All'Onorevole
Dott. GIULIO ANDREOTTI
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
ROMA
Ho l'onore di presentarLe il volume XVIII -
edizione 1977 -
del-l'Annuario di statistiche del lavoro, nel quale sono riportati i più recenti
dati sui principali aspetti delle forze di lavoro in Italia e su alcuni altri
fenomeni, quali le retribuzioni, i prezzi al consumo, le assicurazioni
sociali e i consumi delle famiglie.
In linea di massima, l'impostazione del volume non ha subìto
mo-difiche rispetto alle edizioni precedenti. Sono state peraltro aggiunte
nuove tavole contenenti i risl1ltati di una indagine sulle retribuzioni di
fatto nei settori del commercio, del credito e delle assicurazioni.
Numerose rappresentazioni grafiche illustrano i principali
feno-meni considerati.
Roma, dicembre 1977
IL PRESIDENTE
DELL'ISTITUTO CENTRALE DI STATISTICA
INDICE GENERALE
AVVERTENza
PARTE
I -
DATI
RETROSPETTIVI
PARTE
II -
INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO NEL
1976 (Dati medi)
PARTE III -
STIMEDELL'OCCUPAZIONE NEL QUADRO DELLA CONTABILITÀ NAZIONALE
PARTE IV -
NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI .
PARTE V -
CONFLITTI DI LAVORO NEL
1976 .
PARTE VI -
INDAGINE MENSILE SULL'OCCUPAZIONE, GLI ORARI DI LAVORO E LE RETRIBUZIONI NELLA GRANDE
INDUSTRIA.
PARTE VII -
RETRIBUZIONI E PREZZI AL CONSUMO
Retribuzioni lorde minime contrattuali e costo deI lavoro
Operai, ore lavorate e retribuzioni per classe di industria .
Prezzi al consumo
PARTE VIU -
PREVIDENZA E ASSICURAZIONI SOCIALI
Previdenza sociale •
Assicurazioni sociali
APPENDICE
Pagina
XIII
3
75
105
111
127
141
147
175
178
183
184
Indagini sui consumi delle famiglie italiane - Anni
1975-1976 .
191
Indagine sulle retribuzioni di fatto nei settori deI commercio, del credito e delle
assicu-razioni - Ottobre
1974
209
ALLEGATI -
Modelli
di
rilevazione
223
,I
INDICE DELLE TAVOLE
PARTE PRIMA
DATI RETROSPETTIVI
INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO (Dati medi)
Popolazione per condizione e sesso
PRESENTI IN ITALIA
Popolazione per condizione e sesso .
Forze di lavoro per classe di età e sesso
Forze di lavoro per sesso, condiziÌone e regione
Occupati alle dipendenze per sesso, settore di attività economica e regione
Occupati per sesso, ramo di attività economica e posizione nella professione
Sottoccupati per sesso e settore di attività economica
Disoccupati, in totale e alle dipendenze, per sesso e settore di attività economica
Occupati temporaneamente emigrati all'estero per sesso e settore di attività economica
Tassi specifici di attività per sesso ed età .
Tassi specifici di attività per sesso e classe di età .
Tassi specifici di attività per sesso, classe di età, condizione e settore di attività
economica
.
.
.
.
Tassi di attività per sesso, regione e settore di attività economica.
INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO (Dati trimestrali)
Forze di lavoro per sesso e condizione.
. .
Occupati per sesso e ramo di attività economica .
Occupati alle dipendenze per sesso e ramo di attività economica
Forze di lavoro in cerca di occupazione per sesso, condizione e settore di attività eco'
nomica
TEMPORANEAMENTE EMIGRATI ALL'ESTERO
Popolazione per sesso, condizione e settore di attività economica
FLUSSI ANNUI DELLE FORZE DI LAVORO
Modificazioni strutturali, tra due rilevazioni, delle forze di lavoro occupate per
posi-zione nella professione
Modificazioni strutturali, tra due rilevazioni, delle forze di lavoro per sesso.
Modificazioni strutturali, tra due rilevazioni, delle forze di lavoro occupate per settore
di attività economica e sesso .
CONFRONTI INTERNAZIONALI
Principali indicatori delle forze di lavoro in alcuni Paesi
DIPENDENTI DELL'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA
Dipendenti delle Amministrazioni pubbliche per sotto-settore di appartenenza .
Dipendenti dello Stato e delle Aziende Autonome per categoria e per amministrazione
di appartenenza al l° gennaio 1976 .
.
Dipendenti dello Stato e delle Aziende autonome per amministrazione di appartenenza
e per alcune categorie
NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI
Lavoratori assicurati presso Enti di Previdenza e Assistenza sociale .
Lavoratori iscritti negli elenchi nominativi dell'agricoltura e giornate lavorative
attri-buite per qualifica professionale
Coltivatori diretti e familiari per tipo di assicurazione .
Occupazione operaia e durata mensile del lavoro nell'industria per ramo di attività
economica
.
. .
Occupazione operaia nelle opere pubbliche I>er categoria di opere .
Apprendisti occupati nelle aziende artigiane e non artigiane per sesso
Iscritti nelle liste degli Uffici di collocamento per sesso e classe .
INDICE
CONFLITTI DI LAVORO
Conflitti oruginati dal rapporto di lavoro: numero dei conflitti, lavoratori partecipanti
ed ore di lavoro perdute per settore di attività economica.
Conflitti originati dal rapporto di lavoro: ore di lavoro perdute per ramo di attività
economica e regione.
. .
.
•
Conflitti originati dal rapporto di lavoro: numero dei confltitti, lavoratori partecipanti
e ore di lavoro perdute distintamente per tipo di conflitto
RETRIBUZIONI
Numeri indici delle retribuzioni minime contrattuali per dipendente
Numeri indici delle
retribuz~oniorarie minime contrattuali .
