Orientamento Consapevole
Dott.ssa Maria Calasso
Ricercatrice in Microbiologia degli Alimenti
02 marzo 2021
Seminario online-piattaforma Teams
Biotecnologie Alimentari
Cosa sono le biotecnologie?
Uso di cellule o di enzimi di origine microbica, animale o vegetale, per ottenere la sintesi, la degradazione o la trasformazione di materie prime
Le Biotecnologie possono essere definite in molti modi...
L’applicazione di organismi, di sistemi o di processi biologici alla produzione industriale di beni e servizi.
Una tecnologia che sfrutta fenomeni biologici per copiare o per costruire vari tipi di sostanze utili.
L’applicazione di principi tecnico-scientifici alla trasformazione di sostanze operata da agenti biologici, al fine di produrre beni e servizi.
La biotecnologia: una sfida interdisciplinare
L’ Organizzazione mondiale per la
cooperazione allo sviluppo economico (OCSE)
e la UE indicano le biotecnologie tra le
tecnologie più promettenti dell’immediato
futuro che potranno contribuire a
migliorare la qualità della vita e
dell’ambiente.
E' un treno da non perdere, quello delle biotecnologie…(ANSA.it)
Nel settore delle biotecnologie agroalimentaril’Italia può contare su condizioni assolutamente uniche e competitive, per varietà di microclimi e biodiversità.
Di qui la molteplicità dei filoni di ricerca che spaziano dal
• miglioramento genetico di specifiche varietà vegetali,
• al controllo dell’origine e della qualità degli alimenti,
• all’estrazione di sostanze bioattive limitatamente disponibili in natura.
• Per non dire dell’autentica galassia di nicchie di
Le biotecnologie rappresentano una risorsa importante per affrontare le sfide per la sicurezza alimentare e per una nutrizione adeguata dal punto di vista qualitativo e nutrizionale a livello globale.
10 billion people by
2050
3 billion overweight, 2 undernourished
25% of our food is
wasted
Cosa sono le biotecnologie?
Tradizionali
Insieme di tecniche convenzionali utilizzate da secoli per produrre birra, vino, pane ed altri alimenti
Avanzate
o Insieme di metodi di modificazione genetica
o Sviluppi innovativi dei processi biotecnologici tradizionali
Applicando le biotecnologie è possibile costruire “fabbriche biologiche” che possono produrre, a basso costo e su larga
scala, sostanze di interesse
Farmaci e vaccini Agricoltura
e zootecnia Tessuti
Alimenti
Cosmetici Ambiente
e Bio-polimeri
Linea del tempo della biotecnologia
• Nei processi biotecnologici la trasformazione della materia è realizzata da microrganismi viventi o dagli enzimi da essi estratti.
• Utilizzano le proprietà dei microrganismi per la fermentazione di cibi e bevande
Alimenti fermentati
(Lactic Acid BacteriaLAB )
Biotecnologie tradizionali in ambito alimentare
Branca della biologiache studia la struttura e le funzioni deimicrorganismi, cioè di tutti quegli organismi unicellulari, pluricellulari o acellulari, non visibili ad occhio nudo:batteri, alcuni
tipi di funghi, lieviti, alghe, protozoi, virus e i prioni
Microbiologia
Le caratteristiche chimico-fisiche degli alimenti sono tali da permettere la colonizzazione e lo sviluppo di un gran
numero di microrganismi
Quali microrganismi negli alimenti?
Non tutti i microrganismi presenti negli alimenti hanno lo stesso impatto nella loro
produzione, conservazione e consumo
Quali microrganismi negli alimenti?
2. INDIFFERENTI
Raramente causano percettibili alterazioni delle caratteristiche organolettiche...
