• Non ci sono risultati.

Monitoraggio Media. Domenica 29 marzo SIFA srl - Via G. Mameli, MILANO

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Monitoraggio Media. Domenica 29 marzo SIFA srl - Via G. Mameli, MILANO"

Copied!
31
0
0

Testo completo

(1)

Monitoraggio Media

SIFA srl - Via G. Mameli, 11 – 20129 MILANO +390243990431

Domenica 29 marzo 2020

(2)

N. Data Pag Testata Articolo Argomento 1 29/03/2020 2 IL PICCOLO ALTRI 11 MORTI IN REGIONE VERSO I 100 POSTI LETTO NELLE TERAPIE INTENSIVE SANITÀ LOCALE 2 29/03/2020 2,3 MESSAGGERO VENETO L'ANDAMENTO QUOTIDIANO IERI È STATO IL GIORNO COL RECORD DEI DECESSI I MORTI

SONO UNDICI SANITÀ LOCALE

3 29/03/2020 2 MESSAGGERO VENETO MENO DELLA METÀ DELLA MORTALITÀ LOMBARDA PICCO DEI CONTAGIATI REGISTRATO

MERCOLEDÌ SANITÀ LOCALE

4 29/03/2020 3 IL PICCOLO "IO, AMMALATO DA UN MESE TRA GUARIGIONI ILLUSORIE E TEST SEMPRE POSITIVI" SANITÀ LOCALE 5 29/03/2020 3 IL PICCOLO COMMISSIONE "FANTASMA" SI ACCENDE LO SCONTRO SANITÀ LOCALE 6 29/03/2020 4 IL GAZZETTINO DIECI MALATI DALLA LOMBARDIA ALTRI UNDICI DECESSI IN 24 ORE SANITÀ LOCALE 7 29/03/2020 6,7 IL PICCOLO A TRIESTE CONTAGI TRE VOLTE PIÙ ALTI DI QUELLI REGISTRATI NELL'ISONTINO SANITÀ LOCALE 8 29/03/2020 6 MESSAGGERO VENETO SANIFICAZIONE DELLE AMBULANZE CON L'OZONO: GIÀ 100 INTERVENTI SANITÀ LOCALE 9 29/03/2020 22 IL GAZZETTINO DI PORDENONE IL GIORNO NERO: 11 VITTIME DUE DECESSI IN PROVINCIA SANITÀ LOCALE 10 29/03/2020 22 MESSAGGERO VENETO PORDENONE L'EPIDEMIOLOGA DEL CRO: "SPERANZA DAL VACCINO" SANITÀ LOCALE 11 29/03/2020 23 IL GAZZETTINO DI UDINE PICCO DELLE EMERGENZE IN UN SOLO GIORNO QUATTROMILA TELEFONATE SANITÀ LOCALE 12 29/03/2020 23 IL GAZZETTINO DI UDINE PALMANOVA PRONTA AD ACCOGLIERE PAZIENTI E PERSONALE SANITÀ LOCALE 13 29/03/2020 23 IL GAZZETTINO DI PORDENONE IL PIANO PER PROTEGGERE GLI OPERATORI SANITARI RESTERANNO ISOLATI SANITÀ LOCALE 14 29/03/2020 23 IL GAZZETTINO DI PORDENONE NUOVI POSTI IN TERAPIA INTENSIVA ENTRO UNA SETTIMANA SARANNO CENTO SANITÀ LOCALE 15 29/03/2020 24 IL GAZZETTINO DI PORDENONE SAN VITO, DOPO L'EMERGENZA L'HOSPICE TORNERÀ ALLA SUA FUNZIONE SANITÀ LOCALE 16 29/03/2020 24,25 IL GAZZETTINO DI PORDENONE "IL PICCO NON È LONTANO MA C'È ANCORA DA LOTTARE" SANITÀ LOCALE 17 29/03/2020 25 IL GAZZETTINO DI PORDENONE EMERGENZA VIRUS, STRESS ALLE STELLE SANITÀ LOCALE 18 29/03/2020 26 IL GAZZETTINO DI PORDENONE INFERMIERI IN TRINCEA "NESSUNO DI NOI MOLLA" SANITÀ LOCALE 19 29/03/2020 29 IL GAZZETTINO DI PORDENONE (C) CED DIGITAL E SERVIZI | ID: 00209372 | IP ADDRESS: 2.37.90.241 SFOGLIA.ILGAZZETTINO.IT

TRAPIANTI DI MIDOLLO "CERTIFICATI" SANITÀ LOCALE

20 29/03/2020 32 MESSAGGERO VENETO PORDENONE HOSPICE, FIRME ON LINE CONTRO IL REPARTO COVID SANITÀ LOCALE

21 29/03/2020 32 MESSAGGERO VENETO ALL'OSPIZIO DI LOVARIA ARRIVANO RINFORZI SANITÀ LOCALE

22 29/03/2020 35 MESSAGGERO VENETO PORDENONE "NOMINATI NUOVI MEDICI DI FAMIGLIA SCELTE E CAMBI SOLO PER TELEFONO" SANITÀ LOCALE 23 29/03/2020 37 IL GAZZETTINO DI PORDENONE LO PSICOLOGO AIUTA GLI OPERATORI DELLA CASA DI RIPOSO AD ARGINARE LO STRESS SANITÀ LOCALE

(3)

Altri 11 morti in regione Verso i 100 posti letto

nelle Terapie intensive

In Fvg sono 1.436 i contagi totali. Riccardi annuncia l'ulteriore potenziamento entro la prossima settimana per l'assistenza ospedaliera ai pazienti più gravi

Diego D'Amelio / TRIESTE

Nel susseguirsi quotidiano dei numeri regionali dell'e­

mergenza coronavirus, la cur­

va torna a salire, con undici nuove morti (il dato più alto di sempre) da registrare e un aumento di altri 119 casi posi­

tivi, che giungono così a quo­

ta 1.436 dall'inizio dell'epide­

mia. Pur essendo ben lonta­

no dai tragici livelli di altre re­

gioni settentrionali, l'impat­

to del Covid­19 non allenta la morsa in Friuli Venezia Giu­

lia e il vicepresidente Riccar­

do Riccardi annuncia che en­

tro la prossima settimana si arriverà a garantire cento po­

sti per la terapia intensiva, mentre l'Ordine dei medici di Trieste si appella alla giunta Fedriga per avere chiarezza sul numero di sanitari infetta­

ti nel corso di queste difficili settimane.

I casi di coronavirus accer­

tati toccano dunque quota 1.436. I dati per provincia so­

no così suddivisi: 530 a Udi­

ne, 452 a Trieste, 362 a Porde­

none, 85 a Gorizia e 7 in cor­

so di registrazione. Salgono ovviamente anche i guariti che sono ormai 229 (+15), tra guariti negativi al tampo­

ne e persone non ancora ne­

gative ma ormai senza più sin­

tomi. Colpisce però il dato dei decessi, con 11 nuove

morti, che portano a 87 il nu­

mero complessivo: ben 51 a Trieste (+6), 26 a Udine (+3), 9 a Pordenone (+2) e 1 Gorizia, con una media di 83 anni. Se sono 838 le perso­

ne che possono restare in iso­

lamento domiciliare, i ricove­

rati in reparti Covid­19 sono 223 (+1) e 59 (+2) sono quelli che si trovano in tera­

pia intensiva.

E proprio rispetto al piano di rafforzamento delle riani­

mazioni, Riccardi ha assicura­

to che entro alcuni giorni si potrà arrivare a cento posti letto sparsi sul territorio re­

gionale. "Se non ci fossimo at­

trezzati a livello di pianifica­

zione – dice il vicepresidente – per affrontare questa emer­

genza, non saremmo stati in grado di dare un importante aiuto alle strutture sanitarie della Lombardia ricoverando nelle nostre terapie intensive dieci pazienti gravi affetti da Covid­19". I posti sono arriva­

ti a 78 e nei prossimi giorni se ne allestirà un'altra ventina grazie alla conclusione dei la­

vori a Cattinara, come recita una nota della Regione.

