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Relazione di stima per la determinazione del valore di mercato di terreni di proprietà comunale ubicati in Comune di Bregnano.

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Academic year: 2022

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Libera 4 22100 Como - Tel. +39 031 3378411 Fax +39 031 3378465 - e-mail: dp.como.uptcomo@agenziaentrate.itione Regionale per la Lombardia - Direzione Provinciale di Como Ufficio Provinciale Territorio

Inc. 67/2019

Relazione di stima per la determinazione del valore di mercato di terreni di proprietà comunale ubicati in Comune di Bregnano.

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Via Italia Libera 4 22100 Como - Tel. +39 031 3378411 Fax +39 031 3378465 - e-mail: dp.como.uptcomo@agenziaentrate.itDirezione Regionale per la Lombardia - Direzione Provinciale di Como Ufficio Provinciale Territorio

INDICE

PREMESSA ... 3

PARTE I–DESCRIZIONE E IDENTIFICAZIONE DEI BENI ... 3

1 Descrizione generale dei beni ... 3

1.1 Ubicazione e contesto urbano ... 3

1.2 Descrizione immobili ... 4

2 Dati identificativi ... 6

2.1 Dati catastali ... 6

PARTE II–DESCRIZIONE TECNICO-LEGALE DEI BENI ... 8

3 Quadro normativo vigente e norme cogenti ... 8

3.1 Dati urbanistici ... 8

3.2 Suscettibilità di trasformazione dei beni ... 23

3.3 Vincoli, servitù e stato locativo ... 23

PARTE III–PROCESSO DI VALUTAZIONE ... 24

4 Criteri e metodologie estimative ... 24

5 Scopo della stima ... 24

6 Analisi del mercato immobiliare ... 25

7 Valore di mercato dei mappali 1202 e 5341 (lotto sud) ... 25

7.1 Scelta del procedimento di stima dell’area ... 25

7.2 Procedimento del valore di trasformazione ... 25

7.3 Ipotesi di trasformazione ... 26

7.4 Indagini di mercato ... 28

7.5 Valore di mercato del prodotto edilizio trasformato ... 28

7.6 Costo di trasformazione dell’immobile ... 38

8 Valore di mercato dei mappali 5994 - 5996 – 6001 (lotto nord) ... 46

8.1 Area classificata in “Zona F di pubblico interesse” ... 46

8.2 Area classificata in “Fascia F4 boschiva di progetto” ... 47

8.2.1 Indagini di mercato terreno F4 ... 47

8.2.2 Scelta del criterio di stima ... 48

8.2.3 Determinazione del valore ... 48

8.3 Determinazione del valore complessivo ... 49

9 Conclusioni ... 49

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PREMESSA

Con lettera in data 14 dicembre 2018 prot. n. 14236, il Comune di Bregnano ha chiesto a questo Ufficio la redazione di una perizia di stima per l’aggiornamento dei valori di mercato di alcuni terreni di sua proprietà già oggetto di valutazione nel 2013 (stima prot. n. 5779 del 2013) e la determinazione del valore di mercato ex novo di altri terreni.

I beni di cui si richiede aggiornamento dei valori di mercato sono quelli di seguito indicati:

in Comune di Bregnano - Foglio fisco 10 (logico 9) mappali 1202 e 5341 Gli immobili oggetto di prima valutazione sono invece così identificati al CT:

in Comune di Bregnano - Foglio fisco 10 (logico 9) mappali 5994, 5996 e 6001 Per la fornitura del servizio di valutazione tecnico-estimativa richiesto questa Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate ha stipulato con il committente l’Accordo di Collaborazione prot. 63184 del 13 settembre 2019.

Per quanto riguarda i valori di mercato da aggiornare - come verrà meglio chiarito nel seguito della relazione - considerato il tempo trascorso e le mutate condizioni del mercato, sebbene la destinazione urbanistica dell’area non sia variata, non si effettuerà un aggiornamento della precedente valutazione ma si procederà con una nuova stima.

Scopo del presente lavoro, pertanto, è la determinazione del valore di mercato all’attualità dei beni immobili sopra indicati. Si fa presente che, come si vedrà nel seguito, i mappali 1202 e 5341 ricadono in un ambito di trasformazione per la cui realizzazione dovrà essere preventivamente predisposto un Piano Attuativo corredato da apposita convenzione; considerata l’assenza dei suddetti documenti, ai fini della presente valutazione è stato necessario formulare delle ipotesi che non necessariamente saranno poi adottate nella pianificazione di dettaglio definitiva.

