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ATTI E PROVVEDIMENTI AMMINISRATIVI

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Academic year: 2022

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(1)

ATTI E PROVVEDIMENTI AMMINISRATIVI

Tecniche di redazione

(2)

Regole generali

Il nostro ordinamento non si occupa delle modalità di redazione del provvedimento.

Sono dettate in tal senso pochissime regole.

Tuttavia, l’ordinamento compensa questa lacuna indicandoci i vizi cui il provvedimento stesso può andare incontro.

La redazione consiste nella indicazione degli elementi che compongono l’atto, prescindendo dai presupposti o dalle finalità che un determinato provvedimento intende

perseguire.

(3)

Precisazioni

Ad esempio: se consideriamo la previsione generale su cui si basa il provvedimento di revoca, ossia l’art. 21- quinquies, l. n. 241/1990, si può verificare che la norma indica del relativo potere:

 PRESUPPOSTI

 FINALITÀ

 LIMITI

 EFFICACIA

* Lettura art. 21 quinques. Poi passaggio alla s. succ.

(4)

I vizi del provvedimento

PRIMA IPOTESI

Art. 21-octies, l. n. 241/1990

“È annullabile il provvedimento

amministrativo adottato in violazione di

legge o viziato da eccesso di potere o da

incompetenza”.

(5)

segue)… i vizi

SECONDA IPOTESI Art. 21-septies

“È nullo il provvedimento amministrativo che

manca degli elementi essenziali, che è

viziato da difetto assoluto di attribuzione,

che è stato adottato in violazione o elusione

del giudicato, nonché negli altri casi

(6)

Elenco dei vizi

1. Violazione di legge 2. Incompetenza

3. Eccesso di potere

4. Mancanza degli elementi essenziali 5. Difetto assoluto di attribuzione

6. Violazione o elusione del giudicato

7.Nei casi in cui (la nullità) è

espressamente previsti dalla legge

(7)

Osservazione

• Con queste ipotesi il redattore (istruttore prima e dirigente poi) “deve fare i conti”

• Allo stesso modo con queste ipotesi “deve

fare i conti” chiunque intende fare un ricorso

(ricorrente), amministrativo o

giurisdizionale, nonché il privato che

intende resistere al ricorso (contro-

interessato).

(8)

segue) … osservazione

Insomma: conoscendo i vizi si riesce a redigere correttamente il provvedimento.

Allo stesso modo di come accade per scongiurare il rischio di

contrarre un malattia. Infatti sapendo quale sono gli agenti

che la provocano si cercherà di prevenirla facendo attenzione

ai rischi che la provocano.

(9)

Una breve anticipazione

(la struttura del provvedimento)

A) LA PARTE INIZIALE O INTESTAZIONE

- Denominazione del tipo di provvedimento (es. decreto, deliberazione, determinazione ecc.)

- autorità emanante - oggetto

- estremi che comprendono l’eventuale data e il numero che esprime il codice di protocollo per l’identificazione univoca del provvedimento o comunque il numero assegnato al provvedimento dall’ente emanante

B) LA PARTE CENTRALE - preambolo

- motivazione - dispositivo

C) LA PARTE FINALE

- luogo in cui il provvedimento è stato adottato;

- data di adozione del provvedimento;

(10)

Ruolo e significato della l. n. 241/1990

La legge sul procedimento e (oramai dopo le innovazioni del 2005 anche) sul provvedimento è la fonte che indica più

“ricette” in tema di prevenzione contro gli i

vizi del provvedimento amministrativo.

(11)

Ruolo e significato della l. n. 241/1990

Tali “ricette” riguardano

a) Procedura da seguire per arrivare ad un atto

b) Regole formali e sostanziali da rispettare

c) Modalità specifiche di redazione dell’atto

(12)

La regola fondamentale

La buona redazione di un atto richiede il rispetto di questa semplice regola (spesso trascurata) la regola dell’incrocio

Incrociare l. n. 241/1990 e disciplina particolare - o di settore - che volta per volta occorre applicare

* Vedi caso Codice del turismo

(13)

Avvertenza

Molte delle regole procedurali che indicherò

devono essere rispettate anche nel caso, oramai di

grandissima rilevanza nel nostro ordinamento, del

c.d. silenzio assenso (di cui all’art. 20), così come

della c.d. SCIA (di cui all’art. 19).

