Lezione N. 31
“Solido del De Saint Venant:
introduzione al problema”
SOLIDO DEL De SAINT VENANT: INTRODUZIONE AL PROBLEMA
Argomenti
Il problema del de saint venant Ipotesi fondamentali
Riduzione delle equazioni
SOLIDO DEL De SAINT VENANT: INTRODUZIONE AL PROBLEMA
Il problema del De Saint Venant
Il problema di Saint Venant è il problema elasto – statico
della teoria di studio (al primo ordine) di un solido cilindrico libero nello spazio, composto da materiale elastico lineare, isotropo ed omogeneo, in assenza di forze di massa e con azione esterna di contatto
Applicate solo sulle due basi estreme.
È uno dei pochi problemi della Teoria dell’Elasticità di cui si conosce la soluzione: questa è dovuta a Barré de Saint-Venant nel 1853, sulla base del suo celebre metodo semi-inverso.
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Il problema del De Saint Venant
Lo speciale problema al contorno a cui in tal modo si perviene è stato impostato e risolto da Adhémar Jean-Claude Barré, conte di Saint-Venant, nella famosa memoria "De la torsion des prismes" presentata all'Accademia delle Scienze di Parigi nel 1853.
Il metodo proposto dal Saint-Venant, ingegnere civile e professore di meccanica all'Ècole des Ponts et Chaussées, per risolvere il problema unisce al rigore matematico l'intuizione dell'ingegnere.
L'importanza del problema è legata alla generalizzazione della soluzione operata dallo stesso De Saint Venant mediante la teoria che porta il suo nome (principio del De Saint Venant), tale da consentire una rappresentazione di una classe abbastanza ampia di problemi di Teoria della trave e meccanica strutturale.
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Il problema del De Saint Venant
Problema di equilibrio
Solido elastico, omogeneo, isotropo e di forma cilindrica, ossia un solido che possiamo chiamare, almeno per la sua forma, trave
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Ipotesi generali
Il modello di trave adottato
da De Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:
1) LA FORMA DEL SOLIDO: si considera una trave prismatica (asse rettilineo e sezione retta costante). Nella sezione la dimensione minima e massima non sono troppo differenti l'una dall'altra; la lunghezza del prisma è
molto più grande delle dimensioni della sezione retta. Assumeremo un riferimento cartesiano ortogonale con coincidente con l'asse della trave e origine nel baricentro G della sezione . Su questi assi assumeremo i
versori i, j, k.
2) IL MATERIALE: si considera il materiale elastico, lineare, omogeneo, isotropo.
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Ipotesi generali
Il modello di trave adottato
da De Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:
2) IL MATERIALE: si considera il materiale elastico, lineare, omogeneo, isotropo.
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Ipotesi generali
Il modello di trave adottato
da De Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:
3) I CARICHI: si considerano le forze di massa nulle e le forze di superficie agenti solo sulle basi e . La superficie laterale del prisma risulta scarica mentre le forze di superficie costituiscono da sole un sistema equilibrato.
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Ipotesi generali
Il modello di trave adottato
da De Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:
4) I VINCOLI: si considera il solido non vincolato. Tuttavia, per fissare la posizione del solido nello spazio, impedendo qualunque moto rigido, supporremo che:
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Ipotesi generali
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Ipotesi generali
5) LO STATO di TENSIONE: si assume che sugli elementi piani paralleli a x3, caratterizzati perciò da , la tensione normale sia nulla per cui si può porre :
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Ipotesi generali
Per l'arbitrarietà con cui possono essere scelte le componenti di n, purché
(ad esempio unitaria la prima e nulla la seconda, poi unitaria la seconda e nulla la prima), segue che
ossia che il tensore degli sforzi è del tipo
che descrive uno stato di tensione bi-assiale
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Ipotesi generali
Il piano del vettore tensione è quello contenente i vettori
e esso è perciò parallelo all'asse del cilindro; si può facilmente provare che su questi piani la tensione tangenziale è diretta secondo x3 .
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Ipotesi generali
Come si vede il modello di Saint-Venant, nel caso più generale, comporta quindi la riduzione da 6 a 3 del numero delle incognite σij .
Occorre naturalmente rendersi conto che questa "ipotesi sulle tensioni" in realtà è una previsione sulla soluzione. In realtà Saint-Venant nel proporre la sua soluzione intuì che il cilindro V, sotto l'azione delle forze superficiali applicate sulle basi si deforma in modo tale che gli elementi piani di normale
interagiscono in modo tale da trasmettere solo azioni tangenziali.
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Ipotesi generali
La soluzione che troveremo effettivamente conferma questa, che, per comodità continuiamo a chiamare ipotesi.
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RIDUZIONE DELLE EQUAZIONI Equazioni di Cauchy
Essendo nulle, per ipotesi, le forze di volume, si ha:
e per le ipotesi sullo stato di tensione:
dalle prime due equazioni si deduce che la distribuzione delle tensioni tangenziali è indipendente dalla particolare sezione scelta, in quanto non dipende da x3
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RIDUZIONE DELLE EQUAZIONI
La distribuzione delle tensioni tangenziali è identica in tutte le sezioni e quindi, derivando la terza equazione di Cauchy rispetto a si ottiene:
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RIDUZIONE DELLE EQUAZIONI
Equaz. Ind. Equ.
a) σ32 e σ31 hanno distribuzione invariabile da sezione a sezione.
b) se τ3 = 0 sulla base x3 = l sarà nulla dappertutto, ossia sarà τ3 ≠ 0 solo quando si hanno tensioni tangenziali non nulle sulle basi.
c) τ3 = 0 σ33 invariabile da sezione a sezione.
d) σ33 è al più funzione lineare di x3 .
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RIDUZIONE DELLE EQUAZIONI Condizioni al contorno
Sulla superficie che racchiude il volume V del cilindro devono risultare verificate le equazioni ai limiti:
Queste equazioni scritte per esteso sulle basi del prisma forniscono:
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RIDUZIONE DELLE EQUAZIONI
Condizioni al contorno
mentre, sulla superficie laterale che, per ipotesi, è scarica si riducono a:
con
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RIDUZIONE DELLE EQUAZIONI Condizioni al contorno
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RIDUZIONE DELLE EQUAZIONI
Equazioni costitutive
Le equazioni costitutive del solido elastico, lineare, isotropo scritte con riferimento alle due costanti elastiche E, modulo di elasticità normale, e , coefficiente di contrazione trasversale,
nel caso in esame, forniscono
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RIDUZIONE DELLE EQUAZIONI
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RIDUZIONE DELLE EQUAZIONI
Con riferimento al modulo di elasticità tangenziale = G gli scorrimenti 13 e 33 hanno le seguenti espressioni:
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Fine Lezione