In data 17 ottobre 2019 è stato effettuato il sopralluogo dei terreni in oggetto.

PARTE I–DESCRIZIONE E IDENTIFICAZIONE DEI BENI

1 Descrizione generale dei beni

1.1 Ubicazione e contesto urbano

Bregnano è un comune della provincia di Como, ubicato ai margini esterni della Brianza e della Bassa Comasca, circa a 15 km a sud del capoluogo. Il suo territorio è posto ad un’altitudine media sul livello del mare di 290 m e si estende su un’area di circa 6,17 km2. La popolazione residente è di 6.466 abitanti (al 31 marzo 2017, fonte ISTAT) con una densità media di circa 1.050 abitanti per km2. Comuni limitrofi sono Cadorago, Cermenate, Lazzate (MB), Lomazzo, Rovellasca.

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Per quanto riguarda i collegamenti stradali, Bregnano è interessato dal percorso della S.P. 31, direttrice principale che attraversa il territorio comunale in direzione nord- sud conducendo verso Como (a nord) e Saronno e la Brianza (a sud). A pochi chilometri si trovano accessi all’autostrada A9 Milano – Como – Chiasso e alla A36 Pedemontana Lombarda. Il territorio comunale non è attraversato dalla rete ferroviaria, tuttavia la stazione di Lomazzo, servita dai treni regionali di Trenord sulla tratta Como – Saronno – Milano, dista circa 3 km.

Gli immobili in argomento costituiscono due lotti di terreno distanti circa 1 km l’uno dall’altro, entrambi ubicati in zona periferica nella parte meridionale di Bregnano.

Un primo lotto (nel seguito lotto sud) è sito circa 300 m a sud dell’Autostrada Pedemontana, proprio al confine con il Comune di Rovellasca: la zona è ben collegata al centro città - distante, al pari dei principali servizi pubblici, circa 2,5 km, mentre il centro di Rovellasca è ancora più prossimo, trovandosi a meno di 1 km - tramite la citata S.P. 31.

Un secondo lotto (lotto nord) è invece posto approssimativamente 600 m a nord dell’Autostrada e a 500 m dal centro di Bregnano.

Entrambe la zone in cui si trovano i terreni sono aree industriali, caratterizzate da una edificazione di tipo produttivo/commerciale e dalla presenza di molti spazi verdi.

1.2 Descrizione immobili

I terreni in valutazione costituiscono due lotti tra loro non contigui:

- il primo, qui denominato lotto sud, è costituito dai mappali 1202 e 5341;

- il secondo, denominato lotto nord, di cui fanno parte i mappali 5994, 5996 e 6001.

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I terreni del lotto sud - di consistenza pari a poco meno di 5.000 m2 - sono ubicati al confine con il Comune di Rovellasca, ad una quota di circa 250 m s.l.m. Si tratta di un’area pianeggiante avente forma irregolare che attualmente si presenta boscata con presenza anche di alberi ad alto fusto, seppur perlopiù di ridotto diametro, nonché di rovi e altra vegetazione spontanea che ne rendono difficoltosi l’accesso e la percorribilità. L’area, non recintata, presenta scarso collegamento con la rete stradale: difatti è raggiungibile da nord tramite strada privata di non libero accesso, a servizio di fabbricato industriale, o da sud con strada pubblica (la via Perlasca, Comune di Rovellasca) che presenta una strettoia poco prima del terreno in questione che non consente il passaggio a mezzi di dimensioni superiori a quella di un’automobile.

I terreni del lotto nord – consistenza di circa 2.200 m2 – hanno forma regolare, giacitura pianeggiante e sono posti ad una quota di circa 265 m s.l.m. L’area si presenta in parte asfaltata (è parte dell’area di parcheggio posta a nord, corrispondente al mappale 6001) in parte incolta, con presenza di vegetazione spontanea di tipo arbustivo e qualche albero di modesta altezza nella zona ovest, vegetazione di tipo prativo in quella est. Le due zone (quella asfaltata e quella incolta) sono separate da una recinzione metallica con montanti in ferro. Il lotto è delimitato in lato nord da capannone industriale (posto al confine della zona incolta) e dalla citata area di parcheggio, sugli altri lati da terreni di altra proprietà in assenza di recinzioni.

