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ANNUARIO DEL LAVORO
2016
ADAPT
DIREZIONE
Michele Tiraboschi (direttore responsabile) Lilli Casano
Pietro Manzella (revisore linguistico) Emmanuele Massagli
Flavia Pasquini Pierluigi Rausei
Francesco Seghezzi (direttore ADAPT University Press) Silvia Spattini
Francesca Sperotti Davide Venturi
SEGRETERIA DI REDAZIONE
Laura Magni (coordinatore di redazione) Maddalena Magni
Francesco Nespoli Lavinia Serrani
@ADAPT_Press @adaptland @bollettinoADAPT
ADAPT LABOUR STUDIES E-BOOK SERIES
ADAPT – Scuola di alta formazione in relazioni industriali e di lavoro
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ANNUARIO DEL LAVORO
2016
© 2016 ADAPT University Press – Pubblicazione on-line della Collana ADAPT Registrazione n. 1609, 11 novembre 2001, Tribunale di Modena
ISBN 978-88-98652-71-6
INDICE
1.
AGRICOLTURA E LAVORO
Maccarese S.p.A. e l’agricoltura di precisione: una visione “aziendal-
distrettuale” di Francesco Piacentini ... 3 Le Linee Guida per lo sviluppo della c.d. Agricoltura di Precisione
di Francesco Piacentini ... 9
2.
AMMORTIZZATORI SOCIALI
Il ruolo degli ammortizzatori sociali nella crisi di Giuliano Cazzola ... 19 Stato di disoccupazione anche con reddito “esiguo” di Silvia Spattini .. 24
APPRENDISTATO E TIROCINI 3.
Tirocini extracurriculari: gli esiti del monitoraggio regionale lombardo di Rachele Berlese ... 33 Apprendistato “duale”. Prime valutazioni sull’accordo
interconfederale e i suoi effetti in materia di retribuzione di Alfonso Balsamo... 38 L’apprendistato nel settore culturale. Il rinnovato ccnl di
Federculture di Rachele Berlese ... 46
VI Indice
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La generazione prigioniera di un eterno tirocinio di Michele Tiraboschi e Francesco Seghezzi ... 51 Apprendistato: dal terzo al secondo livello. Il Ministero chiarisce
come di Umberto Buratti ... 55 Apprendistato di I e III livello, al via anche per il settore dei servizi
e per le cooperative di Alessia Battaglia... 59 Veneto: al via apprendistato di I e III livello per il settore artigiano
di Alessia Battaglia ... 64 Apprendistato: un correttivo che non centra l’obiettivo di Umberto
Buratti e Michele Tiraboschi ... 71 Apprendistato: l’urgenza di una azione della contrattazione collettiva
di Alessia Battaglia e Manuela Bocciolone ... 78 Apprendistato “duale” in somministrazione: il parere positivo di
Assolavoro di Diana Larenza ... 85 L’apprendistato di primo e di terzo livello per il settore Terziario di
Manuela Bocciolone ... 90 L’apprendistato nella Regione Piemonte dopo il Jobs Act di Alessia
Battaglia ... 95 Il concetto di unità operativa in materia di tirocini nella Regione
Veneto di Alessandro Alcaro ... 105
4.
CAPITALE UMANO E EMPLOYABILITY
L’employability si costruisce sin dall’infanzia: il valore dello sport di Andrea Negri ... 119 Il valore di un tirocinio oltre il denaro: il futuro dei giovani di Andrea
Negri ... 123 Occupabilità: cosa ci dice la lettura del curriculum degli studenti
universitari? di Andrea Negri ... 127
5.
CARCERE E LAVORO
Il carcere rieduca se il lavoro è vero di Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi ... 133 Fare impresa in carcere: con la legge Smuraglia è possibile di Serena
Santagata ... 137 L’enigma del lavoro a domicilio penitenziario: alcune problematiche
di Alessandro Alcaro... 140
6.
COMPETENZE
Certificazione delle competenze: un esempio di come le parti sociali possano intervenire nella costruzione del sistema di Federico D’Addio ... 151 Oltre i tecnicismi, verso un nuovo diritto del lavoro: il futuro della
certificazione delle competenze di Lilli Viviana Casano e Michele Tiraboschi ... 158 Il modello americano dell’Occupational Information Network e
dell’Occupational Licensing di Gina Rosamarì Simoncini ... 165 Quando le competenze non fanno rima con le apparenze. A
proposito di mestieri, lavoro e disabilità di Francesco Nespoli ... 171 Le competenze dei Sindaci in materia di lavoro di Davide Lucini
Paioni ... 172 Creare le competenze del futuro: una spinta dalla “New Skills
Agenda”? di Guido Dalponte ... 179 Certificazione delle competenze: spunti per una ricerca e per
l’innovazione dell’azione sindacale di Federico D’Addio ... 185 Skills Gap nell’industria manifatturiera. Spunti made in Usa di
Margherita Roiatti ... 191 L’intervento di Peter Cappelli a #GTL2016: un ragionamento
sistematico su competenze, occupabilità e problemi della società americana di Federico D’Addio ... 197
VIII Indice
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“Pathways for upskilling”: un nuovo messaggio dalla Commissione Europea di Giuditta Alessandrini ... 207
7.
CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
Riforma della contrattazione: Cgil, Cisl e Uil pretendono di far girare all’indietro la moviola della storia di Giuliano Cazzola ... 213 1969: l’autunno “caldo” della contrattazione collettiva di Giuliano
Cazzola ... 218 I 35 giorni di lotta alla Fiat e la “Marcia dei 40mila” di Giuliano
Cazzola ... 228 Integrativo Finmeccanica: nuove regole per la One Company di Ilaria
Armaroli ... 233 Metalmeccanici: chi ha più filo lo tessa di Giuliano Cazzola ... 246 Confimi Industria lancia il contratto unico della manifattura di
Davide Lucini Paioni ... 251 Brescia tra contrattazione nazionale e limiti territoriali al
rinnovamento di Ilaria Armaroli ... 255 È il momento di una mediazione del Governo nella vertenza dei
metalmeccanici di Giuliano Cazzola ... 259 Il rinnovo del CCNL Confimi Impresa Meccanica tra istanze di
competitività e garanzie socio-economiche di Davide Lucini Paioni . 262 Quel pasticcio di viale dell’Astronomia di Giuliano Cazzola ... 268 Il nuovo jus variandi alla prova della contrattazione collettiva di Marco
Menegotto ... 272 Contrattazione e produttività: analisi e proposte del gruppo
FareContrattazione di Paolo Tomassetti ... 277 E se il contratto del futuro fosse il CCNL? Una provocazione e una
ipotesi di convergenza tra modelli contrattuali sulle sponde dell’Atlantico di Paolo Tomassetti ... 281 Scatti di anzianità e automatismi promozionali: analisi di 34 CCNL
di Davide Mosca ... 287
Metalmeccanici, un’intesa che apre la strada alla quarta rivoluzione industriale di Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi ... 294 Nuove regole su relazioni sindacali e contratti nel sistema
Confcommercio di Paolo Tomassetti ... 299 Nuove regole per la contrattazione e la rappresentanza
nell’artigianato di Davide Mosca ... 302 Enel: intesa con i sindacati in materia di genitorialità, diversity e
molestie nei luoghi di lavoro di Federica Capponi ... 307 Rinnovo metalmeccanica: i punti qualificanti di Ilaria Armaroli ... 310 Quando (anche) la tecnica di comunicazione segna il rinnovamento
di Francesca Brudaglio ... 320 Rinnovo del contratto dei metalmeccanici: sarà davvero tutto
pacifico? di Giuliano Cazzola ... 327 La contrattazione territoriale nel settore turismo: best practice dalla
Provincia di Verbano-Cusio-Ossola di Giovanni Piglialarmi ... 332 La Francia verso la digitalizzazione e la libera consultazione dei
contratti collettivi di Federica Capponi ... 342
DETASSAZIONE E PRODUTTIVITÀ 8.
