U N PA VIMENTO SU CUI BEN CAMMINARE
Paolo Rossi Alessandro Gastaldo
Centro Ricerche Produzioni Animali - CRPA Spa
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elle stalle libere a cuccette per vacche da latte possono essere presenti una o più delle se- guenti corsie: zona di alimenta- zione, destinata principalmente ad ospitare gli animali durante la fase di alimentazione, e corsia di smistamento, destinata principal- mente agli spostamenti degli ani- mali nella zona di riposo. I pavi- menti di queste corsie possono essere pieni o fessurati. In preva- lenza, vengono realizzati in en- trambi i casi con calcestruzzo ar- mato; in alternativa è possibile in- stallare sopra i pavimenti dei tap- peti in gomma deformabile. Di seguito, vengono approfondite le principali tipologie di pavimento utilizzabili, riportando le più re- centi e interessanti prove speri- mentali di confronto.Pavimento pieno di calcestruzzo rigato Le pavimentazioni di calcestruzzo armato con reti elettrosaldate d’ac- ciaio devono avere uno spessore totale della lastra che può variare da 0,12 a 0,2 m, in base ai sovrac-
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Il pavimento delle aree di stabulazione delle stalle è il punto di più intimo contatto con gli animali ospitati e rappresenta un componente fondamentale dell’ambiente d’allevamento al quale sono strettamente legati la salute e il comportamento degli animali ossia il loro benessere. Di grande attualità le soluzioni in gomma deformabile.
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delle fessure, con pericoli per i pie- di degli animali.
In base alla diversa forma della parte vuota i modelli utilizzati per i bovini si distinguono generalmen- te in pavimenti con fessure rettili- nee e pavimenti con fori. I primi hanno un maggiore potere auto- pulente, mentre quelli a fori una migliore superficie d’appoggio per l’unghione. Le dimensioni ottima- li dei pavimenti fessurati e forati per le vacche da latte sono le se- guenti: larghezza fessure di 30-35 mm, larghezza travetti di 100-160 mm, diametro fori di 45-55 mm e distanza fori di 50-70 mm.
Pavimento con gomma deformabile
In questi ultimi anni si sta assi- stendo alla diffusione nelle stalle italiane delle pavimentazioni de- carichi previsti (animali, mezzi
meccanici).Inoltre,per la buona te- nuta del pavimento, in particolare per evitare fessurazioni e formazio- ne di gradini, è fondamentale rea- lizzare un piano di posa di adegua- to spessore (0,2-0,4 m), costituito da un vespaio di ciottoli e ghiaia grossa intasato con materiale mi- nuto, livellato e ben compattato.
La superficie del pavimento deve essere particolarmente resistente all’usura, viste le difficili condizioni nelle quali deve “operare” (aggres- sione da parte dei liquami e dei mezzi meccanici per la pulizia); ciò si ottiene utilizzando calcestruzzi di elevata resistenza. Il rapporto ac- qua/cemento deve essere il più basso possibile (compatibilmente con la lavorabilità dell’impasto), perché l’eccesso di acqua è molto dannoso, diminuendo la resistenza del calcestruzzo, aumentando il ri- tiro e comportando il grave rischio della separazione degli inerti. Infi- ne, la resistenza del calcestruzzo è anche condizionata dalla granulo- metria degli inerti: è bene utilizza- re inerti di diversa pezzatura, in modo da ridurre la presenza di spazi vuoti, con prevalenza di pie- trischetto e pietrisco (da 3 a 30 mm di diametro).
La finitura superficiale dei pavi- menti di calcestruzzo non deve ri- sultare troppo abrasiva e irregola- re, per evitare seri danni alla suola degli unghioni; al fine di limitare lo scivolamento, quindi, è necessario prevedere la rigatura, che inserisce elementi di discontinuità sulla su- perficie del pavimento. È consiglia- bile intervenire già in sede di rea- lizzazione del pavimento, eseguen- do la rigatura con stampi o con rulli sul getto ancora fresco. Il tipo di rigatura consigliabile, che unisce semplicità e buon effetto antisci- volo, è quello che prevede solchi in diagonale in entrambi i sensi, ad una distanza reciproca di 120-160 mm, per un disegno finale a rom-
bi o losanghe. I solchi devono ave- re profondità di circa 12 mm e lar- ghezza superficiale di circa 15 mm.
