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Notiziario della SEM - Società Escursionisti Milanesi

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La Traccia - Anno V - n° 26 - marzo 2004 È stata convocata per il 15 aprile dal

Consiglio Direttivo SEM (la comunicazione formale è inserita a pagina 3 del presente notiziario) con un Ordine del Giorno più che usuale, salvo il punto relativo alla nostra sede che è stato aggiunto per sopravvenute notizie in merito, mentre si stava impaginando la convocazione.

La scopo di questa precisazione non è di formulare delle anticipazioni sull’argomento, che è fondamentale per il nostro futuro ed è peraltro ancora oggetto di verifiche ed accertamenti degli ultimi eventi, ma di evidenziare quanto potrà essere importante il contributo di un’ampia schiera di partecipanti, raccomandazione che può anche essere considerata retorica ma ritenuta necessaria. Non è il caso di dilungarsi con motivazioni già espresse in ogni occasione a questo proposito, confidando nella sensibilità e senso di partecipazione che dovrebbero essere propri di ognuno. Giova sperare che ci possa essere un cambio di tendenza rispetto l’attualità, anche se la statistica d e l passato recente non induce all’ottimismo.

Ciò nonostante, la fiducia che ci possano essere un numero di convenuti superiore alla capienza della nostra sede, ha indotto il Consiglio di riservare la sala dell'Istituto Salesiani di via Tonale 19, continuando nella consuetudine degli ultimi sei anni.

Fatta questa doverosa osservazione non rimane altro da dire nel merito.

Per gli appassionati della statistica, i soci che parteciparono all’Assemblea cinquant’anni fa (26 marzo 1954), sotto la Presidenza di Silvio Saglio, furono 130 su una compagine di 890, per argomenti all’ordine del giorno di normale amministrazione anche se in realtà erano molti i problemi in essere, che venivano però espressi durante le relazioni dei vari gruppi.

Per la cronaca, nella relazione sulle attività del 1953, si è scoperto che in quell’anno ricorreva il cinquantesimo anniversario della ...“Gagliarda Sezione Sciatori”... che ha inaspettatamente compiuto il centenario l’anno scorso, senza, purtroppo, il meritato riconoscimento.

Ecco perché bisognerebbe ...

Jeff

Anche quest'anno ci siamo riuniti per discutere, aggiornarsi, scambiarsi idee ed esperienze, rivedersi e…perche' no? Fare quattro chiacchiere in buona compagnia.

Il Congresso Annuale degli Accompagnatori di AG della Lombardia è un evento estremamente serio ed è una occasione i n s o s t i t u i b i l e d i c o n f r o n t o e d i aggiornamento, in merito ai temi e agli avvenimenti cardine di quel piccolo

"esercito" che fa dell'attività verso i giovani una propria piccola, personale "missione".

Piccola….ma con significati ed implicazioni sociali di vastissima portata.

E il "peso" di questa attività nei confronti dei giovani è subito dimostrato nel primo intervento della giornata: quello del

"veterano", il Presidente della Commissione Regionale, al secolo Walter Brambilla, che illustra ai partecipanti risultati e bilanci dell'attività di AG nella nostra regione svolta nell'anno 2003.

Ma vediamo qualche cifra riguardante i corsi di AG, vera "roccaforte" dell'attività CAI verso i giovani. Nel 2004 ben 41 Sezioni hanno organizzato corsi (45 in totale), coinvolgendo 1136 allievi (età media: 12 anni) con 234 lezioni teoriche, 357 uscite (piu' del 2002!), 167 Accompagnatori e 335 Aiuto-accompagnatori impegnati.

Niente male!

Ci inorgoglisce proprio far parte a pieno titolo di queste..."truppe"! Nel proprio

"piccolo", infatti, la SEM l'anno scorso ha contribuito a questa attività con un corso comprendente 8 uscite (da febbraio a novembre 2003, fra cui un week-end), 22 ragazzi iscritti e 6 fra Accompagnatori, Aiuto Accompagnatori ed Operatori sezionali impegnati.

E questo e' ancora poco. Da un'indagine realizzata dalla CRLAG ad inizio anno, è emersa una realtà ancor più interessante : 68 Sezioni svolgono attività di AG (anche se non tutti corsi), coinvolgendo 1990 ragazzi, 175 Accompagnatori e 471 Operatori Sezionali.

Inoltre, all'ormai consolidato meeting annuale di AG (svoltosi nel 2003 presso il L a g o P a l ù , i n V a l M a l e n c o ) h a n n o partecipato ben 700 ragazzi appartenenti a 25 Sezioni...e siamo lieti di comunicare

Notiziario della SEM - Società Escursionisti Milanesi

Direttore responsabile: Luca Arzuffi - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 129 del 18/02/2000 - Stampato in proprio

che quest'anno ci saremo anche noi (6 giugno, ai Piani d'Erna)!

Si continua con la presentazione delle attività con le Scuole: circa 11.000 alunni coinvolti, con 692 insegnanti.

Ma il "fiore all'occhiello" della giornata è rappresentato da un interessante progetto di educazione ambientale, nato dalla collaborazione tra il raggruppamento intersezionale "Est Monterosa" ed il Convegno delle Sezioni Lombarde del CAI, avente lo scopo di far partire delle attività i n c o l l a b o r a z i o n e c o n l e S c u o l e (consolidando ulteriormente il rapporto, già collaudato, fra CAI e Scuola), dando vita a specifiche iniziative legate al territorio e alle realtà locali.

Nome del progetto: "Io vivo qui".

Perfettamente in linea con gli obiettivi.

La relazione è proseguita con l'illustrazione d e l l e a t t i v i t à d e l l a C R L A G p e r g l i Accompagnatori. Nel corso (8°), tenutosi nel 2003, si sono "titolati" ben 26 Accompagnatori (il cui "attestato" è stato ufficialmente consegnato durante il Convegno), mentre per i "veci" (i già titolati) è stato organizzato nel 2003 un corso di aggiornamento sulla "cultura alpina" (in collaborazione col Centro Studi Valle Imagna).

Per quest'anno, invece, è previsto a marzo un corso di aggiornamento "neve e valanghe", tenuto da alcuni ANAG (Accompagnatori Nazionali AG) che hanno avuto una formazione specifica da parte del Servizio Valanghe Italiano (SVI) e la diffonderanno quindi "a cascata" ai colleghi AAG (Regionali).

I destinatari di tale attività, cioè i "titolati AG" in Lombardia, sono passati da 139 (dati 1998) a ben 205 (dati 2004).

Interessante l'iniziativa della CRLAG (che ha ricevuto il plauso del Presidente Comitato Coordinamento delle Sezioni Lombarde Avv.

Torti) che ha portato alla realizzazione di un utilissimo CD formativo e di aggiornamento su alcuni temi classici dell'AG (AG-Giornando), frutto della sintesi di parte dei temi trattati nell'ultimo corso AAG e messo a disposizione di Accompagnatori e Aiuto-Accompagnatori dietro un piccolo contributo volontarioa titolo di rimborso spese.

Convegno Annuale degli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile della Lombardia Assemblea Ordinaria

dei Soci

(segue a pag. 3

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La Traccia - Anno V - n° 26 - marzo 2004

"Chi era il dott. Paolo Ferrari : il segretario della SEM per eccellenza negli anni '50, fustigatore dei giovani sciatori che si davano all'agonismo, pretendevano di parlare in Assemblea e di rappresentare la SEM."

Per meglio comprendere molti dei suoi comportamenti nella vita associativa e dei convincimenti che lo caratterizzarono, è utile sapere che il dott. Ferrari, imparentato con la famiglia Caldara, fu socialista di stampo turatiano e che fu preso di mira dal fascismo, quando ricoprì la carica di vicepresidente della FAI (A. Pastore - Alpinismo e Storia d'Italia - ed. Il Mulino - pag. 132); ricordo altresì che suo fratello, il prof. Virginio Ferrari, fu Sindaco di Milano dal 1951 al 1959, e, grazie a lui, la SEM ebbe in affitto l'attuale sede di Via U.

Foscolo.

Ecco un ricordo scritto dall'avv. Maria Caldara, sua nipote, trovato nei documenti lasciati da mia madre, Gilda Risari Bellini.