(14)

Primo blocco di approfondimento

LETTERA (A)

PROCEDURA

PER ARRIVARE AD UN ATTO

(15)

Procedura da seguire per arrivare ad un atto (regole redazionali)

1. SI TRATTA DELLE REGOLE SUL

C.D. DIVIETO DI ANONIMATO AMMINISTRATIVO

(art. 4, comma 1).

(art. 5, comma 1).

* Regole rilevanti sia in termini di violazione di

legge o di incompetenza sia in termini di

responsabilità amministrativa

(16)

Procedura da seguire per arrivare ad un atto (regole redazionali)

2. REGOLE RELATIVE ALLA FASE ISTRUTTORIA:

ART. 6

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

“La pubblica amministrazione non può aggravare il procedimento se non per straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento dell'istruttoria”

(art.1, comma 2).

* Regole rilevanti in termini di violazione di legge, in termini di eccesso di potere e, infine, in termini di responsabilità amministrativa

(17)

Segue) regole relative alla fase istruttoria:

art. 6

DISCIPLINA DEI PARERI.

Essi possono essere obbligatori o facoltativi.

 In base all’art. 16, gli organi consultivi delle pubbliche amministrazioni sono tenuti a rendere i pareri ad essi obbligatoriamente richiesti entro venti giorni dal ricevimento della richiesta.

 Invece, qualora siano richiesti pareri facoltativi, le amministrazioni consultive sono tenute a dare immediata comunicazione alle amministrazioni richiedenti del termine entro il quale il parere sarà reso, che comunque non può superare i venti giorni dal ricevimento della richiesta.

 Tale disciplina non si applica in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica,

(18)

Segue) regole relative alla fase istruttoria:

art. 6

DISCIPLINA DELLE VALUTAZIONI TECNICHE

In base all’art. 17: ove per disposizione espressa di legge o di regolamento sia previsto che per l'adozione di un provvedimento debbano essere preventivamente acquisite le valutazioni tecniche di organi od enti appositi e tali organi ed enti non provvedano o non rappresentino esigenze istruttorie di competenza dell'amministrazione procedente nei termini prefissati dalla disposizione stessa o, in mancanza, entro novanta giorni dal ricevimento della richiesta, il responsabile del procedimento deve chiedere le suddette valutazioni tecniche ad altri organi dell'amministrazione pubblica o ad enti pubblici che siano dotati di qualificazione e capacità tecnica equipollenti, ovvero ad istituti universitari.

 Tale disciplina non si applica in caso di pareri che debbano essere rilasciati da amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistica, territoriale e della salute dei cittadini

(19)

Segue) regole relative alla fase istruttoria:

art. 6

3. SEMPLIFICAZIONE E OBBLIGO DI ACQUISIZIONE DEI DOCUMENTI IN POSSESSO DELL’AMMINISTRAZIONE:

ART. 18

* Regole rilevanti in termini sia di violazione di

(20)

Procedura da seguire per arrivare ad un atto (regole redazionali)

4. RUOLO DEI SOGGETTI PRIVATI COINVOLTI NEL PROCEDIMENTO: ART. 7, COMMA 1; ART. 9 E

ART. 10

Si tratta di quei soggetti che sono titolari di una posizione di interesse legittimo pretensivo ovvero oppositivo.

* Regole rilevanti in termini di violazione di legge, in

termini di eccesso di potere e, infine, in termini di

responsabilità amministrativa

(21)

Procedura da seguire per arrivare ad un atto (regole redazionali)

5. CHANCE ULTERIORE IN CAPO AI PRIVATI PER FAR CAMBIARE IDEA ALL’AMMINISTRAZIONE: LA C.D.

COMUNICAZIONE DI PREAVVISO DI RIGETTO - ART. 10 BIS

* Dell'eventuale mancato accoglimento di tali osservazioni è data ragione nella motivazione del provvedimento finale.

