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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

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(1)

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MACERATA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE

PEDAGOGIA DELLA DEVIANZA E DELLA MARGINALITA’

II SEMESTRE

Dott.ssa Angela Fiorillo

(2)

EPISTEMOLOGIA DELLA PEDAGOGIA GIURIDICA

Il quadro epistemologico della Pedagogia Giuridica e della formazione del

Pedagogista Giuridico

(3)

Statuto epistemologico

 

Dominio di lavoro. Un sapere disciplinare frequenta un  ambito di lavoro, o di interessi, che in parte gli 

appartiene primariamente (fovea disciplinare) e in  parte condivide con altre discipline, in un regime di  parziale sovrapposizione. Ad una disciplina dunque 

attiene non un ben definito campo di lavoro, connotato  da confini forti, bensì un ambito di pertinenza, reso 

dalla estensione dei suoi interessi e delle sue 

competenze, meglio espresso dall’istituto del dominio,  caratterizzato infatti da confini deboli, plasticità e 

molteplici fasce di sovrapposizione.

(4)

Statuto epistemologico

Quadro concettuale minimo. Pur nella 

concorrente pluralità dei costrutti concettuali  e dei quadri teorici che si rinvengono in un 

sapere disciplinare, esso esprime una quota di  concetti storicamente sedimentati, 

riconoscibili, di inevitabile riferimento per  l’intera comunità, che si addita come 

istituzioni, o concetti istituzionali.

(5)

Statuto epistemologico

Fini e scopi. Prospettive valoriali, di natura  scientifica, sociale, formativa, artistica, ecc. 

accompagnano ogni assestamento disciplinare  e le conferiscono un collante coesivo sia 

interno che nell’accreditamento sociale, per 

cui una scienza gode di una utilità riconosciuta 

almeno da una comunità.

(6)

Statuto epistemologico

Relazioni disciplinari. Per effetto dei mutamenti interni ed esterni dei  saperi, essi danno luogo a relazioni disciplinari verticali ed orizzontali. 

•  Le relazioni verticali conseguono all’inevitabile processo di  differenzazione, o disaggregazione che si determina per effetto 

dell’incremento dei saperi e della loro tendenza alla specializzazione,  generando con ciò diverse sub-discipline che, spesso, a loro volta 

pervengono ad una propria configurazione identitaria e si pongono  come discipline autonome.

•  Le relazioni orizzontali, si realizzano nell’incontro con ambiti 

disciplinari altri, più o meno contigui, in un regime di confini deboli e parziale sovrapposizione, che con E. Morin definiamo relazioni trans- disciplinari e possono prender forma o come reciproca invasività tra  due o più discipline, o come nuovi assetti disciplinari di confine, come  nel caso della bio-chimica, neuro-psicologia, glotto-didattica, 

pedagogia giuridica, pedagogia geriatrica, ecc.

(7)

Statuto epistemologico

Procedure di ricerca. La ricerca scientifica, in virtù  della pluralità di modelli o stili con cui può 

manifestarsi, appartiene alla riflessività di un  sapere e si esprime nei modi e nei tempi 

comunque consapevoli.

Linguaggio. Nelle forme di codici orali o scritti, ma  anche delle simbologie e delle forme 

rappresentative generali, una sapere conosce uno  o più registri comunicativi interni e/o esterni 

(registro scientifico formale, registro comune) 

nonché la loro evoluzione nel tempo.

(8)

Statuto epistemologico

Figure professionali di pertinenza. Una o più  figure professionali possono insistere sul 

medesimo ambito disciplinare, seppur con  profili parzialmente diversi.

Tradizione. Un sapere disciplinare prende 

corpo e riconoscibilità sulla scorta di una 

qualche dimensione pregressa, che ne 

costituisce una qualche tradizione.

(9)

Statuto epistemologico

Letteratura e fonti di pertinenza. Una scienza è tale  quando dispone di una propria letteratura, nelle forme  di saggi, di narrazioni o di manualistica, talvolta anche  solo orali, che ne rappresentano le fonti fondamentali.

Linee per la formazione. Appartiene alle 

consapevolezze epistemologiche di una disciplina e  della relativa professionalità, la configurazione del  necessario percorso formativo di riferimento, sia in 

termini epistemici (il corpo dei saperi) che formativi (le  modalità, i tempi, le sedi, le fonti, ecc.).