Piero Risari Ricorrdo del dott. Paaolo Ferrrraarri La tessera n°6701 del CAI sez. SEM di Milano rilasciata al dott. Paolo Ferrari attesta la sua iscrizione al sodalizio nel 1908 e la sua appartenenza ininterrotta dal 1925 al 1973; la data della sua morte in Milano è, infatti, il 28 dicembre 1973 . Nell'arco della sua lunga attività il dott. Ferrari fu non soltanto un alpinista di primo ordine, ma soprattutto un educatore all'alpinismo. Basterebbe ricordare che Egli fu uno dei fondatori, nel 1913, del

"Movimento dei Pionieri" associazione giovanile che fu allora ospitata nella sede dei

"Giovano Astemi" (in Via A. Mauri) e che ebbe per motto "Per il monte e contro l'alcool".

Della società UOEI (Unione Operaia Escursionisti Italiani) il dott. Ferrari fu socio organizzatore e, quando nel 1914 un gruppo di soci se ne staccò per fondare la SOEM (Società Operaia Escursionisti Milanesi), Egli ne fu il presidente, dalla fondazione fino allo scioglimento avvenuto nel 1925. In quell'anno il dott. Ferrari passò alla SEM e, di essa, fu per lunghissimi anni l'anima, ancor meglio che l'animatore. Giova ricordare che negli anni della SOEM e nei primi anni della SEM. Egli fu anche Vice Presidente della FAI (Federazione Alpinistica Italiana) e membro del consiglio della CAEM (Confederazione Alpinistica ed Escursionistica Milanese), ente che a quei tempi raggruppavano tutte le Società che si dedicavano all'alpinismo e all'escursionismo in Lombardia e in Italia, ad esclusione, si intende, del CAI, l'ente nazionale per eccellenza.

Con l'avvento del fascismo le varie associazioni ebbero fine; il dott. Ferrari uscì anche dal CAI; con un gruppo di amici appassionati di montagna, acquistò e organizzò la "Capanna Vittoria", sulle falde del Monte Legnone, sopra Delebio, in Valtellina; il gruppo ebbe il motto" Solidali ognor e memori" cioè ancora la sigla SOEM, sì che la Capanna Vittoria divenne una specie di istituzione.

Della SEM il dott. Ferrari fu, si ripete,

validissimo organizzatore; ne fu il delegato d'obbligo, sia all'Assemblea dei Delegati che ai Congressi Nazionali del CAI; fu lo scrupoloso Segretario Amministrativo che seppe animare i singoli gruppi di soci per gli scopi che ciascun gruppo si prefiggeva (sci giovanile - raccolte naturalistiche - etc.) e ne curò le più brillanti iniziative, come il "Collaudo degli anziani" in cui Egli stesso ebbe "lo scarponcino d'oro"

all'età di 78 anni, dopo averne seguito, anno per anno fin dall'inizio, lo sviluppo.

Sarebbe troppo lungo ricordare la sua opera nella costruzione, nell'organizzazione e nei rifacimenti dei vari rifugi alpini della SEM:

ricordare la sua scrupolosa organizzazione degli accantonamenti sociali: i suoi interventi nelle Assemblee del CAI, sempre intesi a valorizzare il significato educativo dell'alpinismo che non deve essere soltanto palestra atletica, ma attività ispirata all'amore della natura e al rispetto dei grandi valori morali, sia in campo naturalistico che scientifico; è soprattutto doveroso ricordare la passione con cui il dott. Ferrari organizzava gite ed escursioni, esaltandone scopi ed itinerari e non trascurando mai la disciplina dei gruppi partecipanti.

Fu, inoltre, assiduo sostenitore e collaboratore de "Lo Scarpone", il giornale dell'alpinismo fondato dall'indimenticabile Gaspare Pasini;

ma non si deve dimenticare che per il dott.

Ferrari l'alpinismo e le attività relative costituirono soltanto corollario alla sua attività professionale. Egli fu chimico di rinomanza internazionale, membro dell'Associazione Italiana Tecnici Industria Vernici, inventore di speciali tipi di vernici, poi sfruttati dall'industria italiana e straniera, ricercatissimo perito in campo chimico.

Scomparso in tarda età, la sua morte ha tuttavia lasciato un vuoto veramente sentito in quanti ebbero occasione di apprezzarne la saggezza e l'intelligente bontà, anche non frequentandolo assiduamente.

Maria Caldara

Il Medagliere

Con un progetto sviluppato per ora in tre episodi (Maggio 2002, Pasqua 2003 e Natale 2003) prosegue la rivisitazione della grotta Kef Aziza situata sul Medio Atlante Marocchino a circa 70 km dalla città di Errachidia.

La grotta è sicuramente nota da sempre ai locali data la posizione dell'ingresso e dalla presenza al suo ingresso di resti di probabile frequentazione neolitica è stata esplorata dal punto di vista speleologico per la prima volta nel 1983 da speleologi iugoslavi che però pubblicarono una relazione molto succinta ed un rilievo di appena 1 km. Successivamente speleo catalani visitano la grotta per ricerche biologiche, seguiti da italiani (romani) per osservazioni morfologiche seguiti nel 2000 da altri italiani (imperiesi) ancora per osservazioni morfologiche e studi sull'anidride carbonica presente in grotta.

Tuttavia il rilievo della cavità non viene mai aggiornato. Va da sé che la cavità viene ristudiata completamente durante le nostre esplorazioni che per ora hanno portato ad uno sviluppo topografato di 3.468 metri. La grotta dopo una galleria iniziale, caratterizzata da una morfologia a pressione, lunga circa ottocento metri con s e z i o n i d i n o t e v o l e d i m e n s i o n e (mediamente 3X6 metri) si sfiocca in rami laterali di varia importanza e prosegue attualmente su un fascio di condotte anch'esse a pressione che esploreremo nella prossima spedizione. La temperatura misurata in più punti della grotta è di 23 C°

e costituisce per noi speleologi del nord Italia una valida alternativa alle "solite"

fredde e fangose cavità alle quali siamo abituati. I calcari in cui si sviluppa la cavità sembrano risalire al Turoniano e più precisamente al Cretaceo Superiore.

Durante le varie esplorazioni sono stati eseguiti anche un servizio f o t o g r a f i c o , r i c e r c h e b i o l o g i c h e , mineralogiche e archeologiche (queste SENZA prelevamento di campioni) ma solo fotografiche.

Al progetto stanno partecipando a titolo personale speleologi dei seguenti gruppi:

Gruppo Speleologico Cai Varese, Gruppo Grotte Milano Cai Sem, Gruppo Speleologico Trentino, Gruppo Speleologico Cai Bolzaneto (GE).

Mario De Blasi (Gruppo Speleologico Cai Varese)

Alberto Buzio (Gruppo Grotte Milano Cai Sem)

Kef Aziza

esplorazione sul medio atlante marocchino

Puoi inviare il tuo materiale da pubblicare su La Traccia, all’indirizzo

e-mail: latraccia2000@tiscalinet.it o al nuovo fax n.

1 17 78 8 660044 00554433,,

oppure lo puoi consegnare in segreteria.

Ti ricordiamo che il termine ultimo per il prossimo numero è il

6 maggio 2004

Per un reale Medagliere...

Gianluigi Cielo, promotore di questa rubrica e nostro socio da quasi sessant’anni (2005) ma con lo spirito, l’attenzione e prontezza di un giovane di primo pelo, avendo raccolto molte medaglie durante le sue varie attività svolte in SEM, ha da tempo pensato che sarebbe stato bello ordinare le stesse in una raccolta realizzando così una storica

“traccia” visibile in SEM. Solo ora questa iniziativa ha avuto il meritato riscontro e dall’inventario effettuato risulta mancante, per completare una delle serie, la medaglia della Coppa Pisati effettuata nel 1962.

È d’uopo fare appello per l’ambito recupero della suddetta medaglia ma anche significare, a chi volesse contribuire a questa iniziativa rivolgendosi in Segreteria, che tutte le medaglie relalizzate in SEM a tutt’oggi sono utili: Collaudo Anziani, Manifestazioni ed Attività Varie, Gare, Corsi, Concorsi ...

(3)

La Traccia - Anno V - n° 26 - marzo 2004 P r o n t a m a a n c o r a i n a t t e s a d i

"coronamento" è invece la raccolta di itinerari per le uscite AG, che rappresenta il lavoro congiunto di svariate Sezioni, coordinate dalla CRLAG. Diversi potenziali

" s p o n s o r " g i à c o n s u l t a t i p e r i l finanziamento della pubblicazione del libro non hanno purtroppo portato a risultati concreti. Ma gli "indomiti" della CRLAG non si sono scoraggiati e continuano i contatti con altri Enti. Da parte nostra, in attesa che un tale prezioso strumento diventi realtà, non possiamo che augurare loro "in bocca al lupo" !!

