• Non ci sono risultati.

Esercizio 1. Si considerino le rette r

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Esercizio 1. Si considerino le rette r"

Copied!
4
0
0

Testo completo

(1)

GEOMETRIA

PROVA SCRITTA DEL 4/02/2014 SOLUZIONE DEGLI ESERCIZI

Esercizio 1. Si considerino le rette r

1

ed r

2

, di equazioni parametriche

r

1

:

 

  x = t, y = 1 − t, z = 2 + 3t,

r

2

=

 

 

x = 1 − t, y = 2t, z = 3 − 4t, ed il piano α, di equazione cartesiana

α : x + y + 2z + 1 = 0.

(1) Si verifichi che le rette r

1

ed r

2

sono sghembe.

(2) Si verifichi che r

1

ed r

2

sono entrambe incidenti ad α.

(3) Si descriva in forma parametrica la retta perpendicolare ad α ed incidente ad entrambe r

1

ed r

2

.

Soluzione. Le due rette hanno velocit` a v

1

=

 1

−1 3

, v

2

=

−1 2

−4

 e passano per i punti P

1

= (0, 1, 2) e P

2

= (1, 0, 3), rispettivamente.

(1) La condizione necessaria e sufficiente affinch´ e le rette r

1

ed r

2

siano sghembe ` e che i tre vettori v

1

, v

2

, −−→

P

1

P

2

siano linearmente indipen- denti, cio` e che il determinante della matrice che li ha come colonne sia diverso da zero. Abbiamo

1 −1 1

−1 2 −1

3 −4 1

=

1 0 0

−1 1 0

3 −1 −2

= −2 6= 0 e questo prova che r

1

ed r

2

sono sghembe.

(2) Il fatto che le rette r

1

ed r

2

siano incidenti ad α ` e equivalente al fatto che le loro velocit` a non appartengano al sottospazio vettoriale associato ad α. A questo scopo occorre e basta che sia diverso da zero il prodotto scalare di v

1

e v

2

con la direzione n =

 1 1 2

 perpendicolare ad α. Abbiamo

n · v

1

= 1 − 1 + 6 = 6 6= 0, n · v

2

= −1 + 2 − 8 = −7 6= 0.

Quindi le due rette non sono parallele ad α, e dunque gli sono incidenti.

(3) La retta cercata ` e l’intersezione dei piani α

1

= r

1

+ Rn ed α

2

= r

2

+ Rn. Le direzioni normali n

1

ed n

2

ai due piani si possono prendere

1

(2)

uguali ai prodotti vettore n

1

= n × v

1

ed n

2

= n × v

2

:

n

1

=

 1 1 2

 ×

 1

−1 3

 =

 5

−1

−2

 , n

2

=

 1 1 2

 ×

−1 2

−4

 =

−8 2 3

 .

Poich´ e P

1

∈ α

1

, P

2

∈ α

2

, le equazioni cartesiane dei due piani sono ( α

1

: 5x − y − 2z = −5,

α

2

: −8x + 2y + 3z = 1.

La retta r cercata ha velocit` a parallela ad n. Poich´ e ` e l’intersezione α

1

∩ α

2

, per determinare le sue equazioni parametriche sar` a sufficiente trovare un punto P dell’intersezione α

1

∩ α

2

. Determiniamo il punto P di r di ascissa x = 0, risolvendo il sistema lineare

( y + 2z = 5,

2y + 3z = 1 =⇒

( y = −13 z = 9.

Le equazioni parametriche cercate sono allora

 

  x = t, y = t − 13, z = 2t + 9.

 Esercizio 2. Si discuta, al variare del parametro reale k, il tipo della quadrica affine Q

k

, di equazione

x

2

+ 2kxy + y

2

− z

2

+ 2kx + 2z + 1 = 0.

Soluzione. Le matrici completa ed incompleta associate alla quadrica affine Q

k

sono

B =

1 k 0 k

k 1 0 0

0 0 −1 1

k 0 1 1

, A =

1 k 0 k 1 0 0 0 −1

 .

Abbiamo

det A = k

2

− 1, det B = 3k

2

− 2.

(3)

Quindi la quadrica ` e non degenere se 3k

2

6= 2 ed a centro se k

2

6= 1.

Allora k

2

< 2

3 ⇒ det B < 0, det A < 0 ⇒ iperboloide a due falde, k

2

= 2

3 ⇒ det B = 0, det A < 0 ⇒ cono, 2

3 < k

2

< 1 ⇒ det B > 0, det A < 0 ⇒ iperboloide a una falda,

k

2

= 1 ⇒ det B > 0, segnatura di A = (+, −, 0) ⇒ paraboloide iperbolico, k

2

> 1 ⇒ det B > 0, segnatura di A = (+, −, −) ⇒ iperboloide a una falda.

 Esercizio 3. Sia A la matrice reale 5 × 5

A =

1 0 0 0 0 1 1 0 0 0 1 0 1 0 0 1 0 0 1 0 1 1 1 1 1

 .

(1) Si calcolino i suoi autovalori e le loro molteplicit` a algebriche e geometriche.

(2) Si scriva A in forma canonica di Jordan.

(3) Si dica se A ` e invertibile.

Soluzione. La matrice A ` e triangolare superiore ed ha polinomio carat- teristico p

A

= (λ − 1)

5

. Ha quindi l’unico autovalore reale 1 con molteplicit` a algebrica 5. ` E poi

B = A − I =

0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 0 1 1 1 1 0

, di rango 2.

Quindi la molteplicit` a geometrica di A ` e uguale a tre. Abbiamo

B

2

=

0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 3 0 0 0 0

, B

3

= 0.

(4)

Quindi A si decompone in tre blocchi di Jordan, uno 3 × 3 e due 1 × 1.

Una sua forma di Jordan ` e quindi

 1

1 1 1

1 1 1

 .

La matrice A ` e invertibile perch´ e ha determinante 1 6= 0. 

Riferimenti

Documenti correlati

Con queste informazioni siamo in grado di calcolare il lavoro totale svolto sul gas durante il ciclo come la somma dei lavori sulle singole trasformazioni o, alternativamente,

Per calcolare la volocit` a un istante prima dell’impatto con il suolo possiamo considerare la conservazione dell’energia meccanica, tenendo conto che l’energia

(24) Per ricavare l’energia dissipata dopo un giro della puleggia ` e sufficiente calcolare il lavoro fatto dalla forza d’attrito sul blocco m 1 e sul blocco m 2 su uno spostamento

Possiamo ragionare nel modo seguente: se Mario raggiunge la sommit` a del suo salto nello stesso istante in cui il fungo inizia a cadere i due, nonostante le masse diverse,

Per poter fare il giro della morte due volte deve avere velocit` a v 0 (ricavata nel punto 1) dopo avere attraversato per due volte il tratto scabro di lunghezza L, una prima

Ci` o equivale al fatto che la matrice che ha per colonne i tre vettori abbia determinante diverso

Il valore assoluto di questo determinante ` e infatti sei volte il volume del tetraedro di vertici A, B,

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali. PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA