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ALATEO. Galatone: notevole incremento del turismo dal 2014 al Periodico Indipendente di Informazione Cittadina

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il ALATEO

Anno 5 - Numero 2 - 2018

Periodico Indipendente di Informazione Cittadina

Galatone: notevole incremento del turismo dal 2014 al 2017

L’Agenzia Regiona- le del Turismo Puglia Promozione ha pubbli- cato la descrizione sta- tistica dei dati sul Turi- smo in Puglia dal 2014 al 2017. Se il 2016 è stato l’anno record del turismo in Puglia che ha segnato l’ingresso nella top ten delle Re- gioni Italiane per nume- ro di presenze comples- sive, il 2017 ha segnato un ulteriore buon incremento di arrivi e presenze complessive rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche il nostro Comune, Galatone, ha registrato un notevole incremento della presenza di turisti, italiani e stranieri, dal 2014 al 2017, con un au- mento di 6.381 turisti. Un grande successo è stato registrato nel 2017 che ha visto la presenza nella no- stra Galatone di ben 10.303 turisti.

Naturalmente quando si verificano simili risultati il me- rito deve essere attribuito a una serie di fattori convergen- ti, simultanei e sincronici che hanno contribuito in sinergia al raggiungimento dell’obiettivo. Gli operatori turistici, le strutture ricettive, i musei, le bellezze architettoniche, l’of- ferta culturale, l’ambiente, le associazioni e l’amministra- zione comunale in carica nei suddetti anni. Quest’ultima, i cui punti cardine del proprio programma erano proprio la cultura e il turismo, ha saputo coordinare, motivare, indirizzare e creare quelle condizioni che hanno portato al successo. Gli eventi collegati ai Festeggiamenti per il V centenario della Morte di Antonio De Ferrariis Galateo, il Museo delle Macchine di Leonardo da Vinci di Giusep- pe Manisco, il Museo della Radio di Alberto Chiantera, l’apertura al culto del Santuario del SS. Crocifisso della Pietà, l’adesione all’associazione “Borghi Autentici d’Ita- lia”, l’adesione all’Associazione “Città del SS. Crocifis- so”, Notte Glamour, il restauro del frantoio del Palazzo Marchesale e semi-ipogeo di P.zza San Sebastiano, la presenza a Galatone della trasmissione RAI “Sereno Va- riabile” di Alberto Bevilacqua, la partecipazione alla Fiera del Turismo e del Tempo Libero di San Gallo, la parteci- pazione alla Bit di Milano dove l’assessore alla Cultura, al Turismo e alla Pubblica Istruzione, Sondra Dall’Oco,

ha presentato il brand “Galatone Città del Galateo” che Luigi De Giorgi

ha accompagnato le eccellenze del territorio: beni cultu- rali, agroalimentare, accoglienza (B&B), il conferimento della Cittadinanza Onoraria a numerosi Cittadini che vivono fuori Galatone e che hanno poi promosso l’im- magine di Galatone nei paesi dove vivono, come per es. Fernando Colazzo, Antonio Lerario, Luigi Martalò, Emanuele Arciuli, il Premio Internazionale di Poesia e Prosa “Città del Galateo” ed altri dell’Associazione Ver- bumlandiArt, l’Associazione “Assomigranti Galatonesi nel Mondo”, il Festival Nazionale del Cortometraggio scolastico e per giovani filmaker dell’Associazione Cul- turale “Gabriele Inguscio”, i concorsi Nazionali e Mostre Fotografiche del Fotoclub l’Occhio, la partita del cuore

“Nazionale Italiana Attori vs Rappresentativa Galatea dell’Associazione Teatrale “Civico 20”, l’evento “Viag- gio nello Spazio di Samantha Cristoforetti” a cura del- la Scuola Secondaria di I Grado “A. De Ferrariis” e del Prof. Franco Baldassarre, il Festival Internazionale di Musica “Eufonè, suoni e voci …oltre” a cura dell’Istituto Comprensivo Polo 2 Galatone, la presenza a Galatone di oltre 70 artisti del “Salon Internazionale dei Pittori De- corativi” provenienti da ogni parte del mondo, dagli Stati Uniti, dalla Svezia, dal Giappone, dall’Australia ecc. a cura dell’associazione “CREATTIVAmens”, l’Associa- zione Caledda che ha portato il nome di Galatone in tutt’Italia con la partecipazione alle Infiorate, i vari eventi culturali (nell’ambito di “Galatone in Corte”, “Estate Ga- latea” o altri) che hanno visto a Galatone la presenza di personaggi famosi come Craig Warwick, Fabio Za- vattaro, Mario Giordano, Vittorio Sgarbi, Marina Ripa di Meana, Enrica Bonaccorti, Carla Fracci, Catena Fiorel- lo, Vito Bruschini, ecc., l’Associazione “Open Your Mind, l’Associazione “Centro Studi Galatana”, il Centro Cultu- rale Palazzo Leuzzi, l’Associazione “A Levante”, Piccolo Principe, l’Associazione Ecomuseale “Kroke”, il Circolo Cittadino “Il Galateo”, il Comitato Carnevale Galatone- se, Federcasalinghe Donne Europee, la costante opera di informazione e comunicazione ad opera de “La Po- stilla” e de “Il Galateo” e naturalmente la Pro Loco in pri- ma fila (mi scusino coloro che sono sfuggiti), tutti hanno contribuito alla diffusione dell’immagine di Galatone e al raggiungimento di questo grande successo.

Ci auguriamo che si continui su questa strada, per- ché il turismo deve rappresentare una delle principali fonti di crescita dell’economia galatonese.

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il ALATEO

L’Asso- c i a z i o n e S p o r t i v a

“Gli amici del mare - Sezione S a m u e l G r a s s o ” ha attuato un proget- to trienna- le con le classi terze delle Scuola Secondaria di Pri- mo Grado - Istituto Comprensivo Polo 2 - di Galatone, con l’obiettivo di favorire la conoscenza del mare, delle gioie e dei rischi collegati al suo legame con l’uomo. Il Progetto, dal titolo “L’uomo e il mare” prevedeva una serie di lezioni/laboratori in riferimento al mare sotto tut- ti i punti di vista: “Dieta di Mare nella letteratura”, “La tutela delle specie marine e la pesca”, “Ambiente mari- no salentino e specie ittiche: la pesca sostenibile”, ecc.

Gli studenti, al termine del percorso formativo, hanno prodotto un articolo di giornale sulla complessiva espe- rienza progettuale. Il nostro giornale “Il Galateo” è stato invitato a collaborare con l’associazione individuando la Giuria e pubblicando l’articolo di giornale che si sarebbe classificato al primo posto. Lo abbiamo fatto con grande piacere anche in considerazione delle finalità educative e culturali del progetto.

Gli studenti hanno prodotto i seguenti articoli:

- S.O.S. Biodiversità !!! (alunne Gabrieli Noemi, Giuri Alessandra, Marzo Marica - Classe IIIA);

- Pescare nel Salento (alunni Vittorio Quagnano, Da- niele Riccardi, Alessio Greco - Classe IIIA);

- Impariamo a non essere più dei pesci fuor d’acqua!

(alunni Cucci G., Garacci S., Margiotta Casaluci C., Pin- ca V. - Classe IIIB);

- Inquinamento dei mari: Problema da risolvere (alunni Minerba L., Migliaccio M. - Classe IIIB);

- Sulla riva … ciò che è nascosto agli occhi! (Alunni Inguscio S., Marra L. - Classe IIIC);

- La pesca sostenibile (alunne Sara Malerba e Chia- ra Cuppone - Classe IIIA);

- Ora sappiamo che pesci pigliare! (alunne Chirivì Federica, Perrone Sofia, Sergio Gloria, Silvani Laura – Classe IIIB);

L’UOMO E IL MARE

- L’Ambiente Marino Salentino (alunni Inglese Davi- de, Montefusco Jacopo, Colopi Alberto – Classe IIIA).