I lavori del Convegno sono poi proseguiti c o n l a p r e s e n t a z i o n e d e l l a n u o v a Commissione Centrale di AG (CCAG), i cui componenti, avendo incarichi specifici, costituiranno il punto principale di riferimento per le attività a loro affidate.

Inoltre, avanza senza sosta il progetto

"Libera Università della Montagna": il Presidente e i membri del Direttivo stanno per completare l'organigramma didattico generale, in cui confluiranno tutte le competenze delle Scuole Centrali del CAI.

Vengono così gettate le basi per la formazione multidisciplinare dei titolati CAI, ai quali sarà possibile usufruire sia di

conoscenze comuni che di opportunità formative specialistiche nelle diverse aree (tecniche e gestionali).

Due i principali filoni di lavoro previsti:

insegnamento / formazione e progetto / ricerca.

Un altro importante momento di confronto, per inizitiva del Presidente del Comitato di Coordinamento del Convegno delle Sezioni Lombarde, Avv. Vincenzo Torti, ha riguardato l'attuale stato del

"dibattito" in corso fra Accompagnatori di AG e Guide Alpine / Accompagnatori d i M e d i a Montagna (AMM).

Purtroppo una serie di equivoci e malintesi susseguitisi negli ultimi tempi non ha tuttora reso possibile un vero chiarimento della situazione operativa di entrambe le realtà. Nemmeno la lettura "critica" delle Leggi che disciplinano professione e volontariato ha finora dato una mano a

"dipanare la matassa".

Utile, a tale scopo (ma purtroppo non determinante), nel dibattito instauratosi, l'intervento di un collega il cui percorso formativo ha portato a r i u n i r e i n s é l e d u e " a n i m e " dell'accompagnamento (professionismo = AMM e opera volontaria

= AAG).

L'Avv. Torti ha espresso in modo piuttosto deciso la volontà di non entrare in contestazione ma semplicemente fare il più possibile chiarezza in una situazione ancora colma di ombre e dubbi, e il 21 marzo prossimo a Gallarate, un previsto incontro fra le due realtà (a cui peraltro sono stati invitati tutti i presenti) costituirà, a tale scopo, un'ottima occasione.

Al momento, quindi, il dilemma: "Istruttore o Accompagnatore?" tuttora sussiste.

Un programma così ricco di spunti e di novità non poteva non concludersi "in gloria": un accattivante "buffet" di stuzzichini e aperitivi vari (in cui non poteva certo mancare un "buon bicchiere") ha fatto da piacevolissima cornice alla lettura dei nominativi dei componenti la nuova CRLAG, fresca di nomina.

L'avvenuta nascita della Commissione

"prossima ventura" in un tale contesto non p u ò c h e e s s e r e b e n e a u g u r a n t e : considerando il grande fermento di attività in corso, che i colleghi chiamati al nuovo incarico avranno l'onere (e l'onore) di proseguire…non si poteva chiedere di meglio.

Buon lavoro ragazzi, all'anno prossimo ! Dolores De Felice

(segue da pag. 1)

A S S E M B L E A D E I S O C I A N N O 2 0 0 4

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Si ricorda che hanno diritto al voto tutti i Soci che abbiano compiuto il 18°anno di età e che siano in regola con il pagamento della quota sociale. Presentarsi all'Assemblea con la tessera C.A.I.

Il ritiro delle schede per l'elezione di cui al punto 8) - a) b) c) sarà effettuato alle ore 22:30 precise.

Il Presidente

Milano, 19 Marzo 2004

Enrico Tormene

Convegno Annuale degli Accompagnatori di Alpinismo Giovanile della Lombardia

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Cari soci, come ogni anno questo è il momento in cui la presidenza, per ormai lunga consuetudine è chiamata a rendervi conto dell'attività svolta nel corso dell'ultimo anno sociale. Forse la cosa vi farà sorridere, ma in tutta sincerità vi devo dire che, nonostante sia già la terza volta che questo compito tocca a me (come corre il tempo!), ben lungi dall'essermici abituato, la cosa mi fa ancora un certo effetto. Ma veniamo al sodo. Premetto che, per quanto riguarda la gestione economica del nostro sodalizio tutti i dettagli sono esposti nel bilancio, disponibile in Sede per la consultazione da parte di chi fosse interessato e che il relativo commento sarà dettagliatamente illustrato nel corso dell'Assemblea Generale dei Soci.

Qui invece vi informerò circa gli eventi più importanti che hanno impegnato il Consiglio direttivo durante la scorsa gestione, riferendomi ai principali punti di interesse generale.

La S.E.M. come tale: non vi stupite per questo titolo! Da tempo ci si poneva il problema di una più precisa definizione della nostra associazione che, da un punto di vista giuridico e fiscale (come tante altre Sezioni del C.A.I.), si trovava e in parte si trova ancora in una specie di limbo. Un primo importante passo per uscire da questa situazione è stato fatto iscrivendo la S.E.M. nel registro regionale delle organizzazioni di volontariato. Molto ancora è da fare, soprattutto per meglio definire la nostra posizione fiscale, ma questo primo passo ha già dato i suoi frutti positivi. Il primo consiste nel fatto che possiamo nuovamente godere di una tariffa agevolata con le Poste per la spedizione de "La Traccia", nonostante la nuova legge che dall'inizio del 2003 ci aveva privato di questa facilitazione (decuplicando la tariffa goduta in precedenza. Il secondo, che speriamo possa rivelarsi ben più importante, è che pare cambiato, vantaggiosamente per noi, il modo in cui ora ci rapportiamo con le istituzioni: leggi (in particolare) Demanio del Comune di Milano. Così vengo al punto successivo.

Problema Sede:dopo quanto già espostovi lo scorso anno, anche se la situazione rimane purtroppo ancora indefinita, il primo fatto nuovo è stata una lettera del Demanio che, pur rammentandoci la scadenza del 31/12/2004 entro la quale dovremo lasciare i locali di via Foscolo, ci offriva la possibilità di richiedere la stipula di un nuovo accordo, questa volta di concessione anziché di affitto, se la cosa fosse stata di nostro interesse. Abbiamo risposto che la cosa ci interessa certamente, a patto che ci potessero riconoscere tutte le facilitazioni previste per una associazione come la n o s t r a i s c r i t t a n e l r e g i s t r o d e l l e organizzazioni di volontariato e come tale con minime disponibilità finanziarie. Nel frattempo abbiamo presentato una domanda, rispondendo ad un bando di selezione pubblica per l'assegnazione in concessione d'uso a titolo gratuito di una unità immobiliare sita al primo piano

dell'immobile di via Curtatone 12. Gli esiti, verranno comunicati a tutti i concorrenti dopo la fine di gennaio 2004.

Situazione rifugi: relativamente ai rifugi Omio e Zamboni-Zappa resta aperto il problema degli adeguamenti alle norme di prevenzione incendi cui, salvo ulteriori proroghe, dovremo provvedere entro la primavera del 2004. Quello che ha assorbito prevalentemente tempo ed energie, non risparmiandoci preoccupazioni e continua attenzione è stato il S.E.M.-Cavalletti. Il primo grosso impegno, vista ormai l'impossibilità pratica di continuarne utilmente la gestione, è stato di cercare dei possibili acquirenti.

L'impresa è stata tutt'altro che agevole per la mancanza di un vero e proprio mercato per una simile struttura che i vincoli urbanistici della zona imponevano potesse continuare esclusivamente come Rifugio, Capanna sociale o tutt'al più come Agriturismo e null'altro. A complicarci la vita ha concorso anche il degrado subito dalla struttura in seguito a mancati interventi di spicciola manutenzione ordinaria (individuati solo quando la struttura stessa ci è stata riconsegnata) che hanno provocato diverse infiltrazioni di acqua, oltre ad un consistente danno dovuto ad una copiosa perdita d'acqua, verificatasi al secondo piano e protrattasi per alcuni giorni (di cui eravamo già stati informati) in occasione di una prolungata assenza del gestore a fine primavera del 2003. Tutte queste circostanze non ci hanno consentito, purtroppo, di ottenere una valutazione soddisfacente per il nostro Rifugio e alla fine, siamo riusciti a trovare degli acquirenti con cui abbiamo concordato la vendita, previa la delibera favorevole della nostra Assemblea dei soci indetta per l'8 gennaio 2004 e successivamente del Consiglio Centrale CAI, per una cifra inferiore alle aspettative iniziali relative alla migliore condizione della struttura. Lasciatemi aggiungere che, se da un lato ci resterà la soddisfazione di aver estinto un vero e proprio "debito" che ormai gravava sul nostro sodalizio, resterà tuttavia il rimpianto di aver dovuto lasciare un importante pezzo della nostra storia: il primo rifugio della S.E.M. ed il primo rifugio in assoluto del Pian dei Resinelli e nel Gruppo delle Grigne. Ci consola il fatto che continuerà a chiamarsi Rif. E. Cavalletti e che i nuovi proprietari intendono conservarne l'identità storica.

