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Comune di Treviglio Consiglio Comunale del 2 Luglio 2007 Comunicazione del Sindaco Sindaco

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 2 Luglio 2007

Comunicazione del Sindaco Sindaco

... di Stato per quanto riguarda gli orari, credo venerdì mattina, venerdì sera ho ricevuto dalla Ferrovia una telefonata che mi annunciava un fax che non è arrivato e non è arrivato a tutt’oggi e solo nella posta di stamattina ho trovato l’invito con il programma. Questo non mi esonera dallo scusarmi per non aver pensato immediatamente di farvi una mail, ma questa è la situazione. Che si tratti di un evento epocale l'ho detto ai giornalisti presenti, noi siamo molto contenti che si sia inaugurata quest'opera, adesso vedremo la prosecuzione di questo intervento, opera che è passata sotto tante Amministrazioni, visto che come dicevano stamattina le Autorità a noi sovra-ordinate, è dall’85 che si attende.

Quindi non credo, al di là delle scuse doverose, ma io stessa, ripeto, la comunicazione l'ho avuta stamattina, non credo assolutamente che questa Amministrazione sottovaluti l’importanza di quest'opera, siamo per la mobilità su ferro, questo è un grande dono per i nostri pendolari che tante fatiche devono sopportare per raggiungere i posti di lavoro ed è un modo in maniera sistemica per affrontare i problemi della mobilità.

Nessun invito ufficiale è arrivato a questa Amministrazione, solo da parte del Commissariato di Polizia c'è stata l’informazione, così come solo dalla polizia locale sabato mattina mi è arrivata la comunicazione che si doveva in qualche modo sgomberare il piazzale della Centrale, perché si pensava ad una Conferenza stampa. Non sapeva nulla di chi intervenisse, tant'è vero che ho ricevuto parecchi messaggi che mi chiedevano se ci fosse più o meno Prodi, non lo sapevo e non l'ho potuto ovviamente dire. Prodi non c'è stato. Ringrazio.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. Procediamo con l’ordine del giorno.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 2 Luglio 2007 Punto n. 1)

INFORMATIVE SUL TEMA DELL’ACQUA Consigliera Siliprandi

Presidente, scusi, non è che posso integrare la domanda con un'altra domanda? Niente.

Presidente

No, la parola al Sindaco, prego Sig. Sindaco.

Sindaco

Grazie Presidente. Nell’informarvi che è assente per ferie, quindi giustificato, l’Assessore Simonetti, vi leggo il documento che illustra i contenuti che lui stesso nel precedente Consiglio Comunale avrebbe riferito a questo Consiglio Comunale. Questo per la parte che riguarda ovviamente l’Assessore all’Urbanistica, poi ci saranno gli interventi sia dell’Assessore Quadri per quanto riguarda i problemi delle acque irrigue e quindi il problema della siccità, che ora forse si è un pochino risolto e l’Assessore Tura per quanto riguarda invece la qualità dell’acqua e l’Assessore Stucchi per quanto riguarda Uniacque, così come richiesto dall’ordine del giorno che ha stimolato questa informativa.

Nel nostro territorio la scarsa attenzione alla risorsa acqua, dovuta all’abbondanza della stessa, ha avuto i suoi riflessi negativi anche nel settore dell’edilizia civile e industriale. Prova ne è il fatto che fino ad ora l’unico accorgimento adottato deriva dall’applicazione del Regolamento locale di igiene, il quale prescrive in relazione alla destinazione urbanistica, una percentuale di superficie fondiaria da mantenere per il drenaggio delle acque piovane, nonché lo smaltimento delle stesse acque piovane, ad eccezione delle acque di prima pioggia, provenienti dalle coperture e dai cortili in pozzi perdenti, al fine di rimpinguare la falda.

L’emergenza acqua e l’accresciuta coscienza ambientale dei cittadini e delle Pubbliche Amministrazioni impongono l’adozione di idonee misure, anche in sede di costruzione e utilizzo dei fabbricati, in modo che gli stessi siano dotati di tutti gli accorgimenti e impianti atti a ridurre i

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consumi e ad utilizzare al meglio questa fondamentale risorsa, prevedendo anche la raccolta e l’utilizzo delle acque piovane ai fini civili. Esempio, alimentazione cassette wc e irrigazione dei giardini.

L’Amministrazione Comunale di Treviglio in sede di adeguamento del Regolamento edilizio intende prestare particolare attenzione a tutte le problematiche ambientali ai fini di un corretto uso del territorio e delle risorse energetiche. Nello specifico l’utilizzo delle acque nel loro ciclo completo sarà oggetto di specifiche normative anche in attuazione di disposizioni legislative e regolamentari recentemente emanate da Stato e Regione. A titolo esemplificativo si riportano gli articoli del Regolamento edilizio del Comune di Bergamo, approvati nel mese di aprile u.s. in coerenza con le linee guida proposte da alcune Province e dalla Regione Lombardia, in collaborazione con le Università.

Contabilizzazione individuaria dell’acqua potabile.

Negli edifici di nuova costruzione e per quelli oggetto di riqualificazione impiantistica, è obbligatoria l’installazione di contatori volumetrici individuali, uno per ogni unità immobiliare per l’acqua potabile, così da poter garantire che i costi per l’approvvigionamento per l’acqua potabile, sostenuti dall’immobile, vengano ripartiti in base ai consumi reali effettuati da ogni singolo proprietario o locatario, favorendo comportamenti corretti ed eventuali interventi di razionalizzazione dei consumi.

Art. 112 – recupero e riutilizzo delle acque piovane.

Al fine della riduzione del consumo di acqua potabile, fatte salve necessità specifiche di attività produttive con prescrizioni particolari, nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni integrali di complessi immobiliari dotati di superficie destinata a verde pertinenziale o a cortili superiori a mt. 2.300, è obbligatorio l’utilizzo di acque meteoriche, raccolte dalle coperture degli edifici, per l’irrigazione del verde pertinenziale, la pulizia dei cortili e dei passaggi.

Le coperture dei tetti devono essere munite, tanto verso il suolo pubblico, quanto verso il cortile interno ed altri spazi scoperti, di canali di gronda atti a convogliare le acque meteoriche nei pluviali e nel sistema di raccolta per poter essere riutilizzate. Tutti gli edifici di nuova costruzione con una superficie destinata a verde pertinenziale e/o a cortile superiore a 300 mq., debbono dotarsi, per la raccolta delle acque meteoriche, di una opportuna cisterna o vasca di raccolta, il cui volume totale deve essere calcolato in funzione del volume di pioggia captabile all’anno dall’edificio, nonché del consumo totale annuo di acqua richiesta per l’irrigazione e la pulizia dei cortili – volume minimo da

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prevedere – o gli altri eventuali usi previsti, quali l’alimentazione delle cassette di scarico dei wc, l’alimentazione delle lavatrici a ciò predisposte, gli usi tecnologici relativi ad esempio a sistemi di climatizzazione passiva ed attiva.

In particolare il volume del sistema di raccolta richiesto nelle nuove costruzioni per l’irrigazione del verde ed il lavaggio dei cortili, non deve in ogni caso essere inferiore ai 50 litri per mq. di superficie lorda coperta.

La raccolta e il riutilizzo delle acque meteoriche sono raccomandate anche nelle nuove costruzioni e nelle ristrutturazioni degli edifici con superficie a verde e/o a cortile inferiore ai 300 mq., sia ai fini dell’irrigazione e del lavaggio delle superfici, sia per altri possibili fini, quali quelli accennati al punto 3, che non necessitano dell’uso di acqua potabile. Ove presente, l’impianto per il recupero delle acque piovane dovrà in ogni caso soddisfare i requisiti specificati al punto 5, che è il punto che vado a leggere.

Punto n. 5

In tutti gli impianti per il recupero delle acque piovane, l’acqua piovana che cade sulle coperture deve essere canalizzata e convogliata in idonei serbatoio o vasche di raccolta, dove è mantenuta al fresco e al buio, in un ambiente pulito e a perfetta tenuta. Il serbatoio o la vasca di raccolta debbono essere dotati di un filtro per l’acqua in ingresso e di uno sfioratore sifonato, collegato ad una eventuale vasca volano o alla fognatura per smaltire l’eventuale acqua in eccesso. L’impianto deve prevedere un adeguato sistema di pompaggio per fornire all’acqua la pressione necessaria agli usi previsti.