Composiz,ione della retribuzione e del costo del lavoro per alcune categorie di lavoratori
Retribuzioni di fatto degli operai limitatamente ad alcuni settori dell'industria .
PREVIDENZA E ASSICURAZIONI SOCIALI
Invalidità, vecchiaia e superstiti, per tipo di gestione .
Malattie e maternità, tubercolosi, infortuni e malattie professionali
Disoccupazione e assegni familiari .
PARTE SECONDA
INDAGINI SULLE FORZE DI LAVORO
FORZE
DILAVORO NEL 1976 (Dati medi)
Tavola introduttiva
Popolazione per sesso e condizione; per sesso e regione di residenza anagrafica .
Presenti in Italia
Popolazione per condizione, classe di età e sesso
Popolazione per condizione, regione e sesso
Forze di lavoro per sesso, classe di età e regione.
.
.
.
Forze di lavoro per sesso, condizione e posizione nella professione
Forze di· lavoro in condizione professionale :per. ramo· di attività· econ()mica, posizione
nella professione e .sesso .
Forze di lavoro in condizione professionale per settore di· attività economica, classe
di età e sesso
•
Occupati per settore di attività economica, classe di età e sesso .
Occupati pèr settore di attività economica, titòlo
di
studio e sesso; per posizione nella
professione, titolo di studio e sess.o
•
Occupati per ramo di attività econòmica, posizione nella professione e sesso
Occupati per sesso, classe di età e regione
~•
.
.
. .. '
.'
Occupati per sesso, classe di età, regione e settore di attività economica.
Occupati per settore di attività economica, regione e sesso; per posizione nella
pro-fessione, regione e sesso .
.
.
•
•
•
.
.
•
Occupati per posizione nella professione, settore di attività economica, regione e sesso
Occupati per sesso, settore di attivitàecoIlomica; titolo di studio e ripartizione
terri-toriale
.
Occupati secondo l'attività lavorativa nella settimana
di
riferimento, per ramo di
attività economica e sesso
Occupati secondo l'attività lavorativa nella settimana di riferimento, per regione e sesso
Occupati con attività lavorativa nella settimana di ·riferimento per sesso, settore di
attività economica, posizione nella professione e ore di lavoro effettuate .
•
Ore di lavoro effettuate nella settimana di riferimento secondo
il
sesso,.
il
settore
di'
at-tività economica e la posizione nella professione degli occupati per classi di ore .
Ore di lavoro effettuate in media per occupato presente al lavoro nella settimana
di riferimento per posizione nella .professione, ramo di attività economica· e sesso
Lavoratori e giornate lavorative effettuate in media per trimestre nell'anno 1976
nell'agri-coltura e nelle costruzioni per sesso, classe di giornate e posizione nella professione
Occupati con attività lavorativa, a tempo pieno e a tempo ridotto, nella settimana di
riferimento per sesso, settore di attività economica e regione .
Occupati che nella settimana di riferimento hanno lavorato fino a 32 ore per ragioni
economiche (sottoccupati): per sesso, settore
di
attività economica e regione
òOccupati che nella settimana di riferimento hanno lavorato fino a320re per ragioni
non economiche: per sesso, settore di attività economica e causa; per sesso; settore
di attività economica. e regione
VIII
INDICEOccupati che nella settimana di riferimento non hanno svolto attività lavorativa: per
sesso, settore. di attività economica e causa della inattività; per sesso, settore di atti.
vità economica e regione.
.
.
.
.
.
•
•
•
Occupati non classificabili secondo le ore di lavoro per sesso, settore di attività
econo-mica e regione '.
.
.
•
.
•
•
•
•
•
.
•
• .
•
Occupati fuori dal comune di residenza anagrafica, per sesso e per ripartizione
geo-grafica di residenza e di effettiva dimora..
. •
Disoccupati per sesso, settore di attività' economica e regione; per sesso, settore di
attività economica e durata della ricerca.
.
•
.
•
.
•
.
Persone in cerca di occupazione per titolo di studio, sesso e durata della ricerca.
Persone non appartenenti alle forze di lavoro per condizione non professionale, classe
di età e sesso
.
.
. .
. . .
Persone non appartenenti alle forze dì lavoro per sesso e condizione non professionale
Persone non appartenenti alle forze di lavoro per classe di età, regione e sesso .
Temporaneamente emigrati all'estero
Popolazione per condizione, sesso e classe di età; per condizione, sesso e regione di
residenza anagrafica • •
• • •
Occupati per posizione nella professione, settore di attività economica e sesso; per
classe di età, settore di attività economica e sesso..
.
.
Occupati in complesso, per settore di attività economica, sesso e ripartizione
geogra-fica di residenza anagrageogra-fica; alle dipendenze per sesso e ripartizione geogrageogra-fica
di residenza anagrafica
.
.
.
. .
• .
. .
•
Occupati per stato estero di emigrazione e ripartizione geografica di residenza
anagra-fica; per stato estero di emigrazione e settore di attività economica .
Occupati per durata dell'espatrio e ripartizione geografica di residenza anagrafica; per
durata dell'espatrio e stato estero di emigrazione; per sesso e ripartizione
geogra-fica; per sesso e stato estero di emigrazione
' .
PARTE TERZA
STIME DELL'OCCUPAZIONE NEL QUADRO DELLA CONTABILITA' NAZIONALE
Occupati presenti in Italia - Media annua in migliaia
PARTE QUARTA
NOTIZIE SULLE FORZE DI LAVORO RISULTANTI DA ALTRE FONTI
Apprendisti occupati per sesso e per ramo e classe di attività economica; per sesso
e regione
Iscritti nelle liste degli Uffici dicoIlocamento per classe e sesso distintamente per ramo
di attività economica, per provincia e regione.
