prof. Francesco Ragusa Università di Milano
Interazioni Elettrodeboli
anno accademico 2020-2021
Lezione n. 20
14.12.2020
Propagatore del IVB
Deep inelastic scattering di neutrini
Modello a partoni del nucleone
Il modello Bosone Vettoriale Intermedio (IVB)
y Analogamente per un processo in canale t y Calcoliamo il momento trasferito
y Trascuriamo le masse dei fermioni
y Il propagatore diventa
y La sezione d'urto diventa pertanto
y Osserviamo che per piccoli momenti trasferiti la sezione d'urto è di nuovo quella calcolata nel modello di Fermi y Il limite di alta energia non è più divergente
( )
4
2 2 2
1
32 1 cos 2
Wd g s
d s M
σ
π θ
Ω = ⎡ ⎢ ⎣ − + ⎤ ⎥ ⎦
T ki
kf
pf
pi
k
iν
μμ
k
fp
ip
fW+
e
ν
e( )
2 ( )2 i f
2
i f2
i f1 cos
q = k − k ≈ − k k ⋅ ≈ − E E − θ
i f
2 s
E ≈ E ≈
2( 1 cos )
2
q = − s − θ
( )
2 2 2
1 2
1 cos 2
W W
q M = s θ M
− − − −
2
2
28
WG g
= M
2 2
4
2 s MWd G s
d σ
⎯⎯⎯⎯→ π Ω
( )
[ ]
4
2 2 2
4
4 1 cos 2
d g s
d s M
σ α
π θ
Ω = − +
( )2 4
2 2
1 32 1 cos
s MW
g
π s θ
⎯⎯⎯⎯→
−
Difficoltà del modello IVB
y Purtroppo, nonostante l'apparente successo, il
modello IVB non è ancora una soluzione soddisfacente y Esistono diagrammi di ordine superiore
con più propagatori
y La particella W
±introdotta può partecipare a reazioni in cui è reale (non virtuale)
y Questi diagrammi divergono in modo non rinormalizzabile y L'ampiezza del secondo diagramma è
y Abbiamo indicato esplicitamente le polarizzazioni λ
1e λ
2dei bosoni W y Possono essere anche le polarizzazioni longitudinali λ
1= 3, λ
2= 3 (vedi
diapositiva ) nel limite di alta energia
y Si può verificare che l'ampiezza diverge nel limite di alta energia s →∞
ν
ee
−W
+ν
eW
−ν
ee
−W
+ν
eW
−e
−ν
eν
e* *
1 2
2 5 5
1 2 2 2
( , ) ( , ) ( , ) (1 ) (1 ) ( , )
8 ( )
i f e
f f i i i i
i f e
k k m
g p k v p s u k s
k k m
μ ν
λ λ
ε
μλ ε
νλ γ γ − + γ γ
= − −
− −
M
k
ip
ik
fp
f532
24363
( )
0( , 3) 1 ,
W
k k k
ε ≡ ε = M ⎛ ⎜ ⎜ ⎜ ⎜⎝ ⎞⎟ ⎟ ⎟ ⎟⎟ ⎠ k k
k
0
0
( , ) ( 1, ) ˆ
( )
W W
k M
M k
= + −
+
k k
k
( , )
0W W
k k
M M
→ k =
i i f f
k + p = k + p k
i− k
f= p
f− p
i≡ P
0 W
k M
M
00Difficoltà del modello IVB
y Verifichiamo che l'ampiezza calcolata per W con polarizzazione longitudinale diverge nel limite di alta energia dei bosoni
y In questo limite possiamo fare le sostituzioni y L'ampiezza diventa ( )
y Trascurando le masse dei fermioni possiamo scrivere
y Introducendo nell'ampiezza (inseriremo alla fine il fattore
y Utilizzando la tecnica delle tracce calcoliamo il modulo quadrato
2 5 5
00 2
( , ) (1 )
2 2(1 ) ( , ) 8
i i f e f i i
