1 DOC. INTERNO N. 67333619 del 28/09/2017
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL MOLISE
RELAZIONE DI ACCOMPAGNAMENTO AL GIUDIZIO DI PARIFICAZIONE
DEL RENDICONTO GENERALE DELLA REGIONE MOLISE PER L'ESERCIZIO FINANZIARIO 2016
(art. 1, comma 5, della legge 7 dicembre 2012, n. 213)
2
Analisi economico-finanziaria: dott.ssa Elisa Ciarlo dott.ssa Carla Ricci
dott.ssa Silvia Storto dott.ssa Modestina Petti
3 Sommario
Premessa ... 7
1. Gestione delle entrate ... 12
1.1 Premessa ... 12
1.2 Le entrate tributarie ... 21
1.3 Entrate libere e vincolate ... 29
1.4 Risultati della gestione delle entrate sulla base degli indicatori finanziari ... 31
1.5 Gestione dei residui attivi ... 35
2. Gestione delle spese ... 41
2.1 Gestione complessiva delle spese ... 41
2.2 L’analisi della spesa per missione ... 47
2.3 La tempestività dei pagamenti ... 55
2.4 Risultati della gestione delle spese sulla base degli indicatori finanziari ... 57
2.5 La gestione dei residui passivi. ... 60
3. Il controllo a campione ... 69
3.1 Il fondo pluriennale vincolato di entrata ... 69
4. Gli Equilibri di bilancio ... 97
4.1 Premessa normativa ... 97
4.2 Il progetto di legge ... 99
4.3 Quadro generale della gestione ... 102
4.4 Verifica degli equilibri di bilancio ... 104
4.5 Gli equilibri di competenza e di cassa nel rendiconto 2016 ... 112
4.6 Dichiarazione di incostituzionalità dell’art. 9 della legge regionale n.6/2016 ... 117
4.7 Verifica dei provvedimenti correttivi adottati dalla Regione ... 120
4.8 Il risultato di amministrazione nel 2016 ... 125
4.9 La scomposizione del risultato di amministrazione ... 128
4.10 I fondi accantonati ... 129
4.11 Il fondo crediti dubbia esigibilità ... 129
4.12 Il fondo residui perenti ... 137
4.13 Il fondo anticipazione di liquidità ... 139
4.13.1 Anticipazioni di liquidità contratte dalla Regione Molise nel periodo 2013-2016 ... 141
4.13.2 Contabilizzazione nel Bilancio di Previsione 2016 ... 143
4.13.3 Contabilizzazione in sede di assestamento 2016 ... 145
4.13.4 Determinazione del Fondo anticipazione di liquidità al 31 dicembre 2016 ... 146
4.14 Altri fondi accantonati: il fondo per perdite societarie ... 148
4.15 Verifica ripiano del disavanzo ... 149
5. Rispetto del pareggio di bilancio. ... 153
5.1 Il quadro normativo ... 153
5.2 Verifica del rispetto del pareggio di bilancio della Regione Molise per l’esercizio 2016 ... 159
6. L’indebitamento regionale ... 165
6.1 Inquadramento normativo ... 165
4
6.1.1 Limite qualitativo ... 165
6.1.2 Limite quantitativo ... 169
6.2 Verifica della capacità di indebitamento ex art. 62, comma 6, d.lgs. 118/2011 nel bilancio di previsione e nel rendiconto... 171
6.3 L’esposizione debitoria al 31 dicembre 2016 ... 174
6.4. L’andamento degli strumenti finanziari derivati... 181
6.4.1 Quadro normativo di riferimento ... 181
6.4.2 Analisi contratti derivati stipulati dalla Regione Molise ... 185
7. Il Conto del patrimonio ... 192
7.1 Esame situazione economico patrimoniale della regione Molise anno 2016 ... 192
7.2 Il Conto Economico ... 198
7.3 Lo Stato Patrimoniale ... 200
7.3.1 Attivo ... 201
73.2 Passivo ... 205
7.4 Osservazioni ... 207
8. Accertamenti e confronti di dati contabili ... 208
8.1 Disallineamenti dello schema di rendiconto 2016 rispetto ai dati del sistema informativo contabile regionale ... 210
8.1.1 Attività istruttoria e osservazioni ... 217
8.2 Disallineamenti dello schema di rendiconto 2016 rispetto al SIOPE ... 218
8.2.1 Attività istruttoria e osservazioni ... 220
8.3 Disallineamenti del conto di tesoreria ... 227
9. Il settore sanitario della Regione Molise ... 236
9.1 Stato di attuazione del piano di rientro nel 2016 ... 236
9.2 Fonti di finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale nel 2016 ... 240
9.3 Finanziamento del Sistema Sanitario Regionale ... 244
9.4 La Gestione Sanitaria Accentrata ... 247
9.5 Verifica sulle entrate e spese sanitarie (art. 20 comma 1 D. Lgs. 118/2011) ... 247
9.5.1 Perimetrazione dei dati previsionali ... 251
9.5.2 Perimetrazione dei dati del rendiconto ... 254
9.5.3 Verifica sugli accertamenti e impegni (art. 20 comma 2 D. Lgs. 118/2011) ... 259
9.6 Verifica concordanza tra sistema informatico e SIOPE ... 284
9.7 Verifica dei principali capitoli di spesa... 287
9.8 Contenimento costi per il personale ... 305
9.9 Contenimento spesa farmaceutica complessiva ... 310
9.10 Verifica sulla coerenza tra bilancio preventivo economico consolidato e bilancio regionale ... 312
9.11 Verifica sulla coerenza tra bilancio d’esercizio consolidato e bilancio regionale ... 314
9.12 Procedura di consolidamento ... 319
9.13 Percorso attuativo della certificabilità ... 320
9.14 Accesso alle anticipazioni di liquidità per i debiti sanitari pregressi ... 322
9.15 Sintesi dell’attività di verifica dei Tavoli tecnici nell’anno 2016 ... 328
9.16 Ammontare del disavanzo sanitario regionale al 31 dicembre 2016 e rilievi del Tavolo Tecnico istituito presso il MEF ... 332
5
10. Spesa del personale ... 337
10.1 Il quadro normativo. ... 337
10.2 Analisi dei dati della Regione Molise sulla consistenza e le spese del personale. ... 343
10.3 La spesa del personale. ... 349
10.3.1 Premessa ... 349
10.3.2 Analisi specifica: “Fondo per la retribuzione di posizione e di risultato per il personale dirigente” (cap. 4001.0). ... 355
10.3.3 La riduzione della spesa per il personale. ... 357
10.3.4 Verifica dati ufficiali presenti nel sistema. ... 360
10.3.5 Aspetti particolari relativi ad oneri finanziari derivanti da nuove assunzioni nell'esercizio 2016: 362 10.3.5 a) L’impatto del personale proveniente dalle Province. ... 362
10.3.5 b) Scioglimento dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile. ... 364
10.3.6 Considerazioni sulla capacità assunzionale, in riferimento agli inquadramenti del 2016. ... 366
10.3.7 Il trattamento accessorio del personale dirigente e non dirigente. ... 366
10.4 Le spese per personale a tempo determinato e per altre forme di lavoro flessibile. Contratti di consulenza e collaborazione. ... 372
10.4.1Premessa normativa ... 372