.
.
.
•
•
Lavoratori iscritti negli elenchi nominativi dell'agricoltura e giornate lavorative
attri-buite per qualifica professionale, categoria d'iscrizione e regione •
Coltivatori diretti e familiari per regione e tipo di assicurazione
.
Occupati alle dipendenze, 'assÌJcumti all'INAM, e gi:ornate retribuite degli operai per
professione, sesso, ramo di attività economica e categoria professionale deIl'INAM
Occupati alle dipendenZie, assicurati all'INAM, e giornate retribuite degli operai per
provincia
.
Occupazione operaia ed ore di lavoro per classe di industria e regione.
Occupazione operaia nelle opere pubbliche per categoria di opere;
A)
Per Regione;
B)
Per Ente finanziatore
PARTE QUINTA
CONFLITTI DI LAVORO NEL 1976
Conflitti di lavoro, .lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute, distintamente per
tipo di conflitto, per ramo di attività economica, causa e regione
Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute per causa e regione
Ore dì lavoro perdute per ramo di attività economica e mese .
Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute, distintamente per
tipo di conflitto e classe di lavoratori partecipanti .
Conflitti di lavoro, lavoratori partecipanti ed ore di lavoro perdute, distintamente per
tipo di conflitto e per classe di ore
di
lavoro perdute .
Conflitti di lavoro e lavoratori partecipanti per regione e ramo di attività economica.
Ore di lavoro perdute per provincia e ramo di attività economica •
Ore di lavoro perdute . per provincia e mese .
Conflitti originati daL rapporto di lavoro: ore di lavoro perdute, distintamente per tipo
di conflitto, per ramo di attività economica e mese .
INDICE
PARTE SESTA
INDAGINE MENSILE SULL'OCCUPAZIONE, GLI ORARI DI LAVORO
E LE RETRIBUZIONI NELLA GRANDE INDUSTRIA
Indici dell'occupazione, delle ore lavorate e dei guadagni mensili .
Tassi di rotazione dei dipendenti .
Regimi settimanali di lavoro e incidenza del lavoro straordinario sulle ore lavorate
PARTE· SETTIMA
RETRIBUZIONI E PREZZI AL CONSUMO
RETRIBUZIONI LORDE MINIME CONTRATTUALI E COSTO DEL LAVORO
Numeri indici delle retribuzioni minime contrattuali per dipendente
Numeri indici delle retribuzioni orarie minime contrattuali .
Composizione delle retribuzioni . lorde minime contrattuali degli operai agric:oli a
tempo indeterminato per provincia, categoria e qualifica
Retribuzioni lorde minime contrattuali degli operai agricoli
a
tempo determinato
per provincia
Retribuzioni mensiIi lorde minime contrattuali degli operai e degli impiegati delle
industrie e dei trasporti .
Retribuzioni lorde minime contrattuali dei lavoratori del commerc:io per provincia,
categoria e qualifica .
Composizione delle retribuzioni mensili iniziali del personale civile dello Stato per
car-riera e qualifica .
Composizione della retribuzione e del costo del lavoro nei principali settori di attività
economica per alcune categorie di lavoratori
Durata settimanale del lavoro e giorni di ferie per settore di attività industriale e per
anno .
OPERAI, ORE LAVORATE E RETRIBUZIONI PER CLASSE DI INDUSTRIA
Retribuzioni medie mensili e orarie distintamente per classe di industria e regione
Operai, ore lavorate e retribuzioni nell'industria, distintamente per classe di attività
economica e regione
PREZZI Ai. CONSUMO
Numeri indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati .
PARTE OTTAVA
PREVIDENZA E ASSICURAZIONI SOCIALI
PREVIDENZA SOCIALE
Invalidità, vecchiaia e superstiti
ASSICURAZIONI SOCIALI
Infortuni e malattie professionali nell'agricoltura e nell'industria
Assicurazione contro le malattie e per maternità.
Assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali
Assicurazione contro la tubercolosi
Assicurazione contro la disoccupazione involontaria
Cassa unica per gli assegni familiari ai lavoratori
APPENDICE
per anno e regione
INDAGINI SUI CONSUMI DELLE FAMIGLIE ITALIANE
Anno 1975
Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo l'ampiezza e la ripartizione
terri-toriale
Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo l'ampiezza e la condizione
socio-ecortomicadel capo famiglia.
.
.
.
.
.
.
.
•
.
.
.
•
Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo la condizione socio-economica del
capo famiglia e la ripartizione territoriale .
.
.
. .
•
Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo la regione di residenza - Media
men-sile per famiglia .
x
INDICETavola Pagina
Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo la regione di residenza - Media
men-sile per componente.
.
.
.
.
Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo l'ampiezza, la condizione
socio·econo-mica del capo famiglia e la ripartizione territoriale .
•
Distribuzione percentuale della spesa mensile per capitoli e per classi di spesa .
Distribuzione percentuale delle famiglie all'interno di ogni classe di spesa mensile
com-plessiva .
Distribuzione percentuale delle famiglie e della spesa mensile per· classi di spesa .
Distribuzione percentuale delle famiglie e della spesa mensile per classi di spesa e
ripar-tizione territoriale
INDAGINI SUI CONSUMI DELLE FAMIGLIE ITALIANE - Anno 1976
Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo l'ampiezza
Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo la ripartizione territoriale
Valore dei consumi delle famiglie distinte secondo la condizione socio-economica del
capo famiglia
INDAGINE SULLE RETRIBUZIONI DI FATTO NEI SETTORI DEL COMMERCIO,
DEL CREDITO E DELLE ASSICURAZIONI - Ottobre 1974
Dipendenti per class,i di attività economica, sesso e qualifica .