W e
P m
g v p s p k u k s
M γ P + m γ
= − −
M −
i f f i
k − k = p − p = P
( )
i i0
v p p = v p p ( )
i f→ v p ( )(
ip
f− p
i) k u k =
i( )
i0 k u k
f( )
i→ ( k
f− k u k
i) ( )
i5 5
00
( , ) (1
i i) P
2(1 ) ( , )
i iv p s P P u k s
γ P γ
= − − −
M
00
= 2 ( , ) (1 v p s P
i i− γ
5) ( , ) u k s
i i2
M PP = P
2 5 5
00
= 4 Tr p P ⎡ ⎢ ⎣
i(1 − γ ) (1 k
i+ γ ) P ⎤ ⎥ ⎦
M = 8 Tr p P ⎡ ⎢ ⎣
i(1 − γ
5) k P
i⎤ ⎥ ⎦ = 8 Tr p Pk P ⎡ ⎣
i i⎤ ⎦
2
= 32 2( ⎡ p P k P ⋅ )( ⋅ ) − p k P ⋅
2⎤ M
f W
p M
μ
ε →
μ fW
k M
ν
ε →
ν2 2
) 8
Wg M
i i
0 p P k P
μ ν ρ σε
μνρσ=
Difficoltà del modello IVB
y Specializziamo nel centro di massa (m
X= 0)
y Calcoliamo i prodotti scalari
y Reintroduciamo il fattore
y Per la sezione d'urto, trascuriamo le masse e usiamo le formule usate per la reazione ν
e+ e
−(dia. )
ν
ee
−W
+ν
eW
−k
ip
ik
fp
f2 2
00
= 32 2( ⎡ ⎢ ⎣ p P k P
i⋅ )(
i⋅ ) − p k P
i⋅
i⎤ ⎥ ⎦
M
ki Tkf
pf
pi
( , 0, 0, ) k
i= E E
( , 0, 0, ) p
i= E − E
( , sin , 0, cos ) k
f= E E θ E θ
( , sin , 0, cos ) p
f= E − E θ − E θ
i f f i
k − k = p − p = P 2 E = q = s
i i i i f
p P ⋅ = p k ⋅ − p k ⋅ = E
2(1 − cos ) θ
i i i i f
k P ⋅ = k k ⋅ − k k ⋅ = − E
2(1 − cos ) θ p k
i⋅
i= 2 E
2P
2= − 2 E
2(1 − cos ) θ
( )( )
2 4 2 2sin
22 2 sin
i i i f
8
p P k P k k P E s θ
θ
⋅ ⋅ − ⋅ = =
2 2 2
2
2
8
Wg G
M
⎛ ⎞⎟
⎜ ⎟
⎜ ⎟ =
⎜ ⎟⎟
⎜⎝ ⎠
2 2 2 2
00
= 2 G s sin θ
M ( )
2
2
1 4 4
d d
F s π
Φ Ω
=
519
1640( )
2 2
2
sin d G s d
σ θ
π Ω =
2
3 4 σ G s
= π
⋅
• Osserviamo che la sezione d'urto diverge
• Gli stati longitudinali causano divergenze
Neutrino deep inelastic scattering
y Il diagramma per la diffusione profondamente anelastica di neutrini da neutrone è
y Si può parametrizzare l’elemento di matrice adronico per studiare
interazioni profondamente anelastiche di neutrini (antineutrini)
y Un formalismo analogo a quello che si utilizza per lo scattering anelastico di elettroni
y Per la sezione d’urto differenziale si trova
y Il tensore L
αβè lo stesso di quello utilizzato nello studio delle interazioni leptoniche di neutrini (era M
μνo N
μν, diapositiva )
y Il tensore W
αβsi parametrizza con tre funzioni di struttura (funzioni di due variabili cinematiche)
}
k k'
p
p'
ν
μμ
μ
ν
μd
2G L W dE d
αβ αβ μ
σ
′ Ω ∼
1 2 2 2 3
1
2
W g W p p W i p q W
m m
αβ αβ α β αβγδ
ε
γ δ= − + −
W
±517
1627Neutrino deep inelastic scattering
y Nel deep inelastic scattering invece di E' e Ω si utilizzano le variabili Q
2e ν
y Sviluppando
y Per la sezione d’urto si trova ( W
i= W
i(Q
2,ν) )
y Il segno ± della funzione W
3è conseguenza della violazione di parità y Vale + per i neutrini