La rete così costituita non potrà essere collegata in alcun modo alla rete dell’acqua potabile e le sue bocchette dovranno essere dotate di dicitura: “Acqua non potabile”, secondo la normativa vigente, così da poter essere facilmente individuato dall’utenza. In tutte le nuove costruzioni e negli interventi di ristrutturazione degli impianti idrici ed igienici, è obbligatoria l’adozione di dispositivi per la regolazione di flusso di acqua nelle cassette di cacciata. Il dispositivo, comandabile manualmente, deve consentire la regolazione prima dello scarico di almeno due diversi volumi d’acqua, il primo compreso tra 7 e 12 litri, il secondo tra 5 e 7 litri.

È presente, adesso ve lo distribuisco, lo sto facendo fotocopiare, (è già stato distribuito), basta così allora, se aveste domande in riferimento a queste norme da introdurre nel Regolamento edilizio che stiamo rivedendo, è presente l’Arch. Maraniello, che magari sul piano tecnico può essere un po' più preciso della sottoscritta. Vi ringrazio.

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Presidente

Grazie Sig. Sindaco. Procediamo negli interventi da parte dell’Esecutivo. Diamo la parola all’Assessore Quadri.

Assessore Quadri

Buona sera. Mi sembra di essere stato abbastanza fortunato, ma più che altro sono stati fortunati gli agricoltori in questo periodo, anche perché di siccità per fortuna fino a questo momento non possiamo parlarne, però il trend è quello, la diminuzione dell’acqua, soprattutto nelle portate del Brembo, ci fa dire che probabilmente sarà una costante criticità nei prossimi anni.

Il sistema di irrigazione delle campagne trevigliesi è concettualmente molto simile al sistema di trasporto del sangue nel corpo umano, due arterie principali, le rogge Vignola e Moschetta, trasportano l’acqua prelevata dal fiume Brembo, cedendola lungo il percorso verso Treviglio da altre arterie secondarie, dette riali. I riali provvedono direttamente ad irrigare i campi ad essi attigui, oppure cedono acqua a piccoli canali che come capillari irrorano i terreni più lontani. Questo metodo di irrigazione è in uso da secoli, è detto a scorrimento e si sviluppa sul territorio per circa 200 km. tra rogge comunali e canali privati.

Appare evidente che l’efficacia del sistema si regge indirettamente sulla portata d’acqua del fiume Brembo e direttamente dai metri cubi travasati da esso nelle due rogge principali. La concessione regionale consente al Comune di Treviglio di prelevare dal fiume Brembo fino a 13,5 mc.

d’acqua al secondo. Questa abbondanza d’acqua consentiva in passato di irrigare nei mesi estivi tutti i terreni, garantendo il benessere delle colture. Negli ultimi anni, nel 2003 e nel 2006 specialmente, la situazione come è noto è decisamente cambiata, la portata delle rogge mediamente, ed è una media annua, è di 9 mc. al secondo, 4 mc. nella roggia Moschetta, di cui due ceduti alla roggia Brembilla per Brigano e 5 mc. nella roggia Vignola. Quindi effettivamente arrivano 7 mc. nelle rogge trevigliesi.

Picchi negativi si registrano nei mesi di giugno e luglio dove la portata d’acqua complessiva arriva a mala pena a quattro mc. al secondo. La situazione descritta non poteva essere ignorata. Come prima risposta alla diminuzione delle portate d’acqua l’Amministrazione, stimolata dalle indicazione dalla Commissione Acque Irrigue, incaricava il Consorzio di bonifica di predisporre, in stretta collaborazione con gli Uffici comunali, il riordino delle rogge trevigliesi e la conseguente modifica dei turni di

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irrigazione. Turni non più basati sulla durata, ma sulla portata dell’acqua. Quindi non è il tempo che bagna i campi, ma è la quantità d’acqua, cioè la portata d’acqua deve essere garantita all'interno dei 9 mc., questo non in situazione di emergenza, in situazione ordinaria.

Sono stati tolti dal piano irriguo tutti quei terreni che negli anni sono diventati edificabili e che quindi non fanno più parte evidentemente della dotazione agricola. Sono stati presentati in primavera questi nuovi orari e sono in fase sperimentale. La conclusione dell’annata agricola ci dirà quali saranno i correttivi e le migliorie da introdurre.

Altre strategie però devono essere introdotte, perché se il riordino irriguo razionalizza l’uso dell’acqua, certo non risponde completamente alle probabili emergenze di mancanza della stessa. All’oggi in caso di siccità possiamo prelevare acqua dalla cava ex CVT di via Bergamo.

Inoltre abbiamo chiesto di poter predisporre un altro impianto di prelievo della Società Holcim a Pontirolo. Però pare necessario introdurre nuovi sistemi di irrigazione come quello a pioggia. Questo sistema ha il vantaggio di utilizzare minori risorse idriche, ma può essere utilizzato esclusivamente da aziende di grandi dimensioni con terreni contigui.

Supportato da appositi pozzi di proprietà comunale l’Azienda non avrebbe più bisogno di attingere acqua nelle rogge trevigliesi che così verrebbe convogliata in altre parti del territorio.

In sintesi noi abbiamo sul territorio sei aziende di grandi dimensioni, quindi con grandi dimensioni e grandi appezzamenti di terreno con terreni contigui, ed è indicata secondo noi l’irrigazione a pioggia. Però l’irrigazione a pioggia andrebbe comunque a gravare sulle rogge. Se vengono realizzati due pozzi di proprietà comunale, quindi sotto il controllo diretto dell’Amministrazione, potremmo irrigare queste aziende in questo modo, quindi mantenendo poi l’acqua nelle rogge che andrebbe distribuita sugli altri terreni che non hanno questa possibilità, perché troppo frazionati. Inoltre questi due pozzi all’occorrenza potrebbero comunque supportare le rogge e abbiamo in mente anche di realizzare altri due pozzi, quindi quattro-cinque pozzi sostanzialmente, ma altri due pozzi nella zona di Castel Cerreto, dove due rogge, la Vignola e la Moschetta, scorrono abbastanza vicine. Questo ci consentirebbe di pescare in falda e di, sempre in caso di emergenza, quindi quando la portata d’acqua diminuisce notevolmente, di poterla aumentare garantendo una costante, perché il problema dell’irrigazione è dato dalla costanza d’acqua. Ci sono momenti in cui l’acqua scorre e ce n’è molta e ci sono momenti in cui anche durante lo stesso giorno l’acqua diminuisce. Quindi sembra importante invece per l’agricoltura che la costanza d'acqua sia garantita. Quindi questi pozzi che immettono acqua nelle rogge ci garantiscono un po' questa costanza.

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Queste sono un po' le cose che abbiamo in mente per poter, ovviamente nei momenti di emergenza, intervenire. Quindi una razionalizzazione dell’irrigazione, puntando sulle grandi aziende dove c'è una possibilità non solo economica, ma anche di prospettiva per la realizzazione degli impianti a pioggia. Supportati dall’Amministrazione con dei pozzi che però restano di proprietà dell’Amministrazione per poterli comunque gestire in caso di emergenza e altri due pozzi invece, sempre in caso di emergenza, da realizzare vicino alle rogge per poter garantire la portata d'acqua. Questa è un po' in sintesi l’idea.

Presidente

Ha terminato Assessore? Grazie. Procediamo con gli interventi da parte della Giunta, andiamo in ordine, l’Assessore Tura. Prego.

