• Non ci sono risultati.

Esercizio 3 L’equazione differenziale proposta `e un’equazione a variabili separabili che ha come soluzioni singolari le funzioni costanti y(x)≡ kπ, k ∈ Z

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Esercizio 3 L’equazione differenziale proposta `e un’equazione a variabili separabili che ha come soluzioni singolari le funzioni costanti y(x)≡ kπ, k ∈ Z"

Copied!
4
0
0

Testo completo

(1)

SOLUZIONI COMPITO dello 06/09/2011 ANALISI MATEMATICA I - 9 CFU

MECCANICA TEMA A Esercizio 1

L’equazione proposta non ammette alcuna soluzione, poich´e il termine di sinistra `e un numero reale, mentre quello di destra `e un numero immaginario puro non nullo.

Esercizio 2

Osserviamo che il limite proposto `e un caso di indecisione del tipo [1], pertanto conviene riscrivere la successione nella forma

(

1 + sin3 n

)2n2 +n3n−5

= exp



log

(

1 + sin3 n

)2n2 +n3n−5



= exp

[(2n2+ n 3n− 5

) log

(

1 + sin3 n

)]

.

Utilizzando il fatto che log(

1 + sinn3)

∼ sinn3 n3 e ricordando la gerarchia degli infiniti, otteniamo (2n2+ n

3n− 5 )

log (

1 + sin3 n

)

∼2n2 3n

3 n → 2 . Pertanto, il limite proposto vale e2.

Esercizio 3

L’equazione differenziale proposta `e un’equazione a variabili separabili che ha come soluzioni singolari le funzioni costanti y(x)≡ kπ, k ∈ Z. Poich´e per y ̸= (2k + 1)π/2 il secondo membro soddisfa le ipotesi del teorema di esistenza ed unicit`a locale della soluzione, avremo che la funzione y(x) = π, ottenuta dall’integrale singolare per k = 1, `e l’unica soluzione del problema di Cauchy nel caso in cui α = π. Invece, per α = π/4, cercheremo l’unica soluzione fra gli integrali ottenuti per separazione di variabili. Ponendo y ̸= kπ e y ̸=

(2k + 1)π/2, otteniamo

1

sin y =

cos y sin2ydy = 2

arctan x

1 + x2 dx = arctan2x + C

=⇒ sin y(x) = − 1

arctan2x + C ovvero y(x) =− arcsin

( 1

arctan2x + C )

,

dove, nell’ultima uguaglianza, abbiamo utilizzato la simmetria dispari della funzione x 7→ arcsin x. Impo- nendo la condizione iniziale, ricaviamo π/4 = y(0) = − arcsinC1, che fornisce C1 = − sin(π/4) = −√

2/2 (anche qui abbiamo utilizzato la simmetria dispari della funzione x7→ sin x). Quindi C = −√

2 e la soluzione richiesta `e

y(x) =− arcsin

( 1

arctan2x−√ 2

) .

Esercizio 4

Il campo d’esistenza della funzione proposta si ottiene risolvendo il sistema { − 1 ≤ 1 − log(1 + 3x) ≤ 1 ,

1 + 3x > 0 , =







log(1 + 3x)≤ 2 , log(1 + 3x)≥ 0 , 3x >−1 ,







1 + 3x≤ e2, 1 + 3x≥ 1 , x >−1/3 ,

=









x≤ e2− 1 3 x≥ 0 x >−1/3 1

(2)

da cui si ricava 0≤ x ≤ e23−1. Per determinare il segno di f , basta tener conto che la funzione x7→ arcsin x

`

e concorde con il segno del suo argomento. Pertanto

arcsin(

1− log(1 + 3x))

> 0 ⇐⇒ 1 − log(1 + 3x) > 0 ⇐⇒ log(1 + 3x) < 1 ⇐⇒ x < e− 1 3 . Pertanto avremo che

arcsin(

1− log(1 + 3x))

> 0 se 0≤ x < e− 1 3 , arcsin(

1− log(1 + 3x))

< 0 se e− 1

3 < x≤ e2− 1 3 , arcsin(

1− log(1 + 3x))

= 0 se x = e− 1 3 . Esercizio 5

Ricordiamo che lo sviluppo di Mc Laurin al secondo ordine per la funzione h sar`a dato da

h(x) = h(0) + h(0)x +h′′(0)

2 x2+ o(x2) .

Dobbiamo, quindi, calcolare h(0), h(0) e h′′(0). Dal teorema di derivazione della funzione composta si ottiene

h(0) = g(f (0)) = g(0) = 0 ,

h(0) = g(f (0))f(0) = g(0)f(0) = 2·1 2 = 1 , h′′(0) = g′′(f (0))(f(0))2+ g(f (0))f′′(0) = 4· 1

4+ 2·3 2 = 4 . Pertanto avremo

h(x) = 0 + 1· x +4

2x2+ o(x2) = x + 2x2+ o(x2) .

2

(3)

TEMA B Esercizio 1

L’equazione proposta non ammette alcuna soluzione, poich´e il termine di destra `e un numero reale non nullo, mentre quello di sinistra `e un numero immaginario puro.