y Vale − per gli antineutrini
, 2
2 2
1 2 3
2
2 sin co sin
2s 2
2 2 2
pE E
W m
d G E
W W
dQ d E
ν ν μ
μ ν
ν
σ θ θ
π
θ ν
⎛ ⎞⎟
⎜ ⎟
= ⎜ ⎜ ⎜ ⎝ + ⎟ ⎟ ⎟ ⎠
± +
( )
2q
2= k − k ′ = k
2+ k ′
2− 2 k k ⋅ ′ ≈ − 2k k ′ ⋅ ≈ − 2 E E
ν μ(1 − cos θ
)2
4 sin
2q E E
ν μ2 θ
= − Q
2= − q
2E
νE
μν = − inoltre si ha p ′ = + p q
( )2
p ′ =
2p + q p ′ ≡
2W
2= m
2p+ q
2+ 2 q p ⋅
2 2p 2
2
pW = m + q + m ν
}
k k'
p
p'
ν
μμ
μ
ν
μq
( m
p, )
= 0
Le variabili x e y
y Si sostituiscono di solito le variabili Q
2e ν = E
ν− E'
μcon le due variabili adimensionali x e y più adeguate per descrivere i limite di alto Q (scaling)
y Le variabili x e y possono essere espresse in funzione di invarianti relativistici
y Si può facilmente verificare che le espressioni precedenti si riducono alle espressioni originali nel sistema di laboratorio
y Vediamo quali sono le regioni fisiche delle variabili x e y y Iniziamo con
y Sappiamo che, trascurando le masse dei leptoni
y Inoltre ν = E
ν– E
μ> 0 quindi x t 0
2
2
px Q
= m ν y
E
ν= ν
2
2 x q
p q
= −
⋅
y p q
p k
= ⋅
⋅
2
2
px q
m ν
= −
2
4 sin
20
q E E
ν μ2 θ
≈ − ≤
Le variabili x e y
y Ricordiamo la massa invariante del sistema adronico
y Poiché
y Mettendo insieme i due risultati y Per quanto riguarda y
y Concludiamo che
y Può infine essere utile anche l'espressione
invariante per ν , simile, ovviamente, a quella di y k + p = k ′ + p ′
}
k k'
p p'
ν
μμ
( )
p ′ = k − k ′ + p = + q p
( )
22 2
W = p ′ = q + p = q
2+ m
p2+ 2 m ν
p2 2
W ≥ m
p2
2
p0
q + m ν ≥ 2 m
pν ≥ − q
21
22
pq m ν
≥ − 1 ≥ x
0 ≤ x ≤ 1
y E
ν= ν E E 1 E
y E E
ν μ μ
ν ν
= − = −
0 ≤ y ≤ 1
p q ν m ⋅ p q =
y p k
= ⋅
⋅
Le variabili x e y
y Disegniamo la regione cinematica permessa
y Nel piano Q − y, la regione cinematica permessa è limitata da una retta Q
2in funzione di y
y Inoltre y Pertanto
y Una famiglia di rette y Infine
y Ribadiamo che per lo scattering elastico si ha x = 1
y = 1 Q
2y
2
2
p1 q m ν
− ≤ Q
22 m E
p2 m E y
pν
E
νν
≤ ν =
( )
2
2
p 2 p2Q = m E y
ν− W − m
2 2p 2
2
pW − m = − Q + m ν
( )
2
2
p 2 p2Q = m ν − W − m
2
2
px Q
= m ν
( )
2
2
pQ = x m E y
νVariabili cinematiche
y Troviamo una relazione per le funzioni trigonometriche y Ricordiamo la definizione delle variabili x e y
y Consideriamo il sistema di c.m. e trascuriamo le masse delle particelle
y Pertanto
y Infine
2
2
q p q
x y
p q p k
− ⋅
= =
⋅ ⋅
( )
p k k
y p k
⋅ − ′
= ⋅ 1 p k
p k
⋅ ′
= − ⋅ 1 p k
y p k
⋅ ′
− = ⋅
k'
p'
k θ p
( )2
2
s = p + k ≈ p k ⋅
( )
'
cos
p k ⋅ ′ = E E
p k− p k ′ π − θ
p k
2
E ≈ p ≈ E
′≈ k ′ ≈ s 1
