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4.1 Soluzione del problema di mappatura

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Academic year: 2021

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CAPITOLO 4 : Automatic target recognition

4.1 Soluzione del problema di mappatura

La funzione MS definita precedentemente serve da indicatore nel confronto tra il set di scatteratori estratti attraverso l’uso della funzione Pol-CLEAN e il set di scatteratori definiti all’interno del modello del bersaglio. Settando i parametri necessari alla mappatura si ottiene un particolare set di centri di scattering per ogni modello. Una volta ottenuto il modello bidimensionale, mappato quindi all’interno del piano immagine, si provvede a calcolare l’indice MS per ogni modello. Il modello che massimizza la funzione MS è il modello che viene associato all’immagine ISAR.

Possiamo quindi esprimere la funzione MS in funzione di sette parametri.

) (ψ MS

doveψ =

[

ϑpry,ϕ,k,ar,ad

]

.

La soluzione al problema di classificazione viene quindi data dalla massimizzazione del valore di MS rispetto a ψ .

{

( )

}

max

ˆ arg ψ

ψ = ψ MS

E’ quindi chiaro che risolvendo il problema di ottimizzazione sopra citato, si ottiene il valore MS associato alla particolare classe di bersagli e può essere quindi confrontato con i valori MS relativi alle altre classi.

Possiamo pensare di indicare il generico valore d MS relativo alla j – esima classe come

(2)

( )

j

j MS

MS = ψˆ

4.2 Concetto

Il problema di ottimizzazione associato al calcolo del valore di MS per ogni classe è un problema non lineare e non convesso.

Di conseguenza, con lo scopo di trovare una soluzione numerica si deve provvedere a fornire una soluzione iniziale che sia vicina al massimo globale. Dato che i bersagli sotto osservazione all’interno della tesi sono dati reali acquisiti in particolari condizioni di moto note a priori è possibile assumere l’angolo di pitch e di roll uguali a zero e assumere noto l’angolo di yaw.

Da notare che in molte applicazioni alcuni parametri possono essere assunti noti a priori, mentre altri possono essere misurati esternamente (ad esempio attraverso un radar di tracking) L’orientazione del piano immagine viene ricercata attraverso una scansione forzata mentre il parametro necessario alla scalatura in Doppler viene stimato insieme ad i parametri di shift come viene dettagliatamente spiegato nei paragrafi 4.2.1 e 4.2.2.

4.2.1 Scalatura in doppler

Il parametro k necessario per la scalatura in Doppler viene stimato attraverso una stima dell’estensione geometrica del modello 3-D dopo che è stata effettuata la proiezione sul piano immagine e attraverso una stima dell’estensione dei centri di scattering estratti dalla funzione Pol-CLEAN dell’immagine ISAR.

T

k I

σ

= σ ˆ

(3)

=

=

=

I I

k

N

k k N

k

D D k

I

W x x W

1 1

)2

(

σ

=

=

=

T T

n

N

n n N

n

cr cr n

T

w w

1 1

)2

(μ μ

σ

e dove

∑ [ ]

=

= NP

i i k

k W

W

1 ) 2 2 (

∑ [ ]

=

= NP

i i n

n w

w

1 ) 2 2 (

rappresentano il peso associato ad ogni scatteratore,

Dk

x rappresenta la posizione nel dominio Doppler range del k-esimo centro di scattering estratto dalla Pol-CLEAN,

crn

μ rappresenta la posizione nel piano immagine ma nel dominio Range Cross-Range del n-esimo scatteratore associato al modello del bersaglio e dove xD e μcr sono i centri geometrici dei centri di scattering nel dominio Doppler e degli scatteratori associati al modello nel dominio Cross- Range. NI,NT,NP sono invece il numero di centri di scattering estratti, il numero di scatteratori associati al modello e il numero di polarizzazioni utilizzate.

4.2.2 Shift

Il primo step per il calcolo dei parametri di shift è quello di ottenere i centroidi sia dei centri di scattering estratti dalla Pol-CLEAN che sia della proiezione del modello 3-D del piano immagine.

I centroidi vengono calcolati come segue :

(4)

=

= =

I I

N

k k N

k k k

c

W x W x

1

1

=

= =

I T

N

k n N

n

n n

c

w w

1 1

μ μ

I parametri utilizzati poi per lo shift sono calcolati come segue :

c c d

r x

a

a ⎥= −

⎢ ⎤

⎡ μ

Questi due parametri relativi alla prima stima dello shift in range e doppler sono poi utilizzati per implementare una ricerca più raffinata nell’intorno definito da i due parametri.

Viene infatti definita una matriceNrxNddetta matrice di ricerca spaziale e si utilizza il seguente criterio per ricercare i due parametri di shift che massimizzano il valore dell’indice MS:

[

( , )

]

max arg ˆ )

ˆ ,

( r d , MS r d

d r

δ δ δ

δ

= δ δ Ψ

Dove δr

[

−Δrr +1,...,Δr −1,Δr

]

, δd

[

−Δdd +1,...,Δr −1,Δd

]

, con Ν

∈ Δ

Δr, d , e dove Ψ(δrd)=

[

θpry,ϕ,s0,arr,add

]

Si può quindi ridefinire i parametri di shift come segue :

⎥⎦

⎢ ⎤

⎡ +

= +

⎥⎦

⎢ ⎤

d d

r r d

r

a a a

a

δ δ ˆ ˆ ˆ

ˆ

( (

Specificando come a(r,a( siano la versione discreta di d ar,a in accordo con la dimensione del d pixel.

(5)

4.3 Soluzione al problema di decisione

Il problema di decisione può essere formalizzato come segue :

{ }

j

j MS

j max

~ =

Dove appunto j~

rappresenta la classe che viene scelta.

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