•  

(10)

DOMINIO DI LAVORO

L’adattamento

è fenomeno inclusivo di tutti i processi evolutivi umani, quindi dello sviluppo dell’intera personalità: sviluppo motorio, percettivo, emotivo, affettivo, intellettivo, comunicativo, sociale, operativo.

   

La relazione di aiuto

è categoria largamente inclusiva delle azioni che

persone, gruppi o servizi istituzionalizzati rendono a fasce di popolazione che ne fanno richiesta, ai fini del migliore adattamento ai cambiamenti di vita privata, di coppia, professionale o relazionale in genere.

 

 

(11)

DOMINIO DI LAVORO

• ampliamento dei servizi alla persona

• incremento dei bisogni educativi;

• incremento dei servizi alla persona;

• richiesta di alta professionalizzazione delle funzioni educative;

• estensione dell’azione educativa alla prevenzione;

• incremento dei Bisogni Educativi Speciali (abilitazione, riabilitazione, monitoraggio, “educazione come cura”, adattamento, inclusione, ecc.);

• incremento dei servizi socio-sanitari pubblici e privati;

• estensione della pertinenza dell’educazione a tutte le

età;

(12)

DOMINIO DI LAVORO

• incremento dei servizi abilitativi multimodali;

• incremento dei servizi formativi post-scolastici;

• emersione di servizi per la gestione delle risorse umane;

• emersione di forme educative alla famiglia ed alla coppia;

• emersione di forme educative alla gestazione ed alla maternità;

• incremento di attenzione ai servizi per la prima infanzia;

• incremento di attenzione ai servizi di educazione per l’anzianità;

• ecc.

(13)

DOMINIO DI LAVORO

Pedagogia come scienza dello sviluppo umano  

Pedagogia come scienza dell’educazione.

 

 

SVILUPPO UMANO + EDUCAZIONE =

FORMAZIONE

(14)

DOMINIO DI LAVORO

– conoscere i motivi delle condotte umane per educare le stesse;

– conoscere la devianza per educare il deviante;

– conoscere la disabilità per abilitare le funzioni disabili;

– conoscere un servizio per gestire il servizio;

– conoscere un gruppo per educare il gruppo;

– conoscere la famiglia per educare la famiglia;

– ecc.

(15)

PEDAGOGIA CLINICA

L’attributo di clinico reca un significato epistemologico.

 

Professionista riflessivo  

La clinica costituisce un assetto intellettuale  

E’ stile professionale

 

(16)

IL PROFILO E LE CARTE PROFESSIONALI:

IL RUOLO E LE FUNZIONI

Carta epistemologica professionale  

 E’ la rappresentazione sociale del   pedagogista

Profilo generale del Pedagogista =

Ruolo del Pedagogista

 

(17)

IL PROFILO E LE CARTE PROFESSIONALI:

IL RUOLO E LE FUNZIONI

• Pedagogista della famiglia.

• Pedagogista della coppia.

• Pedagogista giuridico.

• Pedagogista scolastico.

• Pedagogista della gestazione e della maternità.

• Pedagogista geriatrico.

• Pedagogista della motricità e sport.

• Pedagogista interculturale.

• Pedagogista del turismo.

 

(18)

IL PROFILO E LE CARTE PROFESSIONALI:

IL RUOLO E LE FUNZIONI

• Pedagogista nella sanità.

• Pedagogista nei centri di riabilitazione.

• Pedagogista specialista dell’autismo.

• Pedagogista specialista dei DSA.

• Pedagogista specialista dell’ADHD.

• Pedagogista specialista del ritardo mentale.

• Pedagogista specialista dei disturbi della

comunicazione.

(19)

IL PROFILO E LE CARTE PROFESSIONALI:

IL RUOLO E LE FUNZIONI

• Pedagogista dell’obesità.

• Pedagogista coordinatore servizi della prima infanzia.

• Pedagogista mediatore.

• Pedagogista del lavoro.

• Pedagogista delle emergenze.

• Pedagogista editoriale.

• Pedagogista dell’educazione alla salute.

(20)

IL PROFILO E LE CARTE PROFESSIONALI:

IL RUOLO E LE FUNZIONI

• Pedagogista della PET-Therapy.

• Logopedagogista esistenziale.

• Pedagogista formatore/docente di pedagogia.