Assessore Tura

Il mio intervento riguarda il problema della qualità dell’acqua, soprattutto la qualità chiaramente ad uso potabile. Il problema della qualità può essere affrontato da diversi profili. Il primo profilo è quello del controllo sulla regolarità degli scarichi che vengono immessi nei corsi d'acqua superficiali. A questo riguardo lo scorso inverno siamo finalmente riusciti a ridefinire il rapporto convenzionale che doveva esserci tra il Comune e le ditte che scaricavano i loro reflui industriali nei corsi idrici superficiali, in assenza di una fognatura. Queste ditte era da circa quattro anni che non pagavano il canone e non avevano mai stipulato la convenzione con il Comune e siamo finalmente riusciti a far stipulare questa convenzione e quindi sia ad ottenere il pagamento del canone, però questo è un problema soprattutto che riguarda l’Assessore Stucchi, quindi come sua tranquillità rispetto all’entrata, ma soprattutto siamo riusciti a far stipulare una fidejussione che garantisca il Comune rispetto all’eventualità che gli scarichi possano avvenire al di fuori dei limiti previsti dalla normativa vigente e anche degli specifici provvedimenti autorizzativi che in questo caso rilascia la Provincia. E questo ci sembra già un punto estremamente importante per riuscire a comunque fare qualcosa di preventivo rispetto alla qualità dell’acqua.

Abbiamo poi recentemente approvato una convenzione con l’ARPA che ci consente di avere una serie di controlli aggiuntivi rispetto a quello che l’ARPA fa in via ordinaria rispetto alle competenze istituzionali. Tra i vari controlli che abbiamo incluso in questa convenzione, ci sono per l’anno 2007, quindi per il semestre che ancora manca alla fine dell’anno solare, 30 analisi sugli scarichi delle ditte presenti sul territorio di Treviglio ed in particolare di quelle appunto che scaricano nei corsi d'acqua di proprietà del Comune di Treviglio.

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Per quanto poi riguarda invece il discorso sempre della qualità, è importante monitorare con attenzione il problema delle bonifiche.

Treviglio ha in corso due grossi progetti di bonifica, uno gestito dalla Regione Lombardia, è quello che riguarda Farchemia, è gestito dalla Regione Lombardia, perché la contaminazione praticamente è arrivata ormai nella zona cremasca e uno invece che è gestito attualmente dal Comune di Treviglio, in quanto invece la contaminazione, in base ai dati attuali, riguarda solo il Comune di Treviglio. Anche per quanto riguarda la Baslini comunque la competenza è stata un po' altalenante, perché inizialmente la competenza era comunale, in quanto appunto come dicevo, la contaminazione riguardava soltanto il territorio di Treviglio.

Quando è stato emanato il codice dell’ambiente, quindi il D.Lgs. 152 del 2006, la competenza è tornata ad essere della Regione. La Regione poi con L.R. propria n. 30 dello scorso dicembre, è tornata a riassegnare al Comune la competenza in merito alle bonifiche che riguardano il territorio di un solo Comune, per cui la competenza è tornata ancora ad essere del Comune.

Trattandosi di problematiche estremamente serie, la cui gestione per quanto riguarda le ditte è generalmente affidata a degli studi di primaria importanza, molto navigati in materia di bonifiche e di rapporti con gli enti, abbiamo ritenuto opportuno tutelarci ulteriormente affidando un incarico di consulenza specialistica a un professionista che è il Dott.

Damiano Gritti. Damiano Gritti tra l'altro è un funzionario della Provincia di Lodi e questa cosa mi sembra molto rassicurante rispetto anche alla sua posizione di indipendenza, oltre che di competenza professionale.

Oltre tutto lui negli anni passati ha svolto proprio un dottorato di ricerca sulla falda idrica del Comune di Treviglio.

Per quanto riguarda le due bonifiche in particolare, si è recentemente chiuso l’iter di approvazione del progetto per quanto riguarda anche il terzo lotto della bonifica Baslini, anche se devo dire che abbiamo difficoltà a far partire materialmente i lavori, perché la ditta ha in corso una cessione dell’area a un altro acquirente e chiaramente stanno indubbiamente discutendo rispetto alle modalità di chi deve fare che cosa. Abbiamo più volte ribadito e scritto anche che questi problemi sono indifferenti per il Comune di Treviglio a un interesse che parta il lavoro della bonifica chiaramente. Vediamo nel proseguo quali ulteriori azioni ancora assumere per riuscire a far partire i lavori con la tempistica che era stata a suo tempo prevista.

Per quanto riguarda la Farchemia, l’ultima conferenza di servizio si è tenuta lo scorso Mercoledì se non sbaglio in Regione Lombardia, manca ancora il Decreto regionale, però diciamo che per quanto riguarda la

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Conferenza è stato approvato il progetto di intervento, con una serie di prescrizioni.

Per quanto riguarda invece l’analisi sulle acque ad uso potabile che il nostro acquedotto eroga ai cittadini, sapete che l’ASL trasmette i dati relativi alle analisi effettuate una volta all’anno, salvo il caso in cui verifichi delle anomalie particolari, cosa che è successa l’anno scorso quando appunto ci ha segnalato il rilevamento del trietilfosfato.

La CO.GE.I.DE. invece ci trasmette i dati trimestralmente, quindi quattro volte durante l’anno e gli ultimi dati trasmessi in relazione al primo trimestre denotano ancora una presenza rilevante di cromo esavalente, con concentrazioni che vanno dai 5 microgrammi, ma anche al 16 e quindi una situazione che ancora chiaramente che non è per nulla tranquillizzante. E per quanto riguarda invece il trietilfosfato sembra che il problema si sia molto ridimensionato, perché i dati rilevati parlano di concentrazione pari allo 0,05 microgrammi. I dati inizialmente segnalati dall’ASL lo scorso autunno parlavano di 0,10 microgrammi.

Per quanto riguarda gli interventi che è necessario attuare sull’acquedotto per riuscire comunque a mitigare l’impatto di queste sostanze inquinanti, visto che comunque per quanto riguarda il cromo esavalente sappiamo che i filtri a carboni attivi non sono per nulla rilevanti, i filtri a carboni attivi riescono a contenere, direi anche ad abbattere quasi completamente la presenza di carbamazepina e di metromidazolo, sono invece del tutto irrilevanti per quanto riguarda il cromo esavalente. A questo ultimo riguardo quindi gli unici interventi che possono portare al miglioramento della qualità dell’acqua, al di là del fatto che avendo rimosso la causa che ha originato questa contaminazione e si spera comunque in un progressivo abbassamento dei limiti, per quanto molto lento, sono quelle appunto di favorire una forma di diluizione della sostanza inquinante. È un’espressione molto brutta, molto sconfortante, perché chiaramente non vuol dire che l’acqua è pulita, cioè diluire è il peggiore dei sistemi di disinquinamento che possa esserci, però a quanto pare non ci sono alternative al momento.

CO.GE.I.DE. aveva già realizzato un collegamento con l’acquedotto della pianura bergamasca ed è adesso in procinto di collegare l’acquedotto ad un altro punto di presa con l’acquedotto della pianura bergamasca. I lavori per la cameretta sono stati fatti praticamente questa primavera, durante i lavori di rifacimento stradale della via Verrazzano in concomitanza con la nuova rotonda e il 4 luglio adesso la Società ABM, che è la concessionaria per la Provincia di Bergamo per la gestione dell’acquedotto di pianura bergamasca, inizierà i lavori che

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però dureranno pochissimi giorni, per connettere appunto il nuovo punto di presa dell’acquedotto trevigliese all’acquedotto di pianura bergamasca. Per cui perlomeno questo collegamento da parecchio tempo sollecitato potrà essere operativo.

Un altro intervento che avrebbe dovuto essere realizzato questa primavera e che invece purtroppo si è protratto di qualche mese, è quello legato al miglioramento qualitativo del pozzo di via Terni. In questo caso l’intervento consiste in un approfondimento del punto di prelievo del pozzo. Approfondimento che però comporta una minor capacità di prelievo idrico, perché la falda è più profonda, è più pulita, ma è anche meno ricca.

CO.GE.I.DE. ci ha fatto presente di aver avuto dei problemi con l’ENEL, che avrebbe dovuto spostare un punto di consegna di fornitura di energia elettrica, per permettere a CO.GE.I.DE. di attivare i lavori.

Queste difficoltà che l’ENEL ha denotato hanno fatto sì che CO.GE.I.DE. stessa chiedesse un intervento del Comune, per cui in data 18 aprile si è tenuta presso gli Uffici una Conferenza dei servizi, con la quale si è riusciti comunque a costruire il consenso dell’ENEL rispetto alle modalità di realizzazione di questi lavori. Se non che ormai la stagione avanzata sconsiglia CO.GE.I.DE. dell’attivare i lavori, perché vorrebbe dire andare ancora a togliere capacità idrica alla rete condottistica, in quanto comunque il pozzo dovrebbe essere chiuso per un certo periodo per poter appunto fare questi lavori di approfondimento.

