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Piano dell offerta formativa

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Academic year: 2022

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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE

“GAETANO FILANGIERI”

PTOF

Piano dell’offerta formativa

2019 - 2022

(2)

- 2 -

SOMMARIO

PREMESSA ...- 4 -

PIANOTRIENNALEDELL’OFFERTAFORMATIVA ... -4-

DATIGENERALIDELL’ISTITUTO ... -4-

SEZIONE 1 – LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO ...- 5 -

LA STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO ... -5-

VISION E MISSION ... -6-

RISORSE STRUTTURALI ED ECONOMICHE ... -8-

RISORSE STRUTTURALI ... - 8 -

RISORSE ECONOMICHE ... - 9 -

RISORSEPROFESSIONALI ... -10-

ORGANIGRAMMA 2020/2021 ... - 10 -

COORDINAMENTO... -12-

ORGANICO DELL’AUTONOMIA: POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO ... - 13 -

AMMINISTRAZIONE ... -13-

SEZIONE 2 – LE SCELTE STRATEGICHE ... - 16 -

PUNTI DI CRITICITÀ ... -16-

PUNTI DI FORZA ... -16-

PRIORITÀ DESUNTEDALRAV ... -17-

PIANO DI MIGLIORAMENTO ... -19-

SEZIONE 3 – L’OFFERTA FORMATIVA ... - 25 -

IRIFERIMENTINORMATIVI ... -25-

IL P.E.CU.P... -26-

CURRICOLO DI ISTITUTO ... -29-

RIEPILOGO CLASSI PER INDIRIZZO EPERSEDE ... -30-

PROFILI IN USCITA INDIRIZZO “ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA” ... -31-

PROFILO INUSCITAISTITUTI TECNICI ... -36-

PIANO DI STUDI ... -40-

LINEE GENERALI DELLATTIVITÀ DIDATTICA ... -46-

LA VALUTAZIONE E IL CREDITO SCOLASTICO ... -48-

SCRUTINI FINALI ... -48-

ATTRIBUZIONE CREDITI ... -58-

ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL SECONDO CICLO DISTRUZIONE ... -60-

INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICULARE ... -61-

USCITE DIDATTICHE E VIAGGI DI ISTRUZIONE ... -67-

ORIENTAMENTO ... -68-

PERCORSO PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L'ORIENTAMENTO ... -70-

AZIONE DELLA SCUOLA PER L’INCLUSIONE ... -72-

SEZIONE 4 – L’ ORGANIZZAZIONE ... - 86 -

SCANSIONE DELLANNO SCOLASTICO: ... -86-

STRUTTURA DELLORARIO: ... -86-

CRITERIDIATTRIBUZIONEDEIDOCENTIALLECLASSI... -86-

DIPARTIMENTI ... -86-

PRESIDENTIECOORDINATORI DI CLASSE ... -87-

COORDINATORIDIEDUCAZIONECIVICA... -89-

TUTORPFI ... -89-

TUTOR PCTO-DOCENTI REFERENTI ... -89-

COMMISSIONI DI LAVORO -DOCENTI REFERENTI ... -90-

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE ... -94-

PIANO DI FORMAZIONE PERSONALE ATA ... -95-

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- 3 -

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE... -97- CALENDARIO SCOLASTICO ... -98-

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- 4 -

PREMESSA

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

ex art.1, comma 14, Legge n.107/2015

➢ Il piano, è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo approvato dal Collegio dei Docenti del 10.09.2019 con delibera n. 12;

➢ Il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 07/11/2019 delibera n.112;

➢ Il piano è stato approvato dal Collegio dei docenti nella seduta del 07/11/2019 delibera n.3;

➢ Periodo di riferimento 2019/2022

Il piano è pubblicato su “Scuola in chiaro” e nel portale unico dei dati della scuola.

L’annualità di riferimento 2020/2021 è stata approvata dal

➢ Collegio dei Docenti nella seduta del 30/11/2020 con delibera n. 10;

➢ Consiglio d’Istituto nella seduta del 30/11/2020 delibera n.6.

DATI GENERALI DELL’ISTITUTO

Istituto d’Istruzione Superiore “Gaetano Filangieri”

via XXIV Maggio, 2 84013- Cava de' Tirreni (Sa) Distretto scolastico 052

Telefono- Tel. 089/444.977 Fax: 089/343.888

E-Mail: SAIS031007 @istruzione.it SAIS031007@pec.istruzione.IT Codice Istituto SAIS031007 Codice Fiscale 95128210655

Indirizzo web: www.iisfilangieri.gov.it https://www.facebook.com

Dirigente Scolastica Prof.ssa MASI FRANCA

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- 5 -

SEZIONE 1 – LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

LA STORIA DEL NOSTRO ISTITUTO

L’ISTITUTO

L'Istituto, sorto come sede coordinata dell'I.P.C. "Ruggi" di Salerno, poi "Fortunato", ha conseguito l'autonomia nell'anno scolastico 1984/85.

Dall’a.s.2014-2015, è stato assegnato all’Istituto il plesso di via Papa Giovanni XXIII dove sono allocate 4 classi.

Il “Filangieri” ha aderito con successo alle sperimentazioni sia del Piano Nazionale Informatico sia del

"Progetto 92" proposte dal Ministero della P.I., attuandone moduli orari e programmi suggeriti dal

"Progetto Brocca". Con la riforma del II ciclo di istruzione, avviata dall'anno scolastico 2010/2011, l'istituto professionale ha cambiato denominazione in ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE ed ha ottenuto da parte del MIUR l'attivazione degli indirizzi di studio "SERVIZI COMMERCIALI" (ex IPC) e "SERVIZI PER L’ENOGASTRONOMIA E OSPITALITA' ALBERGHIERA" (ex IPSAR).

Dall’annualità 2017/2018 sono stati attivati due nuovi indirizzi:

- INDUSTRIA E ARTIGIANATO PER IL MADE IN ITALY - indirizzo di istruzione professionale.

- AGRARIA, AGROALIMENTARE, AGROINDUSTRIA articolazione VITICOLTURA ED ENOLOGIA - indirizzo di istruzione tecnica.

L’Istituto ha, inoltre, attivato un CORSO D’ISTRUZIONE PER ADULTI che si svolge in orario antimeridiano, rivolto a chi è già in possesso della licenza media, di un diploma o dell'ammissione al terzo anno di una scuola superiore. Permette il conseguimento del diploma di maturità come tecnico delle attività alberghiere. E’ previsto il riconoscimento dei crediti scolastici per l'abbreviazione del percorso.

L’IIS Filangieri promuove, infine, un corso di primo livello di istruzione ed un corso di lingua italiana per stranieri con il rilascio, tramite CPIA, dell’attestato di livello A2, valido per il permesso di

soggiorno, e di livello B1valido per ottenere la cittadinanza italiana.