( )1 cos
2 θ
= +
( 1 cos )
4
2 s
p k
p k s
θ
′ +
⋅ =
⋅
( )
1 1 1 cos
y 2 θ
− = + 1 ( )
1 cos
y = 2 − θ
Scaling di Bjorken
y Sperimentalmente, la sezione d'urto per lo scattering profondamente anelastico mostra un comportamento di tipo asintotico
y Scoperto nel deep inelastic scattering e−p a SLAC (Bjorken Scaling) y Bjorken interpretò tutti i comportamenti asintotici osservati
y Biorken fece le seguenti assunzioni y Nel limite di grande Q
2y Nel limite di grande ν
y Per valori finiti del loro rapporto
y Sotto queste condizioni le funzioni di struttura W tendono a funzioni (universali) di x
y La sezione d'urto dipende da una sola variabile cinematica come lo scattering elastico
y Per il deep inelastic scattering di neutrini si ha
(
2)
( )1
,
1m W Q
pν → F x
2
1
2
px Q
m ν ω
= =
(
2)
( )2
,
2W Q F x
ν ν →
(
2)
( )3
,
3W Q F x
ν ν →
2m
pW
1νW
2dati e-p
2 2
1
( ) (1 ) ( )
21
3( ) 2
N
G m E
Nd y
xy F x y F x xy F x
dxdy
ν ν
σ
π
⎡ ⎛ ⎜ ⎞ ⎟ ⎤
⎢ ⎥
= ⎢ ⎣ + − + ⎜ ⎜ ⎝ − ⎟ ⎟ ⎟ ⎠ ⎥ ⎦
Il modello a partoni
y Interpretiamo lo scattering profondamente anelastico con il modello a partoni y Il nucleone è composto da partoni ciascuno dei quali
trasporta una frazione α del momento del nucleone y La probabilità che il partone i-esimo abbia una
frazione α del momento totale del nucleone è data da
y Nella ipotesi che i partoni siano quarks utilizziamo le sezioni d'urto per lo scattering di neutrini o antineutrini
y Ci limitiamo per adesso alle interazioni di correnti cariche, quelle cioè che
vedono la variazione di carica r1 per il fermione e che sono mediate dai bosoni vettoriali W
r,ad esempio:
y Nello studio delle interazioni leptoniche avevamo visto che la sezione d'urto era
p α p
i
(
,
)p
i= α α E p
( )
i
dP f
d α
α =
k k'
μ
ν
μp p'
d u
W
1 0 1
f i
Q
ν μ→Q Q
Δ = − = − − = −
( )
2 1
3 3 1
d u f i
Q
→Q Q
Δ = − = − − =
2 2
d G s σ d
= y Dove d erano le matrici di rotazione per J = 1
Interazione neutrino quark (CC)
k k'
μ
ν
μp p'
d u
W
k ν
μμ
k'
p p'
u d
W
k
μ
ν
μk'
p p'
u d
W
μ
ν
μk k'
p p'
d u
W
d G s
2dy σ
= π
( )
2
1
2d G s dy y
σ
= π −
d G s
2dy σ
= π
( )
2
1
2d G s dy y
σ
= π −
ν
μθ d
μ
u
J
z= 0 Isotropa
J
z= 1 o J
zM ad
a1+cosθ σ = 0 per θ = π
ν
μθ u
μ
d d
ν
μθ
μ
u
u
ν
μθ
μ
d
J
z= 1 o J
zM ad
a1+cos θ σ = 0 per θ = π
J
z= 0 Isotropa
( )
1 1 1 cos
y 2 θ
− = +
Modello a partoni
y Utilizziamo il modello a partoni per interpretare i risultati dello scattering profondamente anelastico neutrino nucleone
y La sezione d'urto è la somma incoerente delle sezioni d'urto dei singoli partoni pesate con le distribuzioni f