10.4.2Disciplina dei rapporti di lavoro flessibile nella Regione Molise. ... 375
10.4.3Analisi dei dati forniti dalla Regione Molise. I rapporti di lavoro flessibile. ... 377
10.4.4Spese per studi ed incarichi di consulenza. ... 381
10.4.5Incongruenze SIOPE ... 383
10.5 Spese di rappresentanza. ... 384
11. Le società partecipate ... 387
11.1 Introduzione ... 387
11.2 Il contesto normativo di riferimento ... 388
11.3 La nuova normativa ... 394
11.3.1 Il Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica (D. Lgs. n. 175/2016)... 394
11.3.2 La sentenza n. 251/2016 della Corte Costituzionale ... 399
11.3.3 Il bilancio consolidato ... 400
11.3.4 Il fondo perdite reiterate negli Organismi Partecipati ... 401
11.3.5 Gestione del personale negli Organismi Partecipati ... 402
11.4 Le società partecipate della Regione Molise... 405
11.4.1 Il Piano di Razionalizzazione della Regione Molise: analisi dello stato di attuazione ... 405
11.5 Le partecipazioni dirette e le quote percentuali negli atti della Regione Molise ... 417
11.6 La verifica dei crediti e debiti reciproci con gli enti strumentali e le società controllate e partecipate negli atti della Regione Molise ... 418
11.7 Il Fondo per perdite reiterate degli Organismi Partecipati della Regione Molise ... 420
11.8 Analisi di sintesi dei dati delle societa’ partecipate ... 423
11.9 Il modello di governance delle partecipate adottato dalla Regione Molise. Considerazioni ... 433
11.10 Obblighi normativi di trasparenza. verifica sulle partecipate della Regione Molise ... 434
11.11 Le società partecipate dirette: dati di sintesi ... 437
11.12 Il personale degli organismi partecipati ... 440
6
11.13 Società regionali in house providing ed esercizio del controllo analogo ... 443
11.14 Società in house providing della Regione Molise. Analisi dati ... 450
11.14.1 MOLISE DATI S.p.A. ... 450
11.14.2 SVILUPPO ITALIA MOLISE S.p.A. in house providing ... 461
11.14.3 FINMOLISE S.p.A. in house providing ... 463
11.14.4 KORAI s.r.l. in house providing in liquidazione. ... 465
11.15 Conclusioni ... 468
12. I controlli interni ... 472
12.1 Premessa ... 472
12.2 Organizzazione del sistema dei controlli interni nella Regione Molise ... 473
12.3 La Relazione del Presidente della Regione Molise sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nel 2016 ... 476
12.3.1Sezione I Quadro ricognitivo e descrittivo del sistema dei controlli interni ... 476
12.3.2Sezione II Il Sistema dei controlli interni ... 476
12.3.3Sezione III – Controllo sugli organismi partecipati ... 486
12.3.4Sezione IV – Controllo sulla gestione del servizio sanitario regionale ... 488
12.4 Conclusioni ... 489
7
Premessa
Il presente giudizio di parificazione si inserisce tra l’approvazione da parte della Giunta regionale del disegno di legge sul rendiconto generale dell’esercizio 2016, approvato in data 19/07/2017 con Deliberazione di Giunta Regionale n. 263/2017 e rettificato con successivo provvedimento di Giunta regionale n. 296 del 28/07/2017 e l’approvazione della relativa legge da parte del Consiglio regionale.
La decisione completa il ciclo dei controlli sulla Regione inerenti l’esercizio 2016 secondo la disciplina contemplata dal decreto legge n. 174/2012 che prevede anche la relazione annuale della Sezione sulle leggi di spesa regionali ed il controllo sul bilancio di previsione.
Il controllo sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali si è concluso con l’elaborazione della Deliberazione n.74/2017/RQ del 9 marzo 2017, quale tappa fondamentale dell’articolato percorso di controllo da esercitarsi sulla finanza e contabilità regionale, preordinato alla parificazione del rendiconto, quale atto conclusivo di accertamento della regolarità contabile e della legalità finanziaria della gestione del bilancio regionale.
La manovra di bilancio regionale 2016 è stata esaminata con la specifica pronuncia di questa Sezione n. 174/PRSP/2016 del 14/12/2016 che evidenziava alcuni elementi il cui approfondimento non poteva che essere riservato alla fase di rendicontazione dell’esercizio.
Il giudizio di parificazione si sostanzia in una pronuncia sulla regolarità del rendiconto a cui si affianca una relazione al Consiglio e alla Giunta, che sottolinea la funzione referente e ausiliaria della Corte (art. 100 Cost.), esercitata in posizione di indipendenza neutralità e terzietà (art. 108 Cost.) nei confronti degli organi di indirizzo politico-amministrativo della Regione da un organo posto al servizio dello Stato-ordinamento.
Il ruolo di ausilio ha come destinatari le amministrazioni nel loro complesso, in ragione della necessaria garanzia di tutela di interessi costituzionalmente protetti, quali la responsabilità dei funzionari (art. 28), l’equilibrio di bilancio (art. 81), il buon andamento degli uffici pubblici (art.
97) e il coordinamento della finanza regionale (delle province e dei comuni) con quella statale (art. 119), finalizzato “alla adozione di effettive misure correttive funzionali a garantire il rispetto complessivo degli equilibri di bilancio.” (sent. n. 198/2012, n. 179/2007, n. 267/2006 e 60/2013 Corte Cost).
La decisione di parifica e la relazione sono due documenti collegati ma autonomi sotto il profilo dell’oggetto e delle finalità. Il primo risponde alla finalità della resa del conto, ovvero di consentire il controllo politico sulla gestione delle risorse pubbliche oggetto dell’autorizzazione giuridica dell’organo elettivo, i cui limiti sono individuati nella programmazione finanziaria.
Il secondo documento, ovvero la relazione, si sviluppa, attraverso valutazioni sulle dinamiche della finanza regionale e sui riflessi sul bilancio, nonché sull’attività complessivamente svolta nell’esercizio finanziario di riferimento e consente di affiancare i profili gestionali ai risultati contabili appostati nel rendiconto, con ciò valorizzando il richiamo, operato dall’art. 1, comma 5,
8 secondo periodo, d.l. n. 174/2012, alla finalità “di assicurare l’equilibrio del bilancio e di migliorare l’efficacia e l’efficienza della spesa.”