Segreteria: la nuova gestione informatica delle transazioni tra Sezione e C.A.I. centrale, prosegue tra alti e bassi. Non mancano le difficoltà e molte operazioni si devono ancora effettuare ricorrendo al vecchio supporto cartaceo. Come avrete notato la sede centrale ci richiede nuovi dati personali, una volta non contemplati, quali il giorno e il mese di nascita (oltre all'anno), la provincia di nascita e il codice fiscale. Non tutti forse sanno che è inoltre richiesto (obbligatoriamente) il consenso per il trattamento dei propri dati (legge sulla

"privacy"). È inoltre gradito, anche da parte nostra, l'eventuale indirizzo di posta

elettronica, per chi utilizza e vede con favore questo nuovo e potente mezzo di comunicazione.

Biblioteca: il catalogo informatizzato della nostra biblioteca è ormai accessibile agli utenti di internet. Vi si accede facilmente dal nostro sito: www.caisem.org. Se poi non vi ricordaste l'indirizzo, poco male: basta ricercare "biblioteca SEM" con un qualsiasi motore di ricerca e troverete quasi subito il richiamo ad essa (provare per credere). C'è sicuramente ancora molto da fare, ma vorremmo davvero che il 2004 sia una buona annata per questa nostra bella Biblioteca che ultimamente ha sofferto, indirettamente, per le altre vicissitudini che hanno purtroppo assorbito tante energie al nostro Consiglio direttivo.

Attività culturali:molte (11) ed interessanti sono state le serate con proiezioni del giovedì sera, grazie anche al video proiettore che ci eravamo procurati già alla fine del 2002 e che nel 2003 è stato largamente utilizzato, consentendo di poterci godere e bellissime videoregistrazioni della cineteca C.A.I. e nostra. Altrettanto interessanti sono state le quattro serate di proiezioni diapositive dei soci e non , incluse la conferenza sull’Everest in occasione della ricorrenza del cinquantenario della prima salita a cura di Franco Brevini, e sulla spedizione che ha avuto luogo a Cuba lo scorso agosto, simpaticamente illustrata dai coniugi Paola Tognini e Mauro Inglese, reduci dalla stessa cui hanno attivamente partecipato. Infine, ma non meno degna di essere ricordata tra le attività culturali, va menzionata la serata organizzata congiuntamente con la Sezione di Milano per la presentazione del volume di Alessandro Pastore: “Alpinismo e storia d’Italia - Dall’unita alla Resistenza” con la partecipazione di Franco Brevini ed Eugenio Pesci.

Sull'onda delle iniziative volte a ricostruire e fissare i dati più significativi della nostra storia, è stato attivato su internet un sito interamente dedicato a Silvio Saglio, all'indirizzo http://web.tiscali.it/SilvioSaglio.

Quest'anno poi è stato possibile completare e pubblicare la monografia intitolata

"Quando il sacco si fa più pesante" dedicata alla più nota e tradizionale delle nostre manifestazioni sociali: il "Collaudo degli anziani" che lo scorso giugno ha felicemente vissuto la sua 70ª ricorrenza. La pubblicazione è ora disponibile in Segreteria, come ricordo, per tutti i soci che hanno fin qui condiviso attivamente questa bella e simpatica esperienza.

Attività dei gruppi interni: oltre a quanto esposto nelle relative relazioni, pubblicate sulle pagine di questo notiziario a cura dei vari gruppi, mi fa particolarmente piacere ricordare il positivo bilancio delle attività svolte dal nostro vivacissimo gruppo dedicato all'Alpinismo Giovanile. Come ho già avuto modo di sottolineare in altre occasioni, chiunque si senta di poter dare una mano a questo gruppo si faccia avanti.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE SULLA GESTIONE 2003

segue a pag. 7)

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La Traccia - Anno V - n° 26 - marzo 2004 Scuola di Alpinismo e Scialpinismo

SILVIO SAGLIO ORGANICO

Nel corso dell'anno 2002/2003 hanno terminato con successo il periodo di training e sono diventati aiuto-istruttori della Scuola: Pietro Vallardi, Roberto Cotti, Andrea Del Monte, Francesca Donaggio.

Nell'estate 2003 hanno terminato con successo il Corso regionale e sono diventati Istruttori di Alpinismo: Marcello Barzanò e Fabrizio Lucchini.

L'organico della Scuola, al termine del 2003, è composto da una ventina di istruttori titolati e una quarantina di aiuto-istruttori.

Con un numero di istruttori come questo ci si aspetterebbe l'organizzazione di una grande mole di attività.

I corsi della Scuola invece diminuiscono e le giornate di aggiornamento quasi anche.

A quanti, fino ad oggi, hanno dato per scontato che esistesse il corso di scialpinismo o il corso di ghiaccio, a quanti, fino ad oggi, danno per scontato che sempre esisterà il corso di cascate, di alpinismo o di roccia, io chiedo di farsi avanti in prima persona nell'organizzazione dei corsi, degli aggiornamenti e delle attività. Dividiamoci il lavoro, insomma. Altrimenti l'esperienza organizzativa di un corso si fa pesantissima per una o due persone che dopo poche edizioni si ritirano. Questo, io credo, sia un problema di grande attualità.

Non risparmio i ringraziamenti per l'impegno a tutti gli istruttori della Scuola, ma questo richiamo sentivo di doverlo fare, nell'interesse del futuro della Scuola.

Nel corpo istruttori, io avverto anche un problema di età. Senza aver fatto alcun tipo di calcolo, stimo che l'età media degli istruttori della scuola sia intorno ai trentacinque anni.

Personalmente, per essere una media, la considero abbastanza alta, o certamente più alta di quella di un tempo. La ragione di questo sta nel fatto che si è molto alzata l'età dei nostri allievi ed è dai corsi che arrivano i futuri istruttori della Scuola. Un allievo bravo impiega due o tre anni per fare il curriculum necessario per iniziare il training da istruttore. Dopo un anno di training entra nella Scuola. Deve fare due anni di attività didattica per poter essere ammesso a un corso regionale, corso che dura un altro anno.

Ipotizzando che, dopo il conseguimento di un titolo, assuma la direzione di un corso, sono passati almeno sei anni da quando ha fatto il corso da allievo. Sei anni non sono tanti, ma se uno ha cominciato a trenta, il suo potenziale impegno e la sua disponibilità di tempo per la scuola iniziano già ridotti in partenza.

Certamente la situazione non è grave.

Tuttavia, credo che questo sia un ambito al quale prestare attenzione in futuro.

ATTIVITÀ

Corso di Cascate. Tenuto nei mesi di gennaio e febbraio sotto la direzione di Marcello Meroni. Durante il corso sono state salite cascate ghiacciate in Val Ferrera, Val Paghera e Val Daone.

Corso di Alpinismo. Tenuto nei mesi tra marzo e luglio, sotto la direzione di Marcello Meroni.

Le uscite del corso si sono tenute a Traversella, Arnad, Grigna, Morterasch, Pizzo Stella, Monte Disgrazia e presso la Torre di Padova.

Gruppo Grotte Milano

L'anno appena passato sarà ricordato come l'anno di una grande ripresa dell'attività dei soci del gruppo che hanno registrato quasi 4000 ore sul Quaderno delle Attività e questo non può che rallegrarci e farci ben sperare per il futuro. In effetti abbiamo fatto un bel numero di uscite e se la fortuna avesse bilanciato l'impegno ora saremmo qui a celebrare grandi successi; ma più di cento anni di storia del GGM ci insegnano ad avere pazienza e non mollare mai: prima o poi gli sforzi saranno premiati. Il gruppo lavora, cresce, ha entusiasmo, il gruppo si assume ruoli e responsabilità anche nel contesto della speleologia lombarda e di tutto quello che le gira attorno; c'è tanta voglia di crescere e migliorare e questa è la garanzia per il futuro.

