Meccanica 7
28 marzo 2011
Corpi estesi. Forze interne al sistema
Centro di massa e suo significato dinamico
1° eq. cardinale. Conservazione della quantita` di moto Sistemi continui. Densita` di materia
Massa inerziale definita indipendentemente dal peso Momento angolare e di forza. Cambio di polo
Coppia di forze
Momento delle forze interne
Sistema di forze parallele. Centro di forza
Sistemi di punti
• Finora abbiamo considerato sistemi formati da un solo punto materiale
• Ora considereremo sistemi formati da più punti materiali
• Accanto alle forze che si esercitano tra il sistema e l’ambiente, dette forze esterne
(rispetto al sistema) abbiamo ora forze che si esercitano tra punti appartenenti al sistema, dette pertanto forze interne
2
Forze interne ed esterne
• Per ogni punto i del sistema diciamo Fi la forza totale agente sul punto
• Questa puo` essere pensata come somma di due termini, uno dovuto alle forze interne al sistema e uno dovuto a quelle esterne
• Sia le forze interne che esterne possono essere conservative o dissipative
E i I
i
i F F
F
3
Risultante delle forze interne
• Abbiamo un primo importante teorema: la risultante di tutte le forze interne di un sistema e` nulla
• Questo e` conseguenza del 3o principio della dinamica: ad una forza agente sul punto i e
dovuta al punto j, corrisponde la forza coniugata uguale e opposta alla precedente
• La risultante della coppia e` zero e quindi la somma delle risultanti e` pure zero
0
i I
Fi
I
fij
n n I
I n I
n I
n I
I I
n I
I
n j
I nj j
I j j
I j n
i j i
I ij n
i
I i
f f
f f
f f
f f
f
f f
f f
F
) 1 ( 2
1 2
23 21
1 13
12
2 2 1
1 ,...
1 ,...
1
...
...
...
...
...
I
fji
4
Grandezze meccaniche del sistema
• Per ogni punto Pi del sistema possiamo definire le grandezze meccaniche QM, momento angolare, energia cinetica
• Possiamo ora definire le corrispondenti grandezza meccaniche del sistema come somma delle
grandezze dei punti componenti – Massa:
– QM:
– Momento angolare:
– Energia cinetica:
i
i i i
i m v
p
P
i
i i i
i
i r m v
L
L
2
2 1
i i
i i
i m v
K
K
i
mi
M
5
Centro di massa
• E` un punto ideale dello spazio la cui posizione e` definita da
• Attenzione che questa e` un’uguaglianza vettoriale
• Cio` significa che le coordinate del CM (p.e.
in un sistema cartesiano) sono
i
i i
i i
CM m
r m r
i i i
i i
CM m
x m
x
i i i
i i
CM m
y m
y
i i i
i i
CM m
z m z
Media dei raggi vettori pesata sulle masse dei punti
6
Velocita` del CM
• Calcoliamo la velocita` del CM
• Ne deriva l’importante teorema: la QM di un sistema e` uguale alla QM del CM, considerato come un punto materiale di massa M e velocita` v
CMM P m
v m m
dt r m d dt
r v d
i
i i
i i
i i i
i i CM CM
Media delle
velocita` pesata sulle masse dei punti
vCM
M P
7
Media delle accelerazioni pesata sulle masse dei punti
Accelerazione del CM
• Calcoliamo l’accelerazione del CM
• Ricordiamo la 2
alegge della dinamica per il punto generico i
• e introduciamola nell’equazione precedente
M a m m
dt v m d dt
v
a d i
i i
i i i
i i CM CM
E i I
i i
i
ia F F F
m
8
Moto del CM
• Troviamo
• L’ultima uguaglianza deriva dal fatto che la risultante delle forze interne e` nulla
• D’altra parte
I E Ei
E i I
i i
i i
CM m a F F F F F
a
M
dt P p d
dt d dt
p d dt
v m d a
m a
M
i i i
i i
i i i
i i CM
9
Prima equazione della dinamica dei sistemi
• Abbiamo ottenuto l’importante teorema:
• Il CM si muove come un punto materiale in
cui sia concentrata tutta la massa del sistema e a cui sia applicata la risultante delle forze esterne
• Prima equazione della dinamica dei sistemi
• O prima equazione cardinale della dinamica
E
CM F
dt P a d
M
10