i(x)
y La probabilità per il partone i-esimo di avere di avere una frazione x del momento è f
i(x)dx (si può dimostrare che x coincide con la variabile
definita in )
y Se un partone trasporta una frazione x del momento totale abbiamo che la variabile per questo processo è (trascuriamo le masse)
y La sezione d’urto del partone i-esimo viene calcolata a questa energia xp
ˆ = xs s
k k'
d
idy σ
ν
μν
μμ
μ
( )
f x
iN p
q
i( )
2ˆ = k + xp ≈ 2 xk p ⋅ = xs s
s ˆ
( )
ii i
d d
f x dx
dy dy
σ σ
= ∑
( ) i i i
d d
dxdy f x dy σ σ
= ∑
552
2163Modello a partoni
y Scriviamo l’espressione per la sezione d'urto ν – protone
y Il protone è composto da 2 quark u e un quark d più eventuali quarks/anti-quarks del mare ( g → q q → g )
y Il neutrino interagisce solo con i quark di valenza d oppure con antiquark u del mare
y La sezione d'urto ν - p pertanto è ( f
q(x) → q(x) )
y Analogamente la sezione d'urto ν – p
y L’antineutrino interagisce solo con i quark di valenza u oppure con antiquark d del mare
( ) ( )
p d u
p p
d d
d d x u x
dxdy dy dy
ν
σ
νσ
νσ = +
( ) ( )
( )
2
1
2p
p p
d G s
x d x u x y
dxdy σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ + − ⎦
( ) ( )
p u d
p p
d d
d u x d x
dxdy dy dy
ν
σ
νσ
νσ = +
( )
( )
( )2
1
2p
p p
d G s
x u x y d x
σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ − + ⎦
Modello a partoni
y Scriviamo l’analoga espressione per la sezione d'urto ν – neutrone y Il neutrone è composto da 2 quark d e un quark u più eventuali
quarks/anti-quarks del mare ( g → q q → g )
y Il neutrino interagisce solo con i quark di valenza d oppure con antiquark u del mare
y La sezione d'urto ν - n pertanto è
y Analogamente la sezione d'urto ν – n
y L’antineutrino interagisce solo con i quark di valenza u oppure con antiquark d del mare
( ) ( )
( )
2
1
2n
n n
d G s
x d x u x y
dxdy σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ + − ⎦
( )
( )
( )2
1
2n
n n
d G s
x u x y d x
dxdy σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ − + ⎦
Il modello a partoni
y Possiamo assumere che n e p siano un doppietto di isospin y Sono sistemi speculari rispetto a scambio u ↔ d
y Otteniamo per le 4 sezioni d'urto
y Pertanto misurando le 4 sezioni d'urto in funzione di x e y si possono ricavare le 4 funzioni di distribuzione
( ) ( )
( )
2
1
2d
pG s
x d x u x y dxdy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ + − ⎦
( )( )
( )2
1
2d
pG s
x u x y d x dxdy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ − + ⎦
( ) ( )
( )
2
1
2d