Resoconto delle attività:

AURORA-BIANCHEN: eccellente lavoro di scavo, approfondimento di un ramo discendente della grotta aperta nel 2002. Grandi possibilità di potenziali sviluppi e di ricerca in una zona molto interessante - la valle del Nosè. Se si riuscisse a superare la frana incombente potremmo avere grandi sorprese.

OBELIX: conclusi i lavori di rilievo e di esplorazione della grotta. Allo stato attuale sembrerebbe non proseguire da nessuna parte e pertanto si è deciso di disarmare e attendere tempi migliori.

PUERTO ESCONDIDO: aperto un secondo ingresso che ha facilitato la prosecuzione dell'esplorazione ostacolata dalla distanza e dalle difficoltà della progressione. Ottimi risultati da tutti i punti di vista, scoperti nuovi rami.

CLUB-MED: ci si è concentrati nel grande salone iniziale; effettuate interessanti risalite.

INGRESSO FORNITORI: collaborazione con il gruppo speleo di Erba nell'esplorazione di una grotta inizialmente (tanti anni fa)pensata e scavata dal GGM e poi ainoi abbandonata! Riscoperta e aperta (da altri) si è rivelata un mostro di proporzioni impressionanti; è un sistema sotterraneo che si innesta nel complesso del Tivano con prospettive di congiungimenti con tutto l'esistente valutabile in decine e decine di kilometri di rilievo che potrebbero fare diventare l'area in questione la più importante e lunga della Lombardia. Come GGM oltre all'esplorazione congiunta abbiamo aperto un secondo ingresso che ha facilitato la progressione nei primi tratti della grotta bypassando un terrificante laminatoio dove si striscia nell'acqua per 80 m.

GRIGNA: partecipato al campo multi-gruppi estivo "Ingrigna" scesi fino a -800m nell'esplorazione del nuovo abisso Kinder- Brioschi e siamo fermi su nuovi pozzi.

VALL'IMAGNA: attività di ricerca e scoperta nuove piccole cavità.

PIAN DEL TIVANO & SAN PRIMO: si prosegue a ritmo serrato con battute sul territorio e ricerca mirata.

SPEDIZIONE A CUBA: patrocinata anche dalla SEM , rilevati rami di grotte in un territorio di grande interesse speleologico. Un successo anche dal punto di vista delle relazioni con la locale federazione speleo cubana.

SPEDIZIONE IN MAROCCO: proseguiti rilievi ed esplorazioni nell'area dell'Atlante.

Annibale Bertolini Corso di Roccia. Tenuto nei mesi tra aprile e

luglio, sotto la rinnovata direzione di Guido Valgattarri. Le uscite del corso si sono tenute nel Lecchese (Monte Moregallo, Corni di Canzo), alla Rocca Sbarua, in Grigna, al passo Falzarego e in Val Masino.

Corso di Arrampicata Libera. Tenuto nei mesi di settembre e ottobre sotto la direzione di Umberto Pellegrini. Durante il corso sono state visitate le falesie del Mottarone, dello Zucco Angelone, della Corna Rossa di Lantana, di Gravellona Toce, e di Finale Ligure.

Corso di Scialpinismo. Quest'anno non si è tenuto. I considerevoli problemi di organico ci hanno portato alla decisione di organizzare un corso avanzato (SA2) al posto del consueto corso base (SA1). In tal modo il corso risultava meno impegnativo dal punto di vista del calendario: meno lezioni teoriche e meno uscite pratiche anche se più impegnative. Il corso è stato organizzato da Renata Pelosini ma purtroppo non ha avuto un numero sufficiente di iscritti per decidere di tenerlo. I problemi di organico e soprattutto l'esiguo numero di istruttori titolati sono realtà purtroppo ancora attuali.

Corso di Alpinismo Avanzato. Ritornato ad essere un corso di Ghiaccio, non si è tenuto per il secondo anno consecutivo. I problemi organizzativi degli anni passati, sono stati affrontati pianificando opportuni cambiamenti di formula e di calendario. Della direzione del corso si è fatto carico Massimo Pantani. A corso già avviato, la decisione (sofferta e unanime) di interrompere il corso è stata presa a causa dell'impossibilità di tenere le lezioni pratiche date le condizioni dei ghiacciai e dell'alta montagna.

Durante l'anno 2003 la Scuola ha organizzato i seguenti aggiornamenti:

SOCCORSO ALPINO - tutto quello che un istruttore deve sapere: un incontro con Danilo Barbisotti (Presidente del Soccorso Alpino italiano) sulle problematiche pratiche ed economiche del soccorso ROCCIA- il rinvio: una serata di considerazioni e approfondimenti, su questo comune

"compagno di scalata" (a cura di Umberto Pellegrini)

GHIACCIO - autosoccorso e manovre su ghiaccio: due giorni di esercitazioni sul Ghiacciaio del Belvedere sotto il Monte Rosa (a cura di Massimo Pantani e Grazia Giampaolo). L'aggiornamento di ghiaccio è stato aperto anche agli ex-allievi dei corsi passati e ai mancati allievi del corso AG1.

Personalmente credo sia stata una buona formula, un modo di mantenere vivo il rapporto con gli allievi usciti dai corsi.

Come avevo già auspicato in passato, rinnovo l'invito a tutti perché si facciano promotori in prima persona di proposte (e anche dell'organizzazione) di giornate di aggiornamento pratico o di serate di approfondimento teorico.

Io per primo credo di avere sempre un sacco di cose da imparare da tutti. Mi piace pensare a una Scuola che sia sempre luogo dove si impara prima che luogo dove si insegna.

Grazie a tutti gli istruttori e agli amici che si sono impegnati nelle attività della Scuola.

Giacomo Galli

RELAZIONI DEI GRUPPI INTERNI SULLA GESTIONE 2003

(segue a pag. 6)

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La Traccia - Anno V - n° 26 - marzo 2004 Corso Alpinismo Giovanile

Il programma, stilato in considerazione della fascia di età di cui il gruppo AG in SEM si sta attualmente occupando (8-11 anni), ha realizzato nel 2003 le seguenti attività:

LEZIONE TEORICA IN SEDE

CAI, AG e loro attività, equipaggiamento, alimentazione, norme di comportamento in montagna.

USCITE IN AMBIENTE

9 giornate in 8 uscite, con cadenza mensile (escluso luglio, agosto) dal 23 febbraio al 9 novembre.

TEMI TRATTATI DURANTE LE USCITE

LA MONTAGNA IN INVERNO: camminare nella neve a contatto con le peculiarità dell'ambiente invernale e con l'attenzione richiesta dal muoversi in esso con sicurezza. In tale contesto, è importante imparare a gestire i propri movimenti per giungere ad una progressione ottimale riducendo fatica e rischi di scivolamento. Ma anche divertirsi con una "sana" battaglia a palle di neve, nel momento e luogo opportuni.

L'AMBIENTE MEDITERRANEO: in cooperazione con il CAI di Chiavari, di cui erano presenti 2 AAG quali ospiti e attivi collaboratori. La loro specifica competenza ha messo a disposizione del nostro gruppo una fonte ricca e preziosa di informazioni su realtà culturali locali e caratteristiche dell'ambiente naturale.

MUOVERSI IN SICUREZZA: uso delle attrezzature (cordino, moschettone) per verificare le capacità dei ragazzi di confrontarsi con la tecnica della progressione su sentiero attrezzato, sviluppando autocontrollo ed autonomia nel gestire situazioni tecnicamente impegnative, sia individualmente (progressione) che con l'aiuto dei compagni (ripasso preparazione imbracatura emergenza - solidarietà).

ORIENTAMENTO, LA MONTAGNA IN PRIMAVERA: in collaborazione con l'Associazione

"Nirvana Verde", che ha gentilmente fornito materiali ed assistenza (costi zero) utili per realizzare una piccola competizione di

"orienteering", molto apprezzata dai ragazzi ("imparare giocando"). Ospite dell'uscita un membro della Segreteria SEM, che ha così avuto occasione di conoscere personalmente i ragazzi e vivere "da vicino" una tipica giornata AG. Parte del materiale didattico (cartine fioriture Monte Barro) è stato fornito gratuitamente dall'APT di Lecco.