Di seguito si riporta documentazione fotografica dei beni in oggetto realizzata in occasione del sopralluogo.

Lotto sud (mappali 1202 – 5341)

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Lotto nord (mappali 5994 – 5994 - 6001)

2 Dati identificativi

2.1 Dati catastali

I terreni oggetto di valutazione sono attualmente così identificati al Catasto Terreni:

CATASTO TERRENI - COMUNE DI BREGNANO Foglio

logico

Foglio

fisico Particella Qualità Classe Superficie Reddito Dom. Agr.

9 10 1202 Semin. arbor. 3 2.570 m2 11,28 14,60 9 10 5341 Semin. arbor. 2 2.276 m2 14,69 13,52

9 7 5994 Semin. arbor. 3 885 m2 3,89 5,03

9 7 5996 Semin. arbor. 2 821 m2 5,30 4,88

9 7 6001 Semin. arbor. 2 519 m2 3,35 3,08

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I beni sono attualmente intestati in Catasto come segue:

“COMUNE DI BREGNANO con sede in Bregnano - C.F. 00625920137 – proprietà per 1/1”.

Estratti della mappa Wegis sono riportati di seguito.

Mappa catasto terreni – Bregnano – Foglio 7 (lotto nord)

Mappa catasto terreni – Bregnano – Foglio 10 (lotto sud)

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PARTE II–DESCRIZIONE TECNICO-LEGALE DEI BENI

3 Quadro normativo vigente e norme cogenti

3.1 Dati urbanistici

Da quanto riportato dal Certificato di Destinazione Urbanistica rilasciato dal Comune di Bregnano in data 21 febbraio 2019, nel PGT vigente (approvato dal comune di Bregnano con Delibera C.C. n. 8 dell’8 aprile 2014 e pubblicato sul B.U.R.L. n. 27 in data 2 luglio 2014) i terreni in oggetto sono così classificati:

 i mappali 1202 e 5341 interamente in Ambito produttivo di trasformazione “D1”

(art. 27 N.T.A. del Documento di Piano, allegato 1 – C schede degli ambiti di riqualificazione XIX – artt. 28,29,30,31 N.T.A.);

 i mappali 5994 e 5996 parte in Zona F di pubblico interesse (art. 50 N.T.A. del Piano delle Regole) e parte in Fascia F4 boschiva di progetto (art. 54 N.T.A. del Piano delle Regole);

 il mappale 6001 interamente in Zona F di pubblico interesse (art. 50 N.T.A. del Piano delle Regole).

Tutte le particelle sono ricomprese entro le Aree agricole nello stato di fatto (art. 43 comma 2 della L.R. 12/2005 e come modificato dalla L.R. 7/2010 – Fondo Regionale Aree Verdi).

In merito ai mappali 5994 e 5996, ricadenti in due ambiti distinti, dal Cdu non risulta la consistenza delle due zone, tuttavia, sulla base delle rappresentazioni grafiche delle tavole del PGT e della cartografia Wegis, si può in via approssimativa ripartire la loro superficie come riportato nella seguente tabella di sintesi:

PRESCRIZIONI URBANISTICHE – COMUNE DI BREGNANO Particella Superficie

totale

Ambito di trasformazione D1

Zona F di pubblico interesse

Zona F4 boschiva

1202 2.570 m2 2.570 m2 - -

5341 2.276 m2 2.276 m2 - -

5994 885 m2 - 380 m2 505 m2

5996 821 m2 - 411 m2 410 m2

6001 519 m2 - 519 m2 -

Totale 7.071 m2 4.846 m2 1.310 m2 915 m2

Si riportano di seguito gli estratti delle Norme Tecniche di Attuazione del PdR di interesse ai fini della presente valutazione.

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N.T.A del Piano delle Regole Art. 27 – Ambiti di trasformazione

Gli ambiti di trasformazione individuati dal D.d.P. sono compresi nelle zone A di recupero, nelle zone negli ambiti B di completamento e di trasformazione (residenziale e per servizi urbani (B/SU)),nelle zone negli ambiti F di nuova edificazione e/o trasformazione di standard e nelle zone negli ambiti V per infrastrutture per la mobilità, mentre altre si caratterizzano come zone Ambiti C di nuova edificazione per insediamenti residenziali e per servizi (C/S) e come zone D di nuova edificazione per insediamenti produttivi.

