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Assessore Vailati

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Academic year: 2022

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 luglio 2011

Segretario Generale – appello nominale Presidente

È raggiunto il prescritto numero legale, alle ore 18.11 la seduta è legalmente convocata. Procediamo con il primo punto all’ordine del giorno avente oggetto: Approvazione rendiconto della gestione dell’esercizio 2010. Illustra il provvedimento l’Assessore al Bilancio a cui cedo la parola, prego Assessore.

Punto n. 1)

APPROVAZIONE RENDICONTO DELLA GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2010 -

Assessore Vailati

Buona sera a tutti. Il rendiconto 2010 proposto dalla precedente Giunta Comunale con delibera n. 53 del 4.4.2011 viene posto in votazione per la sua approvazione. Essendo l’approvazione del rendiconto un atto dovuto e non essendo questa Amministrazione intervenuta in alcun atto di gestione e di indirizzo, viene posto alla vostra attenzione così come approvato dalla precedente Giunta Comunale e senza entrare nel merito.

Da un punto di vista tecnico contabile, è stato rispettato l’iter di approvazione, così come previsto dal D.Lgs. 267/200 e successive modifiche. I dirigenti responsabili dell’Ente hanno attestato la regolarità tecnica contabile del documento, così pure il Collegio dei Revisori, che non ha espresso in merito riserve. Il risultato di gestione evidenzia un avanzo di Euro 1.287.808,20 dimostrato dai quadri differenziali. Passo ora la parola al Dirigente del Settore Finanziario Dott. Cervadoro, per una breve illustrazione e poi successivamente al Dott. Colombo, Presidente del Collegio dei Revisori che leggerà la relazione.

Dott. Cervadoro – Dirigente Settore Finanziario

Buona sera. Procediamo quindi attraverso questa proposta di deliberazione all’approvazione, in ritardo, del Rendiconto della gestione

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per l’esercizio 2010. In ritardo perché come sapete la normativa adesso prevede che l’approvazione del Consuntivo sia effettuata ogni anno entro il 30 aprile dell’anno successivo rispetto all’esercizio che si va a rendicontare. È un momento importante dell’Amministrazione perché la rendicontazione dell’esercizio è un momento fondamentale di trasparenza e di dimostrazione della gestione e dell’attività svolta dalla Pubblica Amministrazione.

Il documento che si va ad approvare, il rendiconto della gestione, consta essenzialmente di tre principali documenti e di tanti allegati.

Sostanzialmente i tre documenti che avete nella documentazione che è stata trasmessa a tutti i Consiglieri sono principalmente il conto del Bilancio, che è il documento che fa sintesi della gestione finanziaria dell’intero esercizio e poi viene, pur non essendo obbligatorio in una forma così stringente, ma attraverso un meccanismo di trasposizione della dimensione finanziaria in quella che è una dimensione economico- patrimoniale, vengono anche redatti il conto economico, che rileva appunto costi e proventi secondo criteri di competenza economica sempre dello stesso esercizio, nonché il conto del patrimonio che evidenzia le modifiche intervenute per effetto della gestione annuale.

Finalità appunto del Rendiconto è quella di fornire informazioni in merito comunque al grado di attuazione dei programmi e alla situazione patrimoniale e finanziaria e all’andamento economico. Normalmente troverete tra gli allegati al Rendiconto della gestione anche un altro documento fondamentale che in genere qui siamo in una situazione particolare dove c’è un cambio di Amministrazione, ma uno degli aspetti fondamentali nella rendicontazione è costituito sicuramente dalla relazione della Giunta al Rendiconto della gestione, dove i vari Assessori competenti poi relazionano sull’attività svolta dai propri assessorati, secondo quello che è stabilito dall’art. 151, sesto comma, del T.U.

Un qualche accenno diciamo al quadro generale e al contesto generale nel quale è calata la relazione che andiamo poi a illustrare come dati contabili nelle slide che poi cercherò di illustrare. Il 2010 è stato un anno caratterizzato da alcuni aspetti di carattere economico-generale, in particolare la situazione di persistente crisi economica e che ha avuto dei riflessi diretti, importanti, nell’attività e nella gestione amministrativa dell’Ente, soprattutto in relazione ad alcuni provvedimenti che hanno influenzato in maniera diciamo abbastanza pesante quelle che sono poi le politiche di amministrazione e i bilanci degli Enti Locali. Mi riferisco in particolare al D.L. 78/2010, che ha comportato anche la necessità di attuare modifiche pesanti alla programmazione di spesa per il prossimo triennio, e che comporta vincoli molto stringenti sulle politiche

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relativamente alla spesa per il personale e ulteriori norme sono state introdotte anche nell’ultimo provvedimento, il D.L. 98/2011, in relazione alle sanzioni a carico degli enti in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno.

Passiamo adesso a vedere appunto quali sono i risultati conseguiti dal punto di vista finanziario economico patrimoniale nel corso del 2010 e come risulta determinato, secondo quanto previsto dal T.U., l’avanzo di amministrazione che è indicato in 1.287.808,20 Euro; è una tabella dove, attraverso uno dei meccanismi di calcolo, si vede dalla situazione proprio di cassa dell’Ente, che aveva una liquidità, partiva con un fondo iniziale di cassa di 5.420.000 Euro, i dati seguenti mostrano tutte le movimentazioni in entrata e uscita, quindi riscossioni e pagamenti su competenza residui, e che portano alla determinazione del saldo finale al 31 dicembre di cassa, che era pari a 7.383.000. Notate che c’è una liquidità consistente a fine anno, necessariamente dovuta anche agli obblighi, ai vincoli che abbiamo per quanto riguarda il saldo di cassa sulla parte pagamenti in spesa straordinaria.

Aggiungendo a questo dato, cioè al saldo di cassa finale, i dati relativi ai residui attivi e passivi finali, che esprimono in una certa misura crediti e addebiti per quanto riguarda il Comune, si determina il risultato finale che è appunto l’avanzo di amministrazione, che è un po’ l’espressione del risultato cumulativo della gestione 2010 e precedenti, finora conseguita dal Comune. In questa diapositiva vediamo un grafico dove dimostra da che cosa proviene l’avanzo di amministrazione, e in parte consistente dipende dal risultato della gestione di competenza, poi vediamo scissa nelle sue due componenti, cioè la parte corrente e la parte straordinaria, per il 29% deriva dal risultato della gestione dei residui e un ulteriore 17% è l’avanzo dell’avanzo, cioè è la parte di avanzo che era risultata dal Rendiconto 2009 che non è stata applicata all’esercizio 2010.

Vediamo la gestione di competenza, rilevando differenza tra il totale degli accertamenti rispetto al totale degli impegni, che dà come saldo 740.254 Euro, che è appunto il risultato della gestione di competenza, che anche questo è positivo. A sua volta, nella gestione di competenza sapete che nel Bilancio dell’Ente distinguiamo una parte corrente, entrate e spese correnti, da una parte diciamo straordinaria, che riguarda le entrate straordinarie e la spesa per investimenti. Sulla gestione corrente abbiamo registrato un avanzo di 85.000 Euro, che in parte riguarda somme con vincolo di destinazione perché sono relative a somme per spese per il fondo per il personale, per ore di straordinario non effettuate e quindi vanno in avanzo e che saranno poi nella successiva vedremo variazione di Bilancio riattribuite al fondo stesso.

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Per la parte straordinaria, il risultato è più consistente ma anche questo è frutto, è sintomatico di quello che accade in varie Amministrazioni e cioè della impossibilità o comunque del limite che si ha nel poter avviare maggiore spesa di investimento in funzione poi delle conseguenti problematiche relative alla possibilità di pagare i lavori effettuati in parte straordinaria, che comporterebbero difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi del patto di stabilità.

Sulla gestione dei residui, anche qui una piccola osservazione, il numero quest’anno in valore assoluto dei residui attivi e passivi eliminati è più consistente che per gli anni passati in quanto, oltre alla consueta attività da parte di tutti gli uffici di riaccertamento della sussistenza dei presupposti per mantenere crediti e debiti degli esercizi precedenti, un importo rilevante di crediti che debiti perché erano corrispondenti come importo, è stato stralciato dal Bilancio comunale in quanto afferenti a delle opere cosiddette a scomputo, che erano state portate, contabilizzate a Bilancio e che nel 2010 sono state poi collaudate e quindi si è potuto procedere a stralciarle definitivamente dal Bilancio.

