personalizzazione. I percorsi di IeFP

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sono realizzati da strutture accreditate dalle Regioni. Questo significa che, in base alla Regione, i corsi saranno realizzati da strutture

formative diverse e, talvolta, anche dagli Istituti Professionali in regime di sussidiarietà.

Il consiglio di classe in fase di stesura della programmazione di classe dovrà elaborare la programmazione medesima anche per la qualifica professionale relativa al profilo di settore di riferimento (Operatore segretariale) I docenti dell’area generale (competenze di base) dovranno perseguire le finalità indicate nel DM 139/2007 (obbligo di istruzione) per il primo biennio e gli standard formativi minimi nazionali delle

competenze di base riportate nell’Allegato 4 dell’accordo Stato Regioni del 27/07/2011 per il terzo anno.

I docenti dell’area professionale (competenze tecnico-professionali), sia per il primo biennio che per il terzo anno, dovranno impegnare il 20% del monte annuale della propria disciplina (quota di

autonomia) per conseguire i risultati individuati in termini di

competenze, conoscenze e abilità nelle pagine del documento “Linee guida per la programmazione di classe per l’IeFP

Ad ognuno dei docenti spetta il compito di individuare:

- la competenza o le competenze alle quali finalizzare le proprie attività, tra quelle proposte;

- la quota oraria (nel limite del 20% del monte ore annuale delle propria disciplina) da

dedicare a ciascuna competenza;

- inserire le attività attinenti la qualifica IeFP, nella programmazione disciplinare personale.

Alla realizzazione della medesima competenza, possono concorrere anche due o più discipline.

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PROFESSIONALE - INDIRIZZO SERVIZI SOCIO- SANITARI

Il Diplomato di istruzione professionale dell’indirizzo “Servizi socio- sanitari” possiede le competenze necessarie per organizzare ed attuare interventi adeguati alle esigenze socio-sanitarie di persone e comunità, per la promozione della salute e del benessere bio-psico-sociale.

È in grado di:

 partecipare alla rilevazione dei bisogni socio-sanitari del territorio attraverso l’interazione con soggetti istituzionali e professionali;

 rapportarsi ai competenti Enti pubblici e privati anche per orientare l’utenza verso idonee strutture;

 intervenire nella gestione dell’impresa socio-sanitaria e nella promozione di reti di servizio per attività di assistenza e di animazione sociale;

 applicare la normativa vigente relativa alla privacy e alla sicurezza sociale e sanitaria;

 organizzare interventi a sostegno dell’inclusione sociale di persone, comunità e fasce deboli;

 interagire con gli utenti del servizio e predisporre piani individualizzati di intervento;

 individuare soluzioni corrette ai problemi organizzativi, psicologici e igienico-sanitari della vita quotidiana;

 utilizzare metodi e strumenti di valutazione e monitoraggio della qualità del servizio erogato nell’ottica del miglioramento e della valorizzazione delle risorse.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi socio-sanitari” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze.

1. Utilizzare metodologie e strumenti operativi per collaborare a rilevare i bisogni socio-sanitari del territorio e concorrere a

predisporre ed attuare progetti individuali, di gruppo e di comunità.

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2. Gestire azioni di informazione e di orientamento dell’utente per facilitare l’accessibilità e la fruizione autonoma dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio.

3. Collaborare nella gestione di progetti e attività dell’impresa sociale ed utilizzare strumenti idonei per promuovere reti territoriali formali ed informali.

4. Contribuire a promuovere stili di vita rispettosi delle norme igieniche, della corretta alimentazione e della sicurezza, a tutela del diritto alla salute e del benessere delle persone.

5. Utilizzare le principali tecniche di animazione sociale, ludica e culturale.

6. Realizzare azioni, in collaborazione con altre figure professionali, a sostegno e a tutela della persona con disabilità e della sua famiglia, per favorire l’integrazione e migliorare la qualità della vita.

7. Facilitare la comunicazione tra persone e gruppi, anche di culture e contesti diversi, attraverso linguaggi e sistemi di relazione adeguati.

8. Utilizzare strumenti informativi per la registrazione di quanto rilevato sul campo.

9. Raccogliere, archiviare e trasmettere dati relativi alle attività professionali svolte ai fini del monitoraggio e della valutazione degli interventi e dei servizi.