nG s
x u x d x y dxdy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ + − ⎦
( )( )
( )2
1
2d
nG s
x d x y u x dxdy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ − + ⎦
( ) ( ) ( )
p n
d x = u x = d x
( ) ( ) ( )
p n
u x = d x = u x
u u
u d d
p d
n
La misura delle funzioni di distribuzione
y Da un punto di vista sperimentale occorre tenere conto che le sezioni d'urto di neutrini e antineutrini sono molto basse
y Per aumentare la statistica occorre utilizzare materiali densi invece di idrogeno e deuterio
y Si utilizzano come bersagli i cosiddetti materiali isoscalari i cui nuclei contengono lo stesso numero di neutroni e protoni
y Le sezioni d'urto misurate sono in questo caso la media delle due sezioni d'urto trovate
y Dove
y Analogamente per le sezioni d'urto di antineutrini
( ) ( )( )
2
1
22 d
NG s
x q x q x y dxdy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ + − ⎦
( )
( )
( )2
1
22 d
NG s
x q x y q x dxdy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ − + ⎦
1 2
N p n
d d d
dxdy dxdy dxdy
ν ν ν
σ = ⎛ ⎜ ⎜ ⎜⎝ σ + σ ⎞⎟ ⎟ ⎟ ⎠
( ) ( ) ( )
q x = d x + u x
1 2
N p n
d d d
dxdy dxdy dxdy
ν ν ν
σ = ⎛ ⎜ ⎜ ⎜⎝ σ + σ ⎞⎟ ⎟ ⎟⎟ ⎠
Il modello a partoni
y Confrontiamo la formula generale dello scattering "deep" inelastico di neutrini con la formula appena ricavata
y Uguagliamo i coefficienti delle diverse potenze di y
( ) ( )
2 2
1
1
21
32
N
G m E
Nd y
xy F y F xy F
dxdy
ν ν
σ
π ⎡ ⎤
= ⎢ ⎣ + − + − ⎥ ⎦
( ) ( )( )
2
1
22 d
NG s
x q x q x y dxdy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ + − ⎦
( ) ( )
22 2 3
2
1 32
F − F − xF y + x F − F y x q x ⎡ ⎣ ( ) + q x ( ) ⎤ ⎦ − 2 xq x y ( ) + xq x y ( )
2( ) ( ) ( )
F x
2= xq x + xq x
( ) ( ) ( )
F x
2= xq x + xq x
( ) ( ) ( )
( )
2( ) ( )
2 3
2
F x xq x xq x F x xF x xq x
= +
− =
⎧⎪⎪ ⎪⎪
⎨⎪ ⎪⎪
⎪⎩
( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( )
2
2 3
1 3
2
2 2
F x xq x xq x F x xF x xq x
F x F x q x
= +
− =
− =
Il modello a partoni
y Sostituendo la prima espressione nella seconda equazione
y Sostituendo nella terza equazione
y Dal confronto delle soluzioni per F
2e F
1si ritrova la relazione di Callan Gross
( ) ( ) ( )
F x
2= xq x + xq x
( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( )
( ) ( ) ( )
2
2 3
1 3
2
2 2
F x xq x xq x F x xF x xq x
F x F x q x
⎧⎪ = +
⎪⎪ ⎪ − =
⎨⎪ ⎪ − =
⎪⎪⎩
( ) ( ) ( ) ( )
3
2
xq x + xq x − xF x = xq x
( ) ( ) ( )
F x
3= q x − q x
( ) ( ) ( )
F x
3= q x − q x
( ) ( ) ( ) ( )
2 F x
1= 2 q x + q x − q x
( ) ( ) ( )
2F x
1= q x + q x
( ) ( ) ( )
2F x
1= q x + q x
( ) ( )