GAETANO FILANGIERI (1752 - 1788) Gaetano Filangieri, nacque a Napoli il 18 agosto 1752.

Nel 1783 sposò Carolina Fremdel di Presburgo e venne a stabilirsi a Cava. Qui gli nacquero due figli: Carlo e Roberto. E' a Cava che scrisse la maggior parte della sua opera di diritto italiano "La Scienza della Legislazione" che completò proprio a Cava de' Tirreni.

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- 6 -

Il Filangieri restò a Cava fino al maggio 1787. Morì di tubercolosi a Vico Equense, il 21 giugno 1788).

IL CONTESTO

Il bacino di utenza dell’Istituto è rappresentato dai Comuni di Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare, Nocera Superiore, Roccapiemonte.

L’intera area è caratterizzata da un’economia prevalentemente agricola, dove sono poco sviluppati gli insediamenti industriali.

In fase di sviluppo è il settore turistico mentre nell’entroterra ci sono molte aziende agrituristiche e strutture di una certa consistenza.

Gli studenti che si iscrivono al nostro Istituto provengono, in genere, da un ambiente socio-culturale medio.

L’aspettativa prevalente è legata alla scelta dell’istruzione professionale, considerata come esperienza formativa con maggiori opportunità di rapido inserimento nei processi produttivi.

VISION E MISSION

La Vision dell’I.I.S. “G. Filangieri” è coerente con le finalità previste dalla legge n. 107. L’Istituto si prefigge un percorso di miglioramento continuo, funzionale allo sviluppo ed al potenziamento delle competenze degli studenti in linea con la evoluzione e le trasformazioni delle professioni relative ai percorsi di studio offerti. Nel territorio di riferimento, l’Istituto si prefigge di svolgere un ruolo strategico che consenta lo sviluppo di competenze professionali specifiche pienamente integrate con le competenze-chiave individuate a livello europeo (comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue estere, competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale).

La visione condivisa nell’Istituto è, in sintesi, quella di una scuola che sia formativa, educante, creativa e progettuale, dialogante all’interno e verso l’esterno, dinamica, innovativa, collaborativa, responsabilizzante e ospitale, al fine di promuovere la formazione di cittadini capaci di partecipare con il loro contributo specifico allo sviluppo della società.

Per la realizzazione della Vision, l’istituto, attraverso l’impegno di tutte le sue risorse professionali e materiali, si prefigge di lavorare per e con gli studenti per:

• promuovere l’innovazione didattica per competenze, il diritto al successo formativo per tutti gli studenti e prevenire la dispersione scolastica;

• sviluppare una concezione del sapere come insieme organico di strumenti critici per la comprensione del mondo;

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- 7 -

• promuovere la consapevolezza della funzione primaria del sapere scientifico e tecnologico nella realtà contemporanea;

• valorizzare la formazione linguistica e l’educazione interculturale;

• garantire una formazione che consenta la progressiva acquisizione di autonomia e responsabilità nei rapporti con gli altri e con sé stessi come “cittadino attivo” e la promozione di un pieno sviluppo della coscienza civile e democratica;

• garantire l’integrazione tra il mondo della scuola e la società, le istituzioni, il mondo del lavoro.

Inoltre, dovrà essere formulato in modo tale da riferirsi ai seguenti valori fondanti:

✓ equità,

✓ partecipazione,

✓ democrazia;

✓ pari opportunità;

✓ accoglienza e integrazione;

✓ efficienza e trasparenza;

✓ diritto alla scelta;

collaborazione attiva con le famiglie nel rispetto dei ruoli.

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- 8 -

RISORSE STRUTTURALI ED ECONOMICHE

RISORSE STRUTTURALI Spazi – Attrezzature – Rete – Risorse

SEDE CENTRALE

La sede principale dell’Istituto è sita in via XXIV Maggio n. 2, alle spalle dello storico Borgo Scacciaventi.

SEDE CENTRALE –

16 aule per gli studenti provviste di lavagne interattive (LIM) Presidenza - Vice Presidenza - Sala Docenti

Aula Multimediale per postazioni docenti Segreteria e Ufficio DSGA

Palestra

1 locale magazzino 1 biblioteca

1 laboratorio di informatica

1 laboratori linguistico multimediale

1 laboratorio di accoglienza e simulazione d’impresa 1 laboratorio cucina

1 laboratorio sala e bar

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SEDE SUCCURSALE La sede succursale dell’Istituto è sita in via Papa Giovanni XXIII

SEDE SUCCURSALE DI CAVA –

9 aule di cui alcune dotate di lavagne interattive

Ufficio referente di sede – Sala docenti – Sala Computer per docenti 1 laboratorio di informatica

1 laboratorio di grafica 1 laboratorio di accoglienza 1 aula video

Palestra

1 laboratorio cucina e pasticceria 1 laboratorio sala e bar

RISORSE ECONOMICHE

Le risorse che si prevede possano essere utilizzate nel corrente anno scolastico fanno capo:

• a trasferimenti dello Stato per il fondo dell'istituzione scolastica

• a finanziamenti per i progetti speciali ed attività particolari da parte di Enti pubblici e privati, anche per effetto di intese di programma;

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- 10 -

• al contributo scolastico versato dagli alunni;

• FESR e/o PON.

Il fondo dell’istituzione scolastica è finalizzato a retribuire le prestazioni rese dal personale docente, educativo ed ATA per sostenere il processo di autonomia scolastica, con particolare riferimento alle esigenze che emergono dalla realizzazione del POF e dalle sue ricadute sull’organizzazione complessiva del lavoro nonché delle attività e del servizio. Il fondo è inoltre finalizzato alla qualificazione e all’ampliamento dell’offerta di istruzione e formazione anche in relazione alla domanda proveniente dal territorio.

RISORSE PROFESSIONALI

ORGANIGRAMMA 2020/2021

LA DIRIGENZA

Dirigente scolastico Prof.ssa Masi Franca

STAFF DELLA DIRIGENZA

Collaboratori del dirigente Dlgs. vo n. 165/2001 art. 25 Legge n. 107/2015, art. 1, comma 83

Prof. Rumma Giovanni (collaboratore vicario)

Prof. Lambiase Gaetano (secondo collaboratore)

FUNZIONE STRUMENTALE AL PIANO DELL’ OFFERTA FORMATIVA

Funzione Strumentale Principali ambiti di intervento DOCENTE

• Implementazione e aggiornamento del PTOF (Piano triennale offerta

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Funzione strumentale Area 1:

Sviluppo, apprendimento e ampliamento offerta

formativa

formativa), monitoraggio, analisi e divulgazione degli effetti del piano.

• Implementazione e aggiornamento del PDM (Piano di

Miglioramento), monitoraggio, analisi e divulgazione e risultati dei miglioramenti.