• Pedagogista di centri e di comunità di accoglienza.

• Pedagogista responsabile di servizi formativi.

• Pedagogista del gioco e de servizi ludici.

• Pedagogista orientatore scolastico e del lavoro.

(21)

CARTA PROFESSIONALE

 Carte professionali del Pedagogista =

Funzioni del Pedagogista

• Note sul pregresso.

• Stato attuale.

• Formazione e specializzazioni.

• Dominio di lavoro.

• Sedi.

• Relazioni professionali.

• Azioni professionali

• Tendenze e aspettative.

• Criticità.

  

(22)

LA PEDAGOGIA GIURIDICA

Pedagogia e diritto  

umanizzazione  

tratti tipicamente umani

Processualità ed educazione  

sensibilità giuridica

(23)

LA PEDAGOGIA GIURIDICA

Pedagogia e diritto, professioni giuridiche e

pedagogiche trovano motivi di intersecazione e sinergia,

forme di parziale sovrapposizione di dominio

(confini deboli) che realizzano quella condizione di trans-disciplinarità evidenziata dall’odierna epistemologia,

in corrispondenza con la crescente diffusione di relazioni trans-professionali tra legali e

pedagogisti, giudici e pedagogisti, amministratori di servizi sociali e pedagogisti, ecc.

 

(24)

LA PEDAGOGIA GIURIDICA

SITUAZIONI DI AIUTO ALLA PERSONA CON RILEVANZA GIURIDICA

 

1. le diverse fasi dell’infanzia;

2. la condizione scolastica;

3. la condizione anziana;

4. il disagio del minore;

5. il disagio dell’anziano;

6. il disagio del disabile;

7. l’abbandono del minore;

8. l’abbandono dell’anziano;

9. l’abbandono del disabile;

10. l’abuso psicologico;

11. l’abuso sessuale;

 

(25)

LA PEDAGOGIA GIURIDICA

12. lo sfruttamento minorile;

13. il condizionamento della persona plagio, mobbing, limitazioni di personalità, persecuzione;

14. la condizione di marginalità e/o devianza;

5. la diversità etnica;

6. la precarietà psicologica e sociale;

10. la condizione di minorato o malato abbandonato;

11. la condizione di minore straniero “non accompagnato”;

12. il danno alla persona;

13. la condizione di soggetto a processi penali;

14. la criticità della condizione familiare;

15. la condizione di disabile;

16. la disoccupazione del minorato o debole;

ecc.

(26)

LA PEDAGOGIA GIURIDICA

La tutela come motivo dominante di azioni integrate e sinergiche, in una congiuntura trans-professionale giuridico-pedagogica, che tende a fornire all’utenza un servizio ad ampio spettro sulle

potenziali problematicità e che fornisce forme di aiuto alla persona, mediante l’attivazione di diverse azioni professionali:

 la prevenzione;

 l’analisi dei casi;

 la valutazione giuridica;

 la valutazione pedagogica;

 la consulenza a famiglie,uffici giuridici, agenzie, comunità, ecc.;

 le azioni giuridiche;

 le azioni pedagogiche;

 il monitoraggio di casi;

 ecc.

 

     

(27)

LA PEDAGOGIA GIURIDICA

Nella giustizia minorile condizione civile del minore,

 

correlazione tra l’agire delinquenziale e l’emarginazione sociale,  

protezione giuridica del minore.

 

(28)

LA PEDAGOGIA GIURIDICA

La complessità del minore

 

detta alcune condizioni etiche e razionali alla gestione della convivenza sociale, dalla prevenzione,

all’educazione,

all’amministrazione della giustizia,

ed è uno stato personale che invoca approcci e competenze specialistiche integrate,

dal momento che il minore autore di trasgressioni o reati è spesso,

anche vittima di reati (abusi, abbandoni, trascuratezze, sfruttamento, plagio, ecc.).

 

Confine poco definibile tra reato e vittima,

ed il minore responsabile di condotte devianti è anche portatore di una

“domanda di aiuto”.

     

(29)

LA PEDAGOGIA GIURIDICA

l’istituzione dei tribunali per minori e di autonomi processi penali;

il trattamento pena del minore con compiti di educazione e riabilitazione (natura riabilitativa della pena);

 

l’adozione della sospensione della pena e del “processo di messa alla prova”;

   

l’ampliamento del potere discrezionale del giudice minorile;

 

l’istituzione dei giudici onorari;

   

l’assunzione delle pratiche di mediazione.