La Giuria, composta dal Prof. Luigi De Giorgi (Presidente - Dirigente Scolastico in pensione), dalla Prof.ssa Angela Mazza (Docente di Scienze Naturali/

Scienze Integrate presso I.I.S.S. “E. Medi” Galatone);

dalla Prof.ssa Silvana Francone (Docente di Materie Letterarie in pensione) e dalla Dott.ssa Elena Tondo (Laureata in Biologia Marina) ha deliberato di assegna- re il Primo Premio all’art. Impariamo a non essere più dei pesci fuor d’acqua! (alunni Cucci G., Garacci S., Margiotta Casaluci C., Pinca V. – Classe IIIB), che qui di seguito pubblichiamo. La premiazione è avvenuta il giorno 7 aprile 2018 presso l’aula multimediale dell’I- stituto alla presenza degli studenti, dei docenti e delle autorità civili e scolastiche.

Facciamo i complimenti all’Associazione Sportiva

“Gli amici del mare – Sezione Samuel Grasso”, nata nel 2015 con l’intento di ricordare Samuel Grasso, noto ristoratore appassionato di pesca e di numerose attività connesse alla vita in mare e al Consiglio Direttivo, com- posto da Mario Grasso (Presidente), Vittorio Tarantino (Vice Presidente), Davide Rizzo (Segretario), Carmine De Martinis (Tesoriere), per i loro progetti educativi ri- volti ai giovani. I complimenti vanno anche alla Dirigen- te Scolastica Dott.ssa Anna Maria Valzano e a tutto il corpo docente per la loro apertura verso il sociale ade- rendo a questo progetto.

Arianna Resta Supplemento a “La Notizia”

N. 2/2018

Via G.A. Ferrari, 18 - 73100 Lecce Direttore Responsabile Cesare Vernaleone Aut. Trib. di Lecce n. 572 - Iscriz. ROC n. 5458-I

Iscr. R.E.A. C.C.I.A.A. n.174958 Direttore Responsabile

Cesare Vernaleone Direttore Editoriale

Luigi De Giorgi

Hanno collaborato per questo numero:

Luigi De Giorgi, Arianna Resta, G. Cucci, S. Garacci, C. Margiotta Casaluci, V. Pinca, Vittorio Zacchino, Veronica Terragno, Silvana Francone, Tommaso terragno, Giuseppe Gatto, Donato Stapane, Pino Mariano, Farmacia del Mare, Salvatore Resta, Giumig, Antonio Lerario, Jenny Manisco, Maria Elena Tiene.

Distribuzione Gratuita Grafica, Impaginazione e Stampa

Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente la responsabilità degli autori.

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GALATONE: Il progetto “L’uomo e il mare” per sensibilizzare al rispetto del nostro bene comune

- Stasera ci vediamo per cena ok? - Allora alle 21 ci troviamo in piazza! Andiamo a mangiare sushi.

Queste, che potrebbero apparire per chiunque delle battute normali tra amici, soprattutto il sabato sera, invece potrebbero tramutarsi in un incubo per i ragazzi frequentanti le classi terze della scuola secondaria di primo grado “Principe di Napo- li” dell’Istituto Comprensivo Polo 2 di Galatone. Eh sì, perché a questi giovani risuonerebbero forti e chiare le parole di Giuseppe Piccioli, pro- fessore universitario che nell’ambito del progetto triennale “L’uomo e il mare”, ha paventato gravi rischi per la salute dei pesci e poi del più gran- de predatore della catena alimen- tare, ossia noi uomini. Consumare pesce crudo espone il consumatore a gravi rischi. La presenza di mercu- rio in pesci grandi ha effetti mortali anche sugli uomini. Ma le parole del prof. Piccioli non sono state le uni- che a stimolare l’attenzione e l’inte- resse delle classi terze del Polo 2.

Se ormai il sushi non convince, perché crudo, si potrebbe comun- que incontrare gli amici, il sabato

Cucci G., Garacci S., Margiotta-Casaluci C., Pinca V.

Classe IIIB

“IMPARIAMO A NON ESSERE PIÙ DEI PESCI FUOR D’ACQUA!”

Tra i banchi di pesci e quelli di scuola e a tavola: il nostro mare immenso, profondo e segreto

sera, magari a casa e proporre un bel minutal marinum. Mirko Grasso

ha tenuto una lezione sulle usanze alimentari dei latini, dimostrando che il pesce era un piatto molto pre- libato e diffuso già nel II sec a. C. In questo incontro sono stati acconten- tati anche quanti non sanno cucina- re pesce, perché possono ricorrere al salsum sine salso, ossia un’in- venzione di cuochi imperiali che davano alla carne una parvenza di pesce. La parte normativa è toccata al capitano della Capitaneria di porto di Gallipoli; sebbene la materia trat- tata non sia semplice, la chiarezza del relatore ha suscitato attenzione e interesse. La pesca sportiva e ri- creativa necessitano di una comuni- cazione di esercizio.

Questo progetto durato tre anni ha avuto un obiettivo sostanziale, spiegabile con un proverbio cinese:

Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita. In altre parole i ragazzi hanno capito quanto sia importante guardare un ogget-

to, il mare in questo caso, da tanti punti di vista; ogni approfondimento trattato da un docente ha contribui- to non solo alla conoscenza perso- nale, ma anche al cambiamento di abitudini o di atteggiamenti derivanti da ingenuità o ignoranza. Discutere e affrontare argomenti significativi è stata un’occasione per riflettere su come siamo, su come facciamo le cose, a volte con superficialità o con disinteresse, senza sapere che il nostro comportamento attuale ha ripercussioni anche sulla nostra vita futura. Aver cura di noi è un obietti- vo importante, un obiettivo che ora sembra quasi inutile, perché la giovi- nezza è l’età dell’hic et nunc! Grazie agli esperti del nostro Progetto ab- biamo capito qualcosa in più di noi e di quel patrimonio che è parte di noi.

L’ Istituto Comprensivo Polo 2 di Galatone si apre a lezioni di esperti per conoscere il mare, ri- spettare l’ambiente e protegge- re la propria salute nell’ambito del progetto triennale L’uomo e il mare, in memoria del nostro concittadino Samuel Grasso, giovane amante del mare.

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il ALATEO

LU “PANIERI” GRECO SALENTINO DI GALATONE TRADIZIONALE FESTA-MERCATO E DEI GIOVANI

Fin dalla prima metà del Seicento (nel 1623 l’artefice Pietrantonio Pu- gliese, subentrato al defunto padre Sansone, aveva ultimato la costru- zione della prima chiesa del Croce- fisso) la comunità volle una grande festa di popolo in suo onore .

La festa venne affiancata e sup- portata successivamente da una fiera, che con parola grika, fu denominata (e lo è ancora oggi) “panieri”. Un termine “panieri” (altrove paniri) che deriva dal gre- co moderno panighiri che compendia, qui a Galatone, come in tutto il Salento, sacralità religiosa e tradizione mercatale. (Cfr. G. ROHLS, Vocabolario dei Dialetti Sa- lentini vol. II, Munchen 1959, p.447-448).

Con quell’evento seicentesco veniva istituita, nel segno della Controriforma, una moderna festa cattolica che andava a sovrapporsi ed assorbiva una molto più antica festa pre-cristiana. Lu “panieri” si tiene ancora oggi il 2 maggio a margine della supplica popolare all’I- cona miracolosa del Crocefisso.

Ma fino alla metà del ‘600 la fiera si svolgeva in Agosto in onore della Madonna dell’Abbondanza, una pieve rurale ricca di beni e in funzione nel luglio 1580 quando la visitò il vescovo Bovio: di essa resta traccia nel nome della contrada “Bondosa”, ai margini della strada provinciale Galatone-Galatina. La fiera dell’Ab- bondanza durava otto giorni, dal 21 al 29 Agosto, du- rante i quali veniva esercitato l’ufficio del mastro merca- to (magister nundinarum), una magistratura provvisoria di antica istituzione che applicava sanzioni per piccoli reati commessi nel corso della fiera, commutando in- frazioni e pene in introiti sonanti. A 30 anni dalla costru- zione della chiesa del Crocefisso, il 16 maggio 1653, visto l’afflusso di forestieri richiamati a Galatone dai mi- racoli, e il gran commercio di robbe comestibili et altre mercantie praticato nei giorni della festa, l’Universitas

galatea (guidata dal sindaco Giovan Camillo Frezza mio antenato materno) fece supplica affinché l’antica fiera dell’Abbondanza (da tempo dismessa a causa del crollo di quella pieve) venisse commutata in Fiera del Crocefisso nei giorni dal 2 al 10 maggio, con tutte le franchitie giurisdizionali, authorità e preheminentie connesse. (L’originale della supplica è pubblicato in F.

