As.Pe.I.E.T.S.
Corso di Formazione
Letteratura e poesia per l’infanzia e l’adolescenza
La morte narrata.
Provocazioni letterarie ed immagini suggestive per una riflessione sul vivere e sul morire
Katia Scabello Garbin Padova, 14 novembre 2018
Perché parlare di morte…..
“Sembra quasi un paradosso: se si esclude la morte, non si ha mai una vita completa;
e se la si accetta nella vita, si amplia e si arricchisce quest’ultima”
Etty Hillesum
Diario (1941-1943), Milano, Adelphi, 1985
“Una cosa è chiara: la cultura
contemporanea non sembra più capace di sopportare il pensiero della morte.
E cerca di occultarla”
Vincenzo Paglia
Sorella morte, Milano, Piemme, 2016, p.52
La Morte, intesa come esperienza del morire, dolore per il lutto, paura del
distacco e ricerca di significato ha generato, e continua ad ispirare, moltissima
letteratura
La scrittura, e la lettura, rappresentano il tentativo più alto per ampliare ciò che siamo in grado di cogliere dagli oggetti, dai fenomeni, dalle
manifestazioni comportamentali. Sono lo
strumento più avanzato per guadagnare territorio all’esprimibile sottraendolo all’indicibile
Domenico Barrilà, intr. A.Chambers, Siamo quello che leggiamo, Modena, Equilibri, 2011
LA LETTERATURA
“Se c’è qualcosa che la letteratura ci insegna con forza è a farci delle domande. Non a darci delle risposte. Un romanzo, un racconto, un poema ci obbliga a interrogarci intorno a ciò che siamo, a ciò che facciamo, in mille modi e in modo
differente per ogni lettore. Se l’arte ha qualcosa, è la capacità di metterci a dimora
nell’incertezza”.
Maria Teresa Andruetto
(intervista di Alfredo Dillon)
LETTERATURA e LETTURA
Leggere è una forma di incontro che può
generare un cambiamento in quanto coinvolge i processi cognitivi, emozionali e comportamentali.
È un’esperienza di crescita che avviene attraverso il piacere di leggere.
Libro educatore silenzioso
Raccontare la morte
La letteratura permette di inserire il tema della morte su un piano narrativo, permette di sperimentarlo nella complessità degli eventi e delle emozioni, obbligando il soggetto a confrontarsi con la finitudine e con il necessario divenire dell’esistenza
attraverso la fictio narrativa
“Siccome è un mistero, siccome non si sa cosa ci attende dopo la morte,
potrebbe attenderci qualcosa di buono,
e il sapere che dobbiamo morire non ci impedisce di continuare a desiderare il Bene come sempre”
F. Campione, La domanda che vola.
Educare i bambini alla morte e al lutto, Bologna, EDB, 2012
DEATH EDUCATION
Perché parlare di morte con i bambini?
▪Diritto di conoscere e capire la realtà che li circonda
▪Diritto ad avere spazi di condivisione di un pensiero che si sviluppa molto precocemente:
curiosità e ancestrale angoscia di morte
I bambini e la morte
R.Vianello, M.L. Marin
(Università degli studi di Padova)
❖2-3 anni il bambino non ignora la morte (piccole esperienze, tv, fiabe, racconti): sa distinguerla dal semplice dormire
❖Dopo i 3 anni progredisce la capacità di comprensione, confermata dai pensieri sulla possibilità di morte propria e dei propri genitori (ansie di separazione, paure d’aggressione)
I bambini e la morte
❖Dai 4-5 anni l’idea di morte è associata all’irreversibilità e all’universalità; è assente il concetto di cessazione delle funzioni vitali
❖5-6 anni, insieme ad un crescente atteggiamento attivo nei confronti del fenomeno, si sviluppa il concetto di cessazione delle funzioni vitali e la morte, in taluni casi, è vissuta come evitabile per mezzo della destrezza e dell’abilità umana
I bambini e la morte
“Il bambino di fronte alla morte sembra evidenziare una utilizzazione ottimale
delle strutture intellettuali”
R.Vianello, M.L.Marin, La comprensione della morte nel bambino, Firenze, Giunti-Barbèra, 1985.
Lettura ad alta voce e lettura dialogata per una Death Conversation
«Leggere e parlare di morte avvicina a quella capacità concettualizzante che si
manifesta durante l’elaborazione del lutto»
L.Di Profio, L’educazione tanatologica, Napoli, ESI, 2014, p.35
L’opera letteraria
✓Palestra in cui anticipare e sperimentare conoscenze ed emozioni
✓Weltanschauung
✓Educazione etica
La qualità dell’offerta libraria:
qualità del testo e delle immagini originalità del racconto
verità psicologica
qualità della veste tipografica
LETTERATURA e LETTURA
“Raccontare la morte significa allora, prima di tutto creare nuovi sfondi di senso all’interno dei quali collocare la nostra narrazione. Sfondi precari,
certamente, che debbono trovare la forza di rifiutare la tentazione dell’onnipotenza e del totalitarismo”
R.Mantegazza, Pedagogia della morte, Troina (Enna), Città Aperta, 2004, p.156
“Penso che l’importante non sono le cose, ma il senso che noi diamo alle cose.
Prima o poi la morte attende tutti.
Più importante del rimandare la morte è darle un senso”
L’ultimo Elfo Silvana De Mari,
Milano, Salani, 2004
Grazie per il vostro prezioso ascolto e…buona lettura!
Katia