STORIA, GEOLOGIA, FLORA E FAUNA ALPINE: uscita ricca di interessanti spunti costituiti dai numerosi cartelli didattici presenti lungo il percorso organizzato dalla Società "Erna 94", proprietaria dell'impianto di risalita e dei diritti relativi al materiale didattico. Tale Società ha gentilmente messo a disposizione del gruppo AG SEM (senza costi) i supporti elettronici contenenti tutti i 20 cartelli del percorso didattico, che hanno così potuto essere inseriti nel CD didattico consegnato ai ragazzi a fine corso.

VITA IN RIFUGIO, GIOCHI DI ARRAMPICATA,

PROGRESSIONE SU GHIACCIO, IL GHIACCIAIO: Il week-end rappresenta uno dei momenti

"critici" di tutte le attività con i giovani, in quanto implica l'assenza da casa dei ragazzi per almeno una notte, situazione che alcuni potrebbero non avere ancora vissuto. Proprio per questo, esso costituisce un momento altamente formativo per il carattere dei ragazzi, rendendoli in grado di affrontare una situazione per loro nuova e sviluppando in essi autonomia e capacità di gestione delle proprie emozioni. Inoltre, la particolare situazione consente loro di comprendere le diverse "regole non scritte" del vivere comune, imparando a rispettarle per ottenere vantaggi a favore di tutti. I giochi di arrampicata costituiscono anch'essi momento altamente formativo sia dal punto di vista tecnico (capacità di risolvere problemi in situazioni tecnicamente impegnative) che per il controllo delle proprie emozioni in situazioni di tensione (progressione verticale : situazione inusuale che richiede attenzione e concentrazione). La prevista marcia su ghiaccio non è stata effettuata a causa delle condizioni critiche del ghiacciaio (non consentiva progressione in sicurezza). Parte del materiale didattico distribuito è stato appositamente predisposto dal Dr. Belò del Comitato Glaciologico Italiano (gruppo lavoro Dr. Smiraglia).

GIORNATA AG DELL'AMBIENTE, SEGNI DELL'UOMO IN MONTAGNA: ha consentito ai ragazzi di prendere contatto con una realtà di vita per essi inusuale: la sopravvivenza dell'uomo colà ove i mezzi motorizzati non esistono e quindi ogni spostamento viene effettuato tramite l'uso delle proprie gambe. In occasione della giornata AG dell'ambiente, prevista ogni anno in ottobre, è stato inoltre lanciato un concorso fotografico per i ragazzi, il cui tema era la rappresentazione dell'ambiente naturale per mezzo dell'obiettivo e in base alla propria personale sensibilità. Le diverse

"opere" sono state valutate da una giuria di genitori ed i vincitori sono stati premiati durante la festa di fine corso. In occasione dell'uscita è stato inoltre distribuito ai ragazzi un opuscolo, appositamente predisposto per i giovani dalla Commissione Europea - Direzione Generale per l'Ambiente, allo scopo di sensibilizzarli nei confronti dell'ambiente. Di tale attività è stata inoltre data informazione direttamente alla CCAG (e per conoscenza anche alla CRLAG).

VITA NELL'AMBIENTE AUTUNNALE ALPINO: la peculiarità di questa uscita, ultima del corso, risiede nel fatto di consentire la "raccolta dei frutti" dell'attività, anche didattica, svolta durante l'anno. L'apertura dell'uscita ai genitori ha inoltre permesso loro di "toccare con mano" una tipica giornata AG, in cui aspetti ludici e didattici si fondono in un obiettivo comune. Essi hanno inoltre potuto osservare i propri ragazzi "all'opera" in quelle attività delle quali avevano potuto fino a quel momento avere idea soltanto attraverso i loro racconti. Questa forma di "trasparenza" nei confronti dei genitori ha consentito di rinforzare il rapporto di fiducia già esistente e porre pertanto le basi per la continuazione dell'attività anche in futuro. In occasione della giornata sono stati predisposti alcuni giochi, in

parte di tipo "enigmistico", in parte basati su attività pratiche, ai quali hanno attivamente partecipato anche i genitori, in qualità di

"giudici sul campo". Queste attività hanno consentito al gruppo AG di verificare l'apprendimento dei temi trattati nel corso, e rinsaldare ulteriormente il rapporto con i genitori, risultati alquanto soddisfatti di questa iniziativa. La partecipazione dei ragazzi ai giochi è avvenuta tramite suddivisione in squadre, e sono state premiate (con

"cerimonia ufficiale" sul campo) le squadre che hanno dimostrato maggiori conoscenze ma anche maggiore capacità di collaborare per risolvere i vari quiz. Ai genitori è stato inoltre distribuito l'opuscolo "Sicuri in montagna - Sicuri sul sentiero", predisposto dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, con lo scopo prevalente di sensibilizzarli sui temi della sicurezza in ambiente montano e fornendo loro alcune basilari norme di prudenza da osservare in occasione delle escursioni, oltre che indicazioni su come comportarsi in caso di incidente e conseguente necessità di chiamata del soccorso alpino.

CONSIDERAZIONIGENERALI

Il corso si è svolto regolarmente e con profitto da parte dei ragazzi partecipanti, come dimostrato dai risultati dei giochi di verifica appositamente predisposti in occasione dell'ultima uscita.

La partecipazione dei ragazzi ha inoltre consentito il crearsi di un buon affiatamento di gruppo, che costituirà una positiva base di partenza per le prossime attività. Durante tutte le uscite del corso è inoltre stata condotta l'attività di sensibilizzazione all'osservazione dell'ambiente prevista nel progetto "Guardarsi attorno", realizzato dall'Osservatorio Tecnico del CAI per l'Ambiente. Tale attività si è concretizzata nella distribuzione ai ragazzi delle schede di osservazione appositamente predisposte, chiedendo loro di compilarle con i dati relativi ad ogni uscita (luogo visitato, caratteristiche territoriali ed ambientali osservate).

Alla fine del corso, tutti i dati sono stati raccolti, rielaborati ed illustrati in una sintetica relazione, inviata all'Osservatorio Tecnico per l'Ambiente e per conoscenza alla CRLAG (Commissione Regionale Lombarda Alpinismo Giovanile), allo scopo di informare sul buon esito del progetto all'interno del corso AG. Il materiale inviato ha ricevuto il plauso dell'ideatore del progetto, dimostratosi interessato anche alle altre attività a tema ambientale svolte dal gruppo AG SEM (es.: concorso fotografico).

Le attività didattiche si sono avvantaggiate della collaborazione di alcuni Enti esterni, che hanno cortesemente fornito gadgets per i ragazzi e materiale divulgativo, in parte messo anche a disposizione della Sezione, distribuito ai partecipanti in aggiunta a quello appositamente predisposto dagli Accompagnatori. Tutto il materiale didattico predisposto durante il corso, unitamente alle foto scattate da ragazzi ed Accompagnatori, disegni, storie, ricerche ed altro materiale ricevuto,

RELAZIONI DEI GRUPPI INTERNI SULLA GESTIONE 2003

(segue a pag. 7) (segue da pag. 5)

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Corso Alpinismo Giovanile è stato raccolto in un CD formativo, distribuito gratuitamente a tutti i ragazzi in occasione della festa di fine corso. E' stata inoltre predisposta una videocassetta contenente una sintesi dei filmati girati durante le uscite, fornita ai richiedenti dietro semplice copertura rimborso spese.

Durante la festa di fine corso sono stati anche distribuiti i premi del concorso fotografico a tema ambientale, svoltosi durante l'uscita di ottobre in Val Codera, ed i "diplomi" di attestazione della partecipazione dei ragazzi al corso AG.

Le quote di iscrizione raccolte per le iscrizioni al corso hanno consentito di costituire un piccolo "fondo cassa" che ha aiutato a coprire parte delle spese di alcune uscite (per le quali ogni volta è stata stabilita una quota di partecipazione a copertura delle spese "vive"

dell'uscita, quali trasporti, pasti in rifugio, etc.) e procurarsi i materiali per le premiazioni e le altre attività del corso.

Considerando quanto sopra indicato, l'attività 2003 AG può a buon titolo considerarsi soddisfacente e consente ottimistiche previsioni anche per gli anni a venire.