Proprieta` del CM
• Come risulta dalle definizioni di
posizione, velocita` e accelerazione del CM, questo punto ci da` informazioni
sulle proprieta` medie del sistema ma nulla ci dice sul moto dei singoli punti
11
Distribuzione continua di massa
• Come sappiamo la materia è suddivisibile in unità discrete, gli atomi e le molecole
• Nel volume occupato da un corpo macroscopico, c’è un numero estremamente grande di tali
costituenti elementari
• Si può allora ritenere con buona approssimazione che entro questi corpi la massa sia distribuita con continuità
• Questa assunzione permette di applicare i metodi del calcolo differenziale e integrale
• Introduciamo a tale scopo una nuova grandezza
12
Densità di massa
• Massa distribuita in un volume
– Densità spaziale
• Massa distribuita su di una superficie
– Densità superficiale
• Massa distribuita lungo una linea
– Densità lineare
• Dimensioni della densità
V
M
dV
dM
M A
dM dA
dM dl
M l
omogenea generale
ML3
ML
2
ML
1 13Distribuzione continua di massa
• Viceversa si può trovare la massa:
– in un volume V
– su di una superficie S – lungo una linea L
V
dV
M
M dA
S
M dl
L
14
Centro di massa in un corpo continuo
• Riprendiamo la definizione di CM
• Per un corpo con distribuzione continua di materia bastera` sostituire le
sommatorie con integrali e le masse elementari con masse infinitesime
i i i
i i
CM m
r m r
corpo corpo
corpo
CM rdm
dm M dm r
r
1
15
Centro di massa in un corpo continuo
• Ove abbiamo indicato con M la massa totale del corpo
• Le masse infinitesime sono contenute in volumi infinitesimi
• Se la densita` e` uniforme, gli integrali si riducono a integrali puramente geometrici
corpo
dm M
dV dm
corpo corpo
corpo
corpo corpo
corpo corpo
corpo corpo
CM rdV
dV V dV r dV
dV r dV
dV r
dm dm r
r
1
16
CM di sottoinsiemi e CM globale
• Cerchiamo il CM di un corpo non connesso
17
1
2
• La prima sommatoria si riferisce al corpo 1 (di massa M1), la seconda al corpo 2 (di massa M2)
j j j
k k k
i i i
CM m r m r
r M M m
r 1 1
j j j
k k k
j j j
k k k
CM m r
M M
r M M m
M r M
M m r M
M m M
r M
2 2
1 1
2 2 1
1 1 1
1
CM di sottoinsiemi e CM globale
• La prima parentesi contiene il CM del corpo 1 e la seconda quella del corpo 2
• Quindi il CM globale e` il CM dei due sottoinsiemi
18
M
r M r
rCM M1CM1 2CM2
CM di due corpi puntiformi
• Siano M e m le masse
• Prendiamo come origine la posizione di uno dei due corpi (l’1 p.e.) allora r1=0
• Quindi il CM giace sulla congiungente dei due punti e la sua distanza da essi e` inversamente
proporzionale alle loro masse
19
2 2
1 r
m M
m m
M
r m r
rCM M
1
r2 2
CM di due corpi puntiformi
• Detto
i vettori posizione dei due corpi rispetto al CM si possono scrivere
20
m r M
r M
2
1 2
r2 CM
r1
m r M
r m
1
1
2 r
r
r
Corpi con alta simmetria
• Se un corpo e` simmetrico rispetto ad un punto, un asse o un piano, il CM giace nel punto, sull’asse o sul piano, rispettivamente
• Se esistono piu` assi o piani di
simmetria, il CM si trova nella loro intersezione
21
Conservazione della QM
• Se il sistema e` isolato, o le forze esterne
hanno risultante nulla, e quindi , la QM si conserva
• In tal caso il CM si muove di moto rettilineo uniforme
• Attenzione: la QM dei singoli punti puo`
cambiare nel tempo, e` la loro somma che rimane costante
0 dt
P d
. const P
0 FE
M vCM P
22
Conservazione solo in alcune direzioni
• La legge
• E` una legge vettoriale, per cui puo`
accadere che la risultante delle forze esterne, pur non essendo nulla, abbia una o due componenti nulle
• In tal caso la QM si conserva nelle direzioni corrispondenti
FE
dt P
d
0
kE
k F
dt
dP Pk const.