POTENZA, Il Comitato Culto.SS.Crocifisso di Galatone Origine e sviluppo della festa. Galatina Congedo 1996, pp.27-28). Così 80 anni dopo, nell’Apprezzo del 1733, il perito Costantino Manni richiamava “la fiera che si tie- ne in Galatone dal vespro delli due del mese di maggio per tutti i diece del medesimo mese”.

Oggi la fiera si svolge il 2 maggio con delibera com- missariale del 1927 (Comm. Pref. C. Bruno).

Il panieri di maggio era molto atteso dai giovani gala- tonesi d’ambo i sessi che indossavano il vestito buono per l’occasione e, se oggigiorno amano sciamare negli infiniti va e vieni del cosiddetto struscio, in passato ba- davano a mettersi in evidenza agli occhi dei coetanei.

Consuetudine particolare della gioventù di quell’epoca fu quella di scambiarsi come pegno d’amore “dolci va- riamente colorati a forma di cuore comprati alle barac- che della “cupeta”, oggi desueti. L’etnologo concittadi- no Felice Moro (Lu Panieri, “Agenda di Galatone 2002 a cura di Vittorio Zacchino) ravvisa in quella tradizione il retaggio di una antichissima festa primaverile pre-cri- stiana legata, come tante altre feste di Maggio, al ri- sveglio della natura, in sostanza una festa dell’amore e della fecondità. Sul ceppo dell’antica festa pagana la Chiesa, a metà del ‘600, innestò la grande festa odier- na del Crocefisso della Pietà facendola propria. La qua- le, fino agli anni della nostra adolescenza, conservò la gentile usanza del dono e del pegno d’amore fra fidan- zati.

Vittorio Zacchino

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Intervista a Don Angelo Corvo

rettore del Santuario del SS. Crocifisso

1. Don Angelo, an- che quest’anno ci ap- prestiamo a vivere uno dei periodi più intensi per la nostra comunità cittadina: i festeggia- menti per il SS. Croci- fisso. Come Rettore del Santuario e punto di riferimento per i fedeli, come viene vissuta, dal suo punto di vista, que- sta festa dalla città di Galatone?

L’approssimarsi del mese di maggio e, con esso, i festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso, sta veden- do la partecipazione quotidiana al rito del Responsorio che si tiene ogni sera al termine della S. Messa. Con mia personale edificazione ho notato che mai come quest’anno i fedeli che partecipano alla S. Messa sono così numerosi. Negli anni precedenti, infatti, la maggior parte dei fedeli arrivava in chiesa solo per assistere al Responsorio, mentre quest’anno partecipano con rac- coglimento a tutta a celebrazione eucaristica, e questo è segno che si comprende che la devozione al Cro- cifisso non ha significato senza la partecipazione alla Eucarestia.

2. In un momento storico che appare sempre più lontano dalla Chiesa, dai valori religiosi, dalla fede, il culto del SS. Crocifisso sembra resistere e mantenersi vivo nei fedeli, non solo galatonesi, che mostrano sempre grande partecipazione. Cosa contribuisce a mantenere forte il culto del SS. Cro- cifisso?

Il momento storico che stiamo vivendo non credo stia allontanando dalla Chiesa, al contrario credo stia

“attendendo” dalla Chiesa un segnale di speranza che il mondo di oggi non riesce più a dare. E’ una gran- de sfida per noi credenti: non è una statua che salva il mondo, ma la testimonianza di cristiani quotidiana- mente impegnati a rendere ragione della fede che pro- fessano con le labbra, ma fanno fatica a manifestare con le opere. La devozione da sola non basta, se non scaturisce dalla fede e non porta alla fede. O rischie- remmo di essere “cristiani” solo dal 1 aprile al 4 mag- gio… Il Crocifisso mantiene viva questa speranza, ma esige da noi di essere portatori di fiducia in un mondo scontento e insoddisfatto dalla false promesse di una cultura che si preoccupa troppo dell’immagine e troppo poco dell’essenziale.

3. Qual è il messaggio che ancora oggi il SS.

Crocifisso può dare a tutte le persone che, con fede e speranza, si accostano a lui?

Io vorrei provocare con una domanda “al contrario”:

ci chiediamo sempre cosa può dare Cristo a noi, ma la risposta è lì, sulla Croce. Egli ha dato la vita per noi, cosa altro potremmo aspettarci? Chiediamoci, invece, cosa noi possiamo dare a Lui per ricambiare questo amore. Magari trasmettere lo stesso amore verso i no- stri fratelli, o verso i nostri nemici, o verso i lontani e coloro che si aspettano una mano testa e una parola buona. Gesù lo ha detto tante volte: Come ho fatto io così fate anche voi e, ancora, Amatevi gli uni gli altri.

Fin quando ci rivolgeremo a Cristo solo per chiedere senza promettere anche di ricambiare, la nostra devo- zione rischia di restare sterile e la nostra preghiera ina- scoltata se chiediamo solo “rimetti a noi i nostri debiti”

senza assumerci l’impegno, conseguente, “come noi li rimettiamo ai nostri debitori”.

La ringrazio per la Sua gentilezza e disponibilità, Don Angelo.

Veronica Terragno

IL CROCIFISSO DEI MIRACOLI IN UN RICORDO

Il 2 maggio, giorno dei Miracoli, le strade che dai paesi vicini portavano a Galatone, erano particolarmente affollate di pellegrini a piedi, a volte, per voto, scalzi.

Altri arrivavano su traini, “torote, scialabà ...”, trainati da asini, muli e cavalli.

Per il 2 maggio, il nostro grande giardino, situato alla periferia del paese, diventava parcheggio gratuito di questi mezzi d trasporto, “an gloria ti lu Signore”, diceva mia madre.

Si attendeva con ansia l’arrivo dei “furastieri” e per noi bambini ciò segnava l’inizio della festa! Venivano accolti dalla mia famiglia con gioia e forte senso di ospitalità, secondo quella che era una delle Sette Opere di misericordia. Si offrivano loro taralli, paste e

un immancabile bicchiere di vino o di “rosolio”.

Poi ci si recava in chiesa per assistere, alle ore 14, alla “Solenne Ora dei Miracoli”. Per questo evento la chiesa era sempre gremitissima, ma in mezzo alla gente si apriva un varco che permetteva ad alcuni devoti, particolarmente bisognosi di grazie, di poter accedere verso la miracolosa icona del Crocifisso “a strascinuni” (in ginocchio) e alcuni anche con la lingua sul pavimento.

All’uscita dal Santuario, terminata la solenne funzione, si sentiva sempre parlare di miracolose guarigioni.

Ora l’atmosfera non è più quella !

Silvana Francone

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il ALATEO

Intervista al presidente del comitato festa M.llo Maurizio De Braco

1. M.llo Maurizio De Braco, da centi- naia di anni i Gala- tonesi festeggiano il SS. Crocifisso della Pietà; ci può sintetizzare quali iniziative sono sta- te prese quest’anno dal Comitato Festa al fine di mantenere alta l’immagine del- la festa, considera- ta una delle migliori di tutto il Salento?

Innanzitutto mi lu- singa e mi emoziona essere Presidente del comitato festa del S.S. Crocifis- so della Pietà 2018, in quanto figlio di questa terra così amata. Il culto del S.S. Crocifisso, ha origini lontane nel tempo,testimonianza di una devozione che non co- nosce tramonto. Le diverse iniziative, dalle luminarie spettacolari, ai fuochi d’artificio, dalle performance mu- sicali alle novità che possono registrarsi, rappresenta- no il contorno di una festa che deve essere principal- mente religiosa, da vivere come manifestazione di fede e di colloquio intimo con il santo, non avulsa quindi dai valori della carità cristiana.

2. Conosciamo le difficoltà che i Comitati hanno sempre incontrano a reperire i fondi necessari, dif- ficoltà intensificatesi negli ultimi anni. Quest’anno come si è proceduto in tal senso?