Dipendenti per classi di attività economka, ampiezza delle imprese e sesso
Dipendenti per classi di attività economica, qualifiche e classi di retribuzione lorda
media annua
Dipendenti per classi di attività economica, qualifiche e anzianità nell'impresa
Retribuzioni lorde medie annue per classi di attività economica, sesso e qualifica
.
Retribuzioni lorde medie annue per classi di attività economica, ampiezza delle imprese
e sesso dei dipendenti
.
. .
.
Retribuzioni lorde medie annue per classi di attività economica, qualifiche e anzianità
dei dipendenti nell'impresa
Retribuz,ioni lorde medie annue per classi di attività economica, classi di età e sesso
dei dipendenti
INDICE DEI GRAFICI
Forze di lavoro presenti in Italia (Dati trimestrali) .
Popolazione attiva in alcuni Paesi .
Forze di lavoro presenti
in
Italia per ripartizioni geografiche (Medie annue)
Forze dì lavoro in. condizione professionale (Medie annue)
Occ1,lpati presenti in Italia (Dati trimestrali)
.
Occupati in alcuni Paesi· .
Forze di lavoro in cerca di occupazione (Dati trimestrali)
Tassi di disoccupazione in alcuni Paesi (Medie annue)
Occupati presenti in Italia.
Disoccupati e persone in cerca di l'occupazione (Media 1976)
Sottoccupati (Media 1976) .
Disoccupati (Media 1976) .
Conflitti di lavoro originati dal rapporto di lavoro
124
125
126
127
128
129
130
131
132
133
134
135
136
137
138
139
140
Ore di lavoro perdute per conflitti originati dal rapporto di lavoro e per conflitti estranei al rapo
porto di lavoro - Anno 1976 .
.
Numeri indici delle retribuzioni orarie minime contrattuali per settore
di
attività economica
Numeri indici dei prezzi al consumo per le famiglie. di operai e impiegati .
Valore dei consumi delle famiglie per ripartizione territoriale e per regione .
Valore dei consumi delle famiglie per ampiezza della famiglia e condizione socio-economica del
capo famiglia .
.
.
.
.
Composizione percentuale della spesa mensile delle famiglie
AVVERTENZE
1.
FORZE DI LAVORO, -
La rilevazione delle forze di lavoro è effettuata
dal-l'Istituto Centrale di Statistica con periodicità trimestrale(di norma nei mesi di
gennaio, aprile, luglio e ottobre) e viene realizzata con la tecnica del campione.
In base a tale tecnica vengono in primo luogo individuati i comuni nei quali
ef~
fettuare la rilevazione (primo stadio di campionamento): I comuni capoluoghi di
provincia e quelli aventi una popolazione non inferiore a 20.000 abitanti
vengo-no inclusi tutti nel campione; i rimanenti comuni, invece, vengovengo-no stratificati
sulla base della zona altimetrica di appartenenza (montagna, collina, pianura) e
della attività economica prevalente (agricoltura, industria,
altreattività)~Da ciascu~
no strato viene quindi, estratto un comune (con probabilità di sorteggio
proporziona-lealsuo peso demografico) a rappresentare lo strato nel campione. Nei
comU11i-cam-pione viene successivamente effettuata la scelta delle famiglie da rilevare
(secon-do stadio di campionamento) mediante estrazione sistematica, dall'anagrafe
co-munale,di imaprefissata percentuale di famiglie. La raccolta dei dati presso
le famiglie estratte ha luogo nella settimana successiva a quella di riferimento ed
è
effettuata da rilevatori comunali mediante la compilazione di un apposito
model-lo,
Mùd.
ISTATjPj50.
Alle rilevazioni effettuate nel
1976
hanno preso parte 83.000 famiglie
e
1.400
Comuni circa.
Ad ogni indagine trimestrale
il
campione delle famiglie viene rinnovato per
metà;
il
campione dei comuni con popolazione inferiore a .20,000 abitanti viene
anch'esso parzialmente rinnovato ogni anno in occasione della indagine estiva.
Il piano ,di rotazione assicura che in ciascun comune
il
campione di ogni
inda-ginecOluprenda per metà le stesse famiglieinterviState nell'indagine precedente e
per metà famiglie intervistate nella corrispondente rilevazionedell'anno precedente.
I risultati ottenuti dal caIIlpione vengono, ad ognirilevazione, riportati, strato
per strato, al totale della popolazione residente al netto dei membri permanenti
delle convivenze. Il riporto
è
fatto distintamente per i due sessi; la popolazione re,
si dente alla data di rilevazione viene preventivamente calcolata estrapolando i più
recenti dati in possesso dell'Istituto.
I valori medi riportati per
i
"ari anni considerati sono la media aritmetica
dellerisultanze delle quattro indagini effettuatel1eglianni stessi.
I dati regionali si riferiscono,salvo diversa indicazione,alle persone condi·
mora di fatto nella regione.
Presenti in Italia -
Ai fini delle forze di lavoro veng<;mo indicate
C0l1tale voce
le persone iscritte neifogli di famiglia delle anagrafi comunali della popolazione
re-sidente al netto delle persone temporaneamente emigrate all'estero (questi ultimi
definiti al successivo punto). Pertanto i dati relativi ai «presenti in Italia», sono
compI'ensivi anche delle persone che,alla data di riferimento"risultavano
all'este~
ro non in qualità di emigranti,ma per affari,tllrismo, missione, ecc., e comunque
per periodi di breve durata. Sono altresÌ compresi nella popolazione presente in
Italia gli equipaggi imbarcati; risultano esclusi, in quanto non iscritti nei fogli
anagrafici di famiglia, i membri permanenti delle convivenze.