Il risultato comunque è anche qui positivo, e unitamente ai 173.000 Euro che ricordo erano la parte di avanzo 2009 non applicato, porta a un saldo della gestione residui di 547.543 Euro. Abbiamo visto da cosa proveniva, in questo invece grafico vediamo come si ripartisce quell’importo di 1.200.000 che è l’avanzo del 2010. È costituito per la gran parte, come al solito, da somme destinabili a spesa per investimento, 1.059.000 Euro. Gli 85.000 Euro, che erano avanzo di parte corrente, sono in parte avanzo libero, 50.000 Euro, che nella relazione dei Revisori si indicava anche da che cosa proviene una certa destinazione su come utilizzarlo e che adesso dirò e 35.000 Euro sono le somme derivanti dal fondo del personale per ore straordinarie non utilizzate, che torneranno a essere applicate al Bilancio 2011 su questo stesso fondo. Mentre 142.688 Euro sono relativi a fondi sempre per spesa di investimento, ma vincolati perché derivanti da fonti di finanziamento che avevano la destinazione vincolata.

In questa tabella ho riassunto un po’ l’andamento, i risultati degli esercizi precedenti a partire dal 2006, per raffrontare un po’ l’avanzo che si è avuto nei vari esercizi e come vedete tende a essere in aumento, anche se costante negli ultimi esercizi; anche questo, ripeto, è sintomatico e penso sia riscontrabile in molte altre Amministrazioni ed è frutto o conseguenza spesso della necessità di limitare la spesa di investimento, è un po’ un fenomeno macroeconomico che è stato rilevato a livello generalizzato. Qui è un po’ lo stesso, è il dato

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rappresentato graficamente. Questo non richiede grandi spiegazioni, è per fare vedere che c’è un equilibrio tra entrate e spesa per quanto riguarda sia la parte corrente che la parte investimenti, così come servizi conto terzi.

Una ulteriore riflessione sull’indebitamento dell’Ente, in questa tabella ho riportato lo stock totale di debito dell’Ente distinto tra categorie per tasso di interesse, quindi la gran parte dell’indebitamento dell’Ente oggi è costituita da indebitamento a tasso fisso, di cui le due componenti principali sono i mutui contratti con Cassa Depositi e Prestiti classici per il finanziamento delle opere pubbliche e la seconda riga sono relativi ai BOC che è l’operazione che nel 2005 è stata fatta di rimodulazione dell’indebitamento, per ridurre anche un po’ gli oneri finanziari.

Abbiamo poi una parte di mutui con finanziamento a tasso variabile, e una parte ancora minore di tasso zero, cioè sono o mutui assistiti da contributi in conto interessi a carico dello Stato, cioè è lo Stato che paga gli interessi sostanzialmente e noi paghiamo solo le quote capitali, o addirittura sono i famosi FRISL della Regione, cioè finanziamenti erogati a tasso zero dalla Regione. Quindi questo è il totale finale.

Graficamente viene così il dato, cioè il 91%, la stragrande maggioranza del debito è tutta a tasso fisso e in questa tabella ho riportato un po’

graficamente, ecco i dati, la situazione dell’indebitamento, cioè nel senso che durante il quinquennio si è progressivamente ridotto e il dato del 2010, avremmo visto un’ulteriore riduzione e l’aumento o quello che riporta un po’ sui valori iniziali lo stock di indebitamento è una forma particolare di finanziamento che quindi è già inclusa ed è considerata in questo numero, che sono i famosi 5.600.000 Euro di prestito flessibile che sono stati concessi da Cassa Depositi e Prestiti nella fine d’anno scorso.

Ho riassunto in qualche slide qualche dato relativo all’andamento delle principali voci di entrata, qui vedete la composizione delle entrate tributarie realizzate nel 2010, dove la parte in assoluto più importante per quanto riguarda le entrate tributarie è data sicuramente dall’ICI, nonostante oramai ICI senza il gettito derivante dalla prima casa, che era precedentemente compensato con trasferimento statale, adesso è stato fiscalizzato e l’altra macrocomponente è la T.A.R.S.U. Poi un altro importo rilevante è dato dall’addizionale all’IRPEF che nel nostro caso non può essere aumentata, perché sapete che c’è stato lo sblocco della possibilità di incremento dell’aliquota sull’addizionale, ma solo per i Comuni che non ce l’avevano o che l’avevano sotto il 4 per mille. Quindi noi manteniamo, abbiamo mantenuto il livello delle aliquote, il gettito è un gettito importante, è intorno al 1.800.000 Euro annui.

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Per quanto riguarda la spesa corrente, qui io ho riportato in una unica tabella la ripartizione della spesa corrente per i vari tipi di intervento nel corso dell’ultimo quinquennio. Si può notare che le voci principali sono quelle relative a spese del personale, e soprattutto l’intervento 03, le spese per prestazioni di servizi. In realtà qui vediamo che la spesa sul personale è sostanzialmente costante, probabilmente un dato destagionalizzato, cioè considerando anche l’incremento del costo della vita, probabilmente ci avrebbe fatto vedere anche un dato in calo come spesa del personale e quello che sicuramente è in aumento è il dato relativo alla spesa per prestazione di servizi, di oltre 3 milioni di Euro.

Le macrovoci che sono andate in aumento sono sotto la spesa per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, quindi le spese banalmente per la S.A.B.B., a fronte di questo però c’è un incremento pressoché corrispondente delle entrate da T.A.R.S.U., perché si mantiene un tasso di copertura notevole e superiore al 90% sicuramente.

Viceversa altre voci rilevanti di incremento di spesa per prestazioni di servizi sono dovute a altri servizi onerosi come servizi gestiti dai Servizi Sociali, per la persona, trasporti, pasti, ecc. ecc., che questi da un certo punto di vista sono incrementati nel corso degli anni, non trovano una esatta corrispondenza dal punto di vista delle maggiori entrate al titolo III delle entrate in quanto una parte di questi maggiori costi sono comunque assorbiti e sono a carico dell’Ente, del Comune. Anche qui c’è un dato sugli impegni di spesa ripartiti per intervento del 2010 per quanto riguarda la spesa corrente, quello che dicevo, cioè le due macrovoci, le voci più importanti sono sicuramente l’intervento 1 e l’intervento 3, quindi la spesa per il personale e la spesa per prestazioni di servizi. È anche notevole direi quella fetta rossa, che è il costo per oneri finanziari, che è direttamente connesso allo stock di indebitamento.

Passando invece alla gestione straordinaria, quindi entrate e spese per investimenti, in questa tabella e grafico vediamo quali sono stati i risultati relativamente agli accertamenti per entrate straordinarie, cioè il titolo IV del nostro Bilancio, laddove si è registrata una riscossione, un accertamento di 2.047.000 Euro derivanti da alienazioni di beni patrimoniali, un milione e mezzo di questi sono relativi all’alienazione delle partecipazioni Blue Meta e il resto sono alienazioni di immobili;

940.000 sono trasferimenti, i contributi dalla Regione e 100.000 dalla Provincia e i 4 milioni, altra voce rilevante, sono relativi a oneri urbanizzativi e monetizzazioni. Quindi il totale delle entrate per finanziare spese di investimento è stato di 7.358.000, suddistinti in queste varie componenti.

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Per quanto riguarda invece la spesa di investimento, qui è ripartita per funzioni, cioè dove sono stati allocati, cosa è stato speso nelle varie funzioni, funzioni generali, giustizia, Polizia Locale ecc. ecc., viabilità…

le voci principali sono sicuramente nella funzione 8, cioè nella viabilità e trasporti e nelle funzioni generali di amministrazione nelle quali è incluso l’impegno di spesa per la realizzazione, la ristrutturazione dell’edificio ex UPIM. In questa tabella ho messo assieme tutti i dati relativi alla spesa di investimento, quindi le risorse e dove sono state allocate, indicando le principali opere, evidenziando quello che abbiamo detto sulla parte fonti di finanziamento, dove agli oltre 7 milioni di entrata al titolo IV dobbiamo aggiungere il 1.020.000 Euro di avanzo di amministrazione che è stato applicato alla spesa di investimenti per finanziare delle opere e i 5.600.000 di mutuo prestito flessibile concesso nel 2010.

