• Non ci sono risultati.

PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA"

Copied!
50
0
0

Testo completo

(1)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 1 di 50

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

8706 0- MIRTO CRO SI A (CS) Via della S cienz a

T e l . e F a x 0983 42309 E - m a i l : c s i c 8 a r 0 0 7 @ i s t r u z i o n e . i t c s i c 8 a r 0 0 7 @ p e c . i s t r u z i o n e . i t

PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA

LE FUNZIONI STRUMENTALI

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Pina De Martino

(2)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 2 di 50

INDICE

TITOLO Pag.

PREMESSA 4

1- COS‟È IL PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA 5

2- PRESENTAZIONE DELL‟ISTITUTO 5

2.1 - Dati identificativi 6

3 - CONTESTO IN CUI OPERA L‟I.C. DI CROSIA 6

3.1 Il territorio 6

a).Lettura e analisi b). I bisogni formativi c). La finalità educativa d). Il nostro Istituto intende:

4- L‟ISTITUTO COMPRENSIVO E GLI ALTRI ENTI LOCALI 7

4.1 -Struttura e Organizzazione dei servizi 8

5 - RISORSE STRUTTURALI 10

5.1 - Fisionomia della scuola 10

a) Scuola dell’infanzia b) Scuola Primaria

6-TEMPO PROLUNGATO 12

6.1 - Insegnamento della religione cattolica o attivita’ alternative 6.2 - Scuola secondaria di 1° grado a indirizzo musicale

6.3 - Etwinning

7 - LE SCELTE EDUCATIVE 16

7.1 - Finalita’ primarie dell’istituto comprensivo 16

a) - Aspettative e risposte

b) - Obiettivi generali del processo formativo

7.2 - Finalità generali del processo educativo 17

a) - Finalità educative della scuola dell’Infanzia b) - Le finalità educative della scuola primaria

c) - Le finalità educative della scuola secondaria di primo grado

8 - LE SCELTE CURRICOLARI 18

8.1 - Le scelte didattiche 18

9 - AREA DELL‟ INCLUSIONE/INTEGRAZIONE INCLUSIONE/INTEGRAZIONE 20 INCLUSIONE/INTEGRAZIONE

9.1 - Inclusione: Siamo tutti Speciali 20

9.2 - Criteri generali per l’integrazione degli alunni diversamente abili 21 9.3 - Progetto per l’integrazione degli alunni diversamente abili 21 9.4 - Criteri per l’inserimento degli alunni extracomunitari 22 9.5 - Progetto per l’integrazione degli alunni extracomunitari 22 9.6 - Criteri didattici per gli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento 22

10- LE SCELTE EDUCATIVE 24

10.1 - L’orientamento 24

10.2 - Continuità educativa e didattica 25

10.3 - La valutazione relativa all'esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione

26

11. IL MONITORAGGIO 26

12 - ORGANISMI COLLEGIALI DI PARTECIPAZIONE DEI GENITORI 27

12.1 - Risorse umane 27

12.2 - I rapporti tra scuola e famiglia 29

(3)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 3 di 50

13 - GARANZIA DI SICUREZZA 30

13.1 - Il piano di evacuazione della scuola 30

13.2 - Finalità del piano 30

13.3 - regolamento mensa 30

14 - CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI 32

14.1 - Premessa comune 32

14.2 - Specificità inerenti i diversi gradi di scuola 32

a. Criteri comuni per infanzia e primaria b. Scuola dell’infanzia

c. Scuola primaria

14.3 - Criteri per la formazione delle classi prime della scuola sec. Di 1°grado 33 15 - CRITERI PER L‟ASSEGNAZIONE DEI DOCENTI ALLE CLASSI DEGLI ORDINI DI SCUOLA 34 15.1 - Criteri per l’assegnazione dei docenti alle classi nei due ordini di scuola 35 15.2 - Criteri per l'adozione dei libri di testo possono essere sintetizzati come segue 35

16 - VISITE GUIDATE E VIAGGI D‟ISTRUZIONE 36

16.1 - Regolamento delle visite e viaggi d’istruzione – uscite didattiche 36 16.2 - Criteri di svolgimento delle visite e viaggi d’istruzione – uscite didattiche 36

17 - OFFERTA FORMATIVA 39

18 - AMPLIAMENTO DELL‟ OFFERTA FORMATIVA (L’attività progettuale) 40

18.2 - Elenco Docenti di Scuola Primaria 41

18.4 - Elenco Docenti di Scuola Media 42

18.4 - Assistenti fisici 42

18.5 - Assistenti Amministrativi 43

18.6 - Collaboratori Scolastici 44

19 - COLLABORAZIONI INTERNE 44

19.1 - Staff collaborativo 45

19.2 - Collaboratori del dir. Scol 45

19.3 - Funzioni strumentali al pof 46

19.4 - Responsabili sicurezza 46

19.5 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (r.l.s.) 47

19.6 - ORGANIGRAMMA 48

20 - DOCUMENTI ALLEGATI AL POF 49

21 - REDAZIONE E VALIDITÀ 50

(4)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 4 di 50

PREMESSA

Il POF costituisce la mappa delle decisioni e delle scelte didattiche e organizzative dell’Istituto, esplicita in modo trasparente l’offerta formativa complessiva della scuola e rappresenta l’impegno pubblico al conseguimento di uno scopo preciso: “il successo formativo di ogni studentessa e studente”.

E’ la sintesi di diversi bisogni, interessi, attese, responsabilità, la sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilità degli insegnanti, degli studenti e delle studentesse, dei genitori, del personale Amministrativo, del personale Tecnico, del personale Ausiliario, dei soggetti rappresentativi l’ambiente esterno in cui la scuola vive e opera.

È un documento di impegni, è un mosaico composto da tanti tasselli, e la didattica rappresenta il tassello centrale, intorno al quale è possibile costruire l’identità della scuola.

Il POF va condiviso e fatto proprio:

“Se uno sogna da solo, è un sogno.

Se molti sognano insieme è l’inizio di una nuova realtà”.

(F. Hundertwasser 1928-2000) – Austria.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Pina De Martino

(5)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 5 di 50

1- COS‟È IL PIANO DELL‟OFFERTA FORMATIVA

Il POF dell‟Istituto Comprensivo è un documento unitario che si prefigge i seguenti obiettivi:

definire l'identità dell'Istituto Comprensivo, rendendo espliciti in modo chiaro e comprensibile l'offerta formativa, gli obiettivi educativi e didattici, il modello organizzativo, le strategie d’insegnamento, la qualità della valutazione, le potenzialità della struttura e dei servizi;

 attivare all'interno della Scuola una condivisione di significati, garantendo la coesione e favorendo l'unitarietà dell'azione dei vari attori scolastici;

 informare l'utenza e gli Enti del territorio del servizio che la Scuola intende erogare;

 essere un riferimento per la valutazione della qualità del servizio erogato in relazione agli impegni assunti;

 migliorare la qualità del servizio, in quanto caratterizzato da uno sforzo di continua riprogettazione in base agli esiti della valutazione;

 documentare l'evoluzione del percorso compiuto dall'Istituto;

 stabilire un patto con l'utenza, definendo gli impegni che la Scuola assume e che intende rispettare.

2 - PRESENTAZIONE DELL‟ISTITUTO

L‟Istituto Comprensivo viene istituzionalizzato per effetto dell’art. 19 della legge del 6 luglio 2011 n. 98 ( collegata alla razionalizzazione della spesa relativa all’organizzazione scolastica) dall’anno scolastico 2012/13. Viene costituito dall’aggregazione della scuola dell’infanzia, primarie e secondaria di 1 grado.

Raggruppare in verticale diversi ordini di scuola ha accelerato la necessità di un dialogo professionale fra docenti molto diversi per formazione iniziale, sensibilità educative, assetti organizzativi e visioni del servizio scolastico. La continuità educativa, attraverso un dialogo ed una vita professionale quotidiana, diventa realtà attraverso l’elaborazione, culturale e professionale di un “servizio scolastico di base”, radicato sul territorio e sostenuto educativamente dalle famiglie che ne fruiscono, con passione, idee ed energia costanti.