Dolores De Felice L'attività nella scuola del GAG

Gruppo Alpinismo Giovanile È stata essenzialmente costituita dalla collaborazione con la scuola media "Quintino di Vona" per consentire a quest'ultima di realizzare il progetto "La scuola è la mia compagna di banco" (visibile sul sito internet SEM). Frutto di una precedente esperienza alla scuola Sabin di Milano Due, con l'inizio della mia attività alla "Quintino" (anno scolastico 2000/01), trovai una entusiasta adesione da parte della Preside, che mi ha consentito di progettare e di proporre agli allievi (dall'anno scolastico 2002/03) un corso che unisse, ad un percorso didattico orientato alla tecnologia, una serie di esperienze da realizzare in montagna con una forte valenze sia didattica che educativa.

Ciò è stato anche possibile potendo usufruire di finanziamenti da parte del Consiglio di Zona, nell'ambito dei fondi per la realizzazione del diritto allo studio, che ha permesso alla scuola di dotarsi di un fornito magazzino di materiale da montagna che il nostro progetto mette a disposizione anche di altri enti che abbiano le stesse finalità.

La confluenza del nostro gruppo nella SEM ha permesso di far confluire anche questa iniziativa, a partire dal 2003, in una sezione cittadina.

Il programma nell'anno 2003 è stato:

un’uscita autunnale di tre giorni per la classe prima e una settimana di trekking in val d'Ossola all’inizio anno scolastico per la seconda, con la presenza di due insegnanti e di un numero di accompagnatori che varia da tre a cinque.

L'impegno degli accompagnatori non si è limitato all'uscita ma anche all'attività di preparazione normalmente svolta il sabato mattina precedente.

Paolo Molena

5° Corso di Escursionismo

"Nino Acquistapace"

Dopo il secondo corso avanzato del 2002 sarebbe stato infatti logico aspettarsi un terzo corso di base, ma come vi avevo appunto anticipato l'anno scorso il nostro corso si è trasformato e, perdendo la sua biennalità non ha comunque voluto dimenticare la sua corretta "anzianità". In qualsiasi attività l'anzianità di esercizio è sinonimo di esperienza e competenza, quindi anche noi non possiamo che esserne orgogliosi.

Il Corso del 2003 è stato anche il primo intitolato al nostro past president Nino Acquistapace, la cui dedica è avvenuta durante il pranzo sociale del 2002. Ecco ora una breve cronaca di quanto è accaduto.

Subito dopo la prima escursione, dove ci siamo conosciuti (laghi del Gorzente - entroterra ligure) eccoci già nella seconda alle prese con i "problemi" relativi all'orientamento.

Bussole, altimetri, cartine ed il nostro tracciato (schizzo di rotta) ci hanno portato sulla vetta del monte Pizzoccolo con la sua superba visuale del lago di Garda. E' stato poi il turno della neve che abbiamo pestato nella valle dei Frati (Orobie bergamasche). E siamo già alla via ferrata del pizzo d'Erna, dove abbiamo trovato una piacevole deviazione (uno stretto canale dove spesso cadevano dei sassi è stato aggirato e sostituito da un simpatico passaggio tipo ponte tibetano).

Come ambiente di alta montagna ecco le Dolomiti del Brenta con le sempre meravigliose Bocchette Basse. Siamo ormai alla fine ed ecco che qualche cosa non è andata secondo i nostri programmi. I gestori del rifugio Arbole (situato nella località di Pila - AO) non hanno minimamente tenuto conto della nostra prenotazione, nonostante fossero stati avvisati in tempo e nonostante sapessero trattarsi di una uscita pratica di un corso di escursionismo organizzato da una sezione del Club Alpino Italiano La loro non disponibilità ci è stata comunicata con grave ritardo creandoci non pochi problemi organizzativi.

Ma ecco che il gestore del nostro rifugio Omio ci è venuto in soccorso. Fortunatamente per il weekend previsto in rifugio erano ancora disponibili i posti necessari, così abbiamo potuto concludere il corso con la sempre bella traversata del passo Barbacane.

A dimostrazione dell'ottimo clima di amicizia che si è creato quest'anno tra accompagnati ed accompagnatori occorre considerare le due uscite "extracorso" che sono state organizzate tra settembre e novembre. La prima in alta val Malenco (Rif. Marinelli) , la seconda sul sentiero degli Stradini (Rif. Lecco).

Per concludere molte sono le cose belle accadute nel 2003 all' interno del gruppo degli accompagnatori, tant'è che mi sento in dovere di rendervene partecipi. In maggio è nata Rosadevi, figlia di Cristina e Ciro, subito raggiunta da Emanuele, i cui genitori dopo aver seguito il corso come allievi fanno ora parte del gruppo degli accompagnatori.

Infine in Giugno è "arrivata" Agnese, figlia di Angelo (accompagnatore) ed Angela che si sono conosciuti nei primi anni di "vita" del corso.

Domenico Fontana

Gruppo Sci Escursionistico Il Corso Intersezionale di Sci Escursionismo (chiusosi il 6/2), è giunto, nella stagione 2003/2004 alla sua quarta edizione. Nato dall'esigenza di ottimizzare le risorse (leggi impiego degli istruttori) ed aumentare il livello qualitativo (anche attraverso il confronto delle differenti esperienze), ha visto, nella stagione in corso, aumentare il numero delle sezioni partecipanti da 3 (Sezione di Capiago, le sottosezioni Vaprio D'Adda-CAI BG e Trezzo s/Adda-CAI Cassano d'Adda e SEM) a 4 per l'ingresso dell'Edelweiss Milano.

Il numero di iscritti (20 provenienti dalle diverse sezioni partecipanti), se non paragonabile alle lusinghiere cifre delle passate stagioni, è sicuramente non disprezzabile per un'attività che, forse per la difficoltà nell'essere rappresentata, rimane ancora sconosciuta ai più; in ogni caso, la simpatia e la determinazione degli allevi hanno ampiamente ripagato gli sforzi degli organizzatori.

L'attività sci escursionistica proseguirà con gite organizzate, ogni 15 gg circa, fino al 24/4 (neve permettendo).

Colgo l'occasione per ringraziare quanti stanno collaborando alla riuscita delle iniziative

Stefano Fiocchi

RELAZIONE DEL PRESIDENTE SULLA

GESTIONE 2003

(segue da pag. 4)

Ce ne è bisogno ed è davvero importante!

So di averne già esposte le ragioni sulle pagine di questo stesso notiziario, ma non mi stancherò mai di dirlo: i giovanissimi che ora avviciniamo alla montagna, ben presto cresceranno (sapete quanto me come il tempo trascorra veloce) e se, da un lato saranno rimpiazzati da altri, sarebbe un gran peccato non potere continuare a seguirli anche in quel periodo che intercorre tra l'attuale e quando saranno abbastanza grandi da poter continuare autonomamente, rivolgendosi eventualmente, per soddisfare le loro accresciute esigenze, ad uno qualsiasi dei tanti corsi che il nostro sodalizio può loro offrire. Per questo però sono necessarie risorse umane ed i nostri accompagnatori di Alpinismo Giovanile non possono fare tutto da soli. Diamo loro una mano!

Con questo credo di poter concludere la relazione per il 2003, augurandomi di non aver commesso vistose dimenticanze. È inteso che potrete porre a me ed a tutti coloro che mi hanno aiutato, entro e fuori il Consiglio direttivo, ogni domanda a chiarimento di quanto esposto e di quanto eventualmente dimenticato, in occasione della prossima Assemblea Generale dei Soci. Non posso comunque esimermi dal ringraziare tutti coloro che anche quest'anno mi sono stati vicino, lavorando in alcuni casi anche più di me, perché tutto potesse procedere nel migliore dei modi. A tutti il mio grazie più sentito!

Enrico Tormene

RELAZIONI DEI GRUPPI INTERNI SULLA GESTIONE 2003

(segue da pag. 6)

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La Traccia - Anno V - n° 26 - marzo 2004 15 Febbraio 2004 - Piani dei Resinelli (LC)

La neve: bellezza e pericoli

Progressione su neve A volte ritornano…. E noi siamo tornati, il 2°

Corso Base di Alpinismo Giovanile è iniziato e noi Vi terremo compagnia fino a dicembre.

Per trovarci? Facile, basta leggere “La Traccia", il giornalino della Sezione dove sono pubblicate le nostre scorribande od accedere al sito internet della Sem e clikkare sul logo dell'Alpinismo Giovanile.