Nell'incontro con i sindaci delle Valli e Dolomiti friula­

ne, che ha inaugurato il giro di confronto con i primi citta­

dini del Fvg, Riccardi è torna­

to ancora una volta sul tema della centralizzazione delle forniture dei dispositivi di protezione, non risparmian­

do critiche implicite al gover­

no: "Da questa scelta finora non si sono visti in tutto il Pae­

se risultati incoraggianti. Per questo motivo ogni Regione ha cercato di muoversi per proprio conto, come abbia­

mo fatto noi con un bando per l'acquisto di mascherine destinate alla popolazione e prodotte dalle aziende del territorio".

Ma la situazione degli ap­

provvigionamenti resta criti­

ca e il mondo della sanità è in fibrillazione. E così il presi­

dente dell'Ordine dei medici Dino Trento decide di scrive­

re a Riccardi e al direttore dell'Azienda sanitaria Anto­

nio Poggiana. A quest'ulti­

mo, i professionisti chiedono di "conoscere il numero dei medici dell'area giulia­

no­isontina ad oggi risultati contagiati da Covid­19". Un dato che i medici ancora non conoscono e che la Regione non diffonde nonostante le ri­

petute pressioni. Al vicego­

vernatore, Trento domanda invece di sapere "i criteri con cui viene decisa o meno l'ese­

cuzione del tampone diagno­

stico sull'operatore sanitario venuto a contatto con caso so­

spetto o accertato", ricordan­

do che la Federazione nazio­

nale degli Ordini dei medici richiama da tempo la necessi­

tà di sottoporre al test tutti i sanitari in sorveglianza atti­

va. Il medico e consigliere re­

gionale Walter Zalukar si au­

gura infine che davanti alla

"situazione esplosiva delle ca­

se di riposo" si intervenga quanto prima. ­

I NUMERI

DEL CONTAGIO IN FVG

Casi positivi 1.436 (+119) di cui

Trieste 452

Gorizia 85

Udine 530

Pordenone 362

altro/in fase di verifica verifica 7

Guariti 229

87 (+11)

Decessi

di cui

Trieste 51

Udine 26

Pordenone 9

Gorizia 1

Ricoveri in Terapia intensiva 59

Ricoveri in altri reparti 223

Persone in isolamento 838

domiciliare

Size: 357 cm2 AVE: € 10710.00

Publishing: 23562 Circulation: 20697 Readers: 138000

(4)

l'andamento quotidiano

Ieri è stato il giorno

col record dei decessi i morti sono undici

Il bilancio sale a 87 di cui 51 nella provincia di Trieste Torna ad aumentare il trend dei casi positivi: sono 1.436

Mattia Pertoldi / UDINE

Tornano a crescere legger­

mente, sia a livello numerico sia di percentuale, i contagia­

ti in Friuli Venezia Giulia, ma soprattutto, ieri, è stata la giornata con, purtroppo, il nu­

mero record di decessi in re­

gione, ben 11 in appena 24 ore.

Partiamo con la cifra dei nuovi casi di positività cre­

sciuti del 9% – venerdì era sta­

to del 7,6% e giovedì del 7,4% – rispetto alla giornata precedente. I positivi, infatti, salgono a mille e 436 persone con un balzo in avanti di 119 casi. Udine resta la provincia con la quantità più alta di con­

tagiati e cioè 530 (+43 rispet­

to a venerdì), seguita da Trie­

ste con 452 (+41), Pordeno­

nese con 362 (+30) e Gorizia con 85 (+6).

Il dato veramente negativo è, come accennato, quello le­

gato ai decessi considerato co­

me se ne siano registrati ben 11 – record da inizio pande­

mia – in una sola giornata. A

pagare il conto maggiore è Trieste con 51 persone scom­

parse (in aumento di 6 rispet­

to a due giorni fa), poi c'è Udi­

ne con praticamente la metà dei morti (26 e una crescita di 3 persone), Pordenone (9 e un aumento di 2) e infine Go­

rizia sempre ferma a un solo decesso. Notizie migliori, in­

vece, arrivano dal dato relati­

vo ai pazienti ricoverati nei nosocomi del Friuli Venezia Giulia e da quello complessi­

vo dei guariti. Per quanto ri­

guarda le ospedalizzazioni, nel dettaglio, queste sono pa­

ri a 282 pazienti (+3 rispetto a ieri), di cui 223 nei reparti di Malattie Infettive (+1) e 59 (+2) in quelli di Terapie in­

tensiva (comprensivi di 5 pa­

zienti trasferiti dalla Lombar­

dia). Le persone in isolamen­

to domiciliare sono diventate invece 838, in aumento di 90 pazienti rispetto a ieri. Non male infine, come accennato, anche il conto dei guariti.

Questi, nel dettaglio, salgono a quota 229 (+15 in un gior­

no), mentre quelli "ufficiali", cioè con doppio tampone ne­

gativo a distanza di una setti­

mana sono diventati 76 (+11 rispetto a venerdì).

A proposito di territorio, inoltre, ieri il vicepresidente, con delega alla Salute, Riccar­

do Riccardi si è rivolto ai sin­

daci del Friuli Venezia Giulia ricordando il lavoro svolto da inizio­crisi. "Se non ci fossi­

mo attrezzati a livello di piani­

ficazione per affrontare que­

sta emergenza – ha spiegato – non saremmo stati in grado di dare un importante aiuto alle strutture sanitarie della Lom­

bardia ricoverando nelle no­

stre Terapie intensive una se­

rie di pazienti gravi affetti da coronavirus". Affrontando il tema delle protezioni indivi­

duali, Riccardi ha rimarcato come il Governo centrale ab­

bia inserito le forniture tra i compiti della gestione com­

missariale nazionale. "Da questa scelta finora non si so­

no visti in tutto il Paese risulta­

ti incoraggianti – ha continua­

to Riccardi –. Per questo moti­

vo ogni Regione ha cercato di muoversi per proprio conto, come abbiamo fatto noi con un bando per l'acquisto di ma­

scherine destinate alla popo­

lazione e prodotte dalle azien­

de del territorio".

Riccardi, ribadendo la deci­

sione di affidare ai Comuni le modalità di distribuzione del­

le mascherine, ha manifesta­

to la piena disponibilità al confronto con i sindaci "nel ri­

spetto del principio di sussi­

diarietà che anima l'azione della Regione". Da un punto di vista clinico, il vicegoverna­

tore ha spiegato che in Friuli Venezia Giulia l'età media del­

le persone decedute a causa del coronavirus è di 83 anni e la mortalità è determinata an­

che dalla presenza di altre pa­

tologie. Infine, sulla questio­

ne relativa alle residenzeper anziani, la strategia della Re­

gione, dove possibile, è quel­

la del contenimento e della cu­

ra delle persone all'interno delle strutture attraverso un'unità specializzata ­.