Luci e ombre della nuova detassazione di Paolo Tomassetti ... 347 Prima analisi dei premi di risultato dopo la detassazione 2016 di
Davide Mosca ... 354 Detassazione 2016: il ritorno degli accordi “fotocopia” di livello
territoriale di Paolo Tomassetti ... 359 Produttività ferma, crescita zero. Sintesi delle proposte per uscire
dalla trappola di Lorenzo Patacchia ... 364 Ricerca e innovazione nelle imprese italiane: cosa manca per
generare crescita e produttività di Elena Prodi ... 376
X Indice
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9.
DIRITTO DEL LAVORO
Gli effetti della depenalizzazione sul diritto sanzionatorio del lavoro di Pierluigi Rausei ... 387 Big data: possibilità e pericoli derivanti dall’introduzione in azienda
di Gaetano Machì ... 397 La posizione ministeriale sui diritti di precedenza nel contratto a
tempo determinato di Pierluigi Rausei ... 401 Mansioni: una giurisprudenza destinata a invertire la rotta di Marco
Menegotto ... 408 Nuova procedura delle dimissioni on line: una diversa lettura delle
norme di Candido Mogavero ... 413 Dalla comunicazione preventiva alla tracciabilità: è questa la via per
evitare l’abuso dei voucher? di Giovanna Carosielli ... 417 L’applicabilità della definizione di dato personale ai big data di
Gaetano Machì ... 423 A lezione di diritto del lavoro con il Prof. Manfred Weiss: Italia e
Germania a confronto di Roberto Arcidiacono e Arianna D’Ascenzo ... 427 Argomenti per un recupero negoziale di forme di verifica sulle
dimissioni volontarie telematiche esercitate in modo non assistito di Domenico Iodice ... 438 Il protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento dei
lavoratori in agricoltura di Giovanna Carosielli ... 447 Il lavoro accessorio alla prova del correttivo: un sistema
sanzionatorio fragile e incoerente di Pierluigi Rausei ... 453 Il contrasto al caporalato attraverso il reato di intermediazione
illecita di manodopera con sfruttamento del lavoro di Pierluigi Rausei ... 463 Mobilità: niente sgravio dopo la 1a proroga del contratto a termine
di Antonio Tola ... 470 Dopo il correttivo ancora dubbi sull’efficacia delle norme antifrode
per il lavoro accessorio di Pierluigi Rausei ... 475 La fine del diritto pesante del lavoro: due ipotesi di Maurizio Sacconi ... 487
I nuovi lavori non possono avere vecchi diritti di Giuliano Cazzola ... 490 What can I do for you? In ricordo del professor Roger Blanpain di
Michele Tiraboschi ... 495 Il tempo come misura del lavoro subordinato: una lezione del prof.
Bavaro ai dottorandi della Scuola ADAPT di Roberto Arcidiacono ... 500 La liability rule nella solidarietà retributiva negli appalti: a colloquio
con Guido Calabresi di Giovanna Carosielli ... 507 Labour & Law Issues: una nuova rivista per leggere la Grande
Trasformazione del Lavoro di Giovanna Carosielli e Tommaso Grossi. 514 Dalla sharing economy allo sharing employee model: un altro tassello della
Grande Trasformazione del Lavoro di Giovanna Carosielli e Agnese Moriconi ... 520
10.
GIOVANI E LAVORO
Giovani, disoccupati e beffati di Michele Tiraboschi ... 533 Giovani e lavoro, vorrei ma non posso di Francesco Seghezzi ... 537 Per coinvolgere i giovani inattivi agire nel (non sul) mercato del
lavoro di Simone Caroli ... 542 È questa l’Europa voluta dai padri fondatori nel Trattato di Roma?
di Giulia Rosolen, Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi ... 550 Giovani e lavoro: un contributo di analisi e valutazione di Chiara
Mancini ... 555
11.
INDUSTRY 4.0
La fine del lavoro? No, un nuovo inizio di Michele Tiraboschi e Francesco Seghezzi ... 563 Al Jobs Act mancano l’anima e una visione del lavoro che cambia.
Ecco perché rileggere oggi la Grande trasformazione di Polanyi di Michele Tiraboschi e Francesco Seghezzi ... 567
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Sharing economy e Industry 4.0: due facce della stessa medaglia che cambiano il lavoro di Francesco Seghezzi ... 578 Manutentori 4.0: non solo nuove tecnologie ma anche nuovi modi
di lavorare di Tomaso Tiraboschi ... 581 Industry 4.0: rischi e opportunità sono nelle nostre mani di Michele
Tiraboschi ... 588 Industry 4.0: perché è urgente una strategia italiana di Francesco
Seghezzi ... 593 Manifattura Futura di Francesco Seghezzi ... 596 Industria 4.0, qualche rischio da evitare di Francesco Seghezzi ... 600 Industria 4.0, il piano del governo e la mappatura delle imprese di
Francesco Seghezzi ... 603 Lavoro, vera sfida di Industria 4.0 di Francesco Seghezzi e Michele
Tiraboschi ... 606 Industria 4.0, serve un ecosistema che faccia incontrare università e
impresa di Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi ... 609 Industria 4.0: dalla vecchia politica industriale a una politica per
l’empowerment delle imprese. Il caso dei Paesi Bassi di Elena Prodi ... 613 Le relazioni adattive di Maurizio Sacconi ... 620 Cantieri Digitali, BIM, 4.0 di Angelo Luigi Camillo Ciribini ... 623 Recruiting 4.0: le tecnologie nell’incontro domanda offerta di lavoro
di Andrea Negri ... 638 Amazon Go e il futuro del lavoro di Emanuele Dagnino ... 645
12.
ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Il ruolo della formazione nella transizione verso l’E-Union: il caso First CISL di Francesca Brudaglio ... 653 Politiche formative e disallineamento formativo e professionale di
Emmanuele Massagli ... 658
Il settore delle infrastrutture negli Stati Uniti: creazione di lavoro, competenze, formazione di Chiara Mancini ... 667 Connessione perpetua, formazione continua di Emmanuele Massagli .... 674 13 Partner da 6 paesi europei, per ripensare l’apprendimento duale:
il progetto EuroDuaLE di Chiara Mancini ... 676 Serve studiare per il lavoro? Brevi note sulla indagine ISTAT
diplomati e laureati di Chiara Mancini ... 683
13.