1. ALTERANTI E PATOGENI
Responsabili di infezioni ed intossicazioni alimentari
3. UTILI o PROtecnologici
1. Funzione fisiologica: soddisfare la fame
rispondere alle esigenze nutrizionali
2. Funzione sociale: promuovere l’unità familiare fornire ospitalità
fonte di amicizie
4. Funzione psicologica: esprimere una condizione di prestigio conferire sicurezza personale
esprimere emozioni
allentare le tensioni e condizioni di stress
“anestetico”
5. Funzione politica: strumento di protesta
6. Funzione artistica: soggetto per esprimere la creatività (arte, cucina, fotografia)
Alimento e funzioni . . . .
3. Funzione religiosa: significato simbolico
Alimenti fermentati
Fermentazione
La trasformazione degli alimenti per via fermentativa è il più antico processo
biotecnologico utilizzato per la
conservazione di alimenti e bevande nel quale l’attività microbica svolge il ruolo
chiave
Fermentazione
Fermentazione
La fermentazione è utilizzata dall’uomo da almeno 10.000 anni
La parola è antica, deriva dal latino fermentum, dalla radice del verbo fervere che significa muoversi, bollire.
Nasce dall’osservazione di quanto succede in modo
chiaramente visibile durante il processo: il pane lievita, si gonfia e si espande, il vino (o la birra) bolle!
Fermentazione
Studi di
Pasteur
sul vino in un’illustrazione dell’epocaFermentazione del mosto d’uva in vivo
La trasformazione di mosto in vino è un fenomeno biologico dal nome di
fermentazione alcolica
Gli zuccheri contenuti nel mosto vengono trasformati in alcol Etilico e in CO2 (anidride carbonica) a causa dell’azione dei
lieviti
(funghi microscopici unicellulari) chiamati saccaromiceti che si trovano sulla buccia dell’uvaPunti salienti della storia della Fermentazione del mosto d’uva
Nelle tombe degli antichi Egizi già si trovano raffigurazioni nell’atto di pigiare l’uva
Dall’Asia Minore la coltivazione della “Vitis vinifera” si diffuse in tutti i paesi
Punti salienti della storia della Fermentazione del mosto d’uva
Furono i Greci i primi veri maestri nella coltivazione e vinificazione, producevano vini molto alcolici, dolci
I greci portarono in Italia (colonia greca) le loro abitudini, compreso quella di coltivare la vite e produrre del vino.
Mosaico d'epoca romana con la torchiatura dell'uva, Israele
Gli antichi romani migliorarono la qualità del vino, introducendo: l’invecchiamento, la potatura, la scelta di vitigni che meglio si adattavano alla tipologia del terreno
Fermentazione del mosto d’uva in vivo
Saccharomyces cerevisiae
Microrganismi di interesse nei processi fermentativi
LATTOBACILLI
LIEVITI
MUFFE
LATTOBACILLI
Caratteristiche generali
•forma bastoncellare o coccica.
•Gram positivi
•catalasi negativi
•anaerobi facoltativi
•fermentano gli zuccheri
•esigenze nutrizionali complesse
•esistono oltre 100 specie
•distribuiti in natura in differenti habitat
•pH ottimale di crescita:: - acidofili - acidurici
•temperatura di crescita
LIEVITI
Caratteristiche generali
• funghi unicellulari
• riproduzione per gemmazione o scissione
• aerobi e microaerofili
• in anaerobiosi fermentazione
• catalasi positivi
• mesofiti
• generi e specie di interesse nel settore alimentare:
