Dinamica Rotazionale
• Richiamo: cinematica rotazionale, velocit`a e accelerazione angolare
• Energia cinetica rotazionale: momento d’inerzia
• Equazione del moto rotatorio: momento angolare e delle forze
• Leggi di conservazione per il moto rotatorio
• Moto di puro rotolamento
Posizione angolare
Come possiamo descrivere la posizione angolare in un moto di rotazione di un corpo rigido? Prendiamo per semplicit`a il caso di un disco.
• Si sceglie una linea di riferimento
• Un punto P a distanza r dall’origine ruoter`a attorno all’origine in un cerchio di raggio r
• Ogni particella nel corpo rigido percorre un moto circolare attorno all’origine O
• Conviene usare coordinate polari per rappresentare la posizione di P (o di altri punti): P = (r, θ), dove r `e la distanza dall’origine a P e θ `e misurato dalla linea di riferimento in senso antiorario
Posizione angolare (2)
• Se la particella si muove, la sola coordinata che cambia `e θ
• Se la particella ruota di θ, percorre un arco di lunghezza s, legato a r da s = rθ
• Possiamo associare l’angolo θ all’intero corpo rigido come pure alle particelle individuali che lo compongono
Ricordate che ogni particella dell’oggetto ruota dello stesso angolo
• La posizione angolare del corpo rigido `e l’angolo θ fra la linea di riferimento sul corpo e la linea fissa di riferimento nello spazio
La linea fissa di riferimento nello spazio `e spesso presa come asse x
Spostamento angolare
• Lo spostamento angolare `e definito come l’angolo di rotazione dell’oggetto in un intervallo di tempo finito:
∆θ = θf − θi
• E’ l’angolo spazzato dalla linea di riferimento di lunghezza r
• La velocit`a angolare media ω di un corpo rigido in rotazione `e il rapporto fra spostamento angolare e intervallo di tempo:
ω = θf − θi
tf − ti = ∆θ
∆t
Velocit` a angolare
• La velocit`a angolare istantanea ω `e definita come il limite della velocit`a angolare media ω quando l’intervallo di tempo tende a zero:
ω = lim
∆t→0
∆θ
∆t = dθ dt
• Unit`a della velocit`a angolare: radianti/s, o anche s−1 (i radianti non hanno dimensione)
• La velocit`a angolare `e positiva se θ aumenta (rotazione in senso antiorario), negativa se θ diminuisce (rotazione in senso orario)
• Notare l’analogia fra velocit`a per il moto lineare e velocit`a angolare per il moto rotazionale
Accelerazione angolare
• L’accelerazione angolare media, α, di un corpo `e definita come il rapporto fra variazione della velocit`a angolare e il tempo richiesto per la variazione:
α = ωf − ωi
tf − ti = ∆ω
∆t
L’accelerazione angolare istantanea α `e il limite dell’accelerazione angolare media ω quando l’intervallo di tempo tende a zero:
α = lim
∆t→0
∆ω
∆t = dω
dt = d2θ dt2
• Le unit`a dell’accelerazione angolare sono radianti/s2, oppure s−2 (giacch´e i radianti non hanno dimensioni)
Direzione e verso
• Velocit`a e accelerazione angolare possono essere definiti come vettori
~
ω e ~α, rispettivamente di modulo ω e α, diretti lungo l’asse di rotazione
• Il verso di ~ω `e dato dalla regola della mano destra
• ~α `e diretto come ~ω se la velocit`a angolare aumenta, in senso opposto se la velocit`a angolare diminuisce
Con questa definizione, la velocit`a di un punto del corpo rigido pu`o essere scritta in generale come ~v = ~ω × ~r , ovvero v = ωr⊥, dove r⊥ `e la distanza dall’asse. Questa `e l’espressione da usare in tre dimensioni.
Velocit` a e accelerazione
La velocit`a in un corpo che ruota attorno ad un asse, ~v = ~ω × ~r, `e sempre tangente al percorso: v = vT (velocit`a tangenziale).
L’accelerazione,
~a = d~v
dt = d~ω
dt × ~r + ~ω × d~r dt,
ha una componente tangenziale e una radiale, o centripeta:
aT = dv
dt = r⊥α, ac = v2
r = r⊥ω2 con |~a| = pa2T + a2c = r⊥√
α2 + ω4
(dimostrazione: sostituire d~r/dt = ~v = ~ω × ~r, notare che ~ω × (~ω × ~r) = ~ω(~ω · ~r) − ~rω2 = −ω2~r⊥)
Cinematica Rotazionale
Per accelerazione angolare costante (in modulo, direzione e verso!) si pu`o descrivere il moto del corpo rigido usando delle equazioni cinematiche: l’analogo rotazionale delle equazioni cinematiche del moto lineare. Matematicamente:
ω(t) = ω0 + αt , θ(t) = θ0 + ω0t + 1
2αt2 La relazione fra quantit`a lineari ed angolari `e semplicemente
s(t) = θr⊥ , v(t) = ωr⊥ , at = αr⊥
dove at `e l’accelerazione tangenziale e r⊥ la distanza dall’asse di rotazione (attenzione: non dall’origine!)
Notare che tutti i punti del corpo ruotante hanno lo stesso moto angolare, ma hanno moto lineare differente.
Energia Cinetica Rotazionale
Un corpo ruotante con velocit`a angolare ω possiede un’energia cinetica rotazionale. Ogni particella del corpo ha energia cinetica Ki = 1
2mivi2, dove vi = ωr⊥i. L’energia cinetica rotazionale `e la somma di tali energie:
KR = X
i
Ki = X
i
1
2mivi2 = 1 2
X
i
mir⊥i2
!
ω2 ≡ 1
2Iω2 dove la quantit`a I `e nota come momento d’inerzia.