Da tener presente che il 2016 costituisce il secondo anno di applicazione della disciplina sull’armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio introdotta dal d.lgs. n.
118/2011. In questo esercizio hanno infatti, assunto completo rilievo il bilancio di previsione pluriennale e il rendiconto redatti secondo gli schemi previsti dal citato d.lgs. n. 118, allegati 9 e 10, dopo l’operazione di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi, per adeguare le risultanze contabili al nuovo principio della competenza finanziaria potenziata, la costituzione del Fondo pluriennale vincolato di parte corrente e di parte capitale, la rideterminazione del risultato di amministrazione all’esito dell’operazione di riaccertamento straordinario dei residui e la costituzione del Fondo crediti di dubbia esigibilità.
Altro aspetto di particolare significatività è dato dalla disciplina introdotta dalla legge di stabilità 2016 che, sulla scia di quella precedente, ha regolamentato il c.d. “pareggio di bilancio semplificato” (l. 28 dicembre 2015, n. 208, art. 1, co. 707 e ss.), prevedendo nuove regole di finanza pubblica per gli enti territoriali in sostituzione della disciplina del patto di stabilità interno e dei previgenti vincoli per le regioni a statuto ordinario, nelle more della piena applicazione delle disposizioni previste dalla l. 24 dicembre 2012, n. 243, di attuazione dell’art. 81 Cost.
Tenendo conto delle linee giuda emanate dalla Sezione delle Autonomie per le relazioni dei collegi dei revisori dei conti delle regioni sui rendiconti regionali per l’esercizio 2016 (deliberazione n. 8/SEZAUT/2017/INPR), particolare attenzione è stata rivolta dalla Sezione ai due pilastri della riforma, costituiti dal “fondo pluriennale vincolato” e dal “fondo crediti di dubbia esigibilità”, in quanto dalla corretta applicazione di questi istituti dipende, in gran parte, l’affidabilità delle previsioni di bilancio e la veridicità delle informazioni complementari alle rappresentazioni di rendiconto.
In questa prospettiva, è risultata essenziale anche l’analisi della situazione di cassa, poiché eccessivi disallineamenti fra la gestione di cassa e quella di competenza, specie dopo l’introduzione della competenza finanziaria potenziata, possono essere sintomatici di criticità rilevanti. Giova rammentare, infatti, che, anche se la legge n. 243/2012 e s.m.i. si concentra sugli equilibri di competenza e gli schemi di bilancio di cui al d.lgs. n. 118/2011 non includono la dimostrazione degli equilibri di cassa, l’analisi della gestione di cassa resta cruciale per l’attività di controllo sotto il profilo della “sana gestione finanziaria”, in quanto i principi della copertura delle spese e del buon andamento – declinati a livello costituzionale dagli artt. 81 e 97 – devono trovare applicazione sostanziale con la verifica delle risorse effettivamente introitate a fronte delle spese sostenute.
È risultato utile, inoltre, richiamare anche gli indirizzi e le soluzioni interpretative forniti dalla Sezione delle autonomie in materia di contabilità armonizzata con le deliberazioni n. 4/INPR, n.
31/INPR e n. 32/INPR del 2015 e con le deliberazioni n. 3/QMIG, n. 9/INPR, n. 16/QMIG, n.
26/QMIG del 2016.
9 L’attività istruttoria propedeutica alla celebrazione del giudizio di parificazione è stata condotta dalla Sezione di controllo mediante la predisposizione di una serie di richieste inoltrate alle strutture regionali allo scopo di compilare tabelle con dati prevalentemente di natura finanziaria o di presentare sintetiche relazioni su specifici argomenti e con audizioni su specifiche tematiche.
Di seguito è riportata una sintesi cronologica delle note istruttorie trasmesse:
➢ 29 marzo 2017: nota istruttoria (prot. n. 0000918) di carattere generale su diversi aspetti gestionali, insieme alla quale sono state trasmesse tabelle con richiesta di inserimento di dati, prevalentemente di natura finanziaria;
➢ 18 maggio 2017: nota di convocazione di audizione (prot. n. 0001276), per il giorno 30 maggio 2017, con i rappresentanti regionali (Direzione Generale della Salute) al fine di chiarire problematiche afferenti la sanità regionale;
➢ 24 maggio 2017: richiesta istruttoria (prot. n. 0001316) afferente alle criticità rilevate dal Verbale del tavolo Tecnico del 4 aprile 2017 e all’’analisi a campione di capitoli rientranti nel perimetro sanitario;
➢ 25 maggio 2017: richiesta istruttoria (prot. n. 0001322) inerente l’analisi a campione;
➢ 1 giugno 2017: richiesta istruttoria (prot. n. 0001371) concernente l’analisi delle spese per il personale;
➢ 6 giugno 2017: richiesta di audizione (prot. n. 0001384), per il giorno 26 giugno 2017, con i rappresentanti regionali (Direzione al Bilancio e Programmazione) al fine di chiarire gli scostamenti relativi ai dati provvisori del rendiconto 2016;
➢ 19 giugno 2017: richiesta istruttoria (prot. n. 0001446) inerente le verifiche contabili riguardanti l’indebitamento e il Fondo Pluriennale Vincolato;
➢ 19 luglio 2017: richiesta istruttoria (prot. n. 0001557) relativa alla mancata costituzione del Fondo Residui Perenti;
➢ 1 agosto 2017: richiesta (prot. n. 0001585) dell’inoltro della Deliberazione di Giunta Regionale n.263/2017 concernente l’approvazione del progetto di rendiconto 2016 corredata della documentazione ivi richiamata;
➢ 1 agosto 2017: richiesta (prot. n. 0001586) di inoltro della documentazione in una delle forme previste dall’art.64, comma 3 e dall’art.65 comma 1 della L.R. 7 maggio 2002, n.4;
➢ 4 agosto 2017: richiesta (prot. n. 0001596) degli allegati con firma elettronica avanzata, qualificata o digitale al fine di garantire l'identificabilità dell’autore, l'integrità o l'immodificabilità del documento (art. 21 del Codice dell'amministrazione digitale D.Lgs. 7 marzo 2005, n.82 e sue successive modificazioni).
Alle richieste istruttorie documentali e di chiarimenti sono seguite alcune audizioni dei responsabili degli uffici regionali e la relazione istruttoria da annettere al giudizio di parificazione è stata poi trasmessa alla locale Procura erariale ed all’Amministrazione regionale assegnando un termine entro il quale far pervenire eventuali osservazioni e/o controdeduzioni.