Temporaneamente emigrati all' estero -
Comprendono le persone aventi 'la
re-sidenzain Italia le quali alla data di riferimento si trovavano all'estero:
al
per
,::.t
XII
AVVERTENZE
esercitarvi una professione, arte o mestiere (emigranti-lavoratori);
b)
per aver
se-guito l'emigrante-lavoratore ovvero a sese-guito di chiamata per motivi non di lavoro
da parte di familiari già emigrati o residenti all'estero (emigranti-familiari).
Persòne con dimora di fatto nella regione -
Vengono indicate con tale voce:
a)
le persone. residenti nella regione e ivi presenti o assenti temporaneamente;
b)
le
persone con residenza anagrafica in altre regioni le quali, alla data di riferimento,
risultavano di fatto abitualmente dimoranti nella regione da oltre sei mesi.
Forze di lavoro -
Comprendono gli occupati, i disoccupati e le persone in
cer-ca di prima occupazione.
Gli occupati ed i disoccupati costituiscono nel loro insieme le
«
forze di lavoro
in condizione professionale
».
Le persone in cerca di prima occupazione
costitui-scono le
«
forze di lavoro in condizione non professionale
».
Occupati -
Comprendono le persone in età non inferiore ai
14
anni
com-piuti che nella settimana di riferimento possedevano una occupazione; sono
in-clusi coloro che, purpossedendo una occupazione, non erano presenti al lavoro per
momentaneo impedimento quale malattia, cattivo tempo, conflitto di lavoro,
fe-rie, ecc.
Nell'ambito degli occupati vengono evidenziati i
sottoccupati, cioè coloro che
nella settimana di riferimento hanno effettuato un'attività lavorativa ridotta (fino
a 32 ore) per ragioni economiche, vale a dire imputabili alla mancanza di una
maggiore domanda di lavoro.
Persone in cerca di occupazione -
Comprendono le persone in età non
infe-riorea 14 anni compiuti che nella settimana di riferimento dell'indagine erano
alla ricerca attiva di una occupazione ed erano in grado di accettarla. Esse si
di-stinguono in:
a)
disoccupati, cioè coloro che sono alla ricerca di una nuova
occu-pazione avendo perduto la precedente; per tali persone, la professione, la
posizio-ne e
il
ramo di attività economica si riferiscono all'ultima occupazione posseduta;
b) persone che sono alla ricerca di una occupazione per la prima volta.
I dati sulle persone in cerca di occupazione· non sono comparabili con i dati
sugli iscritti nelle liste di collocamento rilevati dal Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale tramite gli Uffici di collocamento, a causa della diversa natura
delle due fonti:
«
statistica» quella delle rilevazioni ISTAT,
« amministrativa»
quel-la delle liste di collocamento.
Dette liste, infatti, oltre ai disoccupati e alle persone in cerca di prima
occu-pazione, rilevate come tali dall'IsTAT, spesso comprendono anche:
a)
persone che
in mancanza di una stabile occupazione svolgono una attività lavorativa
occasio-naIe alle dipendenze altrui o in aziende familiari, oppure sono occupate in lavori
marginali;
b)
lavoratori in proprio che aspirano ad un lavoro subordinato;
c)
per-sone che sono alla ricerca di un lavoro limitato, per età avanzata o precarie
condi-zioni di salute;
d)
persone che non sono alla ricerca di una occupazione, ma che si
iscrivono nelle liste per ottenere sussidi di assistenza conseguibili col certificato
di iscrizione, per fare ottenere al coniuge gli assegni familiari, ecc.;
e)
persone che
avrebbero dovuto essere cancellate dalle liste, ma che vi figurano ancora per
ritar-do nella cancellazione.
Per contro le liste di collocamento non comprendono le seguenti persone che
AVVERTENZE
XIII
sono senz'altro da considerare disoccupate e che come tali vengono classificate
nelle indagini ISTAT:
a)
persone che sono alla ricerca di un lavoro non
subordina-to;
b)
persone che sono alla ricerca di un lavoro subordinato per
il
quale non è
prevista l'iscrizione nelle liste (impieghi presso lo Stato, Enti, Aziende pubbliche,
ecc.).
Non appartenenti alle forze di lavoro -
Comprendono le persone che nella
set-timana di riferimento non esercitavano alcuna attività lavorativa e non
possedeva-no nè ricercavapossedeva-no una occupazione (bambini, studenti, militari di leva, casalinghe,
benestanti, inabili, pensionati, anziani, ecc.).
Età -
Le classi di età fanno riferimento agli anni compiuti e pertanto vanno
intese come segue:
fino a 13 anni: dalla nascita al giorno precedente
il
14° compleanno;
14 - 19 anni: dal giorno del 14
0compleanno al giorno precedente
il
20
0compleanno;
20 - 24 anni: dal giorno del 20· compleanno al giorno precedente il 25
0compleanno;
65 ed oltre: dal giorno del 65· compleanno in poi.
Ripartizioni geografiche -
Oltre le regioni amministrative vengono indicate
tal-volta le
«
ripartizioni geografiche» che vanno intese come segue:
I. Italia Nord-Occidentale: Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria;
II. Italia Nord-Orientale: Tre Venezie, Emilia-Romagna;
III. Italia Centrale: Toscana, Umbria, Marche, Lazio;
IV. Italia Meridionale: Abruzzi, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria;
V. Italia Insulare: Sicilia, Sardegna.
Posizione nella professione -
Le posizioni nella professione considerate sono:
1 -
Imprenditori e liberi professionisti
2 -
Lavoratori in proprio
3 -
Dirigenti e impiegati
4 -
Operai e assimilati
5 -
Coadiuvanti
I raggruppamenti talvolta operati nelle tavole vanno intesi come segue:
a)
Indipendenti (posizioni 1 e 2)
b)
Dipendenti (posizioni 3 e 4)
c)
Coadiuvanti (posizione 5)
Rami di attività economica -
I rami di attività economica sono:
1 -
Agricoltura (foreste, caccia e pesca)
2 -
Industrie manifatturiere
3 -
Industrie delle costruzioni e dell'installazione di impianti
4 -
Altri rami dell'industria (estrattive, elettricità, gas, acqua)
5 -
Commercio
6 -
Trasporti e comunicazioni
7 -
Altri rami delle attività terziarie (credito e assicurazione, servizi,
pub-blica amministrazione)
l'XIV
AVVERTENZEI
raggruppamenti talora operati nelle tavole vanno intesi come segue:
a)
Agricoltura {foreste, caccia
e
pesca) (ramo
l)
b)
Industria (rami da 2 a 4)
c)
Altre attività (rami da 5 a 7)
Titolo di studio -- Viene rilevato
il
più elevato titolo di studio conseguito.