23
Massa inerziale
• La conservazione della QM permette di definire la massa dinamicamente, senza riferimento al peso
• Consideriamo un sistema costituito da due corpi fermi e da una molla compressa di massa trascurabile che li collega
• Lasciando espandere la molla, la QM del sistema non varia, poiche’ l’unica forza in
gioco, quella della molla, e` interna al sistema
24
Massa inerziale
• Quando la molla ha finito di espandersi
• Passando ai moduli
• Cioe` e` possibile misurare la massa di un corpo qualunque, rispetto ad un corpo
campione, attraverso misure di velocita`
2 0
2 1
1v m v m
2 1 1
2 v
m v m
25
Massa inerziale
• Analizzando l’urto tra due corpi, Newton
arrivo` alla conclusione che nell’urto tra due corpi isolati, la variazione di velocita` di uno e` in rapporto costante con la variazione
dell’altro
Velocita` iniziali Velocita` finali 26
Massa inerziale
• Newton estese poi la conclusione ad altri tipi di interazione, ad esempio quella elastica
(dovuta ad una molla di massa trascurabile)
27
Massa inerziale
• In ogni interazione tra due punti materiali
isolati, il rapporto delle rispettive variazioni di velocita` ha sempre lo stesso valore e non dipende dal tipo di interazione
• k12 dipende solo dalla coppia di punti
• (Poiche’ le variazioni di velocita` hanno segno opposto, il segno negativo serve per rendere k12 positiva)
12 2
1 k
v
v
28
Massa inerziale
• Se si assegna arbitrariamente una massa m1 ad uno dei due punti, la massa m2 dell’altro puo` quindi essere definita con riferimento al primo
• Sostituendo nella relazione precedente
abbiamo un modo operativo di misura della massa inerziale
1 12 2
m k m
2 1 1
2
v v m
m
29
Momento angolare
• Supponiamo di essere in un sistema inerziale
• Il momento angolare totale di un sistema di punti {Ai} rispetto al polo fisso O e`
• Vogliamo trovare come cambia il momento angolare se lo calcoliamo rispetto ad un altro polo Q
i
i i
O r p
L
pi
O ri
Ai
30
Notare che la QM e` sempre
quella relativa al sistema
inerziale
Momento angolare
• In generale non e` necessario che il polo Q sia fisso, potendo questo
muoversi di moto arbitrario pi ri’ Q O ri Ai rQ
• L’espressione del momento angolare rispetto a Q e`
• La relazione tra le distanze di Ai dai due poli e`
• Ove rQ(t) e` la distanza (orientata e dipendente dal tempo) tra i poli
i
i i
Q r p
L '
Q i
i r r
r'
31
Momento angolare
• Il calcolo del momento da`
• Il momento dipende dunque dal polo scelto, a meno che la QM non sia nulla
t Pr L
p r
L p
r p
r
p r
r p
r L
Q O
i i Q
O i
i Q
i
i i
i
i Q
i i
i i
Q
'32
Momento delle forze
• Il momento risultante di tutte le forze agenti sul sistema di punti {Ai} rispetto al polo fisso O e`
• Similmente a quanto fatto per il momento angolare, vogliamo trovare come cambia il
momento delle forze se lo calcoliamo rispetto al polo (che puo` essere mobile) Q
i
i i
O r F
33
Momento delle forze
• L’espressione del momento delle forze rispetto a Q e`
• Il calcolo da`
• Ove F e` la risultante delle forze: a meno che questa non sia nulla, il momento dipende dal polo
i
i i
Q r F
'
t Fr
F r
F r
F r
F r
r F
r
Q O
i i Q
O i
i Q
i
i i
i
i Q
i i
i i
Q
'
34
Coppia di forze
• Un caso particolare importante e` quello di due forze uguali e opposte (non
agenti sulla stessa retta)
• In tal caso la risultante e` nulla e il momento e` indipendente dal polo scelto
r1 1r2
1 F1 2 r12 2 F11 1 2 1F r
F r
F r
F
O r
O F1
F2
r1 r2
r12
35
Coppia di forze