1 2
2xF x = F x
2m
pW
1νW
2dati e-p
Sezione d'urto differenziale
y Adesso integriamo rispetto x le sezioni d'urto trovate con il modello a partoni
y Per la sezione d’urto di neutrini abbiamo
y Posto
y Troviamo
y Analogamente per gli antineutrini
( ) ( )( )
2
1
22 d
NG s
x q x q x y dxdy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ + − ⎦
( )( )
( )2
1
22 d
NG s
x q x y q x dxdy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ − + ⎦
( ) ( )( )
2 1 2
0
1
2 d
NG s
x q x q x y dx dy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ∫ ⎣ + − ⎦
( )
1
Q = ∫
0xq x dx Q = ∫
01xq x dx
( )( )
2
1
22 d
NG s
Q Q y
dy σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ + − ⎦
( )
2
1
22 d
NG s
Q y Q
dy σ
νπ ⎡ ⎤
= ⎣ − + ⎦
d dy
σ
y
Le distribuzioni confermano
Q Q
ν
μν
μSezione d'urto totale
y Possiamo infine calcolare le sezioni d'urto totali
y Ricordiamo che y Otteniamo
y Analogamente
y Escluso una piccola discrepanza a basse energie, l'andamento lineare della sezione d'urto previsto dal modello a partoni è confermato fino a energie ~ 300 GeV
( )
2 1 2
0
1
2
N
G s
Q Q y dy
σ
νπ ⎡ ⎤
= ∫ ⎣ + − ⎦
2
3
N
G m E
NQ
ν
Q σ
νπ
⎛ ⎞⎟
= ⎜ ⎜ ⎜⎝ + ⎟ ⎟⎟ ⎠
( )
2
3
N
G m E
NQ
ν
Q σ
ν= π +
2
Ns = m E
νSezione d'urto totale
y Studiamo il coefficiente della dipendenza lineare delle due sezioni d'urto
y Preliminarmente, definiamo e calcoliamo il coefficiente k
y Sperimentalmente si trova
( )
2 2
2 2
2
N NG m E G m
G s
νc E
νkE
νπ = π → π ≡
( 1.17 10
5)
20.938 0.389 10
27k π
− −
× × × ×
= = 1.59 10 ×
−38( 0.31 0.02 ) 10
38cm GeV
2 1N Tot
E
ν
ν
σ
− −⎛ ⎞⎟
⎜ ⎟ = ± ×
⎜ ⎟
⎜ ⎟
⎜⎝ ⎠
( 0.64 0.03 ) 10
38cm GeV
2 1N Tot
E
ν
ν
σ
− −⎛ ⎞⎟
⎜ ⎟ = ± ×
⎜ ⎟
⎜ ⎟
⎜⎝ ⎠
2
3
N
G m E
NQ
ν
Q σ
νπ
⎛ ⎞⎟
= ⎜ ⎜ ⎜⎝ + ⎟ ⎟⎟ ⎠ σ
νN= G m E Q
2π
N ν( 3 + Q )
Sezione d'urto totale
(
0.31 0.02)
10 38 cm GeV2 1N Tot
E
ν ν
σ − −
⎛ ⎞⎟
⎜ ⎟ = ± ×
⎜ ⎟
⎜ ⎟
⎜⎝ ⎠
(
0.64 0.03)
10 38 cm GeV2 1N Tot
E
ν ν
σ − −
⎛ ⎞⎟
⎜ ⎟ = ± ×
⎜ ⎟
⎜ ⎟
⎜⎝ ⎠
Sezione d'urto totale
Sezione d'urto totale
y Si ottiene
y La presenza di antiquark (del mare) è dovuta ai gluoni che si trasformano in coppie q q
y I quark trasportano circa il 44% del momento del nucleone di cui
y I quark di valenza circa il 31%
y I quark del mare circa il 13%
( )
1 4
0.59 0.04 3
N N
Q Q
k E
ν ν
ν
σ + σ
= + = ±
( )
1 2
0.207 0.014 3
N N
Q Q
k E
ν ν
ν
σ − σ
= − = ±
0.44 0.03 Q + Q = ±
0.311 0.021 Q − Q = ±
v s s
Q − Q = Q + Q − Q = Q
v= 0.311 ± 0.021 0.311 0.021 Q =
v±
( )
Q = ∫
1xq x dx
2
3
N
G m E
NQ
ν
Q σ
νπ
⎛ ⎞⎟
= ⎜ ⎜ ⎜⎝ + ⎟ ⎟⎟ ⎠ σ
νN= G m E Q
2π
N ν( 3 + Q )
uv uv dv us us
W
rs s