10 Il Procuratore Regionale partecipa infatti, sia nella fase istruttoria, in cui riceve tutte le richieste formulate dalla Sezione all’amministrazione regionale e tutte le relative risposte, sia in quella decisionale, in cui è parte del giudizio, legittimato ex lege ad intervenire.
Infine, in continuità con la precedente decisione, si riportano le criticità più rilevanti formulate in relazione al rendiconto 2015 (deliberazione n.104/2016/PARI del 22 luglio 2016) con la quale la Sezione ha parificato il conto con le eccezioni e le riserve contenute nella relazione elaborata ai sensi dell’art.41, regio decreto 12 luglio 1934, n.1214 e dell’art.1, comma 5, decreto- legge 10 ottobre 2012, n.174 e già approvata con deliberazione n.99/2016/FRG:
Per l’esercizio 2015 è stata in primo luogo accertata una GESTIONE DI COMPETENZA negativa per € 108,57 mln, pur chiudendo con un saldo formalmente positivo di € 137,85 mln per effetto dell’applicazione dell’avanzo di amministrazione vincolato.
Per quanto attiene al RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE (€ 496,421 mln), si è rilevato che l’importo delle quote accantonate e delle quote vincolate superava il risultato contabile di amministrazione, in tal modo interamente assorbito dall’esigenza di copertura delle predette passività. In definitiva, il risultato di amministrazione libero 2015 si sostanzia, in realtà, in un disavanzo pari a € 309 mln.
Quanto allo stato dell’INDEBITAMENTO, è emerso la violazione dell’art.62, comma sesto del D.Lgs. 23 giugno 2011, n.118, atteso che la disponibilità residua di indebitamento è risultata negativa per € 1.095.134,23, con una percentuale conseguita nell’anno di riferimento pari al 104,79%. Ciò ha imposto alla Regione Molise il divieto di assumere nuovo debito fino a quando tale limite non risultasse rispettato (comma 7 dell’art.62 D.Lgs.118/2011). Ugualmente negativo è risultato il saldo dei “flussi in uscita e in entrata” generati dagli strumenti di finanza derivata (€
8,1 mln). Nel complesso le operazioni di derivati realizzate, a partire dal 2005, hanno presentato, al 31.12.2015, perdite economiche quantificabili in € 45,6 mln.
Il SETTORE SANITARIO ha continuato a produrre rilevanti deficit di gestione. Al IV trimestre 2015, è risultato un disavanzo di € 45,321 mln, pari al 7,5% del finanziamento annuale assegnato alla regione.
Anche tenendo conto del conferimento delle aliquote fiscali relative all’anno d’imposta 2016 - perché preordinate dal Piano di rientro alla copertura del disavanzo sanitario (pari ad € 18,192 mln, al netto di € 2 mln destinati dallo stesso Piano di rientro al pagamento della rata dell’anticipazione di liquidità) – è residuato un disavanzo non coperto di€ 27,129 mln.
Solo grazie al contributo di solidarietà interregionale in accompagnamento al Piano Operativo Straordinario 2015-2018, il risultato gestionale è riuscito ad attestarsi su un valore positivo di € 2,871 mln. scongiurando così l’applicazione delle sanzioni di cui all’art.1, comma 174 della L. n.311/2004 e s.m.i.
In conclusione, nel 2015 la Regione Molise ha superato dell’1,10% il tetto programmato per la spesa farmaceutica ospedaliera e dello 0,79% il limite posto alla farmaceutica territoriale.
Circa gli ORGANISMI PARTECIPATI, viene confermata la diffusa presenza di bilanci in perdita, l’elevato livello di indebitamento, la carenza di interventi di carattere strutturale, con
11 specifico riferimento soprattutto al caso di versamenti a copertura delle perdite, la loro forte dipendenza dalla Regione, rilevando altresì che la Regione non ha ancora inteso adottare comuni schemi di bilancio consolidato ed è carente di dati aggiornati riguardo alle società partecipate.
Infine, il pur tardivo Piano di razionalizzazione delle partecipate appare inadeguato a conseguire i fini normativamente previsti e riguarda le sole partecipate dirette, omettendosi ogni valutazione in ordine alle indirette (cfr. art.1, co. 611, L. n.190/2014).
In relazione all’aggregato “SPESA DEL PERSONALE” è stata rilevata:
• la mancata istituzione di specifici capitoli dedicati alle spese derivanti dal conferimento di incarichi di studio e di consulenza (prevista dall’art.1, comma 6, del D.L. 31/08/2013 n.101);
• la violazione dei limiti normativi di cui all’art.14, commi 1 e 2 del D.L. n. 66/2014 (l’1,4%
per incarichi di consulenza, studio e ricerca e l’1,1% per contratti di collaborazione coordinata e continuativa della spesa per il personale 2012), sebbene l’attendibilità dei dati trasmessi sia apparsa fortemente condizionata sia dal criterio di classificazione dei contratti adottato dalla Regione, sia dalla mancata istituzione di specifici capitoli per quella tipologia di spese prevista dall’art.1, comma 6, del D.L. 31/08/2013 n.101;
• l’alterazione della trasparenza delle transazioni, del riscontro e controllo dei dati;
• carenti informazioni circa i costi del personale delle società partecipate.
Dagli ACCERTAMENTI dei DATI CONTABILI sono emerse molteplici discordanze tra i movimenti di cassa registrati, per singoli Titoli di Entrata e Spesa, nel rendiconto 2015 e quelli desunti dal SIOPE, dovuti al ricorso ad un diverso criterio di classificazione delle voci economiche ed alla più volte contestata non corretta attribuzione dei codici SIOPE.
Nella verifica della riconciliazione delle scritture del Tesoriere con quelle del Servizio di ragioneria è stato accertato:
a) l’intervenuta scadenza contratto di tesoreria regionale e, allo stato degli atti, la mancata attivazione del bando di gara per l’individuazione del nuovo gestore del servizio;
b) la mancata sollecitazione – a termine scaduto - alla presentazione del conto del Tesoriere e al rispetto delle obbligazioni contrattualmente assunte, in ossequio, peraltro, alla normativa regionale;
c) la discordanza tra le scritture della contabilità finanziaria e le partite del conto del tesoriere al 31 dicembre (risultando allineate solo nei Totali), peraltro non evidenziata e analiticamente motivata nella relazione al rendiconto”.
Con riferimento alle criticità innanzi descritte, nel periodo intercorrente tra la data di adozione del giudizio di parificazione 2015 (22 luglio 2015) e la data di approvazione della proposta di rendiconto (19 luglio 2017), non sono pervenuti alla Sezione provvedimenti correttivi idonei a rimuovere le irregolarità contabili e le carenze nel sistema contabile regionale.