La complessità del mondo moderno, caratterizzato da fenomeni di globalizzazione e alta tecnologia, da emergenze di conservazione del pianeta e ridefinizione del senso del vivere individuale e collettivo, richiede un sistema scolastico capace di allargare la propria azione educativa oltre gli spazi dell’aula, dentro una realtà familiare e sociale chiamata ad assumere un ruolo formativo decisivo per le nuove generazioni nell’educarle a costruire non solo lo sviluppo economico (produrre e possedere beni materiali), ma anche lo sviluppo etico e culturale (coltivare visioni lungimiranti e solidali) del paese.

(6)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 6 di 50

2.1 DATI IDENTIFICATIVI

DENOMINAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO CROSIA MIRTO (CS) UFFICIO DI DIREZIONE: Via della Scienza – 87060 CROSIA-MIRTO (CS), DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott.ssa Pina DE MARTINO

SITO WEB: http://iccrosiamirto.gov.it CODICE MECCANOGRAFICO csic8ar007

UFF. DI SEGRETERIA: tel. e fax: 0983 42309

e-mail: [email protected] DIR. SERVIZI GEN.LI E AMM.VI Sig.ra Carmela Maringolo

AREA TERRITORIALE Prvinciale(A.T. P.) Cosenza:

Tel. Centralino: 0984 8941;

Fax: 0984 894129

3- CONTESTO IN CUI OPERA L‟I.C. DI CROSIA

3.1 IL TERRITORIO a).Lettura e analisi

Il Comune di Crosia è situato a ottanta chilometri dal capoluogo cosentino, la popolazione supera i diecimila abitanti e il territorio che si estende sulla costa ionica è prevalentemente pianeggiante con qualche rilievo collinare, raggiungendo i 277mt d’altezza dal livello del mare, inoltre copre una superficie di 2141 ettari di terreno.

L’economia locale è rappresentata in massima parte da attività lavorative stagionali nel settore primario, mentre negli ultimi anni l'insediamento artigianale ha registrato un discreto aumento e quello industriale esistente si è progressivamente ampliato.

Sul piano sociale e culturale si registra però la carenza di strutture e servizi in grado di fornire stimoli ed opportunità di crescita: luoghi che consentano ai giovani di praticare attività fisica, oppure centri culturali quali biblioteche, teatri e cinema. Ne consegue che molte famiglie sono costrette a spostarsi nei comuni limitrofi per dare ai loro figli più ampie opportunità, mentre molti altri ne restano privi. La cultura locale sembra privilegiare valori legati al benessere economico piuttosto che sociale ed educativo. Le trasformazioni in atto a livello sociale quali ad esempio l’arrivo di cittadini di diverse etnie, lingue e religioni o l’insediamento di numerosi nuclei familiari dalle grandi città pongono anche un piccolo centro, come del resto l’intero territorio nazionale, di fronte a problematiche di accoglienza e di integrazione con le conseguenti necessarie strategie da adottare. In questo senso non solo l’amministrazione cittadina ma anche la scuola dovrà attrezzarsi per acquisire nuove competenze in un’ottica di azione coordinata.

b). I bisogni formativi

La lettura e l’analisi del territorio mettono in evidenza alcune carenze nei servizi alla popolazione giovanile.

Nel contesto in cui la scuola opera essa si colloca di fatto come unico centro culturale ed educativo dedicato ai giovani del territorio, dei quali si individuano i seguenti bisogni:

 Riconoscere il valore della formazione educativa e culturale.

(7)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 7 di 50

 Acquisire consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.

 Acquisire una formazione adeguata alle proprie potenzialità.

 Acquisire capacità spendibili nei diversi contesti della vita

 Acquisire comportamenti critici nei confronti della realtà.

 Avere esempi positivi negli adulti che li circondano.

 Integrarsi e sviluppare relazioni positive.

 Crescere in un ambiente sereno e stimolante in cui possano sviluppare interessi e passioni e compiere scelte consapevoli.

 Credere nell’incisività del proprio ruolo per migliorare se stessi, l’ambiente che li circonda.

 Maturare atteggiamenti positivi nei confronti della diversità e interagire con essa.

c). La finalità educativa

Dalla lettura e analisi del territorio e per rispondere ai bisogni formativi individuati, il corpo docente definisce la seguente finalità educativa:

promuovere lo sviluppo integrale della persona

con la consapevolezza di sé, dell’altro e del proprio ruolo

anche attraverso la valorizzazione dell’”ambiente” come bene comune.

Consapevole dell’incisività del proprio compito, la scuola che accompagna il bambino dai tre ai tredici anni non può non considerare di essere uno dei fattori principali che

concorrono allo sviluppo e alla formazione della persona, insieme alla famiglia in primo luogo, al gruppo dei coetanei, all’ambiente circostante, agli stimoli sociali locali e globali.

d). Il nostro Istituto intende:

persona (culturale, affettivo e sociale), considerando che il pieno sviluppo si realizza anche nel rapporto con gli altri e con la consapevolezza del proprio ruolo sociale;

cultura della difesa del territorio urbano e naturale.

4- L‟ISTITUTO COMPRENSIVO E GLI ALTRI ENTI LOCALI

Nel corso della sua ormai pluridecennale attività formativa, l’Istituto Comprensivo ha avuto modo di intessere e di consolidare rapporti di supporto, partecipazione e collaborazione con i numerosi enti locali che insistono sul territorio e che si prefiggono finalità coerenti con la missione istituzionale della scuola. Tali rapporti, da sempre improntati alla massima cooperazione, hanno accresciuto nel corso del tempo il patrimonio di esperienze, pratiche e consuetudini al punto da rivelarsi oramai irrinunciabili nell’intento di:

promuovere un impiego efficace ed integrato delle risorse umane che gli Enti locali mettono a disposizione delle scuole (assistenti educatori, personale per assistenza ai soggetti diversamente abili ecc …);

realizzare un impiego efficace ed integrato delle risorse socio-culturali che gli EE.LL.

mettono a disposizione delle scuole;

(8)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 8 di 50

favorire e utilizzare sinergie con Enti locali anche in orari extrascolastici per attività culturali e sportive, di supporto all’azione didattica, di interesse generale.

Per realizzare ciò la scuola ha inteso instaurare rapporti di collaborazione e interazione con i seguenti Enti esterni:.

SOGGETTI ESTERNI FINALITA‟ PER CHE COSA

Enti istituzionali Assistenza

Servizi sociali Trasporto

Assessorato Pubblica Istruzione e Cultura

Piano Diritto allo Studio

Vigili, Ufficio Tecnico Collaborazione e arricchimento dell’offerta formativa;

Educazione Stradale

A.S.L. Alunni con diversa abilità

Neuropsichiatria Svantaggio

Servizi psico-sociali Educazione alla salute

Scuole superiori Continuità

Parrocchia / oratorio Attività formative di supporto

Associazione Volontari Collaborazione per attività opzionali e laboratori Società civile Collaborazione e arricchimento di temi storico-

sociali.

Agenzie formative Arricchimento offerta formativa Associazioni culturali Arricchimento offerta formativa Soggetti attiv. produttive e servizi

vari

Attività formative

4.1 -Struttura e Organizzazione dei servizi

Istituzioni scolastiche

Sono presenti nel territorio comunale le seguenti istituzioni scolastiche:

- scuola dell’infanzia privata;

- scuola primaria statale;

- scuola dell’infanzia statale

- scuola secondaria di 1° grado statale.

