Introduzione al GIS open source
Slides del corso di Costruzioni Idrauliche II
1. Introduzione al GIS
2. Formato dati (Raster e Vettoriali)
3. Installazione Udig/SpatialToolBox/HortonMachine
4. Primi passi….
5. Horton Machine: Estrazione Reticolo Idrografico
6. Horton Machine: Estrazione Bacino
Introduzione al GIS
• Mapping
• Database/store information
• dati formato RASTER
dati archiviati tramite creazione di una griglia regolare nella quale ad ogni cella (pixel) viene assegnato un valore alfanumerico che ne
rappresenta un attributo (rappresentazione di elementi che non hanno
confini netti ma che variano gradualmente nello spazio)
• dati formato VECTOR
dati archiviati mediante le coordinate di punti significativi degli elementi rappresentati
(rappresentazione di elementi discreti)
Introduzione al GIS
• ArcGIS
(www.arcgis.com) - proprietario ESRI• Qgis
(www.qgis.org) - freeInstallazione UDig
•
http://udig.refractions.net/download/
• Scompattare “udig-1.4.0.win32.win32.x86 .zip”
• Lanciare “udig_internal.exe”
Attivazione Udig/SpatialToolBox
• guida
(www.SpatialToolBox.it)• scaricare librerie (.jar)
1. generic GIS modules library
• Creazione di una
location
:
(..file//nuovo//altro//databaseJgrass//location)
• Set delle coordinate:
(Campania: WGS 84 / UTM zone33 N)
• Risoluzione:
(caso studio 30x30m)
• Creazione del
mapset
Prima di poter operare sul DTM con i comandi
delle Horton Machine è necessario:
Importare il modello digitale del Terreno (DTM)
• in
Catalog
:
tasto dx sul mapset -> Import Esri Ascii -> selezionare il dtm.asc
• trascinare il dtm in
Piani
• settare la regione di lavoro
Processing Region
(1)
in Catalog -> Decorazioni della mappa -> trascinare Precessing Region in Piani
• settare la regione di lavoro
Processing Region
(2)
in Piani -> tasto dx su Processing Region -> modifica dello stile -> set region to raster map
Le
Horton Machine
sono insieme di strumenti
quantitativi e qualitativi per indagare la morfologia di un
bacino idrografico.
HortonMachine….
I comandi delle Horton
Machine sono stati
suddivisi in 7 categorie:
• Analisi del reticolo idrografico
Network
• Analisi relative al bacino
Hydro-Geomorphology
• Indici idro-geomorfologici
Basin
• Attributi del bacino
Geomorphology
•Analisi dei versanti
Hillslope
•Manipolazione dei DEM
DEM Manipulation
Comandi da eseguire:
SpatialToolBox - > HortonMachine->……1. Dem Manipulation/Ptifiller
2. Geomorphology/Flowdirections
3. Geomorphology/DrainDir
4. Network/ExtractNetwork
Per “far girare” questi comandi è necessario definire gli input e gli output negli appositi tab
posti in fondo alla finestra degli SpatialToolbox.
E’ inoltre presente un terzo tab contenente una
rapida descrizione del comando, degli input
necessari, degli output forniti e delle sintassi per utilizzare il comando in uno script.
….per fornire in input una mappa è necessario indicare il percorso del file corrispondente alla mappa nella cartella
cell contenuta nella location.
…..mediante la finestra di
navigazione dei file che compare cliccando sul pulsante ... accanto al campo dedicato al path.
Successivamente è necessario indicare le opzioni di output da inserire nel tab output.
….. È quindi necessario indicare nella finestra di output che si apre cliccando sul bottone ... il nome della mappa di output ed il
percorso dove salvarla.
CONSIGLIO: al nome dell’output
aggiungi sempre anche l’estensione .asc
Inserite tutte le opzioni necessarie è
possibile eseguire il comando cliccando sul bottone Run (freccia) in alto a destra nella
finestra degli Spatial Toolbox. Il comando viene quindi eseguito
mostrando in Console la progressione; terminata l’esecuzione, la nuova mappa Viene automaticamente caricata nella location e aggiornato il Catalogo di uDig.