• Implementazione del RAV (Rapporto di Autovalutazione) e divulgazione dei risultati.

• Implementazione del RS (Rendicontazione Sociale).

• Aggiornamento e implementazione del regolamento d’istituto.

• Collaborazione in itinere con la dirigente e il NIV sull’impatto dei documenti strategici sopracitati e concordare eventuali modifiche da proporre agli organi collegiali se necessarie

Prof.ssa Scermino Maria

Funzione strumentale Area 2:

Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, Stage.

• Organizzazione e coordinamento PCTO.

• Documentazione/informazione coordinamento formazione sicurezza per gli studenti,

coordinamento data base aziende supporto D.S. per la valutazione delle aziende.

• Attività progettuali in

collaborazione con le altre agenzie del territorio

prof.ssa Montefusco Manuela

Funzione strumentale Area 3:

Continuità e Orientamento

• Orientamento in ingresso (Open day, saloni stage scuole medie).

• Orientamento classi seconde.

• Orientamento in uscita

Prof.ssa Lamberti Donatella

Funzione strumentale Area 4:

Attività didattiche integrative

• Organizzazione corsi di potenziamento e di recupero, sportello pomeridiano.

• Analisi delle valutazioni trimestrali e dopo la pausa didattica.

• Analisi dei risultati delle prove parallele.

• Esami integrativi, idoneità e preliminari: coordinamento con i consigli di classe per analisi delle richieste, della documentazione e riconoscimento crediti.

Prof.ssa Martucci

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- 12 -

• Ottimizzazione delle procedure scolastiche.

• Organizzazione concorsi,

manifestazioni e gare degli studenti COMMISSIONE PIANO DI MIGLIORAMENTO

R.A.V. e P.D.M.

Dirigente – Collaboratori - Referenti di plesso - Funzioni strumentali - Capi dipartimento.

N.I.V.

Nucleo Interno di Valutazione

DS

Collaboratori: Rumma Giovanni, Lambiase Gaetano

FFSS: Scermino Maria

Valutazione e miglioramento: Cuomo Lorenzo, De Gennaro Giovanni,Giacchetti Walter

COORDINAMENTO

DOCENTI REFERENTI DI PLESSO

Sede Centrale Prof. LAMBIASE GAETANO

Succursale Cava via Papa Giovanni XXIII

Prof.ssa LAMBERTI DONATELLA

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- 13 -

ORGANICO DELL’AUTONOMIA: POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO

Dall’annualità 2016/2017 il Collegio dei docenti identifica l'organico dell'autonomia della Istituzione scolastica.

Come previsto dall’art. 1, comma 5, della Legge 107/2015, “tutti i docenti” dell’organico dell’autonomia contribuiscono alla realizzazione dell’offerta formativa attraverso le attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento”

Non esiste distinzione contrattuale tra docenti curricolari e docenti di potenziamento; infatti, in coerenza con quanto previsto dal comma 63, art. 1, della Legge 107, nell’organico dell’autonomia confluiscono posti comuni, posti per il sostegno e posti per il potenziamento dell’offerta formativa.

I docenti assegnati alle scuole entrano tutti a far parte di un'unica comunità di pratiche che, guidata dal Dirigente scolastico, nel pieno esercizio delle competenze previste dal D.Lgs 165/01 e nel pieno rispetto delle attribuzioni degli Organi Collegiali riconosciute dalla vigente normativa, progetta e realizza le attività, ottimizzando le risorse professionali disponibili.

ORGANICO DELL’AUTONOMIA Posti totali

Totale docenti 59

Docenti gestiti T.I. 46

Docenti gestiti T.D. 4

Docenti non gestiti T.I. 9

Docenti non gestiti T.D. 0

Sostegno 11

AMMINISTRAZIONE

DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI (DSGA)

D.S.G.A. Carlo Di Palma

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Assistenti Amministrativi

Ufficio del personale

Caputo Vittorio Lucibello Gerarda

Ufficio didattica

Rescigno Carmela Longobardi Giuseppe Ufficio contabilita' e

magazzino

Antonio Aliberti

Ufficio protocollo Corvino Gerardo

ORGANICO PERSONALE ATA

Assistente tecnico Torino Vincenzo per la sede centrale

Iuliano Carmine per la sede di via Papa Giovanni XXIII

Assistente accoglienza Esposito Francesco

Umberto Cerrato

Assistente accoglienza, enogastronomia e sala Floriana Cioffi, Squitieri Francesco, Pollio Giovanni , Ferraioli Esposito Giuseppe

Assistente laboratorio sala bar , cucina Vitale Annamaria

Collaboratori scolastici Siani Ersilia, Nocera Sabato, Ferrara Giuseppe, Laudato Giuliano, Botta Domenico, Ferrara Caterina, Rescigno Emilia, Senatore Rita, Mirello Raffaele (sostituisce Aliberti Luigia), Di Salvatore Marianna (sostituisce Sabatino)

Personale A.T.A. (Assistenti, Tecnici, Amministrativi)

Per l’anno scolastico 2019-2020 il personale A.T.A. assegnato all’Istituto è costituito da:

• Assistenti amministrativi: n. 6

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- 15 -

• Assistenti tecnici di informatica: n. 2

• Assistenti tecnici di laboratori accoglienza: n. 2

• Assistenti tecnici rea cucina e sala-bar: n.5

• Collaboratori scolastici: n.10

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SEZIONE 2 – LE SCELTE STRATEGICHE

Dall’elaborazione del rapporto di autovalutazione (RAV) sono emersi punti forti ma anche punti deboli/criticità assunti in un Piano di Miglioramento che coinvolge tutti gli attori del sistema scuola:

alunni, docenti, genitori e ATA.

Il Rapporto di Autovalutazione di Istituto (RAV) ha fatto emergere la necessità di attivare un nuovo contesto comunicativo capace di determinare un processo di miglioramento e produrre una nuova e più completa Offerta Formativa per gli alunni. L’Istituto ha intrapreso, seppure con difficoltà, un percorso di cambiamento e di miglioramento continuo che dobbiamo saper leggere e osservare in una prospettiva dinamica che coinvolga più soggetti protagonisti e responsabili della nostra stessa crescita.

L’approccio metodologico-organizzativo dell’Istituto prevede una leadership diffusa, per valorizzare ed accrescere la professionalità dei singoli e dei gruppi, che faccia leva su competenze, capacità, interessi e motivazioni attraverso la delega di compiti ed il riconoscimento di spazi di autonomia decisionale e di responsabilità.

L’Istituto si sta attivando per rafforzare con impegno rigoroso, sia l’ambito dell’insegnamento curriculare sia i bisogni formativi degli alunni. Si deve migliorare l’organizzazione dei tempi e spazi scolastici e le relazioni tra docenti, alunni e famiglie.

PUNTI DI CRITICITÀ

• Risultati scolastici: la scuola non riesce a garantire il successo formativo a tutti i suoi alunni.

• Casi sporadici di abbandono scolastico nel primo biennio.

• Parziale utilizzo degli strumenti informatici nella didattica.

• Partecipazione contenuta dei docenti ai corsi di formazione.

• Livelli emersi dalle prove invalsi inferiori alla media rispetto a scuole con background socio- economico e culturale simile in tutte le classi dell’IIS.

• Gestione strategica delle risorse.

• Comunicazione fra i diversi plessi.

• Monitoraggio degli esiti a distanza.

• Monitoraggio PAI.

PUNTI DI FORZA

• La scuola accoglie gli alunni, facendosi carico di molti casi di disagio familiare e di disabilità.

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• Le attività di ampliamento dell’offerta formativa tendono ad integrarsi con l’attività didattica e a promuovere lo sviluppo di competenze trasversali e comportamentali.

• Esiste un modello unico di progettazione, condiviso a livello dei Dipartimenti, sul quale si basano le programmazioni disciplinari delle classi.

• Le competenze vengono certificate secondo una griglia condivisa dal collegio docenti.

• La missione della scuola è ben definita.

• Le priorità scolastiche e i risultati del RAV sono state condivise a livello di organo collegiali.

• È presente un processo di innovazione didattica e i docenti sono impegnati a realizzare metodologie didattiche laboratoriali con utilizzo di mezzi multimediali, secondo le indicazioni del PNSD.

• La scuola ha confermato e ampliato la collaborazione e la cooperazione tra le risorse umane presenti nel contesto, per favorire un sistema integrato delle relazioni interne ed esterne, intensificando la partecipazione a reti e l’interazione con il territorio.

• È in atto in Istituto la consapevolezza di migliorare i sistemi di controllo e di monitoraggio dei processi.

PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV

Il Piano triennale dell’offerta formativa terrà conto dei risultati dell’autovalutazione d’Istituto, così come esplicitata nel Rapporto di Autovalutazione (RAV).

PRIORITÀ E TRAGUARDI

ESITI DEGLI STUDENTI

DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO

Risultati scolastici Diminuire il numero di alunni non ammessi alla classe successiva

Riduzione del 10% della percentuale del numero degli alunni non ammessi alle classi successive per equipararsi alla media provinciale

Risultati nelle prove standardizzate

nazionali

Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali

Aumento del 5% del punteggio medio in Italiano e in Matematica rispetto alla media nazionale e per le classi 2 rispetto alla media nazionale.

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Competenze chiave europee

Promuovere comportamenti caratterizzati da solidarietà, accoglienza e rispetto delle diversità.

Ridurre del 5% il numero di sospensioni per comportamenti inadeguati

OBIETTIVI DI PROCESSO

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo, progettazione e valutazione

Sperimentare didattiche alternative ed ampliare le attività laboratoriali per garantire il successo formativo di tutti.

Elaborazione di un curricolo integrato e verticale nell'ottica della Riforma degli Istituti professionali

Potenziare le occasioni di incontro dei gruppi di lavoro per aree disciplinari

Sperimentare didattiche alternative ed ampliare le attività laboratoriali per garantire il successo formativo di tutti.

Ambiente di apprendimento

Istituzione di uno sportello didattico per il recupero delle carenze di base per gli alunni delle classi prime ed il supporto alle classi successive.

Incentivare i docenti alla sperimentazione di modalità didattico metodologiche e di gestione delle classi

Migliorare la dotazione di supporti specifici per alunni con DSA e BES

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Inclusione e differenziazione Implementare un protocollo di attività per favorire l'inclusione degli studenti nel gruppo dei pari.

Continuità e orientamento

Strutturare un percorso sistematico di

orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni.

Strutturare un percorso sistematico di orientamento in uscita

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Supporto strutturato per l’orientamento in uscita dei nostri alunni e azioni preparatorie ai test universitari o di orientamento al lavoro.

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Valorizzare le figure professionali del potenziamento per il rinforzo ed il recupero delle competenze degli allievi.

Incentivare l'uso di piattaforme e-learning come pratica comune per la condivisione di materiale didattico e di esperienze

Valutare, tra le competenze di cittadinanza, l'autonomia d’iniziativa e la capacità ad orientarsi.

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Estendere le attività in rete con altre agenzie formative presenti sul territorio locale e nazionale

PIANO DI MIGLIORAMENTO

RELAZIONE TRA OBIETTIVO DI PROCESSO E PRIORITA’ STRATEGICHE Introduzione

Le scelte dell'Istituto per il miglioramento sono definite, sulla base dell'identità strategica dell'istituto (mission, vision, linee di indirizzo), individuando primariamente le priorità e i traguardi di miglioramento a cui corrisponderanno poi degli obiettivi di processo.

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PRIORITA' STRATEGICHE: rappresentano gli obiettivi generali di un intervento o di un programma di miglioramento, generalmente realizzabili nel medio-lungo termine. Le priorità devono essere comunque riferite agli esiti degli studenti (esiti scolastici, esiti nelle prove standardizzate, esiti nelle competenze chiave europee, esiti a distanza)

TRAGUARDI STRATEGICI: si riferiscono ai risultati attesi in relazione alle priorità definite.

Rappresentano delle definizioni delle priorità in termini osservabili e/o misurabili.

OBIETTIVI DI PROCESSO: obiettivi operativi che si intende raggiungere, relativamente ad una priorità, nel breve periodo

PRIORITA’ STRATEGICA TRAGUARDO DI LUNGO PERIODO OBIETTIVO DI PROCESSO Il PIANO DI MIGLIORAMENTO è costruito attraverso la definizione dei PERCORSI DI MIGLIORAMENTO che la scuola decide di attivare. Ogni percorso è l'insieme coordinato di attività da effettuare e ciascun percorso è collegato ad uno o più obiettivi di processo.

PIANO DI MIGLIORAMENTO COME INSIEME DI PERCORSI DI MIGLIORAMENTO secondo lo schema:

PRIORITÀ TRAGUARDI OBIETTIVI DI PROCESSO

Diminuire il numero degli alunni non ammessi alle classi successive

Riduzione del 10% della percentuale del numero degli alunni non ammessi alle classi

• 1 Sperimentare didattiche alternative ed ampliare le attività laboratoriali per

PIANO DI MIGLIORAMENTO

Percorso di miglioramento 1

Percorso di miglioramento 2

Percorso di miglioramento 3

Attività 1

Attività 2

Attività 3

Attività 1

Attività 2

Attività 3

Attività 1

Attività 2

Attività 3

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- 21 -

successive per equipararsi alla media provinciale

garantire il successo formativo di tutti.