Notare l’analogia fra energie cinetiche associate al moto lineare:
K = 1
2mv2, e associate al moto rotazionale, KR = 1
2Iω2.
L’energia cinetica rotazionale non `e un nuovo tipo di energia! E’ energia cinetica e si misura nelle stesse unit`a, joule (J)
Energia Cinetica Rotazionale (2)
In generale la velocit`a di un punto pu`o essere scritta come ~vi = ~VCM+~ui, dove ~VCM `e la velocit`a del centro di massa (CM), ~ui la velocit`a nel sistema di riferimento del CM. L’energia cinetica diventa quindi
K = X
i
1
2mivi2 = X
i
1
2miVCM2 + 1
2miu2i + mi~ui · ~VCM
ma il terzo termine `e nullo perch´e P
i mi~ui = 0 per definizione.
L’energia cinetica `e quindi la somma dell’energia cinetica del CM, pi`u l’energia cinetica rispetto al CM. Per un corpo che trasla e ruota attorno ad un asse passante per il suo centro di massa, possiamo quindi scrivere
K = KCM + KR = 1
2M VCM2 + 1
2Iω2
con il moto del CM determinato unicamente dalle forze esterne.
Momento d’inerzia
Definizione del momento d’inerzia: I = X
i
mir⊥i2 (Unit`a SI: kg·m2).
• Il momento d’inerzia dipende dall’asse di rotazione! (ma pu`o essere calcolato rispetto a qualunque origine, purch´e sull’asse di rotazione).
• Si pu`o calcolare il momento d’inerzia di un corpo dividendolo in piccoli elementi di volume, ognuno di massa ∆mi. Nel limite continuo:
I = lim
∆mi→0
X
i
∆mir⊥i2 = Z
r⊥2 dm.
• Come per il centro di massa, tale integrale `e in generale complicato, salvo per corpi di densit`a ρ costante (in tal caso, dm = ρdV e ci si riduce a un integrale di volume), oggetti di forma semplice, asse di rotazione simmetrico.
Momento d’inerzia, esempi semplici
• Modello di una molecola biatomica omonucleare: due atomi di massa M a distanza d, rispetto ad un asse passante per il centro:
I = M d 2
2
+ M −d 2
2
= 1
2M d2
• ... e se la molecola biatomica `e eteronucleare? per due atomi di massa M1 e M2 a distanza d, che ruotano rispetto ad un asse passante per il centro di massa:
I = M1d21 + M2d22 = M1M2
M1 + M2d2 ≡ µd2 perch´e d1 = M2d/(M1 + M2), d2 = M1d/(M1 + M2).
La quantit`a µ `e nota come massa ridotta.
Momento d’inerzia, esempi semplici
• Momento d’inerzia di un cilindro omogeneo attorno al suo asse: poniamo ρ = M/(πR2L), dm = ρ(2πrL)dr.
I =
Z R 0
r2ρ(2πrL)dr = 2M R2
Z R 0
r3dr
= 2M
R2
R4
4 = M R2 2
(da notare che vale anche per un disco)
Momento d’inerzia per vari corpi rigidi
Guscio cilindrico sottile:
I = M R2
Sfera:
I = 2
5M R2
Sbarra sottile, asse passante per il centro:
I = 1
12M L2
Sbarra sottile, asse passante per un estremo:
I = 1
3M L2
Momento d’inerzia di una sfera
Suddividiamo la sfera in dischi infinitesimi di raggio y e spessore dz (vedi figura):
I =
Z R
−R
ρπy2 2
y2dz = ρπ
Z R 0
y4dz (la funzione integrata `e pari: R R
−R = 2 R R 0 )
dove la quantit`a fra parentesi `e il momento d’inerzia di ogni disco;
ρ = 3M/4πR3 `e la densit`a di una sfera di massa M e raggio R.
Da y2 + z2 = R2 si ottiene I = 3M 4R3
Z R 0
(R2 − z2)2dz e infine
I = 3M 4R3
Z R 0
(R4+z4−2R2z2)dz = 3M 4R3
R4z + z5
5 − 2R2z3 3
R
0
= 2
5M R2
Momento d’inerzia di una sfera (2)
Alternativa: usiamo l’angolo θ come variabile I =
Z π/2
−π/2
ρπ(R cos θ)2
2 (R cos θ)2
| {z }
HP
R cos θdθ
| {z }
dx
da cui
I = ρR5π
Z π/2 0
cos5 θdθ = 3
4M R2
Z π/2 0
1 − sin2 θ2
cos θdθ da cui si ritrova il risultato precedente
Un teorema utile sul momento d’inerzia
• Il momento d’inerzia I di un corpo di massa M rispetto ad un certo asse `e dato da
I = Icm + M d2
dove Icm `e il momento d’inerzia rispetto ad un asse parallelo a quello considerato, distante d da questo, e passante per il centro di massa del sistema considerato (teorema degli assi paralleli).
Dimostrazione: chiamiamo ~ri e ~r 0i le posizioni rispetto al primo asse e rispetto al CM, d la distanza fra l’origine sul primo asse e il CM, da cui ~~ r = ~r 0i + ~d. Vale:
I = X
i
mir⊥i2 = X
i
mi[(~r 0i + ~d)⊥]2 = X
i
mir⊥i02 + X
i
mid2⊥ + 2 X
i
mi~r 0i · ~d⊥
ma X
i
mi~r 0i = 0 perch´e il centro di massa `e nell’origine, da cui l’enunciato.
(notare che ~a⊥ ·~b⊥ = ~a ·~b⊥ = ~a⊥ ·~b, facilmente dimostrabile usando ~a⊥ = ~a − ˆn(ˆn ·~a) e l’analogo per ~b⊥, con ˆn versore dell’asse di rotazione)