Gli ulteriori lavori che sono previsti riguardano la chiusura di una serie di altri pozzi che non sono più comunque in condizioni di sicurezza. Non vengono utilizzati, ma di fatto devono essere sigillati a tutti gli effetti.

Chiaramente però il problema della scarsità della capacità idrica dell’acquedotto è un problema che è destinato ad accentuarsi sempre di più, perché da una parte approfondendo i pozzi abbiamo una minor capacità di presa, dall’altra la stessa espansione del numero di abitanti di Treviglio, con gli interventi previsti nel piano integrato Baslini, quello della Sai Triade, ma tutta una serie di altri interventi che sono stati autorizzati in questi anni, implicano una maggior domanda di acqua e questo fa ritenere a CO.GE.I.DE. che sia improrogabile l’autorizzazione di due nuovi pozzi di prelievo. La loro localizzazione non è stata ancora individuata puntualmente, avverrà questo di concerto con l’Assessorato di Edilizia e Urbanistica, quindi di concerto rispetto poi a quelle che sono le previsioni del Piano di governo del territorio, però è una necessità che sembra non possa più essere rimandata.

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CO.GE.I.DE. ha anche chiesto agli enti superiori, in particolare alla Regione e alla Provincia, alla Provincia soprattutto come autorità d’ambito, la partecipazione finanziaria, quindi la concessione di contributi per realizzare tutta questa serie di interventi che implicano un finanziamento di oltre 800.000 Euro.

Al momento non c'è nessun riscontro positivo, anzi sembra che anche le ultime decisioni assunte dall’ATO sembrano andare in tutt’altro senso. Il Comune di Treviglio ha stanziato in Bilancio 2007 una prima disponibilità di 100.000 Euro per compartecipare ai costi che si renderanno necessari per approntare queste opere.

La convenzione Comune di Treviglio-CO.GE.I.DE. per quanto riguarda le spese da effettuare per la gestione degli investimenti, lascia aperte entrambe le possibilità, cioè sia di un finanziamento in capo al Comune, sia un finanziamento in capo alla CO.GE.I.DE., sia di una forma di compartecipazione. Chiaramente qualsiasi scelta che verrà presa avrà delle ripercussioni per quanto riguarderà poi le modalità di riscatto delle opere a fine convenzione. Credo di avere detto tutto, se c'è qualche altra domanda, sono a disposizione.

Presidente

Grazie Assessore Tura. Finiamo il giro di interventi da parte della Giunta, diamo la parola all’Assessore Stucchi. Prego Assessore.

Assessore Stucchi

Buona sera. Io rispondo per la parte che è relativa a Uniacque, dando alcune informazioni sull’attività svolta da Uniacque in questi mesi, che mi è stata inviata da un Consigliere di Amministrazione di Uniacque. Al primo giugno 2007 avevano aderito a Uniacque 217 Comuni della Provincia di Bergamo che rappresentano il 97% della popolazione provinciale e poi anche la Provincia di Bergamo.

Per quanto riguarda la cronistoria della società, il Consiglio Provinciale in data 17 marzo 2006 ha deliberato l’approvazione dello Statuto e la costituzione di Uniacque. La Conferenza d’ambito ha affidato in data 20 marzo 2006 alla società Uniacque la gestione in house del ciclo integrato delle acque per la durata di trent’anni. In data primo agosto 2006 è stato sottoscritto il contratto di servizio tra la società Uniacque e l’ATO di Bergamo. A giugno 2007 viene sottoscritto il nuovo contratto di servizio tra la società Uniacque e l’ATO di Bergamo. Uniacque è una società totalmente pubblica, a cui hanno aderito circa 217 Comuni e la Provincia. Gli obiettivi dell’affidamento del servizio ad Uniacque sono quello di mantenere in mano pubblica la gestione del ciclo integrato

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delle acque della Provincia di Bergamo, garantendo una gestione di tipo imprenditoriale, finalizzata ad assicurare a tutta la popolazione bergamasca una elevata qualità ed una adeguata quantità della risorsa idrica.

Per sintetizzare, dalla costituzione marzo 2006 fino alla nomina del Consiglio d'Amministrazione, la società è stata gestita da un Amministratore Unico che è anche venuto a relazionare, che era il Dott.

Musitelli. A fine novembre 2006 è stato nominato un Consiglio d'Amministrazione. In questo periodo Uniacque ha avviato l’attività di acquisizione delle aziende e a partire dal primo gennaio 2007 gestisce l’impianto di depurazione di Val Brembo – ex Parco dei Colli – che raccoglie i reflui del Comune di Val Brembo – Paladina – Almé – Villa d’Almé – Sorisole e Ponteranica ed una zona di Bergamo. Sono poi state acquisiti recentemente i rami di azienda Aqualis – Val Cavallina Servizi e Zerra e a breve arriverà acquisito il ramo d’azienda della società SOGEA. Sono in fase di perfezionamento i contratti di acquisto dei rami di azienda RIA e Gesidra e sono stati avviati i contratti con la S.I.I. e la Idrogest.

Per quanto riguarda l’acquisizione dei rami d’azienda relativamente a quello della società di cui siamo soci che è la CO.GE.I.DE., attualmente è tutto ancora fermo all’ultima volta di cui se ne è parlato, perché la CO.GE.I.DE. ha chiesto la salvaguardia, quindi la possibilità di non entrare in Uniacque e attualmente ancora non si sa come finirà la vicenda. Il Consiglio d'Amministrazione ha pianificato l’attività dei propri mesi e oltre a prevedere di completare il processo di aggregazione entro al fine del 2008, ha previsto di implementare le seguenti attività a breve:

- Approntamento del piano strategico industriale – - Predisposizione di un piano organizzativo – - Piano finanziario –

- Revisione dello Statuto societario – - Piano di comunicazione

- Costituzione di gruppi di lavoro specifici –

Questo è quanto è stato fatto dalla Uniacque in questi mesi. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore Stucchi. Abbiamo ascoltato l’ampia relazione da parte dell’Esecutivo su questo tema. Vi sono dei Consiglieri che desiderano intervenire? Sì, allora vi dovete prenotare manualmente perché il nostro sistema informatico non funziona e vi ricordo che gli interventi che

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farete sono consentiti da Regolamento ai sensi dell’art. 54, per cui un intervento per gruppo. Il termine di tempo concesso è di cinque minuti, ma in realtà siccome le relazioni sono state molteplici, mi rendo conto che forse avrete bisogno di più tempo per terminare il vostro intervento, però vi prego di essere concisi. Per cui si è prenotata la Consigliera Siliprandi – Merisi – Zoccoli, andiamo in questo ordine. Allora Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

Comincio dall’Assessore Tura, però poi farò domande a tutti. Le mie sono domande a tutti gli effetti, ma anche domande un po' retoriche.

Allora l’Assessore Tura parlava di controlli e bonifiche, ma anche della falda e si è riferita soprattutto a due bonifiche, Farchemia e Baslini.

Forse si è dimenticata anche della cava ex Vailata che comunque sia sappiamo che ha una falda, probabilmente inquinata. Non lo sapremo mai se non abbiamo delle indagini, dei carotaggi, però dei carotaggi profondi, non dei carotaggi che si fermano a 9 metri o 6 metri o comunque sia a meno del 50% dell’altezza del materiale di riempimento chiamiamolo così. Io credo che questa sia una cosa urgentissima da fare, anche perché non la possiamo imputare a nessun altro che a noi stessi. Quindi io direi che metterei in prim’ordine non tanto la bonifica, perché quella verrà dopo, ma soprattutto il monitoraggio dell’eventuale inquinante della falda.