---omissis--- ZONE AMBITI D – PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI: Denominazione D1

- Intervento lungo la S.P. n°. 31 (della Pioda)

L’Ambito di Trasformazione comprende le aree ancora libere a sud della Pedemontana.

In sede di Pianificazione Attuativa previo parere preventivo e vincolante della Società Concessionaria si potrà prevedere l’area di parcheggio di servizio all’A.T., all’interno della fascia di rispetto, utilizzando le aree di parcheggi esistenti e/o previste all’esterno della stessa, come SU dell’intervento.

L’insediamento concorrerà alla realizzazione della strada interna all’insediamento ed alla formazione della rotonda sulla S.P. n°. 31.

In sede di pianificazione attuativa, questa strada interna all’insediamento potrà/dovrà proseguire a sud in accordo con il Comune di Rovellasca.

L’ambito è riservato attraverso un apposito convenzionamento

- prioritariamente al trasferimento delle Aziende che sono impropriamente dislocate nel tessuto urbano consolidato o comunque a confine delle zone degli ambiti residenziali ed in particolare al trasferimento del parcheggio di mezzi pesanti di Via Menegardo, sulla cui area l’edificazione prevista dal Piano delle Regole sarà effettivamente possibile ad avvenuto trasferimento o diversa delocalizzazione del parcheggio stesso;

- in subordine all’insediamento di nuove attività ad elevato contenuto tecnologico e occupazionale od all’ampliamento delle Aziende già insediate.

L’edificazione avverrà prioritariamente a P.A. di iniziativa pubblica. In assenza di una tale iniziativa pubblica nel corso dei tre anni successivi all’approvazione definitiva del Piano di Governo del Territorio o prima per esplicita rinuncia dell’Amministrazione Comunale, l’operatore privato, singolo o associato, potrà presentare analogo P.A. di iniziativa privata per l’attuazione degli indirizzi espressi per l’Ambito di trasformazione D1 e per l’Ambito di Riqualificazione n°. 8 – Parco Tecnologico.

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L’insediamento si dovrà coordinare con l’Ambito di Riqualificazione di cui al successivo art. 28.8 – Parco Tecnologico in cui è inserito.

L’insediamento D1 dovrà preservare o ripristinare i filari arborei con funzione di schermatura paesaggistica in direzione dell’arteria stradale di collegamento con Rovellasca.

Art. 28 – Ambiti di riqualificazione

Per gli Ambiti di Riqualificazione di cui alla Tav. 1 del Doc. n°. 1 – B e Tav. 1d – Doc. n°. 1 – G valgono i seguenti indirizzi di riqualificazione e/o ricomposizione paesaggistica, eventualmente modificabili e/o integrabili attraverso specifici Documenti di Inquadramento (art.2) .

Questi Ambiti di Riqualificazione attuano i criteri di sviluppo sostenibile del P.T.R./P.P.R. in riferimento a Bregnano.

--- omissis--- 8) PARCO TECNOLOGICO

L’Ambito attua i criteri di sviluppo sostenibile “Ridurre al minimo l’impiego delle risorse energetiche non rinnovabili” e “Uso e gestione corretta, dal punto di vista ambientale, delle risorse e dei rifiuti pericolosi inquinati”.

L’ambito comprende le zone gli ambiti BD produttive esistenti, la zona D1 di trasferimento, la zona ambito D2 di ampliamento e trasferimento, e la zona ambito BSU/10 per attività compatibili………

Indirizzi generali

Gli interventi di ampliamento relativi agli insediamenti produttivi già esistenti e quelli nuovi per il trasferimento delle Aziende del Tessuto Urbano Consolidato , si dovranno proporre l’obiettivo della riqualificazione dell’area interessata e di quella del loro contesto, perseguendo i criteri sintetizzati come di seguito:

1) coerenza ecologico-ambientale attraverso opportune compensazioni ambientali quali la formazione o riqualificazione degli spazi verdi (pubblici o privati) esistenti e/o di progetto , attraverso la realizzazione di aree ecologicamente attrezzate e dotate di infrastrutture e servizi necessari a garantire la tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente, ecc. (presidi e osservatori ecologico-ambientali);