- scuola secondaria di secondo grado IPSSCT

(9)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 9 di 50

Servizi socio-sanitari Sono presenti nel territorio:

- alcuni ambulatori dei medici di base;

- alcuni studi dentistici;

- Due farmacia;

- Azienda regionale ARSSA

Servizi di pubblica utilità

I più importanti servizi di pubblica utilità sono rappresentati da:

- un ufficio postale;

- tre sportelli bancari;

- due rivendite di giornali;

- la sede del municipio

Impianti sportivi per il tempo libero Il paese dispone dei seguenti impianti sportivi:

due campi sportivi comunale, campo bocce e campi polivalenti per tennis e calcetto;

Le Amministrazioni Comunali

Le Amministrazioni Comunali collaborano allo svolgimento del servizio scolastico attraverso il Piano del Diritto allo Studio. Sostengono le attività didattiche programmate, contribuendo all'organizzazione e all'onere economico delle seguenti attività:

- servizio di trasporto per la Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado;

- servizio mensa per la scuola;

- sostegno all'integrazione degli alunni diversamente abili, organizzando con la scuola la loro assistenza;

- sostegno all'integrazione di alunni con particolari situazioni di disagio e/o con difficoltà di inserimento e di apprendimento;

- acquisto di arredi, testi scolastici, materiali didattici e di consumo attinenti alle diverse attività;

L'AZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL)

Il comuni di Crosia rientra nell'ambito di influenza dell'ASL 3 di Rossano.

I rapporti tra Scuola e ASL sono definiti da un protocollo d'intesa concordato con l’USP di Cosenza.

Esso impegna l'ASL a:

- formulare diagnosi cliniche di disagio/svantaggio;

- organizzare incontri periodici di valutazione del processo di integrazione scolastica degli alunni con problemi di disagio e di svantaggio;

- erogare il controllo del servizio mensa dal punto di vista alimentare e igienico-sanitario;

- intervenire terapeuticamente per gli alunni diversamente abili;

- dare appoggio alle famiglie in particolari condizioni di difficoltà;

- rilasciare i certificati di vaccinazione degli alunni;

- rilasciare le certificazioni di idoneità per l'uso dei locali scolastici.

Gli altri Enti

- La Scuola intrattiene rapporti con altre agenzie del territorio e particolarmente con i seguenti enti:

- le varie associazioni di volontariato;

- le varie associazioni sportive ; - le varie associazioni culturali;

(10)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 10 di 50

5 -RISORSE STRUTTURALI

L’Istituto Comprensivo di Crosia comprende 5 Plessi, uniti in seguito alla riorganizzazione amministrativa operata quest’anno:

Scuola dell‟Infanzia via Nazionale - Di via Verdesca;

Scuola secondaria di primo grado - Di via delle scienze

Scuola Primaria e dell‟Infanzia - Di via Del Sole;

Scuola dell‟Infanzia - Di via Nazionale;

Scuola Primaria e dell‟Infanzia Via dell‟arte

5.1 - Fisionomia della scuola

a) Scuola dell’infanzia

La scuola dell’infanzia si propone come prima scuola di formazione del bambino, dai tre ai cinque anni, offrendo contesti di azione e di attività rispondenti alla sua età evolutiva.

Pur non essendo scuola dell’obbligo essa favorisce esperienze principalmente attraverso il gioco, in cui il bambino è soggetto attivo, ed è un segmento fondamentale del sistema di istruzione e formazione. I bambini sono infatti impegnati a rapportarsi con la realtà, a costruire attraverso attività creative della mente i propri processi di conoscenza e a strutturare la propria personalità nell’interazione con gli altri.

Tempi scuola offerti dall’Istituto:

Scuola dell‟Infanzia ( Via Nazionale, Sottoferrovia, Sorrenti, Via dell‟Arte)

Orario: lun-ven Tempo pieno (40 h settimanali)

b) Scuola Primaria

La Scuola Primaria ha la durata di cinque anni e accoglie bambini dai sei ai dieci anni.

Favorisce l’iniziativa, l’autodecisione, la responsabilità personale; pone le basi per un esercizio consapevole delle capacità cognitive e sociali.

La Scuola Primaria, nell’esplicazione dei saperi disciplinari realizza la prima alfabetizzazione culturale e l’educazione consapevole alla convivenza civile. Il rapporto tra i saperi disciplinari e le educazioni, che compongono la cosiddetta convivenza civile, deve costruire percorsi formativi di tipo integrato attraverso la trasversalità fra di essi.

(11)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 11 di 50

La scuola ha un suo programma che riguarda l’apprendimento degli alunni, la loro educazione ed istruzione, il loro sviluppo intellettuale, la loro formazione sociale e personale, la loro crescita civica come cittadini.

In sostanza, il progetto è tutto ciò che la scuola può fare e intende fare nei confronti degli alunni e del loro futuro, anticipando ciò che sarà realmente effettuato nel corso del tempo.

Tempi scuola offerti dall’Istituto:

Scuola Primaria (Via dell‟Arte, Sorrenti, Del Sole)

Orario: lun-sab Tempo 30 h settimanali

c) La Scuola Secondaria di Primo Grado

La Scuola Secondaria di Primo Grado rappresenta il percorso formativo degli studenti dagli undici ai tredici anni e si conclude con l’esame di stato. Essa costituisce un ponte tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Secondo Grado, accompagna i ragazzi nel delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza ed in quanto tale è un periodo significativo per lo sviluppo educativo, cognitivo e sociale.

La “scuola media” propone il sapere disciplinare, esige un impegno sistematico ed approfondito, è improntata al rafforzamento del metodo di studio e ha una marcata funzione orientativa.

Al termine del percorso gli studenti dovranno infatti compiere una scelta decisiva per il loro futuro quale quella dell’indirizzo superiore.

Ne deriva dunque l’importanza di questo segmento dell’istruzione nel quadro più ampio dell’intera carriera scolastica di ciascuno.

Orario dall‟anno scolastico 2012-2013, dal Lunedì al Sabato:

La scuola secondaria di 1° grado dispone delle seguenti aule e attrezzature:quindici aule di cui cinque multimediale/ un laboratori di educazione artistica/ aula polifunzionale (per mensa, per riunioni, e concerti) aula di informatica poco attrezzata/ laboratorio di scienze/ aule per piccoli gruppi/ sala dei docenti e colloqui con i genitori, ufficio si segreteria.

Nei plessi scolastici di Via dell’Arte, Sorrenti e Via del Sole, sono ubicate sia le Scuole dell’Infanzia che Primarie. I suddetti Plessi e il Plesso di Via Nazionale, dispongono di aule sufficienti per le attività didattiche. Per lo più non ci sono altri spazi adeguati da utilizzare per manifestazioni e/o riunioni che coinvolgano tutti gli alunni il plesso o da usare come palestra e/o laboratorio teatrale. Ogni plesso di Scuola Primaria dispone di Laboratorio informatico, anche se quello di Via del Sole è carente di PC funzionanti. Solo in quello di Via dell’Arte è presente la biblioteca, il salone/palestra/laboratorio teatrale/aula riunioni e l’ala predisposta per l’ex ufficio di segreteria, oggi sala docenti.

(12)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 12 di 50

6-TEMPO PROLUNGATO

Organizzazione del Tempo Prolungato per le classi della scuola secondaria di primo grado di Crosia (a.s. 2012/2013).

MARTEDI‟ e VENERDI‟

Modello didattico – organizzativo del Tempo prolungato ( 36h settimanali con due rientri pomeridiani ).

Il tempo prolungato garantisce l’ampliamento dell’offerta formativa della scuola; è un’opportunità educativo – didattica in più che assicura ai ragazzi spazi e tempi di arricchimento e di apprendimento importanti per la loro crescita umana e culturale. Mira a migliorare la qualità scolastica sul territorio e dà la possibilità di utilizzare un modulo orario più ricco per alcune discipline garantendone interventi individualizzati e sempre più vicini alle esigenze degli alunni.

Il modello didattico progettato dalla scuola prevede non solo attività stimolanti di laboratorio che aiutano gli alunni a sviluppare e migliorare le capacità espressive e logiche, ma anche interventi di studio assistito e guidato dai docenti per lo svolgimento dei compiti, nonché azioni di rinforzo, potenziamento e sviluppo.

MODELLO DIDATTICO – ORGANIZZATIVO DEL TEMPO PROLUNGATO

Martedì e Venerdì : dalle ore 08.30 alle ore 17.30 Attività laboratoriali previste:

LABORATORIO TEATRALE LETTURA ESPRESSIVA CINEMA A SCUOLA

LABORATORIO SCIENTIFICO

6.1- INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA O ATTIVITÀ ALTERNATIVE

Il genitore può scegliere per il proprio figlio se avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica; la scelta può essere modificata per l’anno scolastico successivo con richiesta scritta.