Con queste risorse sono state finanziate tutte le opere che vedete elencate nella colonna a destra, di cui la principale è senz'altro l’intervento sul palazzo ex UPIM, per circa 6 milioni di Euro, la riqualificazione dell’asta stradale per 1.305.000, proseguono i lavori per l’urbanizzazione del Bollone, ecc. ecc. La differenza tra appunto il totale dell’entrata per investimenti e la spesa per investimenti è esattamente quel dato che abbiamo visto, che è l’avanzo realizzato sulla parte corrente investimenti. Direi così basta, poi se ci sono necessità di ulteriori chiarimenti e delucidazioni. Aggiungo solo che, per quanto riguarda un ulteriore comunicazione che poi va fatta a seguito dell’approvazione del consuntivo, cioè sull’indicazione dei parametri di deficitarietà strutturale dell’Ente, l’Ente risulta a posto da questo punto di vista, avendo tutti i valori regolari, tranne uno che è quello relativo al rapporto tra consistenza dei debiti di finanziamento, superiore a 150, per cui l’unico dato strutturalmente deficitario che ha l’Ente in questo momento è costituito dall’elevato stock di debito. Grazie.

Presidente

Grazie dottore. La ringraziamo per l’illustrazione come sempre esaustiva. Assessore vuole aggiungere qualcosa o passo la parola al Dott. Colombo? Dott. Colombo prego.

Dott. Colombo – Presidente Revisori dei Conti

Grazie Presidente e buona sera a tutti. Io porto i saluti, oltre che miei personali, anche quelli dei miei collaboratori e colleghi nel Collegio dei Revisori, ovverosia il Dott. Alessandro Bialetti e il Dott. Riccardo Caputo, augurando ovviamente al Consiglio Comunale e alla nuova Giunta gli auguri di buon lavoro per lo svolgimento del mandato. La

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relazione che avete nelle vostre mani è frutto di un lavoro fatto a fine marzo e ad inizio aprile, sul Conto Consuntivo; abbiamo esaminato il Rendiconto unitamente a tutti gli allegati, abbiamo rilevato che nel suo operato è stato uniformato allo Statuto e al Regolamento di contabilità, abbiamo verificato che sia stato redatto secondo le norme previste sia dal T.U.E.L. che dai principi contabili emanati appunto per Enti Locali. A questo punto abbiamo espresso in ultima pagina, quindi rimandiamo poi alla lettura del contenuto della relazione, tenuto conto di tutto quanto abbiamo evidenziato ed esposto, attestiamo la corrispondenza del Rendiconto e le risultanze della gestione ed esprimiamo pertanto il parere favorevole per l’approvazione del Rendiconto dell’esercizio finanziario 2010. Grazie.

Presidente

Grazie dottore. Assessore, l’illustrazione del punto è terminata?

Dichiaro aperta la discussione, terminata l’illustrazione del punto. Invito i Consiglieri a iscriversi per il dibattito. È iscritto a parlare il Consigliere Minuti, ne ha facoltà. Il Consigliere Minuti mi aveva chiesto di cumulare i tempi dei suoi interventi e di fare un intervento unico, non c’è problema, per cui le darò il tempo necessario. Prego.

Consigliere Minuti

Sig. Presidente le sono grato. Spiace intervenire dopo la esauriente illustrazione del dirigente e la succinta relazione del Presidente dei Revisori, che hanno già praticamente chiarito tutto, tuttavia il Conto Consuntivo è una di quelle questioni di tale rilevanza ancorché la si può anche prendere sottogamba a mio avviso sbagliando, perché tradizionalmente, sempre a mio avviso sbagliando, si dà molta più importanza al Bilancio delle bugie o delle promesse che è il Bilancio preventivo e si trascura viceversa il momento della verifica che ha il Conto Consuntivo. Sembra una roba anacronistica, ma di solito ci si dileggia di più nel promettere: io farei questo, forse tu non riuscirai a farlo… mentre invece la verifica è un po’ più difficile, anche perché per la verità il legislatore che ha pure riformato la finanza locale e anche i modelli sui quali essa viene scritta, non ha semplificato molto i documenti di rendiconto, che sono frastagliati, sono stati descritti, Bilancio finanziario, l’estrapolazione dei dati di carattere economico e l’aggiornamento, in base agli eventi di esercizio, del conto patrimoniale dell’Ente, però soprattutto su quest’ultimo la lettura è assolutamente improba. Non c’è la semplificazione tipica del Bilancio delle aziende private, dove ci sono le attività e le passività nel conto patrimoniale, i costi e i ricavi nel conto economico, con le intersecazioni e gli equilibri dell’uno con l’altro e il medesimo risultato finale.

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Qui le cose sono di una complessità che scoraggia ma non deve essere ritenuto questo un alibi sufficiente, il nostro senso di responsabilità deve farci dedicare a un argomento così rilevante il tempo necessario almeno a comprenderlo e dico questo come ho anticipato anche in Commissione Consiliare perché se per esempio noi dessimo il valore che merita alla consistenza patrimoniale di un ente come il nostro che è ragguardevole sotto il profilo del suo patrimonio, potremmo ricavare dall’analisi di esso anche quegli ausili, quegli strumenti per migliorare la nostra gestione, con dismissioni per finanziare le Opere Pubbliche, ricavando all’interno dei nostri spazi le sedi che altrimenti saremmo costretti a ricercare in affitto, aggiungo con una reddittività migliore, i canoni, gli affitti, insomma il patrimonio è una cosa assolutamente importante, dalle ricadute non di poco. Ecco quindi la ragione per cui faccio un intervento leggermente più ampio dell’usuale, ma con l’accorgimento e acconsentito dal nostro Presidente.

Partiamo dalle entrate. Le entrate tributarie mi sembrano attestate sul livello equo strettamente necessario a sostenere l’equilibrio economico del Bilancio, al presente assai migliore rispetto ai passati bilanci e conseguito con l’apporto minimo, 357.000 Euro, di quota parte degli organi urbanizzativi. Ho visto che il vicino Comune di Caravaggio, che ha un Bilancio la metà del nostro, applica oneri urbanizzativi del doppio.

Devo dire ad onore dell’Amministrazione uscente, poi gli dirò qualche critica, esporrò qualche critica, che questo dato in realtà andrebbe corretto, o meglio integrato con un altro, che nei tempi passati un’entrata ordinaria, per esempio quella delle sanzioni amministrative per la violazione del Codice della strada era quasi interamente utilizzata a supporto delle spese correnti, e invece da qualche anno a questa parte e soprattutto in questo esercizio, è stata incanalata, come del resto vuole un precetto legislativo, a sovvenire le spese di investimento.

Mi sembra di avere visto 600.000 e rotti Euro sul milione del totale.

Quindi ci sono delle entrate correnti che sono state utilizzate per finanziare degli investimenti e questi 357.000 Euro che sono di entità inferiore, di entrata straordinaria, a sovvenzionare la parte corrente.

Quindi il Bilancio dal punto di vista economico reggeva da sé, il che è anche una novità importante. Modesto il concorso del recupero delle evasioni, impostato a livello modesto, relativamente modesto il recupero delle evasioni, impostato a livello di preventivo più nell’ottica demagogica della propaganda. Quante volte si è sentito parlare dell’eroismo del recupero dell’evasione? Tanto che per l’ICI fabbricati permane da riscuotere più della metà del ruolo ante esercizio, 350.000 Euro, mentre per l’ICI aree fabbricabili ad un appostamento iniziale di 300.000 è seguita nel corso dell’anno la rideterminazione più realistica

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di 151.000 Euro, cioè la metà, cui sono corrisposte riscossioni per soli 24.000 Euro. La verità è che i trevigliesi sono tra i contribuenti più fedeli d’Italia, il loro reddito medio IRPEF base imponibile di calcolo delle addizionali comunali, era nel 2009 di 26.271 Euro, 23.369 nel 2005, il che colloca Treviglio tra i primi 200 tra gli oltre 8.000 Comuni italiani. I nostri vicini di Caravaggio, tanto per fare una simpatica comparazione, hanno esibito un reddito di 22.801 Euro nel 2009 medio ai fini IRPEF e 20.646 nel 2005.

Proseguo con le entrate al capitolo 800 e successivi, con accertamento complessivo di competenza pari a 4.803.397, osservo da un lato che lo smaltimento rifiuti sia rimasto soggetto a tassa, nonostante fosse stato preso 5 anni prima nel programma di governo l’impegno a trasformarlo in più equa tariffa, dove il cittadino potesse pagare in base ai rifiuti prodotti e non a parametri non oggettivi. Dall’altro anche per questa voce gli accertamenti dell’evasione sono risultati in parte forzati a giudicare dalle rettifiche nei residui che si riducono di 44.267 Euro.