La sfida è difficile ed impegnativa, perché sappia- mo che i tempi che viviamo sono all’insegna dei sa- crifici giornalieri. Ma, saranno proprio queste difficoltà a fornirci lo stimolo necessario a puntare al massimo, per dare alla cittadinanza galatonese e ai “forestieri”, modo di apprezzare una manifestazione: bella, ben organizzata, sobria, ma senza eccessi ed apparenze futili. Ci stiamo, adoperando, pertanto, insieme ai miei collaboratori, che ringrazio vivamente, affinché questo avvenga.

3. Fino a due anni fa la cosiddetta “Asta” per assicurarsi il privilegio di portare a spalla la sta- tua del SS. Crocifisso ha rappresentato sempre una cospicua somma per far fronte alle sempre più ingenti spese per l’organizzazione della festa. Tale modalità è stata sostituita da altre procedure?

Si, indubbiamente, l’Asta” è stata per più di cent’an- ni, una tradizione ed un segno identificativo non solo della Festa ma dell’intera nostra comunità. Portare la statua a spalla per le vie del paese, è stato sempre considerato un privilegio, ed ha rappresentato anche una parte economicamente importante per l’organizza-

zione dell’evento stesso. Ma crediamo che la generosità e il cuore dei cittadini non verranno meno, nonostante non sia più possibile vivere quest’evento. Ci affidiamo alla immensa devozione di quanti si offriranno a portare a spalla la Statua del nostro amato S.S. CROCIFISSO.

4. Sig. Presidente, sono state programmate delle iniziative di comunicazione e di diffusione del pro- gramma della festa al fine di incrementare la pre- senza di turisti e forestieri a Galatone nei giorni di festa?

Si. Tenendoci al passo coi tempi, anche noi abbiamo creato dei canali social per la comunicazione e diffusio- ne del programma festa:

Pagina Facebook:

www.facebook.com/comitatocrocifissogalatone Pagina Instagram:

www.instagram.com/sscrocifissogalatone;

Hashtag: #sscrocifisso2018.

Così facendo potrete seguirci per rimanere aggior- nati sui preparativi e vivere i vari momenti della festa ovunque vi troviate.

5. Sig. Presidente, sappiamo che da anni, nell’am- bito della festa, vengono organizzate delle iniziati- ve collaterali , come per esempio la “Passeggiata Folkloristica dei Cavalli” il 1° maggio e “Musica No- scia” il 5 maggio. Pensa che sia opportuno fare delle convenzioni con gli organizzatori di tali eventi al fine di farli rientrare ufficialmente tra quelli della festa?

A questa domanda non posso rispondere in maniera precisa, in quanto rimangono iniziative importanti, affi- date alla volontà e alla competenza delle varie associa- zioni, che comunque contribuiscono a rendere ancora più ricco il programma dei giorni di festa. Chiudo con un “GRAZIE” al Sindaco, all’ Amministrazione Comuna- le per la collaborazione, a tutti i cittadini di Galatone, le associazioni e tutte le attività commerciali per il loro con- tributo e sostegno, che come sempre è stato prezioso.

Buona Festa a tutti.

Grazie per la Sua gentilezza e disponibilità, M.llo Maurizio De Braco.

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Luigi De Giorgi

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“IN PIEDI COSTRUTTORI DI PACE”

serata in nome della pace e del dialogo

Grandissimo evento a Galatone per la I Edizione del Premio di Arte e Poesia Sacra, un’iniziativa che è nata per promuovere l’integrazione tra popoli e culture diver- se, con la poesia e l’arte che saranno il collante per una società inclusiva che vive la differenza come risorsa.

L’ evento è organizzato dall’Associazione Culturale VerbumlandiArt, Presidente Regina Resta, La Caritas Diocesana, direttore don Giampiero Fantastico, vicedi- rettore don Giuseppe Venneri e il Rettore del Santuario del SS. Crocifisso della Pietà, don Angelo Corvo.

La Mostra di Arte Sacra sarà inaugurata il 1° Mag- gio, alle ore 17.30, nella Chiesa di Sant’Antonio e re- sterà aperta al pubblico fino al 10 maggio. Altre esposi- zioni saranno nella sede della Caritas Diocesana in via Giacomo Leuzzi, 85.

Il giorno 6 maggio 2018, alle ore 19,00, nel Santua- rio del SS. Crocifisso della Pietà di Galatone avrà luo- go la premiazione nel corso di una serata eccezionale denominata: “IN PIEDI COSTRUTTORI DI PACE” don Tonino Bello, titolo del Progetto “La Catena della Pace”.

Saranno presenti il Vescovo della Diocesi di Nar- dò-Gallipoli S. E. Mons. Fernando Filograna e il Presi- dente della Provincia Antonio Gabellone, Carlo Roberto Sciascia (Critico d’Arte), Goffredo Palmerini (Scrittore - Giornalista), Annella Prisco (Scrittrice – Funzionario della Regione Campania), insieme ad ospiti di fama nazionale ed internazionale: Massimo Milone (Direttore di RAI Vaticano), George Onsy (Poeta, scrittore, arti- sta egiziano, docente dell’Università del Cairo), OTAC DEJAN LAZAROV (Parroco di Pozarevac), SLAVICA PEJOVIC (Presidente dell’Associazione Culturale Maj- dan) ZLATOMIR JOVANOVIĆ (Direttore di Radio Rom di Obrenovac e presidente dei poeti e scrittori Rom),

SLAVKA KLIKOVAC (presidente dei poeti e scrittori del Montenegro), SETHI KRISHAN CHAND (Poeta, Scritto- re, Autore, Artista Fotografo internazionale)

“Sarà una serata sul Tema della Pace e della Dife- sa dell’Ambiente che

tutti insieme possiamo e dobbiamo promuo- vere per contribuire alla sensibilizzazione dell’intera società mon- diale” riferisce la Pre- sidente Regina Resta.

“L’evento sarà inoltre un’occasione di in- contro e di scambio di esperienze che valoriz- zano l’Arte e la Poesia come veicolo di socia- lizzazione e di coesione

sociale tra persone differenti per genere, per età, per razza, cultura, religione e provenienza sociale in un contesto di reale dialogo interculturale” continua Regi- na Resta. “Tutti i prestigiosi ospiti offriranno in questo contesto motivi di scambi culturali per lo sviluppo di co- noscenze e competenze che consentono di realizzare il grande progetto dell’Associazione VerbumlandiArt della Catena della Pace che si sta diffondendo nel mondo”

conclude Regina Resta.

Nel corso della serata sono previsti intermezzi mu- sicali con la partecipazione della Soprano Alessia Van- taggiato Terragno. Un evento da non perdere!

Luigi De Giorgi

IL MESE DI MAGGIO nei proverbi

• sci a masciu mi esciu a lli carrare mi ripesciu (a maggio passeggerò per i viottoli di campagna per ammirare la bellezza dei fiori)

• non cè nuddru masciu senza miessi (non c’è maggio senza mietitura)

• masciu, tienime ca casciu (il cambio di stagio- ne ci rende un po’ deboli)

• l’acqua ti la Crosce cuasta lu nosce (se piove il 3 maggio le noci saranno guaste)

• scià priamu lu Crucifissu cu ni enchia lu ca- nisciu (preghiamo il Crocifisso perché ci dia un ab- bondante raccolto di frutta e ortaggi)

Silvana Francone

1° PREMIO ARTE E POESIA SACRA - GALATONE

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il ALATEO

Francesco Rolli è nato a Galatone il 4 Ottobre 1864 da An- tonio e Filomena Fe- dele.

Figlio d’arte, si è educato ed adde- strato nella bottega paterna divenendo col tempo un esperto cesellatore e mobilie- re. Sul finire dell‘800 avvia a Galatone, in via Lecce, un piccolo laboratorio destinato ad ingrandirsi e di- ventare una realtà im- prenditoriale di rilievo per il territorio e fonte di lavoro,

di occupazione ed insegnamento per tanti giovani.

Ancora oggi, in Provincia, sono attive aziende artigiane che lavorano il legno, i cui titolari sono stati suoi “di- scepoli”. Per la pregevole eleganza ed accuratezza nei lavori eseguiti e per la notevole abilità e capacità imprenditoriale, Francesco raggiunge una grande noto- rietà nell’intera provincia, acquisendo commissioni sia di carattere civile, per conto delle più importanti famiglie del tempo, sia di carattere sacro per conto di varie isti- tuzioni religiose.

Il giorno 24 Giugno 1889 sposa Felicia Milelli e dal loro matrimonio nascono i figli: Antonio, Michele, Ma- ria, Filomena (detta Nena), Cesare, Erminio e Cosimo.

Gli ultimi tre, insieme al primogenito Antonio, in età da lavoro, potenziano e rafforzano l’azienda paterna, dive-

nendo raffinati ed accurati ebanisti.

Fra gli anni ‘20 e ‘30 del novecento, Francesco, al fine di modernizzare la propria attività, acquista, tra i pri- mi imprenditori del suo settore in provincia e in anticipo sulla concorrenza, macchinari elettrici d’avanguardia per la lavorazione del legno.

Per la modernità, la qualità ed il valore del comples- so aziendale, Francesco Rolli ha ricevuto diversi ricono- scimenti e premi.

Della sua produzione si possono, ancora oggi, am- mirare opere di pregio, quali il portone del Santuario del- la Madonna della Grazia, la porta d’ingresso del “Sedile”

(attuale Circolo Cittadino in piazza Costadura), la teca di San Giuseppe conservata nella Chiesa Maria SS. As- sunta e numerosi mobili ed infissi conservati in alcune dimore della famiglia Leuzzi in Galatone e della Famiglia Galluccio in Galatina. Lascia i suoi cari il 2 Aprile 1945.

FRANCESCO ROLLI (1864/1945)

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L’onda populista del 4 marzo non ha risparmiato ne- anche la nostra Città che solo alcuni mesi fa, in netta controtendenza nazionale come Lecce, eleggeva un Sindaco del partito di Renzi.

A nulla sono valsi gli appelli unitari al voto di Flavio Filoni per i candidati del centro sinistra o l’impegno di- retto di alcuni esponenti di spicco della maggioranza in campagna elettorale.

I galatonesi hanno invece premiato i partiti del cen- tro destra e il Movimento Cinque Stelle.

E’ già finita la luna di Miele tra il Primo Cittadino e la

“sua” Galatone?

Lo scopriremo solo vivendo, tuttavia l’esito delle ele- zioni, pur se in parte atteso, ha preso molti alla sprovvi- sta per la sua portata. Non si tratta certo del più grande sconvolgimento politico della storia repubblicana, ma per non pochi elettori rappresenta uno sconvolgimento emotivo senza precedenti.

Quando il malcontento sociale è profondo e dura- turo non basta un po’ di cosmesi e di propaganda per controllare l’elettorato. Il 55% degli italiani ha votato contro le forze che hanno governato fino ad oggi il Pa- ese, contro i Monti, i Letta, i Renzi, i Gentiloni. L’establi- shment si era illuso che con la vittoria di Macron, la cosiddetta onda “populista”, alzatasi in occasione della Brexit e della vittoria di Trump, avesse esaurito la sua forza propulsiva. Il simultaneo successo del Movimen- to 5 Stelle e della Lega di Salvini invece ha dimostrato che non è così e che anche in Italia bisogna fare i conti col populismo, termine ormai diventato di uso comu- ne nei mezzi di comunicazione di massa e nel dibattito politico.

Ma una cosa è riconoscere questo dato di fatto og- gettivo, altra cosa è la sua comprensione. Nella vita pubblica, “populismo” è diventato un insulto che alcu- ne persone usano per qualsiasi cosa. Ma è assoluta- mente possibile darne una definizione più rigorosa. Il populismo è un modo di articolare la domanda politica e sociale che parte dalla base e, da una prospettiva contro-egemonica, si leva contro le élite politiche, fi- nanziarie o mediatiche considerate come un’oligarchia separata dal popolo.

Un’oligarchia preoccupata unicamente dei propri in- teressi. E proprio per questo si può comprendere come il populismo abbia ormai sostituito la vecchia divisione destra-sinistra, che è una divisione “orizzontale”, con una divisione “verticale”: quelli che stanno sotto, contro quelli che stanno sopra.

Ma il populismo non è una ideologia, può infatti conciliarsi praticamente con tutte le ideologie, ma è soprattutto uno stile. Sono considerati leader populisti personalità politiche totalmente diverse tra loro, si pen- si a Pablo Iglesias e Marine Le Pen oppure a Jeremy Corbin e Viktor Orban.

A detta di quelli che lo criticano, il populismo consi- ste nella semplificazione eccessiva di questioni pubbli- che complicate, ridotte a caricature adatte a soddisfare

gli appetiti dei più e a suscitare in essi irrazionali e con- troproducenti istinti contestatori. Tale semplificazione agitatoria danneggerebbe non solo il perseguimento del bene collettivo, ma anche quello degli interessi di coloro che si fanno attrarre da tale semplificazione.

È implicita in questa concezione del populismo un’im- magine negativa delle moltitudini: il “popolo” è spesso disinformato, distratto, disinteressato al bene comune, volatile nelle preferenze e nel giudizio politico, attratto dalle semplificazioni concettuali, estraneo alla raziona- lità e al senso civico richiesto dall’analisi dei problemi sociali ed economici più urgenti e complessi.

Non solo: in tale accusa è implicita una valorizza- zione paternalistica del ruolo delle élite tecnocratiche, considerate le più adatte a identificare e interpretare le vere esigenze e i veri interessi delle persone comuni.

La maggioranza dei cittadini vivrebbe, secondo gli anti-populisti, in una sorta di falsa coscienza indotta da mancanza di competenze, da pigrizia cognitiva, e da un uso smodato della TV o dei social media, che non per- metterebbero alle persone comuni di giudicare da sé del proprio destino politico.

C’è la tendenza di interpretare i fenomeni populisti solo come fenomeni negativi, distruttivi, riconducibili a questo preciso momento storico caratterizzato dal crol- lo dell’ordine.

Insomma un nuovo spettro si aggira per l’Europa:

quello del Populismo!

Tuttavia questa è una lettura di comodo, utile al siste- ma, a chi ci ha portato a questa situazione di non ritorno.

E’ indubbio che il M5S e la Lega di Salvini hanno fat- to della politica anti-establishment la loro carta vincente, ma è pur vero che sono state le uniche forze politiche che hanno utilizzato meglio di altre tecniche comuni- cative più efficaci per intercettare gli umori della gente comune, che ragiona sempre meno secondo i vecchi schemi delle ormai, per certi versi anacronistiche, ca- tegorie di destra e di sinistra, a volte funzionali solo a chi vuole il demos diviso in tribù secondo l’antico divide et impera. Questo risultato elettorale è semplicemente il sintomo di uno scontento ampio e trasversale, ci dice che il cittadino è stanco della rappresentanza politica, delle sue scelte, delle sue ipocrisie, delle sue incapacità di far fronte ai problemi reali del Paese.

Dietro una certa classe politica inetta in realtà si na- scondono èlite ben più pericolose, potentati economici che agiscono nel totale disinteresse della vita della gen- te comune. Banche che giocano sporco con i risparmi dei lavoratori. Grosse aziende che ricevono denari pub- blici per poi delocalizzare dove meglio conviene. Senza contare le mafie i cui proventi formano una zona grigia con il mondo della finanza. E dulcis in fundo l’Unione Europea, che da luogo di raccordo dei popoli, si è tra- sformata in un mostruoso Leviatano burocratico che im- pone tagli alle spese sociali in nome della santissima austerità. Mettere in evidenza tutto ciò è certamente po- pulismo! Votare per movimenti e partiti politici che me-

IL MOMENTO POPULISTA

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il ALATEO

Sono passati 10 anni da quando un gruppo di 31 per- sone lungimiranti fondarono a Galatone l’UNITRE – Universi- tà delle tre età – mettendo le basi di quella che, anno dopo anno, è diventata una delle migliori associazioni del terri- torio, non solo di Galatone, ma di tutto il Salento. Attualmente l’UNITRE conta n. 160 soci.