Chi non si avvale dell’insegnamento della religione cattolica può fruire di attività formative gestite da un docente.

(13)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 13 di 50

6.2-SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO A INDIRIZZO MUSICALE

La Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto comprensivo di Crosia, a indirizzo Musicale è ormai una realtà conosciuta e consolidata nel nostro territorio.

Accanto alle numerose opportunità di apprendimento nei vari campi la nostra scuola offre anche la possibilità di frequentare corsi di strumento musicale.

I ragazzi, accanto alle materie tradizionali e alle due ore di Educazione musicale mattutine, frequentano un’ ora curricolare pomeridiana di strumento musicale. Si tratta di un particolare piano di studi nel quale l'area espressiva diventa punto di riferimento privilegiato in dialogo con tutte le discipline.

Il Corso ad Indirizzo Musicale è attivo in questa scuola dal 2003 ed è istituzionalizzato secondo le modalità previste dal D.M. del 6 agosto 1999. Si configura come specifica offerta formativa e non deve essere confuso con laboratori o attività musicali e strumentali di vario tipo.

La materia "Strumento Musicale" diventa a tutti gli effetti curriculare e l'insegnante di strumento, in sede di valutazione periodica e finale, esprime un giudizio analitico sul livello di apprendimento raggiunto da ciascun alunno per la valutazione globale.

Il Corso di Strumento nell'ambito dell'Indirizzo Musicale ha durata triennale, si svolgerà all'interno della scuola ed è gratuito. Offre lo studio di quattro strumenti musicali di area classica (chitarra, fagotto, pianoforte e fisarmonica); al corso si accede con un'apposita prova fisico-attitudinale (orientativo-attitudinale) predisposta dalla scuola per gli alunni della quinta elementare, che, all'atto dell'iscrizione, abbiano manifestato la volontà di frequentare i Corsi, per i quali, tra l'altro, non è richiesta alcuna conoscenza musicale di base.

Durante la somministrazione dei Test, verrà chiesto ai ragazzi di elencare in ordine di preferenza i 4 Strumenti: chitarra, fagotto, pianoforte e fisarmonica.

In fase di formazione delle classi di Strumento si terrà conto quanto più possibile della richiesta di frequenza di quel determinato strumento da parte dell’alunno/genitore , anche se bisogna chiarire sin da ora che l’assegnazione dello strumento viene stabilita dai docenti in base alla graduatoria e in base alla loro competenza nell’ambito musicale.

Per questi alunni il carico orario risulta aumentato di 1 ora settimanale, con un rientro pomeridiano. Le assenza saranno, quindi, cumulate in un monte ore che, qualora si supera, potrebbe invalidare l'anno scolastico, le assenze dalla lezione di Strumento saranno scritte sul registro di classe e giustificate l'indomani dall'insegnante della prima ora.

La normativa prevede che lo studio dello strumento non rimanga fine a se stesso, ma venga inserito all'interno di contesti più ampi quali ad esempio l'orchestra della scuola, oppure gruppi strumentali misti e non.

L'orchestra della scuola si esibisce almeno tre volte l'anno: per il Saggio di Natale, per qualche Rassegna nei mesi Aprile/Maggio e per il concerto di fine anno. Nel caso che qualche singolo alunno o qualche gruppo strumentale dimostrassero particolari qualità musicali, sarà possibile partecipare a qualche concorso o competizione. Per far fronte a questi impegni (studio dello strumento e attività connesse) si richiede alle famiglie la loro flessibilità nel programmare "altre"

attività al proprio figlio e di tenere presente che all'allievo viene assegnata la lezione frontale e collettiva in una fascia oraria compresa tra le 14,00 e le 17,00, dal lunedì al venerdì.

L'INSEGNAMENTO STRUMENTALE

Nell’ambito di una società che cambia e si rinnova continuamente, gli operatori della scuola devono trovare nuove e più efficaci strategie educative e didattiche, e le attività di strumento musicale della nostra scuola, oggi, sono un esempio concreto di insegnamento flessibile, aderente alle nuove realtà sociali.

La pratica strumentale, infatti, persegue obiettivi trasversali di assoluto valore formativo, come l’autostima, l’autocontrollo, lo sviluppo dei processi logici, la socializzazione, il rispetto degli altri e delle loro diversità, la conoscenza del sé, lo sviluppo di un senso critico rispetto all’evento

(14)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 14 di 50

musicale, la capacità di non apparire ma di essere, garantendo una crescita più armoniosa e consapevole, ricca di stimoli e contenuti.

1. Offre all'alunno occasioni di sviluppo e ulteriori occasioni di integrazione e un miglior modo di rapportarsi al sociale;

2. Orienta l'alunno verso le proprie potenzialità 3. Valorizza le diversità

4. Integra il modello curriculare con un supporto che sia pratico-operativo, emotivo- improvvisativo, offrendo una più completa maturazione logica, espressiva e comunicativa.

5. Potenzia e arricchisce il piacere di vivere in gruppo;

6. Abitua i ragazzi ad accettare le regole, a rispettare le idee degli altri, ad accettare la possibilità di cambiamento dei ruoli e a superare l'individualismo e nello stesso tempo ad essere autonomi nel gruppo.

Non è fondamentale quale strumento si scelga, ma il fatto che si scelga di suonare uno strumento musicale.

La musica non è la mistica, non è l’anima, non è aria, non è pensiero. La musica è la musica: è una realtà precisa. E’ un oggetto preciso. Per vederla, toccarla, per entrarci in contatto, la strada e' una sola:

lo STRUMENTO. Anche chi compone a memoria, chi compone musica più astratta possibile, passa sempre da uno strumento, che sia un pc, dodici voci bulgare, una falciatrice o tre pianoforti o un nastro magnetico.

6.3 – ETWINNING

www.etwinning.net

è il gemellaggio elettronico tra scuole europee,

strumento per creare partenariati innovativi grazie all'applicazione delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (TIC)

PARTECIPANO:

Gli Istituti scolastici riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione, incluse le scuole private parificate

le scuole gemellate , gli studenti e insegnanti, dirigenti e personale scolastico tutti gli Stati Membri dell'Unione Europea più Islanda, Norvegia e Turchia.

Il gemellaggio elettronico garantisce alle scuole :

• lo scambio di conoscenze ed esperienze,

• l'arricchimento culturale, linguistico e umano

• la consapevolezza che viviamo in un' Europa unita, multilinguistica e multiculturale è un modo di:

• usare le TIC per accorciare le distanze;

• motivare gli studenti;

• conoscere le altre nazioni;

• condividere e scambiare opinioni;

• coinvolgere: scuola genitori e contesto locale;

• approfondire la conoscenza delle lingue straniere;

• rafforzare la cittadinanza.

(15)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 15 di 50

L'Unità Nazionale eTwinning Italia ha il compito di :

• fornire informazioni e supporto alle scuole che partecipano al gemellaggio

• contribuire alla diffusione di buone pratiche

• sollecita l'interesse per il gemellaggio sul territorio

• raccoglie le richieste e gli stimoli provenienti dalle Regioni.

I Certificati di Qualità

• sono conferiti agli insegnanti che presentano progetti di eccellente qualità

• per lo studente rappresentano un credito formativo

• certificano che il progetto ha raggiunto un preciso standard nazionale ed europeo.

I vantaggi sono:

• Il Certificato di Qualità Nazionale è un riconoscimento concreto per insegnanti e scuole

• per gli studenti rappresenta un incentivo agli sforzi

• per la scuola l’ apertura alla collaborazione europea secondo i seguenti criteri (1) Innovazione e creatività,

(2) Integrazione curriculare,

(3) Collaborazione fra scuole partner, (4) Uso creativo delle TIC,

(5) Sostenibilità e trasferibilità, (6) Risultati e benefici.