Osservare il cap. 1420, dal residuo 19.200 Euro senza alcuna movimentazione all’esercizio, sollecita la domanda riguardo allo stato di attuazione del progetto “Cantiere aperto per politiche immigratorie giovanili di seconda generazione. Lo stesso per il cap. 5700/6, dal residuo di 20.000 Euro, introiti somme depositi contrattuali inquilini; a sua volta il cap. 4800 pone in evidenza la ritardata riscossione dei fitti reali dei fabbricati, per i ruoli anteriori all’esercizio rimangono in mora 117.667 Euro, mentre la voce di cap. 4700, fitti reali di fondi rustici, indica l’importo di soli 555 Euro, inadeguati rispetto alla consistenza dei fondi rustici comunali. Mi chiedo dove vengono contabilizzati i proventi dei due fondi di via Pagazzano, uno mi pare che fosse affittato a un Consigliere Comunale della precedente Amministrazione, quello di viale Carlo Porta, l’altro in via Calvenzano, e le 80 pertiche presso la diga del Brembo e mi attendo una risposta al riguardo.

Simpaticamente la voce al cap. 5200 palesa la redditività delle farmacie comunali, di cui è stata intrapresa la procedura di alienazione perché ritenute non redditizie; vengono nel capitolo accertati a titolo dividendi 390.000 Euro, dei quali 210.000 regolarmente riscossi e 180.000 accertati ma non ancora riscossi. Il cap. 3400, sanzioni amministrative per violazioni codice della strada, palesa la consistenza macroscopica dell’entità passata a residuo per mancata riscossione o per attesa riscossione. A parte la pulizia del dato, compiuta a fine esercizio di 331.908 Euro, sono stati tolti 112.000 Euro di residuo e 219.000 Euro di stanziamento di competenza. Resta evidente la sproporzione tra quanto viene accertato nell’esercizio, 930.000 Euro e quanto viene riscosso, 493.000 Euro, poco più della metà. Ai capp. 4130 e 4170 fanno tuttora cattiva mostra le voci delle mancate riscossioni degli accertamenti

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proventi arretrati impianto natatorio, 40.000 Euro e proventi utilizzo campo di calcio, mi riferisco alla nota questione Rampina, per 35.109 Euro per i quali sarebbe utile una qualche informazione aggiornata.

Per il complesso delle entrate ordinarie, primi tre titoli, lo scostamento previsione, accertamento, riscossioni è comunque fisiologico e positivo, salvo i casi sopra segnalati. Per le entrate straordinarie da segnalare invece le macroscopiche distanze tra quanto previsionato e quanto accertato nel caso del titolo IV, ben oltre il 50%, 6.274.100 l’accertato a fronte di una previsione assestata di 13.632.674, in gran parte per le difficoltà incontrate nei procedimenti di alienazione di beni, comunque accertate, alienazioni, per 2.047.000. Una nota positiva è l’attivazione dei contributi statali 184.000 Euro, regionali 940.000 Euro, provinciali 100.000 Euro, che hanno concorso a finanziare gli investimenti insieme ai mezzi propri, oneri urbanizzativi e monetizzazioni, 3.730.000 e avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente 1.020.000, consentendo di realizzare senza oneri finanziari presenti o futuri il 57%

degli investimenti, vedi titolo II della spesa, riducendo la quota di ricorso al mercato a 5.600.000, peraltro necessitata e non voluta dopo l’impasse della vendita delle farmacie.

Le spese. Nel corso dell’esercizio 2010 le voci di spesa hanno superato quelle di entrata ed il risultato, 42.775.000 l’entrata, 43.075.000 la spesa finale dell’esercizio, sarebbe stato di disavanzo pari a 299.000 Euro, se non fosse stato applicato al Bilancio l’avanzo dell’esercizio precedente, pari a 1.040.000, il che ha generato, come abbiamo visto all’inizio, una quota dell’avanzo complessivo di 740.254 Euro. Il resto dell’avanzo ricordo che promana dai residui e dalla quota di avanzo non in precedenza applicato, come è stato esaurientemente illustrato. Si sottolinea questo dato perché al contrario i due esercizi precedenti, 2009 e 2008, avevano registrato una migliore sintonia dello scorrere accertamenti/impegni di entrate e spese, con il risultato a fine esercizio di quasi perfetta parità. La differenza negativa del 2010 è comunque contenuta, solo palesa la necessità di mantenere la vigilanza sulla correlazione tra i due momenti dell’entrata e della spesa, peraltro a livello gestionale imposto dalle rigide norme del cosiddetto patto di stabilità.

Le spese correnti, 25.006.137 Euro, sono cresciute nel 2010 del 2,6%

rispetto al 2009, quando erano 24.378.000, nonostante il buon dato della funzione di amministrazione, gestione e controllo che evidenzia anzi un calo di 70.000 Euro. L’incremento significativo si registra alla funzione gestione del territorio e dell’ambiente, dove sono stati spesati i compensi per la redazione del P.G.T., quindi l’incremento di spesa rispetto all’esercizio precedente è stato di 532.000 Euro, più 10,5%. Se

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si osserva il trend pluriennale della spesa sociale, di norma attestata storicamente sugli 11 miliardi, ovvero 5,5 milioni di Euro, si osserva la sua attuale dimensione a 6.499.351 Euro. In realtà l’incremento è determinato dalla contabilizzazione, sia in entrata che in uscita, dei canoni che il Comune riscuote, o delle rette che il Comune riscuote e riversa alla fondazione Anni Sereni, esercitando di fatto da alcuni anni a questa parte un servizio di cassa conto terzi, peraltro incompatibile con le norme del patto di stabilità; liberarle dal Bilancio sarebbe conveniente, no? Si tratta di una voce considerevole, 1.508.000 Euro!

Non tre soldi… Tale voce va considerata nella valutazione del confronto pluriennale della spesa corrente, 2005-2010, cui si rinvia, proposta nella sottostante tabella che confronta a futura memoria nell’insieme i dati gestionali dell’ultimo esercizio gestito dalla Giunta Zordan e quelli dell’ultimo esercizio gestito dalla Giunta Borghi.

Nell’analisi minuta delle spese correnti si evidenziano punte di autentico rigorismo, come le voci dei fitti passivi e le consulenze… no, come spese di rappresentanza, in momenti di contraddizione rispetto ai programmi come per le… mi aveva distratto la Consigliera Borghi, che continua a bisbeticare… come per le voci attinenti i fitti passivi e le consulenze, peraltro in crescita del 4% rispetto all’anno precedente.

Stazionaria la voce attinente il personale dipendente dell’Ente, a 6.985.000, rispetto a 6.900.000 contabilizzati nel precedente esercizio.

Le spese in conto capitale, come abbiamo visto in precedenza la correlata voce delle entrate straordinarie che sono giustapposte e correlate alle spese in conto capitale, ammontanti complessivamente a 12.966.690, sono importanti e rappresentano la metà delle spese correnti e quasi un quarto delle spese complessive, un rapporto che pone il nostro Comune tra quelli con la maggiore propensione all’investimento, invero un onore e allo stesso tempo un onere, connesso al ruolo di capitale e sede di servizi di interesse sovracomunale e di vasta area. Significativo il confronto con quanto si legge nel Bilancio del Comune di Caravaggio, che si riporta sempre a futura memoria, il quale destina a questa voce 2.487.032.

Demograficamente Caravaggio è poco più della metà del Comune di Treviglio, quota minoritaria, quella di 2.487.000, del suo Bilancio che complessivamente ammonta a 17.153.489.

Nei prospetti vengono inoltre sviluppati altri confronti e soprattutto la comparazione dell’entrata e della spesa pro-capite, ovvero ciò che ogni abitante paga al proprio Comune e ciò che il Comune loro restituisce.