- Saccharomyces, - Debaryomyces, - Kluyveromyces, - Hansenula
fermentazione alimenti
alterazione alimenti
MUFFE
Caratteristiche generali
• funghi multicellulari
• struttura vegetativa detta micelio
• grande interesse nel settore alimentare
fermentazione alimenti -insaccati carnei
formaggi Penicillium camemberti, P. roqueforti,
P. nalgiovense.
patogene per l’uomo
alterazione alimenti
Fermentazione cibi e bevande
- esempi di processi trasformativi utili
Produzione pane, birra, vino, formaggi, molte bevande alcoliche;
produzione industriale di etanolo, acetone, glicerina, butanolo, acido citrico, antibiotici, amminoacidi, vitamine, steroidi…
Batteri lattici
Lieviti
Biotecnologie alimentari
Settore Lattiero-caseario
Canestrato pugliese Caciocavallo silano Burrata Cacioricotta
Giuncata Manteca Mozzarella
(fiordilatte) Ricotta marzotica Leccese
Ricotta Scamorza Caprino Caciocavallo podolico
dauno
Tradizione pugliese
Microbiota filo-caseario
Starter primari Starter secondari Microbiota avventizia
Batteri lattici
1. Appiattimento organolettico dei formaggi tipici causato dalla perdita della biodiversità microbica, dovuta all’eccessivo uso di starter commerciali
2. Ottenimento di produzioni tipiche con una qualità standardizzatanel tempo (difficoltà nell’ottenere riconoscimento di mercato)
Problematiche del settore
Studio delle relazioni causa-effetto tra fattori ambientali e microbiota del latte vaccino e dei formaggi
Studio delle relazioni causa-effetto tra fattori ambientali e microbiota del latte vaccino e dei formaggi
Quesito scientifico
E’ possibile produrre la tradizionale Mozzarella pugliese con caratteristiche di tipicità?
Isolamento e identificazione dei microrganismi del sieroinnesto
Selezione dei batteri lattici in base alle principali proprietà tecnologiche
Prove di caseificazione e panel test
Produzione di un sieroinnesto con i batteri lattici selezionati
Uso di un siero-innesto
selezionato per la produzione di mozzarella tradizionale pugliese
Siero fermento
Quesito scientifico
E’ possibile produrre formaggio a ridotto contenuto di grasso?
Quesito scientifico
I formaggi possono essere veicolo di microrganismi probiotici?
Formaggi probiotici
- equilibrio microbico intestinale - attività antimicrobica
- attività antipertensiva - produzione di GABA, CLA …
Quesito scientifico
E’ possibile estendere in maniera considerevole la conservabilità dei prodotti lattiero caseari “freschi”
senza il ricorso a sostanze chimiche?
Quesito scientifico
E’ possibile condizionare e/o accelerare la stagionatura di un formaggio tramite l’impiego di diversi
microrganismi ?
LATTE
Raffreddamento a 37°C
CALDAIA Latte 37°C
STARTER:
S. thermophilus L. delbrueckii subsp.
lactis
Lact. lactis attenuato
LATTE Starter + enzima CAGLIO
LIQUIDO
CAGLIATA
ROTTURA / FORMATURA
SALATURA Salamoia 37NaCl wt/Vol
MATURAZIONE INOCULO
MICRORGANISMI IN SUPERFICIE
PASTORIZZAZIONE 71°C x 15 sec.
Incubazione 30 min.
CONDIZIONAMENTO T° Ambiente per 12h
Settore prodotti lievitati da
forno
Lievitanti chimici
(es. acido tartarico, bicarbonato di sodio)
Lievito naturale Lievito di birra Prodotti lievitati da forno: Agenti lievitanti
- Più di 50 specie di LAB
(appartenenti al genere Lactobacillus) - Più di 20 specie di lieviti
(appartenenti ai generi Saccharomyces, Candida)
Prodotti lievitati da forno: Lievito naturale
LIEVITO NATURALE: impasto a base di acqua e farina contenente batteri lattici e lieviti.
Complesso ecosistema biologico
Selezione di batteri lattici del lievito naturale da impiegare nella produzione di pane
VANTAGGI DERIVANTI DALL’USO DI LIEVITO NATURALE RISPETTO AL LIEVITO DI BIRRA
Migliore aroma e sapore
Maggiore conservabilità Maggiore digeribilità Migliore struttura
Esigenze dell’industria dei prodotti lievitati da forno
Migliorare e standardizzare gli aspetti organolettici dei prodotti lievitati da forno
Standardizzare l’impiego del lievito naturale
Aumentarne la conservabilità
Quesito scientifico
E’ possibile migliorare le caratteristiche sensoriali e strutturali del pane di frumento, tramite l’impiego di
diversi microrganismi ?