ATTIVITA‟ E PROGETTI SVOLTI:

con riconoscimento di merito attraverso l’attribuzione del QUALITY LABEL nazionale ed inserimento nel volume, prodotto da INDIRE, sullo sviluppo delle COMPETENZE CHIAVE

27.06.2008 à la recherche du meilleur des mondes possibles…..

Certificato di Qualità e certificato di merito per gli studenti

06.09.2010

STOP IGNORING IGNORED IGNORANCE Certificato di Qualità e certificato di merito per gli studenti

Conferma ambasciatori eTwinning per l'anno 2010-2011

2010 – 2011: REFLECTING ABSENCE, from the world trade centre to ground zero 2011 – 2012: A NATALE PUOI

2012 – 2013 : “ non si vede bene che col cuore l‟essenziale è invisibile agli occhi”

It is only with one‟s heart that one can see clearly … what is essential is invisible to the eye )

Scuole partners:

- Scuola Secondaria di I grado Enkhuizen OLANDA, prof.ssa Alida Jones

- Scuola secondaria di I grado Zespół Szkół Ogólnokształcących STO, Warszawa (POLONIA), Prof.ssa Anna Tobiacelli;

- ISTITUTO FEMMINILE Alshmisani Algharbi GIORDANI, Prof.ssa Suha;

- Scoala " Al. I. Cuza"Podu- Iloaiei, Romania. Prof.ssa Parmena Orzetic;

Lismore Comprehensive Co. Amagh, Regno Unito. Prof. Jonathon Loughran:

(16)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 16 di 50

7 - LE SCELTE EDUCATIVE

La mission del Pof, l’intenzionalità educativa e culturale sottesa alle scelte progettuali e organizzative che la nostra scuola si impegna ad offrire al territorio:

scuola che accoglie tutti, con attenzione ai bisogni personali dell’individuo e a quelli della collettività

scuola che aiuta a crescere, garantendo il miglior percorso possibile ad ognuno

scuola che forma la conoscenza e la coscienza, che costruisce competenze, sviluppa abilità, crea e potenzia interessi ed attitudini

scuola che favorisce la socialità sia dell’individuo che della collettività, in un’ottica di punto di riferimento e di aggregazione per l’intera comunità cittadina

scuola che abitua al dialogo, al confronto civile, alla mediazione tra le esigenze del singolo e quelle della collettività.

7.1 - Finalita‟ primarie dell‟istituto comprensivo

a) - Aspettative e risposte

L’organizzazione del nostro Istituto, pur cercando di differenziare per quanto possibile i servizi scolastici in modo da rispondere alle diverse esigenze che anno per anno emergono dalle famiglie, si prefigge innanzitutto di rispondere al suo obbligo, come unico Istituto Comprensivo del territorio comunale di Crosia, di

dare il migliore servizio per formare ed educare i bambini e i ragazzi ad essa affidati;

rispondere ad aspettative ed esigenze che costantemente emergono dall’utenza e che meritano di essere soddisfatte al meglio delle possibilità e delle risorse a disposizione.

b)- Obiettivi generali del processo formativo

- Creare condizioni di accoglienza nelle quali ciascuno, divenga protagonista della propria crescita;

- far acquisire una solida preparazione culturale, in armonia con le capacità di ciascuno, orientata a far progredire il senso critico, il gusto per la scoperta e la conoscenza, l'attitudine ad operare scelte responsabili.

Il progetto dell'Istituto considera la corresponsabilità e la collaborazione valori fondamentali nella dinamica della propria proposta educativa.

Pertanto privilegia i seguenti atteggiamenti:

- attuare un continuo e reale confronto con i genitori degli alunni, primi responsabili dell'educazione dei figli;

- incoraggiare gli alunni a un giusto esercizio di libertà, perché conoscano i propri limiti e le possibilità, maturino autonomia di scelta, gusto per la ricerca del vero e del bello, apertura alla solidarietà, rispetto delle regole democratiche della convivenza civile;

- vivificare e verificare attentamente la qualità delle relazioni tra gli educatori;

- sostenere un effettivo coinvolgimento di ogni parte dell'Istituto (personale, responsabili di settori, ecc.) alla precipua missione educativa della scuola, secondo la specificità dei ruoli e delle competenze;

- interagire in modo costruttivo con il territorio.

(17)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 17 di 50

L'Istituto Comprensivo trova la finalità della propria attività educativa nella formazione integrale della persona

7.2 - Finalità generali del processo educativo

a) - Finalità educative della scuola dell’Infanzia

La scuola dell'infanzia, concorre alla educazione e allo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale dei bambini e delle bambine di età compresa tra i tre e i sei anni.

Tre sono le finalità educative della scuola dell'infanzia: la maturazione dell'identità del bambino, la conquista dell'autonomia e lo sviluppo delle competenze.

Le finalità educative, le dimensioni di sviluppo (percettivo, motorio, cognitivo, emotivo, affettivo e sociale) ed i sistemi simbolico-culturali sono gli elementi essenziali del percorso formativo della scuola dell'infanzia, percorso basato sulla struttura curricolare dei cinque campi di esperienza intorno ai quali gli insegnanti organizzano e realizzano le diverse attività scolastiche, definiti dalle nuove Indicazioni per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo:

I discorsi e le parole Conoscenza del mondo

Linguaggi, creatività, espressione Il sé e l'altro

Il corpo e il movimento

I campi di esperienza educativa sono considerati come campi del fare e dell'agire, sia individuale sia di gruppo, utilizzati come percorsi di esperienze vissute dal bambino che potrà utilizzare per compiere operazioni fondamentali, quali classificare, discriminare, descrivere, argomentare, interpretare l'ambiente in cui è in rapporto.

I campi di esperienza sono un legame tra l'esperienza vissuta prima dell'ingresso nella scuola dell'infanzia e quella successiva nella scuola di base, sono strumenti quindi di riflessione e di dialogo attraverso i quali i bambini vengono progressivamente introdotti nella cultura, nella dimensione simbolica e quindi alfabetica, del mondo degli adulti.

b) - Le finalità educative della scuola primaria Promuove nel rispetto delle diversità individuali:

 lo

sviluppo della personalità;

 l’acqui

sizione e lo sviluppo delle conoscenze e delle abilità di base, fino alle prime sistemazioni logico critiche;

 l’appr

endimento dei mezzi espressivi, ivi inclusa l’alfabetizzazione in almeno una lingua dell’Unione europea.

Pone le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi.

Valorizza le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo.

Educa ai principi fondamentali della convivenza civile.

c) - Le finalità educative della scuola secondaria di primo grado

E’ finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio ed al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale.

(18)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 18 di 50

Organizza ed accresce le conoscenze e le abilità attraverso la cura della dimensione sistemica delle discipline, avvalendosi inoltre di percorsi di alfabetizzazione e di approfondimento delle tecnologie informatiche.

Sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi.

Fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e formazione promovendo e sostenendo percorsi di orientamento per la successiva scelta di istruzione e formazione.

8 - LE SCELTE CURRICOLARI

Il curricolo verticale costituisce il percorso formativo che la scuola offre ai propri alunni; è determinato dalla ricerca e della riflessione condotta negli ultimi anni dai docenti, al fine di adeguare la proposta formativa alle nuove istanze culturali , ai bisogni emergenti dal contesto territoriale e alla necessità di creare continuità educativa tra la scuola dell’Infanzia, della Primaria e quella Secondaria di I grado.

Attraverso il curricolo, dato dall’insieme di saperi ed attività proposte agli alunni e dalle condizioni di esercizio che l'Istituto crea al proprio interno, la scuola persegue le sue finalità educativo – didattiche.

Secondo quanto previsto dal DPR 215/99 esso si articola, prevalentemente, in :

Area prescrittiva, in cui le Indicazioni nazionali riferite ad obiettivi generali, obiettivi specifici e profili in uscita, trovano la loro contestualizzazione negli obiettivi formativi.

Essa è comprensiva di:

- Campi di esperienza (Infanzia) - ambiti disciplinari (Sc. Primaria);

- discipline (Sc. Secondaria di I grado), - attività opzionali(Sc. Secondaria di I grado).