Il giorno 7 aprile 2018, presso il Palazzo Marchesale di Galatone, è stato presentato il libro “Il Decennale dell’UNITRE “I Galati” nel quale è descritta la sua storia. Il segretario attuale, Lorenzo Terragno, ha illustrato in forma multimediale, con in-

termezzi del Presidente Elio Alba, della Vice Presiden- te Vicaria Maria Antonietta Defina, di altri componenti del Direttivo e soci Antonio Musca, Dolores Francone, Francesco Stapane e Pasquale Potenza, evidenziando le innumerevoli attività dell’Associazione nel corso de- gli anni e la sua nobilissima funzione culturale e sociale che ha ricoperto e ricopre per tutta la cittadinanza. Solo a titolo di esempio e per far comprendere la mole e la qualità delle attività svolte, elenchiamo alcune di esse:

corsi di informatica e uso del computer, ginnastica dol- ce, inglese, francese, spagnolo, balli di gruppo, disegno, cartapesta, beni culturali, burraco, cucina, tecniche di medicina cinese, teatro.

Facciamo i complimenti all’UNITRE di Galatone ed Auguriamo che possa festeggiare centinaia di altri de- cennali.

UNITRE Galatone festeggia il suo primo decennale

Luigi De Giorgi

Maria De Giovanni riceve il premio

“L’ECCEllenza del Territorio”

L’Associazione “Arcadia Lecce” ha conferito a Ma- ria De Giovanni dell’Associazione Sunrise il Premio

“L’ECCEllenza del Territorio”. Tale premio è nato nel 2011 con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare tut- te le attività imprenditoriali, associative oppure anche singoli cittadini che con il loro operato hanno fornito un notevole contributo alla valorizzazione del Salento e ad accrescerne la fama a livello nazionale ed internazio- nale.

MARIA DE GIOVANNI vive nel Salento, a Borga-

gne, si occupa di comunicazione; speaker radiofonica, collabora come redattrice con il giornale “Nuovo Quoti- diano di Puglia”, conduce diversi programmi televisivi, presenta e modera eventi. Diverse sono le sue colla- borazioni come critico letterario e musicale. Blogger del sito www.salentodonna.it, fondatrice e presidente dell’associazione culturale Sunrise, costruisce le bi- blioteche in corsia, si occupa di progetti volti all’aiuto dei disabili, delle donne, delle famiglie. È una donna impegnata nel sociale e conosciuta su tutto il territorio salentino. Ha avuto numerosi riconoscimenti per la sua attività di grande divulgatrice della cultura, coniugata al sociale.

Ha pubblicato il libro “Sulle Orme della Sclerosi Multipla”, un libro autobiografico che ha avuto e con- tinua ad avere un grande successo in tutta Italia. E’ un inno alla vita, un grido di incoraggiamento e di forza verso chi lotta ogni giorno contro questa malattia, un invito a vivere, senza abbandonarsi al dolore, con l’a- more e con il donare se stessi agli altri.

Donato Stapane glio di altri hanno saputo interpretare il disagio di chi sta

sotto contro chi sta sopra non è regressione culturale e ideale, bensì l’unico strumento legale rimasto al cittadi- no per far sentire la propria voce.

Accettare la sfida del populismo significa compren- dere che non è possibile opporsi al capitale globale senza lottare per la riconquista della sovranità popo- lare, la quale a sua volta comporta la riconquista della sovranità nazionale.

Populismo significa appellarsi alla popolazione, chi invece sostiene il contrario e lo presenta solo come un momento negativo da superare al più presto ha della politica un’idea aristocratica ed elitaria, non certamente democratica, poiché ritiene che il popolo debba essere tenuto lontano dalla gestione degli affari pubblici, pensa che la gente debba essere solo spettatrice e non prota- gonista.

Giuseppe Gatto

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PINO MARIANO OMAGGIA LA CITTÀ DI GALATEO CHE SE NE FOTTE

Pino Mariano Mentre segui-

tavo a credere che del Galateo non im- portasse niente ad alcuno, e mi cruc- ciavo, ho ricevuto una solenne smen- tita proprio il giorno di Pasqua: un dono da lontano, una po- esia da Lussembur- go, che fa onore al nostro paese : un sonetto pasquale del grande poeta salentino Pino Ma- riano. Esso esalta Galatone e Galateo sottolineando che Pasqua è sempre un passaggio da una posizione retrograda ad una di avanzamento civi- le, nel senso classico, di rinnovamento, nel significato greco di paskha, che Mariano, ha riproposto cristiana- mente da degno amico di Senghor. Ma la nostra Gala- tone nei suoi vertici seguita a sbattersi del suo Galateo, nonostante questo frizzante sonetto di Mariano secon- do il quale a Galatone fuma la testa grazie ai suoi nati e a quanti si innamorano di essa e della sua bellezza.

A dispetto dei suoi vertici non interessati

Vittorio Zacchino Conchiusione 1

jieu ca su’ de Martanu o Minervinu me ne vegnu coppe coppe a stu paese de Galatèu de Susanna o de Zzacchinu:

e cquai me ne bbinchiu chinu chinu

de amicizia e dde curtura senza spese:

cquai scrivìa nnu pueta salentinu comu mie sti sunetti de furèse cquai nc’era nnu medicu latinu cu nna capu de grecu finu finu nnu filosofu ca pare nn’ateniese a mmenzu è ccappatu lu Vittoriu ca te iddi te parla cu llu coriu senza sordi e gglorie nnè ppretese Galàtune:

sì, la mente li ferve a stu paese ci è vvivu lu penza de luntanu -lu ‘Ntoni lu Silviu e llu Tatèu- ma fra quiddi forsi cchiù vvicinu nnu picca su’ ccappatu puru jieu ca scènnu de Pergoletu a Ffurcignanu a ‘n ssonnu m’è vvinùtu Galatèu Conchiusione 1

io che sono di Martano o Minervino/me ne vengo piano piano a questo paese/di Galateo Susanna o di Zacchino e qui mi sazio pieno pieno/di amicizia e cultura senza spese/qui scriveva un poeta salentino

come me questi sonetti da villano/qui c’era un medico latino/con una testa da greco fino fino /

un filosofo che sembra un’ateniese/in mezzo si è trovato Vittorio/che di loro parla con il cuore

senza soldi glorie né pretese/Galatone:/sì la mente gli bolle a questo paese/chi è vivo lo pensa da lontano / -Antonio e Silvio e Tateo-/ ma fra quelli forse più vicino / un poco mi ritrovo pure io / che andando da Pergoleto a Fulcignano / in sogno mi è apparso Galateo.

L-Oberkorn 31.3.018

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il ALATEO

LA CURA DEL CORPO: UN ATTO D’AMORE

svolgono importanti attività metaboliche: modulano i processi infiammatori, riducono l’aggregazione piastri- nica, abbassano la pressione arteriosa, migliorano la sensibilità all’insulina e favoriscono la funzionalità del sistema nervoso centrale. Si trovano principalmente nell’olio di pesce, ma anche nei semi di chia. Le fonti vegetali come i semi di lino forniscono acido alfa-lino- lenico (ALA) che una volta assunto deve subire varie trasformazioni enzimatiche per dare EPA e DHA. Gli studi sugli effetti degli omega-3 sono innumerevoli e confermano che un loro utilizzo a dosaggio corretto può avere un effetto positivo sulla salute. Si deve fare attenzione ad acquistare prodotti con oli certificati per purezza e qualità. Il dosaggio può essere di 1-2 grammi al giorno. Un’adeguata integrazione di vitamine rientra in un programma di prevenzione, soprattutto quando con l’avanzare degli anni si altera la flora batterica in- testinale, la quale garantisce un efficace assorbimento delle sostanze nutritive o la loro trasformazione nelle corrispondenti forme attive.

Le vitamine assolvono numerosi compiti nel nostro organismo: fungono da coenzimi in svariate reazioni biochimiche del nostro metabolismo, ma in molti casi hanno anche azione antiossidante, come per esempio le vitamine A, E e C. Tra tutte, di fondamentale impor- tanza è la vitamina D, di cui siamo quasi tutti carenti.