Size: 950 cm2 AVE: € 28500.00

Publishing: 43843 Circulation: 36620 Readers: 231000

(5)

CASI, TAMPONI, MORTALITA': ITALIA, LOMBARDIA, VENETO E FVG A CONFRONTO dati al 27 marzo 2020

ITALIA LOMBARDIA VENETO FVG

casi totali 86.498 37.298 7.497 1.317

decessi 9.134 5.402 313 76

mortalità 10,6% 14,5% 4,2% 5,8%

tamponi eseguiti 394.079 95.860 83.267 11.841

tamponi positivi 21,9% 38,9% 9,0% 11,1%

tamponi/1.000 abit. 6,5 9,5 17,0 9,8

I CONTAGI IN FRIULI VENEZIA GIULIA

TOTALI 1.436 GUARITI 229

PORDENONE UDINE

GORIZIA

DECESSI 87

TRIESTE

RICOVERATI 282

L'emergenza in FVG

TRIESTE 452 PORDENONE 362

UDINE PORDENONE

UDINE 530 GORIZIA 85

GORIZIA

TRIESTE

Size: 950 cm2 AVE: € 28500.00

Publishing: 43843 Circulation: 36620 Readers: 231000

(6)

Meno della metà della mortalità lombarda Picco dei contagiati registrato mercoledì

Il confronto tra i dati del Friuli Venezia Giulia e quello delle altre regioni dimostra la minore incidenza del virus a livello locale

Riccardo De Toma / UDINE

In Italia il picco dei contagi è stato già raggiunto? E in Friuli Venezia Giulia, anche qui la curva ha incominciato la sua fase discendente? E prima an­

cora: come spiegare il 10% di vittime che conta l'Italia e le forti differenze tra regione e re­

gione? Qualche risposta in più, forse, si

può ottenere leggendo più approfondita­

mente l'evolu­

zione dei nu­

meri che di giorno in gior­

no fornisce la

Protezione Civile, con il suo bollettino serale, atteso col fia­

to sospeso dagli addetti ai lavo­

ri e dai milioni di italiani chiusi in casa nella speranza che l'of­

fensiva del virus cominci a per­

dere di forza.

LA MORTALITÀ

Uno dei dati più discussi in que­

sta drammatica fase è l'eleva­

tissima mortalità provocata dal virus in Italia: da qualche giorno la percentuale di morti rispetto ai casi (ufficiali) supe­

ra stabilmente il 10%, oltre il triplo dei valori registrati in Ci­

na e a livello mondiale prima dell'arrivo del virus in Italia. A condizionare pesantemente, e in negativo, questo dato è an­

cora la Lombardia, dove la mortalità sfiora addirittura il 14%. In Friuli Venezia Giulia ci attestiamo su un più conte­

nuto 5,7%, nel vicino Veneto

poco al di so­

pra del 4%.

Guardando all'estero, stu­

piscono in po­

sitivo, ma ali­

mentano nuo­

vi interrogati­

vi sul caso ita­

liano, i dati della Germania, dove la mortalità si assesta fi­

nora attorno allo 0,5%.

Il tasso dei decessi in Fvg si attesta al 5,7%

contro il 14% di Milano e il 4% del Veneto

VITTIME E TAMPONI

Spiegare queste differenze è impresa ardua per medici e scienziati, impossibile per un semplice articolo di giornale.

Di sicuro, però, analizzando i dati balzano all'occhio anche altre differenze. Su tutte quel­

la relativa ai tamponi: in Lom­

bardia, a fronte di oltre 10 mi­

lioni di abitanti e dei più gravi focolai italiani, ne sono stati fatti finora 96 mila, il 38% dei quali ha dato esito positivo.

Una percentuale elevatissima, segno che finora – ma negli ul­

timi giorni si è incominciato a cambiare rotta – i tamponi so­

no stati fatti soltanto in presen­

za di una sintomatologia rile­

vante. Tutt'altra strada ha scel­

to il Veneto, dove Luca Zaia ha fatto un ricorso molto maggio­

re ai test, tanto che degli 84 mi­

la seguiti (solo 11 mila in me­

no rispetto alla Lombardia) so­

lo il 9% ha dato esito positivo.

Il Friuli Venezia Giulia, con 12 mila tamponi eseguiti, ha un rapporto tra test e abitanti mol­

to vicino a quello lombardo, ma la percentuale di esiti posi­

tivi (l'11%) non si discosta mol­

to dal Veneto. A conferma che l'epidemia, almeno finora, ha colpito di meno la nostra regio­

ne rispetto ad altri territori ita­

liani.

IL CASO LOMBARDIA

Quanto alle polemiche sul nu­

mero dei test, è possibile che

un maggiore ricorso ai tampo­

ni consenta di individuare pri­

ma i malati e di limitare il con­

tagio. Ma è una strada sosteni­

bile con i numeri della Lombar­

dia? Difficile rispondere. È

molto probabile però che il nu­

mero reale di contagi in Lom­

bardia sia sensibilmente supe­

riore ai 40 mila fin qui emersi

dai test, e que­

sto spiega alme­

no in parte le punte di morta­

lità toccate in

quella regione.

Non a caso la Germania, do­

ve come detto la mortalità è

gia già attorno a quota 500 mi­

la tamponi, circa 100 mila in più dell'Italia, nonostante l'epi­

demia sia scoppiata con dieci giorni di ritardo rispetto al no­

stro Paese e i casi ufficialmen­

te registrati siano oggi meno della metà rispetto a quelli del bollettino della Protezione ci­

vile.

IL PICCO

L'altro grande interrogativo ri­

Il rapporto tra numero di test effettuati e abitanti in regione è tra i più alti d'Italia guarda il famoso picco. Prima di domandarsi se sia stato o meno raggiunto, forse sareb­

be il caso di spiegare cosa si in­

tende per picco. Se con la paro­

la si intende in numero massi­

mo di nuovi contagi registrati nella singola giornata, è auspi­

cabile che a livello nazionale sia stato toccato sabato 21 mar­

zo, quando l'incremento fu di 6 mila 557 ca­

si rispetto al giorno prece­

dente. Nelle quattro gior­

nate successi­

ve la prima ve­

ra inversione di tendenza, con valori compresi tra i 4 mila 800 e i 5 mila 600 casi, prima degli incrementi di giovedì, ve­

nerdì e ieri, quando il valore è oscillato attorno a quota 6 mi­

la. La tendenza sembra comun­

que al ribasso, sebbene il nu­

mero dei nuovi contagi sia an­

cora molto superiore a quello delle guarigioni e anche, pur­

troppo, della somma tra guari­

gioni e decessi, tanto che il nu­

mero di "attualmente positivi"

continua ad aumentare a un ritmo giornaliero di 3 mila

Size: 683 cm2 AVE: € 20490.00

Publishing: 43843 Circulation: 36620 Readers: 231000

(7)

ITALIA FVG ITALIA FVG

casi increm. increm. positivi casi increm. increm.positivi 1 casi increm. increm. positivi casi increm. increm. positivi data totali giorn. % (*) totali giorn. % (*) 6 data totali giorn. % (*) totali giorn. % (*)

n.c.

1.128 240 27,0% 1.049 1 1 15­mar 24.747 3.590 17,0% 20.603 347 46 15,3% 316

29­feb 9

500,0%

1.694 566 50,2% 1.577 6 6 16­mar 27.980 3.233 13,1% 23.073 386 39 11,2% 346

01­mar 13

9 50,0% 17­mar

2.036 342 20,2% 1.835 3 31.506 3.526 12,6% 26.062 394 8 2,1% 347

02­mar 18

13 4 44,4% 18­mar

2.502 466 22,9% 2.263 35.713 4.207 13,4% 28.710 462 68 17,3% 416

03­mar 21

38,5%

18 5 19­mar

3.089 587 23,5% 2.706 41.035 5.322 14,9% 33.190 599 137 29,7% 522

04­mar 28

16,7%

3.858 769 24,9% 3.296 21 3 20­mar 47.021 5.986 14,6% 37.860 656 57 9,5% 555

05­mar 39

47,6%

4.636 778 20,2% 3.916 31 10 21­mar 53.578 6.557 13,9% 42.681 790 134 20,4% 666

06­mar 53

35,5%

5.883 1.247 26,9% 5.061 42 11 22­mar 59.138 5.560 10,4% 46.638 874 84 10,6% 738

07­mar 89

35,7%

7.375 1.492 25,4% 6.387 57 15 23­mar 63.927 4.789 8,1% 50.418 930 56 6,4% 771

08­mar 110

93 36 63,2% 24­mar

9.172 1.797 24,4% 7.985 69.176 5.249 8,2% 54.030 992 62 6,7% 848

09­mar 110

24,7%

116 23 25­mar

10.149 977 10,7% 8.514 74.386 5.210 7,5% 57.521 1.139 147 14,8% 911

10­mar 148

8,6%

12.462 2.313 22,8% 10.590 126 10 26­mar 80.539 6.153 8,3% 62.013 1.223 84 7,4% 954