Poi l’Assessore Tura parlava ancora di analisi a uso potabile, è stato l’Assessore Tura o confondo gli Assessori, perché la sostanza è sempre quella. Parlava Lei di analisi dell’acqua a uso potabile, credo e diceva che l’ASL la trasmette una volta all’anno, la CO.GE.I.DE. trasmette dei dati trimestrali ecc. e qui l'ho già detto e già l'ho richiesto più di una volta, nel corso di questa Amministrazione, ma anche in quella precedente, che secondo me sarebbe molto importante per i cittadini e costerebbe niente, dare un’informazione sulla qualità, sull’analisi organolettica dell’acqua. Quindi dell’analisi dei principali sali ecc., ma sia batteriologica che non, perché quella che ci interessa ovviamente non è quella batteriologica. E come dare informazione? Con quel cartellone che abbiamo qui in piazza, davanti all’ex UPIM e anche sulla bolletta che arriva ai cittadini.

Io credo che questo possa essere ... comunque sia toglie un’ansia, perché non credo che sia così drammatica la situazione della nostra acqua potabile, ma se lo è, a maggior ragione va data informazione, perché se lo fosse davvero e se davvero c'è un cromo esavalente che va dai 6 microgrammi ai 14, il che io non so esattamente cosa comporti, ma sicuramente tossico è, allora a questo punto, soprattutto chi ha dei

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bambini piccoli non userà l’acqua potabile per fare la minestrina, oppure per fare il tè o quant'altro, ma userà l’acqua minerale. Quindi è un’informazione importantissima. Allora fin che c'è il cromo esavalente, ma anche quando non ci sarà più e speriamo presto, l’informazione dell’analisi organolettica dell’acqua va da data ai cittadini. Il modo più semplice e meno costoso, anzi di nessun costo, è mettere nella bolletta dell’acqua in maniera molto trasparente e anche sul tabellone luminoso.

Per quanto riguarda il cromo esavalente è chiaro che io mi sento allarmata come molti Consiglieri qui presenti, ne sono certa, e come molti cittadini. Allora Lei diceva soltanto attraverso una diluizione si può, perché i carboni attivi non servono a niente e questa diluizione allora ben venga, ma facciamola prima possibile, cioè mi sembra di capire che bisogna convogliare degli acquedotti e unirli. Però dico se questo è l’unico modo, sarà costoso certo, ma comunque facciamolo e quanto tempo è che sappiamo che c'è il cromo? Una vita.

Eventualmente poi ci torno ancora all’Assessore Tura.

L’Assessore Quadri parlava giustamente di rogge e anche di tutta una serie di cose che dovremmo fare o che dovrebbero essere fatte ecc., però le rogge vanno pulite e non mi risulta che lo siano tutte, non lo sono mai bene e credo che sia la cosa più importante, perché la roggia è un raccoglitore d’acqua e anche convoglia l’acqua e se la roggia non è pulita è inutile star lì a risparmiare tanto l’acqua di qua e di là, perché poi si disperde inutilmente, ovvio. Quindi pulizia delle rogge, cava ex Vailata facendo una sintesi e soprattutto, oltre a tutto questo, la cosa meno faticosa, dare ai cittadini la consapevolezza di quello che bevono e questo perché nel caso di un minimo rischio non usino più l’acqua potabile, ma usino l’acqua minerale. Se il rischio non ci fosse, che usino l’acqua potabile perché fa benissimo quando è veramente potabile, perché è più ricca di sali minerali di qualsiasi acqua minerale e chi sa di chimica lo sa. Credo che il Dott. Merisi non possa che confermare quello che dico. Per ora ho finito, non so se avrò diritto a un altro intervento, comunque grazie.

Presidente

Grazie Consigliera Siliprandi è anche stata nei dieci minuti. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Merisi, ne ha facoltà. Prego Consigliere.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Volevo esprimere la mia soddisfazione e il mio augurio di buon lavoro e il mio plauso all’Assessore Tura. Noto con piacere che sono state accolte alcune mie indicazioni di cui al

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precedente Consiglio Comunale su questo argomento. Mi sta benissimo la convenzione con ARPA per le ulteriori analisi, 30-40 o 50, quelle che siano, quelle che riterrà opportuno l’Assessore, ripeto ancora mi sta benissimo. Come mi sta benissimo la consulenza con il geologo, il Dott.

Gritti che ha svolto il dottorato di ricerca sulla falda idrica del Comune di Treviglio, come ha ricordato l’Assessore e che da buon trevigliese conosce benissimo quella che è la falda e come e che cosa passa sotto.

Volevo però aggiungere un paio di cose, dal punto di vista tecnico quello che porta via tutto dall’acqua è l’osmosi inversa, ma sappiamo tutti che è un’apparecchiatura, un intervento decisamente molto-molto costoso, su cui possiamo anche star qui a discuterne. Evidentemente è un problema delicato, è un problema che coinvolge un po' tutti. Sulla diluizione dobbiamo poi andare a capire, una volta diluito, quello che si riversa sui campi e quello che si riversa nelle rogge di cui si parlava prima, di che cosa è pieno o si spera sempre comunque vuoto. Ricordo ancora una volta il discorso del cromo esavalente, attualmente ritenuto cancerogeno solo per inalazione e non da un punto di vista di ingestione, perché gli studi non sono ancora stati fatti, in quanto non ritenuti necessari. Ricordiamo che la tossicità e quindi la cancerogenicità del cromo esavalente ha un’origine fondamentalmente tecnopatica e quindi non certo fisiologica da ingestione.

Noto con piacere che anche il trietilfosfato si è ridimensionato a 0,05 microgrammi, ma credo che il trietilfosfato non sia un problema solo di Treviglio e questo non vuol dire mal comune mezzo gaudio, questo vuol dire magari che anche altri Comuni si sono interessati del problema e stanno spingendo per la soluzione si spera definitiva.

Che dire poi dell’intervento, della proposta di CO.GE.I.DE., benissimo.

Sono 800.000 Euro spesi bene, chi li tirerà fuori lo vediamo, va benissimo, sono molto contento che il Comune abbia già stanziato 100.000 Euro per queste migliorie. Quello che succederà poi con Uniacque, Assessore Stucchi, non appena Lei lo saprà, ce lo dirà, sono convinto anche di questo. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere Merisi. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Zoccoli, ne ha facoltà.

Consigliere Zoccoli

Sì, grazie Presidente. Ora anch'io trovo gli interventi degli Assessori e anche del Sindaco che ha parlato a nome dell’Assessore Simonetti

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siano stati importanti rispetto a questo tema. Credo che questo tema, al di là del tempo che fa in questo periodo, non ci debba far abbassare la guardia da questo punto di vista, perché è un tema quello della risorsa di un bene prezioso come è l’acqua, credo che sia un tema ormai dibattuto da diverso tempo, perché non è il fatto di allarme siccità solo di quest'anno, ma è un periodo che ormai anche ...

CAMBIO CASSETTA

... in sostanza convincendo che praticamente questo problema diventa sempre più un problema che riguarda il presente, ma anche il futuro dell’umanità, però al di là di questo io non voglio allargarmi a livello nazionale e a livello mondiale, ma il mio ordine del giorno era parlare un po' del nostro territorio, vedere un po' che tipo di contributo possa dare, per tentare al meglio di risparmiare questa risorsa che è preziosa in sostanza.

Io quando ho messo questo ordine del giorno c'erano due problemi in sostanza, il primo era che nel mese di aprile c’era un tipo di temperatura che creava un allarme siccità, ma dall’altro c’era anche un problema che la nostra Città sta trasformandosi, nel senso che ci sono molte zone della Città che stanno avendo una trasformazione e parlo per esempio della via Verga, parlo per esempio del Bollone, parlo per esempio della SAI-Triade come veniva anche accennato della Baslini, parlo ad esempio del viale Oriano, un po' su tutta la nostra Città ci sono delle grosse demolizioni e di conseguenza lì bisognerebbe intervenire e ho trovato anche degli spunti interessanti dall’Assessore all’Urbanistica, dove praticamente bisognerebbe pensare di passare a risparmiare l’acqua, sia per quanto riguarda l’uso domestico e sia anche per quanto riguarda più in generale l’uso civile.