LAVORO DI RICERCA
Nel cuore della (nuova) grande trasformazione: una proposta per il lavoro di ricerca in impresa di Michele Tiraboschi ... 695 Il ricercatore e il lavoro che cambia di Fulvio Uggeri ... 699 La grande trasformazione della ricerca: Efesto, Atena e i ricercatori
industriali di Alfonso Balsamo ... 703 Mobilità dei ricercatori: il nodo della sicurezza sociale di Maddalena
Saccaggi ... 707 L’innovazione passa dalla ricerca, anche per le PMI di Chiara
Mancini, Elena Prodi e Michele Tiraboschi ... 712 Programma Nazionale per la Ricerca 2015-2020: guida alla lettura di
Chiara Mancini ... 717 10 anni di dottorato ADAPT. Storia di un brain hub italiano di
Emmanuele Massagli e Michele Tiraboschi ... 726 A Brescia, un nuovo ponte tra ricerca e sindacato di Ilaria Armaroli .... 731 Formazione universitaria e inserimento professionale: il caso dei
dottori di ricerca di Giuseppe Lucio Gaeta, Giuseppe Lubrano Lavadera e Francesco Pastore ... 734 Uno, nessuno, centomila: i numeri dei ricercatori in Italia e all’estero
di Elena Prodi ... 742 Il credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo: l’Italia nel
contesto internazionale di Elena Prodi e Giulia Rosolen ... 750
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Dottorato industriale e ricerca in azienda: un importante chiarimento del MIUR di Elena Prodi ... 755 Legge di bilancio 2017: le novità sul credito d’imposta per le attività
di ricerca e sviluppo di Giulia Rosolen ... 761
14.
LAVORO PUBBLICO
L’estensione applicativa del Jobs Act al pubblico impiego e le recenti pronunce (non) intervenute sulla questione di Lorenzo Maria Pelusi ... 767 A volte ritornano: la lotta ai “fannulloni” di Marco Menegotto e Lorenzo
Maria Pelusi ... 773 Prime note a caldo sul decreto contro i furbetti del cartellino di
Marco Menegotto e Lorenzo Maria Pelusi ... 777 La PA tra legge Madia, Consulta e una nuova stagione negoziale di
Marco Menegotto ... 783 L’incerto futuro delle co.co.co. nella PA di Manuela Bocciolone ... 788
15.
LAVORO TRAMITE AGENZIA
Agenzie per il lavoro e licenziamenti. Una recente pronuncia del Tribunale di Milano di Arianna D’Ascenzo ... 795 Il contratto a tempo indeterminato a scopo di somministrazione: un
modello che pone al centro l’occupabilità di Mauro Soldera ... 803 Cosa intendiamo quando parliamo di recruiting 4.0. Le agenzie per il
lavoro a confronto di Arianna D’Ascenzo ... 808 Passato e futuro delle agenzie per il lavoro. Vent’anni di lavoro
tramite agenzia e dieci anni di Assolavoro di Agostino Di Maio e Silvia Spattini ... 815 Trend di sviluppo della somministrazione in Italia. Alcune riflessioni
alla luce dei dati Inps di Arianna D’Ascenzo ... 818
16.
LICENZIAMENTI
Licenziamento discriminatorio: il carattere dissuasivo del risarcimento di Rosita Zucaro ... 827 Tassa di licenziamento: nei cambi di appalto si paga anche quando il
lavoro è garantito di Pietro Rizzi ... 830 Alle origini della tutela contro i licenziamenti individuali
ingiustificati di Giuliano Cazzola ... 836 Falsa attestazione in servizio e licenziamento disciplinare. Cosa
cambia con il nuovo art. 55-quater del D. Lgs. 165/2001? di Federico Troilo ... 840 Licenziamento disciplinare: l’insussistenza del fatto dalla legge
Fornero al Jobs Act di Valentina Besutti ... 846 Il testo del vecchio articolo 18 non esiste più. Gli equilibrismi della
Cassazione di Luigi Oliveri ... 853 Spunti di riflessione da un altro caso di licenziamento a causa
Facebook di Emanuele Dagnino ... 861 Licenziamenti, controlli a distanza, jus variandi: spunti per una
riflessione interpretativa di Marco Menegotto e Idapaola Moscaritolo ... 868 Licenziamenti individuali: un referendum inammissibile di Giuliano
Cazzola ... 873
17.
MERCATO DEL LAVORO E LEGGI DI RIFORMA
Come la Germania ripensa il lavoro di Francesco Seghezzi ... 879 Quo Vado? e quel vuoto tra mobilità e posto fisso di Francesco
Nespoli ... 883 Francia: il Rapport Badinter, un primo passo verso la riforma del
Code du travail di Giorgia Imperatori ... 887
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Siamo sicuri che il mondo si divide tra autonomi e dipendenti? di
Francesco Seghezzi ... 892
Il Jobs Act, gli sgravi e i messaggi di Renzi e Taddei di Francesco Nespoli ... 897
Marco Biagi: 14 anni dopo di Giuliano Cazzola ... 901
Costruire assieme il futuro del lavoro di Michele Tiraboschi... 905
Le principali fonti del mercato del lavoro di Francesco Giubileo... 910
L’America in Italia di Giuliano Cazzola... 919
Francia: il projet de loi Travail al vaglio del Consiglio dei Ministri di Giorgia Imperatori ... 923
Jobs Act: il più costoso dei flop di Michele Tiraboschi ... 928
Lo Statuto dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro verso l’approvazione definitiva di Pierluigi Rausei ... 932
Credibile e sostenibile, è la comunicazione politica indispensabile di Francesco Nespoli ... 943
Renzi, il lavoro e la lotta contro i mulini a vento di Francesco Seghezzi ... 948
La sostenibilità dei sistemi sanitari parte anche dal mercato del lavoro di Gabriella Viale ... 951
Il (prossimo) referendum della Cgil sugli appalti di Giovanna Carosielli . 959 Credere nel lavoro, festeggiare davvero il Primo maggio di Emmanuele Massagli, Flavia Pasquini, Francesco Seghezzi, Silvia Spattini e Michele Tiraboschi ... 964
Le principali novità sul distacco dei lavoratori comunitari nello schema di decreto legislativo di Giovanna Carosielli ... 969
Non chiamatelo il Jobs Act francese di Michele Tiraboschi ... 978
Salvate il soldato Voucher di Giuliano Cazzola ... 981
Quale America? (pensieri frettolosi di un diario semestrale) di Francesco Nespoli ... 992
Loi Travail e Jobs Act, due mondi opposti di Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi ... 999
Il voucher funziona? Ammazziamolo di Giuliano Cazzola ... 1004
Chi è il lavoratore autonomo? A proposito del DDL AS 2233 di Antonio Carlo Scacco ... 1009 Dopo la Brexit, le menzogne dei populismi di Giuliano Cazzola ... 1017 Il rischio della automatizzazione nel mercato del lavoro e la sua
incidenza sulla occupazione di Gabriele Scappaticci... 1022 La crisi delle professioni legali: spunti dal caso americano di Idapaola
Moscaritolo ... 1026 95 tesi sul lavoro di Antonio Orazi ... 1031 Le potenzialità economiche del “fattore persona” di Emmanuele
Massagli ... 1044 Mercato del lavoro: cosa dicono (e non dicono) le slide sui 30 mesi
di governo Renzi di Francesco Nespoli e Francesco Seghezzi ... 1047 Perché voterò No nel referendum di Giuliano Cazzola ... 1053 Brevi note alle più importanti novità introdotte dal decreto
correttivo al Jobs Act di Tommaso Grossi ... 1061 Nuovi e vecchi paradigmi nella vicenda Foodora di Emanuele Dagnino 1069 Un anno dopo il d.lgs. n. 149/2015 parte l’Ispettorato Nazionale del
Lavoro di Pierluigi Rausei ... 1074 Dal Jobs Act alle pensioni: la narrazione renziana alla resa dei conti
di Francesco Nespoli ... 1089 Big data e lavoro: le sfide della workforce analytics di Emanuele
Dagnino ... 1094 Il vero dato sull’occupazione è che il Jobs Act va completato di
Francesco Seghezzi, Michele Tiraboschi ... 1100 Salvate il soldato Voucher/2 di Giuliano Cazzola ... 1105 Gli immigrati ci rubano il lavoro? Luoghi comuni versus analisi di
Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi ... 1111 Piattaforme digitali e relazioni di lavoro di Maurizio Sacconi ... 1115 Il futuro del lavoro passa per le città di Michele Tiraboschi ... 1118 L’idea di lavoro in Europa. Sintesi di una ricerca dell’ILO di Federica
Capponi ... 1122
XVIII Indice
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Prospettive del dopo Jobs Act: politiche attive, strumenti di
flessibilità, apprendistato di Maila Cascia ... 1128
I guai per il lavoro dopo il referendum di Guido Canavesi ... 1138
C’è una lezione del voto che porta all’occupazione di Francesco Seghezzi, Michele Tiraboschi ... 1141
Ma cos’è il Jobs Act? Cos’è la sinistra? di Francesco Nespoli ... 1144
Jobs Act: quando la comunicazione politica diventa un boomerang di Francesco Nespoli ... 1149
PAROLE DEL LAVORO 18. La retribuzione e i falsi amici in lingua inglese di Pietro Manzella ... 1157
La nozione di distacco in lingua inglese e la terminologia della Direttiva 96/71/CE del ‘96 di Pietro Manzella ... 1161
L’inglese della flessibilità di Pietro Manzella ... 1166
Il lavoro etero-organizzato: una sfida per i comparatisti di Emanuele Dagnino e Pietro Manzella ... 1171
Il lavoro a tempo parziale in lingua inglese di Pietro Manzella ... 1176
Il “caporalato” in lingua inglese di Pietro Manzella ... 1182
“Tutele crescenti” e “rising protection” di Pietro Manzella ... 1187
Assegno di ricollocazione e job re-integration voucher di Pietro Manzella e Silvia Spattini ... 1190
19. POLITICHE DEL LAVORO E INCENTIVI Cosa intendiamo quando parliamo di occupabilità di Michele Tiraboschi ... 1199
Un “conto personale di attività” per il lavoratore del futuro: il caso francese di Clara Tourres ... 1202
Lotta alla illegalità: tra attività ispettiva e prevenzione di Gabriella Viale ... 1208 Recesso ante tempus dal contratto a progetto: non si applica l’art. 18
di Giovanni Piglialarmi ... 1215 Lavoro, cosa non fare per realizzare politiche attive efficaci: tirocini
delle Botteghe di mestiere di Luigi Oliveri ... 1220 Francia: riformare il servizio di ispezione al lavoro di Giorgia Imperatori ... 1229 Gli incentivi alle assunzioni vestiti da Arlecchino di Giuliano Cazzola .. 1235 Il premio di risultato in Santander tra incentivi individuali e obiettivi
di gruppo di Lorenzo Patacchia ... 1240 Anpal: cosa ci separa dai sistemi che funzionano di Tonia Maffei ... 1245 Politiche del lavoro, i vantaggi dell’arretratezza di Tonia Maffei ... 1250 Politiche attive: superare la fase degli annunci di Francesco Seghezzi e
Michele Tiraboschi ... 1255 Una proposta per le politiche del lavoro: prima analisi dell’accordo
Confindustria – Cgil, Cisl, Uil del 1° settembre 2016 di Simone Caroli ... 1259 Ricollocazione: non parliamo di lotteria di Francesco Nespoli e Michele
Tiraboschi ... 1265 La centralità della tutela obbligatoria e la necessità delle politiche
attive di Manuela Bocciolone e Alessia Battaglia ... 1268 Quelle politiche attive che riguardano tutti, ma non interessano a
nessuno di Emmanuele Massagli ... 1272 A contrasto del caporalato ripristinate solo in parte le tutele
cancellate da Jobs Act e depenalizzazione di Pierluigi Rausei ... 1274 La Circolare n. 1/2016 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro: verso
un lavoro con meno voucher e più intermittente? di Anna Rita Caruso e Pierluigi Rausei ... 1285 Le macerie delle politiche del lavoro dopo il referendum
costituzionale di Luigi Oliveri... 1297 ANPAL: partenza in ritardo e punti interrogativi dopo il
referendum costituzionale di Tommaso Grossi ... 1301
XX Indice
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Le politiche del lavoro dopo il referendum costituzionale: ripartire dai territori, rinnovare la rappresentanza di Michele Tiraboschi ... 1307 Eataly, Portopiccolo e Recruiting day a bordo di Costa
Mediterranea: da Trieste alcuni esempi concreti di buone prassi della rete dei servizi per il lavoro di Michele Tritta, Giovanni Portosi, Luisa Perich, Roberta Nunin e Maria Dolores Ferrara ... 1311
20.