11­mar 236

32,5%

15.113 2.651 12.839 167 41 27­mar 86.498 5.959 66.414 1.317 94 1.027

12­mar 21,3% 271 7,4% 7,7%

53,9%

17.660 2.547 16,9% 14.955 257 90 28­mar 92.472 5.974 6,9% 70.065 1.436 119 9,0% 1.120 13­mar

17,1%

21.157 3.497 19,8% 17.750 301 44

14­mar * al netto di guarigioni e decessi

Size: 683 cm2 AVE: € 20490.00

Publishing: 43843 Circulation: 36620 Readers: 231000

(8)

La testimonianza di un quarantenne triestino, tra i primi a contrarre il Covid 19. "È accaduto un mercoledì sera durante una cena tra amici. Da allora una girandola di attese e tamponi"

"Io, ammalato da un mese tra guarigioni illusorie

e test sempre positivi"

IL CASO

Micol Brusaferro

D. ha quarant'anni ed è uno dei primi ad aver contratto il Co­

vid19 a Trieste. Og­

gi sta bene, non ha mai avuto bisogno di un ricovero ospeda­

liero, ma a un mese dal conta­

gio risulta ancora positivo.

Tre i tamponi ai quali è stato sottoposto finora, l'ultimo so­

lo qualche giorno fa. E un quar­

to verrà effettuato nei primi giorni di aprile.

Un racconto, il suo, che mo­

stra come chi è guarito abbia bisogno spesso di un lungo pe­

riodo di quarantena, per usci­

re completamente dall'incubo coronavirus, anche per non contagiare altre persone. Ma fa capire anche il reale rischio della presenza di tanti asinto­

matici in giro. "La data del pre­

sunto contagio è sabato 29 feb­

braio ­ racconta ­ durante una cena tra amici, in un locale.

Qualche giorno dopo, merco­

ledì 3 marzo, ho accusato i pri­

mi sintomi, dolori muscolari e alterazione. Giovedì e venerdì la febbre è salita, sabato anco­

ra qualche linea e poi sono sta­

to bene. Non ho mai avuto tos­

se, mal di gola, raffreddore o altri disturbi legati alla respira­

zione. Nessun problema gra­

ve e anche la temperatura non è mai stata troppo elevata, quindi non mi sono preoccupa­

to. Sono stati i tipici segnali di quella che sembrava una bana­

le influenza, anche se, a diffe­

renza di altre volte, ho avuto mal di testa e un senso di debo­

lezza molto forte".

Qualche giorno dopo uno degli amici con cui aveva con­

diviso quella serata di fine feb­

braio lo chiama. È stato male ed è risultato positivo al Co­

vid19. "Ero proprio accanto a lui durante la cena, avevo avu­

to la febbre, ho pensato di con­

tattare prima il numero verde che era stato istituito e poi l'A­

zienda sanitaria. Mi hanno as­

sicurato che avrebbero prov­

veduto ad avvisare anche le al­

tre persone presenti alla cena.

A quel punto, l'8 marzo, ho fat­

to il primo tampone. Positi­

vo".

Ma l'uomo ormai sta bene e non si preoccupa troppo. Re­

sta ovviamente a casa, come disposto dai sanitari, in attesa

che l'esame risulti negativo.

"Ho rifatto la procedura il 15 marzo, e poi nuovamente il 26. Sempre positivo. Ora at­

tendo un ulteriore tampone, fissato al 2 aprile. E se final­

mente il risultato sarà negati­

vo ­ spiega ­ dovrò ripeterlo il giorno dopo, per confermare con sicurezza l'esito. A quel punto potrò dire di esserne fuori. Domani, 29 marzo, sarà un mese dal contagio. Nel frat­

tempo comunque sono miglio­

rato e non ho avuto più febbre o altro".

Come D. anche altre perso­

ne sono risultate positive suc­

cessivamente all'apparente guarigione. Alcune poi, nei tamponi, hanno avuto prima un esito negativo e poi ancora positivo. Ma c'è anche chi, pur essendo entrato in contatto con una persona colpita dal vi­

rus, di fatto non ha manifesta­

to alcun sintomo pur essendi risultato positivo al test. E an­

cora c'è chi ha sofferto di qual­

che leggero malessere, ma non si è preoccupato troppo.

"Ricordo nei primi giorni di marzo qualche amico con mal

di gola ­ aggiunge l'uomo ­ ma eravamo in un contesto diver­

so da quello attuale, chissà se qui piccoli segnali erano legati a un potenziale contagio".

Per D. comunque, come det­

to, il peggio è passato. "Conti­

nuo a casa la quarantena co­

me stabilito, sperando che il prossimo tampone sia negati­

vo. Dai sanitari ricevono una telefonata ogni giorno ­ ag­

giunge ­. Chiedono come sto, la temperatura e se si sono ma­

nifestati nuovamente i sinto­

mi. Il monitoraggio è effica­

ce". ­

"I primi sintomi sono stati dolori muscolari e alterazione. Il giorno dopo la febbre è salita"

"Ovviamente ho

pensato ad un'influenza, poi dopo aver parlato con un amico ho capito"

"Sono in quarantena dal 3 marzo e ogni giorno ricevo la chiamata di controllo dei sanitari"

Size: 323 cm2 AVE: € 9690.00

Publishing: 23562 Circulation: 20697 Readers: 138000

(9)

in consiglio

Commissione

"fantasma"

Si accende lo scontro

TRIESTE

Riunire urgentemente la Terza commissione Salute del Consiglio regionale, per­

ché è necessario che il vice­

presidente Riccardo Riccar­

di riferisca quanto la Regio­

ne sta facendo per fronteg­

giare l'emergenza coronavi­

rus. La richiesta arriva da tut­

te le forze di opposizione e scatena subito la polemica con il centrodestra.

Pd, Cittadini, Open Fvg, Movimento 5 stelle e Patto per l'autonomia chiedono congiuntamente di ascolta­

re Riccardi, la direttrice cen­

trale Gianna Zamaro e il coordinatore del comitato scientifico che supporta la Regione nella battaglia con­

tro il Covid­19. Per tutti par­

la la consigliera dem Maria­

grazia Santoro: "In questo momento di massima emer­

genza sanitaria, democra­

zia e condivisione delle in­

formazioni diventano estre­

mamente importanti. Il Con­

siglio deve essere un interlo­

cutore privilegiato dell'azio­

ne della Regione, per dove­

re di trasparenza e al fine di agevolare i contributi di tut­

ti".

Non la prende affatto be­

ne il presidente della com­

missione Ivo Moras, che non convoca l'organo da quattro mesi: l'ultima seduta risale al 26 novembre. Il leghista invita il Pd a farsi "un esame di coscienza e, anziché conti­

nuare a scaricare le respon­

sabilità sulla Regione, inizi a difendere l'interesse dei cit­

tadini chiedendo a Roma di onorare i propri impegni".

Moras denuncia "la grave ca­

renza di presidi per affronta­

re l'emergenza Covid­19, imputabile al governo che ha deciso di centralizzare ac­

quisto e consegna di mate­

riali. La conferma giunge dalle pesanti critiche mosse all'operato dell'esecutivo an­

che da parte di governatori politicamente allineati qua­

li De Luca ed Emiliano". ­

D.D.A

Size: 97 cm2 AVE: € 2910.00

Publishing: 23562 Circulation: 20697 Readers: 138000

(10)

Friuli Venezia Giulia

Dieci malati dalla Lombardia Altri undici decessi in 24 ore

In Friuli Venezia Giulia ci

sono 78 posti letto di T erapia intensiva

esclusivamente dedicati al

trattamento dei pazienti positivi al Covid­19. Entro la fine della prossima

settimana, grazie agli ulteriori 22 spazi che

saranno ricavati

all'ospedale di Cattinara (Trieste), si arriverà a toccare quota cento.