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QUADRO ORARIO SERVIZI SOCIO-SANITARI ORARIO SETTIMANALE

DELLE LEZIONI ANNO

Discipline 1° 2° 3° 4° 5°

Italiano 4 4 4 4 4

Storia 2 2 2 2 2

Lingua Inglese 3 3 3 3 3

Diritto ed Economia 2 2 - - -

Matematica ed Informatica 4 4 3 3 3

Scienze 2 2 - - -

Educazione Fisica 2 2 2 2 2

Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1

Fisica 2 - - - -

Chimica - 2 - - -

Geografia generale ed economica

1

Scienze umane e sociali 4(1) 4(1) - - - Elementi di storia dell’arte ed

espressioni grafiche

2(1) - -

- -

Educazione musicale - 2(1) - - -

Metodologie operative 2 (+2)

2 (+2)

3 - - Seconda lingua straniera 2 2 3 3 3 Igiene e cultura medico-

sanitaria

- -

4 4 4 Psicologia generale ed applicata - - 4 5 5 Diritto e legislazione socio-

sanitaria

- -

3 3 3

Tecnica amministrativa 2 2

Totale ore settimanali 33 32 32 32 32 Numero discipline per anno 13 13 11 11 11 (Le ore tra parentesi sono in compresenza con il docente di Metodologia Operative)

***********************

PECUP ISTITUTI TECNICI

(34)

Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici.

I percorsi degli Istituti Tecnici sono parte integrante del secondo ciclo del sistema di istruzione e formazione di cui all’articolo 1 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, come modificato dall’articolo 13 della legge 2 aprile 2007, n. 40.Gli Istituti Tecnici costituiscono un’articolazione dell’istruzione tecnica e professionale dotata di una propria identità culturale, che fa riferimento al profilo educativo, culturale e professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cui all’articolo 1, comma 5, del decreto legislativo n. 226/05

L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale

identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese.

I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo. I risultati di apprendimento di cui ai punti 2.1, 2.2 e 2.3 e agli allegati B) e C) costituiscono il riferimento per le linee guida nazionali di cui all’articolo 8, comma 3, del presente regolamento, definite a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche.

Le linee guida comprendono altresì l’articolazione in competenze, abilità e conoscenze dei risultati di apprendimento, anche con riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework-EQF).

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.

Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.

(35)

Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008 n. 137 convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008 n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico- sociale e giuridico-economico.

I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.

Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore economico

Il profilo dei percorsi del settore economico si caratterizza per la cultura tecnico-economica riferita ad ampie aree: l’economia, l’amministrazione delle imprese, la finanza, il marketing, l’economia sociale e il turismo.

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macro-fenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing, ai prodotti/servizi turistici. In particolare, sono in grado di:

- analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica;

- riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto;

- riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale;

- analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali;

- orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale;

- intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione;

- utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti;

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- distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali;

- agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico;

- elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali;

- analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti.

Strumenti organizzativi e metodologici

I percorsi degli istituti tecnici sono caratterizzati da spazi crescenti di flessibilità, dal primo biennio al quinto anno, funzionali agli indirizzi, per corrispondere alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica e dai fabbisogni espressi dal mondo del lavoro e delle professioni, nonché alle vocazioni del territorio. A questo fine, gli istituti tecnici organizzano specifiche attività formative nell’ambito della loro autonomia didattica, organizzativa e di ricerca e sviluppo in costante raccordo con i sistemi produttivi del territorio.

Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa.

Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro.

Le metodologie sono finalizzate a valorizzare il metodo scientifico e il pensiero operativo; analizzare e risolvere problemi; educare al lavoro cooperativo per progetti; orientare a gestire processi in contesti organizzati. Le metodologie educano, inoltre, all’uso di modelli di simulazione e di linguaggi specifici, strumenti essenziali per far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento attesi a conclusione del quinquennio. Tali metodologie richiedono un sistematico ricorso alla didattica di laboratorio, in modo rispondente agli obiettivi, ai contenuti dell’apprendimento e alle esigenze degli studenti, per consentire loro di

(37)

cogliere concretamente l’interdipendenza tra scienza, tecnologia e dimensione operativa della conoscenza .

Gli stage, i tirocini e l’alternanza scuola/lavoro sono strumenti didattici fondamentali per far conseguire agli studenti i risultati di apprendimento attesi e attivare un proficuo collegamento con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato ed il privato sociale.

Gli istituti tecnici possono dotarsi, nell’ambito della loro autonomia, di strutture innovative, quali i dipartimenti e il comitato tecnico- scientifico, per rendere l’organizzazione funzionale al raggiungimento degli obiettivi che connotano la loro identità culturale.

TECNICO - INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed

internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione,

amministrazione, finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le

competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e

contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.

Attraverso il percorso generale, è in grado di:

 rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti,

tecniche contabili ed extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;

redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;

 gestire adempimenti di natura fiscale;

 collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;

svolgere attività di marketing;

collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;

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