Estratti citoplasmatici
Estratti citoplasmatici
Lactobacillus sanfranciscensis A4 Estratti
citoplasmatici
Impasto Controllo
37,20% ± 1,9 19,71% ± 1,00 18,32% ± 1,00 20,12 % ± 1,5 Lactobacillus
Sanfranciscensis Hafnia alvei Debaryomyces hansenii
Quesito scientifico
E’ possibile mangiare un alimento comune (es. Pasta) e apportare benefici al nostro microbiota intestinale?
Quesito scientifico
E’ possibile estendere in maniera considerevole la conservabilità dei prodotti lievitati da forno a “lunga
conservazione” senza il ricorso a sostanze chimiche?
CONSERVABILITA’ DEI PRODOTTI LIEVITATI DA FORNO
Agenti fungini maggiormente responsabili del deterioramento:
Eurotium, Aspergillus, Penicillium, Fusarium, Monilia, Mucor, Rhizopus
- off-flavors - micotossine - allergeni
Prevenzione della contaminazione microbica
Sintesi di COMPOSTI
ANTIMICROBICI ACIDIFICAZIONE,
PROTEOLISI e EPS
Ritardo del raffermimento BATTERI LATTICI
EFFETTI POSITIVI DEL LIEVITO NATURALE
Inhibitory activity on Penicillium roqueforti DPPMAF1 by water-soluble extracts from various vegetable species, as determined by agar diffusion assay.
Botanical name Part of the plant pH of the extracts Inhibitory activity
Cucurbita pepo fruit 6.35 -
Phaseolus vulgaris beans, seeds 6.07 -
Phaseolus vulgaris cv. Pinto seeds 6.36 ++++
Vigna unguiculata seeds 6.50 +++
Pisum sativum seeds 6.94 -
Vicia faba seeds 6.49 -
Brassica oleracea cv. Botrytis cauliflaura bloom 6.31 -
Spinacia oleracea leaves 6.83 -
Asparagus officinalis bloom, shaft 5.69 +
Solanum melongena fruit 4.85 -
Aloe arborescens leaves 4.10 +
Camellia sinensis leaves 5.10 +
Inhibitory activity was scored as follows: -, no inhibition; +, very weak inhibition; ++, low inhibition with a little clear zone near the rim of the colony; +++ strong inhibition, with large clear zone near the rim of the colony; ++++, very strong inhibition, with no growth near the rim of the colony.
Screening su matrici vegetali A
B
A
St 1 2 3 4
97.4 66.2 45.0
21.0 31.0
14.0 MrKDa
Control
sourdough + W.E. of Amaranthus spp (30%) SDS-PAGE di 1:EA di semi di amaranto;
2: proteine totali estratte da pane GF CT;
3: da pane GF con EA amaranto;
4: pane GF con EA amaranto + lievito naturale St:standard
BAKING TEST
Pani gluten-free conservati a temperatura ambiente per 28 gg
Quesito scientifico
E’ possibile applicare la biotecnologia del “lievito naturale”
per degradare completamente il glutine e rendere i cereali tollerati dai soggetti celiaci?
Glutine:
1. Industria
2. Biochimica
Frazione proteica di riserva dei cereali, costituita da gliadine e glutenine
3. Codex Alimentarius (celiachia)
Frazione proteica di frumento, segale, orzo, [avena] e delle varietà da esse derivanti per incrocio, verso la quale alcune persone sono intolleranti e che risulta non solubile in acqua e soluzioni saline (NaCl).