Area facoltativa, in cui la scuola, in accordo con alunni, famiglie e territorio propone percorsi di integrazione mirati e diversificati per ciascun ordine di scuola).

Essa è comprensiva di:

- iniziative progettuali d’istituto;

- attività laboratoriali, anche con intervento di operatori esterni, diversificate per ciascun ordine di scuola;

- attività di individualizzazione in ambito disciplinare;

- attività di integrazione delle discipline;

- visite guidate e viaggi d’istruzione;

Il curricolo è sottoposto a periodica verifica al fine di garantirne l’adeguatezza ai bisogni , la coerenza con le innovazioni normative e con l'Identità della Scuola

Al fine di agevolare l'attuazione del curricolo, il collegio dei docenti ha deliberato di costituire, per alcuni ambiti, delle Commissioni, le quali, all'inizio dell'anno, sottopongono al collegio la pianificazione della propria attività, curando di mediare, periodicamente, un'adeguata informazione sul percorso intrapreso. Il lavoro impostato da queste commissioni assume le caratteristiche di un "Progetto" coordinato dalle Funzioni Strumentali specifiche.

8.1 - LE SCELTE DIDATTICHE

Principi didattici comuni e criteri trasversali di conduzione pedagogico-didattica.

I principi didattici assunti dai docenti della scuola come riferimento comune cui ispirare l’azione formativa possono essere così formulati:

- l’allievo costituisce il centro dinamico di un’azione didattica tesa a promuoverne il protagonismo nel percorso di crescita;

(19)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 19 di 50

- l’apprendimento è processo attivo, costruttivo e negoziale di elaborazione di significati che nasce da una motivazione ed è propiziato da un contesto adeguatamente predisposto e continuamente verificato;

- l’insegnante è il regista dell’esperienza didattico-educativa; egli, tenendo conto dei modi di apprendere dell’allievo, guida e stimola interessi e progetta percorsi e attività che favoriscano lo sviluppo di capacità e competenze attraverso l’acquisizione di conoscenze e abilità.

Quanto ai criteri di conduzione del processo educativo di istruzione e formazione, trasversali all’offerta formativa dell’Istituto complessivamente considerata, sono riconducibili alle attenzioni che seguono:

a) - Progettazione

La scuola tende a formulare le proprie proposte secondo una “cultura di progettazione”

maturata nel tempo, visibile in percorsi intenzionali strutturati per unità di apprendimento, laboratori, progetti .

Il carattere “progettuale” degli interventi è rilevabile nella loro impostazione "problematica":

a partire dall’esplicitazione di una tematica, vengono esplorate le connessioni con le discipline e proposte diverse attività; vengono considerati gli aspetti relativi all’ambientazione e ai

supporti necessari, vengono definite le modalità di verifica, di valutazione, di documentazione.

b) - Motivazione

L’azione di insegnamento si qualifica per la sua capacità di favorire la predisposizione del soggetto all'apprendimento. Le strategie condivise all’interno dell’Istituto puntano a:

- guidare gli allievi a prendere consapevolezza di ciò che sanno e non sanno fare, e a stimolarli a cercare soluzioni per approfondire, consolidare, recuperare capacità e competenze;

- utilizzare una didattica “esplicita”, che renda i soggetti partecipi degli obiettivi, del senso e dei criteri di valutazione dei percorsi di apprendimento;

- predisporre aspettative di natura cognitiva, operativa ed emotiva, problematizzando gli apprendimenti; inducendo a porsi domande, a formulare ipotesi sulla base di osservazioni, conoscenze; stimolando interessi; sollecitando la dimensione creativa della personalità;

- stabilire una relazione positiva aprendo e valorizzando spazi e tempi destinati al dialogo, all’osservazione partecipe, all’ascolto attivo, al fine di promuovere l’autovalutazione e la coscienza di sé come essere in crescita.

c) - Cooperazione

La conduzione didattica predispone modalità di apprendimento cooperativo attraverso l’utilizzo di pratiche di dialogo, discussione, confronto e collaborazione effettiva, così che le risorse di ciascuno possano integrarsi e convergere in ordine al raggiungimento di obiettivi comuni.

d) - Metacognizione

L’azione didattica tende a potenziare l'apprendimento attraverso pratiche metacognitive, volte a rendere i soggetti via via più consapevoli dei propri “processi di pensiero”. Si tratta, per i docenti, di favorire l’utilizzo, come base per i nuovi apprendimenti, delle conoscenze già possedute; di stimolare la verbalizzazione delle difficoltà, delle acquisizioni, dei significati e la riflessione sulle modalità cognitive attivate; di promuovere la costruzione di strategie, tecniche e procedure per affrontare imprese di apprendimento e di risoluzione dei problemi.

e) - Multimedialità

Il raggiungimento degli obiettivi viene favorito dalla predisposizione di una varietà di mediatori (attivi, iconici, simbolici) per assecondare i diversi stili cognitivi e per favorire un apprendimento significativo (interattivo, multimediale, ipertestuale).

(20)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 20 di 50

f) - Criticità

L’impostazione del lavoro scolastico punta a creare un clima relazionale sereno, in equilibrio dinamico tra esercizio della libertà e rispetto delle regole, tra incoraggiamento all’autostima e valutazione critica, tra motivazione alla realizzazione personale e all’affermazione di sé e consapevolezza e rispetto del valore dell’altro e della irrinunciabilità alla collaborazione.

g) - Spendibilità

Percorsi e unità di apprendimento sono caratterizzati dall’attenzione a privilegiare l’operatività e lo sviluppo di capacità e competenze attraverso conoscenze e abilità, nel rispetto dei contenuti culturali definiti dai documenti di riferimento nazionali.

l’Istituto cura la coerenza tra le varie iniziative e le scelte educative in riferimento ad alcuni valori - guida, sostanzialmente riconducibili alla peculiare Identità della scuola, al grande ambito dell’Educazione alla Convivenza Civile, nella convinzione che la scuola possa e debba dare un significativo contributo alla formazione “dell’uomo e del cittadino”.

9 - AREA DELL‟ INCLUSIONE/INTEGRAZIONE

L’anno scolastico viene caratterizzato dalla scelta di un Obiettivo Generale Formativo, comune a ogni ciclo di istruzione che costituisce il Macro Progetto d’Istituto. Tale obiettivo vuole rispondere a una peculiare esigenza educativa, in sintonia con il patrimonio pedagogico dell'Istituto.

Ad esso, pertanto, convergono alcune delle proposte formative progettuali e celebrative attuate dalla scuola e costituisce un particolare punto di vista dal quale progettare, osservare, verificare l'intero percorso sviluppato nell'Istituto, per l’anno scolastico 2012/2013:

9.1 - Inclusione: Tutti Inclusi, tutti Speciali

La scuola assicura accoglienza e adeguato servizio a tutti gli alunni, senza discriminazione alcuna.

Il percorso educativo della nostra scuola ha il fine di promuovere l’educazione integrale della personalità dei fanciulli e dei ragazzi, in un percorso graduale, stimolandoli ad un apprendimento partecipato e consapevole, rinforzandoli nella facoltà cognitiva, nell'attivazione delle risorse di cui sono dotati attraverso l’esercizio dell’autonomia personale, della responsabilità intellettuale, morale e sociale, della creatività e del gusto estetico. Mira, inoltre, a consolidare un atteggiamento di apertura e di solidarietà, sia nella socializzazione coni compagni, sia con la considerazione delle grandi problematiche umane, soprattutto di quelle che hanno come sfondo il disagio o il sottosviluppo.

A ciascuno domanda un fondamentale atteggiamento di disponibilità e di onesta apertura al cammino formativo proposto, libero da pregiudizi che possano ostacolarne una serena progressione.