2) compatibilità di tipo edilizio-urbanistico con il potenziamento delle urbanizzazioni esistenti e la formazione di quelle mancanti e con l’innalzamento della qualità insediativa anche per la promozione di attività di marketing territoriale, ecc.;

3) compensazione di tipo tecnologico, attraverso la promozione di forme di risparmio energetico (teleriscaldamento, ecc), la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, attraverso lo sviluppo di servizi comuni alle imprese e di servizi per il lavoro

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e l’occupazione ed attraverso il sostegno e l’indirizzo dei processi di sviluppo e innovazione delle attività produttive, ecc..

Complessivamente gli interventi nel settore produttivo, dovranno contribuire alla realizzazione oltre che delle opere necessarie per la loro riqualificazione e per quella del loro contesto, anche alla realizzazione degli standard qualitativi individuati dal Piano dei Servizi (opere di compensazione ambientale (boschi urbani, ecc.), di risparmio energetico, anche attraverso l’utilizzo di energie alternative).

Gli interventi dovranno complessivamente contribuire alla formazione di un Parco tecnologico di assoluta eccellenza.

--- omissis--- Programmazione negoziata

Alla luce dei sopraesposti criteri generali l’obiettivo finale degli interventi promossi in Ambiti di Trasformazione attraverso il metodo della programmazione negoziata, è la riorganizzazione dei singoli insediamenti produttivi del comparto interessato ,risolvendo in particolare il problema delle aree produttive destinate ad attività obsolete o dismesse, e/o irrazionalmente collocate sul territorio comunale e risolvendo più in generale, il problema della compatibilità dei singoli insediamenti e dell’intero comparto industriale con il loro contesto.

La programmazione negoziata dovrà in particolare permettere la realizzazione di - infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico

- opere di riqualificazione ambientale, naturalistica e paesistica di cui al precedente art. 27 ed agli indirizzi generali…………

Art. 29 – Perequazione, compensazione e incentivazione urbanistica

In attuazione dei principi di perequazione, compensazione e incentivazione urbanistica di cui all’art. 11 della L.R. n°. 12/2005, il Documento di Piano non produce effetti diretti sul regime giuridico dei suoli ma definisce le procedure per la determinazione degli indici di fabbricabilità degli interventi sugli Ambiti di Trasformazione all’esterno ed all’interno del T.U.C..

Tali indici saranno funzionali alle politiche di intervento per la residenza, le attività primarie, secondarie e terziarie, definite dal Documento di Piano in coerenza con gli obiettivi generali del P.G.T. (Art.1 delle presenti norme).

Gli indici proposti dal presente articolo indicano delle semplici possibilità edificatorie da confermare o meno nei P.A. così come prescritto dall’art. 26.4.

A - Perequazione

Il principio di perequazione urbanistica presuppone un indice di pertinenza degli Ambiti di Trasformazione urbanistica interne ed esterne agli ambiti di riqualificazione.

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Per indice di pertinenza si intende l’indice di fabbricabilità o di utilizzazione fondiaria (If e Uf) iniziale, utilizzato per il calcolo dell’indice di fabbricabilità o di utilizzazione finale di cui al successivo art.30.

--- omissis--- c) Nelle zone Negli ambiti di trasformazione urbanistica per destinazioni produttive (art.8b delle N.T.A.) su lotti non ancora edificati, gli indici di utilizzazione territoriale (UT) degli interventi produttivi saranno definiti sulla base di una S.l.p. di pertinenza di 0,50 mq./mq e sulla base di una S.l.p. aggiuntiva di cui al successivo art.30, da convenzionare in funzione dei progetti ed obiettivi individuati dal Documento di Piano.

Art. 30 – Indici di fabbricabilità

Gli indici delle zone degli ambiti di cui al Piano delle Regole sono definiti dalle sue N.T.A..

Gli indici di fabbricabilità delle aree di trasformazione esterne ed interne agli Ambiti di Riqualificazione sono definiti sulla base degli indici di pertinenza di cui al precedente articolo 29, per ciascuna delle destinazioni d’uso di cui all’ art.8 delle N.T.A.