Sottoprodotto proteico della produzione di amido, insolubile
Grano, Segale, Orzo, Farro, Spelta, Kamut,Triticale
Riso, Mais, Grano saraceno, Manioca, Miglio, Amaranto, Quinoa, Sorgo, Legumi Avena
anche…
birra, salumi, preparati carnei e salumi, sughi pronti, salse, creme, surrogati del caffe, piatti precotti, cioccolato, farmaci e integratori in tavoletta…
Celiac Disease
CD is an inflammatory disorder of the small intestine that affects genetically predisposed individuals when they ingest
gluten and similar proteins Iceberg Model
Mexico 1:39
Estonia 1:50
Finland 1:50
Italy 1:84
Iran 1:114
Ireland 1:122
Libya 1:127
Australia 1:131 New Zealand 1:131
USA 1:133
India 1:143
Argentine 1:167
Tunisia 1:167
Turkey 1:167
Egypt 1:189
Sweden 1:190
Netherlands 1:203
Brazil 1:214
More than 1 celiac on 100 people From 1:100 to 1:150 cases From 1:150 to 1:200 cases Less than 1:200 cases
Produzione lievitati da forno
Agenti lievitanti chimici (es. acido tartarico + bicarbonato di sodio)
Lievito naturale (cocktail di batteri lattici
e lieviti)
• assenza di fermentazione
• processo istantaneo
• nessuna degradazione delle componenti proteiche
• processo rapido (0.5 – 1 h)
• fermentazione alcolica
• nessuna degradazione delle componenti proteiche
• processo multi-step piuttosto prolungato (ca. 24 h)
• fermentazioni lattica ed alcolica
• proteolisi intensa Lievito di birra
Lb. brevis 14G Lb. alimentarius 15M Lb. hilgardii 51B Lb. sanfranciscensis 7A
Lb. sanfranciscensis E14 Lb. sanfranciscensis E21 Lb. sanfranciscensis 174 Lb. sanfranciscensis 13 Lb. sanfranciscensis A1 Lb. sanfranciscensis 274
+
Fungal proteases
+
(200 ppm)Pool 1
Pool 2
v -gliadins a, b, v -gliadins
hydrolized gliadins
St 1 2
St,European gliadin standard;
1,chemically acidified dough (CAD);
2,fermented dough (20% wheat flour) with pool 1, 2 and proteases (SLP) (SLP)
(CAD)
controllo
Water salt soluble Glutenins Glutenins
Gliadins Alb.-Glob.
Organic nitrogen concentration of spray-dried flour (ca. log 9/ml)
(ca. log 8/ml)
R5-ELISA SLP < 10 ppm
pH 11 pH 6
(A)
MrkDa 200
10
pH 11 pH 6
(B)
200
10
Elettroforesi bidimensionale di gliadine: (A) impasto acidificato chimicamente e (B) impasto al 20% di farina fermentato con batteri lattici selezionati e proteasi per 48 h a 37°C
Proteolytic events during fermentation
Primary proteolysis by cereal proteinases, Microbial reduction of disulfide bonds
Fungal enzymes
Aspergillus oryzae(500,000 HUT/g) Aspergillus niger(3,000 SAPU/g), (BIO-CAT Inc.,USA)
gliadin LMW glutenin y-HMW glutenin x-HMW glutenin degradation products
peptide (Adapted from Ganzle et al., 2008)
Recipe
- Fermented wheat flour (50%, w/w), - Sucrose (11.3%, w/w),
- Eggs (8.8%, w/w),
- Pasteurized yolk (1.2%, w/w), - Egg white (13%, w/w), - Butter (7.3%, w/w), - Milk cream (7.3%, w/w), - Sodium bicarbonate (1%, w/w), -Vanilla beans and lemon peel as
flavoring agents. Sweet baked goods (200 g)
corresponding to 100 g of processed wheat flour which contained 10 g of hydrolyzed gluten
Clinical challenge -Eight CD patients
(age median 13, range 8-17 years), -Daily consumption of ca. 200 g of Sweet baked goods,
- The challenge lasted 60 days
Clinical Challenge 1: Department of Pediatric, Sapienza - University of Roma
Clinical Gastroenterology Hepatology
Safety for celiac patients of baked goods made of wheat flour hydrolyzed during food processing.