PREVIDENZA
Itinerari previdenziali: operazione verità di Giuliano Cazzola... 1319 Esodati o esodandi? L’Ufficio parlamentare del bilancio (Upb) svela l’equivoco di Giuliano Cazzola ... 1325 Alla ricerca dei “segreti” del Bilancio dell’Inps di Giuliano Cazzola ... 1329 I dati sul sistema pensionistico smentiscono la ricorrente demagogia di Giuliano Cazzola ... 1340 I primi incerti passi di una politica di invecchiamento attivo di Giuliano Cazzola ... 1345 Giovani e pensioni: l’utopia dell’uno vale uno di Maddalena Saccaggi ... 1359 Busta arancione: più i dubbi e le illusioni delle certezze di Maddalena Saccaggi ... 1363 Il congedo per vittime di violenza di genere. Le attese indicazioni dell’INPS di Rosita Zucaro ... 1366 Pensioni: il part-time incentivato in balìa di sé stesso di Paolo Ballanti.. 1371 Parlamento: il vitalizio è morto, è nata la pensione di Giuliano Cazzola ... 1375 Part-time agevolato per ultrasessantenni: l’uscita graduale dal mondo del lavoro tra sperimentazione e criticità di Alessandro Alcaro ... 1381 Qualcuno volò sul nido...dell’APE di Giuliano Cazzola ... 1391 Linee guida INPS per i dipendenti del privato su esenzione dalle fasce di reperibilità in malattia di Elisabetta Iannelli ... 1395 INPS “spigolando” nel XV rapporto di Giuliano Cazzola ... 1400
La Consulta e i “mozzorecchi” delle pensioni d’oro di Giuliano Cazzola ... 1408 Il danno biologico del lavoratore: risarcimento del danno civile e indennizzo previdenziale di Maddalena Saccaggi ... 1413 Le pensioni non sono una priorità di Giuliano Cazzola ... 1417 La “partenza rallentata” del part-time agevolato per ultrasessantenni e la potenziale concorrenza dell’Ape di Alessandro Alcaro ... 1426 E se gli anziani fossero “poveri benestanti” di Giuliano Cazzola ... 1434 Pensioni: la montagna partorisce un topolino imbottito di euro di Giuliano Cazzola ... 1438 La grande illusione: più anziani in pensione, più giovani al lavoro di Giuliano Cazzola ... 1443 Una combo tutta europea: pensione anticipata e lavoro part-time di Maddalena Saccaggi ... 1448 Lavorare stanca di Giuliano Cazzola ... 1452 Le chimere delle pensioni di Giuliano Cazzola ... 1457 La mobilità professionale esige il cumulo non oneroso dei contributi previdenziali di Maddalena Saccaggi ... 1462 Pensioni: la talpa delle deroghe scava sotto la riforma Fornero di Giuliano Cazzola ... 1466
21.
RAPPRESENTANZA E RAPPRESENTATIVITÀ
La rappresentanza delle associazioni datoriali: spunti dall’esperienza francese. Intervista a Nicole Maggi-Germain di Pietro Rizzi ... 1473 Cambia l’agricoltura, cambia la rappresentanza. A colloquio con
Luigi Mastrobuono di Francesco Piacentini ... 1483 Lavoro futuro presente – USA, dietro la svolta di Uber: sì a
rappresentanza e benefit agli autisti USA, ma come
“independent contractors” di Emanuele Dagnino ... 1491 La grande trasformazione non compresa fa perdere la
rappresentanza di Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi ... 1496
XXII Indice
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“Legge sul caporalato”, relazioni sindacali e rappresentanza in agricoltura. A colloquio con Roberto Caponi, responsabile dell’Area sindacale di Confagricoltura di Francesco Piacentini ... 1500 Esperienze di rappresentanza sociale e del lavoro sul territorio. Il
caso Milano di Rocco Dipinto ... 1506
RELAZIONI INDUSTRIALI 22.
Relazioni industriali: un fantasma si aggira per l’Italia di Giuliano Cazzola ... 1517 Riforma del modello contrattuale, un passo avanti e due indietro di Emmanuele Massagli e Francesco Seghezzi ... 1525 Le disuguaglianze salariali in Italia dalla prospettiva delle parti sociali: i risultati del questionario del progetto NEWIN – Negotiating Wage (In)equality di Ilaria Armaroli e Alessandra Tolentino .. 1528 Relazioni industriali: guardare l’erba dalla parte delle radici di Giuliano Cazzola ... 1534 L’inquadramento unico: svolta importante ma incartapecorita nel tempo di Giuliano Cazzola ... 1540 Tra Papa e Confindustria incontro sull’umanesimo concreto.
Cambiare economia. Accendere la vita di Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi ... 1544 Sindacati, trivelle e il conflitto (apparente) tra lavoro e ambiente di Ilaria Armaroli ... 1547 Primo maggio: alla ricerca del sindacato perduto di Giuliano Cazzola ... 1551 In ricordo di Giovanni Pirulli. Passione e testimonianza di un sindacalista di Emmanuele Massagli e Silvia Spattini ... 1555 Perché per Confindustria Lombardia il web è un moltiplicatore di opportunità: a colloquio con Alessandro Ingegno di Francesca Brudaglio ... 1558 Il mio amico Luciano Lama di Giuliano Cazzola ... 1566 Il progetto “Flexy” della Fater: un caso studio sul binomio relazioni industriali e competitività di Michele Tiraboschi ... 1577
Referendum: siamo tornati ai tempi della Confintesa di Giuliano Cazzola ... 1581 Lo scenario bresciano delle relazioni industriali di Ilaria Armaroli ... 1585 Quale evoluzione per gli studi sulle relazioni industriali? Un report sull’11° congresso europeo dell’ILERA di Ilaria Armaroli, Davide Mosca e Paolo Tomassetti ... 1590 Foodora, giovani e nuovi lavori. Quali sfide per il sindacato? di Francesco Seghezzi ... 1598 Prime riflessioni sugli effetti del parametro OEE sui premi di risultato e le relazioni industriali di Ilaria Armaroli ... 1601 C’erano una volta le relazioni industriali … e adesso? di Ilaria Armaroli ... 1606 Gino Giugni, un Maestro, una guida, un amico di Giuliano Cazzola ... 1611 Tra competitività e welfare: il ruolo delle relazioni industriali in Combipel di Rocco Dipinto ... 1618
23.
SALUTE, SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ
Lavoro agile: il nodo della disciplina di salute e sicurezza di Lorenzo Maria Pelusi ... 1625 I rischi organizzativi di Mattia Colombo ... 1632 Infortunio sul lavoro: il datore non è responsabile se il dipendente è
formato in sicurezza di Amedeo Aramino ... 1636 Alternanza scuola-lavoro e sicurezza: le attuali criticità e il modello
Piemonte di Alfonso Balsamo ... 1641 Infortunio in itinere in bicicletta: interviene la Cassazione di
Maddalena Saccaggi ... 1646 I riflessi delle norme introdotte dal Jobs Act in materia di contratti
di lavoro flessibile sulla salute e sicurezza dei lavoratori di Elisa Carlini ... 1650 La morte del sindaco Laura Prati fu infortunio sul lavoro. La
posizione del Tribunale di Busto Arsizio di Eleonora Paganini... 1661
XXIV Indice
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L’intervento di Stephen Bevan a #GTL2016: Il futuro del lavoro:
una questione di sostenibilità di Fabiola Silvaggi ... 1666 Demografia e trend del mercato del lavoro: verso un lavoro più
sostenibile di Federica Romano ... 1671 La qualità del lavoro in Europa: i risultati della sesta indagine
Eurofound di Federica Romano ... 1677
24.
SHARING/ON DEMAND ECONOMY
Proposta di legge sulla sharing economy: il grande assente è il
“lavoratore” di Emanuele Dagnino ... 1687 La classificazione giuridica del lavoro ai tempi della on demand
economy: una lezione USA di Emanuele Dagnino ... 1692 Sharing economy e lavoro: cosa dice l’Europa? di Emanuele Dagnino .... 1697 Note a margine della sentenza Uber UK di Emanuele Dagnino ... 1703 Il sistema platform labor tra discriminazioni e sfruttamento della
forza-lavoro di Giusy Tomasello ... 1708
25.