Per ciò che concerne le criticità accertate con il Giudizio di parifica sull’esercizio finanziario 2016, si rinvia invece ai competenti capitoli della presente relazione in ordine alla verifica sull’adeguatezza dei provvedimenti correttivi attuati dall’Amministrazione regionale.
12
1. Gestione delle entrate
1.1 Premessa
L’esercizio 2016 rappresenta un momento centrale per l’entrata a regime della riforma contabile per tutti gli enti che non hanno partecipato alla sperimentazione, ai sensi dell’art. 78 del d.lgs. n. 118/2011 e s.m.i, e che hanno rinviato alcuni degli adempimenti richiesti dall’armonizzazione (fra cui, in particolare, l’adozione degli schemi di bilancio armonizzati, il bilancio di cassa, l’applicazione della codifica della transazione elementare, l’adozione del piano dei conti integrato, l’affiancamento della contabilità economico-patrimoniale a quella finanziaria per garantire la rilevazione unitaria dei fatti gestionali, la predisposizione del bilancio consolidato).
La gestione delle entrate ha risentito dell’applicazione dei principi contabili generali e dei principi contabili applicati allegati al D.lgs n. 118/2011, in special modo, dei principi della programmazione (allegato 4/1) e della contabilità finanziaria (allegato 4/2).
In particolare, nel rispetto del principio cardine della programmazione della gestione, le Regioni adottano ogni anno il bilancio di previsione finanziario, le cui indicazioni, riferite ad un orizzonte temporale almeno triennale, sono elaborate sulla base delle linee strategiche e delle politiche contenute nel Documento di economia e finanza regionale (DEFR). In relazione alle esigenze derivanti dallo sviluppo della fiscalità regionale, le Regioni emanano, altresì, una legge di stabilità regionale che contiene il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel bilancio di previsione. Il sistema contabile garantisce la rilevazione unitaria dei fatti gestionali sotto il profilo finanziario, economico e patrimoniale. Infine per consentire la comparazione dei bilanci, è predisposto il Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio presentato dalla Regione entro 30 giorni dall’approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto (art. 18bis del D.lgs. n.18/2011)
Quanto sopra richiamato è il risultato del processo di programmazione i cui caratteri qualificanti sono individuati nella valenza pluriennale del processo, nella lettura non solo contabile dei documenti e nella coerenza e coordinamento dei documenti di bilancio.
Anche l’applicazione del nuovo principio della competenza finanziaria potenziata secondo il quale “tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive che danno luogo a entrate e spese per l’ente, devono essere registrate nelle scritture contabili quando l’obbligazione è perfezionata, con imputazione all’esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza”, produce effetti nella gestione di diversi esercizi. Quanto appena descritto è realizzato attraverso l’introduzione del fondo pluriennale vincolato che, raccordando inter temporalmente le entrate e le uscite che hanno tra loro un vincolo di bilancio sulla gestione che non esaurisce i sui effetti in un unico esercizio, diviene una posta di bilancio fondamentale, sia tra le entrate che tra le uscite.
L’art. 44 del D.Lgs n. 118/2011 prescrive che, nel bilancio delle Regioni, le entrate sono ripartite, secondo le modalità indicate all’art. 15 e, pertanto, sono suddivise in:
a) Titoli - secondo la fonte di provenienza delle entrate;
b) Categorie – secondo la natura nell’ambito di ciascuna fonte di provenienza;
13 c) Tipologie - in base all’oggetto nell’ambito della categoria di provenienza.
Ai fini della gestione e rendicontazione le entrate sono suddivise in capitoli ed eventualmente in articoli secondo il rispettivo oggetto.
Le entrate in c/capitale, oltre che quelle derivanti da indebitamento, sono destinate esclusivamente al finanziamento di spese di investimento e non possono essere impiegate per la spesa corrente (art. 16 e 44 del d.lgs. n. 118/2011).
Il complesso delle entrate della regione Molise per l’esercizio finanziario 2016 è stato stimato in 1.657,28 milioni di euro, per la competenza, ed in 2.642,46 milioni di euro per la cassa (i dati riportati si riferiscono alle previsioni iniziali tratte dal bilancio di previsione della Regione Molise approvato con L.R. n. 6/2016).
La tabella n. 1 mostra lo scostamento tra i dati delle previsioni iniziali di competenza e di cassa e quelli delle previsioni definitive così come esposte nel bilancio di previsione definitivamente assestato.
Con riferimento al totale generale delle entrate di competenza, la previsione definitiva (pari a 2.757.91 milioni di euro) evidenzia un aumento, rispetto a quella iniziale di 195,54 milioni di euro pari al 7,63%.
La previsione definitiva al netto dell’avanzo di amministrazione e del fondo pluriennale vincolato registra, invece, un aumento considerevole pari al 28,00% rispetto alle previsioni iniziali.
Gli scostamenti in positivo più rilevanti riguardano le entrate in conto capitale (166.94%) e l’accensione prestiti (100%). I trasferimenti correnti registrano uno scostamento in positivo del 66,59% e le entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa del 0,74%.
Di contro gli scostamenti in negativo si riferiscono all’utilizzo dell’avanzo di Amministrazione (-36,45%) e al fondo Pluriennale Vincolato in conto capitale (-0,96%).
Relativamente alla cassa, lo scostamento tra il totale delle previsioni iniziali e definitive di entrata si attesta al 17,56% (a fronte del -2,48% registrato nel precedente esercizio).