• Elaborazione di un curricolo integrato e verticale nell'ottica della Riforma degli Istituti professionali

• Strutturare un percorso sistematico di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni

• Valorizzare le figure professionali del potenziamento per il rinforzo ed il recupero delle competenze degli allievi.

Migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali

Aumento del 5% del punteggio medio in Italiano e in Matematica rispetto alla media nazionale e per le classi 2 rispetto alla media regionale.

• Potenziare le occasioni di incontro dei gruppi di lavoro per aree disciplinari

• Strutturare un percorso sistematico di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni

• Programmare azioni mirate per l’orientamento in uscita dei nostri alunni per la preparazione ai test universitari e/o di orientamento al lavoro.

• Valorizzare le figure professionali del potenziamento per il rinforzo ed il recupero delle competenze degli allievi.

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Promuovere comportamenti caratterizzati da solidarietà, accoglienza e rispetto delle diversità

Ridurre del 5% il numero di sospensioni per comportamenti inadeguati

• Sperimentare didattiche alternative ed ampliare le attività laboratoriali per garantire il successo formativo di tutti.

• Incentivare i docenti alla sperimentazione di modalità didattico metodologiche e di gestione delle classi

• Implementare un protocollo di attività per favorire l'inclusione di tutti studenti, soprattutto quelli con delle difficoltà, nel gruppo dei pari.

• Identificare il sito web come strumento di comunicazione e condivisione.

• Incentivare l'uso di piattaforme e-learning come pratica comune per la condivisione di materiale didattico e di esperienze

• Valutare, tra le competenze di cittadinanza, l'autonomia di iniziativa e la capacità di orientarsi nell'ambiente in cui si opera.

• Promuovere progetti che stimolino la conoscenza consapevole del patrimonio

naturalistico e la sua protezione

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PERCORSO DI MIGLIORAMENTO 1

Titolo Apprendimento di base

Obiettivo

Elaborazione di un curricolo integrato e verticale nell'ottica della Riforma degli Istituti professionali con la valorizzazione delle competenze delle figure professionali

Descrizione

Si cercherà di promuovere la progettazione di curricoli che individuino per ogni disciplina i nuclei fondamentali che definiscono il livello di sufficienza.

Si cercherà di avvalersi di figure professionali di supporto, come i docenti di potenziamento per garantire il successo scolastico ed il rinforzo delle competenze.

In questo modo ci si attende di ottenere una valutazione disciplinare più omogenea e una maggiore consapevolezza degli studenti sul loro livello di apprendimento.

Attività

a. Promozione della formazione di gruppi di lavoro per l’individuazione dei nuclei fondamentali.

b. Creazione di sportelli didattici per il recupero delle competenze.

c. Creazione di un vasto repertorio di videolezioni e di materiale multimediale per offrire l’opportunità agli studenti di accedere alle lezioni anche da casa, per recuperare gli argomenti fondamentali.

PERCORSO DI MIGLIORAMENTO 2

Titolo Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Obiettivo

Elaborare un curricolo integrato e verticale nell'ottica della Riforma degli

Istituti professionali con la valorizzazione delle competenze delle figure professionali

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Descrizione

Si cercherà di programmare azioni mirate in italiano, matematica e inglese per migliorare i risultati attesi nelle prove standardizzate nazionali.

Attività

a. Diffusione ed utilizzo dei supporti tecnologici in tutte le aule.

b. Impiego di figure professionali di supporto, come i docenti di potenziamento.

c. Calendarizzazione, almeno, di una simulazione della prova INVALSI per le classi interessate.

PERCORSO DI MIGLIORAMENTO 3

Titolo Competenze chiave europee

Obiettivo

Predisporre un itinerario di educazione civica muovendo dalle indicazioni della norma (L.92/2019) e considerando i nuclei concettuali individuate dalle Linee guida nazionali

(D.M.35/2020), sperimentando didattiche alternative, ampliando le attività laboratoriali e valutando, tra le competenze di cittadinanza, l'autonomia di iniziativa e la capacità di orientarsi nell’ambiente in cui si opera.

Descrizione Ampliare conoscenze, abilità e attitudini che

permettono di adattarsi ai costanti cambiamenti della società

Attività

a. Diffusione dell’utilizzo dei supporti tecnologici in tutte le aule.

b. Creazione di uno sportello di ascolto.

c. Programmazione di percorsi di educazione alla cittadinanza ed alla legalità con la presenza di testimoni operanti in categorie professionali attinenti allo sviluppo di competenze europee.

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SEZIONE 3 – L’OFFERTA FORMATIVA

I RIFERIMENTI NORMATIVI

I riferimenti normativi che hanno stabilito il passaggio da una didattica per obiettivi ad una didattica per competenze sono stati i seguenti: D.M. 31 maggio 2006 n. 4018/FR sospensione del D.M. n. 775/06 relativo all’innovazione dei percorsi di istruzione secondaria superiore così come previsti dal D.Lgs.

n.226/2005. L. 27 dicembre 2006 n. 296 (art.1) Comma 622: elevamento decennale dell’obbligo di istruzione con finalizzazione al conseguimento di un titolo di studio di scuola superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno di età. Comma 624:

prosecuzione dei percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui all’art. 28 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. Comma 632: istituzione dei “Centri provinciali per l’istruzione degli adulti”. L. 2 aprile 2007 n. 40 (art. 13) Comma 1: reinserimento degli Istituti Professionali nel sistema di istruzione secondaria Superiore statale. Comma 2: istituzione dei poli tecnico-professionali tra gli istituti Professionali e le strutture di formazione professionale. D.M. 22 agosto 2007 n. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione con l’individuazione degli assi culturali e delle competenze chiave di cittadinanza. D.P.R. 15 marzo 2010 n. 87 Regolamento recante norme per il riordino degli Istituti professionali, a norma dell’art. 64 comma 4 del decreto legge 25 giugno 2008 n.112 convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008 n. 133. Direttiva 28 luglio 2010 n. 65 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli Istituti Professionali, come previsto all’articolo 8 comma 6 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87. DPR 22 giugno 2009 n. 122 Regolamento sulla valutazione. Il decreto ministeriale n. 139/2007, con l’innalzamento dell’obbligo, mira alla lotta alla dispersione e a combattere il disorientamento ed il disagio giovanile; attua gli impegni assunti a livello europeo con la raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente; punta espressamente al conseguimento di un titolo di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il 18° anno di età (assolvimento del diritto/dovere di cui al D.lgs. 76/05). Legge 107/15; Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.

Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 61 “Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107.”