Ma veniamo a noi, il programma della prima uscita ha subito una variante, infatti dovevamo andare ai Piani di Bobbio, ma un'attenta valutazione dei tempi di percorrenza dei mezzi pubblici, ci ha costretti ad orientarci ad una meta più vicina, ed ecco spuntar fuori dal cappello a cilindro di qualcuno la mitica destinazione: si va ai Pian dei Resinelli.

Ok! E la neve? Nessuna paura, c'e'! Uno di noi è andato a visionare il percorso, si andrà verso il Parco del Valentino che favorito dalla sua esposizione verso Nord mantiene un manto nevoso di circa ben 20 cm di neve, in ogni modo il Marco Airoldi, gestore del rifugio SEL (che ci ospiterà a pranzo), in caso di problemi ci avviserà.

Ora si tratta di organizzare il gruppo e distribuire compiti e mansioni.

A Milano vengono trovate (a fatica) e noleggiate ben 30 paia di "ciaspole", sì proprio le mitiche racchette da neve diventate tanto di moda ultimamente; questa sarà la novità dell'uscita su neve di quest'anno, inoltre ci vengono gentilmente concesse in prestito dal gruppo di Sci di Fondo Escursionistico alcune attrezzature per la ricerca dei sepolti da valanga: pala, sonda ed arva.

Il programma prevede al mattino escursione sulla neve con le "ciaspole", poi pranzo al rifugio ed al pomeriggio si faranno dei gruppi a rotazione, alcuni ascolteranno le spiegazioni date sull'argomento dell'uscita: bellezze e pericoli della neve, mentre gli altri parteciperanno al gioco del nascondi e trova, cioè si nasconde un arva in trasmissione sotto la neve (in uno zaino) ed utilizzando gli altri quattro arva in nostro possesso, utilizzando le tecniche di ricerca (o almeno simili), dovranno trovare l'arva nascosto, questo comunque dovrebbe essere un momento ludico della giornata, insomma una specie di caccia al tesoro.

La mattina fatidica ci ritroviamo tutti allegramente in stazione Centrale, ci sono 19 ragazzi, ne mancano all'appello sei, sì non Vi sbagliate a leggere i numeri quest'anno abbiamo 25 iscritti, e forse in alcune uscite si aggregheranno dei ragazzi più grandi, noi invece abbiamo una new-entry, infatti Giuseppe si è aggiunto al gruppo degli accompagnatori.

Il tragitto ormai lo conosciamo tutti, treno per Lecco e pullman per i Resinelli, in treno si può toccare con mano l'allegria e l'entusiasmo dei ragazzi, che contagia sia noi che i ragazzi nuovi iscritti, che si sono già integrati nel gruppo (o meglio nell'orda selvaggia).

Ai Resinelli troviamo Mario che ha portato su in auto le "ciaspole"noleggiate (in treno

sarebbe stato impossibile).

Grande allegria nel momento di distribuzione delle "ciaspole", qualcuno le conosce altri non le hanno mai viste, chissà come si usano? Noi adulti ci prodighiamo subito nel sistemarle ai piedi dei ragazzi, che man mano che le indossano cominciano a sciamare sul piano innevato infatti, cominciano ad arrivare alcuni richiami all'ordine, se non li teniamo d'occhio, poi ci tocca andarli a recuperare in giro per il pianoro. Comunque ce la facciamo, e dopo una buona mezz'ora di aggiustamenti vari, i ragazzi sono sistemati in fila per la foto ricordo.

Ok, finalmente siamo pronti, una breve descrizione di quello che andremo a fare e come ci si deve muovere, ed in fila indiana cominciamo ad incamminarci verso il bosco, seguiti dagli sguardi esterrefatti dei più che sono presenti sul pendio, armati di bob a doposci, (pensate che è la prima volta che mi capita di osservare ai Resinelli così tanta gente che si diverte con i figli a scivolare sulla neve, c'e' un posto che noleggia persino dei bob), comunque dobbiamo sembrare un po' buffi a camminare a gambe larghe sulla neve con questi cosi ai piedi (un fila di papere che va allo stagno sarebbe la definizione perfetta).

Dopo la prima mezz'ora di cammino siamo già diventati più esperti, anzi sembra proprio che siamo nati con questi affari ai piedi, i ragazzi cominciano a divertirsi e ad assaggiare cosa significhi camminare con le

"ciaspole"ai piedi, dove la neve è molle non affonda, Oh ma bella è proprio questo il loro scopo.

La giornata è bella ma siamo in zona d'ombra e l'aria è frizzante , ma non fa freddo, anzi invitiamo i ragazzi a togliersi le giacche a vento per non sudare.

Camminiamo per circa due ore su e giù per il bosco, naturalmente allietati da alcune soste mangerecce e da alcune spiegazioni sull'ambiente che ci circonda. L'obbiettivo della prima parte della giornata è raggiunto, quindi ci avviciniamo al punto di partenza dove lasceremo le "ciaspole"ed andremo al rifugio a mangiare la pastasciutta.

Ore 13, finalmente siamo al rifugio, Marco (il rifugista) ci ha preparato in una saletta apposta per noi, ragazzi la fame è tanta;

Marco ci ha preparato 2 teglie di maccheroni al ragù (qualcuno però la prenderà in bianco), non vi dico i bis, le porzioni sono abbondanti, ma comunque finiscono presto, per cui si attinge alle riserve e si cominciano a vedere panini grossi come dei mattoni, che i ragazzi (ma non solo) divorano. Ma non è finita ci sono anche

alcune torte offerte da un ragazzo che compie gli anni (anche quelle faranno una brutta fine), la storia delle torte è intrigante una veloce scorsa all'elenco degli iscritti per verificare i compleanni ci fa notare che fra ottobre e novembre del 1993 ci deve essere stata un'epidemia a Milano, i più sono nati in quel periodo.

Alle 14.30 lasciamo il rifugio e ci dirigiamo verso il limitare del bosco per la seconda parte della giornata: spiegazioni sulla neve e ricerca dei sepolti da valanga (o meglio il gioco del nascondi e trova).

I ragazzi vengono divisi: un gruppo (il più consistente) assisterà alla lezione prevista sulle bellezze e sui pericoli della neve, osserverà come sono fatti i cristalli di neve e compilerà le schede sull'ambiente; mentre a rotazione, gruppetti di 4 ragazzi per volta parteciperanno alla dimostrazione di una ricerca di un sepolto da valanga.

Non avendo trovato un volontario da seppellire (scherzo!), viene proposto di nascondere uno zaino con all'interno un'arva in trasmissione (apparecchio che emette onde elettromagnetiche), mentre gli altri con un'ARVA a testa in ricezione dovranno individuare da dove proviene il segnale rilevato dallo strumento, (più ci si avvicina all'arva nascosto più il segnale acustico emesso dagli strumenti in ricezione è elevato), il gioco è divertente, quando i ragazzi lo trovano dovranno scavare con le pale per disseppellire lo zaino (comunque Vi posso assicurare che se il malcapitato fosse rimasto vivo, sarebbe sicuramente uscito malconcio dalle energiche badilate dei nostri ragazzi.

Un bravo va ad Alberto il più piccolo del gruppo che in pochi minuti (capito il meccanismo del gioco) ha trovato l'arva nascosto.

Come tutte le cose, anche le più belle finiscono e dopo un "lasciamoli giocare un po' sulla neve".

E' l'ora del ritorno, perciò raggruppato il

"branco" ci dirigiamo verso il piazzale dei Resinelli, dove constatato che molti sono bagnati fin nelle mutande, c'e' l'ordine di cambiarsi onde evitare raffreddori ecc. ecc., anche i più recalcitranti (vorrebbero andare a casa bagnati), forse perché si vergognano a cambiarsi i pantaloni in mezzo agli altri, vengono invitati a farlo (in fondo è per il loro bene).

Alla fine siamo tutti sul pullman per Lecco, che malgrado la coda ci porta in stazione in orario per prendere il treno per Milano, che come al solito si rivelerà stracolmo di gente, ma siamo ormai superallenati e riusciamo comunque a trovare un posto a sedere per i ragazzi, che come al solito cominciano a tirar fuori dagli zaini dei rimasugli del pasto di mezzogiorno, e si mettono a mangiare (hanno sempre fame).

In breve fra scherzi e barzellette arriviamo a Milano dove ritroviamo i genitori che ci attendono e che ci accolgono come sempre con calore vedendo i visi stanchi ma soddisfatti dei loro figli.

Il Gruppo di Alpinismo Giovanile

Alpinismo Giovanile - Corso Base 2004 - Aquilotti Junior 8 - 11 anni

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