Gli indici proposti dal presente articolo indicano delle semplici possibilità edificatorie da confermare o meno nei P.A. così come prescritto dall’art. 26.4.

--- omissis--- 3) Industria

a - Negli Ambiti di trasformazione urbanistica D1 e D2 a destinazione produttiva, attraverso uno specifico piano attuativo, è possibile l’incremento dell’indice di pertinenza (UT) di 0,50 mq./mq. fino ad un indice massimo di progetto di 1 mq./mq. e fino ad un indice minimo di 0,75 mq/mq nel rispetto degli altri indici di cui all’art. 45.3 ed in funzione dei progetti e degli obiettivi individuati dal D.d.P.

- attraverso il trasferimento ed il recepimento di attività produttive esistenti in zona ambito B/SU;

- sfruttando la capacità edificatoria dello standard ceduto, quale standard urbanistico di pertinenza della maggior volumetria realizzata e/o dello standard qualitativo realizzato o monetizzato in ragione di tre metri quadrati di S.l.p. di standard qualitativo per ogni 100 mq. di incremento di S.l.p. produttiva;

Lo standard qualitativo potrà essere esteso a comprendere opere di tipo ecologico – ambientale (parchi urbani, boschi, prati, percorsi ciclabili e pedonali, ecc.) di pari valore.

- in attuazione dell’ art. 47.2 delle N.T.A. del P.d.R.

- realizzando interventi in conto energia di cui al Piano dei Servizi (cap. 10.2), estesi ad uno o più Ambiti di Trasformazione e/o di Riqualificazione.

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- utilizzando la S.l.p. di standard qualitativo di cui al precedente criterio per la realizzazione di uno spazio pluriuso da destinare ad attività di ricerca e formazione e/o di pianificazione di nuove attività o mestieri.

Art. 31 – Indici urbanistici

Gli indici proposti dal presente articolo indicano delle semplici possibilità edificatorie, da confermare o meno nei P.A., così come prescritto dall’art. 26.4.

--- omissis--- b) Ambiti di Trasformazione produttiva (D)

Descrizione

Comprendono le parti del territorio da destinare a nuovi insediamenti produttivi o ad essi compatibili.

Destinazioni d’uso

Sono ammesse ed escluse le destinazioni di cui all’art.8-b) delle presenti norme. Non possono essere autorizzati o concessi interventi riguardanti funzioni secondarie compatibili in mancanza della funzione principale.

Parametri edilizi

L’edificazione è regolata dalle seguenti norme:

UT = da definire secondo quanto previsto dagli art.29 e 30 delle presenti norme.

H = nel rispetto di quanto disposto dall’art. 16b

Sl = Permeabilità del suolo = 15% come previsto dalle presenti norme Standard

Lo standard sarà calcolato sulla S.l.p. potenziale del lotto indipendentemente dalla S.l.p. di progetto.

Nell’attuazione dei singoli piani attuativi, occorre destinare a spazi pubblici , oltre i parcheggi di cui all’art.7 delle N.T.A. del P.G.T., le

- urbanizzazioni primarie (U1) così come individuate sulla tavola dell’Azzonamento e dai suoi allegati o dal Piano Attuativo in attuazione delle presenti norme e comunque non inferiore alla quota parte destinata ai parcheggi per le singole destinazioni principali ed ammesse nell’ zona ambito.

-urbanizzazioni secondarie (U2) così come individuate sulla tavola dell'Azzonamento.

La rimanente quota andrà reperita o monetizzata a richiesta dell’Amministrazione Comunale.

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Scheda dell’ambito di trasformazione (N.T.A. del Documento di Piano)

Nota: in tabella le consistenze evidenziate in rosso sono attinenti alla “Zona” definita originariamente nel PGT e non più validi a seguito della variante del 2014 che ha rideterminato i suddetti dati con riguardo all’ambito (valori in carattere rosso).

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Art. 50 – Ambito F di pubblico interesse (Standard) 1 Definizione

Rappresentano quelle aree esistenti o previste riservate alle attrezzature pubbliche e di uso pubblico indicate dal P.G.T. in conformità ai disposti dell’art. 9 della L.R. n°.

12/2005.

2 Destinazione

1) Le aree F residenziali comprendono:

I Parcheggi di urbanizzazione primaria di cui al precedente articolo 6a nei P.A.

saranno organizzati in

1) parcheggi di superficie e sotterranei di quartiere;

2) parcheggi di corona.