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I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico–tecnologico, storico-sociale) e costituiscono la trama per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e siano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. Le competenze

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sono state intese non come una versione riduttiva del saper fare ma come un sapere esperto ad ampio spettro che conferisce senso autentico e motivante alle “cose apprese e utilizzate”. Al contempo i saperi, nel rispetto della diversità relativa ai vari indirizzi, devono potersi concentrare, in primo luogo, su conoscenze chiave irrinunciabili apprese in modo serio e generative di nuovo apprendimento. La novità risulta, dunque, quella di rivolgere il sapere disciplinare al raggiungimento di tali competenze, di cui occorre sperimentare anche la certificabilità. Sono le scuole quindi a realizzare e non ad applicare l’innovazione in relazione agli assi culturali considerati strategici e alle competenze chiave. L’istituto in quanto scuola autonoma, ha cercato di interpretare l’innovazione non nel senso di una mera applicazione delle norme richiamate, ma come la realizzazione di strumenti e prassi didattiche coerenti con l’individuazione degli assi culturali e l’acquisizione delle competenze chiave.

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Conoscenze, abilità e competenze possono essere così sintetizzate:

Conoscenze: Indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro;

sono descritte come teoriche e/o pratiche.

Abilità: Indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).

Competenze: Indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. La didattica per competenze manda definitivamente in soffitta gli approcci estemporanei all’insegnamento, di sovente accompagnati da un appiattimento sui contenuti espressi nel testo in adozione. Le conoscenze rappresentano, infatti, il mezzo e non il fine per sviluppare una competenza professionale e un’autonomia di azione e pensiero critico.

IL P.E.CU.P.

Il PECUP è il Profilo Educativo, Culturale e Professionale in uscita degli studenti della scuola secondaria superiore.

Esso declina le competenze, le abilità e le conoscenze che lo studente deve possedere a conclusione del percorso quinquennale Le competenze previste nel PECUP possono essere raggruppate nelle macro aree di seguito esposte.

Competenze di base esprimono gli obiettivi di competenza di tipo disciplinare, articolati nei seguenti assi.

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Nella predisposizione di un PIANO FORMATIVO gli assi culturali rappresentano il vettore orizzontale, i contributi al processo di apprendimento, mentre il PECUP rappresenta il vettore verticale, la progressione del cammino formativo dello studente in vista del raggiungimento del profilo, delle sue caratteristiche formative (lo studente in sé), culturali (lo studente nella realtà) e professionali (lo studente per gli altri).

Competenze tecnico: professionali: sono costituite da conoscenze dichiarative, procedurali e tecniche tipiche delle attività e dei processi lavorativi da acquisire per lo più con attività di laboratorio.

Competenze trasversali: sono l’insieme delle abilità di ampio respiro che permettono all’individuo di fare fronte anche a situazioni nuove e a imprevedibili e che forniscono strumenti per la realizzazione di percorsi di educazione permanete. A titolo indicativo ma non esaustivo possono ricondursi a questo insieme le competenze di diagnosi, problem solving, decisione, comunicazione, lavoro di gruppo, in rete e per progetti.

Competenze chiave di Cittadinanza: includono (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio - 18.12.2006) competenze comunicative nella madrelingua e nelle lingue straniere, competenze matematiche e di base in scienza e tecnologia, competenza digitali, competenze sociali e civiche, imparare ad imparare, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale

PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE (PECUP) IDENTITA’ E CONOSCENZA DI SÉ

• Prende coscienza delle dinamiche corporee, affettive e intellettuali che portano all’affermazione della propria identità attraverso rapporti costruttivi con gli adulti di riferimento e coetanei;

• È consapevole delle proprie capacità, attitudini e aspirazioni e delle condizioni di realtà che le possano valorizzare e realizzare;

• Impara a riconoscere e a superare gli errori e gli insuccessi, avvalendosi anche delle opportunità offerte dalla famiglia e dall’ambiente scolastico e sociale;

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• Avverte la differenza tra il bene e il male e si orienta di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili;

• Ha la consapevolezza delle proprie azioni ed ha la costanza di portare a termine gli impegni assunti.

PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE (PECUP) IDENTITA’ E RELAZIONE CON GLI ALTRI

• Elabora, esprime e argomenta le proprie opinioni, idee e valutazioni e possiede i linguaggi necessari per l’interlocuzione culturale con gli altri, nella società contemporanea molto caratterizzata dall’immagine;

• Collabora e coopera con gli altri, anche contribuendo al buon andamento della vita familiare scolastica e degli altri ambiti della Convivenza civile;

• Rispetta le funzioni e le regole della vita sociale e istituzionale, riconoscendone l’utilità, e impegnandosi a comprenderne le ragioni.

PROFILO EDUCATIVO, CULTURALE E PROFESSIONALE (PECUP) IDENTITA’ E ORIENTAMENTO

• Conosce i punti di forza e le debolezze della propria preparazione, verificando costantemente l’adeguatezza delle proprie decisioni circa il futuro scolastico e professionale.

• Elabora una ipotesi per la prosecuzione degli studi, la ricerca del lavoro, la riconversione professionale e la formazione continua, prevedendo una collaborazione con la scuola, la famiglia, i soggetti professionali e sociali, e utilizzando anche il curricolo delle competenze professionali.

• Elabora, esprime argomenti e ipotesi di sviluppo del proprio futuro esistenziale, sociale e professionale.

• Vive il cambiamento e le sue forme più come una opportunità di realizzazione personale e sociale che come una minaccia, più come uno stimolo che come un impedimento al miglioramento di sé e della società.

• Prende coscienza delle dinamiche corporee, affettive e intellettuali che portano all’affermazione della propria identità attraverso rapporti costruttivi con gli adulti di riferimento e coetanei.

• È consapevole delle proprie capacità, attitudini e aspirazioni e delle condizioni di realtà che le possano valorizzare e realizzare.

• Impara a riconoscere e a superare gli errori e gli insuccessi, avvalendosi anche delle opportunità offerte dalla famiglia e dall’ambiente scolastico e sociale.

• Avverte la differenza tra il bene e il male e si orienta di conseguenza nelle scelte di vita e nei comportamenti sociali e civili.

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CURRICOLO DI ISTITUTO

Gli Istituti di Istruzione Professionale sono “Scuole Territoriali dell’innovazione”, aperte al territorio e concepite come laboratori di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica. Definiscono i loro piani triennali secondo i principi e le finalità indicate all’art.1 del d.Lgs 61, (Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale) tenuto conto delle richieste degli studenti e delle famiglie, per realizzare attività finalizzate al raggiungimento degli obiettivi formativi considerati prioritari a norma dell’art.1 comma 7 della Legge 107/15. Gli elementi distintivi che caratterizzano il curricolo dell’Istruzione Professionale si basano sull’uso di tecnologie laboratoriali e metodologie tipiche dei diversi contesti applicativi, sulla capacità di rispondere efficacemente alla crescente domanda di personalizzazione dei prodotti e dei servizi, su una cultura del lavoro che si fonda sull’interazione con i sistemi produttivi territoriali e che richiede l’acquisizione di una base di apprendimento polivalente, scientifica, tecnologica ed economica. L’integrazione con il territorio e il mondo produttivo non è solo un metodo di lavoro, è un fattore imprescindibile per l’elaborazione del piano dell’offerta formativa. L’istituzione scolastica attraverso l’autonomia didattica e organizzativa è in grado di offrire gli strumenti per intrecciare la progettazione didattica con i piani di sviluppo locali e le esigenze formative degli studenti.