Procedere analogamente per:
Geomorphology/Flowdirections
Geomorphology/DrainDir
Network/ExtractNetwork
NOTE su
Geomorphology/Flowdirections
:
Le direzioni di drenaggio definiscono come l’acqua si muove sulla superficie del terreno in relazione alla topografia della regione in analisi.
Ogni cella del dtm può drenare solo in una delle sue 8 celle adiacenti, quelle adiacenti,
soprastanti, sottostanti o diagonali, nella direzione di massima pendenza discendente.
NOTE su
Geomorphology/DrainDir
:
Il metodo per estrarre la mappa delle direzione di flusso prende il nome D8. L’utilizzo di questo metodo genera un effetto di deviazione dalla reale
direzione identificata dal gradiente comportando talvolta un errore notevole nella rappresentazione dei deflussi superficiali.
Questo metodo viene corretto attraverso DrainDir minimizzando la
deviazione della direzione del flusso determinato da quella del flusso reale.
NOTE su
Network/ExtractNetwork
:
• set Processing Mode -> 0 • Inserire input flowdirections • Inserire input contributing areas
• Definire threshold in the map -> 1000.0 soglia sulle aree contribuenti
(solo i punti con area contribuente maggiore della soglia danno luogo alla formazione di canali)
• In Output specificare estensione .shp
A questo punto abbiamo tutto quello che ci occorre per estrarre il bacino idrografico d’interesse. Manca solo un’informazione, il punto di chiusura del bacino (outlet).
Dem Manipulation/Wateroutlet
In input sono necessari: le coordinate dell’outlet e la mappa delle direzioni di drenaggio (estratte con Geomorphology/DrainDir).
Le coordinate vengono automaticamente inserite nei rispettivi campi se si seleziona il comando subito dopo aver interrogato il punto.
Dem Manipulation/Wateroutlet
Restituisce in output una maschera del bacino estratto con valore 1 all’interno e no value
all’esterno.
Si può verificare come il confine del bacino estratto passi effettivamente per il punto di chiusura.
Ora dobbiamo ritagliare sul bacino estratto anche tutte le altre mappe fino ad ora
elaborate.
RasterProcessin/CutOut
In input vanno le mappe del:
• Modello digitale del terreno (DTM) • Bacino estratto (step precedente)
Utilizziamo adesso un comando che fornisce le statistiche riassuntive relative ad una mappa raster
RasterProcessin/RasterSummary
il comando calcola alcune grandezze riassuntive dell’intera mappa: valore minimo, valore massimo, valore media, deviazione standard, somma di tutti i valori, la quantità di no data oltre a fornire tutti i dati per costruire l’istogramma della distribuzione dei valori contenuti nella mappa
Utilizziamo adesso un comando che fornisce le statistiche riassuntive relative ad una mappa raster
RasterProcessin/RasterSummary
il comando calcola alcune grandezze riassuntive dell’intera mappa: valore minimo, valore massimo, valore media, deviazione standard, somma di tutti i valori, la
quantità di no data oltre a fornire tutti i dati per costruire l’istogramma della distribuzione dei valori contenuti nella mappa
RasterProcessin/RasterSummary
Questo particolare comando richiede in input: • la mappa su cui calcolare le Statistiche
• numero di intervalli in cui dividere il range di valori della mappa
In output vengono stampati nella vista
Console di uDig, possono quindi essere
facilmente salvati in un file di testo (mediante un copia & incolla) in formato ASCII che un qualsiasi foglio elettronico può leggere facilmente.
Stampa, in ordine da sx a dx: la media nell’intervallo dei valori della mappa il
numero di pixel della mappa nell’intervallo la percentuale di pixel della mappa
nell’intervallo definito