Non vi sono intenzioni velleitarie nel proporre il confronto tra il Bilancio di Treviglio e quello di Caravaggio, né intenti lesivi dell’onore della Lega, che amministra quel Comune, ma perché ogni Comune ha i numeri non dico che si merita, i numeri oggettivi della sua realtà, delle

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sue scelte. Il Comune di Caravaggio è un Comune che ha scelto storicamente, come Pontirolo Nuovo, vicino a noi, di non indebitarsi mai, non fa mutui, tutto quel che fa lo paga e morta là, non ha quindi una ricaduta di interessi passivi e così via. Inoltre il Comune di Caravaggio non ha l’onere che ha Treviglio di dotare la propria città di grandi strutture consortili o anche di strutture che fanno parte della tradizione storica della città. Ricordo che quest’anno si compie il 60°

anniversario dell’apertura dell’Oberdan…

Presidente

Ancora due minuti Consigliere…

Consigliere Minuti

… una grande istituzione scolastica cittadina che è stata realizzata a totale carico del Bilancio del Comune di Treviglio e così come da allora quasi tutte le scuole superiori.

Patrimonio. Anche durante i lavori della Commissione Consiliare mi sono permesso di sottolineare la necessità che questa componente del conto d’esercizio abbia la dovuta attenzione, se non altro per le opportunità che una cognizione e gestione puntuale del patrimonio può riverberare nella gestione complessiva del Bilancio comunale, in termini di aumento di redditività dei beni, di ausilio ai servizi con privilegio di sedi proprie in alternativa all’affitto, con l’individuazione di cespiti alienabili, a sostegno del programma degli investimenti. Se è vero che nessuna preoccupazione ci deriva dal Bilancio che ci accingiamo ad approvare ed anzi per il quale preannuncio il mio voto favorevole, non possiamo nel contempo ignorare ciò che il Bilancio ha espulso, ovvero le opere che io credo, anche se si può discorrere sulle priorità, ha rinviato ai futuri esercizi per impossibilità a finanziarle e comunque corrispondono a un fabbisogno reale dei nostri amministrati.

Il conto del patrimonio chiude il 2010 con un dato complessivo di 218.660.511, in aumento rispetto ai 214.882.000 del 2009. In esso però il patrimonio netto scende a 109.292.000 rispetto ai 114.406.701 per via della crescita dell’indebitamento, che sale da 46.596.596 del 2009, ai 54.889.805 di fine 2010. Chiedo al Sig. Presidente dell’apposita Commissione Consiliare di voler dedicare un’apposita seduta all’approfondimento di questi dati, alla cognizione dell’inventario ed anche alla presa d’atto dei dati di controllo di gestione, al fine di rendere l’orizzonte della nostra veduta sul Bilancio più ampio e quindi più costruttivo. Grazie.

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Presidente

Grazie Consigliere. Se altri Consiglieri desiderano intervenire nel dibattito si iscrivano. Abbiamo consentito per questo punto all’ordine del giorno al Consigliere Minuti, Capogruppo, di cumulare i suoi tre interventi, due nel dibattito e quello della dichiarazione di voto, per cui se altri Capigruppo formuleranno questa richiesta, ovviamente sarà accolta. Nessun altro è iscritto? È iscritta la Consigliera Ciocca, prego.

Consigliera Ciocca

Io mi scuso con il Consiglio perché il mio intervento costituirà una brusca caduta sul piano dottrinario rispetto alle tematiche del Bilancio.

Ho avuto l’avventura però di seguire le fasi dell’Amministrazione cittadina, parte indirettamente e parte direttamente, per cui mi sento di poter fare alcune affermazioni. Diciamo che il quadro di riferimento presentato dal mio compagno di banco Minuti, non mi ha sconvolto più di tanto, non voglio banalizzare quello che ha detto, però non mi meraviglia l’insieme perché quando ero seduta di là ho assistito a una serie di apprezzamenti positivi su bilanci su cui poi sono stati emessi voti contrari. Adesso sento alcuni rilievi abbastanza pesanti su un Bilancio per cui si annuncia un voto favorevole. Quindi cerco di ridimensionare l’impatto di questo intervento che credo che sostanzialmente abbia l’intento dichiarato, cioè quello di costituire la base di una serie di riflessioni che possano essere utili a chi continuerà nella gestione del Bilancio.

Quando si fa effettivamente un consuntivo che è una verifica, in pratica si prende atto di ciò che si mette nella colonna del più, di ciò che si mette nella colonna del meno e si cerca la seconda volta di eliminare la predominanza del meno o comunque la presenza del meno. Per quel che ho visto io nella mia esperienza, devo dire una cosa che è confortata da un fatto, stranamente in una campagna elettorale che è stata diciamo abbastanza vivace, l’aspetto Bilancio non è quasi mai stato toccato, come se non fosse quella colonna portante di qualsiasi azione amministrativa. Questo mi ha abbastanza colpito e io ero arrivata a una conclusione leggermente diversa e diciamo più rosea di quella a cui è arrivato il mio compagno di banco.

In che senso? Non sono state fatte valutazioni in questo ambito e devo dire purtroppo non sono state fatte per il futuro, ma lo vedremo ovviamente all’atto del Bilancio di Previsione, non sono state date indicazioni su come si sosterrà il progetto complessivo amministrativo di questa Giunta; non è il caso di parlarne adesso perché non abbiamo ancora visto le linee programmatiche, ci saranno ovviamente tutti i

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momenti in cui si vedrà con maggiore cognizione di causa dove vanno a finire gli investimenti, su dove si punta, cosa si taglia, cosa si promuove e poi ci sarà ovviamente il Bilancio di Previsione 2012 che sarà quello che, come è stato per noi del resto col Bilancio 2007, quello che darà le vere indicazioni amministrative.

Tornando a noi, io posso dire una cosa, ovviamente non posso dare giudizi negativi, posso rilevare alcune debolezze, ma non dare giudizi negativi, noi vi consegniamo un Bilancio sano, questo deve essere chiaro, talmente sano che… sano e chiaro, preciso, che primo non lascia polpette avvelenate, noi ne abbiamo ricevute un paio, una delle quali diciamo che è stata sanata, lo sapete, la scelta di questa Amministrazione è stata quella di non adire a mutui, di questa nel senso quella qua e non la vostra, lo ha fatto per chiudere un contenzioso che riguardava la famosa area delle scuole di viale Monte Grappa, lo ha fatto, ma poi rientrava da un’altra parte, per il fotovoltaico utilizzando una serie di agevolazioni, ha fatto un mutuo che non è un mutuo, perché ovviamente nei nostri progetti si trattava semplicemente di una specie di anticipazione per i lavori sull’UPIM. Ma su questo torneremo un’altra volta.

C’è in giro un’altra cosa che aleggia e che può incidere, certo non in maniera pesante visto le dimensioni del Bilancio del Comune, però insomma anche quello è un problema, e sono stati lasciati gli Euro necessari per eventualmente tamponare anche questa seconda polpetta. Abbiamo un Bilancio solido, e io credo che questo debba essere riconosciuto all’Amministrazione precedente, chiarezza ha fatto le sue scelte amministrative, aveva il suo progetto anche finanziario, questo non è quello di questa Giunta, ciò non toglie che un progetto non ci fosse, un progetto che teneva conto di tutti i limiti che oggi gravano su un Bilancio e lo sapete perché tanto è la storia di qualsiasi Comune quello di vedersi tagliati brutalmente i trasferimenti dello Stato, noi abbiamo amministrato in un momento che non ha vissuto per sua fortuna l’Amministrazione precedente, che è stata quella di una crisi economica di cui paghiamo gli effetti, ripeto lasciamo un Bilancio a posto. Debiti pregressi, quelli che sono venuti alla luce, sono stati sistemati, è stata razionalizzata in parte la spesa, un controllo di gestione ha consentito, attraverso anche l’innovazione tecnologica, il controllo delle fatturazioni, una serie di storie che tanto è inutile dire perché anche è penetrato negli uffici finanziari, ma fra un po’ ci sarà un po’ di più, se ne renderà conto, ha portato a degli esiti positivi.

La lotta all’evasione, io non ho mai… personalmente sono stata soggetta a un ravvedimento virtuoso perché mi pareva che dovesse essere un adeguamento dell’ICI… non mi ricordo più che cosa perché

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poi non focalizzo molto bene la problematica, frutto di una serie di accertamenti che hanno portato nelle casse comunali a me risulta un bel po’ di risorse; non le so quantificare perché io e i numeri siamo due cose un po’ inconciliabili. Basta, io non ho altro da dire, vedo che questo suscita l’ilarità del Sindaco, sono contenta di averlo divertito, non litigherò col mio compagno di banco che usa etichettare come bisbeticare una normale richiesta di informazione e vi ringrazio per l’attenzione che mi avete dedicato.

Presidente

Grazie Consigliere Ciocca. È iscritta a parlare la Consigliera Borghi, ne ha facoltà.