Il piano dell’offerta formativa costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica e rappresenta una dichiarazione esplicita e partecipata di un contratto tra scuola, studenti e famiglie. Le modalità di programmazione e di verifica del lavoro didattico ne costituiscono l’elemento essenziale in quanto base del processo di insegnamento – apprendimento. Da settembre 2018 gli studenti iscritti al primo anno dell’indirizzo a nuova denominazione seguono un piano di studi innovativo per contenuti, ore disciplinari e metodologie così come previsto dalla Riforma dell’istruzione secondaria superiore.

Le caratteristiche fondamentali del nuovo percorso sono:

• l’integrazione dei saperi;

• il ricorso ai laboratori come didattica ordinaria per promuovere il saper fare e l’apprendimento induttivo;

• la prassi dei tirocini, degli stage e dell’alternanza per promuovere un incontro significativo con la realtà economica;

• la strutturazione della didattica per competenze;

• la certificazione dei risultati di apprendimento, utile al riconoscimento di quanto acquisito anche in ambito europeo.

I risultati di apprendimento, attesi a conclusione del percorso quinquennale, consentono agli studenti di inserirsi nel mondo del lavoro, di proseguire nel sistema dell'istruzione e formazione tecnica superiore, nei percorsi universitari, nonché nei percorsi di studio e di lavoro previsti per l'accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. A tale scopo, viene assicurato nel corso del quinquennio un orientamento permanente che favorisca da parte degli studenti scelte fondate e consapevoli.

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I percorsi degli istituti professionali hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento.

RIEPILOGO CLASSI PER INDIRIZZO E PER SEDE

Classi Indirizzo Totale

1AIP – 1BIP – 2AIP – 2BIP – 2CIP Biennio Comune 5

3AEno – 4AEno – 5Eno*

3BEno – 4BEno – 5BEno

Enogastronomia 5+1*

3Sal – 4Sal – 5Sal Sala e Vendita 3

5Pas* Prodotti Dolciari 1*

*Classe articolata

Totale Classi 14 di cui 1 articolata

Classi Sede Totale

1AIP – 2AIP – 3AEno CENTRALE 3

1BIP – 2BIP – 3BEno – 5BEno CENTRALE 4

2CIP CENTRALE 1

3Sal – 5Sal CENTRALE 2

Totale Classi Centrale 10

4AEno – 5AEno* SUCCURSALE 1+1*

4BEno SUCCURSALE 1

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4Sal SUCCURSALE 1

5Pas* SUCCURSALE 1*

Totale Classi Succursale 3+1*

*Classe articolata

PROFILI IN USCITA INDIRIZZO “ENOGASTRONOMIA E OSPITALITÀ ALBERGHIERA”

Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo

“Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera” possiede specifiche competenze tecnico pratiche, organizzative e gestionali nell’intero ciclo di produzione, erogazione e commercializzazione della filiera dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Nell’ambito degli specifici settori di riferimento delle aziende turistico-ristorative, opera curando i rapporti con il cliente, intervenendo nella produzione, promozione e vendita dei prodotti-e dei servizi, valorizzando le risorse enogastronomiche secondo gli aspetti culturali, artistici e del Made in Italy in relazione al territorio.

Competenze:

• Utilizzare tecniche tradizionali e innovative di lavorazione, di organizzazione, di commercializzazione dei servizi e dei prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera, promuovendo le nuove tendenze alimentari ed enogastronomiche.

• Supportare la pianificazione e la gestione dei processi di approvvigionamento, di produzione e di vendita in un'ottica di qualità e di sviluppo della cultura dell'innovazione.

• Applicare correttamente il sistema HACCP, la normativa sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro.

• Predisporre prodotti, servizi e menù coerenti con il contesto e le esigenze della clientela (anche in relazione a specifici regimi dietetici e stili alimentari), perseguendo obiettivi di qualità, redditività e favorendo la diffusione di abitudini e stili di vita sostenibili e equilibrati.

• Valorizzare l'elaborazione e la presentazione di prodotti dolciari e di panificazione locali, nazionali ed internazionali utilizzando tecniche tradizionali e innovative.

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• Curare tutte le fasi del ciclo cliente nel contesto professionale applicando le tecniche di comunicazione più idonee ed efficaci nel rispetto delle diverse culture, delle prescrizioni religiose e delle specifiche esigenze dietetiche.

• Progettare, anche con tecnologie digitali, eventi enogastronomici culturali che valorizzino il patrimonio delle tradizioni e delle tipicità locali, nazionali anche in contesti internazionali per la promozione del Made in Italy.

• Realizzare pacchetti di offerta turistica integrata con i principi dell'eco sostenibilità ambientale, promuovendo la vendita dei servizi e dei prodotti coerenti con il contesto territoriale utilizzando il web.

• Gestire tutte le fasi del ciclo cliente applicando le più idonee tecniche professionali di Hospitality Management, rapportandosi con le altre aree aziendali, in un'ottica di comunicazione ed efficienza aziendale.

• Supportare le attività di budgeting-reporting aziendale e collaborare alla definizione delle strategie di Revenue Management, perseguendo obiettivi di redditività attraverso opportune azioni di marketing.

• Contribuire alle strategie di Destination Marketing attraverso la promozione dei beni culturali e

ambientali, delle tipicità enogastronomiche, delle attrazioni, degli eventi e delle manifestazioni, per veicolare un'immagine riconoscibile e rappresentativa del territorio.

L’indirizzo presenta le articolazioni in: “Enogastronomia”, “Servizi sala e vendita”, “Accoglienza turistica”, nelle quali il profilo viene orientato e declinato di seguito:

ENOGASTRONOMIA: il diplomato è in grado:

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• di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici;

• di operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali ed internazionali, individuando le nuove tendenze enogastronomiche.

SERVIZI DI SALA E VENDITA: il diplomato è in grado:

• di svolgere attività operative e gestionali in relazione alla amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici ed, interpretando lo sviluppo delle filiere enogastronomiche;

• di adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.

ACCOGLIENZA TURISTICA: il diplomato è in grado:

• di intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela;

• di promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.