Attualmente risultano

occupati 59 posti, ma solo 49

sono stati destinati ai malati

residenti in regione. Dieci infatti, da quando la

Lombardia è entrata nel

cuore dell'emergenza sono stati occupati da altrettanti pazienti provenienti dalle province di Cremona, Lodi e Bergamo. Cinque sono

impegnati da persone positive al Covis­19 e

altrettanti destinati a

pazienti con altre patologie gravi. «Se non ci fossimo

attrezzati a livello di

pianificazione per affrontare questa

emergenza non saremmo

stati in grado di dare un importante aiuto alle

strutture sanitarie della Lombardia». Sono 1436 i

casi positivi al Coronavirus in Fvg, con un incremento di 119 unità rispetto a venerdì.

Undici i decessi in 24 ore, che portano a 87 il numero complessivo di morti. Il dato più alto è quello registrato nell'area di Trieste con 51 decessi, seguito da Udine (25), Pordenone (10) e Gorizia (1).

Size: 114 cm2 AVE: € 14706.00

Publishing: 62734 Circulation: 54123 Readers: 535000

(11)

A Trieste contagi tre volte più alti

di quelli registrati nell'Isontino

Nel capoluogo regionale 1,9 casi positivi ogni mille abitanti Fvg ai primi posti in Italia per numero di sanitari infettati

Marco Ballico / TRIESTE

I positivi al coronavirus nella Venezia Giulia, dopo l'aggior­

namento di ieri, sono 537 tra i 452 della provincia di Trie­

ste e gli 85 della provincia di Gorizia. Il contagio ha colpi­

to molto più il capoluogo re­

gionale che l'Isontino, come conferma anche il dato relati­

vo all'incidenza del Covid­19 rispetto alla popolazione: in provincia di Trieste si conta­

no 1,9 positivi ogni 1.000 re­

sidenti, il triplo di quanto ac­

cade in provincia di Gorizia (0,6).

È passato esattamente un L'età media degli ammalati in regione è 59 anni contro i 54 della Sardegna mese da quando anche il Friu­

li Venezia Giulia ha dovuto fare i conti con il virus che, partito dalla Cina, ha ormai invaso il mondo. Il primo con­

tagiato è stato proprio un uo­

mo di Gorizia, dipendente di Hera. Era sabato 29 febbraio e nessuno sembrava aspettar­

si quello che sarebbe poi suc­

cesso. Tanto che quella sera, oltre alle informazioni sulla salute, comunque buona, dell'interessato, la Regione ribadiva l'intenzione di ria­

prire scuole, musei, cinema e teatri.

Da allora, purtroppo, mol­

to è cambiato. Si sono contati centinaia di positivi, decine di ospedalizzati, posti occu­

pati in Terapia intensiva, de­

ceduti. Il bollettino di sorve­

glianza integrata dell'Istitu­

to superiore della sanità mo­

stra due volte alla settimana la mappa delle aree della re­

gione colpite dal virus. Non vengono però resi noti i con­

tagi nei singoli comuni, un dato che è stato possibile re­

cuperare per la provincia di Gorizia, non per quella di Trieste, con i sindaci che han­

no preferito mantenere la ri­

servatezza.

L'approfondimento è dun­

que possibile solo per l'Isonti­

no. Gradisca con 1,55 positi­

vi ogni 1.000 residenti è il co­

mune con più casi, seguono Turriaco (1,40) e San Pier d'I­

sonzo (1). Incidenza superio­

re alla media anche per San Canzian (0,97), per il capo­

luogo (0,96, con il sindaco Rofoldo Ziberna che informa che ieri si riscontrava un caso in meno del giorno preceden­

te, probabilmente per un se­

condo tampone risultato ne­

gativo) e infine per Ronchi dei Legionari (0,67). Sotto la media provinciale sono inve­

ce Savogna (0,59), Capriva (0,58), Grado (0,50), Sagra­

do (0,46), Staranzano (0,41), Monfalcone (0,35) e Cormons (0,27).

Il bollettino dell'Iss monito­

ra anche il trend dei contagi di medici e infermieri. Con la precauzione di una fotogra­

fia penalizzata da dati che non arrivano in maniera omogenea delle regioni, dal­

la diversa diffusione del vi­

rus nel Paese e conseguenti strategie sui test cui sottopor­

re la popolazione, il Fvg risul­

ta ai primi posti della classifi­

ca. A risultare positivi al Co­

vid­19, nell'aggiornamento di giovedì 26 marzo, sono 127 sanitari regionali, il 13,8% del totale dei conta­

giati nel territorio. Una per­

centuale inferiore solo a quel­

le della Sardegna (41,8%, molto probabilmente troppo alta rispetto alla realtà, è lo stesso Iss ad avvertire che al­

cune informazioni sono in­

complete) e del Molise (28,8%). Dietro al Fvg nell'in­

cidenza di contagi del perso­

nale del servizio socio­sanita­

rio ci sono la Lombardia (13,1%), la Provincia di Bol­

zano (12,2%) e la Calabria (10,3%). In coda la Valle d'Aosta (0,5%), il Piemonte (0,4%), la Campania (0,1%), ma anche il Veneto

ha una percentuale molto bassa (1,6%).

L'istituto informa inoltre dell'età media degli ammala­

ti. Lombardia, Liguria e Mar­

che fanno segnare il dato più alto (65 anni), quindi Provin­

cia di Trento e Piemonte (63), Emilia Romagna (62), Toscana (61) e Abruzzo (60). I contagiati del Fvg han­

no in media 59 anni, mentre i pazienti più giovani sono quelli della Sardegna (54), dell'Umbria (54) e della Basi­

licata (46).

Guardando invece ai nu­

meri aggiornati di ieri, la no­

stra regione (223 ricoverati con sintomi, 59 posti occupa­

ti in terapia intensiva) si col­

loca a metà dell'amara classi­

fica degli ospedalizzati ogni 100.000 abitanti (23,2 in Fvg, la media italiana è di 50,6). La Lombardia è addi­

rittura a 124, seguono Valle d'Aosta (92,3), Emilia Roma­

gna (89,9), Piemonte (81,1) e Liguria (77,3). Le regioni meno colpite sono la Basilica­

ta (8), la Sardegna (7,1) e la Calabria (6,6). La Lombar­

dia conta anche il maggior numero di decessi: 59,1 ogni 100.000 residenti. Valle d'Aosta (32,6) ed Emilia Ro­

magna (30,1) hanno pure un'incidenza alta rispetto al­

Size: 600 cm2 AVE: € 18000.00

Publishing: 23562 Circulation: 20697 Readers: 138000

(12)

la popolazione. Il Fvg è a 7,2 su una media nazionale di

16,6. ­ I CONTAGI NELLA VENEZIA GIULIA

POSITIVI OGNI 1.000 POSITIVI RESIDENTI RESIDENTI

10

Gradisca d'Isonzo 6.468 1,55

Turriaco 4 2.854 1,40

San Pier d'Isonzo 2 2.005 1,00

San Canzian d'Isonzo 6 6.203 0,97

Gorizia 33 34.336 0,96

Ronchi dei Legionari 8 11.928 0,67

Savogna 1 1.690 0,59

1

Capriva del Friuli 1.718 0,58

Grado 4 8.080 0,50

1

Sagrado 2.197 0,46

Staranzano 3 7.256 0,41

10

Monfalcone 28.453 0,35

Cormons 2 7.302 0,27

TOTALE PROVINCIA 85 139.403 0,61

Trieste ­­­ 204.267 0

Monrupino ­­­ 865 0

Duino ­­­ 8.471 0

San Dorligo ­­­ 5.760 0

­­­

Sgonico 2.068 0

Muggia ­­­ 13.062 ­­­

452

TOTALE PROVINCIA 234.493 1,9

Size: 600 cm2 AVE: € 18000.00

Publishing: 23562 Circulation: 20697 Readers: 138000

(13)

Sanificazione

delle ambulanze con l'ozono:

già 100 interventi

Decolla il servizio delle carrozzerie a Codroipo e Remanzacco Utilizzato anche per veicoli delle forze dell'ordine, vigili e Pc

Nicoletta Simoncello / UDINE

È stato lanciato da poco più di una settimana ed è già de­

collato: promosso da due car­

rozzerie friulane e certificato dal Ministero della Salute, il servizio di sanificazione dei veicoli con l'ozono ha già pas­

sato in rassegna quasi un cen­

tinaio di mezzi fra ambulan­

ze, veicoli delle forze dell'or­

dine, dei vigili del fuoco e del­

la Protezione civile. Comple­

tamente gratuita per gli ope­

ratori che fronteggiano il Co­

vid­19, la collaborazione con la Carrozzeria Revolution Team, di Remanzacco, e la M&C Carwash, di Codroipo, continuerà fino al termine dell'emergenza sanitaria.