** Regole rilevanti in termini di violazione di legge, in termini

(22)

Procedura da seguire per arrivare ad un atto (regole redazionali)

6. DIVIETO DI “CONFLITTO DI INTERESSI”, CUI CONSEGUE UN OBBLIGO DI

ASTENSIONE: ART. 6 BIS

(23)

Regola di collegamento fra fase istruttoria e fase decisoria

7. REGOLA RELATIVA AL C.D. OBBLIGO MOTIVO:

ART. 6, COMMA 1, LETT. E, ULTIMA PARTE.

(24)

Secondo blocco di approfondimento

LETTERA (B)

REGOLE “FORMALI” E “SOSTANZIALI”

DA RISPETTARE PER REDIGERE

CORRETTAMENTE UN ATTO

(25)

REGOLE “FORMALI” E “SOSTANZIALI”

1. OBBLIGO DI RISPOSTA CON UN

PROVVEDIMENTO (ART. 2, COMMA 1)

(26)

Segue: la decorrenza dei termini

Art. 2, comma 6

“I termini per la conclusione del

procedimento decorrono dall’inizio del

procedimento d’ufficio o dal ricevimento

della domanda, se il procedimento è ad

iniziativa di parte”.

(27)

Segue: il profilo dei rimedi e delle responsabilità contro l’inerzia

- Comma 8: “La tutela in materia di silenzio

… è disciplinata dal codice del processo amministrativo, di cui al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.

- Le sentenze passate in giudicato che

accolgono il ricorso sono … trasmesse, in

via telematica, alla Corte dei conti”.

(28)

Segue: il profilo dei rimedi e delle responsabilità contro l’inerzia

Comma 9: “La mancata o tardiva

emanazione del provvedimento costituisce

elemento di valutazione della performance

individuale, nonché di responsabilità

disciplinare e amministrativo-contabile del

dirigente e del funzionario inadempiente”

(29)

Segue: rimedio amministrativo interno contro l’inerzia

- 9-bis (e ss.): “L'organo di governo

individua, nell'ambito delle figure apicali

dell'amministrazione, il soggetto cui

attribuire il potere sostitutivo in caso di

inerzia”.

(30)

segue) REGOLE “FORMALI” E

“SOSTANZIALI”

Nel 2012 è stata introdotta una novità (il c.d. provvedimento negativo

in forma semplificata)

Se le Amministrazioni ravvisano la manifesta

irricevibilità, inammissibilità, improcedibilità o

infondatezza della domanda, le pubbliche

amministrazioni concludono il procedimento con un

provvedimento espresso redatto in forma semplificata,

la cui motivazione può consistere in un sintetico

riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo

(31)

Segue …

Riprendendo l’art. 35 (pronunce di rito) del Codice del processo amministrativo, qui utile a fini definitori:

- IRRICEVIBILITÀ: tardività della notificazione o del deposito (nell’ambito del procedimento ciò può accadere allorché si presenta una domanda tardiva per partecipare ad un concorso)

- INAMMISSIBILITÀ: carenza di interesse o sussistenza di altre ragioni ostative ad una pronuncia (nell’ambito del procedimento ciò può accadere allorché si presenta una domanda ad un concorso senza averne i requisiti di partecipazione)

- IMPROCEDIBILITÀ: nel corso del giudizio sopravviene il difetto di interesse delle parti alla decisione, o non sia stato integrato il contraddittorio nel termine assegnato, ovvero sopravvengono altre ragioni ostative ad una pronuncia sul merito (nell’ambito del procedimento ciò può accadere allorché un candidato che ha fatto domanda e che è stato ammesso rinunci)

(32)

REGOLE “FORMALI” E “SOSTANZIALI”

2. ART. 2-BIS: IL C.D. DANNO DA

RITARDO NEL PROCEDIMENTO.

(33)

Quando si ha l’obbligo di provvedere con un provvedimento espresso?