Un intervento attuabile su pavi- menti esistenti, da eseguirsi con apposite macchine, prevede la rea- lizzazione di solchi paralleli fra lo- ro, distanziati 40-60 mm e disposti longitudinalmente rispetto all’asse principale della corsia; l’efficacia del trattamento antiscivolo non è ottimale, perché i solchi sono dis- posti parallelamente al senso di marcia prevalente degli animali sulla corsia, ma in questo modo si agevolano le operazioni di rimo- zione degli effluenti tramite ra- schiatori. Il medesimo tipo di riga- tura è consigliabile, anche su pavi- menti nuovi, quando si prevede la pulizia delle corsie con sistema a scorrimento superficiale di liqua- me (flushing).
Pavimento fessurato di calcestruzzo Si tratta di un pavimento disconti- nuo, di norma in calcestruzzo ar- mato vibrato, nel quale la parte pie- na (travetti) è sempre preponde- rante rispetto alla parte vuota (fes- sure o fori). Il fessurato è un pavi- mento autopulente in quanto le deiezioni deposte, grazie all’azione di calpestamento degli animali, at- traversano le fessure e cadono nel- le sottostanti fosse di raccolta. Inol- tre, l’adozione di questo pavimento permette la limitazione del contat- to fra animale e deiezioni, oltreché l’eliminazione di mezzi e manodo- pera per l’allontanamento degli ef- fluenti zootecnici dalle corsie.
Per garantire una corretta deam- bulazione degli animali è impor- tante che la superficie del pavi- mento abbia una finitura antisci- volo; altro fatto molto importante è la resistenza del calcestruzzo alle azioni meccaniche e alla corrosio- ne, onde evitare che i bordi dei tra- vetti vengano lesionati e conse- guentemente aumenti la larghezza
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Foto A. Gastaldo divulgo MUCCA.qxd 7-09-2009 15:57 Pagina 28
formabili in gomma, in alternativa a pavimenti di calcestruzzo. Si trat- ta di soluzioni interessanti e di estrema attualità, che devono esse- re attentamente valutate dagli alle- vatori e dalla ricerca scientifica, perché sono in grado di influenza- re il benessere e lo stato igienico- sanitario degli animali. Infatti, tali rivestimenti vengono installati con lo scopo di migliorare la deambu- lazione degli animali e limitare le problematiche podali.
Queste pavimentazioni devono avere una superficie antiscivolo ed essere morbide, permettendo agli unghioni di affondare quanto ba- sta sul tappeto; ciò consente un ul- teriore effetto antiscivolo, perché l’unghione viene accolto in una concavità e permette di ridurre le pressioni a livello di arti e piedi, consentendo una camminata più
I vantaggi perseguiti I vantaggi delle pavimentazioni di gomma potrebbero essere:
• la riduzione dell'incidenza delle lesioni podali;
• la riduzione degli scivolamenti;
• la migliore deambulazione degli animali;
• la migliore evidenziazione dei calori, in quanto la vacca può manifestare i comportamenti ti- pici di questa fase del ciclo ri- produttivo (immobilità all'atto di essere cavalcata da altre vac- che, tentativi di cavalcare altri animali, irrequietezza, ecc.).
Per contro, l’uso di materiali sinte- tici in queste aree rappresenta un elevato costo aggiuntivo (40-60
€/m2): infatti, a quello della pavi- mentazione di calcestruzzo occor- re aggiungere gli oneri per l’acqui- naturale. La gomma permette un
certo affondamento del piede, fat- to che indubbiamente contribui- sce a migliorare la qualità antisci- volo del pavimento. Inoltre, secon- do Brizzi (2008), questo fatto per- mette di fare asssorbire in modo regolare i carichi gravanti sulla sca- tola cornea, riducendo gli effetti meccanici negativi di eventuali de- formità degli unghioni o dei ritardi negli interventi di pareggio pre- ventivo o in seguito a malattie. Il consumo di corno praticamente si azzera e ciò può rendere necessa- ria una maggiore frequenza nell’e- secuzione degli interventi di pareg- gio periodico, anche se, secondo altri autori, la cosa è in parte con- trobilanciata dalla minore crescita dell’unghia, come conseguenza delle minori pressioni a livello del complesso sistema del piede.