Consigliera Borghi

Ringrazio il collega Minuti che ha fatto una relazione sottolineando l’importanza del consuntivo. Io credo che oggi sappiamo tutti che è la valutazione strategica per retroagire e per quindi correggere eventuali criticità e errori e valorizzare quanto di buono si è fatto, quindi sicuramente il consuntivo è un momento molto importante, tanto è vero che abbiamo chiuso il mandato con un consuntivo di mandato che ha dato conto di tutte le opere. Sono d’accordo ancora con lui nel fare in Commissione un’analisi approfondita non solo dei dati del patrimonio, ma di tutti i dati che lui ha citato, perché tanti di questi dati alla sottoscritta non risultano, ma posso sbagliarmi e quindi vorrei avere una situazione chiara.

Intendo sottolineare solo che è improprio da un mio punto di vista paragonare, così come ha fatto il Consigliere, situazioni così diverse tra loro, nel senso che nel 2005 l’economia andava, non c’era la crisi, nel 2010 abbiamo subito due o tre anni di crisi e quindi ogni paragone, ogni comparazione ci aiuta a capire i fenomeni, ma dobbiamo valutare tutte le variabili, per cui almeno questa considerazione mi aspettavo che fosse fatta. Così come ritengo che due realtà amministrative come quella di Treviglio e Caravaggio, capisco che si voglia in questo momento valorizzare Caravaggio, però sono così diverse, hanno obiettivi così diversi, filosofie e strategie di fondo così diverse, che è difficile paragonarle; e non solo, ma Treviglio diversamente da Caravaggio deve pensare a tutti quegli abitanti della zona più ampia intorno a Treviglio che usufruiscono dei servizi trevigliesi e quindi a dei compiti sicuramente più impegnativi e delle prospettive di sviluppo che non possono avvicinarsi a Comuni come Caravaggio. Questo senza nulla togliere alla correttezza di chi amministra Caravaggio e alla legittimità; solo ritengo che quando facciamo un’analisi del consuntivo

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di Treviglio, dobbiamo fermarci sui dati di Treviglio, pur paragonandoli ad altri, e allora mi permetto, poi lo farà anche la Consigliera Bussini, di dare qualche altro dato. Non volevo farlo perché mi pareva che non ce ne fosse bisogno stasera.

Noi abbiamo fatto un grande lavoro sui residui attivi e passivi, quando ci siamo insediati l’esposizione dei residui attivi risultava molto alta, prego sia Cervadoro che il Dott. Colombo di intervenire se dicessi cose non fondate e oggi noi, rispetto a questi residui attivi, abbiamo avuto una riduzione di circa 7 milioni di Euro e quindi sono stati tra l’altro i crediti del Comune di Treviglio oggetto di due verifiche dalla parte della Corte dei conti, e sono hanno avuto entrambe queste verifiche dei riscontri positivi. Tra l’altro si è avviata una modalità di accertamento diversa, si è passati ad esempio alla competenza per cassa e negli uffici di contabilità non vengono più accertati i crediti se non con le determine dei responsabili di servizio e questo secondo noi è importante per prevenire errori.

Hanno sicuramente tutte queste attività portato ad un Bilancio più certo, cioè ora sappiamo quali sono i crediti, anche se alcuni sono piuttosto

“anziani” tra virgolette, che sono esigibili. Per quanto appunto vi dicevo il risultato è stato di 6 milioni di Euro e riteniamo che per quanto riguarda i residui passivi, dove siamo passati da 28,7 milioni di Euro a 23,5 milioni di Euro, anche qui si sia lavorato sodo; abbiamo trovato una situazione che era carente, ma non lo si dice per dare responsabilità a chi ci ha preceduto, l’abbiamo trovato e voi ne troverete altre di carenze e presumibilmente ce le fare presenti e cercherete di rimediare a queste carenze. L’una era che gli espropri e le convenzioni urbanistiche non venivano concluse, non si chiudevano i procedimenti di acquisizione delle aree e quindi ci siamo trovati anche in situazioni di grandi difficoltà. Non solo, ma magari risultavano aperti un sacco di cantieri, ma di fatto non erano aperti, ma semplicemente non si era chiesta la devoluzione dei mutui e le opere erano finite ma non si chiedeva indietro quanto si era economizzato.

Per cui, riteniamo che a questo livello di rapporto tra gestione dei residui attivi e passivi di essere intervenuti con molto equilibrio, con molta prudenza, con molta prudenza anche lasciando nel 2010 un avanzo di amministrazione che può garantire a questa nuova Giunta di pararsi rispetto a eventuali rischi, perché noi abbiamo pagato 1.350.000… bisbetica anche Minuti… noi abbiamo trovato 1.350.000 Euro di una situazione che non prevedevamo e a cui abbiamo dovuto fare fronte, adesso ci troviamo quella di Vitrofin, che risolverete voi e per la quale noi avevamo previsto di stanziare circa 400.000 Euro come appunto riserva per rischi che ci possono essere sui crediti. Questi

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secondo noi sono dati importanti, di altri vi parlerà appunto la Consigliera, poi volevo sottolineare, anche io non sono colta in materia di bilancio, però lo stato di realizzazione generale dei programmi è dell’83-82%, e di ultimazione dei programmi attivati è del 55,91%. Mi pare che siano dati ancora perfettibili, ancora migliorabili, sicuramente farete meglio, però mi pare che siano dati di tutto rispetto.

Così come alcuni indicatori, la pressione tributaria pro-capite, che è diminuita da 714 virgola qualcosa al 471, l’indebitamento pro-capite, che se non fosse per quel prestito flessibile sarebbe grandemente diminuito, ma il prestito flessibile credo che sia stato messo solo per sicurezza, cioè per parare qualsiasi eventualità circa la vendita delle farmacie. Noi avremmo venduto le farmacie e non avremmo fatto assolutamente ricorso a questo prestito flessibile; toccherà a chi è subentrato a noi decidere quali alienazioni, come e l’abbiamo detto prima di concludere il mandato, come reperire questi fondi per fare fronte a questa spesa che ridà alla Città il proprio cuore e quindi credo che per la vitalità del centro sia un’opera importante. Diceva Minuti appunto che in campo di investimenti Treviglio può dire di essere all’avanguardia, cioè di avere un buon dato, infatti gli investimenti pro- capite passano da 224 virgola a 446,60.

Ho citato solo alcuni indicatori, altri indicatori sono meno positivi e quindi bisognerà monitorarli per migliorarli, abbiamo letto con molta attenzione la relazione dei Revisori dei Conti e sul conto economico abbiamo recepito il suggerimento e la raccomandazione, così come quando parleremo di variazione diremo che come i Revisori riteniamo che ci debba essere un’attenzione a vincolare una certa riserva, una certa cifra per rischi legati ai crediti. Ringrazio.

Presidente

Grazie Consigliera. È iscritta a parlare la Consigliera Bussini, ne ha facoltà.

Consigliera Bussini

Grazie Presidente. Il Rendiconto per l’esercizio finanziario 2010, che il Consiglio Comunale approva questa sera, risulta l’atto conclusivo delle attività svolte dalla precedente Amministrazione. Il grande lavoro svolto nei diversi settori per cercare di offrire ai cittadini servizi adeguati alle loro necessità e ai bisogni emergenziali dovuti alla grave crisi economica in corso e il lavoro svolto per organizzare opportunità culturali varie ed apprezzate, unite ad un grande impegno nel rispettare il patto di stabilità, diminuire l’indebitamento, ristrutturare il Bilancio, e

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sopperire ai continui tagli nei trasferimenti statali e regionali ai Comuni, è bene evidente dai documenti che ci sono stati forniti. Tutto questo è ancora più evidente se si paragona l’evoluzione della situazione dell’Ente che è avvenuta dal 2006, anno di inizio della scorsa gestione, al 2010 che è l’anno conclusivo.

Innanzitutto vorrei sottolineare che il Comune di Treviglio è tra i Comuni virtuosi in quanto negli anni di Giunta Borghi ha sempre rispettato gli obiettivi del patto di stabilità; dal 2006 al 2010 l’indebitamento complessivo dell’Ente è passato da 47 milioni di Euro a 41 milioni di Euro e l’indebitamento pro-capite da 1.707 Euro a 1.407, senza il prestito flessibile, come si diceva prima, per l’ex UPIM, a cui noi non avremmo attinto per la scelta delle vendite delle farmacie.

