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e x2 /2 cos x 1 x2 0 x = 0 3 n Soluzioni + x4

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Academic year: 2022

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(1)

Esercizio 1.

a. Discutere al variare di α ∈ R la continuit`a della funzione

f (x) =





e−x2/2− cos x

xα x 6= 0

0 x = 0

in x = 0.

b. Calcolare il seguente limite d successione

n→+∞lim

3n− 2n

2n arctan 1 n!



Soluzioni

a. Utilizzando lo sviluppo di Mac-Laurin della funzioni esponenziale e coseno:

x→0lim

e−x2/2− cos x

xα = lim

x→0

1 −x22 +x84 − 1 +x22x244 + o(x5) xα

= lim

x→0

1

12x4−α









0 se α < 4,

1

12 se α = 4,

∞ se α > 4 .

b. Osserviamo subito che per n → +∞ sono valide le seguenti relazioni di asintoticit´a 3n− 2n∼ 3n e arctan 1

n!



∼ 1 n!, dalle quali deduciamo

n→+∞lim

3n− 2n

2n arctan 1 n!



= lim

n→+∞

3 2

n

n! = 0.

(2)

Esercizio 2.

Studiare la funzione f (x) =

x2− 5x − 6

|x| .

Dominio di f : D(f ) = (−∞, −1] ∪ [6, +∞).

Segno di f : f (x) = 0 se, e solo se x = −1 e x = 6; f (x) > 0 ovunque altrove nel dominio.

Limiti agli estremi: limx→−∞f (x) = limx→+∞f (x) = 1.

Eventuali asintoti: la retta y = 1 ´e asintoto orizzontale destro e sinistro per f .

Derivata prima (formula e dominio):

f0(x) =





5x + 12 2√

x2− 5x − 6, x > 6,

− 5x + 12 2√

x2− 5x − 6, x < −1,

sul dominio D(f0) = (−∞, −1) ∪ (6, +∞).

Discutere la derivabilit`a di f : poich´e lim

x→−1f0(x) = −∞ e lim

x→6+f (x) = +∞,

concludiamo che f non ´e derivabile nei punti x = −1 e x = 6 (punti di natura cuspidale).

Studio del segno di f (max/min):

f0(x)









> 0 ⇐⇒ x < −125 e x > 6 (compatibilmente con il dominio),

= 0 ⇐⇒ x = −125 ,

< 0 ⇐⇒ −125 < x < −1 (compatibilmente con il dominio),

⇒ il punto x = −125 ´e massimo (assoluto) per f ; inoltre x = −1 e x = 6 sono minimi assoluti per f .

Grafico di f :

(3)

a. Studiare, al variare di a > 0 la convergenza dell’integrale improprio Z +∞

0

ax ex+ e−xdx.

b. Calcolare l’integrale del punto a. per il valore a = 1.

Soluzioni

a. Notiamo subito che l’integrale proposto deve essere interpretato cone un integrale di Riemann generaliz- zato di seconda specie. Osserviamo infatti che la funzione integranda fa(x) = ex+eax−x `e continua e positiva su tutto [0, +∞). Valgono inoltre la relazione di asintoticit´a

f (x) ∼a e

n

, x → +∞.

Pertanto tale integrale converge se, e solo se a < e.

a. Calcoliamo quindi l’integrale di seconda specie Z +∞

0

1

ex+ e−xdx = lim

M →∞

Z 1+M 1

1 ex+ e−xdx.

Ponendo ex= t > 0, si ha x = ln t e quindi dt = t−1dt, da cui si ottiene

Z 1

ex+ e−xdx =

Z t−1 t + t−1dt =

Z 1

t2+ 1dt = arctan t + c = arctan(ex) + c.

Si ha infine Z +∞

0

1

ex+ e−xdx = lim

M →∞

Z 1+M 1

1 ex+ e−xdx

= lim

M →∞[arctan(ex)]M +11 = lim

M →∞arctan(eM +1) − arctan 1M +1 1

= π 2 −π

4 = π 4.

(4)

Esercizio 4.

Sia r la retta rappresentata dalle equazioni

(x + y + z = 1 x − y − z = 0

e sia Π il piano parallelo a r che passa per i punti A ≡ (0, 0, 0) e B ≡ (1, 1, 1).

a. Determinare un’equazione del piano Π;

b. determinare i punti giacenti sulla retta r e distanti 1 dal punto A.

