UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’
II SEMESTRE
Dott.ssa Angela Fiorillo
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
SOMMARIO Cenni storici
La legge di riforma dell’ordinamento penitenziario Principi di pedagogia penitenziaria
Metodi di intervento Trattament
Nuovi intervent riabilitatvi
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Cenni storici Nell’800/prima metà del 900:
Pena come castgo, espiazione
Carcere come costrizione, contenimento
Contributo della scuola classica di fine 800 (Cesare Beccaria “Dei delitti e delle pene”)
Universalità e chiarezza della pena
Abolizione della condanna a morte
Correlazione tra enttà della pena e gravità del reato connesso
Libero arbitrio dell’uomo
Studio dei fatti oggettivi
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Pensiero penalistco classico espresso da Carrara:
• Reato come ente giuridico,astratto
• Reato estnguibile solo attraverso la pena
• Certezza e uguaglianza della pena
• Cenno alla valenza educatva della pena
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Contributo della scuola positvista di metà 800 (Cesare Lombroso
“L’uomo delinquente”) - Predisposizione genetca all’azione antsociale
- Atavismo o arresto dello sviluppo fisico-psichico a un livello primitvo
- Influenza dell’ambiente sociale nel determinare l’azione criminale solo per i delinquent occasionali
- Uomo condizionato e non libero
- Studio della personalità del reo e primi cenni al trattamento individualizzato
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Metà del 900 Si affermano i principi di:
o Trattamento
o Recupero sociale
o Pedagogia della responsabilità o Osservazione del detenuto
o Preparazione giuridica e criminologica del giudice penale o Supporto di espert
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
LEGGE DI RIFORMA DEL 1975
“Norme sull’ordinamento penitenziario e sulla esecuzione delle misure privatve e limitatve della libertà”
Origini culturali in:
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, 1948
Regole minime delle Nazioni Unite per il trattamento dei detenut, 1955
Costtuzione, 1948 (art. 27: finalità rieducatva della pena)
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Raccomandazioni del Consiglio d’Europa, 1982 Per i detenut pericolosi:
• Applicare il regolamento penitenziario generale, se possibile
• Attuare le misure di sicurezza solo nei limit in cui si impongono
• Eseguire le misure di sicurezza nel rispetto della dignità umana e dei diritti dell’uomo
• Prevedere istruzione, formazione professionale e lavoro, tempo libero e altre attività.
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
LINEE GUIDA DELLA RIFORMA PENITENZIARIA
Individualizzazione della pena (proporzionalità del Beccaria, flessibilità introdotta dalla Riforma)
Esecuzione penale come occasione di recupero sociale
(funzione riabilitante introdotta dalla Riforma, applicazione di misure alternatve alla detenzione)
Apertura del sistema penitenziario alla comunità esterna (partecipazione dei privat, di associazioni e isttuzioni
all’azione educatva)
Costtuzione di nuovi ruoli di operatori professionali (introduzione con la Riforma della figura dell’educatore penitenziario con compit di osservazione)
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Giurisdizionalizzazione dell’esecuzione penale (due livelli di giurisdizione:
o accertamento della responsabilità, procedimento penale giudicante
o applicazione dell’esecuzione penale con una relazione di sintesi del magistrato di sorveglianza, educatori, assistent, psicologi, per decidere tra detenzione in carcere e/o
misure alternatve
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Principi di pedagogia penitenziaria
Si avvale del contributo di altre scienze umane
Si congiunge con intervent di osservazione e di trattamento
Fa sintesi tra pedagogia dei valori umani e pedagogia della personalità e dell’intervento educatvo
Criteri educatvi:
• Individualizzazione
• Rieducazione
• Integrazione individuale e interpersonale
• Attività diagnostca e intervento terapeutco
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Metodi di intervento
Metodo autobiografico: metodo introspettivo, diario personale per facilitare l’autoriflessione, la memoria di sé, la ricostruzione del vissuto, la ricomposizione del proprio mondo soggettivo,
intrapsichico.
È pedagogia della memoria (Demetrio) che insiste su:
o Aspetti cognitvi (educazione e ricognizione di funzioni del pensiero)
o Formazione del sé (consapevolezza e riprogettazione)
o Motvazione (identtà personale per l’ incontro con l’altro) o Dimensione euristca (ricerca di senso alla realtà personale e
sociale)
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Altre strategie autobiografiche:
Discussione corale di film o video per l’elaborazione dei vissut emersi
Eventuale drammatzzazione
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Psicodramma: tecnica per esprimere il proprio mondo interiore raggiungere un equilibrio psico-affettivo.
Si basa sull’assunzione di ruoli e la partecipazione attiva del gruppo.
Gruppi di sostegno e auto-aiuto: gestone di gruppo dei conflitti e comunicazione facilitata dal conduttore. Promozione della
progettualità.
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
TRATTAMENTI
La comunicazione e il dialogo (comunicazione strumentale e autentca)
Il colloquio pedagogico:
o di primo ingresso (definito e strutturato, per conoscere e ottenere informazioni),
o di sostegno (per rafforzare la persona, per far leva sulle part sane), o finalizzato all’osservazione e al trattamento (per comprendere il
detenuto anche attraverso la comunicazione non verbale, la
metacomunicazione, i meccanismi di difesa dell’Io,neutralizzazione del conflitto: negazione della propria responsabilità)
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Il lavoro penitenziario
Il lavoro è strumento per il trattamento rieducatvo Fa acquisire competenze professionali
Facilita l’inserimento lavoratvo dopo il carcere Previene le recidive e la devianza
Permette anche la frequenza di corsi di formazione
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
• Criteri per l’assegnazione del lavoro
• Garanzie retributve e assistenziali
• Peculio
• Commissione lavoro
• Lavoro all’esterno
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Attività scolastche
Attività ricreatve e culturali Attività sportve
Pratca della religione Uso della biblioteca Attività artstche
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
NUOVI INTERVENTI RIABILITATIVI Rieducazione
Risocializzazione Difficoltose perché:
Contraddizione tra segregazione e rieducazione
Mancanza di responsabilità del detenuto nella condivisione del progetto
Difficile empata
PEDAGOGIA PENITENZIARIA
Intreccio rieducazione – riparazione Misure alternatve alla detenzione
Formazione congiunta tra operatori del territorio e operatori penitenziari
Carcere come comunità sociale
Penitenziario come comunità educatva, contesto educatvo Binomio sicurezza – trattamento
Centri di servizio sociale per adult