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SETTEMBRE 2008

N

elle stalle per vacche da latte si possono di- stinguere le aree di stabulazione, destinate alla vita degli animali, e le aree di servizio (corsia di foraggiamento,zona di mungitura).Tra le prime, grande rilevanza hanno le seguenti corsie di stabulazione:

zona di alimentazione, presente in ogni tipolo- gia di stalla libera (sia con zona di riposo a lettie- ra, sia con zona di riposo a cuccette) e destinata principalmente ad ospitare gli animali durante la fase di alimentazione;

corsia di smistamento, presente soltanto nelle stalle libere con zona di riposo a due o più file di cuccette, destinata principalmente agli sposta- menti degli animali nella zona di riposo.

Gli aspetti fondamentali da considerare per le cor- sie di stabulazione sono: il tipo e la superficie del pa- vimento; la larghezza e le pendenze; il sistema di al- lontanamento degli effluenti zootecnici.

IL TIPO DI PAVIMENTAZIONE I pavimenti delle corsie di stabulazione possono es- sere pieni (continui) o fessurati/forati (discontinui).

In entrambi i casi vengono realizzati in prevalenza con calcestruzzo. Nel caso di pavimento pieno as- sume notevole importanza la rigatura della superfi- cie; si consiglia di intervenire con solchi, profondi 10-12 millimetri, da realizzarsi mediante appositi stampi di metallo sul conglomerato ancora fresco (da 1 a 2 ore dopo la posa), avendo cura di elimina- re eventuali sporgenze e bordi taglienti prima del- l’ingresso degli animali (Foto a fianco). Sui pavi- menti esistenti è possibile intervenire con speciali ne nella movimentazione della mandria e i mag-

giori costi.

LA FATTIBILITÀ ECONOMICA DEGLI INVESTIMENTI

Per gli allevatori interessati ad automatizzare la sala sono molto importanti il costo dell’intervento e la possibilità di risparmiare manodopera. Secondo il 41,5% degli intervistati il costo aggiuntivo necessa- rio per automatizzare con attacco robotizzato una sala di mungitura tradizionale non deve superare il 25% del costo della sala (tab. 1 a pag. 71), mentre per l’82% l’automazione può avere un vantaggio apprezzabile se la manodopera risparmiata corri- sponde ad almeno 1 unità lavorativa (tab. 2).

Infine, relativamente alle priorità dell’investimento

economico indicate dagli intervistati, esse riguar- dano principalmente la realizzazione di una nuova stalla per vacche in lattazione con o senza zona di mungitura (rispettivamente il 32% e il 14,1%) e di una nuova stalla per bovini da rimonta, vitelli o vac- che in asciutta (14,1%). Una discreta importanza viene attribuita anche agli interventi di ristruttura- zione di stalle per vacche da latte con o senza zona di mungitura (rispettivamente il 10,2% e il 6,4%) e agli interventi di rigatura dei pavimenti delle corsie e di installazione di materiali sintetici (6,4%). Agli ultimi posti fra le priorità si trovano gli interventi di ristrutturazione della sola zona di mungitura e di sostituzione dell’impianto di mungitura e l’acqui- sto di un nuovo sistema computerizzato di identi- ficazione e gestione mandria.

DOSSIER/L'ALLEVAMENTO DELLE BOVINE DA LATTE

Le caratteristiche ottimali delle corsie di stabulazione

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PAOLO ROSSI, ALESSANDRO GASTALDO Centro Ricerche Produzioni Animali, Reggio Emilia

Foto Arch. Crpa

Rigatura con disegno a rombi in fase di realizzazione.

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macchine che incidono il calcestruzzo preventiva- mente pulito.

Nel caso di pavimento fessurato/forato sono im- portanti sia la corretta finitura antiscivolo della su- perficie, sia la resistenza del calcestruzzo alle azioni meccaniche e alla corrosione,onde evitare che i bor- di dei travetti vengano lesionati e conseguentemen- te aumenti la larghezza delle fessure,con pericoli per i piedi degli animali. Di seguito, si riportano le di- mensioni ottimali per le vacche da latte:

larghezza fessure e travetti rispettivamente di 30- 35 e 100-160 millimetri nel caso di pavimento fes- surato;

diametro e distanza fori rispettivamente di 45-55 e 50-70 millimetri nel caso di pavimento a fori.

La sezione delle fessure e dei fori deve sempre esse- re del tipo svasato verso il basso (a trapezio isosce- le), in modo da limitare l’adesione delle feci alle pa- reti interne dei travetti, ottenendo così una maggio- re capacità autopulente del pavimento.

LE ALTERNATIVE AL CALCESTRUZZO Le alternative al pavimento di calcestruzzo sono fon- damentalmente due:

pavimento in malta resinosa e gomma;

pavimento deformabile in gomma.

Il pavimento in malta resinosa e gomma consiste nell’incorporare sulla superficie di calcestruzzo dei granuli di caucciù. L’intervento può essere fatto di- rettamente sul pavimento nuovo, ma anche su un pavimento esistente; in quest’ultimo caso si prevede una serie di operazioni in sequenza, fra le quali l’a- brasione meccanica per una profondità di 2-3 mil- limetri, la stesura di primer ad elevata adesività, la stesura di malta resinosa metacrilica dello spessore

necessario e la semina di granuli di caucciù di 2-4 millimetri, in ragione di 2-2,5 chilogrammi al me- tro quadrato.

Il pavimento in malta resinosa e gomma mostra una buona capacità antiscivolo, soprattutto quando è pulito, ma per evitare la rapida usura della superfi- cie, con asportazione dei granuli di gomma, è bene che le lame degli eventuali raschiatori non tocchino il pavimento. Questo tipo di rivestimento può esse- re utilizzato anche per le pavimentazioni fessurate.