Esercizio 2

Osserviamo che il limite proposto `e un caso di indecisione del tipo [1], pertanto conviene riscrivere la successione nella forma

(

1− tan 4 n2

)n3 +5n2n+7

= exp



log

(

1− tan 4 n2

)n3 +5n2n+7



= exp

[(n3+ 5n 2n + 7

) log

(

1− tan 4 n2

)]

.

Utilizzando il fatto che log(

1− tann42

)∼ − tann42 ∼ −n42 e ricordando la gerarchia degli infiniti, otteniamo (n3+ 5n

2n + 7 )

log (

1− tan 4 n2

)

∼ −n3 2n

4

n2 → −2 . Pertanto, il limite proposto vale e−2 =e12.

Esercizio 3

L’equazione differenziale proposta `e un’equazione a variabili separabili che ha come soluzioni singolari le funzioni costanti y(x) ≡ (2k + 1)π/2, k ∈ Z. Poich´e per y ̸= kπ il secondo membro soddisfa le ipotesi del teorema di esistenza ed unicit`a locale della soluzione, avremo che la funzione y(x) = π/2, ottenuta dall’integrale singolare per k = 0, `e l’unica soluzione del problema di Cauchy nel caso in cui α = π/2. Invece, per α = π/4, cercheremo l’unica soluzione fra gli integrali ottenuti per separazione di variabili. Ponendo y̸= (2k + 1)π/2 e y ̸= kπ, otteniamo

1 cos y =

sin y

cos2ydy = 3

∫ arctan2x

1 + x2 dx = arctan3x + C

=⇒ cos y(x) = 1

arctan3x + C ovvero y(x) = arccos

( 1

arctan3x + C )

.

Imponendo la condizione iniziale, ricaviamo π/4 = y(0) = arccosC1, che fornisce C1 = cos(π/4) = 2/2.

Quindi C =√

2 e la soluzione richiesta `e

y(x) = arccos

( 1

arctan3x +√ 2

) .

Esercizio 4

Il campo d’esistenza della funzione proposta si ottiene risolvendo il sistema {6 arcsin(4x− 3/2) − π > 0 ,

− 1 ≤ 4x − 3/2 ≤ 1 , =







arcsin(4x− 3/2) > π/6 , 4x− 3/2 ≥ −1 ,

4x− 3/2 ≤ 1 ,







4x− 3/2 > sin(π/6) = 1/2 , 4x≥ 1/2 ,

4x≤ 5/2 ,

=







x > 1/2 x≥ 1/8 x≤ 5/8

da cui si ricava 1/2 < x≤ 5/8. Per determinare il segno di f, dobbiamo imporre log(

6 arcsin(4x− 3/2) − π)

− log π > 0 ⇐⇒ 6 arcsin(4x − 3/2) − π > π ⇐⇒

arcsin(4x− 3/2) > π/3 ⇐⇒ 4x − 3/2 > sin(π/3) =√

3/2 ⇐⇒ x >

3 + 3

8 .

3

(4)

Pertanto avremo che log(

6 arcsin(4x− 3/2) − π)

− log π < 0 se 1/2 < x < (3 +√ 3)/8 , log(

π + 6 arcsin(4x− 3/2))

− log π > 0 se (3 +

3)/8 < x≤ 5/8 , log(

π + 6 arcsin(4x− 3/2))

− log π = 0 se x = (3 +√ 3)/8 .

Esercizio 5

Ricordiamo che lo sviluppo di Mc Laurin al secondo ordine per la funzione h sar`a dato da

h(x) = h(0) + h(0)x +h′′(0)

2 x2+ o(x2) .

Dobbiamo, quindi, calcolare h(0), h(0) e h′′(0). Dal teorema di derivazione della funzione composta si ottiene

h(0) = g(f (0)) = g(0) = 0 ,

h(0) = g(f (0))f(0) = g(0)f(0) = 2·1 2 = 1 , h′′(0) = g′′(f (0))(f(0))2+ g(f (0))f′′(0) = 4· 1

4+ 2·3 2 = 4 . Pertanto avremo

h(x) = 0 + 1· x +4

2x2+ o(x2) = x + 2x2+ o(x2) .

4

Riferimenti

Documenti correlati

Quindi se devo ordinare mi conviene farlo anche in base alla chiave primaria, inoltre mi converrebbe stampare anche l'ora della visita e non solo il nome e cognome del

Imponendo che il generico vettore (x, y, w, z) sia generato dai due vettori dati, utilizzando un’opportuna matrice e il teorema degli orlati otteniamo ad es.. Scrivere la matrice di

Evidentemente la posizione e l’angolo iniziali (rispetto alla traiettoria di riferimento) al momento della iniezione nella macchina definiscono l’emittanza associata ad

Per trovare l’isometria cercata partiamo calcolando una rotazione R che ci consenta di avere gli assi di C paralleli agli

3) Studiare la stabilit` a di tali punti

Per stabilire se T `e diagonalizzabile bisogna determinare la

Un massimo o minimo vincolato per una funzione di due variabili è un massimo o minimo da ricercarsi non su tutto il dominio ma all'interno del sottoinsieme del dominio che

[r]