Il percorso che si attua nell'I.C. persegue un fine formativo che richiede un impegno condiviso, segnato da coerenza e reciprocità. Sottolinea, cioè, il fatto che l'educazione non è frutto del protagonismo dei singoli educatori, dei quali si riconosce l'insostituibile apporto, ma principalmente di una paziente e laborioso intreccio di relazioni interpersonali, di testimonianza comunitaria, di un "clima" reso favorevole dall'apporto costruttivo di tutti, di un ambiente che, anche attraverso l'ordine, la pulizia, la forza istituzionale, la sobrietà, l'adeguatezza strutturale sostiene nei giovani sicurezza, ottimismo, serenità. In questo senso, l'Istituto promuove il valore di una "comunità educante", in crescita continua, soggetto e oggetto di permanente formazione.

Essa ribadisce la necessità di relazioni aperte, appropriate, fiduciose:

 tra gli insegnanti e gli allievi;

 degli insegnanti tra di loro, con il dirigente, le ogni altro addetto agli uffici scolastici;

 tra gli insegnanti e i genitori;

(21)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 21 di 50

 tra l'Istituto e le Istituzioni del territorio;

 tra i diversi organismi presenti nella scuola.

 La specificità della formazione dell'alunno nel primo ciclo si attua nell'ambito dei seguenti

 elementi:

 conoscenze;

 competenze,

 valorizzazione della persona;

 integrazione e socializzazione

 orientamento;

e mira a educare, istruire, orientare il cittadino di domani, aiutando l'alunno a rendersi:

 consapevole della propria individualità e protagonista delle proprie scelte;

 capace di integrarsi in una realtà in continua evoluzione e di interagire con gli altri;

 osservatore attento e progressivamente critico della realtà che lo circonda.

Gli insegnanti sono coinvolti in un processo di continua formazione, secondo un piano che sottolinea:

 l'urgenza di curare e aggiornare la personale preparazione professionale;

 la necessità di aderire a incontri e iniziative organizzati dall'Istituto per una riflessione comune attinente l'ispirazione cristiana della scuola e i valori educativi del suo Progetto;

 l'importanza di frequentare corsi interni o esterni su argomenti relativi ad aspetti didattici, normativi, educativi dell'istituzione scolastica.

La scuola e i genitori hanno un privilegiato "luogo" di incontro: l'educazione dei ragazzi. Ciò costituisce, in sé, un cammino formativo, sia per gli educatori che per i genitori. A fondamento di tale esperienza entrambi pongono l'ascolto, la comunicazione fiduciosa, la stima vicendevole, entrando il più possibile in alleanza, nella ricerca di ciò che è migliore per la crescita dei giovani.

Con la scelta stessa della Scuola si è stabilito un "patto formativo" in base al quale gli educatori riconosceranno il ruolo primario e di responsabilità svolto dalla famiglia, questa nutrirà fiducia nella scuola, nel suo Progetto Educativo e nei suoi operatori.

Accanto a questo impegnativo itinerario, l'Istituto potrà programmare per i genitori una serie di incontri formativi, con temi a carattere educativo, culturale.

9.2 - Criteri generali per l‟integrazione degli alunni diversamente abili

La scuola deve promuovere la valorizzazione delle diversità individuali sociali e culturali e costruire un ambiente educativo di apprendimento che consideri basilari la diversità, integrazione delle competenze, il rispetto dell’identità e la valorizzazione dei percorsi personali.

Solo così il bambino diversamente abile sarà accolto come portatore di novità e risorse per il cammino educativo di tutti ( legge 104/92 e successiva L. integrativa n. 136/99)

L’insegnante di sostegno, assegnato alla classe/sezione e non all’alunno, opera:

1. nelle classi comuni in cui sono inseriti soggetti diversamente abili;

2. collegialmente con i docenti assegnati alla classe in tutti i momenti della vita scolastica:

3. conoscenza degli allievi, rapporto con le famiglia, programmazione e verifica di obiettivi, contenuti , strumenti, tempi di realizzazione dell’attività scolastica.

4. Con interventi individualizzati .

9.3 - Progetto per l‟integrazione degli alunni diversamente abili

L’integrazione dell’alunno diversamente, abile prevede la stesura collegiale di un progetto individualizzato che miri a promuovere il massimo dell’autonomia, a favorire l’acquisizione di

(22)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 22 di 50

competenze e abilità espressivo comunicative, nonché basilari strumenti linguistici e matematici, relative alla potenzialità del soggetto.

La stesura della progettazione necessita di una mappa delle conoscenze di ogni specifico alunno attraverso:

a) la diagnosi funzionale: descrizione della compromissione funzionale dello stato psico- fisico dell’alunno redatto dall’ASL;

b) il profilo dinamico funzionale: indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento scolastico ,

c) il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno diversamente abile dimostra di possedere nei tempi brevi e nei tempi medi (due anni);

d) il piano educativo individualizzato: documento nel quale sono riportati e descritti gli interventi integrati e predisposti, in un determinato periodo di tempo.

Nel nostro Istituto Comprensivo si attuano modalità di raccordo funzionali alla continuità educativa tra i diversi ordini scolastici, (scuola statale dell’infanzia, primaria, scuola secondaria di 1° grado e superiori) attraverso lo scambio di notizie sul percorso educativo realizzato, evidenziando potenzialità e difficoltà dell’alunno e strategie utilizzate. La scuola mantiene inoltre rapporti di collaborazione con le altre agenzie educative presenti sul territorio, con l’ASL e con altri Enti Locali. Gli insegnanti di sostegno, gli insegnanti di classe e di sezione sia della scuola Primaria sia della Secondaria e dell’Infanzia che accolgono alunni diversamente abili, infatti, curano i contatti con gli specialisti dell’ASL del territorio e/o con gli specialisti privati. Inoltre hanno rapporto con le figure di riferimento degli Istituti scolastici di II grado nel quadro del progetto Orientamento e inserimento scolastico. Gli insegnanti partecipano agli incontri con le figure professionali sopra indicate anche in orario extrascolastico e/o in ambiente diverso da quello dell’Istituto Comprensivo di Crosia.

9.4 - Criteri per l‟inserimento degli alunni extracomunitari

La C.M. n. 93 del 2006 stabilisce che “ l’iscrizione dei minori stranieri nelle scuole italiane di ogni ordine e grado avviene nei modi e alle condizioni previste per i minori italiani e può essere richiesta in qualunque periodo dell’anno… I minori stranieri vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo… che il collegio dei Docenti deliberi l’iscrizione a una classe diversa, tenendo conto: dell’ordinamento degli studi nel Paese di provenienza, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella dell’età anagrafica; … dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione”.

L’iscrizione ad una classe inferiore a quella di riferimento anagrafica,tuttavia, può essere disposta solo in presenza di situazioni di particolare ed accertata difficoltà, previa deliberazione specifica dei Consigli di Classe.

9.5 - Progetto per l‟integrazione degli alunni extracomunitari

Nell’ Istituto sono presenti alunni stranieri provenienti da diversi paesi extracomunitari. Questi alunni presentano problemi d’apprendimento legati soprattutto alla conoscenza della nostra lingua e ciò rende difficile una loro reale integrazione.

Attività e obiettivi

Livello A: attività di alfabetizzazione tesa all’acquisizione di un lessico e di una capacità di comunicazione orale che permetta loro di destreggiarsi autonomamente nella vita quotidiana e di stabilire relazioni con i compagni e gli adulti.

Livello B: attività tese a migliorare le capacità di comprensione della organizzazione sociale.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati si farà ricorso ai metodi normalmente utilizzati per l’alfabetizzazione primaria degli alunni,

compresi quelli iconici, tenuto conto dell’età, della provenienza dei soggetti e della loro matrice culturale. L’attività di recupero naturalmente sarà svolta in costante accordo con i consigli delle classi in cui gli alunni sono inseriti.

(23)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 23 di 50

9.6 - Criteri didattici per gli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento

La dislessia, la disortografia e la discalculia sono definiti disturbi specifici poiché presuppongono un‟intelligenza nella norma e l‟assenza di problemi neurologici o sensoriali (disturbi visivi o uditivi) o psicologici primari o condizioni di svantaggio sociale.

Le recenti ricerche scientifiche hanno permesso di stabilire che i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) sono disturbi di origine costituzionale, determinati biologicamente.