Fra le venti carrozzerie par­

te dell'Associazione Detai­

ling Italia, sono già circa 700 le sanificazioni effettuate nel­

la cornice dell'epidemia che tiene sotto scacco l'intero Pae­

se, e non solo. Gli interni dei veicoli trattengono milioni di particelle e agenti patogeni trasportati ogni giorno dall'a­

ria, dalle persone e dagli ani­

mali: i tessuti e i sedili assor­

bono i cattivi odori, mentre la tappezzeria e i seggiolini at­

traggono batteri e allergeni.

La sanificazione con l'ozono consente di effettuare una pu­

lizia più profonda rispetto a quella tradizionale, perché uccide più del 99 per cento dei germi e dei batteri. Non solo. Recenti studi, inoltre, hanno dimostrato che l'ozo­

no riesce a "disattivare" il Co­

vid­19 distruggendo la mem­

brana che lo riveste e renden­

dolo così innocuo e privo di possibilità di riprodursi.

"Dopo aver diffuso la pro­

posta di sanificazione gratui­

ta dei mezzi abbiamo subito iniziato a lavorarci: i primi giorni sono stati più blandi ma poi, con il tam tam sul ter­

ritorio, abbiamo riscosso un grande apprezzamento. Fino­

ra abbiamo sanificato quasi cento mezzi", spiega Simone Samaro, titolare della Carroz­

zeria Revolution Team. "Sia­

mo molto soddisfatti di poter contribuire in questa situazio­

ne complessa e drammatica, siamo felici del risultato e continueremo a prestare il servizio, sempre gratuito, fi­

no alla fine dell'emergenza – aggiunge Samaro –. Il riscon­

tro è più che positivo e ciò ci riempie di gioia: qualche gior­

no fa dalla Questura, che ha portato alcuni propri mezzi a sanificare, siamo stati classifi­

cati come "loro angeli". Ognu­

no di noi dà una mano come può".

Nelle due carrozzerie friu­

lane si lavora a pieno regime, quindi. "Negli ultimi due gior­

ni abbiamo sanificato un vei­

colo dietro l'altro, dalle 8 alle 17 senza fermarci – conclude Samaro –. In questa situazio­

ne consigliamo, in assenza di particolari necessità, di sanifi­

care i mezzi ogni quindici giorni". ­

Sanificazione con l'ozono anche per gli interni dei veicoli

Size: 700 cm2 AVE: € 21000.00

Publishing: 43843 Circulation: 36620 Readers: 231000

(14)

Size: 700 cm2 AVE: € 21000.00

Publishing: 43843 Circulation: 36620 Readers: 231000

(15)

La guerra al contagio

Il giorno nero: 11 vittime Due decessi in provincia

`Tra i morti un vecchio alpino di Sesto al Reghena e un canevese di 73 anni

ex dipendente delle poste. Tra i contagiati anche un operaio del Comune

AUMENTANO I MORTI

PORDENONE La decima vittima del

Coronavirus in provincia di Por­

denone era un alpino. L'undicesi­

ma un ex dipendente delle poste di Caneva. Il vecchio alpino ave­

va visto con i suoi occhi di adole­

scente e poi di giovane gli orrori della Seconda guerra mondiale.

A sconfiggerlo, a 91 anni, è stato proprio il nemico che si vuole scacciare con forza da un territo­

rio prostrato. Andrea Azzano, cittadino di Ramuscello (Sesto al Reghena) è morto all'ospedale Santa Maria degli Angeli di Por­

denone, nel reparto dedicato al Covid­19. Non era in Terapia in­

tensiva. Aveva la tessera del gruppo alpini di Bagnarola e Ra­

muscello dal 1980 e il 31 luglio dell'anno scorso, data del suo no­

vantesimo compleanno, proprio una delegazione della sezione Ana si era presentata a casa sua per gli auguri. Ora Andrea Azza­

no è "andato avanti", lasciando la moglie Natalina, la figlia An­

dreina e il figlio Mauro. Il secon­

do morto di ieri, invece, si chia­

mava Giacomo Casagrande, 73 anni. Era di Caneva dove era mol­

to conosciuto perchè, tra le altre cose, aveva lavorato in Posta. È il terzo morto di Caneva a causa del virus.

IL BILANCIO

La giornata di ieri è stata se­

gnata in negativo dal peggior da­

to riguardante i decessi dall'ini­

zio dell'emergenza. In regione il Coronavirus (unito ad altre pato­

logie preesistenti) ha mietuto 11 vittime. Il dato più alto è quello registrato nell'area di Trieste con 51 decessi, seguito da Udine (25), Pordenone (10) e Gorizia (1).

Sono 1436 i casi accertati positivi al coronavirus in Friuli Venezia Giulia, con un incremento di 119 unità rispetto a venerdì. Il dato però si deve necessariamente spiegare unendo ai nuovi positi­

vi anche i molti tamponi in più effettuati negli ultimi giorni. Si può dire quindi che la curva sia stabile. I guariti in totale sono 76, mentre i guariti clinicamente (senza più sintomi ma non anco­

ra negativi al tampone) sono 153.

Sono 59 (due in più rispetto alle 24 ore precedenti, le persone che attualmente si trovano in terapia intensiva, mentre i pazienti rico­

verati in altri reparti risultano es­

sere 223. Le persone in isolamen­

to domiciliare sono 838.

L'ALLARME

La situazione che preoccupa di più in tutta la provincia di Por­

denone è quella che riguarda la casa di riposo Micoli­Toscano di Zoppola. Anche ieri, infatti, dalla residenza per anziani della fra­

zione zoppolana sono arrivate notizie non confortanti. Conti­

nua a salire il numero degli ospi­

ti contagiati, che ieri sono diven­

tati ufficialmente 15, ma cresce anche la quota di anziani che so­

no stati trasportati in ospedale per ricevere cure più incisive:

ora sono quattro in totale. Otto, invece, gli operatori sanitari con­

tagiati tra i dipendenti e i colla­

boratori della struttura. L'Azien­

da sanitaria effettuerà un nuovo giro di tamponi a tappeto.

IN PROVINCIA

Un operaio del Municipio di Pordenone è risultato positivo al Coronavirus. Si trova ricoverato all'ospedale Santa Maria degli Angeli, ma non è in gravi condi­

zioni. Altri due dipendenti del Comune sono stati messi in isola­

mento preventivo. Contenuto, se­

condo i dati diffusi nella serata di ieri dalla Prefettura di Pordeno­

ne, l'aumento dei nuovi casi posi­

tivi in provincia di Pordenone.

La quota di contagiati è salita a 346 persone, venti in più rispetto alla rilevazione precedente. No­

vantadue persone sono ricovera­

ti in ospedale, di cui 78 a Porde­

none, nove a Udine, due a Trieste e tre a Gorizia. In isolamento do­

miciliare e positive al Coronavi­

rus ci sono 254 persone, mentre la quota dei comuni coinvolti è rimasta ferma a 34 su 50. I citta­

dini coinvolti nell'emergenza, tra positivi e isolati in modo pre­

ventivo, sono 912. Più di 500 le persone sorvegliate ma non posi­

tive.