L’opzione “Prodotti dolciari artigianali e industriali” afferisce all’articolazione di Enogastronomia. il diplomato è in grado:

• di intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici dolciaria e da forno;

• ha competenze specifiche sugli impianti, sui processi industriali di produzione e sul controllo di qualità del prodotto alimentare

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Il Diplomato di istruzione professionale nell'indirizzo "Servizi commerciali" partecipa alla realizzazione dei processi amministrativo-contabili e commerciali, con autonomia e responsabilità esercitate nel quadro di azione stabilito e delle specifiche assegnate nell'ambito di una dimensione operativa della gestione aziendale. Utilizza le tecnologie informatiche di più ampia diffusione. Supporta le attività di pianificazione, programmazione, rendicontazione relative alla gestione.

Collabora alle attività di comunicazione, marketing e promozione dell'immagine aziendale in un ambito territoriale o settoriale, attraverso l'utilizzo di strumenti tecnologici innovativi, orientando le azioni nell'ambito

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socio-economico e interagendo con soggetti e istituzioni per il posizionamento dell'azienda in contesti locali, nazionali e internazionali. Riferisce a figure organizzative intermedie in organizzazioni di medie e grandi dimensioni, ovvero direttamente al management aziendale in realtà organizzative di piccole dimensioni.

Competenze:

• Interagire nei sistemi aziendali riconoscendone i diversi modelli organizzativi, le diverse forme giuridiche con cui viene svolta l’attività e le modalità di trasmissione dei flussi informativi, collaborando alla stesura di documenti aziendali di rilevanza interna ed esterna e all'esecuzione degli adempimenti civilistici e fiscali ricorrenti;

• Curare l'applicazione, l'adattamento e l'implementazione dei sistemi informativi aziendali, contribuendo a semplici personalizzazioni degli applicativi informatici e degli spazi di archiviazione aziendale, a supporto dei processi amministrativi, logistici o commerciali, tenendo conto delle norme, degli strumenti e dei processi che garantiscono il trattamento dei dati e la loro protezione in condizioni di sicurezza e riservatezza;

• Collaborare alle attività di pianificazione, programmazione, rendicontazione, rappresentazione e comunicazione dei risultati della gestione, contribuendo alla valutazione dell'impatto economico e finanziario dei processi gestionali;

• Collaborare, nell'area della funzione commerciale, alla realizzazione delle azioni di fidelizzazione della clientela, anche tenendo conto delle tendenze artistiche e culturali locali, nazionali e internazionali, contribuendo alla gestione dei rapporti con i fornitori e i clienti, anche internazionali, secondo principi di sostenibilità economico-sociale legati alle relazioni commerciali;

• Collaborare alla realizzazione di azioni di marketing strategico ed operativo, all'analisi dei mercati, alla valutazione di campagne informative, pubblicitarie e promozionali del brand aziendale adeguate alla mission e alla policy aziendale, avvalendosi dei linguaggi piu' innovativi e anche degli aspetti visivi della comunicazione;

• Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale, prevenendo eventuali situazioni di rischio;

• Collaborare nella ricerca di soluzioni finanziarie e assicurative adeguate ed economicamente vantaggiose, tenendo conto delle dinamiche dei mercati di riferimento e dei macro fenomeni economici nazionali e internazionali.

L’opzione PROMOZIONE COMMERCIALE E PUBBLICITARIA afferisce all’articolazione di servizi Commerciali è in grado di:

• contribuire alla realizzazione della gestione commerciale e degli adempimenti amministrativi ad essa connessi;

• contribuire alla realizzazione della gestione dell’area amministrativo–contabile;

• contribuire alla realizzazione di attività nell’area marketing;

• utilizzare strumenti informatici e programmi applicativi di settore;

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• organizzare eventi promozionali;

• utilizzare tecniche di relazione e comunicazione commerciale, secondo le esigenze del territorio e delle corrispondenti declinazioni;

• comunicare in almeno due lingue straniere con una corretta utilizzazione della terminologia di settore;

• collaborare alla gestione del sistema informativo aziendale.

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Il diplomato di istruzione professionale nell'indirizzo INDUSTRIA E ARTIGIANATO PER IL MADE IN ITALY interviene con autonomia e responsabilità, esercitate nel quadro di azione stabilito e delle specifiche assegnate, nei processi di lavorazione, fabbricazione, assemblaggio e commercializzazione di prodotti industriali e artigianali, nonché negli aspetti relativi alla ideazione, progettazione e realizzazione dei prodotti stessi, anche con riferimento alle

produzioni tipiche locali. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite ad aree di attività specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio e gli consentono di intervenire nei processi industriali ed artigianali con adeguate capacità decisionali, spirito di iniziativa e di orientamento anche nella prospettiva dell’esercizio di attività autonome nell’ambito dell’imprenditorialità giovanile.

Competenze:

• Predisporre il progetto per la realizzazione di un prodotto sulla base delle richieste del cliente, delle caratteristiche dei materiali, delle tendenze degli stili valutando le soluzioni tecniche proposte, le tecniche di lavorazione, i costi e la sostenibilità ambientale;

• Realizzare disegni tecnici e/o artistici, utilizzando le metodologie di rappresentazione grafica e gli strumenti tradizionali o informatici più idonei alle esigenze specifiche di progetto e di settore/contesto;

• Realizzare e presentare prototipi/modelli fisici e/o virtuali, valutando la sua rispondenza agli standard qualitativi previsti dalle specifiche di progettazione;

• Gestire, sulla base di disegni preparatori e/o modelli predefiniti nonché delle tecnologie tradizionali e più innovative, le attività realizzative e di controllo connesse ai processi produttivi di beni/manufatti su differenti tipi di supporto/materiale, padroneggiando le tecniche specifiche di lavorazione, di fabbricazione, di assemblaggio;

• Predisporre/programmare le macchine automatiche, i sistemi di controllo, gli strumenti e le attrezzature necessarie alle diverse fasi di attività sulla base delle indicazioni progettuali, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso, monitorando il loro funzionamento, pianificando e curando le attività di manutenzione ordinaria;

• Elaborare, implementare e attuare piani industriali/commerciali delle produzioni, in raccordo con gli obiettivi economici aziendali /di prodotto e sulla base dei vincoli di mercato;

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• Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale, identificando e prevenendo situazioni di rischio per sé, per altri e per l'ambiente;

• Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione per gli Istituti Tecnici.

PROFILO IN USCITA ISTITUTI TECNICI

L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell'Unione europea. Costruita attraverso lo studio, l'approfondimento, l'applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo.

COMPETENZE COMUNI A TUTTI I PERCORSI DEL SETTORE TECNOLOGICO

✓ Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.

✓ Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.

✓ Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.

✓ Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente.

✓ Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.

✓ Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione.

✓ Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.

✓ Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER).

✓ Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo.

Riferimenti

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