Le singole difficoltà possono essere più o meno gravi e presentarsi associate tra loro o associate a disgrafia, a disturbo dell’attenzione (ADD) o disturbo dell’attenzione con iperattività (ADHD).

I segni predittivi a cui prestare attenzione perché possono indurre il sospetto di tali disturbi sono:

 lettura lenta, eseguita con fatica e quasi con sofferenza

 errori di decodifica delle parole e dei numeri, soprattutto scambiando l’ordine dei grafemi o delle sillabe o modificando l’ordine di lettura (anziché procedere da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso, lettura “random” -non lineare-)

 perdita del senso della parola dovuto al controllo del meccanismo di lettura e scrittura

 difficoltà nella comprensione del testo

 difficoltà di linguaggio (elaborazione linguistica e disnomia)

 distraibilità (non disattenzione)

 memoria di lavoro deficitaria (dimenticano le procedure, non mettono in atto gli automatismi, processi cognitivi sempre controllati)

 difficoltà di organizzazione spazio-temporale (orientamenti, direzioni, senso del tempo).

Gli insegnanti devono porre attenzione ai segni predittivi di DSA per predisporre metodologie funzionali a un apprendimento con pari opportunità. L’Istituto di Crosia, tuttavia, chiede alla famiglia di collaborare perché una stretta collaborazione tra insegnanti, famiglia e l’équipe degli specialisti dei DSA è molto importante per consentire l’attivazione di percorsi d’apprendimento più opportuni. I coordinatori e/o altro insegnante del consiglio di classe curano i contatti con gli specialisti dell’ASL del territorio o con gli specialisti privati. Inoltre possono avere rapporto con le figure di riferimento degli Istituti scolastici di II grado nel quadro del progetto Orientamento e inserimento scolastico. Gli insegnanti partecipano agli incontri con le figure professionali sopra indicate anche in orario extrascolastico e/o in ambiente diverso da quello dell’Istituto Comprensivo di Crosia.

Gli studenti con DSA hanno il diritto (Circolare Miur prot. n°4099/a/4/ del 05-10-2004 e Nota 5 gennaio 2005 Prot. n. 26/A 4°, Legge Regionale 2 febbraio 2010, n.4, LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 – Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico e decreto attuativo) di usare strumenti compensativi e/o possono essere dispensati, in maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, da alcune prestazioni. Gli insegnanti della classe, in presenza di un alunno con DSA, avendo a disposizione la tabella di correlazione tra DSA e strumenti dispensativi/compensativi, individueranno ed espliciteranno in funzione della specificità del caso, quali strumenti proporre, programmando le relative attività didattiche .

Misure dispensative:

□ lettura a voce alta

□ scrittura e copiatura dalla lavagna

□ lettura di consegne

(24)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 24 di 50

□ scrittura corsivo

□ scrittura veloce sotto dettatura

□ uso del dizionario cartaceo

□ studio mnemonico delle tabelline

□ studio mnemonico forme verbali, grammaticali

□ studio mnemonico tavole verbali Strumenti compensativi:

□ assegnazione di tempo aggiuntivo nelle verifiche

□ tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri

□ tabella dei mesi

□ tavola pitagorica

□ tabella delle misure

□ tabelle delle formule e/o procedure specifiche

□ calcolatrice

□ registratore/lettore mp3

□ cartine geografiche e storiche

□ tabelle della memoria di ogni tipo (ad es. grammaticali – forme verbali – analisi logica – analisi del

periodo – aiuti temporali)

□ computer con programmi di videoscrittura con correttore ortografico

□ computer con sintesi vocale o con software per il riconoscimento vocale

□ audiolibri

□ dizionari computerizzati

□ tabelle per lo studio di lessico e regole della lingua straniera

□ traduttori

□ libri di testo digitali Modalità operative:

□ scrittura nel carattere stampato maiuscolo da parte dell’alunno

□ scrittura alla lavagna in stampato maiuscolo (da parte del docente)

□ preparazione di verifiche scritte a computer in stampato maiuscolo / minuscolo con tipo e dimensione carattere (in genere Arial, Verdana, Palatino 12, 14, anche 16) ed interlinea adeguati al caso □ tempi più lunghi per lo svolgimento di esercizi, delle diverse attività e di prove scritte

□ interrogazioni e verifiche programmate

□ assegnazione di un minor numero di esercizi in classe

□ assegnazione di compiti a casa in misura ridotta

□ assegnazione di un minor numero di esercizi nelle verifiche

□ assegnazione di esercizi semplificati o personalizzati nelle verifiche

□ testi/materiali ridotti

□ utilizzo di tabelle e schemi

□ utilizzo di mappe

Criteri e modalità di verifica e valutazione

□ verifiche orali programmate

□ uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali

□ prove informatizzate

(25)

P.O.F. 2012 - 2013 Pagina 25 di 50

10- LE SCELTE EDUCATIVE

10.1 - L‟ORIENTAMENTO

I rapidi cambiamenti della società attuale, l’esigenza di nuovi modi di pensare, di comportarsi, di comunicare, evidenziano sempre più l’importanza per la scuola di mettere in primo piano l’orientamento. Oggi, un modello basato prevalentemente sull’informazione riguardante le scuole superiori o il mondo del lavoro, può risultare insufficiente; deve essere presente un

“orientamento alla vita”, in un processo formativo continuo, in un percorso che faccia acquisire competenze, trovare le informazioni necessarie, continuare a formarsi. E’ importante onoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, acquisire consapevolezza di sé… così il ragazzo, in collaborazione con l’adulto, potrà costruire un personale progetto, che prevederà verifiche e correzioni nell’adolescente che cresce e che matura in un processo continuo, per essere artefice del proprio progetto di vita.

Il Progetto prevede una serie di azioni concrete, aree di intervento, fasi di lavoro calibrati sull’utenza della scuola.

Scuola dell’Infanzia:

Scuola Primaria:

Scuola Secondaria di Primo Grado:

Incontro tra F.S. e genitori delle classi terze Open day F.S. per genitori e alunni primaria

tativi* per le classi terze

10.2 - CONTINUITÀ EDUCATIVA E DIDATTICA

Il concetto di continuità educativo-didattica fa riferimento ad uno sviluppo e ad una crescita dell’individuo da realizzarsi senza contraddizioni, salti o incidenti.

Ogni momento formativo deve essere pertanto legittimato dal precedente per ricercare successive ipotesi educative per l’autentica e armonica integrazione delle esperienze e degli apprendimenti.

In questo senso i docenti operano affinché l’ambiente scolastico garantisca continuità, affinché i contributi dei vari operatori e le risorse dell'istituzione siano opportunamente programmate.

La recente creazione dell’Istituto Comprensivo ha di fatto posto le basi più favorevoli per la diffusione della cultura della continuità, peraltro già ampiamente sperimentata.

Riferimenti

Documenti correlati

Il sé e l'altro - Il corpo e il movimento - Immagini, suoni e colori - I discorsi e le parole - La conoscenza del mondo Consapevolezza ed espressione culturale..

Inaugurata lo scorso anno la Scuola Secondaria di 1° grado, nel plesso della Primaria sono accolti gli alunni della Primaria, l’Ufficio della Presidenza e gli uffici Ata e Segreteria

Avvocato del Foro di Varese, Professore Ordinario di diritto Amministrativo, Università degli Studi

- confermare e potenziare la commissione di continuità con le scuole primarie e secondarie di secondo grado che preveda colloqui con le maestre e i coordinatori delle prime

c) Funzione strumentale per l'Area della psicomotricità, dell’educazione motoria e dell’avviamento alle discipline sportive: si propone di coordinare le attività curricolari con

Poiché una situazione di benessere psico-fisico, all’interno della classe, è la condizione indispensabile per ogni sviluppo-apprendimento, il docente favorisce un clima educativo

Il Collegio dei docenti e il Consiglio d'Istituto aggiornano annualmente la "Carta dei Servizi" per garantire efficienza, efficacia e trasparenza alle

L’Istituto Comprensivo è dunque rappresentativo di tutte le scuole che rientrano nel Primo Ciclo di Istruzione e Formazione, come previsto nella Legge n. 53/2003 e della