SMART WORKING
Il lavoro è agile. La legge meno di Emmanuele Massagli ... 1717 Una regolazione agile per il lavoro che cambia di Michele Tiraboschi ... 1721 Telework in Italy: the legal framework and the reality di Michele
Tiraboschi ... 1728 Primo commento al “lavoro agile”: finalità e ipotesi regolatorie di
Maddalena Saccaggi ... 1737 Lavoro agile: una questione definitoria di Emanuele Dagnino ... 1742 Il progetto di legge e il grande cambiamento. Più che lavoro agile
persone libere di Francesco Seghezzi e Michele Tiraboschi ... 1747 Lavoro agile: tre progetti di legge a confronto di Emanuele Dagnino ... 1750
Le parole del lavoro: un glossario internazionale/22 – Agile o smart? di Pietro Manzella e Francesco Nespoli ... 1754 Al cuore del lavoro agile: certificazione delle competenze e
alfabetizzazione digitale di Lilli Viviana Casano ... 1757 Il lavoro agile nella PA: mission impossible? di Federico Troilo e Marco
Menegotto ... 1764 Lavoro agile e diritto di disconnessione: una proposta francese di
Clara Tourres ... 1768 Telelavoro nel settore privato: la controversa natura giuridica della
vigente disciplina di Federico D’Addio ... 1774 Sclerosi multipla e disabilità: il lavoro agile come misura di
“accomodamento ragionevole”? Intervista a Paolo Bandiera di Silvia Fernández Martínez ... 1783 A lezione di futuro: smart working e la trasformazione del lavoro di
Paolo Cagol ... 1792 Rifiuto della richiesta di lavoro agile da parte di un disabile: quali
conseguenze per il datore? di Antonio Carlo Scacco ... 1796 The future is agile di Guido Dalponte, Dario Pandolfo e Giulia Rosolen ... 1801 L’impatto delle nuove tecnologie in agricoltura: tra droni e Smart
rurality c’è il lavoro di mezzo di Francesco Piacentini ... 1805
“Lavoro Agile”: le criticità presenti nei ddl 2229 e 2233 e i rischi della contrattazione al buio di Domenico Iodice ... 1809 Il lavoratore smart si infortuna nel tragitto: basta la finalità
lavorativa per essere tutelato di Maddalena Saccaggi ... 1820 Smart working, forma di conciliazione vita-lavoro o aumento della
produttività? Analisi di 15 integrativi di Francesco Seghezzi ... 1824 Diritto alla disconnessione: un diritto di nuova generazione? di
Emanuele Dagnino e Idapaola Moscaritolo ... 1828 Lavoro agile: due disegni di legge a confronto di Federico D’Addio ... 1833 Smart Working: non conta “dove” lavori, ma “come” lavori di
Idapaola Moscaritolo ... 1837
XXVI Indice
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26.
WELFARE E CAMBIAMENTI CLIMATICI
Legge di Stabilità e reti di imprese: un “ponte” tra welfare e PMI di Agnese Moriconi e Daniele Grandi ... 1843 Esenzione fasce di reperibilità per patologie gravi di Elisabetta Iannelli
e Fabiola Silvaggi ... 1848 Lavoro autonomo: quali tutele in caso di malattia cronica? di Silvia
Fernández Martínez e Elisabetta Iannelli ... 1852 Insights in to cancer and work in the UK. Face to face with Diana
Kloss di Silvia Fernández Martínez ... 1857 L’inclusione lavorativa e gli “accomodamenti ragionevoli”: prime
riflessioni di Silvia Bruzzone ... 1862 Persone con malattie croniche nel mondo del lavoro in Europa e
modello biopsicosociale della disabilità. Il progetto PATHWAYS di Matilde Leonardi e Chiara Scaratti ... 1873 Equiparazione malattie croniche e disabilità: una via per riconoscere
maggiori tutele ai malati cronici? di Silvia Fernández Martínez ... 1884 Rapporto tra malattie croniche e mercato del lavoro – A tu per tu
con Elisabetta Iannelli Intervista di Fabiola Silvaggi ... 1888 Premi di risultato e welfare aziendale. Intervista a Emmanuele
Massagli ... 1899 Disabilità oncologica. Accomodamenti ragionevoli per il lavoratore
malato di cancro: la giusta via per la reale inclusione lavorativa Intervista a Elisabetta Iannelli di Silvia Fernández Martínez ... 1902 Buone pratiche nel welfare contrattuale del CCNL Turismo: il caso
Riva del Sole di Angelo Giuseppe Candido ... 1909 Disastri naturali, la prevenzione oltre la fatalità di Francesco Nespoli,
Francesco Seghezzi ... 1912 Fincantieri: welfare e partecipazione all’insegna del nuovo contratto
aziendale di Roberto Arcidiacono ... 1916 Politiche della disabilità: a breve il II programma di azione biennale
di Silvia Bruzzone ... 1934 Welfare e sostenibilità nel rinnovo dell’integrativo Baxi di Irene
Costenaro... 1946
Il welfare rivoluziona gli accordi di produttività di Emmanuele Massagli ... 1951 Gruppo Menarini: premio di partecipazione, ferie solidali e welfare
nel nuovo integrativo di Giovanni Piglialarmi ... 1953 Conciliazione e welfare nel nuovo integrativo Philip Morris di Irene
Costenaro... 1958 Ampliamento, evoluzione (e mutazione) del welfare aziendale nella
Legge di Stabilità 2017 di Emmanuele Massagli ... 1963 Il wellness at work: verso una nuova visione di sostenibilità al lavoro
di Fabiola Silvaggi ... 1966 PMI e welfare: quali regole per il regolamento? di Daniele Grandi e
Agnese Moriconi ... 1972 Welfare aziendale: vantaggi fiscali anche per i collaboratori
amministratori? di Luca Vozella ... 1979 I trend demografici e il nuovo diritto del lavoro di Giuliano Cazzola .... 1985 Non di solo welfare (aziendale) di Giuliano Cazzola ... 1989
Notizie sugli autori ... 1993
1.
AGRICOLTURA E LAVORO
Maccarese S.p.A.
e l’agricoltura di precisione:
una visione “aziendal-distrettuale”
*di Francesco Piacentini
È l’Agricoltura di Precisione (AdP) il Santo Graal dell’agricoltura italiana. E chi ne entrerà in possesso, avrà le carte per giocarsi la partita dell’espansione aziendale. Non si usa- no analogie di sorta, nelle sale gremite del Castello San Giorgio a Maccarese, sul litorale romano. Ma durante il convegno d’apertura della tre giorni Campi d’innovazione 2016 a firma Maccarese S.p.A. e New Holland, il verbo dell’agricoltura del Duemila soverchia persino i fasti antichi della famiglia Rospiglio- si, ritratti dal pennello di Adrien Manglard, all’ingresso della tenu- ta. E si ha la netta sensazione di assistere alla genesi di una nuova imprenditoria agricola: moderna, colta, global.