E allora secondo me noi abbiamo due problemi, il primo è che su queste grandi ristrutturazioni o demolizioni bisogna passare a dei sistemi innovativi che praticamente risolvono questo problema, o quantomeno tentano di risparmiare l’acqua, perché non possiamo andare avanti più come nel passato sapendo che è una risorsa che è limitata, anzi molti dicono che è anche una risorsa che presto o tardi non ci sarà più, è una risorsa finita in sostanza, perché non si genera più, dobbiamo passare proprio a un sistema e di conseguenza in quelle zone lì che dicevo prima e poi ho visto qui che c'è un Regolamento edilizio, dobbiamo inserire dentro questi ragionamenti che si passa al risparmio energetico, come possono essere i rubinetti, come può essere il water, ma più in generale anche l’uso molto generale e individuale che facciamo dell’acqua. Penso anche che molti cittadini rispetto a questa situazione già loro mettono in atto delle azioni virtuose da questo punto di vista e

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perciò credo che quando ci saranno questi progetti, credo che questo sia un punto importante da tenere in considerazione.

L’altro punto che credo vada affrontato è questo, cioè quando si parla di agricoltura. È vero in questa nostra zona l’agricoltura sta diminuendo, però noi abbiamo una realtà che l’agricoltura praticamente assorbe, da dati a livello nazionale, sia il 50% della risorsa disponibile. E rispetto agli altri quello che fa ritornare, consumando 100, ritorna 50, perché il 50% praticamente viene assorbito non dico dalla fotosintesi, ma dalla crescita del mais che assorbe quest’acqua, dal foraggio e via discorrendo. Perciò noi abbiamo una realtà in sostanza, non solo noi, in generale, che dovremmo anche qui capire se... credo che al di là di qualche piccola percentuale, nella sua dimensione sia esatto, praticamente noi abbiamo questo assorbimento di acqua che all’agricoltura serve per far crescere le proprie piante.

Cioè mentre le altre aziende ritornano quasi tutta l’acqua, magari anche sporca, anche non più potabile, però la ritornano, mentre invece l’agricoltura per un suo processo di crescita delle piante fa ritornare meno acqua. Ed è qui il punto secondo me su cui dovremmo riflettere, cioè se da una parte facciamo delle azioni virtuose per risparmiare l’acqua come cittadini, come ente comunale, noi non possiamo pensare di andare avanti con un’agricoltura che ti assorbe sempre più acqua, perché appunto se il dato è che utilizzando 100 ti ritorna 50, tu non puoi continuare ad andare avanti come se niente fosse con magari un’agricoltura sempre di più... con una monocoltura da questo punto di vista e magari anche con altre colture e con altre monocolture perché ci troveremmo in un periodo di sbilanciamento.

L’altro punto, dato che qui si parla anche di aprire nuovi pozzi, c'è il discorso dei costi, perché attualmente il costo dell’acqua per uso civile e per uso agricolo c'è un abisso sui costi e molti consorzi praticamente non la contabilizzano neanche, fanno dei forfait, non so come fanno.

Però da questo punto di vista noi penso che dovremmo mettere a punto dei ragionamenti, sennò ci troveremmo di fronte al fatto che i cittadini risparmiano acqua e se invece gli agricoltori, come ho assistito a una riunione, pretendono per se di più acqua. Però non colgono un aspetto fondamentale che se l’acqua è una risorsa che diminuisce, tutti devono fare un processo, un percorso per risparmiare acqua e non che una parte della popolazione risparmi l’acqua e dall’altra assorba sempre più acqua e anche in certi casi magari la sprecano.

Perciò è questo il punto secondo me che va tenuto in considerazione, perché se si aprono altri pozzi non è che si risolve il problema, perché se abbiamo una certa quantità di acqua, certo non siamo solo noi sul

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territorio, ci sono anche altri Comuni, c'è la Provincia che dovrebbe gestire secondo me questa società Uniacque, questo ragionamento, perché anche qui, al di là dell’Assessore Stucchi che è stata puntuale nella cronologia del percorso della costituzione di Uniacque, però qui da quello che ho sentito mancano totalmente date certe di progetto. Noi quando è venuto questo progetto in Comune di costituire questa società provinciale pubblica, ci hanno detto che tutte le società che erano proprietà del Comune dovevano tutte sparire, tra cui la CO.GE.I.DE., per confluire in una società unica.

Ora ci troviamo di fronte al fatto che dobbiamo metterci ancora dei soldi nella CO.GE.I.DE. per fare altri pozzi e se ci troviamo di fronte che a breve ci assorbono la CO.GE.I.DE., senza dare nessuna contropartita, perché il ragionamento era che doveva sciogliersi in questa grande società, il nostro patrimonio pubblico o parte del patrimonio pubblico non si sapeva che fine avrebbe fatto, però noi siamo di fronte ad alcune questioni sull’acqua che sono importantissime. Non voglio andare oltre, perché le relazioni che sono state fatte sono state abbastanza puntuali.

Grazie Presidente.

Presidente

Grazie Consigliere Zoccoli. Ci sono altri Consiglieri che desiderano intervenire, sennò poi diamo la parola alla Giunta e concludiamo. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Scarpellino, ne ha facoltà.

Consigliere Scarpellino

Grazie Sig. Presidente. Questo ordine del giorno mi dà la possibilità di riprendere una mia passata interrogazione che avevo presentato nel Consiglio Comunale del novembre scorso, nella quale appunto ho riferito all’ultimo inquinamento del trietilfosfato e chiedevo alcune risposte all’Amministrazione Comunale, all’Assessorato competente e volevo appunto cogliere l’occasione per dire che mi sono state puntualmente consegnate e quindi ringraziare l’Assessore Tura per la puntuale rispondenza alla mia interrogazione, perché si chiedeva anche la segnalazione all’Autorità giudiziaria competente per le eventuali indagini sugli autori dell’inquinamento.

Però nello stesso tempo voglio cogliere l’occasione per evidenziare che soprattutto l’inquinamento da cromo esavalente mi preoccupa notevolmente. È chiaramente una pesante eredità che ci portiamo dall’estate del 2000, perché è in quella data che è avvenuto l’inquinamento e io non sono un farmacologo e nemmeno un medico, però l’altra sera sulle reti nazionali rivedevo per l’ennesima volta un film

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di successo “Erin Brockovich”, con la famosa attrice Julia Roberts che proprio per quel film ha ottenuto l’oscar, era riferito a un fatto di cronaca accaduto negli Stati Uniti non moltissimi anni fa e purtroppo lì, nonostante quello che dicono gli esperti, che in effetti è accertata l’influenza negativa per inalazione, le conseguenze sulla popolazione erano invece per ingerenza, quindi per ingestione. Per cui io vorrei raccomandare all’Assessore di tenere sempre la massima attenzione, il livello di guardia elevato e non escludere nessuna forma di intervento, ancorché costosa, perché l’acqua secondo me è un bene primario e l’influenza sulla nostra vita è oltremodo diffusa in tutti gli aspetti. Per cui volevo ribadire la richiesta della massima attenzione su questo componente inquinante della nostra falda che sicuramente tra gli altri è quello più pericoloso. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Abbiamo terminato gli interventi da parte dei Consiglieri, nessun altro è prenotato, quindi la parola all’Assessore Tura.

Assessore Tura

Brevemente per alcune semplicissime considerazioni. Io condivido la preoccupazione sul cromo esavalente, perché l’idea del fatto che sia comprovata o meno la sua pericolosità per via orale, per ingestione, resta il fatto che c'è una lettera del Ministero della Salute che dichiara espressamente che questa sostanza nell’acqua non ci deve essere.

Per cui la concentrazione di 50 microgrammi per litro che è riportata nel D.Lgs. 31, di fatto viene fatta corrispondere al cromo totale. Ma poi il Ministro della Salute si è espresso in questi termini, per cui indubbiamente è una concentrazione che non mi lascia affatto tranquilla, quindi condivido questa preoccupazione e quindi sarà nostra cura dedicare la massima energia perché gli interventi vengano realizzati nel più breve tempo possibile, compatibilmente con quelli che sono poi una serie di adempimenti connessi che non sono in capo soltanto al Comune o a CO.GE.I.DE., ma che riguardano anche altri soggetti. Abbiamo visto la Provincia che a sua volta poi agisce tramite la BIESME, NENEL e così via.