14
Tab. 1 (valori in euro)
Bilancio 2016 Variazioni di competenza e di cassa delle previsioni iniziali e definitive di entrata
Entrate
Previsione iniziale Variazioni Previsione definitiva
Competenza
A Cassa
B C-A (C-A)/A
% D-B (D-B)/B
% Competenza
C Cassa D
Utilizzo avanzo di amministrazione 736.406.447,90 -268.449.928,25 -36,45%
467.956.519,65
di cui Utilizzo Fondo anticipazioni di liquidità (DL 35/2013 e successive
modifiche e rifinanziamenti)
70.625.735,53
Fondo Pluriennale Vincolato Corrente 23.246.656,75 1.399.448,69 6,02%
24.646.105,44
Fondo Pluriennale Vincolato Capitale 145.427.824,04 -1.399.448,69 -0,96%
144.028.375,35
Titolo 1 - Entrate correnti di natura
tributaria, contributiva e perequativa 727.467.468,64 930.015.841,81 5.387.145,32 0,74% 5.387.145,32 0,58% 732.854.613,96 935.402.987,13 Titoli 2 - Trasferimenti correnti 193.529.470,02 359.305.966,43 128.868.245,04 66,59% 129.067.661,28 35,92% 322.397.715,06 488.373.627,71
Titolo 3 - Entrate extratributarie 22.238.828,65 86.743.999,84 901.456,07 4,05% 901.456,07 1,04% 23.140.284,72 87.645.455,91
Titolo 4 - Entrate in conto capitale 26.291.109,95 559.820.652,48 43.891.257,62 166,94% 43.691.841,38 7,80% 70.182.367,57 603.512.493,86 Titolo 5 Entrate da riduzione di attività
finanziaria 1.190.000,00 1.190.000,00 0,00 0,00% 0,00 0,00% 1.190.000,00 1.190.000,00
titolo 6 - Accensione di prestiti 0,00 0,00 254.346.000,00 100,00% 254.346.000,00 100,00% 254.346.000,00 254.346.000,00 Titolo 7 -Anticipazioni da istituto
tesoriere/cassiere 53.753.420,00 53.753.420,00 0,00 0,00% 0,00 0,00% 53.753.420,00 53.753.420,00
Titolo 9 - Entrate per conto terzi e
partite di giro 632.810.000,00 651.627.595,98 30.600.000,00 4,84% 30.600.000,00 4,70% 663.410.000,00 682.227.595,98 Totale Titoli 1.657.280.297,26 2.642.457.476,54 463.994.104,05 28,00% 463.994.104,05 17,56% 2.121.274.401,31 3.106.451.580,59
Totale generale delle entrate 2.562.361.225,95 2.642.457.476,54 195.544.175,80 7,63% 463.994.104,05 17,56% 2.757.905.401,75 3.106.451.580,59 Fonte: Corte dei conti su dati preventivo e rendiconto 2016
15 Dalle risultanze della gestione delle entrate di competenza dell’esercizio 2016 – riepilogate nella tabella n. 2 – emerge che, a fronte di previsioni definitive di competenza per 2.121,27 milioni di euro (escluso l’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente e il Fondo Pluriennale Vincolato di parte capitale e di parte corrente), sono state accertate entrate per 1.565,30 milioni di euro pari al 73,79% delle previsioni. Le riscossioni in conto competenza ammontano a 1.394,14 milioni di euro e rappresentano l’89,07% degli accertamenti. Le somme non ancora riscosse, che costituiscono residui attivi formatisi nell’esercizio 2016, ammontano a 171,17 milioni di euro, pari al 10,93% delle entrate accertate.
Tab. n. 2 (valori in euro)
Gestione delle entrate di competenza esercizio 2016
Entrate per titoli Previsioni
definitive (A)
Accertamenti
(B) B/A% Riscossioni
(C) C/B% Residui attivi da
riportare
(R) R/B%
Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
732.854.613,96 717.374.223,59 97,89% 614.710.685,87 85,69% 102.663.537,72 14,31%
Titoli 2 - Trasferimenti
correnti 322.397.715,06 318.850.339,13 98,90% 257.573.299,23 80,78% 61.277.039,90 19,22%
Titolo 3 - Entrate
extratributarie 23.140.284,72 11.784.934,73 50,93% 6.760.876,65 57,37% 5.024.058,08 42,63%
Titolo 4 - Entrate in conto
capitale 70.182.367,57 59.919.589,61 85,38% 58.727.142,58 98,01% 1.192.447,03 1,99%
Titolo 5 Entrate da riduzione di attività
finanziaria 1.190.000,00 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
Titolo 6 - Accensione di
prestiti 254.346.000,00 254.346.000,00 100,00% 254.346.000,00 100,00% 0,00 0,00%
Titolo 7 -Anticipazioni da
istituto tesoriere/cassiere 53.753.420,00 0,00 0,00% 0,00 0,00% 0,00 0,00%
Titolo 9 - Entrate per conto terzi e partite di
giro 663.410.000,00 203.025.545,78 30,60% 202.017.552,29 99,50% 1.007.993,49 0,50%
Totale 2.121.274.401,31 1.565.300.632,84 73,79% 1.394.135.556,62 89,07% 171.165.076,22 10,93%
Fonte: rendiconto 2016 dalla Regione Molise al netto dell'avanzo di amm.ne dell'es precedente, del fondo pluriennale vincolato di parte corrente e di parte capitale
Nella tabella successiva (tab. n. 3) si riporta l’andamento delle entrate di competenza e di cassa riportando i dati disaggregati per Titoli relativamente al biennio 2015 – 2016.
La scelta di comparare il bilancio 2016 con il solo esercizio 2015 è stata determinata da ragioni formali legate alla nuova struttura del bilancio (solo nel 2015 le regioni hanno adottato i nuovi schemi di bilancio armonizzato seppur con natura conoscitiva) oltre che da motivazioni di natura sostanziale legate al fatto che, a partire dall’esercizio 2015, sono entrate in vigore le nuove norme sull’armonizzazione contabile che hanno cambiato radicalmente i criteri di accertamento. Pertanto, pur volendo comparare le attività gestionali con gli esercizi antecedenti al 2015 per totali, i dati che
16 emergerebbero non favorirebbero un confronto significativo poiché sono mutate le regole che governano le singole operazioni contabili.
Per le motivazioni appena esposte l’indagine che segue è stata condotta comparando i dati del rendiconto 2016 con i dati del rendiconto 2015 nella versione di documento armonizzato (conoscitivo)1.
Passando all’esame dei dati riportati nella tabella n. 3 si rileva che nel 2016 gli scostamenti registrati tra gli accertamenti e le previsioni definitive sono passati da –35,02% a – 26,21%.
L’accertamento delle entrate per l’esercizio 2016 è stato pari a 1.565,30 milioni di euro, con un incremento del 44,45% rispetto al 2015.
Per quanto concerne, invece le riscossioni, le stesse ammontano complessivamente (competenza e residuo) a 1.622,90 milioni di euro pari al 25,59% in più rispetto all’esercizio 2015.
