EDO 8 GIUGNO 2010
Esercizio 1. Data l’equazione scalare y
0(x) = y(x)
2y(x) − x .
i) Determinare l’integrale generale (soluzioni e loro intervalli massimali).
ii) Determinare la soluzione (e il suo intervallo massimale) del problema di Cauchy con dato
y(1) = 1.
iii) Determinare la soluzione (e il suo intervallo massimale) del problema di Cauchy con dato
y(−1) = − 5 8 . Soluzione
i) L’equazione `e un’equazione differenziale esatta con potenziale ϕ(x, y) = y
2− xy.
Bisogna poi ovviamente imporre la condizione y(x) 6= x
2 ,
altrimenti si annulla il denominatore. Le soluzioni sono quelle che rendono costante il potenziale e quindi
y
2− xy = c =⇒ y(x) = x ± √
x
2+ 4c
2 ,
a cui va aggiunta la condizione che il discriminante sia non negativo x
2+ 4c ≥ 0.
Notiamo inoltre che x
2+ 4c = 0 implica y(x) = x/2 che `e altres`ı vietato in quanto annulla il denominatore.
Quindi, al variare della costante c ∈ R, l’integrale generale `e
y(x) = x + √
x
2+ 4c
2 x ∈ R se c > 0,
y(x) = x − √
x
2+ 4c
2 x ∈ R se c > 0,
y(x) = x + √
x
2+ 4c
2 x ∈] − ∞, 0[ se c = 0,
y(x) = x − √
x
2+ 4c
2 x ∈] − ∞, 0[ se c = 0,
y(x) = x + √
x
2+ 4c
2 x ∈]0, +∞[ se c = 0,
y(x) = x − √
x
2+ 4c
2 x ∈]0, +∞[ se c = 0,
y(x) = x + √
x
2+ 4c
2 x ∈] − ∞, − √
−4c[ se c < 0, y(x) = x − √
x
2+ 4c
2 x ∈] − ∞, − √
−4c[ se c < 0, y(x) = x + √
x
2+ 4c
2 x ∈] √
−4c, +∞[ se c < 0, y(x) = x − √
x
2+ 4c
2 x ∈] √
−4c, +∞[ se c < 0.
ii) Dobbiamo determinare la costante c opportuna e anche il segno difronte alla radice.
y(1) = 1 =⇒ 1 ± √ 1 + 4c
2 = 1 =⇒ ± √
1 + 4c = 1.
Ora, essendo la radice quadrata positiva per definizione, dobbiamo prendere senz’altro il segno “+”; inoltre, essendo il dato iniziale x
0= 1 > 0, si ha, l`ı intorno, √
x
2= x. Si ha, quadrando
1 + 4c = 1 =⇒ c = 0 =⇒ y(x) = x + √ x
22 = x, x > 0.
iii) Ragionando come al punto ii), si ha y(−1) = − 5
8 =⇒ ± √
1 + 4c = − 1 4 , 1 + 4c = 1
16 =⇒ c = − 15
64 −→ y(x) = x − q
x
2−
15162 , x ∈
#
−∞, − r 15
16
"
.
Esercizio 2.
Si consideri l’equazione scalare y
0(t) =
³
y(t)
2− 1
´
2³
y(t) + max(0, t)
´ .
i) Provare che vale esistenza ed unicit`a locale del problema di Cauchy, qualunque sia il dato iniziale (t
0, x
0) ∈ R
2.
(Sugg. Per il caso t
0= 0, pu`o essere conveniente la seguente osservazione:
siano U ⊂ R un intorno limitato di x
0e V =] − a, a[⊂ R un intorno limitato di t
0= 0; sia L > 0 una costante di Lipschitz in U per g
1(x) = (x
2− 1)
2x e per g
2(x) = (x
2− 1)
2(perch´e L esiste?) e provare che ˜ L = L(1 + a) `e una costante di Lipschitz in U × V come richiesto dall’usuale teorema).
ii) Provare che
y
1(t) ≡ 1, t ∈ R; y
2(t) ≡ −1, t ∈ R; y
3(t) ≡ 0, t < 0 sono soluzioni dell’equazione.
iii) Provare che, per ogni (t
0, x
0) ∈ R
2con x
0> 1, la soluzione del problema di Cauchy `e strettamente crescente, tende a +∞ per t → sup I e dedurre che non `e definita per tutti i tempi t → +∞ (I `e l’intervallo massimale di esistenza e quindi si deve dedurre che sup I < +∞; usare un opportuno confronto).
iv) Provare che ogni altra soluzione `e definita per tutti i tempi (pu`o essere utile la Proposizione 5.10 delle dispense, con c
2= 0 e c
1opportuno. Inoltre, per soluzioni y < −1 in un qualche punto, pu`o essere utile anche la stima 0 ≥ y
0≥ y, sempre per opportuni punti).
v) Abbozzare un grafico qualitativo delle soluzioni.
Soluzione. i) La dinamica `e
f (t, x) = (x
2− 1)
2(x + max(0, t)), che `e continua. In particolare si ha
f (t, x) = (x
2− 1)
2x se t ≤ 0; f (t, x) = (x
2− 1)
2(x + t) se t > 0.
Se t
06= 0, allora f `e di classe C
1in un intorno di (x
0, t
0) e quindi c’`e
esistenza ed unicit`a locale. Se invece t
0= 0, allora usando il suggerimento,
per (t, x) ∈ U × V
|f (t, x) − f (t, z)|
≤ ¯
¯(x
2− 1)
2x − (z
2− 1)
2z ¯
¯ + ¯ ¯ ¡
(x
2− 1)
2− (x
2− 1)
2¢
max 0, t ¯ ¯
≤ L|x − z| + L|x − z| max 0, t ≤ L|x − z| + La|x − z| = L(1 + a)|x − z|.
Abbiamo quindi esistenza ed unicit`a locale anche per il caso t
0= 0. Notiamo che L esiste perch´e g
1e g
2sono di classe C
1.
ii) Ovvio.
iii) Studiamo il segno di f :
f (t, x) > 0 se e soltanto se x > − max(0, t), il che significa
f (t, x) > 0 se e soltanto se x > 0 e t ≤ 0 oppure x > −t e t > 0.
Quindi, per x > 1 si ha f (t, x) > 0 per ogni t ∈ R, da cui la stretta crescenza delle traiettorie con y(t) > 1. Essendo y ≡ 1 una soluzione, si ha che le traiettorie con dato x
0> 1 restano sempre maggiori di 1. Quindi le traiettorie con x
0> 1 sono strettamenti crescenti e inferiormente limitate dalla costante 1. Ne segue che sono necessariamente definite per tutti i tempi t → −∞ (si pu`o applicare per sempio la Proposizione 5.10 delle dispense con c
2= 0), e che si deve avere
t→−∞
lim y(t) = 1.
Infatti, essendo tale limite necessariamente esistente, finito e maggiore o uguale a 1, si deve avere
t→−∞
lim f (t, y(t)) = lim
t→−∞