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Foto EuroSteinit Da sinistra in senso orario: corsia
di smistamento a pavimento pieno di calcestruzzo rigato, zona di alimentazione a pavimento forato di calcestruzzo, corsia di smistamento con pavimento pieno di calcestruzzo e sovrastante tappeto di gomma.
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deformazione. In questo modo sembrerebbe non necessario il posizionamento ad alcuni centi- metri di distanza da muretti o cordoli.
Per l’asportazione degli effluenti dalle corsie si consiglia di utlizza- re impianti a fune che utilizzano raschiatori con lame di polietile- ne, per migliorare l’azione pulen- te sulla gomma. Nel caso di asportazione con raschiatore meccanico ad asta rigida devono essere eseguite alcune modifiche, quali l’innalzamento del corpo del raschiatore e l’installazione sulle lame di strisce di gomma di adeguata misura.
Quanto già indicato precedente- mente su diffusione, caratteristi- che, vantaggi, svantaggi e costi della gomma deformabile su pa- vimento pieno vale anche per i pavimenti fessurati. In questo ca- so, la posa in opera, realizzabile con manodopera aziendale, pre- vede il fissaggio dei tappeti me- diante appositi chiodi di gomma a pressione (4-6 per singolo ele- mento a seconda delle dimensio- ni) nelle fessure o fori presenti sul tappeto, oppure mediante tasselli di acciaio inox.
sto e l’installazione dei materiali sintetici. Questo maggiore onere deve essere valutato attentamente dall’allevatore sulla base dei bene- fici che ci si può attendere, soprat- tutto in termini di migliore salute degli animali, maggiore produzio- ne di latte, migliore fertilità e ridu- zione dei tassi di rimonta.
Altri aspetti che dovranno essere valutati dalla ricerca sono l’effetto delle alte e basse temperature sulla deformazione e durata del rivesti- mento, i problemi legati alla puli- zia meccanizzata e, non ultimo, il rischio di decubito di bovine nel- le corsie.
Secondo Brizzi (2008) uno strato di feci umide o bagnate sul tappe- to può creare maggiori problemi di scivolosità e in presenza di sbalzi di temperatura il tappeto può coprir- si di condensa, inumidendosi e creando, in questo modo, condi- zioni favorevoli alla possibile diffu- sione di malattie infettive.
Le soluzioni sul mercato Il mercato offre alcune soluzioni, che si diversificano fondamental- mente per le seguenti caratteristi- che:
• tipo di confezionamento (tap-
peti singoli, con o senza struttu- ra a incastro per collegamento, oppure tappeto a rotolo, con lunghezza variabile fino a 70 m);
• spessore del tappeto (variabile da 17 a 24 mm nei modelli più interessanti);
• tipo di superficie superiore (pro- filo “martellato”, rilievi triangola- ri o a rombi);
• tipo di superficie inferiore (struttura a nodi con o senza barriera antisporco, scanalature, rilievi circolari).
Inoltre, nei modelli a tappeti singo- li la posa in opera non necessita di tecnici specializzati e può essere realizzata con manodopera azien- dale, mentre nel caso di tappeto a rotolo questa operazione viene ge- neralmente eseguita dal personale tecnico della ditta. I tappeti vengo- no fissati mediante tasselli in ac- ciaio inox (4 per singolo elemento nel caso del tappeto singolo) in po- sizioni già predisposte sul tappeto;
in alcune tipologie di tappeto una banda di protezione in Pvc viene fissata lungo il bordo della guida ad U del raschiatore.
All’interno di uno specifico mo- dello a rotolo è presente una rete di cotone che dovrebbe ridurne la
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Zone di alimentazione con pavimenti pieno e fessurato di calcestruzzo e sovrastante gomma deformabile.
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