Sono considerate fornite di
licenza elementare anche le persone che hanno
conse-guito
il
certificato di proscioglimento anteriormente alla sua abolizione.
Grado di attendibilità dei risultati -
I
risultati delle rilevaziorti delle forze di
lavoro, in quanto ottenuti da un campione di famiglie, possono differire da quelli
che si sarebbero ottenuti da una rilevazione completa, ossia estesa a tutto
·.l'univer-so delle famiglie residenti in Italia. Data, peraltro, la rigorosa casualità della
scel-ta del campione è possibile conoscere
il
grado di attendibilità dei risultati delle
ri-levazioni (numero degli occupati, dei disoccupati, ecc.) potendosi determinare, in
terminiprobabilistici, J'ordine di grandezza degli scarti che essi presentano nei
confronti dei risultati che si sarebbero ottenuti con una rilevazione completa.
E' noto infatti dalla teoria dei campioni che
il
risultatoY ottenuto dauna
rile-vazione campionaria differisce da quello Y ottenibile da una rilerile-vazione completa
per uno scarto non superiore nel 68% circa dei casi ad S, nel 95% circa dei casi a
2S e nel 99% circa dei .casi a2,5S, essendoS uno specifico scarto teorico assoluto,
determinabile con opportuno procedimento di calcolo. Ilchestaa significare che
ove si effettuasse, sempre con le
medesim~.
lllodalità, una serie Ill0lto numerosa
di rilevazioni campionarie, i risultati Y relativi a circa
il
68 % delle rilevazioni
stesse non. si discosterebbero da Yper più di una volta S; quelli ottenuti da circa
il 95 '% delle rilevazioni non si scosterebbero da Y per più di due volte S ed
in-fine quelli ottenuti da circa il 99
%
delle rilevazioni non differirebbero da Y per
più di due volte e mezzo lo scarto teorico S.
La conoscenza degli scarti teorici assoluti S relativi ai risultati delle singole
indagini campionarie permette quindi· di determinare, attorno ad essi, gli
inter-valli -
detti
intervalli di attendibilità -
entro i quali, con una
prefissataproba-bilità (68%, 95%, 99% ... ) risultano compresi i valori che si sarebbero ottenuti con
una rilevazione completa. Per questo motivo nella Tab. 1 sono riportati i valori
dello scarto teorico assoluto in funzione sia della grandezza dei dati ottenuti
dal-la indagine campionaria, sia del sesso e deldal-la circoscrizione territoriale di
rife-rimento.
Ad illustrare la corretta utilizzazione dellatabella si fanno qui di seguito
alcu-ne applicazioni esemplificative.
r
Esempio. -
L'indagine campionaria abbia determinato in Y
=
5.000.000
il
numero delle forze·dilavoro femminili in Italia e si voglia determinare l'intervallo
entro il quale, con probabilità pari al 68%, cade il numero effettivo Y, ossia quello
che si sarebbe ottenuto con una rilevazioneestesa alla totalità delle famiglie
ita-liane.
A \1VERTENZE
xv
... :T.ab.
;1"'7'ScartottlOIico!.a~~qJut9,;~lle~tin}el!aziogaliç .regiqnali
~tten'Uteii
da
unà
singola meva.zione
trime~trale.
'
stkNlA
ITALIA
. ,.R E G I O.N I (a)
F e m m i n,e .•
l'
Maschi
Femmine
Maschi
'l'
SI
S2
S3
qGru~;o I
Gruppo II
.r.
S5
10:000 '
-
_.
l!1oo
'1.050
I:ÒOO
,20.000,
. 2350
1.950 .
1.600
.1.550
155() ,
30:000
2.850
2.400
2.000
~:~~g
~~2~g;
40.000
3250
2.800
2'.350
t"diQ.Opo
':3;600
i
',3.100'
,2.650
·2:70,0
"',;2.850.,
75,.OOQ
4.300
3.800
3,.250
3.400
3.750
100.000
4~900
4.400
3.800'
4.050
'4550
,
150.000
5.900
5.400
4.750
5.100
6.00()
ii~~8:ggg
6.700
6.200
5.550
6.050,
7.250
.. 7:450'
6.950'
6.250
6.900
8.450
r;
i3J~0.000
81100
7.600
.6,.850.
7~650400.000
9:200
8.800,
8.000,
9.100
500.000
10200
9:800
9~(,)00'
'10.350
,750.000
12,250
12;050
H:a~g
13.1.50
~y'":1.000,000
13.950
.. 13,9.QO
15 . .500
·l.250.0oo .
15:450
'15;5(,)0
·14.700
1.500.000
16.800
,17.000,
16250
-!;Ò~~:,
18.000
'18:350"
19:150
19.600
.• 3,OOO,OOOi
23.050.
~i:gg8
..,....
; , ; , / ' ,,5.000,000
29:050
,J'.''1.500'.000
34!950
3'7.950
-10.000.000
39.850
15.000.000
47.900
},Ca) hlbscbrn
t~orici ri~t.ltahò ;differeri:iiati nelle iruvJl'Secircosèrizioni tetritorialÌ.a causa , dèlla diversa numerosità
dei campioni in esse impiegati. " .