Soluzioni

a. In forma parametrica la retta r `e definita da:



 x = 12 y = 12 − t z = t Il piano Π ha equazione:

ax + by + cz + d = 0 Imponendo il passaggio per A e B si ottiene:

ax + by + (−a − b)z = 0

Imponendo poi la condizione di perpendicolarit`a tra i parametri direttori di r e i coefficienti di Π si ottiene:

0a + (−1)b + 1(−a − b) = 0 ⇒ a = −2b Quindi:

−2bx + by + bz = 0 ⇒ 2x − y − z = 0

b. Intersecando la sfera x2+ y2+ z2 = 1 con le equazioni parametriche della retta si ottiene:

1 4 + 1

2− t

2

+ t2− 1 = 0 da cui

t = 1 ±√ 5 4 e quindi i punti sono

P1 = 1

2,1 +√ 5

4 ,1 −√ 5 4

!

, P2 = 1

2,1 −√ 5

4 ,1 +√ 5 4

! .

(5)

a. Siano V e W spazi vettoriali e sia L : V → W una applicazione lineare. Dimostrare che KerL ´e un sottospazio di V .

b. Siano V = C1([0, 1]) e W = C0([0, 1]) e g(x) = 2x. Assegnata l’applicazione lineare Lf (x) = f0(x), ∀ f ∈ V,

descrivere L−1{g} = {f ∈ V : Lf = g}.

Soluzioni

b. Utilizziamo la caratterizzazione generale

L−1{g} = {f ∈ V : f = f1+ f2, ove Lf1 = 0 (soluz. omog.) e Lf2= g (soluz. part.)}

possiamo calcolare

Lf1 = 0 ⇐⇒ f1 ∈ KerL ⇐⇒ f10(x) ≡ 0 su [0, 1] ⇐⇒ f1(x) ≡ cost su [0, 1]

e , utlizzando il teorema primo fondamentale del calcolo integrale Lf2 = g ⇐⇒ f20(x) = 2x, x ∈ [0, 1] ⇐⇒ f2(x) =

Z x 0

2tdt = x2, x ∈ [0, 1].

Abbiamo quindi che

L−1{g} =f (x) = x2+ c, c ∈ R .

(6)

Es. 1 Es. 2 Es. 3 Es. 4 Teoria Totale Politecnico di Milano - Ingegneria Biomedica Analisi Matematica 1 e Geometria 6-7-2017

Cognome: Nome: Matricola:

Esercizio 1.

a. Discutere al variare di α ∈ R la continuit`a della funzione

f (x) =





e−x2/2− cos x

xα x 6= 0

0 x = 0

in x = 0.

b. Calcolare il seguente limite d successione

n→+∞lim

3n− 2n

2n arctan 1 n!



(7)

Studiare la funzione f (x) =

x2− 5x − 6

|x| .

(Riportare in tabella i risultati e il grafico. Riportare concisamente i calcoli sul retro del foglio)

Dominio di f :

Segno di f :

Limiti agli estremi:

Eventuali asintoti:

Derivata prima (formula e dominio):

Discutere la derivabilit`a di f :

Studio del segno di f (max/min):

Grafico di f :

(8)

Esercizio 3.

a. Studiare, al variare di a > 0 la convergenza dell’integrale improprio Z +∞

0

ax ex+ e−xdx.

b. Calcolare l’integrale del punto a. per il valore a = 1.

(9)

Sia r la retta rappresentata dalle equazioni

(x + y + z = 1 x − y − z = 0

e sia Π il piano parallelo a r che passa per i punti A ≡ (0, 0, 0) e B ≡ (1, 1, 1).

a. Determinare un’equazione del piano Π;

b. determinare i punti giacenti sulla retta r e distanti 1 dal punto A.

(10)

Teoria.

a. Siano V e W spazi vettoriali e sia L : V → W una applicazione lineare. Dimostrare che KerL ´e un sottospazio di V .

b. Siano V = C1([0, 1]) e W = C0([0, 1]) e g(x) = 2x. Assegnata l’applicazione lineare Lf (x) = f0(x), ∀ f ∈ V,

descrivere L−1{g} = {f ∈ V : Lf = g}.

Riferimenti

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