Marco Agrusti

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Size: 423 cm2 AVE: € 54567.00

Publishing:

Circulation:

Readers:

(16)

Silvia Franceschi, per 18 anni all'Oms, sullo stato della lotta al virus

L'epidemiologa del Cro:

"Speranza dal vaccino"

L'INTERVISTA

MARTINA MILIA

Solo grandi studi epide­

miologici potranno far­

ci capire quanto tra­

smissibile e grave sia il Covid 19, ribattezzato Sars­CoV­2, e dare un senso ai numeri. Studi caldeggiati da 5 ex direttori dell'Istat (Di Vico, Corriere della Sera 27 marzo) la cui valenza è sostenuta an­

che dall'epidemiologa porde­

nonese Silvia Franceschi, diret­

tore scientifico (facente fun­

zione) del Cro di Aviano e Visi­

ting professor di epidemiologi­

cal cancer research, alla Ox­

ford University. "Per farlo, pe­

rò, – spiega Franceschi – biso­

gna ricorrere alla sierologia e quindi allo studio di campioni di sangue in individui rappre­

sentativi della popolazione ge­

nerale. Quello che, dando prio­

rità all'emergenza sanitaria, fi­

nora non si è potuto fare".

Dottoressa, cosa possia­

mo dire oggi della diffusione del virus?

"Molto varia, anche da noi.

Se partiamo dai dati (pur im­

perfetti) dei casi sul numero di abitanti, globalmente (su 80 mila casi registrati) l'inciden­

za cumulativa del Covid­19 in Italia è stata di circa 1,3 per mil­

le abitanti. In regione (1223 ca­

si) abbiamo avuto un caso ogni mille abitanti. In Lombar­

dia i positivi sono il 3.5 per mil­

le. Se poi ci spostiamo sul nu­

mero dei tamponi eseguiti, in

Fvg abbiamo l'11% di positivi­

tà e in Lombardia il 40%".

Come si leggono numeri così diversi?

"Per capirlo dobbiamo fare un passo indietro. Le due cose da sapere davanti a una nuova infezione sono la sua trasmissi­

bilità e la sua gravità. Fortuna­

tamente nella storia, di rado, questi due elementi sono anda­

ti di pari passo. La Sars (2002­2003) fu molto grave, ma poco trasmissibile. L'in­

fluenza suina(H1N1), che si sviluppò in Messico, creò un sacco di allarme nel 2009 per­

ché il virus assomigliava a quel­

lo della tragica influenza spa­

gnola. In realtà era un virus molto trasmissibile, ma poco grave. Il problema è che, con la Sars­Cov2 siamo ancora mol­

to incerti su entrambe queste caratteristiche".

Come si fa a determinare il vero impatto del virus?

"Anche qui servono due co­

se: un test che diagnostichi la presenza di un'infezione in cor­

so, come il tampone orofarin­

geo nel caso del Covid­19, e un test che rilevi se un soggetto è stato mai infettato, cioè se ha gli anticorpi contro quell'infe­

zione nel siero. I test virali sul tampone sono stati sviluppati e commercializzati rapida­

mente per la loro importanza clinica, ma non ci dicono quale percentuale di persone abbia avuto l'infezione virale, anche

senza accorgersene. Per capi­

re trasmissibilità e gravità del Covid 19 e il futuro di questa pandemia abbiamo bisogno di grandi studi sia su soggetti sup­

posti sani che malati e che in­

cludano campioni di sangue".

Perché non sono stati fat­

ti?

"L'emergenza è stata dimi­

nuire la circolazione del virus e salvare vite umane. Inoltre, solo recentissimamente si in­

comincia ad avere test di quali­

tà per gli anticorpi del Co­

vid­19. Spero qualche studio di questo tipo sia già in corso, magari in Asia, e che possa ini­

ziare presto anche da noi".

Una delle poche cose che sappiano del coronavirus è che è letale per le persone più fragili, anziani e malati.

Come si proteggono queste persone?

"Posso dire che al Centro di Riferimento Oncologico di Aviano abbiamo subito messo in atto una rete di misure an­

ti­contaminazione molto strin­

genti, che oggi ci permettono di garantire un'assistenza in si­

curezza ai pazienti oncologi­

ci".

Si sta parlando di vaccino.

Diventerà realtà?

"In questo momento all'Oms, dove ho lavorato per 18 anni, ci sono 50 vaccini can­

didati e di questi già due in spe­

rimentazione umana. Sono in­

teressanti perché uno sfrutta

l'adenovirus (virus innocuo) come vettore e l'altro è stato realizzato con la nanotecnolo­

gia. Agenzia Europea del Far­

maco (Ema) ne sta valutando qualche decina".

Si ritiene ottimista?

"Vedo la disponibilità di uno o più vaccini contro il Co­

vid­19 molto probabile in tem­

pi più brevi del solito. La sfida sarà poi la loro sperimentazio­

ne e utilizzazione su larga sca­

la: contrariamente a quello che molti pensano, i vaccini non sono molto attraenti per le grandi industrie farmaceuti­

che. Sono molto costosi da mettere a punto, richiedono enormi studi clinici per valu­

tarne l'efficacia e la sicurezza.

Alla fine i vaccini rendono me­

no di molti dei farmaci di nuo­

va generazione. In verità, tut­

ta la prevenzione è poco profit­

tevole. Fortunatamente ci so­

no Alleanze di pubblico­priva­

te, come Oms e Gavi (cui aderi­

sce anche l'Italia), che sosten­

gono molto le vaccinazioni, so­

prattutto nei paesi poveri. Ma mi faccia aggiungere una cosa sul vaccino".

Prego.

"Ci sono studi abbastanza promettenti su vaccini anti­in­

fluenzali (e non solo) per via orale. Questo potrebbe davve­

ro migliorare la risposta alle pandemie perché facilitereb­

be molto programmi vaccinali di massa". ­

Size: 307 cm2 AVE: € .00

Publishing:

Circulation:

Readers:

(17)

Picco delle emergenze In un solo giorno

quattromila telefonate

`Gli operatori della Sores al 112 devono gestire gli ammalati infetti, ma

anche altri interventi. Mione: "Le decisioni vanno prese rapidamente"

L'INTERVISTA

PORDENONE Non hanno volto, ma

la loro voce in questi giorni di emergenza l'hanno conosciuta migliaia di friulani. Sono gli ope­

ratori della Sores di Palmanova, la Sala operativa regionale per l'emergenza sanitaria guidata dal dottor Vincenzo Mione. An­

che per loro sono momenti drammatici e faticosi. L'impatto dell'emergenza è forte, anche perché questi infermieri cono­

scono benissimo le condizioni , oltre che i rischi, a cui sono sot­

toposti i colleghi che lavorano nelle terapie intensive e nei re­

parti Covid­19. Dal 22 febbraio, dopo le notizie dei primi casi gra­

vi e dei decessi in Lombardia e Veneto, le telefonate alla Sores sono triplicate, se non quadru­

plicate. Il 24 febbraio i contatti hanno avuto una nuova impen­

nata. E il 9 marzo, in 24 ore, han­

no gestito 4.100 tra richieste di informazione, colloqui con per­

sone che presentavano i sintomi del virus e attività ordinaria.

I RINFORZI

Prima che emergessero le cri­

ticità legate al Covid­19, la cen­

trale operativa era tarata per ge­

stire situazioni di routine. Im­

provvisamente è stata travolta da richieste che, seppur filtrate dal Nue 112, rischiavano di far passare in secondo piano soccor­

si di natura traumatica o nei con­

fronti, ad esempio, di persone colpite da infarto o da ictus. La centrale è stata rinforzata con la presenza di infermieri che potes­

sero dare una prima risposta al­

le paure di chi ha bisogno di indi­

cazioni precise e rassicurazioni.