. . .
' . . .
. . ' . ' . . .'
."
. " . . . ,
, . .:::,. Ué;re'gioriiìdel ?primì:l: gruppo ;sono: Piemonte,
ILOmbardia.,! iTi'éiltiilo;.A. A.I ::Veneto,' .t.azio; Campania,' Sicilia'.'
.,1' ':; ì .-:- I,.eregioni del secondo gruppo sono: Valle, d'Aosta, ,Frijlli V.
(.i.;
Liguria, EIIlilia·Romagna, Toscana, UIIlbria,
Matche,'J\bruzziiTMolisei',-Puglia;;Basilicata;'Calabria; lSìitdé'gria) "
"
"
,
"
' l ! " ,a 5.000.000 -
31.000
4.969.000 e quello superiore pari a 5.000.000
+
31.000
-=
s.031.doe;)Si'h~'qUìÌldìt,'ul'laprObabilità
parFiia:Ì
'6ìgOJò
i(ossia. si può equamente
scommettere 68 contro 32) che
il
numero effettivo delle forze di lavoro femminili
in Ita:lià'nsulta cOÌnpreso tra 4;969.000 e 5:031.000.
Infine, nel caso che si voglia lo scarto teorico relativo S%, occorre dividere lo
scarto teoriq(j)f:assoluto
S
per
lastima"2";~.
moltiplicare per 100; Pertarlto;'·nel ca-'
f,,!
31000
..
l in" .
,i]" . . , , ' . . . ' .SO
in esame,
,èS%
=
.
100,:;;:0,62,%.'
.
5.0Q0.OOO
, ' t ; ' , ' " l'i
XVI
AVVERTENZEtavole dei 'logaritmi, si vedt!che
il
valore dello scarto teorico
assoluto·corrispon-dente a "2" = 188.000 risulta pari
il
6.508. Pertanto,
il
limite inferiore
dell'interval-lo di'attendibilità (al 68%) risulta dato da 188.000 -
6.508 = 181.492 e quello
superiore da 188:000
+
6.508 = 194.508. Lo scarto teorico relativo è, quindi dato
6.508
" ,
da
100
=
3,46%.
188.000
3~. ~$empio.
-Con riferimento agli esempi precedentemente considerati si
de-termin~o
gli intervalli entro i quali i valori effettivi sono contenuti
cònprobabi-lità pa.ri al 95 % (anzichè al 68
% ).
P~,r:,:tale
determinazione ocèorre moltiplicare per 2
il
valore dello scarto
teo-rico
it~s<1,luto, sia. esso risultante direttamente dalla tabella ovvero ottenuto per
interpolazione.
Ne:Lcaso del
r
esempio, per
il
quale in corrispondenza del valore "2" = 5.000.000
si era trovato S =31.000, si avrà 2S = 62.000 e quindi !'intervallo di attendibilità
al 95% sarà determinato da 5.000.000
±
62:000.
Nel caso del 2°èsempio per
il
quale si era trovato
il
valore S = 6.508 in
cor-rispondenza di 'Y
=
188.000, si avrà2S = 13.016 e qllindi !'intervallo df
attendibi-lità al 95 % risulta determinato da 188.000
+
13.016.
La Tab. 1 fornisce, come è stato visto, l'ordine di grandezza degli scarti
teo-rici assoluti delle stime trimestrali distintamente per i maschi e per le femmine.
L'ordine di grandezza dello scarto teorico assoluto concernente una stima di un
totale "2"(M+Fh maschi più femmine, è dato da:
[1]
S(M+F) =
V
S2M
+
S2F
+
2. PM,F .SM . SF
doveSM e SF indicano glLscarti teorici assoluti delle due stime'YM e'YF e
PM,p(coef-ficiente di correlazione) e varia, generalmente, al variare dei caratteri considerati.
Per le stime degli aggregati delle forze' di lavoro o degli occupati, PM,F puo
essete
ap-prossimato dai valori riportati nella Tab. 2.
,Tab.,2 -
Valorldel
coefficient~dI correlazione PM,Fper
alc~caratteriCaratteri considerati per le «Forze
diLavoro}» e
gli~Occul?ati»
lVIIlcS,::hi, agricqltura
Maschi industria
Maschi altre attività
Maschi in complesso
Femmine agricoltura
Femmine industria
Femmine altre attività
Femmine inèO'mplesso
0,10,
0,00
0,00
0,10
L'intervallo di attendibilità (al 68%) delle stime relative al totale dei due
ses-si 'tisul'taa sua volta, determinato :da 'Y(M+F) ±S(MÙ).,!Joscarto teorico relativo
è invece datb da:
[2]
) ;:'YM
+tF
:Infine, per quei cara,tteri nor;tcontemplatinella Tab. 2, una stima dì larga
massima dello scarto teorico assolùto S(M+FlPuòottenersi ùtilizzando. la formula:
[3]
AVVERTENZE
XVII
4° Esempio. -
L'indagine campionaria ha determinato in Y M = 13.642.000 e
YF = 5.196.000 unità, rispettivamente per i maschi e perle femmine,
il
numero
de-gli occupati in Italia nell'ottobre 1973.
Si vuole determinare l'intervallo di attendibilità (al 68 %) della stima
Y(M+F)
=
YM
+
YF = 13.642.000
+
5.196.000
=
18.838.000.