Essa è coinvolta nella regolazione del ciclo cellulare, nel metabolismo del calcio e nella regolazione del si- stema immunitario. Sarebbe sempre bene associarla Negli ultimi decenni si è assistito a un graduale in-

cremento della durata della vita media. Nonostante ciò, l’allungamento dell’età non sempre trova corrisponden- za nella qualità della vita. Infatti, sembra pressoché scontato che con l’avanzare dell’età, un individuo deb- ba iniziare a manifestare sintomi e valori clinici alterati, spesso e con troppa rassegnazione associati al passare del tempo e ad un decadimento fisico fisiologico. Nella maggior parte dei casi la medicina allopatica può inter- venire solo quando le alterazioni sono già evidenti. Le terapie in genere si concentrano sulla cura degli effetti dell’invecchiamento ed agiscono principalmente sui sin- tomi e non sulle cause delle malattie. In questo scena- rio, la prevenzione non sempre riveste un ruolo princi- pale e molto spesso le cure mediche contribuiscono a prolungare la vita sì, ma in uno stato di malattia.

La prevenzione riguarda la riduzione dello stress, o meglio ancora la gestione dello stress, l’esercizio fisico, una nutrizione adeguata, in modo da mantenere o rista- bilire uno stato di salute cercando di riportare i parametri fisiologici ai livelli ottimali. Oggigiorno, a causa dei ritmi frenetici, non sempre siamo in grado di alimentarci in modo adeguato e con il giusto apporto di macro e micro- nutrienti. A tal proposito l’integrazione riveste un valido aiuto per far fronte a quelle carenze nutrizionali che a lungo andare possono causare l’insorgenza di uno sta- to infiammatorio e patologico. Un’attenzione particolare va riservata agli omega-3, acidi grassi polinsaturi (EPA, acido eicosapentaenoico, DHA, docosaesaenoico) che

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può essere di aiuto nelle terapie ipoglicemizzanti e per chi soffre di sindrome metabolica.

La longevità che caratterizza la nostra epoca esiste grazie alla medicina tradizionale: cure sempre migliori e l’abbattimento della mortalità infantile hanno permes- so un rapido allungamento della vita. Tuttavia, il vero problema per il futuro della nostra società è nella quali- tà della vita e cioè in come è vissuta la nostra esisten- za anche nelle sue ultime decadi. Il corpo è la manife- stazione tangibile e concreta della nostra esistenza e il rapporto che abbiamo con esso determina in larga misura la relazione che abbiamo con noi stessi e, in senso lato, con la vita e con gli altri. In questo senso, sarebbe auspicabile che ognuno di noi si impegnasse a trattare il nostro organismo come un bene prezioso.

fissarsi nelle ossa e ne favorisce il deposito nelle arterie, accelerando la formazione di placche aterosclerotiche.

Oltre alle vitamine, ci sono molte sostanze con azione antiossidante. Tra gli antiossidanti particolarmente noti per la loro efficacia e sicurezza ci sono il coenzima Q10 e l’acido alfa-lipoico. Il coenzima Q10 è importante per la funzionalità dei mitocondri, le “centrali elettriche” del- le nostre cellule, favorendo la produzione di energia cellulare. E’ consigliabile far assumere contemporane- amente un integratore di coenzima Q10 a tutti coloro che sono in terapia ipocolesterolemizzante con statine, poiché questa classe di farmaci può ridurne la produzio- ne endogena, il cui deficit contribuisce allo sviluppo di dolori muscolari e aumenta il rischio di danni muscolari.

L’acido alfa-lipoico è un potente antiossidante capace

di riattivare altri antiossidanti come le vitamine E e C Farmacia del Mare

DALL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO AL TIPO DI LAVORO PREFERITO DAI GIOVANI

In primis, noi met- tiamo in evidenza l’importanza educa- tiva dell’alternanza scuola-lavoro per i giovani, alle soglie di una fase di ricerca di un lavoro, soprattutto, stabile. Secondo noi, l’alternanza scuola-lavoro rappresenta un’importante cambiamento culturale. A questo punto, dobbiamo dire, anche, senza mezzi termini, che oggi, il tipo di lavoro preferito dai giovani è il web, dando un addio ai mestieri dei papà. Il primo desiderio dei giovani italiani, il 54%, per il 2018, è ricevere una chiamata di lavoro e, per uno su tre, rigorosamente legata al web. App e social media, in una realtà virtuale, dove le opportunità appaiono più numerose di quelle esistenti, nel mondo reale e dove il successo può arrivare prima. Ma c’è di

più. Guerino Nuccio Bovalino, ricercatore, all’Universi- tà per stranieri Dante Alighieri, a Reggio Calabria, ha affermato:” I giovani iniziano a comprendere meglio i meccanismi del web, compreso il suo potenziale nega- tivo se si è, troppo, esposti. Ciò li porta a voler divenire architetti della rete, più che divi in pasto allo shitstorm”.

Ancora, noi pensiamo che la predisposizione dei gio- vani a voler lavorare, nel digitale, non è solo dovuta ad una naturale appartenenza generazionale alla Rete ma, la conoscenza di quel mondo, unita alla loro creati- vità, pare essere l’unico modo per i giovani di ritagliarsi uno spazio nel mercato del lavoro. E, dulcis in fundo, di- ciamo che Puglia, Campania e Sicilia sono tra le prime quattro Regioni italiane in cui, negli ultimi sei anni, c’è stata la maggiore crescita di imprese digitali (Cfr.Rap- porto Censis insieme a Confcooperative). In conclusio- ne, diciamo che è l’uomo, al centro della tecnologia, il motore del futuro.

Salvatore Resta

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il ALATEO

Nuova stagione estiva, mare, turismo e vecchi

problemi mai risolti!

La stagione estiva è alle porte, con il suo bagaglio di turisti e pen- dolari della gita fuoriporta, pronti a spostarsi sulla bella costa jonica per un po’ di refrigerio e godere delle bellezze naturalistiche costiere.

Con altrettanta puntualità, bussano alla porta vecchie problemati- che mai risolte tra cui l’insostenibilità del flusso veicolare, provenien- te dai paesi limitrofi e che attraversa il centro abitato di Galatone con direzione mare, spesso interessando anche il centro storico.

C’è inoltre l’indecente uti- lizzo della lo- calità marina di Galatone, “La Reggia” alla stregua di un maxi-parcheg- gio stile centro commerciale.

Lo scorso anno abbiamo assistito al triste spettacolo del par- cheggio selvaggio sulla scogliera, oramai in gran parte ridotta ad una spianata di terra battuta, con le auto, scooter e camper che sostano a pochi metri dal mare.

Il risultato di tutto ciò è una forte compromissione dell’ecosistema, la distruzione della scogliera, ed un groviglio di mezzi di locomozione che sporcano uno dei più bei tratti di costa.

Sarebbe ora di affrontare questo problema in maniera decisa, valorizzando sia la scogliera che l’area della macchia mediterranea adiacente, permettendo una vera fruibilità della stessa, al pari di altre località similari nelle marine limitrofe.

In primo luogo è necessario limitare i fattori che favoriscono il ve- rificarsi dei continui incendi, che negli anni hanno martoriato l’area, compromettendo la biodiversità del luogo, questo lo si può fare con una corretta manutenzione di alcune aree e permettendo la fruizione del luogo ai bagnanti in cerca di refrigerio, che rappresenterebbero i primi custodi/fruitori del luogo.

Per ottenere tali risultati sono necessarie delle opere quali sen- tieri, panchine e piccole aree attrezzate a basso impatto ambientale che permettano un utilizzo limitato della zona, ma sostenibile e reale;

con risorse limitate, ma idee chiare e capacità di gestione si può fare tanto.

Ricordiamo che la Montagna Spaccata e Rupi di San Mauro è un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) che per legge deve essere salvaguardato.

Sarebbe al contempo necessario anche studiare una viabilità in- terna al centro urbano di Galatone, che spinga chi percorre il terri- torio comunale al solo scopo di raggiungere la marina ad usufruire delle arterie periferiche, più adatte ad un traffico intenso, liberando le direttrici del centro da attraversamenti non finalizzati alla fruizione dello stesso.

Giumig

Antonio Lerario marzo 2018 Galatone, mia terra natia, a te penso con nostalgia.

Il sole nasce e muore, il tumulto avvampa nel cuore.