La regola generale è ogni volta che non si versa in uno dei seguenti casi:

1. silenzio assenso

2. silenzio rigetto

3. SCIA

(34)

REGOLE “FORMALI” E “SOSTANZIALI”

3. REDAZIONE DELLA MOTIVAZIONE:

ART. 3, COMMA 2.

L’art. 3 ci dice come va redatta la motivazione di un provvedimento

amministrativo, richiamando sia aspetti

formali, che sostanziali.

(35)

Segue)

4. AMMISSIBILITÀ DELLA C.D.

MOTIVAZIONE PER RINVIO: ART. 3,

COMMA 3

(36)

REGOLE “FORMALI” E

“SOSTANZIALI”

5. CONTENUTO DELLA PARTE FINALE

DELL’ATTO: ART. 3, COMMA 4

(37)

REGOLE “FORMALI” E

“SOSTANZIALI”

6. EFFICACIA DEI PROVVEDIMENTI SVANTAGGIOSI: ART. 21BIS

* Deroga: i provvedimenti limitativi della

sfera giuridica dei privati aventi carattere

cautelare ed urgente sono immediatamente

(38)

Terzo blocco di approfondimento

LETTERA (C)

MODALITÀ SPECIFICHE DI

REDAZIONE DELL’ATTO

(39)

Ricordare sempre che

se l’atto è discrezionale va ben motivato

“ Il riconoscimento a favore della Regione di un pregnante potere di interdizione in materia di realizzazione di nuove centrali termoelettriche, esige che l’esercizio di tale potestà altamente discrezionale avvenga nel rispetto degli obblighi procedimentali oggi sanciti nella legge n. 241 del 1990 e che dunque la Regione svolga una compiuta istruttoria e fornisca una motivazione chiara e controllabile delle proprie decisioni, affinché il diniego all’intesa non si trasformi, nei fatti, in un atto politico insindacabile da parte del giudice amministrativo”

(T.A.R. PUGLIA - sentenza 24 settembre 2009 n. 2102)

(40)

PREAMBOLO: parte iniziale

La formula “Premesso che”

si usa per richiamare gli elementi di fatto e

di diritto da cui inizia a delinearsi l’esigenza

di adottare l’atto e, quindi, che hanno dato

l’impulso al procedimento amministrativo.

(41)

PREAMBOLO: parte iniziale

“Dato atto che”

è la formula da usare per attestare elementi oggettivi che l’organo competente ad adottare l’atto si limita a fotografare senza fare alcuna valutazione.

“Preso atto che”

è una formula analoga a quella precedente, con la

sottile differenza che con la formula “Dato atto

che” l’organo attesta, mentre con “Preso atto che”

(42)

Le altre formule

Accertato che

Verificato che

• Riscontrato che

Constatato che

(43)

Spiegazione

Queste formule vanno usate quando i dati

che si allegano al preambolo del

provvedimento sono il risultato di apposita

attività di indagine, che si acquisisce senza

fare alcuna valutazione

(44)

Parte finale del preambolo

“Visto e richiamato”

sono formule da utilizzare per il richiamo sintetico

di tutte le norme applicate nella procedura e nel

provvedimento finale

(45)

A seconda del tipo di provvedimento …

• il dispositivo è introdotto da un verbo del tipo:

• delibera, decreta, ordina,

• determina, dispone, ecc.

(46)

ELEMENTI ACCIDENTALI DEL DISPOSITIVO

• - esecutività dell’atto

• - soggetti cui l’atto va comunicato, notificato, trasmesso

• - uffici o ai soggetti ai quali compete provvedere all’esecuzione e/o agli uffici che devono controllare che esso avvenga

• - termine e autorità cui è possibile ricorrere

nel caso di atti che devono essere notificati

al destinatario.

(47)

Altri elementi essenziali per la validità del provvedimento

 Indicazione dell’amministrazione per cui il provvedimento “traduce” un’azione di gestione e del soggetto che adotta l’atto o del suo delegato;

 Visto di copertura finanziaria, indicato nel corpo del provvedimento o come sua integrazione necessaria per l’esecutività;

 Data di adozione;

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