Con riferimento alle colonne SI e S2 della Tab. l, si trova che i valori degli
scarti teorici assoluti SM e SF, corrispondenti alle due stime YM
=
13.642.000 e
YF
=
5.196.000, risultanO' rispettivamente pari a 45.714 e 31.545. Poichè, nel
pre-sente casa, il valare di PM,F risulta pari a 0,10 (cfr. Tab. 2) lo scarto tearico
assa-luto è dato, in base alla formula [1], da
S(M+F) =
V
45.714
2+
31.545
2+
2 . 0,10 . 45.714 . 31.545'
=
58.080
I
val ari estremi dell'intervallo di attendibilità risultano, pertanto, dati da
18.838.000 -
58.080 = 18.779.920 e da 18.838.000
+
58.080
=
18.896.080.
La scarta teorico relativo, calcolato in base alla farmula [2] è, a sua volta,
58.080
- - - - 100 = 0,31 %
18.838.000
5° Esempio. -
Si suppanga di valer determinare l'intervallo di attendibilità
della stima Y(M+F)
=
YM
+
YF, dove YM e YF, indicano rispettivamente gli
occupati maschi e femmine nel settare dell'agricaltura in Italia nell'attobre 1973,
che ammontanO', rispettivamente, a YM = 2.143.000 e YF= 1.089.000, ai quali
c.or-rispandana gli scarti tearici assoluti SM= 19.708e SF::::: 14.470.
Conquesti elementi e ricordandO' che, nel caso in esame è PM,F
=
0,70 (cfr.
Tab. 2) si ha, applicandO' la [1],
SM.F
=
V
19.708
2+14.470
2+ 2.0,70.19.708.14.470
=
31.576
Il limite inferiore dell'interVallo di attendibilità (al 68%) risulta dato da
3.232.000 -
31.576 = 3.200.424 e quello superiare da 3.232.000
+
31.576
=
3.263.576.
La scarto teorica relativo è
31.576
S(M+F)%
=
100 = 0,98%
3.232.000
Sempre con riferimentO' alle stime cancernenti le
«
forze di lavoro» o gli
«
accupati» considerati sia nel complessa, sia nell'ambito di ciascun settare di
at-tivitàeconamica (agricoltura, industria, altre attività), è possibile attenere, in
pri-ma approssipri-maziane, l'ardine di grandezza della scarto teorico assoluto della
sti~
ma media annua (1), moltiplicandO' lo scarta teorico assaluta, ottenuto dalla· Tah.
l, per 0,63.
6° Esempio. -
Si voglia, ad esempiO', determinare lo scarto teorico, assoluto e
relativa, nonchè l'intervalla di attendibìlità della stima media annua YM degli
oc-cupati maschi in Italia nel 1973; tale stima (cfr. Tab. 2) risulta pari a 13.482.000
unità.
(1)
Con tale nome viene indicata la media delle quattro stime irimestrali.
2
I
li
I
XVIII
AVVERTENZEPoichè t(cfr.Tab. 1) lo scarto teorico assoluto corrispondente al numero
13.482.000 risulta pari a 45.456, lo scarto teorico assoluto della stima media
an-nua Y M risulta pari a
SM = 45.456 . 0,63 = 28.637
Pertanto,
il
limite inferiore dell'intervallo di attendibilità (al 68%) risulta
pa-ri a 13.482.000 -
28.637 = 13.453.363 e quello superiore a 13.482.000
+
28.637 =
-
13.510,637.
Lo scarto teorico relativo è invece
28.637
- - - - 100 = 0,21 %
13.482.000
Per quanto riguarda
il
grado di attendibilità delle differenze tra due stime di
livello va preliminarmente osservato che, poichè queste differenze sono
relativa-mente piccole.in valore assoluto, sono soggette ad un errore probabilistico
mol-to più elevamol-to di quello registramol-to dalle stime· di livello. A ciò consegue che le
stime delle variazioni risultanti dalle rilevazioni possono largamente differire
dal-le variazioni effettive e quindi non consentire, specie per i risultati regionali, di
misurare le dette variazioni con la necessaria approssimazione.
L'ordine di grandezza dello scarto teorico assoluto delle differenze tra stime
ottenute in due rilevazioni trimestrali può essere calcolato moltiplicando per 1,10
lo scarto. teorico della stima trimestrale di entità maggiore, ottenuto dalla Tab. 1.
7~
Esempio. -
t'indagine campionaria ha determinato in Y'M = 13.455.000' e
yl'M= 13.642.000
il
numero degli occupati maschi in Italia, rispettivamente, nelle
duerilevazioni trimestrali di ottobre 1972 e di ottobre 1973 (1). Si vuole
determina-re lo scarto teorico, assoluto e determina-relativo, nonchè !'intervallo di attendibilità della
differenza y"M -
y'M = 13.642.000 -
13.455.000 =187.000.
Poichèlo scarto teorico assoluto della stima
Y"
M= 13.642.000 risulta pari a
45.714, si ha che lo scarto teorico assoluto della differenza
y"
M -
y' M = 187.000
è dato da 45.714· 1.10
=
50'.285.
L'intervallo
di
attend!ibÌllità risulta, pertanto, dete1rminato da 187.000 -
50'.285
=
136.715 e da 187.000
+
50.285 = 237.285.
Lo scarto teorico relativo è quindi pari a
50.285
- - - 100 = 26,89%
187.000
L'
ordine di grandezza dello scarto· teorico assoluto della differenza tra due
stime medie annue può essere, a sua volta, ottenuto moltiplicando per 0,7210
scar-to teorico ottenuscar-to dalla Tab. 1 per la maggiore delle due stime.
8° Esempio. -
L'indagine campionarla ha determinato in y'p = 4.881.000 e
y"
p = 5.018.000
il
numero medio delle océupatefemmine in Italia
rispettivamen-te negli anni 1972 e 1973.
Sulla Tab.1 si determina lo scarto
(=
31.050)corrispon.dente alla stima
del-le occupate femmine nel 1973 (= 5.018.000), risultando questa ultima stima
su-(1) Cioè effettuate nello stesso trimestre di due anni consecutivi.
I
l