• Non ci sono risultati.

Ministero della Salute Direzione generale della prevenzione

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Ministero della Salute Direzione generale della prevenzione"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

Ministero della Salute

Direzione generale della prevenzione – Ufficio 8

Incontro tematico: “STATO DELL’ARTE E SVILUPPO FUTURO DEI PIANI REGIONALI DI PREVENZIONE: L'ATTUAZIONE DEI MACRO OBIETTIVI 1-6 DEL PNP”

7-8 marzo 2017 - Auditorium “Biagio D’Alba” - Via Ribotta, 5

Regione Lazio – Stato dell’arte del PRP - Sintesi della relazione in plenaria

Punti di forza

 Il modello di governance si sta dimostrando efficace, con un coordinatore operativo che si interfaccia con il gruppo di coordinamento regionale e referenti regionali di progetto in scambio continuo tra di loro e con le ASL

 Il Quadro logico regionale è coerente e funzionale all'impianto nazionale. Il PRP è stato tradotto in un Piano operativo regionale, uno strumento dinamico e flessibile che destruttura il PRP in attività semplici, misurabili con indicatori, e che quindi si è rilevato molto utile anche a seguito dell'accorpamento delle Aziende attuato in Regione

 Sono state sviluppate azioni trasversali, tra cui le sorveglianze di popolazione, stor icamente incardinate nelle ASL, la formazione con il rilascio di pacchetti formativi omogenei, il coinvolgimento di gruppi d'interesse e le attività di coordinamento e rete strutturate in modo comune in tutta la Regione

 L'approccio per setting ha portato al rafforzamento di un "empowerment reciproco" tra chi realizza e chi riceve l'intervento. In alcune realtà territoriali, tale approccio sta favorendo la realizzazione e l’integrazione di più programmi basati su un criterio diverso dal setting (es. nel setting lavoro, si sta realizzando sia il programma guadagnare salute attraverso la rete WHP sia il programma di screening del colon retto)

 L'utilizzo dell'analisi di contesto (con indicatori stratificati anche per variabili sociodemografiche) è stata determinante e quindi da mantenere nella programmazione delle attività semplici dei progetti.

Aree di miglioramento

 Il programma di governance del PRP ("Supporto regionale allo sviluppo del PRP 2014-2018") con le quattro azioni di sistema (intersettorialità, formazione, comunicazione, sorveglianze) è comunque l'area su cui occorre investire maggiormente

 In particolare, le sorveglianze mantengono una criticità in termini di sostenibilità (fondamentali saranno in questo ambito le implicazioni che deriveranno dall'adozione del DPCM su registri e sorveglianze)

 La formazione non viene perseguita centralmente

 La mancanza di un endorsement forte a livello regionale ed aziendale può far prevalere ancora un approccio settoriale, in cui ciascun operatore si occupa di ciò che è di sua competenza e fatica a sviluppare cooperazioni continuative con altri soggetti.

Riferimenti

Documenti correlati

Si tratta del primo Piano di prevenzione della Provincia, per la cui redazione sono stati coinvolti 120 professionisti, i quali si sono comunque fortemente

 Il monitoraggio prevede un sistema ed una struttura organizzativa di rendicontazione molto parcellizzati (responsabile aziendale di progetto, responsabile

DIREZIONE REGIONALE PREVENZIONE COORDINAMENTO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE [email protected] [email protected] neto.it

 residenti/domiciliati all’estero, le informazioni devono essere comunicate dall’Autorità sanitaria regionale di identificazione del caso al Ministero della Salute

Il personale vaccinatore contribuirà alla realizzazione delle attività propedeutiche alla gestione della seduta vaccinale (es. controllo frigo, controllo lotti,

Nel 2017 è stato presentato al Ministero della Salute un progetto nell‟ambito della Ricerca Finalizzata, il cui principale obiettivo è quello rispettare le direttive del

La relazione annuale, relativa alle attività svolte nell’anno 2017 dagli uffici periferici del Ministero della Salute, coordinati dalla Direzione Generale della

Anche nel 2015, nell’ambito del Piano Strategico Regionale per la Promozione della Salute sono proseguiti, in collaborazione con i GIA (Gruppo Interdipartimentale