L’Amministrazione Borghi ha portato avanti una politica di limitazione dell’utilizzo del territorio per finanziare i costi di gestione ordinaria, nel 2006 si utilizzavano 1.750.000 Euro per finanziare la spesa corrente;

nel 2010 l’utilizzo degli oneri è sceso a 350.000 Euro.

Un grosso investimento è stato fatto a scapito di altri importanti obiettivi sia per l’URP che per la Biblioteca, è stata la gestione attiva del patrimonio immobiliare comunale. Per questa è stata fatta una ricognizione del patrimonio, nel febbraio 2009 è stato istituito in seno al settore economico finanziario l’Ufficio Patrimonio, presso il quale sono state centralizzate tutte le pratiche che in precedenza erano distribuite tra più uffici, Contratti, Contabilità, Lavori Pubblici, Urbanistica, senza sintesi strategico-funzionale. L’attività dell’Ufficio Patrimonio è stata determinante nel miglioramento della gestione economica del patrimonio immobiliare, essendo posta in capo a tale ufficio la competenza a regolamentare, contrattualizzare ed aggiornare anche dal punto di vista economico i rapporti giuridici esistenti, nonché a fornire attraverso il costante aggiornamento dell’inventario dei beni immobili date attendibili sulla consistenza patrimoniale dell’Ente.

Dal 2009 ad oggi l’ufficio ha lavorato seguendo delle precise priorità, e ha raggiunto obiettivi e risultati quali, innanzitutto la chiusura di tutte le pratiche conosciute, che se non definite avrebbero potuto creare danno all’Ente, analisi di parte delle convenzioni urbanistiche, messa a reddito del patrimonio comunale attraverso la rinegoziazione e ricontrattazione dei canoni di locazione, chiusura di pratiche vecchissime per le quali i cittadini insistentemente chiedevano la chiusura, come acquisizione di aree e permute e infine l’Ufficio sta concludendo l’inserimento dell’inventario delle proprietà e la quadratura con le movimentazioni contabili del conto del patrimonio. Ma non è un semplice inserimento, per ogni proprietà vengono inseriti nell’applicativo contabile gli atti di acquisizione, le vendite, scannerizzati i disegni e tutto un grosso lavoro.

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Entro fine anno l’archivio unico sarà a disposizione della Giunta, dei Consiglieri e dei cittadini. Un obiettivo importante dell’Amministrazione e secondo noi anche ben centrato e perseguito, è stato il recupero dell’evasione. A me risulta e anche qua chiedo ai tecnici se è in contraddizione a quello esposto invece dal Consigliere Minuti, a me risulta che nel quinquennio c’è stato un recupero di evasione per 3,4 milioni di Euro in cinque anni, a fronte di 1,4 milioni di Euro del quinquennio precedente. Le cifre in entrata sono significative e testimoniano un grande e puntuale lavoro degli uffici. Per il recupero evasione ICI, terreni e fabbricati, c’è stato un recupero di circa 2.380.000 Euro, recupero della TOSAP 100.000 Euro, T.A.R.S.U.

670.000 Euro.

Presidente

Consigliere, deve concludere.

Consigliera Bussini

Cinque minuti per il Bilancio? Sì, vado a conclusione, nel corso del mandato è stato normalizzato anche il procedimento per la riscossione dei canoni per gli scarichi industriali in roggia, attraverso una modifica del Regolamento comunale delle acque ed il censimento delle aziende che scaricano reflui industriali in roggia. L’attività ha comportato anche qui un recupero delle annualità arretrate dal 2002 al 2006 per un importo complessivo di 358.000 Euro ed una stabilizzazione del gettito per annualità successive a circa 140.000 Euro annui. Il gettito complessivo dell’attività fino al 31.12.2010 ammonta a 841.000 Euro.

Concludo dicendo che un grande lavoro sul Bilancio per mantenere elevati gli standard di erogazione dei servizi ai cittadini è stato fatto dall’Amministrazione uscente e il mio voto è favorevole perché ritengo che l’Amministrazione Borghi, attraverso la sua politica, attraverso interventi strutturali introdotti, abbia creato una forte discontinuità con il metodo di lavoro delle Amministrazioni precedenti; discontinuità, innovazione nei procedimenti, aumento dell’efficienza, hanno gettato le basi e le fondamenta e creato le condizioni e i presupposti per attuare sane ed eque politiche per i suoi cittadini anche nei prossimi anni.

Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. Nessun altro è iscritto per il dibattito? Non vi sono altri interventi? Dichiaro chiusa la discussione… no, perdonatemi, ci

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sono repliche da parte della Giunta, prima di chiudere la discussione, volete intervenire? No, dichiaro chiusa la discussione. Consigliera Borghi prego.

Consigliera Borghi

Una domanda. Volevo solo chiedere al Dott. Cervadoro, se è possibile, di precisare che in questi anni la legge non ha consentito di passare dalla tassa alla tariffa per quanto riguarda i rifiuti e che comunque noi in questo settore abbiamo lavorato tanto passando dal 48% di raccolta differenziata al 60 e rotti per cento, grazie alle macroutenze, Ospedale, Eurogravure, SAME, Pellicano, ecc., però vorrei che lo dicesse il tecnico, perché non è cosa politica, noi avremmo, anche se pericoloso per certi versi, perché per i cittadini potrebbe aumentare la spesa, avremmo però voluto valutare questa possibilità.

Presidente

Dott. Cervadoro vuole intervenire? Prego.

Dott. Cervadoro

Confermo che appunto c’è stato un periodo storico in cui si era con la TIA 1, si era avviato un passaggio da tassazione al meccanismo della tariffa, alcuni Comuni hanno avviato il percorso e quindi sono passati alla TIA, poi si è creata una situazione di alcuni che avevano già il passaggio e altri che non l’avevano più fatto, poi sostanzialmente questo meccanismo è stato bloccato e quindi sostanzialmente chi era in regime di T.A.R.S.U. è rimasto come T.A.R.S.U. sostanzialmente. È una materia abbastanza articolata, ma c’è la TIA 2, quindi ci sono regole anche…

Presidente

Grazie dottore per la precisazione. Dichiaro chiusa la discussione, invito i Consiglieri a iscriversi per dichiarazione di voto. Per dichiarazione di voto è iscritto il Consigliere Cologno, a cui do la parola. Prego Consigliere.

Consigliere Cologno

Grazie Presidente. Il gruppo consiliare del PdL esprimerà voto favorevole al consuntivo di Bilancio 2010, con una precisazione e una considerazione. La precisazione è che il voto che noi esprimiamo è un voto esclusivamente di natura tecnica, perché il giudizio politico sul

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Bilancio di Previsione e su questo consuntivo è chiaramente negativo, così come il giudizio del PdL sulla complessiva Amministrazione dei 5 anni della Giunta Borghi e del gruppo consiliare dell’allora Maggioranza.

La considerazione che mi sento di fare è che abbiamo sentito parlare dell’importanza del conto consuntivo, del fatto che andrebbe analizzato meglio e approfondito, tant’è che infatti oggi viene votato da una Maggioranza diversa da quella che ha fatto il Bilancio preventivo.

Presidente

Grazie. È iscritta a parlare la Consigliera Ciocca, ne ha facoltà.

Consigliera Ciocca

Da quel che mi risulta è quasi sempre stato così, cioè siccome non ha una scadenza vincolante il Bilancio consuntivo, anche noi, quando abbiamo iniziato ad amministrare, abbiamo preso in considerazione e votato il Bilancio consuntivo della Giunta precedente. Da quello che ho detto mi pare chiaro che il voto del gruppo che rappresento, perché rappresento un gruppo, anche se sono una sola, è positivo. Grazie.

Presidente

Per dichiarazione di voto la Consigliera Borghi prego.

Consigliera Borghi

Ha anticipato la Consigliera Bussini il voto del PD, del gruppo PD è favorevole. Vorrei fare questa considerazione, noi sicuramente avevamo parecchie dissonanze con la Giunta che ci ha preceduto e avevamo sicuramente indirizzi e orientamenti diversi, però abbiamo considerato e valorizzato tanti dei progetti di quella Giunta, cioè li abbiamo mantenuti, li abbiamo realizzati e appunto offerti alla comunità.