• Il momento risultante e` un vettore
perpendicolare al piano individuato dalle forze e dal vettore r
12• Il modulo e`
• Ove b e` il braccio della coppia, ovvero la distanza tra le rette d’azione delle due
forze
b F F
O r12 1 sin 1
F1
F2 r12
O
b
36
Momento delle forze
• Approfondiamo l’argomento considerando il momento delle forze interne e il momento delle forze esterne, per un polo generico, fisso o in moto
• Dimostriamo ora un importante risultato valido per il momento delle forze interne
E O I
O i
E i i
i
I i i
i
i i
O r F r F r F
37
Momento delle forze interne
• Gli addendi della sommatoria
• si possono raggruppare in coppie coniugate secondo il 3o principio della dinamica
• Il momento relativo a una qualunque di tali coppie e`
i
I i i
I
O r F
I ji j
I ij i
ij r f r f
ri
rj fij
fji O
e poiche’ le due forze sono uguali ed opposte ij
ri rj
fijI38
Altrimenti il momento non sarebbe
nullo
Momento delle forze interne
• La differenza dei raggi vettori ha la direzione della congiungente i due punti e poiche’ anche le forze di interazione hanno questa direzione, ne segue
• Il momento totale delle forze interne risulta quindi nullo perche’ e` somma di termini tutti nulli
0
ijri
rj fij
fji O
ri-rj 2 0
1
i j i
ij I
O
39
Momento delle forze
• Visto in altro modo, abbiamo l’importante
risultato che, per un polo arbitrario, il momento delle forze e` uguale al solo momento delle
forze esterne
• Questo deriva da due proprieta` della 3a legge della dinamica:
– Le forze di interazione sono uguali ed opposte – Le forze hanno la stessa retta d’azione
E O
O
40
Sistema di forze parallele
• Sia u il versore che individua la direzione delle forze
• La risultante delle forze risulta parallela a u
• Il momento risultante delle forze rispetto ad un polo O
u F u
F u
F F
F
i i i
i i
i
Fu
r F u
r F ur F
r
i i i
i i i
i i i
i i i
O
41
Sistema di forze parallele
• Introduciamo il centro delle forze parallele
• Si dimostra facilmente che la posizione del centro non dipende dal polo scelto
• Per il momento di forza otteniamo dunque
• Questo significa che un sistema di forze
parallele e` equivalente alla forza risultante F applicata nel centro di forza
r F u
rCF
u rC
Fu rC Fi
i i O
i i i
i i
C F
F r r
42
CM e peso
• Consideriamo un corpo (p.e. continuo) sottoposto alla forza peso: la risultante di tutte le forze peso agenti su ciascun elemento del corpo e`
• Il centro delle forze peso e` detto centro di gravita` e coincide con il CM
• La forza risultante (il peso) e` applicata a tale punto
g M dm
g P
corpo
43
CM
i i
i i i
i i
i i i
i i
i i i
CG r
m m r g
m g m r P
P r
r
CM e peso
• Rispetto ad un polo fisso, il momento risultante e`
• ovvero e` uguale al momento della risultante rispetto allo stesso polo
P r
g M r
g r
M g
dm r dm
g r
P d
r CM CM CM
corpo corpo
corpo
44
Sistema di forze qualsiasi
• Un sistema di forze non parallele, applicate in punti diversi, non puo`
essere rappresentato, in generale, dalla sola risultante delle forze F
• C’e` bisogno di introdurre anche il
vettore risultante dei momenti di forza
• Detto in altro modo i vettori F e sono indipendenti fra loro
45
Sistema di forze qualsiasi
• Vale il seguente risultato, che non dimostreremo
• Scelto un polo, un sistema di forze (applicate in punti diversi) e` equivalente ad una forza (uguale alla risultante delle forze) la cui retta d’azione passi per il polo e ad una coppia di momento uguale al risultante dei momenti rispetto al polo
46