In uno scenario simbolo di mutamenti epocali (la località di Mac- carese fu il fulcro delle bonifiche prima dei governi liberali e poi del Regime), due leader italiani nei settori cerealicolo-zootecnico (Maccarese S.p.A.) e della produzione meccanica e tecnologica al servizio dell’impresa (New Holland), si sono dati appuntamento
* Intervento pubblicato in Boll. ADAPT, 26 settembre 2016, n. 31.
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per mettere in scena una pièce che segna un solco nella storia re- cente dell’agricoltura italiana. Davanti al Ministro Martina, il DG di Maccarese S.p.A. Claudio Destro, deus ex machina e speaker dell’evento, è riuscito in qualcosa di assai raro in Italia: far sedere accanto istituzioni governative e parlamentari, Uni- versità (quella della Tuscia), Enti di ricerca pubblica (il CREA), associazioni di categoria ed imprenditoria.
Nell’ambito di un forum tematico e di un elegante confronto, gra- zie al quale – al netto delle retoriche d’occasione – si è contribui- to a squarciare il velo di Maya sull’odierno (e più innovativo) vol- to dell’agricoltura italiana. Imprigionato, troppo spesso, in un immaginario preda dei feticci virgiliani della zappa in una mano, e dello zufolo nell’altra.
Al centro dell’incontro, quella variante moderna dell’ortodossia agricola da riassumere nel motto: «Fare la cosa giusta, nel po- sto giusto, al momento giusto», rubando le parole di Pierce e Novak (1999), ma che – a voler essere più tecnici, dicendolo con le Linee Guida sull’AdP emanate dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali – equivale ad «una gestione aziendale […] basata sull’osservazione, la misura e la rispo- sta dell’insieme di variabili […] che intervengono nell’ordinamento produttivo, […] al fine di definire […] un sistema di supporto decisionale per l’intera gestione azien- dale, con l’obiettivo di ottimizzare i rendimenti nell’ottica di una sostenibilità avanzata di tipo climatica ed ambienta- le, economica, produttiva e sociale». Un’agricoltura di cui si palesano, tutti assieme, i principali protagonisti, in un susseguirsi di interventi tecnici (CREA ed Università della Tuscia) e politici (su tutti, il Ministro Martina), accanto alle testimonianze dirette di imprenditori che tratteggiano un quadro in cui la diffusione delle nuove tecnologie e delle nuove pratiche produttive (sensori-
stica, sistemi di geolocalizzazione, tecnologia ISOBUS, BIG DA- TA) costituisce, insieme, presupposto e volano di un nuovo modello agricolo all’italiana. Al punto che, a convegno con- cluso, verrebbe da dire che i suoi oratori – senza esserne coscien- ti fino in fondo – abbiano finito per tracciare una mappa dell’innovazione che conduce ad un unico approdo: quello delle reti della conoscenza, dei distretti culturali, scientifici ed economici in cui ricerca e impresa si fondono fino a mimetiz- zarsi, per diventare cuore del progresso economico-sociale di un territorio. A quei distretti, vale a dire, capaci di tenere assieme il meglio del know-how creato dalle diverse forze economiche e culturali di un’area geografica e di un settore, nell’ambito di un sistema circolare in cui ogni componente comunica ed age- vola il funzionamento di quella che gli è accanto.
Un sistema di cui Maccarese S.p.A. ha cominciato a segnare i confini, attraverso la costruzione di un’impresa agricola digitaliz- zata, gentile e smart. In cui l’innovazione è determinante di di- vario competitivo, ma allo stesso tempo, grazie al forte radica- mento nella realtà geografica in cui opera, modello economico di crescita territoriale. Perché concepito quale “generatore ed aggregatore del progresso” insito in tutte quelle forze culturali, sociali, umane ed economiche presenti sul territorio di riferimen- to. Ed imperniato su un sistema misto di strategia di mercato e di strategia di ricerca in capitale umano e tecnologico, in cui progettualità produttiva, scientifica e tecnologica si tendono continuamente la mano. Dando vita ad un organismo di scambio pluri-dimensionale ed orizzontale, dove l’Università assume la du- plice funzione di sviluppatore tecnico dell’innovazione e di formatore di professionalità ricamate sulle necessità stesse dell’impresa che ne usufruirà.
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In questo palcoscenico di innovazioni, caratterizzato dall’affermarsi di nuovi processi tecnologici e di imprese (come, appunto, Maccarese S.p.A.) che segnano il passo delle nuove rot- te di settore, viene da chiedersi dove vogliano collocarsi le associazioni di categoria e di rappresentanza. Se in posizio- ne arretrata e statica rispetto alle avanguardie imprenditoriali, in funzione meramente ancillare di interessi parziali; o se in posi- zione avanzata e dinamica, al fianco (certo di quella imprendi- toria “indipendente”, già in sé capace di tracciare l’orizzonte del progresso, ma soprattutto) di interessi collettivi, ossia di quegli imprenditori agricoli meno pronti ad accogliere le sfide del futu- ro, perché meno dotati di capitali da destinare agli investimenti, con meno possibilità di interagire con il sistema universitario, meno “forti” sul mercato, e geograficamente oppressi da dinami- che economiche, politiche e sociali che portano il marchio dell’illegalità.
Solo favorendo i processi di innovazione per l’intero settore agricolo, e per ogni realtà territoriale in esso ricompresa – di modo da renderli disponibili per il maggior numero possibile di aziende – sarà possibile rendere un servizio realmente de- mocratico alle condizioni del suo progresso generale. Limi- tarsi all’osservazione e al “presenzialismo” del progresso di taluni operatori d’eccellenza, per quanto utile, equivarrebbe ad alimen- tazione delle disparità economiche e a conservazione delle sacche di sottosviluppo territoriale (meridionale soprattutto), presenti nel Paese, a livello scientifico, culturale, politico, sociale ed economico.
Un’organizzazione di rappresentanza agricola moderna, consape- vole realmente del concetto di “circolarità delle economie”, declinato territorialmente, dovrebbe sapersi fare ambasciatore di
condizioni istituzionali e culturali favorevoli alla diffusione de- mocratica, ossia ampia, del nuovo modello dell’Agricoltura di precisione. La tensione scientifico-produttiva tra Maccarese S.p.A., Università della Tuscia e New Holland creatasi nel Litora- le romano grazie ad una “visione aziendal-distrettuale”
dell’economia, dovrebbe allora diventare la tensione di un’intera imprenditoria agricola, anche medio-piccola, attraverso la pro- mozione di “reti della conoscenza” tecnico-produttive pro- grammate sull’interscambio degli input e degli output a monte e a valle dei processi produttivi (1). In un simile conte- sto, si aprirebbero spazi anche per una nuova funzione della contrattazione collettiva provinciale agricola: non più sola- mente strumento statico della salvaguardia del potere economico della categoria, ma variabile dinamica del progresso tecnolo- gico, culturale, scientifico e professionale in seno ad una comunità. Capace di fissare standard qualitativi e quantitativi contrattuali in tema di accesso all’innovazione (altra veste del di- ritto alla conoscenza), rapporti con le Università, formazione
(1) È la prospettiva accolta da M. Tiraboschi, L’inquadramento giuridico del la- voro di ricerca in azienda e nel settore privato: problematiche attuali e prospettive future, in DRI, 2016, 4. L’Autore, prendendo in prestito la locuzione anglosassone utilizzata da Enrico Moretti (La nuova geografia del lavoro, Mondadori, 2012), ossia “brain hubs”, intravede nei corrispondenti “distretti della conoscenza”
all’italiana quelle “agglomerazioni” «di idee, progetti, risorse, personale altamente qualificato» capaci di «creare vera innovazione e con essa maggiore produttività e cresci- ta». Rapportando l’intuizione alla dimensione agricola, tuttavia, verrebbe da chiedersi quanto l’idea del venire meno di una certa “spazialità” tradiziona- le, politica ed amministrativa, di pari passo con l’affermazione dei nuovi processi produttivi dell’Industry 4.0, sia estensibile anche ad un settore (e per taluni comparti specialmente: ad es. cerealicoltura, viticoltura, ortofrutta), come quello agricolo, in cui la “gestione” degli spazi fisici e naturali rappre- senta presupposto dell’esistenza o della sopravvivenza di determinate attivi- tà economiche.
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professionale ed imprenditoriale, diffusione di best practices in te- ma di sostenibilità ambientale, economica e sociale a favore del progresso delle comunità locali.
Le Linee Guida per lo sviluppo della c.d. Agricoltura di Precisione
*di Francesco Piacentini
La recente diffusione, datata al 22 settembre scorso, del c.d. Pia- no Calenda (depurata dei significati economico-produttivi di cui è intrisa) è valsa a consacrare l’impegno che talune parti socia- li e taluni serbatoi di pensiero italiani, su tutti, hanno riser- vato al fenomeno dell’Industry 4.0. Ne portano testimonianza le cronache recenti – stampate, digitali, televisive – di tutte quelle iniziative sostenute da chi, davanti all’incedere delle grandi tra- sformazioni produttive del nuovo millennio, ha saputo declinar- ne i possibili tratti salienti, per tracciare direttrici di sviluppo e di interpretazione dei nuovi processi, del mercato del lavoro e del relativo sistema di relazioni industriali (1). Tra di esse, in parti- colare, Federmeccanica e Fim-Cisl le quali, coerenti con le funzioni a disposizione di chi tutela interessi collettivi, hanno fat- to luce, rispettivamente, sui possibili nuovi paradigmi di un’impresa manifatturiera 4.0 capace di competere sul mercato
* Intervento pubblicato in Boll. ADAPT, 3 ottobre 2016, n. 32.
(1) È d’obbligo, qui, il rimando al lavoro di F. Seghezzi, Lavoro e relazioni in- dustriali in Industry 4.0, Posizione del problema e prime interpretazioni, DRI, 1/2016, rinvenibile al link http://www.bollettinoadapt.it/lavoro-e- relazioni-industriali-industry-4-0/.
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globale, nonché sui nuovi orizzonti strategici davanti a un sinda- cato radicato in quell’esatto sistema produttivo. La prima, legit- timando quell’impegno con la redazione di un’inchiesta resa no- ta nei giorni a ridosso della diffusione del Piano Calenda (2); la se- conda, per il tramite dell’indubbio contributo offerto dal Segreta- rio Generale, Marco Bentivogli, da tempo fautore di una inelu- dibile necessità di ripensamento della funzione sindacale, in risposta alle percezioni “popolari” di corresponsabilità del sinda- cato nella rovina attuale del Paese, nonché alle «retoriche morte» (3) di chi lo vorrebbe perennemente ostaggio di un “personaggio”
inattuale, tenacemente arroccata sul “benaltrismo” ideologico.
Al di là delle possibili critiche sul loro operato in tema di Industry 4.0, la sensazione è che senza il contributo materiale ed in- tellettuale delle parti sociali, il tenore del dibattito pubblico sul punto, e lo stesso Piano Calenda, avrebbero assunto un colore meno intenso. Al punto che viene da domandarsi se il piano governativo, senza quell’apporto, non sarebbe passato in sordina. Allo stesso modo, peraltro, di quanto accaduto a simila- ri documenti governativi recenti e relativi ad altri settori.
Meno “chiacchierati”, certo, ma non marginali nell’economia ita- liana. Settori ugualmente coinvolti in altre forme di rivoluzioni
(2) I cui esiti, peraltro – accantonata l’analisi delle risultanze specifiche – valgono di per sé a suscitare forte preoccupazione, laddove si certifica il basso tasso di imprenditoria manifatturiera disposta ad investire in tecnolo- gia e innovazione 4.0. Per una lettura del report si rimanda al seguente link:
http://www.federmeccanica.it/images/eventi/Industria40-in-Italia- indagine-di-federmeccanica.pdf.
(3) Prendendo in prestito la locuzione utilizzata dal sindacalista
nell’intervista rinvenibile su
http://agensir.it/italia/2016/06/06/bentivogli-fim-cisl-non-si-puo-fare-a- meno-del-sindacato-ma-per-noi-e-tempo-di-cambiare/.
produttive di cui, tuttavia, non molto si discute, perché non mol- to si conosce (4).
Il riferimento è, da un lato, al fenomeno dell’Agricoltura di precisione (AdP) e, dall’altro, alle Linee Guida per lo svi- luppo dell’Agricoltura di precisione emanate dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali lo scorso luglio, cui ha fatto da pendant la pubblica consultazione on line sul te- ma, promossa dallo stesso MIPAAF negli stessi giorni, e tutt’ora in corso. Del fenomeno della cd. AdP, dei suoi caratteri eminenti e delle prospettive interpretative riconnesse alla sua diffusione, si è già detto in questo Bollettino, in due precedenti contributi, ai quali si rimanda (5). Quanto al contenuto delle Linee Guida, più che soffermarsi su ciò che il documento rappresenta (un’indagine sullo status quo delle tecnologie di AdP utilizzabili nelle attività agricole praticate in Italia) e su ciò che ci dice in rapporto alla sua attuale diffusione e alle prospettive d’espansione del mercato (l’uso della tecnologia AdP, ad oggi, è prerogativa dell’1% del totale degli operatori del settore) (6),
(4) Curioso come uno dei maggiori quotidiani italiani releghi l’argomento
nella sezione Motori:
http://www.repubblica.it/motori/sezioni/attualita/2016/09/08/news/cn h_industrial_mostra_l_evoluzione_dell_agricoltura_di_precisione-
147385528/.
(5) Per gli scenari connessi all’impatto delle nuove tecnologie sul lavoro, si
veda: http://www.bollettinoadapt.it/wp-
content/uploads/2016/06/Limpatto-delle-nuove-tecnologie-in-
agricoltura.pdf; per la cronaca di un modello aziendale e distrettuale di ge- stione del fenomeno AdP, si veda il caso di Maccarese S.p.A:
http://www.bollettinoadapt.it/maccarese-s-p-e-lagricoltura-di-precisione- una-visione-aziendal-distrettuale/.
(6) Nelle Linee Guida si legge che obiettivo del Governo è pervenire ad una percentuale pari al 10% entro il 2021.