Credo che il solo progetto che non abbiamo accolto, perché abbiamo fatto fare un’analisi economica finanziaria, sia quello del project financing di piazza Setti. Quindi io credo che sia possibile, attraverso un confronto che va a verificare quali sono le possibilità di una collaborazione costruttiva, agire in nome della nostra comunità con più efficacia e più rispondenza ai bisogni dei cittadini. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. Per dichiarazione di voto il Consigliere Giussani, prego.

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Consigliere Giussani

Grazie Presidente. Prima sentivo parlare di Bilancio sano, un Bilancio talmente sano che il consuntivo, il rendiconto 2010 viene posto in votazione ora. È l’ennesimo adempimento posto a carico della nuova Amministrazione, quando avrebbe dovuto essere approvato dal precedente Consiglio Comunale. Infatti la normativa prevede che il consuntivo sia approvato entro il 30 di aprile. A ben vedere c’erano tutti i tempi per poterlo fare, essendo lo schema di Bilancio stato approvato in data 4 aprile 2011, delibera 53. Probabilmente però la Giunta Borghi, non credendo in sé stessa e magari con il rischio di soccombere alla sua stessa Maggioranza, ha pensato bene di spostare il problema al nuovo Consiglio, già oberato da eredità pesanti a tutti i livelli, non ultimo la recente bocciatura da parte della Provincia del P.G.T., che rappresenta la punta dell’iceberg, cioè continuiamo a scaricare sugli altri quello che non siete stati in grado di fare voi.

Non entreremo pertanto nei dettagli di un documento di cui non condividiamo le scelte politiche, strategiche e gestionali, basta un solo dato per considerare la paralisi dell’Amministrazione Borghi: sono stati previsti stanziamenti di Bilancio, pag. 95 del conto consuntivo, opere in conto capitale, per 19.602.000 Euro; di queste ne sono state poi impegnate, ma di fatto quasi nulla, per quasi nulla realizzate, circa 12.297.000 e comunque 7.304.000 in meno rispetto a quanto previsto. Il dato più inquietante però è rappresentato dai pagamenti delle opere previste. Ebbene, dei 19.602.000 previsti, la bisbetica Ciocca se per cortesia non mi disturba… previsti, ne sono stati pagati in conto competenza solo 668.000, ovverosia il 3,4% delle opere previste e il 5,4 di quelle previste definitivamente, ma di fatto pressoché totalmente non realizzate. In pratica non si sono pagate neppure le manutenzioni dell’Ente, inquinando però i saldi finanziari del patto di stabilità. In poche parole mettendo a rischio di paralisi l’intera attività del Comune e a repentaglio il rispetto del patto di stabilità, la cui inosservanza comporta gravi sanzioni per l’Ente.

Ci fosse stata quantomeno una virtuosa gestione dell’indebitamento, ma anche qui le note sono più che dolenti. Come epilogo della propria attività amministrativa l’ex Giunta Borghi ci ha regalato il massimo livello di indebitamento mai raggiunto dal Comune di Treviglio, 47.606.488 Euro, pag. 27, Consigliera Bussini, della Relazione dei Revisori dei Conti; circa 1.600 Euro per abitante, il massimo della Provincia di Bergamo. Questo qua è un dato inequivocabile, Consigliera Borghi, pag. 27, Lei lo verifica, ed è bene che i cittadini trevigliesi ne vengano a conoscenza di questo fatto.

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In sintesi il Bilancio che ci viene proposto può sinteticamente definito il top dei flop, il top per l’indebitamento e il flop per la gestione, una gestione sonoramente bocciata dagli elettori. Pertanto visti i pareri degli uffici e dei revisori, che non hanno evidenziato eccezioni particolari dal punto di vista della regolarità, il gruppo della Lega Nord si limiterà, solo per senso civico e nell’interesse della comunità di Treviglio, a dare un parere non sfavorevole all’approvazione del documento oggi in votazione, supplendo di fatto ad un adempimento che avrebbe dovuto fare il vecchio Consiglio. Il voto pertanto a favore, ma solo di carattere tecnico in quanto politicamente non c’è --- sia nei contenuti che nei termini temporali proposti. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. La Consigliera Ciocca ha chiesto la parola, ma è già intervenuta per dichiarazione di voto… Va bene, perfetto. Nessun altro è iscritto per dichiarazione di voto, pongo quindi in votazione il punto uno dell’ordine del giorno avente a oggetto: Approvazione rendiconto della gestione dell’esercizio 2010. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti favorevoli, il Consiglio approva all’unanimità.

Pongo in votazione l’immediata esecutività della delibera testé assunta.

Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva all’unanimità.

Consigliera Ciocca, voleva intervenire per cosa? Perché vorrei evitare…

Prego.

Consigliera Ciocca

L’informazione che volevo richiedere era questa, di chiarirmi una cosa.

In sede di dichiarazione di voto, si dichiara il voto con un minimo di articolazione, rispetto a un intervento precedente, perché… questo a quello che so io, perché mi spiace che io non possa precisare alcune delle imprecisioni che ho sentito nella mitragliata di intervento con cui il Consigliere Giussani ha aperto la sua votazione. Ora, se uno fa tutte queste considerazioni che…

Presidente

Mi è chiaro il quesito, sì.

Consigliere Ciocca

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… anche altri, forse è meglio che le faccia prima e poi… perché in dichiarazione di voto giustamente nessuno può dire nulla, grazie.

Presidente

Consigliera, la dichiarazione di voto è ammessa anche se non c’è stato un intervento precedente. L’unico caso in cui il Regolamento non consente la dichiarazione di voto è quando non c’è nemmeno il dibattito, la discussione. Anche negli anni precedenti abbiamo visto che alcune dichiarazioni di voto sono state particolarmente articolate e abbiamo sempre accettato questo tipo di intervento, nei cinque minuti concessi per questo intervento. Tra l’altro ricordo nel passato mandato a volte sono state contestate anche le dichiarazioni di voto del Sindaco, quando queste magari portavano degli elementi di novità. Il problema l’avremmo avuto comunque anche se queste valutazioni fossero state fatte in sede di discussione, essendo Lei già intervenuta, perché non avrebbe comunque potuto replicare. Comunque questo argomento, se ritiene, potrà essere portato in conferenza dei Capigruppo, perché il Regolamento tra l’altro, come abbiamo detto, a settembre lo dovremo rivalutare.

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 luglio 2011

Punto n. 2)

VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE DELL’ESERCIZIO 2011 E AL PROGRAMMA DELLE OPERE PUBBLICHE 2011-2013, ELENCO ANNUALE 2011, CON APPLICAZIONE DI AVANZO DI AMMINISTRAZIONE ACCERTATO DALL’ESERCIZIO 2010 -

Presidente

Procediamo col punto n. 2 all’ordine del giorno avente oggetto:

Variazione al Bilancio di Previsione dell’esercizio 2011 e al programma delle Opere Pubbliche 2011-2013, elenco annuale 2011, con applicazione di avanzo di amministrazione accertato dall’esercizio 2010.

Per la Giunta illustra il provvedimento l’Assessore? Prego Assessore.

Assessore Vailati

La variazione al Bilancio di Previsione che viene presentata all’approvazione del Consiglio Comunale, risulta necessaria per adeguare gli stanziamenti del Bilancio previsionale 2011 e pluriennale 2011-2013, alle necessità della gestione e alle novità normative derivanti in particolare dal decreto sul federalismo municipale. Le variazioni agli stanziamenti proposte possono essere raggruppate in tre distinte categorie. La prima è una variazione necessaria… sono variazioni necessarie per la rimodulazione dei capitoli di entrata relativi ai trasferimenti stanziati in relazione al D.Lgs. 23/11. Le seconde, variazioni necessarie per adeguare gli stanziamenti di alcuni capitoli di spesa corrente alle necessità della gestione, secondo le indicazioni pervenute dai vari responsabili di servizio. Terze, applicazione dell’avanzo di amministrazione 2010, destinato a spesa di investimento e di avanzo vincolato di parte corrente.

In dettaglio, per quanto riguarda il primo gruppo di variazioni, ricordo che la legge 5 maggio 2009 n. 42, di delega al Governo in materia di federalismo fiscale, recante i principi e i criteri direttivi per l’attuazione dell’art. 119 della Costituzione, prevede il superamento del sistema di finanza derivata che con il criterio del ripiano della spesa storica spesso finiva per favorire le Amministrazioni inefficienti. Il nuovo sistema è basato sull’autonomia di entrate e di spesa degli Enti Locali, sul finanziamento del fabbisogno standard, che creando correlazione tra

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