Passando all’analisi dei singoli titoli delle entrate regionali si evidenzia quanto segue:
- Titolo 1 gli accertamenti nel 2016 fanno registrare un incremento del 4,81% rispetto agli accertamenti del 2015. Relativamente alle riscossioni totali (competenza e residuo) si registra una flessione rispetto al dato del 2015 pari a -1,53%;
- Titolo 2 gli accertamenti registrati nell’anno oggetto di esame fanno registrare un incremento del 101,33% rispetto al 2015. Le riscossioni totali hanno fatto registrare un aumento rispetto al 2015 del 59,96%;
- Titolo 3 gli accertamenti nell’anno 2016 registrano una flessione del -65,72% rispetto al 2015. Anche le riscossioni totali diminuiscono rispetto al 2015 (-65,55%);
- Titolo 4 gli accertamenti nel corso dell’anno 2016 aumentano del 42,96% rispetto all’esercizio precedente. Di contro le riscossioni totali registrate nel 2016 diminuiscono rispetto al 2015 (-32,47%);
- Titolo 5 occorre segnalare che in entrambi gli esercizi oggetto di analisi non sono stati effettuati accertamenti di entrate e, conseguentemente, non è stata effettuata alcuna riscossione nonostante l’ente abbia previsto uno stanziamento definitivo pari a 1,19 milioni di euro, nel 2016 e, a 6,19 milioni di euro, nel 2015;
- Titolo 6 nel corso dell’anno 2016 gli accertamenti e, conseguentemente le riscossioni, hanno interessato per l’intero l’anticipazione di liquidità pari a 254,35 milioni di euro;
1 Prima di passare all’analisi della tabella n. 3 è, tuttavia, necessario ribadire anche in questa sede – come rilevato nella relazione allegata alla delibera n. 104/2016/PARI di questa Sezione Regionale di Controllo – la discordanza dei dati relativi agli accertamenti e alle riscossioni dei Titoli 1, 2 e 3 tra il rendiconto autorizzatorio 2015 e quello conoscitivo elaborato nello medesimo esercizio quantificata nei termini che seguono:
Accertamenti:
Esercizio 2015 rendiconto autorizzatorio rendiconto conoscitivo variazioni
Titolo 1 €684.647.893,17 €684.469.368,17 +€1.475,00
Titolo 2 €158.344.001,44 €158.372.668,53 +€28.667,09
Titolo 3 €34.409.020,57 €34.378.878,48 -€30.142,09
Riscossioni:
Esercizio 2015 rendiconto autorizzatorio rendiconto conoscitivo variazioni
Titolo 1 €597.592.385,256 €597.590.910,26 -€1.475,00
Titolo 2 €143.560.044,26 €143.531.377,17 -€28.667,09
Titolo 3 €24.206.301,59 €24.236.443,68 -€30.142,09
17 - Titolo 7 nel corso del 2016 non ha fatto ricorso ad anticipazioni da istituto
cassiere/tesoriere. Nel 2015 l’ente ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria per 31,36 milioni di euro;
- Titolo 9 nel corso del 2016 sono state accertate entrate superiori al 2015 del 52,54%. Le riscossioni totali sono state del 54,09% in più rispetto al 2015.
L’analisi delle entrate del bilancio regionale deve essere condotta anche tenendo conto della ripartizione, in termini percentuali, degli accertamenti e delle riscossioni tra i diversi Titoli di entrata.
Di seguito si illustra la suddivisione percentuale per Titoli degli accertamenti in conto competenza registrate nell’esercizio 2016:
- Titolo 1 (Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa) 45,83%;
- Titolo 2 (Trasferimenti correnti) 20,37%;
- Titolo 3 (Entrate extratributarie) 0,75%;
- Titolo 4 (Entrate in conto capitale) 3,83%;
- Titolo 5 (Entrate da riduzione di attività finanziaria) 0,00%
- Titolo 6 (Accensione di prestiti) 16,25%
- Titolo 7 (Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere) 0,00%
- Titolo 9 (Entrate per conto terzi e partite di giro) 12,97%
Successivamente si riporta la suddivisione percentuale per Titoli delle riscossioni in conto competenza registrate nell’esercizio 2016:
- Titolo 1 (Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa) 44,09%;
- Titolo 2 (Trasferimenti correnti) 18,48%;
- Titolo 3 (Entrate extratributarie) 0,48%;
- Titolo 4 (Entrate in conto capitale) 4,21%;
- Titolo 5 (Entrate da riduzione di attività finanziaria) 0,00%
- Titolo 6 (Accensione di prestiti) 18,24%
- Titolo 7 (Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere) 0,00%
- Titolo 9 (Entrate per conto terzi e partite di giro) 14,49%
Da quanto appena illustrato è possibile constatare, in primo luogo, che nell’esercizio 2016, sia negli accertamenti che nelle riscossioni totali in conto competenza, un peso importante, pari rispettivamente al 16,25% e al 18,24%, è stato determinato dalle entrate al Titolo 6 (anticipazione di liquidità pari a 254,35 milioni di euro).
Proseguendo nell’analisi si evince che, se si prendono in esame solamente i primi cinque titoli del bilancio regionale, il peso degli accertamenti e delle riscossioni registrati al Titolo 1 sale rispettivamente del 64,75% e del 65,55%.
Sempre a seguito dell’analisi delle entrate per Titoli si rileva che l’ente nel 2016 ha migliorato la capacità di programmare gli investimenti: gli scostamenti tra le riscossioni di competenza rispetto alle previsioni finali registrati al Titolo 4 nell’esercizio oggetto di indagine sono passati da -73,95%
(dato del 2015) a -16,32%.
18 Si conferma, inoltre, nel 2016 la capacità dell’ente di governare il proprio gettito fiscale (l’analisi dettagliata delle entrate al Titolo 1 è rinviata al paragrafo successivo) e, sia pure in misura inferiore, i trasferimenti correnti.
Gli accertamenti e le riscossioni delle entrate restanti subiscono, invece, ampi scostamenti rispetto alle previsioni di bilancio, con valori elevati registrati al Titolo 5 (-100% per entrambi gli esercizi) al Titolo 7 (-41,66 % nel 2015 e -100% nel 2016).
Gli scostamenti, infine, tra gli accertamenti e le riscossioni di competenza rispetto alle previsioni finali registrati al Titolo 9 nel 2016 si sono attestate intorno al 69,40%, mentre nell’esercizio precedente erano del 78,97%.