Per quanto riguarda invece l’intervento che ha fatto il Consigliere Zoccoli devo dire che sono positivamente colpita da questa sua attenzione alla necessità di riconvertire anche l’agricoltura che attualmente viene praticata. Aggiungo che però credo che questo tipo di problema non possa essere affrontato soltanto dal Comune e nemmeno prevalentemente dal Comune, sia un problema di programmazione a

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scala più ampia; recentemente è stato approvato il piano di sviluppo rurale regionale, in base al quale poi vengono chiesti i finanziamenti comunitari per una serie di progetti.

Questo piano è molto spostato sul potenziamento della coltivazione dedicata alle biomasse, sia per un problema di messa a disposizione poi di risorse da utilizzare a fini energetici, ma anche perché si tratta di coltivazioni che hanno un bisogno irriguo meno elevato e questa cosa è una necessità inderogabile se pensiamo che comunque la Regione Lombardia, in attuazione alla normativa nazionale e anche di bacino, adottata dall’autorità della gestione del bacino del Po, ha comunque approvato il Regolamento sul deflusso minimo vitale. Regolamento che quindi chiaramente impone di mantenere nel corso idrico una certa quantità di acqua. Questo perché l’acqua è importante non soltanto a fini di uso potabile, non soltanto a fini di uso agricolo, ma è importante anche a fini ambientali, il che vuol dire poi anche una ricaduta notevole sotto il profilo turistico. Per cui ci sono una serie di utilizzi che contrastano e che scatenano una serie di opposte richieste, di cui occorre tener conto.

Ecco, la regolamentazione sul deflusso minimo vitale va nella direzione proprio di contemperare un po' le esigenze e comunque imporrà proprio una riduzione di quella che è l’acqua a disposizione dell’agricoltura. Per cui torno a dire, sono piacevolmente colpita da questa segnalazione, ritengo che però occorra per forza rimettersi un pochino a quelli che saranno i tempi e le regole che verranno date dagli enti superiori.

Quindi il Comune possa fare un’azione di promozione, magari anche attraverso una serie di strumenti che si accinge ad approvare, però non possa più di tanto incidere in maniera cogente.

Presidente

Grazie Assessore. Abbiamo ancora due interventi da parte della Giunta, l’Assessore Quadri, prego.

Assessore Quadri

Volevo ringraziare la Consigliera Siliprandi per l’attenzione sulle rogge, in effetti tornando alla mia esposizione, la cura delle arterie probabilmente evita qualche male peggiore. In effetti quest'anno le rogge sono state pulite, ma non sono state pulite secondo me in modo completo. Ci sono dei punti della città, del reticolo idrico, dove ci sono state delle criticità sulla pulizia. Credo che vada migliorata in questo senso sì. Volevo rispondere anche a Dino Zoccoli per quanto riguarda l’agricoltura e vorrei distinguere tra acqua potabile e acqua non potabile e l’agricoltura comunque usa acqua non potabile. Credo anche che il

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discorso sull’agricoltura debba essere fatto in termini più generali, cioè noi abbiamo delle aziende che hanno una potenzialità di un certo tipo e delle aziende che invece non ce l’hanno, ma che comunque costituiscono sul territorio una difesa importante rispetto all’impatto ambientale. Quindi l’agricoltura su questo territorio deve essere secondo noi certamente incentivata, nel rispetto anche ovviamente dei problemi idrici. Pertanto queste due cose devono andare nella stessa direzione e bisogna lavorare perché le cose in questo senso siano compatibili. Questo è quello che penso io come Assessore alle acque in questo caso. Grazie.

Presidente

Grazie Assessore. La parola al Sindaco, prego Sindaco.

Sindaco

Brevemente una precisazione. Credo che abbiate avuto tutti a casa il primo stralcio di Piano di governo del territorio dove si parla chiaramente di un nuovo patto per l’agricoltura, appunto con una riqualificazione della stessa, che va proprio nella direzione della diversificazione delle colture e usi alternativi dell’agricoltura come usi didattici, spazi ambientali, luoghi ricreativi, luoghi anche in cui magari si propongono i prodotti locali. Questa secondo me è una grande sfida che va anche nella direzione di superare la nostra monocoltura a foraggio e a mais. Quindi io credo che questo non sia un obiettivo a brevissimo termine, però in questa direzione si debba andare. Grazie.

Presidente

Grazie Sindaco. Prego Consigliere Minuti.

Consigliere Minuti

Chiedo scusa per essere fuori tempo massimo, ma era solo per dire anche in risposta alla Consigliera Siliprandi che ne aveva fatto, non questa volta, ma già in un'altra occasione richiesta, quello della trasparenza sui dati di qualità dell’acqua potabile, che la bolletta che uscirà a fine di luglio relativa alla fatturazione del primo semestre di quest'anno, recherà esaurienti dati medi dei vari pozzi dell’acquedotto di Treviglio e così i dati degli acquedotti degli altri Comuni, i 16 Comuni serviti da CO.GE.I.DE. – Un’altra informazione è che non esiste Dino Zoccoli il problema di affidare altre risorse a CO.GE.I.DE. per fare degli investimenti, perché il Comune di Treviglio ha stanziato 100.000 Euro, ma se anche non stanziava centomila Euro, il programma degli

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investimenti per tenere la nostra acqua correttamente gestita prevede nel medio periodo 39-40 milioni di Euro che spende CO.GE.I.DE. e Le ricordo che la tariffa di CO.GE.I.DE. sono questa cifra.

Gli interventi di disinquinamento sono oltre due milioni di Euro, ma gli interventi generali... allora bisogna preoccuparsi non solo del nostro inquinamento, ma di quello che noi consegneremmo al territorio cremasco qualora riversassimo i nostri reflui dentro il Serio non puliti.

Quindi bisogna ampliare il processo di collettamento e se le nostre fognature continuano ad essere, come lo sono a Caravaggio e a Brignano, dei colabrodi dove l’acqua crea una commistione tra fognatura e falda e non arriva al depuratore.

Quindi occorre spendere 40 milioni di Euro e l’acqua la CO.GE.I.DE. si sta impegnando per la sua parte, quindi nessun disimpegno in questa fase di incertezza ed è di questo che volevo rassicurare il Consiglio, che vede l’auspicata gestione totalmente pubblica dell’acqua, attraverso Uniacque, ancora non definita, non conclusa per le note ragioni. Solo questo volevo dire e grazie. Ho apprezzato comunque tutti gli interventi del dibattito, tranne magari questa roba qui dell’agricoltura, che l’agricoltura andrebbe in questo momento più che frenata, andrebbe semmai un po' protetta, però sono opinioni.

Presidente

Grazie Consigliere Minuti anche per la opportuna precisazione che ci ha fatto.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 2 Luglio 2007

Punto n. 2)

RATIFICA VARIAZIONI AL BILANCIO DI PREVISIONE DELL’ESERCIZIO 2007 DISPOSTE D’URGENZA DALLA GIUNTA COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 101 DEL 19.06.2007 -

Presidente

Procediamo quindi col punto n. 2 all’ordine del giorno, avente a oggetto:

“Ratifica variazioni al Bilancio di Previsione dell’esercizio 2007 disposte d’urgenza dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 101 del 19.06.2007”. Per la Giunta illustra il provvedimento l’Assessore al Bilancio. Prego Assessore.

Assessore Stucchi

Un’unica variazione d’urgenza di 10.000 Euro che servivano d’urgenza per rifare il cemento di Foro Boario per poter consentire lo svolgimento delle manifestazioni estive, le varie feste dei diversi partiti politici e associazioni. Quindi è stata disposta d’urgenza per consentire alla prima festa che dovrà partire di avere il cemento pronto.

Presidente

Grazie Assessore. Dichiaro aperto il dibattito. Invito i Consiglieri che desiderano intervenire a prenotarsi. Intanto diamo la parola al Sindaco per una precisazione. Prego.

Sindaco

La destinazione di quell’area con il Piano di governo del territorio non sappiamo quella che sarà. Ciò che è vero è che le destinazioni, le più varie, spesso rovinano il cemento che viene posto in essere, soprattutto con i mezzi cingolati. Per cui riteniamo che fino a che questo alternarsi di attività diversificate continua a realizzarsi, sia opportuno magari concordare al momento in cui diamo il permesso, quindi diamo l’autorizzazione, che il luogo venga anche lasciato nelle stesse condizioni in cui viene consegnato. Mi pare che queste spese che sono fatte con risorse di tutti i cittadini, quindi chiunque usi quella zona sia opportuno che poi la lasci così come è stata consegnata. Grazie.