In questi ultimi anni si sta assistendo alla diffusione nelle stalle italiane delle pavimentazioni deforma- bili in gomma: tali rivestimenti vengono installati allo scopo di migliorare la deambulazione degli ani- mali e limitare le problematiche podali. Sono di- sponibili rivestimenti in gomma sia per pavimenti pieni, sia per pavimenti fessurati (Foto sopra). Que- ste pavimentazioni devono avere una superficie an- tiscivolo ed essere morbide, permettendo agli un- ghioni di affondare quanto basta sul tappeto; ciò consente un ulteriore effetto antiscivolo, perché l’unghione viene accolto in una concavità, e per- mette di ridurre le pressioni a livello di arti e piedi, consentendo una camminata più naturale.

PRO E CONTRO

DELLE PAVIMENTAZIONI DI GOMMA I vantaggi delle pavimentazioni di gomma potreb- bero essere:

riduzione dell'incidenza delle lesioni podali;

riduzione degli scivolamenti;

migliore deambulazione degli animali;

migliore evidenziazione dei calori.

Per contro, l’installazione di rivestimenti di gomma comporta un costo aggiuntivo non indifferente (40-

GIUGNO 2008

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Foto Arch. Crpa

Rivestimento in gomma per corsie a pavimento forato.

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60 euro al metro quadrato), che andrà valutato sul- la base dei benefici che ci si può attendere, soprat- tutto in termini di migliore salute degli animali, maggiore produzione di latte, migliore fertilità e ri- duzione dei tassi di rimonta.

Altri aspetti che dovranno essere valutati dalla ri- cerca sono l’effetto delle alte e basse temperature sul- la deformazione e durata del rivestimento, i proble- mi legati alla pulizia meccanizzata e, non ultimo, il rischio di decubito di bovine nelle corsie. Bisogna inoltre considerare che il consumo degli unghioni viene ridotto di molto e quindi si può presumere un aumento della frequenza degli interventi di pareg- giamento.

Il mercato offre alcune soluzioni, che si diversifica- no fondamentalmente per le seguenti caratteristi- che:tipo di confezionamento (tappeti singoli, con o

senza struttura a incastro per collegamento, op- pure tappeto a rotolo, con lunghezza variabile fi- no a 70 metri);

spessore del tappeto (variabile da 17 a 24 milli- metri nei modelli più interessanti);

tipo di superficie superiore (profilo “martellato”, rilievi triangolari o a rombi, ecc.);

tipo di superficie inferiore (struttura a nodi con o senza barriera antisporco, scanalature, rilievi cir- colari, ecc.).

LARGHEZZA DELLA CORSIA Un parametro dimensionale fondamentale è rap- presentato dalla larghezza delle corsie di stabulazio- ne.Ad ogni tipo di corsia corrispondono misure di- verse:

per la zona di alimentazione la larghezza consi-

gliata è pari a 4-5 metri, con una larghezza mini- ma di 3,3 metri;

per la corsia di smistamento la larghezza consi- gliata è pari a 2,5-3,5 metri,con una larghezza mi- nima di 2,2 metri.

LO SMALTIMENTO DEGLI EFFLUENTI Per allontanare gli effluenti zootecnici dalle corsie a pavimento pieno possono essere utilizzati i seguen- ti sistemi di asportazione:

trattrice dotata di lama raschiante o ruspetta,ma- novrata direttamente dall’operatore;

raschiatore a ribaltina o a farfalla con metodo di trascinamento ad asta rigida o a catena;

ricircolo su corsie in pendenza di liquame chiari- ficato mediante separazione solido/liquido (il li- quame ricircolato viene immesso nella testata a monte,asportando le deiezioni grazie all’effetto di ruscellamento).

Nelle corsie a pavimento fessurato le deiezioni at- traversano le fessure e si raccolgono temporanea- mente in una fossa di veicolazione sottostante, da dove possono essere allontanate con ricircolo di li- quame chiarificato, con scarico continuo a soglia di tracimazione o mediante raschiatori.

PENDENZA DEL PAVIMENTO Quando si adottano sistemi meccanici di pulizia (trattrice con lama, raschiatori) si consiglia di pre- vedere una leggera pendenza trasversale (1%) verso l’asse centrale della corsia, per favorire il drenaggio della frazione liquida delle deiezioni. È anche possi- bile raccogliere tale frazione mediante un collettore fognario in leggera pendenza posto al disotto della guida del raschiatore e collegato alla guida stessa da tubi verticali posti ogni 3-5 metri; tale soluzione consente di mantenere la pavimentazione più asciutta, con benefici ai piedi delle bovine.

Nel caso di corsie di smistamento, la pendenza tra- sversale del pavimento consente di mantenere più pulite le code delle vacche sdraiate in cuccetta. È be- ne prevedere anche una pendenza longitudinale co- stante della pavimentazione, che potrà essere più elevata (1-2%) nel caso in cui si possa sfruttare la pendenza naturale del terreno, e minore (0,3-0,5%) nel caso di terreni di pianura.

In presenza di sistemi di pulizia a ricircolo superfi- ciale di liquami le pendenze longitudinali dei pavi- menti devono essere elevate (2-4%), per favorire la rimozione completa delle deiezioni dalle corsie. In questo caso, per favorire la pulizia del pavimento si consiglia una rigatura con solchi paralleli disposti longitudinalmente all'asse principale della corsia (vedi foto in alto) 

SETTEMBRE 2008

DOSSIER/L'ALLEVAMENTO DELLE BOVINE DA LATTE

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Foto Arch. Crpa

Ricircolo superficiale di liquame

chiarificato su corsia rigata con solchi longitudinali.

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