Greco L, Gobbetti M, Auricchio R, Di Mase R, Landolfi F, Paparo F, Di Cagno R, De Angelis M,
Recipe
- Fermented wheat flour (100g), - Sucrose (50 g),
- Butter (50 g), - Water (as required)
Clinical Challenge 2: Pediatrics and European Laboratory for the Study of Food Induced Diseases University of Naples, Federico II, Italy
Clinical challenge -Sixteen CD patients
(age median 19, range 12-23 years), -Daily consumption of ca. 200 g of biscuits,
- The challenge lasted 60 days Biscuits (200 g)
corresponding to 100 g of processed wheat flour which contained 8 g of hydrolyzed gluten
Quesito scientifico
E’ possibile applicare ingredienti non convenzionali secondo la biotecnologia del “lievito naturale” per ottenere nuovi
prodotti lievitati da forno?
A protocol for sourdough fermentation of a mixture of wheat and legume flours was set up.
• The lactic acid bacteria microbiota of wheat–legume sourdough was characterized.
• Legume and sourdough fermentation increased functional compounds of wheat bread.
• Wheat–legume sourdough increased phytase and antioxidant activities of wheat bread.
• Wheat–legume sourdough decreased the hydrolysis index of wheat bread.
Representative images of breads made by wheat flour alone (control wheat bread) (A), wheat flour added of 5 (B), 7.5 (C) or 1 0% (w/w) (C) of each legume (chickpea, lentil and bean) flour.
Microbiota analysis Proximate composition
Screening for EPS producing strains
Nuovi ingredienti da farine di lenticchie intere e germogliate mediante fermentazione a lievitazione naturale per migliorare il pane di frumento
DEXTRAN
COMUNICAZIONE CELLULARE
I batteri hanno la capacità di “sentire” ed adattarsi ai cambiamenti ambientali
Quesito scientifico
La co-abitazione di un stesso ecosistema/nicchia con altre specie/biotipi è una forma di stress ambientale, la cui risposta dipende da meccanismi di comunicazione
cellulare?
0 0.4 0.8 1.2 1.6 2 2.4
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18
Time (h)
Δ log CFU/mL
Condizioni
colturali Cellule vive (log cell/mL)*
Cellule morte/
danneggiate (log cell/mL)*
Cellule coltivabili (logCFU/mL)*
CB1 9.30a 7.93c 9.10a
CB1 - DC400 8.45c 9.32a 8.40c
CB1 - CR13 8.83b 8.94b 8.8b
CB1 - A7 9.33a 8.0c 9.04a
Cinetica di crescita di L. sanfranciscensis CB1
( ) = monocoltura
( ) = co-coltura con L. plantarum DC400 ( ) = co-coltura con L. brevis CR13 ( ) = co-coltura con L. rossiae A7
(A) (B)
Quesito scientifico
E’ possibile usare batteri lattici per prolungare la conservabilità di frutta e verdura comunemente
presenti sulle nostre tavole ?
Effetto della fermentazione lattica sulla conservabilità
Giorni di conservazione
2 – 3 giorni
5 – 6 giorni
5 – 6 giorni
3 giorni In frigorifero Dopo fermentazione
4 – 5 giorni 40 giorni
30 giorni 30 giorni
6 – 7 giorni 30 giorni
Quesito scientifico
È possibile valorizzare i sottoprodotti naturali da matrici vegetali mediante le biotecnologie alimentari?
Creare una filiera viti-vinicola innovativa con uve e vini ricchi di metaboliti secondari per la produzione di preparazioni ad azione salutistica;
Utilizzo dei sottoprodotti di origine ortofrutticoli (invenduto e/o scarti di lavorazione) al fine di valorizzare le proprietà nutraceutiche delle matrici vegetali;
Introdurre la coltivazione di Stevia rebaudiana nel panorama produttivo pugliese come possibile opportunità per fronteggiare la crisi delle aziende flotrovivaistiche.
SOTTOPRODOTTI NATURALI DA MATRICI VEGETALI VALORIZZATI PER PREPARAZIONI DALLE ELEVATE PROPRIETÀ SALUTISTICHE (SNIPS)
SOGGETTO CAPOFILA: Farmalabor SRL
RESPONSABILE SCIENTIFICO: Prof.ssa Maria De Angelis
BMC Systems Biology, 2011