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Il portfolio nella formazione dei neo-assunti

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Academic year: 2022

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Il portfolio nella formazione dei neo-assunti

13 dicembre 2021

Lorella Giannandrea

Patrizia Magnoler

(2)

Compiti del tutor del neo-assunto

Introdurre alla professione

Accompagnare la riflessione per il Bilancio di Competenze

Osservare la pra7ca di insegnamento Esplicitare e far esplicitare

Monitorare il cambiamento

Documentare il percorso evolu7vo del neo-assunto

Da dove vengo? (Curriculum formativo)

Dove sono? (Bilancio iniziale; la progettazione, il peer to peer)

Dove andrò? (Proiezione)

(3)

Il por4olio professionale

• È uno strumento che supporta il professionista nell’intento di mettere in luce le sue

competenze, abilità, prestazioni migliori

• Consente inoltre la valorizzazione delle

esperienze attraverso l’acquisizione di una postura riflessiva

• Accresce la consapevolezza dei propri punti di

forza e delle aree da sviluppare

(4)

Il por'olio nella formazione dei neo assun2

Permette di riattraversare il percorso formativo in una duplice ottica:

1. Analisi delle pratiche in aula con il supporto del tutor

2. Riflessione sull’esperienza formativa proposta

dai laboratori

(5)

Cosa si chiede al neo assunto

1. Recuperare aspetti dell’esperienza vissuta che hanno permesso di maturare

competenze utili all’insegnamento;

2. Scoprire ambiti di miglioramento;

3. Rendere visibile un percorso di autoprogettazione (PDP, Personal

Development Plan) verso le competenze caratterizzanti la professione di

insegnante

Allineamento tra proge.o personale di

professionalizzazione e bisogni della scuola e

della società

(6)

Passato, presente, futuro

• Ripensare al passato per ricostruire il senso delle traieCorie

• Indagare il presente per comprendere le proprie modalità di lavoro e rifleCere sulle situazioni

• AnHcipare il futuro in vista di un miglioramento e di una crescita professionale

Memoria -> riconoscimento -> promessa

(Ricoeur, 2004)

(7)

Il percorso

(8)

Il portfolio dei neoassunti

È strutturato in quattro parti:

1. Bilancio di

competenze iniziale 2. Il Curriculum

formativo

3. La documentazione dell’attività didattica 4. Il bilancio di

competenze finale.

(9)
(10)

CM 850/2015

IL PRIMO COMPITO:

accompagnare il Bilancio delle competenze, Art. 5

• Ai fini della personalizzazione delle attività di formazione, anche alla luce delle prime attività didattiche svolte, il docente neo-assunto traccia un primo bilancio di competenze, in forma di

autovalutazione strutturata, con la

collaborazione del docente tutor.

(11)

Come può collaborare?

Saper porre domande…..

• Ricostruire insieme il processo di apprendimento del mestiere

• Quando hanno percepito di aver appreso dall’esperienza e perché?

• Quali evidenze mostrano i cambiamenti, gli apprendimenti

• Percezione di efficacia: quando e perché

• Richiamo del rapporto tra teoria e pratica per leggere/affrontare il reale

• Le credenze presenti (predittori di comportamento)

(12)

Il pa@o formaAvo

2.

Il dirigente scolastico e il docente neo-assunto, sulla base del bilancio delle competenze, sentito il docente tutor e tenuto conto dei bisogni della scuola, stabiliscono, con un apposito patto per lo sviluppo professionale, gli obiettivi di sviluppo delle competenze…..

3. Al termine del periodo di formazione e prova, il docente neo-assunto, con la supervisione del docente tutor,

traccia un nuovo bilancio di competenze per registrare i progressi di professionalità, l’impatto delle azioni

formative realizzate, gli sviluppi ulteriori da ipotizzare

(13)

Il bilancio di competenze

• All’inizio del percorso: mettere in luce le

competenze percepita dal nuovo insegnante che entra nel percorso di formazione.

• Alla fine: provare a formalizzare una

definizione dei bisogni formativi futuri

(14)

Funzioni del Bilancio di competenze

• Orientativa -> si tende alla definizione di progetto professionale e formativo;

• Formativa -> è un’azione di cambiamento e sviluppo del soggetto, volta sia alla

valorizzazione dell’esperienza professionale, sia alla conoscenza del sé;

• Di Riconoscimento -> viene data visibilità

personale e sociale alle esperienze di lavoro e

di vita della persona.