   

(30)

LA CARTA PROFESSIONALE DEL PEDAGOGISTA GIURIDICO

  NOTE SUL PREGRESSO

Pochi i pedagogisti impegnati neri decenni precedenti in ambito giuridico e scarsa la

consapevolezza dei potenziali attivabili e quasi

nulla la letteratura in proposito, se si fa eccezione

per produzioni teoriche in materia di pedagogia

della famiglia.

(31)

LA CARTA PROFESSIONALE DEL PEDAGOGISTA GIURIDICO

STATO ATTUALE

Si rilevano presenza professionali di pedagogisti nelle seguenti funzioni:

 giudici onorari nei tribunali;

 consulenti tecnici d’ufficio (CTU) o diparte (CTP) nei tribunali;

 collaborazioni con studi legali;

 collaborazioni con associazioni ed agenzie per l’affido e l’adozione;

 in pedagogisti di studi professionali privati;

 gestione o consulenza a comunità sociali di vario genere;

 tutori o garanti in enti pubblici;

 ecc.

Complessivamente si registra un progressivo trend in crescita, sia come presenza occupazionali che come elaborazione teorica delle funzioni pedagogiche in ambito giuridico

(32)

LA CARTA PROFESSIONALE DEL PEDAGOGISTA GIURIDICO

DOMINIO DI LAVORO

Con carattere plastico ed evolutivo ed in regime di compresenza di azioni professionali di altre qualifiche, al pedagogista giuridico

possono essere pertinenti i seguenti ambiti di competenza e di esercizio professionale.

 Consulenza tecnica giudiziaria (ctu - ctp).

 Giudice onorario.

 Perizie di parte.

 Azioni nei servizi penitenziari.

 Processi di “messa alla prova”.

 Famiglie ricostituite.

 Convivenze.

 Separazioni.

 Divorzi.

 Mediazione familiare.

 

(33)

LA CARTA PROFESSIONALE DEL PEDAGOGISTA GIURIDICO

• Affido e adozione.

• Idoneità genitoriale.

• Tutela del minore.

• Tutela del disabile.

• Tutela dell’anziano.

• Devianza minorile.

• Danno alla persona (biologico, psicologico, esistenziale).

• Mobbing.

• Formazione familiare.

• Counseling familiare.

• Counseling genitoriale;

• Integrazione lavorativa disabili/deboli;

• Formazione e progetti comunitari.

(34)

LA CARTA PROFESSIONALE DEL PEDAGOGISTA GIURIDICO

SEDI

In relazione alle pertinenze dianzi indicate, costituiscono sedi di esercizio della pedagogia giuridica, le seguenti:

- Tribunali.

- Servizi giuridici.

- Studi legali.

- Studi clinici.

- Centri di accoglienza.

- Comunità.

- Consultori.

- Associazioni civili.

Case – famiglia.

- Servizi penitenziari.

 

(35)

LA CARTA PROFESSIONALE DEL PEDAGOGISTA GIURIDICO

RELAZIONI PROFESSIONALI

 Legali.

 Psicologi.

 Neuropsichiatri.

 Pedagogisti clinici.

 Mediatori.

 Counselor.

 Educatori dei servizi penitenziari.

 Assistenti sociali.

 Operatori di associazioni di famiglie.

 Studi legali.

 Magistrati.

 Periti tecnici.

 Docenti e dirigenti di scuola.

 Dirigenti e responsabili di aziende.

 

(36)

LA CARTA PROFESSIONALE DEL PEDAGOGISTA GIURIDICO

AZIONI PROFESSIONALI

 

 Relazioni.

 Perizie.

 Analisi funzionali.

 Mediazioni.

 Orientamento e sostegno alle famiglie.

 Attivazione di pratiche.

 Consulenze tecniche giudiziarie.

 Formazione.

 Azioni educative.

 Tutorati.

 Studio ed elaborazione di progetti.

 Orientamento.

 Valutazioni di competenze.

 Colloquio clinico.

 ecc.

(37)

LA CARTA PROFESSIONALE DEL PEDAGOGISTA GIURIDICO

TENDENZE E ASPETTATIVE

Trend positivo di crescita di interesse (vedi questionario)

 

CRITICITA’

Necessità di formazione continua

 

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