Esso si calma all’istante, quando il pensiero vola costante,

alle case bruciate dal sole, alla campagna in fiore,

alla nuvola bigia,

alla pioggia, al vento, all’aria grigia.

Stordito e confuso mi inoltro tra vicoli ciechi, case sontuose, piazze, giardini, terrazze festose.

Mi inebriano I campi biondi di grano,

le viti, gli ulivi estesi nel piano.

Essi garriscono sino al mare alla “Montagna Spaccata”,

sapore di sale.

Mi sconvolge a tutte l’ore La bimba gioiosa, la mamma affettuosa,

fiori gentili nelle case ospitali.

Gi anziani vispi o malati nei bar del centro e della periferia

parlano di storia e di filosofia, negli sguardi e nei gesti patriarcali,

sapore antico, scaccia mali.

Tu Galatone gentile e bella aspetta la mia novella, il canto che sublimizza e si confonde

nella lode al S.S. Crocifisso, il mio amore fisso, riportato alla venerazione da una eccellente Amministrazione.

GALATONE

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sommario

Galatone: notevole incremento del turismo

di Luigi De Giorgi pag. 1

L’UOMO E IL MARE

di Arianna Resta pag. 2

IMPARIAMO A NON ESSERE PIÙ DEI PESCI FUOR D’ACQUA!

di Cucci - Garacci - Margiotta Casaluci - Pinca pag. 3 LU “PANIERI” GRECO SALENTINO DI GALATONE

di Vittorio Zacchino pag. 4

Intervista a Don Angelo Corvo

di Veronica Terragno pag. 5

Il Crocifisso dei miracoli in un ricordo

di Silvana Francone pag. 5

Intervista al presidente del comitato festa M.llo Maurizio De Braco

di Luigi De Giorgi pag. 6

IN PIEDI COSTRUTTORI DI PACE

di Luigi De Giorgi pag. 7

Il mese di maggio nei proverbi

di Silvana Francone pag. 7

Ritratti

di Tommaso Terragno pag. 8 Il momento populista

di Giuseppe Gatto pag. 9

UNITRE Galatone festeggia il suo primo decennale

di Luigi De Giorgi pag. 10

Maria De Giovanni riceve il premio

“L’ECCEllenza del Territorio”

di Donato Stapane pag. 10

Pino Mariano omaggia la Città di Galateo

di Vittorio Zacchino - Pino Mariano pag. 11 LA CURA DEL CORPO: UN ATTO D’AMORE

di Farmacia del Mare pag. 12

Dall’alternanza scuola-lavoro

di Salvatore Resta pag. 13

Nuova stagione estiva

di Giumig pag. 14

Galatone

di Antonio Lerario pag. 14

Anime ‘Ulantine

di Pino Mariano - Jenny Manisco pag. 15 Consultorio Familiare Diocesano Regina Familiae

di Maria Elena Tiene pag. 16

ANIME ‘ULANTINE

Leonardo sta sse guarda Galateu tutti ddoi ssittati a llu ddifriscu de costi ‘lle criature de Maniscu e llu castellu ca face de museu de nui ttre me chiedu sulu jieu cce lli scocca ‘n capu a ll’autri ddoi:

se ète puramente nn’ossessione nn’incuscenza nna sorta de passione ca la mente li scarotta puru moi unu parla e ll’autru se sta cittu lu storicu supporta l’ingegnere se unu sta a lli fatti pe’ mmestiere a ll’autru nnu ddisegnu li va strittu de li ttre poi su’ ssempre jieu ca se visciu ca nn’anima sta òla è Leonardo me dicu o Galateu.

ANIME VOLANTINE

Leonardo sta guardando Galateo / entrambi seduti in un luogo fresco / vicino alle creature di Manisco / ed il castello che li acco- glie in un museo / dei tre mi chiedo solo io / cosa scoppia in testa a tutti e due: / se è forse solamente un’ossessione / un’incoscien- za una forma di passione / che a entrambi gli perfora la ragione / uno parla e l’altro si sta zitto / lo storico sopporta l’ingegnere / uno sta ai fatti per mestiere / all’altro un disegno gli va stretto / dei tre poi son sempre io / che se vedo un’anima volare / è Leonardo mi dico è Galateo.

Galatone 4/03/2018

Pino Mariano

Il sonetto è stato ispirato a Pino Mariano da una sua visita, accompagnato da Vittorio Zacchino, presso la Mostra delle Macchine di Leonardo Da Vinci interpretate e realizzate da Giuseppe Manisco (Palazzo Marchesale di Galatone). Pino Mariano (47) è nato a Minervino di Lecce da madre grika.

Funzionario-Linguista presso l’Unione Europea a Lussem- burgo, Redattore-Capo della Revue Internationale Nouvelle Europe, Relatore e Segretario di Commissione ai Congressi Mondiali di Poesia, docente universitario a Besançon (F). Si occupa di Teoria della Traduzione e Filosofia del Linguaggio.

Jenny Manisco

(a Vittorio Zacchino e Giuseppe Manisco)

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LETTERE DEI CITTADINI

Possono essere inviate lettere aperte o contenenti quesiti alle istituzioni.

Sarà cura della redazione ottenere le risposte dalle persone interessate al fine della pubblicazione.

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IL GALATEO

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Consultorio Familiare Diocesano

“Regina Familiae”: Realtà operativa

Non tutti forse ne sono a conoscenza, ma a Galato- ne, in via G. Leuzzi, c’è la sede operativa del Consulto- rio Diocesano, nato nel 1999 con S. E. Mons. Vittorio Fusco, come servizio di promozione umana, di ispira- zione cristiana.

La responsabile è l’insegnante Marcella Calignano.

In realtà, la sede operativa di Galatone annovera un’

intera squadra di volontari, figure professionali quali consulente familiare, pedagogista, sociologo, medico, insegnante di metodi naturali. Sì, squadra perché è un lavoro di equipe.

Si tratta di operatori con preparazione scientifica, in costante aggiornamento e formazione, con esperien- za professionale, ma so- prattutto con empatia che si mettono a servizio, rela- zionandosi e interagendo, ognuno con il suo ruolo e la sua specificità, perseguen- do esclusivamente priorità di solidarietà sociale.

Il consultorio si ispira ad una visione persona- listica secondo la quale uomo e donna, considerati

nelle loro dimensioni costitutive e nelle loro molteplici relazioni, hanno pari dignità che vanno riconosciute e rispettate, senza tralasciare la storia e il valore di cia- scuno, anche in riferimento alla fede e alla cultura che li contraddistingue.

E’ la dott.ssa Fiorella Laudisa, la psicologa del team, che ci presenta questa realtà, operante sul nostro terri- torio, e che ci accoglie nella sede cittadina.

Il raggio di azione del consultorio familiare è a tut-

totondo. Si opera prodigandosi senza limiti di tempo, mettendo in tutto il proprio cuore, non solo il proprio sapere. Si parte dall’ascolto, si continua con l’agire e con la pazienza necessaria ad affrontare ogni necessità dell’altro.

Il consultorio familiare promuove l’ affermazione e l’

attuazione dei valori del matrimonio, collaborando con le parrocchie all’ organizzazione dei corsi di preparazio- ne al Sacramento.

Tutela il valore della vita con attività di sensibilizza- zione nella giornata della vita stessa, con l’ insegna- mento dei Metodi Naturali in

alternativa ai sistemi con- traccettivi e/o abortivi in uso.

Supporta il ruolo edu- cativo della famiglia, con l’ascolto e l’ intervento psi- copedagogico su dinamiche relazionali intrafamiliari e sociali, e il ruolo della scuo- la con lo sportello rivolto ad alunni, genitori ed insegnan- ti. Attuando alleanze educa- tive, creando rete nel sociale che dà valore, il consultorio familiare previene situazioni di disagio e interviene su di esse con il proprio team.

Insomma, una vera e propria risorsa per Galatone e la sua comunità, che andrebbe riscoperta, supportata e a cui, in verità, occorrerebbe dire Grazie. Sì, grazie perché nel silenzio, nella gratuità e nell’ anonimato c’è chi compie piccoli, grandi gesti nella quotidianità, come goccia, dopo goccia, che arricchiscono e salvaguarda- no un’intera comunità, a cui ognuno di noi appartiene.

Maria Elena Tiene

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