(15)

Area delle competenze rela/va allinsegnamento (DIDATTICA)

Area delle competenze relative alla partecipazione scolastica

(ORGANIZZAZIONE)

Area delle competenze rela/ve alla propria formazione

(PROFESSIONALITA’)

Tre aree di competenza

(16)

Un bilancio…che forma

Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo

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Un buon bilancio aiuta a…

• precisare gli elementi sui quali far

convergere l’attenzione del tutor e del neo- assunto nella fase Peer to peer e nella

elaborazione del portfolio;

• predisporre una documentazione didattica chiara e pertinente da inserire nel portfolio digitale, al fine di individuare i cambiamenti necessari a migliorare il proprio agire

professionale;

• agevolare la preparazione della fase istruttoria curata dal tutor di fronte al Comitato di Valutazione, in ordine al

percorso formativo e professionale del neo- assunto (art. 13, DM 850, 2015).

(19)

IL CURRICULUM FORMATIVO

(20)

Il Curriculum formativo

• Ha lo scopo di documentare le esperienze più significaQve per lo sviluppo professionale del docente;

• Si traSa di scegliere quegli elemenQ che hanno

determinato il cambiamento, analizzandoli per

capire come si sono sviluppate le competenze e

quali sono gli sQmoli più efficaci per l’aUvazione

individuale.

(21)

La documentazione dell’attività

(22)

La documentazione dell’attività

Si articola in tre fasi:

• Progettazione

• Descrizione dell’attività

• Riflessione sull’attività

(23)

L’aGvità didaGca: in sintesi...

• Consente la documentazione di un’attività didattica da svolgere con gli studenti ed è organizzata in:

Progettazione mediante la compilazione di un’apposita

Scheda di progettazione → non è previsto il caricamento di alcun file di progettazione;

Documentazione, da realizzare in una sezione specifica Riflessione finale attraverso la scrittura di un testo libero.

• SUGGERIMENTO: rendere oggetto di questa sezione la stessa attività didattica che è oggetto della fase di peer to peer del

percorso formativo, in modo da collaborare con il tutor sia nella progettazione dell’attività sia nel suo svolgimento.

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Proge@azione

• La fase di progettazione prevede le seguenti azioni:

– progettare l’attività didattica nel formato in uso nella tua scuola

– inserire titolo, sintesi ed eventualmente associare i metadati indicati per descriverla

– redazione di un testo di descrizione della progettazione.

• Come documentare la progettazione:

– Attenzione alla coerenza tra finalità, obiettivi, attività, valutazione.

– Consapevolezza delle metodologie nella costruzione dei

dispositivi

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Descrizione

Nella pagina di Descrizione della progeOazione sono previste le seguenP azioni:

• a) compilazione dei campi a testo libero “Titolo dell'aTvità” e “Sintesi dell'aTvità”

• b) opzione a scelta mulPpla degli elemenP descriTvi dell’aTvità, laddove quesP sono applicabili, seguendo i tesP che guidano la scelta.

Vanno inseriP materiali predisposP dal docente, materiali

degli studenP, eventuali documentazioni audio e video

della lezione, le osservazioni «a caldo» emerse dagli

studenP o dal tutor accogliente.

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Riflessione

Nella Riflessione sono previste le seguenti azioni:

a) lettura delle domande “stimolo”

b) riflessione

c) elaborazione di un testo libero.

Si cerca di rivedere l’azione progettata e la sua realizzazione per evidenziare i cambiamenti e le differenze tra il progettato e l’agito.

Come è stata modificata l’azione?

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La riflessione sull’esperienza

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Domande per riflettere sull’esperienza

• Quali elemenQ che avevi previsto nella progeRazione sono staQ modificaQ durante l'azione?

• Quali sono state le ragioni del cambiamento? (evenQ imprevisQ, una non adeguata previsione dei tempi, una non adeguata valutazione delle difficoltà che avrebbero incontrato gli studenQ, sollecitazioni imprevedibili emerse nell'azione).

• Gli obieYvi previsQ sono staQ tuY raggiunQ? Se no, quali non sono staQ raggiunQ o sono staQ raggiunQ in modo diverso da quanto

previsto?

• Quali aYvità hanno avuto maggiore successo?

• La valutazione ha fornito informazioni adeguate sugli apprendimenQ? Quali zone d’ombra sono rimaste?

• Come miglioreresQ il percorso dopo averlo svolto?

• In parQcolare per rendere più coerente (coerenza interna) obieYvi, aYvità e valutazione cosa modificheresQ?

• In parQcolare per rendere più coerente (coerenza esterna) il percorso realizzato con Indicazioni nazionali/Linee guida cosa modificheresQ?

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Il bilancio finale e i bisogni formativi futuri

• Quali competenze (abilità, conoscenze, a=tudini) hai scelto di approfondire o hai approfondito in questo anno di

formazione? RiCeni siano migliorate? SoEo quali aspe=? E grazie a quali a=vità?

• Negli ambiC proposC quali sono i contenuC che riCeni di voler sviluppare/approfondire nel prossimo futuro sia in relazione ai tuoi interessi personali, sia alle richieste di miglioramento

della tua scuola (espresse dal PTOF e relaCve al tuo specifico

ruolo)? (quesConario con possibilità di scelta mulCpla)

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In conclusione

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