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Presidente

Grazie Sig. Sindaco. I Consiglieri che desiderano intervenire? Nessuno è iscritto a parlare. Ha chiesto di intervenire il Consigliere Merisi.

Ne ha facoltà.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Solo per una battuta. Credo che questo cemento sia davvero bypartisan e turistico, visto il primo afflusso della prima festa, verranno persone anche dalla nostra frazione, per cui credo che ben venga, è proprio una bella cosa. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Nessun altro è iscritto a parlare. Dichiaro chiusa la discussione. Procediamo quindi con la fase di voto, procediamo con voto palese per appello.

Per dichiarazione di voto? Nessuno è iscritto per dichiarazione di voto.

Quindi dichiaro aperta la votazione. Procediamo come vi dicevo per appello nominale.

(Votazione per appello nominale)

All’unanimità dei presenti, quindi il Consiglio approva. Votiamo anche l’immediata esecutività della delibera, sempre con voto palese a questo punto per alzata di mano.

Chi è favorevole alzi la mano. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene?

Nessuno. Il Consiglio approva all’unanimità.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 2 Luglio 2007 Punto n. 3)

Presidente

Procediamo col punto n. 3 all’ordine del giorno avente a oggetto:

“Approvazione variazioni al Bilancio di Previsione dell’esercizio 2007”.

Per l’esecuzione illustra il provvedimento l’Assessore Stucchi. Prego Assessore.

Assessore Stucchi

Anche qui un’unica variazione destinata a finanziare l’acquisto di attrezzature informatiche in generale dell’ente e in particolare degli Uffici Tecnici che si trovano ad avere delle strumentazioni abbastanza obsolete e che devono essere sostituite e anche per installare l’Ufficio P.G.T. in casa Bacchetta. La variazione si è resa necessaria perché il Responsabile del C.E.D. aveva chiesto a suo tempo di stanziare una somma maggiore nel Bilancio di Previsione, ma come ben sapete alla fine quando si tirano le somme del Bilancio bisogna cercare di livellare un po' le risorse destinate ai singoli settori. Ma di fronte alla necessità di investire una parte delle risorse per consentire ai dipendenti di lavorare meglio, abbiamo deciso di spostare questa cifra appunto per acquistare attrezzature informatiche.

Presidente

Ha terminato Assessore? Grazie Assessore. Dichiaro aperto il dibattito.

È iscritta a parlare la Consigliera Siliprandi, ne ha facoltà. Consigliera Siliprandi, prego.

Consigliera Siliprandi

Vorrei chiedere di questi 50.000 Euro quanti sono destinati a finanziare le attrezzature informatiche degli Uffici Tecnici, per cui mi trovo d'accordo e quanti invece per la Casa Bacchetta in cui non mi trovo d'accordo, perché non mi trovo d'accordo per la ristrutturazione o quello che è della Casa Bacchetta. Quindi vorrei capire...

Assessore Stucchi

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Tutta l’attrezzatura che verrà acquistata, la parte che verrà acquistata per Casa Bacchetta verrà poi spostata, cioè seguirà comunque gli Uffici tecnici. L’unica spesa necessaria immediatamente per Casa Bacchetta è il wireless che serve per collegare gli Uffici e il costo è di circa 4.800 Euro. Quando Casa Bacchetta andrà a Palazzetto Sangalli, questo wireless verrà spostato per servire le linee al cimitero dove non c'è il collegamento con i cavi. Tutto il resto sono tutte attrezzature che comunque ... cioè non c'è niente di destinato a Casa Bacchetta che poi non venga spostato successivamente e poi ci sono appunto tutte le attrezzature informatiche che servono per gli Uffici.

Presidente

Grazie Assessore. La parola al Sindaco.

Sindaco

Casa Bacchetta è solo una soluzione provvisoria, nel senso che nell’attuale Ufficio Tecnico non c'è neanche il tavolo su cui aprire le carte, quindi serve un Ufficio di Piano; dicevo provvisoria perché appena il Palazzetto Sangalli sarà ristrutturato, si pensa all'inizio del 2008, l’Ufficio di Piano si sposterà lì. Perché Casa Bacchetta? Perché gli uffici sono abbastanza vicini, per cui non si possono spostare tutti gli archivi in questo momento, allora è indispensabile che l’ubicazione dell’Ufficio di Piano sia abbastanza raggiungibile per andare a reperire tutto il materiale che giace credo nel sottotetto degli uffici tecnici. Solo per questa ragione, perché come abbiamo più volte detto Casa Bacchetta vogliamo che sia il luogo per le mostre, per le esposizioni, per la cultura ecc. – E’ solo una soluzione provvisoria a questo problema che l’Assessore Simonetti vuole affrontare con la massima partecipazione da parte dei cittadini. Quindi un Ufficio a cui i cittadini possano accedere e avere sempre a disposizione il punto d’arrivo dello sviluppo del Piano di governo del territorio. Grazie.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. Ci sono altri Consiglieri che vogliono intervenire?

È iscritto a parlare il Consigliere Zordan, ne ha facoltà.

Consigliere Zordan

È un po' curiosa e tormentata questa vicenda della Casa Bacchetta e della ubicazione degli uffici urbanistici, soprattutto per quanto riguarda il P.G.T. – Sicuramente c'è bisogno assoluto di spazio per realizzare quest'opera importante per il futuro di Treviglio che è il Piano di governo

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del territorio. Però un po' curiosa e un po' tormentata la vicenda, perché Casa Bacchetta, quando avevamo approvato la modifica del Bilancio per l’acquisizione in locazione di Casa Bacchetta, si era detto che è motivata da un contributo, contributo esterno per i privati, per motivi di carattere culturale, artistico, eccetera. Bene e verrà utilizzata per scopi di rappresentanza a grandi linee, esposizioni, mostre, matrimoni ecc., adesso invece viene destinata a un altro scopo. Ha precisato il Sindaco adesso provvisoriamente, nell’attesa che venga destinato l’edificio in via di ampliamento e riedificazione che era il Palazzetto Sangalli, però tradisce un pochino le motivazioni, per quanto ho capito io, le motivazioni per cui era stata acquisita la locazione di quegli edifici.

Sindaco

Non tradisce nel senso che l’Ufficio di Piano occuperà due stanzette sul fondo, per cui per le esposizioni, per l’ufficio di rappresentanza, per i matrimoni semplicemente in questi mesi cominciamo a lavorare lì, perché quando viene Benevolo, perché spesse volte la sala Giunta è impegnata e poi c'è un continuo trasportare e non ci sono qui mezzi informatici di cui invece oggi si ha bisogno per. Quindi mi scuso per non aver completato l’esposizione e quindi hai ragione ad aver chiesto.

Presidente

Prego Assessore Stucchi.

Assessore Stucchi

Volevo dire che quando è stata fatta la precedente variazione al Bilancio su Casa Bacchetta, dal costo di 22.500 Euro, questi 22.500 Euro sono stati imputati come costo a tre settori: Affari Generali per i matrimoni – Cultura per le manifestazioni culturali e Urbanistica per il P.G.T. – già nella variazione il costo era spalmato su questi tre settori, proprio perché doveva andarci l’Ufficio del P.G.T. – Quindi non è cambiato nulla rispetto a quanto stabilito in precedenza. Probabilmente non si era colto questo aspetto.

Presidente

Grazie Assessore. Altri Consiglieri desiderano intervenire? Nessuno.

Dichiaro chiusa la discussione, procediamo con la fase di voto, invito i Consiglieri a iscriversi per le dichiarazioni di voto. Nessuno si è iscritto, procediamo con la votazione in forma palese e per appello nominale.

(appello nominale per votazione) il Consiglio unanimemente approva.

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Deliberiamo anche l’immediata eseguibilità di questa variazione.

Procediamo sempre con voto in forma palese per alzata di mano. Chi è favorevole alzi la mano. Chi è contrario? Nessuno. Chi si astiene? Il Consiglio approva unanimemente.

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