Per questo è stata potenziata la squadra della Sores: 8 persone di giorno e altre 6 di notte; profes­

sionisti altamente formati, in grado di sopportare stress pazze­

schi e che, proprio per le caratte­

ristiche della gestione dei soc­

corsi, non sono intercambiabili, perché non ci si improvvisa ope­

ratori del (ex per noi del Fvg) 118.

L'EMERGENZA

Il picco dell'attività? Dalle 9 al­

le 14 e dalle 18 alle 22. Gli infer­

mieri hanno saputo reggere al sovraccarico di lavoro, ma an­

che all'inaspettata evacuazione temporanea della sala operativa a causa di un caso di positività al Coronavirus. Nel giro di quattro ore Mione e gli operatori hanno gestito trasloco, continuato a ri­

spondere alle richieste di soccor­

so, sanificato la centrale e ripri­

stinato il servizio, che sin dalle prime ore del mattino ha rico­

minciato a gestire l'enorme flus­

so di telefonate dall'interno della sala. Da un mese, ormai, si tratta di colloqui particolari, che non si esauriscono in trenta secondi con l'invio di un'ambulanza. Il paziente che sospetta di avere il virus viene interrogato sui sinto­

mi e deve fornire tutte quelle in­

dicazioni che possono essere uti­

li per adottare adeguate misure comportamentali. "Conscio che in altri contesti l'emergenza sa­

nitaria ha avuto risvolti profes­

sionalmente decisamente più drammatici – osserva Mione – il personale di Sores ha affrontato questo momento con spirito di servizio cercando di rispondere

al meglio alle esigenze e alle an­

sie della popolazione".

IL RISCHIO

Quando ricevi, una dietro l'al­

tra, oltre 600 richieste di infor­

mazione e quasi 500 telefonate di presunti contagiati, devi stare attento a non trascurare quei pa­

zienti che hanno problemi sani­

tari che non perdonano ritardi e hanno bisogno di altri approcci e tempi di risposta immediati.

Da questo punto di vista è fonda­

mentale il filtro telefonico. Per fortuna, con la maggior parte delle persone confinate in casa e la maggior parte della attività produttive chiuse, sono diminui­

ti gli incidenti stradali, gli infor­

tuni e gli incidenti domestici. In ogni caso, quando l'ambulanza deve uscire per un soccorso estraneo all'emergenza del Coro­

navirus, l'approccio telefonico adesso è completamente diver­

so. La persona da soccorrere po­

trebbe essere contagiata e duran­

te il colloquio è necessario rica­

vare più informazioni possibili sul rischio che potrebbero corre­

re i soccorritori. Ogni intervento prevede che infermieri e autista dell'ambulanze si proteggano e che poi si liberi di mascherini e tute una volta rientrati in pronto soccorso, dove l'ambulanza pri­

ma di essere nuovamente utiliz­

zata va sanificata.

LE PRECAUZIONI

Il team della Sores è costante­

mente sotto sorveglianza sanita­

ria, Grazie alla collaborazione della Protezione civile, che ospi­

ta il la squadra degli operatori

Size: 348 cm2 AVE: € 44892.00

Publishing:

Circulation:

Readers:

(18)

dell'ex 118 dal 2017, la sala opera­

tiva viene continuamente sanifi­

cata, lo stesso avviene per le con­

dotte di aerazione. La speranza è che i picchi del contagio comin­

cino a scendere per avere una ri­

duzione dei carichi di lavoro, ma

anche di tanta sofferenza e ango­

scia che gli operatori condivido­

no con gli utenti. Del resto sono loro lo "snodo" di smistamento della maggior parte dei casi di Covid­19.

C.A.

Size: 348 cm2 AVE: € 44892.00

Publishing:

Circulation:

Readers:

(19)

Aperta l'area Covid­19 nell'ospedale della città stellata

Palmanova pronta ad accogliere pazienti e personale

Anche l'Ospedale di Palmanova ha iniziato ad accogliere i primi due pazienti nel reparto di terapia

intensiva e semi­intensiva dedicato all'emergenza Covid­19. Proprio in ragione di questo ampliamento di operatività del nosocomio palmarino, l'amministrazione comunale guidata da

Francesco Martines ha invitato i propri concittadini a mettere a disposizione gratuitamente stanze, appartamenti o locali (ammobiliati, non abitati e subito utilizzabili) per accogliere medici, infermieri o operatori sanitari impegnati nell'emergenza sanitaria. "Si tratta di persone che

potrebbero avere bisogno di restare in città visti i ritmi massacranti che dovranno sopportare – spiega il sindaco ­ la ricerca di disponibilità nasce dalla necessità di farli soggiornare nei pressi dell'ospedale ed evitare spostamenti e contatti con il

loro nucleo familiare. Il Comune sta predisponendo un elenco di quanti edifici verranno offerti

gratuitamente e poi

comunicheremo all'azienda sanitaria le disponibilità. Allo stesso modo, se attività economiche desiderano dedicare scontistica o offerte da indirizzare agli stessi operatori, possono

comunicarcelo". Il tutto entro domani alle ore 12 all'indirizzo comunicazione@comune.pal­

manova.ud.it. Altra iniziativa lanciata nella cittadina stellata il servizio di supporto telefonico e on­line per la gestione degli aspetti emotivi e psicologici legati

all'emergenza coronavirus.

"L'impatto dei provvedimenti di distanziamento sociale, la paura del contagio, lo sconvolgimento delle relazioni interpersonali, lo stress dovuto alle continue informazioni che giungono dai media e dai social network mettono le persone in

difficoltà psicologiche mai

provate prima d'ora – rileva Martines ­ Come

amministratori ci siamo chiesti cosa potevamo fare per essere vicini ai nostri cittadini con la professionalità

necessaria e non solo con semplici rassicurazioni".

Rivolto ai cittadini di Palmanova, il servizio è gestito da quattro psicologi psicoterapeuti incaricati dal Comune con il compito di favorire il benessere

psicofisico, la comunicazione in famiglia, sostenere chi sia in situazione di stress e/o tensione in piena emergenza da coronavirus. Le consulenze avverranno via telefono oppure via WhatsApp Video o Skype. "Per ora il servizio è articolato su quattro ore alla settimana a partire da domani e per tutto aprile – spiega il aindaco – ma siamo pronti a rafforzare gli orari e

prolungare il servizio qualora ci fosse un riscontro positivo e la quarantena forzata dovesse protrarsi anche oltre aprile".

Size: 185 cm2 AVE: € 23865.00

Publishing:

Circulation:

Readers:

Riferimenti

Documenti correlati

Ovvero, quanti giorni dovrebbero trascorrere dopo il contatto con una persona positiva al coronavirus, prima di poterci sottoporre al test del tampone. Se anche a voi è capitato

1 21/04/2020 22 IL MATTINO DAI VENTILATORI POLMONARI ALLA TAC CONTINUA LA SOLIDARIETÀ PER IL COTUGNO ORDINE COSTANTINIANO CHARITY ONLUS 2 21/04/2020 38 ROMA CON L'ORDINE

30 Associazioni e Comitati dei Genitori delle Scuole secondarie di primo grado dei Comuni di Bresso, Cambiago, Canegrate, Casarile, Cassina De Pecchi, Cernusco

Tiratura: 43843 Diffusione: 36620 Lettori: 231000.. "Il procedimento è lo stesso del tampone

Tiratura: 23562 Diffusione: 20697 Lettori: 138000. SANITÀ

Se il manifatturiero italiano registra nei primi dieci mesi del 2020 una contrazione di poco superiore ai 12 punti percentuali, le esportazioni di cosmetici (-16,5% la previsione

“…curando altresì convenientemente l’istruzione e l’educazione religiosa e morale a mente delle tavole di fondazione e come disposto dallo Statuto originario.”, è

13 07/04/2020 4 MESSAGGERO VENETO VIA GLI OSPITI DALLE PICCOLE CASE DI RIPOSO SANITÀ LOCALE 14 07/04/2020 7 MESSAGGERO VENETO QUATTRO NUOVI DECESSI ANCORA MENO CONTAGI E RICOVERI