19
Tab. n. 3 (valori in euro)
Entrate regionali biennio 2015/2016 - Previsioni definitive - Accertamenti - Riscossioni di competenza e di cassa
TITOLI
Previsioni definitive Accertamenti Variazioni
% Riscossioni Variazioni %
Competenza
A Cassa
B Competenza
C (C-A)/A Competenza
D Residui
R Competenza +
Residui E (D-A)/A (E-B)/B
Esercizio 2015 Titolo 1 - Entrate correnti di
natura tributaria, contributiva
e perequativa 713.207.511,84 911.737.390,17 684.469.368,17 -4,03% 597.592.385,26 82.858.488,07 680.450.873,33 -16,21% -25,37%
Titoli 2 - Trasferimenti
correnti 167.323.515,93 390.242.682,04 158.372.668,53 -5,35% 143.560.044,26 71.955.293,97 215.515.338,23 -14,20% -44,77%
Titolo 3 - Entrate
extratributarie 47.769.375,87 102.583.483,62 34.378.878,48 -28,03% 24.206.301,59 481.513,45 24.687.815,04 -49,33% -75,93%
Titolo 4 - Entrate in conto
capitale 46.564.743,34 748.841.251,07 41.913.885,77 -9,99% 12.129.879,17 194.651.499,04 206.781.378,21 -73,95% -72,39%
Titolo 5 Entrate da riduzione
di attività finanziaria 6.190.000,00 6.190.000,00 0,00 -100,00% 0,00 0,00 0,00 -100,00% -100,00%
titolo 6 - Accensione di
prestiti 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00%
Titolo 7 -Anticipazioni da
istituto tesoriere/cassiere 53.753.420,00 53.753.420,00 31.359.302,74 -41,66% 31.359.302,74 0,00 31.359.302,74 -41,66% -41,66%
Titolo 9 - Entrate per conto
terzi e partite di giro 632.810.000,00 652.213.508,65 133.098.386,57 -78,97% 131.554.947,20 1.893.156,01 133.448.103,21 -79,21% -79,54%
TOTALE 1.667.618.566,98 2.865.561.735,55 1.083.592.490,26 -35,02% 940.402.860,22 351.839.950,54 1.292.242.810,76 -43,61% -54,90%
Segue..
20 TITOLI
Previsioni definitive Accertamenti Variazioni
% Riscossioni Variazioni %
Competenza
A Cassa
B Competenza
C (C-A)/A Competenza
D Residui
R Competenza +
Residui E (D-A)/A (E-B)/B
Esercizio 2016 Titolo 1 - Entrate correnti di
natura tributaria, contributiva
e perequativa 732.854.613,96 935.402.987,13 717.374.223,59 -2,11% 614.710.685,87 55.338.307,39 670.048.993,26 -16,12% -28,37%
Titoli 2 - Trasferimenti
correnti 322.397.715,06 488.373.627,71 318.850.339,13 -1,10% 257.573.299,23 87.156.584,43 344.729.883,66 -20,11% -29,41%
Titolo 3 - Entrate
extratributarie 23.140.284,72 87.645.455,91 11.784.934,73 -49,07% 6.760.876,65 1.744.231,51 8.505.108,16 -70,78% -90,30%
Titolo 4 - Entrate in conto
capitale 70.182.367,57 603.512.493,86 59.919.589,61 -14,62% 58.727.142,58 80.910.054,70 139.637.197,28 -16,32% -76,86%
Titolo 5 Entrate da riduzione
di attività finanziaria 1.190.000,00 1.190.000,00 0,00 -100,00% 0,00 0,00 0,00 -100,00% -100,00%
titolo 6 - Accensione di
prestiti 254.346.000,00 254.346.000,00 254.346.000,00 0,00% 254.346.000,00 0,00 254.346.000,00 0,00% 0,00%
Titolo 7 -Anticipazioni da
istituto tesoriere/cassiere 53.753.420,00 53.753.420,00 0,00 -100,00% 0,00 0,00 0,00 -100,00% -100,00%
Titolo 9 - Entrate per conto
terzi e partite di giro 663.410.000,00 682.227.595,98 203.025.545,78 -69,40% 202.017.552,29 3.612.354,64 205.629.906,93 -69,55% -69,86%
TOTALE 2.121.274.401,31 3.106.451.580,59 1.565.300.632,84 -26,21% 1.394.135.556,62 228.761.532,67 1.622.897.089,29 -34,28% -47,76%
Fonte: rendiconto conoscitivo 2015 rendiconto 2016
21 1.2 Le entrate tributarie
Di seguito si riporta un quadro dettagliato delle entrate derivanti da tributi propri e dal gettito di tributi erariali di quote devolute alla Regione al fine di verificare il loro andamento nell’ultimo biennio.
Le entrate tributarie delle regioni a statuto ordinario sono costituite da entrate tributarie
“proprie” quali l’IRAP, l’addizionale IRPEF, la tassa automobilistica regionale, ecc. e le entrate c.d.
“devolute” dallo Stato. Tra le entrate devolute dallo Stato quella di maggiore rilievo è rappresentata dalla compartecipazione regionale all’IVA, a cui si affiancano la compartecipazione al gettito delle accise sulla benzina e sul gasolio per autotrazione.
Analizzando i tributi regionali propri occorre premettere che le possibilità di manovra sulla leva fiscale da parte delle regioni sono limitate; l’ente può determinare l’aliquota entro una forbice fissata dalla legge statale e – per alcuni tributi – differenziare i soggetti passivi (per scaglioni di reddito per l’addizionale IRPEF, per categorie economiche per l’IRAP). Le somme provenienti da tali tributi sono provenienti interamente dal gettito riferito al proprio territorio.
Il gettito della compartecipazione regionale all’IVA è, invece, determinato con DPCM ed entra nel meccanismo di perequazione previsto dal D.lgs. 56/2000. Ciascuna Regione riceve la quota di compartecipazione all’IVA a seguito delle operazioni di perequazione e, quindi, in aumento o in diminuzione rispetto al conteggio iniziale. Su di essa le Regioni non hanno alcun potere di manovra, analogamente a quanto accade con la compartecipazione al gettito dell’accisa sulla benzina.
Inoltre ciascuna Regione provvede alla disciplina e alla gestione degli aspetti amministrativi (riscossione, rimborsi, recupero tassa) e all’applicazione delle sanzioni entro limiti e condizioni fissate dalla legge statale. Pertanto accanto alle entrate tributarie proprie e alle entrate devolute dallo Stato occorre annoverare al titolo I una terza tipologia di entrate costituita dai proventi derivanti dalla riscossione coattiva di tasse e tributi.
L’intera materia delle entrate tributarie regionali è stata interessata da una importante attività di riforma che ha avuto inizio a seguito dell’introduzione nell’ordinamento del principio sul federalismo fiscale. Tale principio, seppur non espresso originariamente nella Carta costituzionale, è stato introdotto, a seguito della riforma del titolo V, dal nuovo art. 119 della Costituzione.
Tuttavia occorre precisare che il quadro sopra descritto non risulta ancora modificato dalla disciplina attuativa della legge delega n. 45/2009 sul federalismo fiscale, che per quanto concerne la fiscalità regionale è stata dettata dal d.lgs. n. 68/2011, benché talune disposizioni del citato provvedimento avrebbero dovuto trovare attuazione a partire dal 2013.
A decorrere da tale anno, infatti, le fonti di finanziamento delle Regioni per l’erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) nelle materie della sanità, assistenza, istruzione e trasposto pubblico locale dovevano essere costituite dalla compartecipazione all’IVA e quote dell’addizionale regionale all’IRPEF (come entrambe rideterminate ai sensi del decreto legislativo medesimo), dall’IRAP, da quote di un fondo perequativo, appositamente istituito e dalle entrate proprie.