3) per quanto riguarda le aree E.R.P. e cimiteriali vale quanto normato dal precedente art. 6b.

2) Per attrezzature pubbliche, di uso o di interesse pubblico (F/D) al servizio degli insediamenti destinati alla produzione si intendono: parcheggi e piazzali anche protetti di sosta dei mezzi; mense; attrezzature collettive; e socio - sanitarie; aree verdi ed impianti sportivi e culturali.

Le aree F prevalentemente destinate a verde o attrezzature all'aperto nella Tavola di Azzonamento sono individuate con apposito simbolo Vi.

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Via Italia Libera 4 22100 Como - Tel. +39 031 3378411 Fax +39 031 3378465 - e-mail: dp.como.uptcomo@agenziaentrate.itDirezione Regionale per la Lombardia - Direzione Provinciale di Como Ufficio Provinciale Territorio

3) Per attrezzature pubbliche, di uso o di interesse pubblico (F/S) per servizi, si intendono: parcheggi e piazzali anche protetti di sosta dei mezzi; mense;

attrezzature collettive e socio - sanitarie; aree verdi ed impianti sportivi e culturali.

4) Il verde di Connessione Ambientale di cui alla categoria “C Parco – Gioco – Sport” attua quanto previsto dall’art. 11 delle N.d.A. – P.T.C.P. di cui al successivo art. 58, con particolare riferimento a quanto previsto dai commi 8 e 9.

3 Dotazione

La dotazione minima di Standards urbanistici secondari (U2) negli ambiti Residenziali in attuazione del Piano dei Servizi, comprensiva degli standards esistenti e di quelli di previsione, sia come superficie fondiaria che come superficie lorda di pavimento (S.l.p.) delle singole attrezzature dei Piani oltre il Piano terra, delle singole attrezzature da realizzarsi con intervento diretto comunale o convenzionato con privati e enti, è di

- 4,50 mq./ab. per istruzione inferiore - 4,00 mq./ab. per interesse comune - 15,00 mq./ab. per parco – gioco – sport

- per un totale di 23,5 mq. per ogni 120 mc. di volumetria (V edificabile per la realizzazione di alloggi di superficie utile abitabile dichiarata maggiore o uguale a 80 mq.;

- per ogni 80 mc. di volumetria (V) per la realizzazione di alloggi di superficie utile abitabile dichiarata inferiore a 80 mq.

A questo fine in sede di presentazione del permesso di costruire convenzionato o del P.A. dovrà essere dichiarata la tipologia degli alloggi.

La dotazione minima di cui sopra, per gli ambiti destinati ad attività produttive, in attuazione del Piano dei Servizi è pari al 10% dell’intera Superficie destinata a tali insediamenti.

La dotazione minima di cui sopra per le destinazioni commerciali e terziarie, in tutti gli ambiti di P.G.T. consentite, non potrà essere inferiore rispettivamente a quanto definito dal successivo art. 60 per le destinazioni commerciali ed al 80% della superficie lorda di pavimento (Slp) prevista per le altre destinazioni terziarie e direzionali.

La dotazione minima dello standard di parcheggio (U1) per attività produttive e di servizi, sarà pari al 50% dello standard complessivo (U2).

La dotazione minima di standards, in attuazione del Piano dei Servizi, deve essere contestuale in aree e superfici lorde di pavimento.

La maggior disponibilità complessiva di standard dichiarata nel Piano dei Servizi, rispetto ai 23,50 mq./ab., al 10% della St/Sf per insediamenti di servizio ed al 80%

Slp per destinazioni di servizio, consente la verifica dello standard per le destinazioni in atto diverse da quelle previste dal P.G.T., se confermate o sostituite

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con analoghe destinazioni se ed in quanto autorizzate e consente quindi la verifica delle nuove destinazioni nel caso di attuazione del P.G.T. stesso, prevedendo la sola cessione del parcheggio e la monetizzazione della restante quota fino ad esaurimento della maggiore disponibilità dichiarata del Piano dei Servizi.

4 Tipi di intervento

La nuova edificazione è regolata dalle seguenti norme:

- altezza massima consentita mt. 10,50

- distanza minima dai confini non inferiore alla metà dell'altezza dei nuovi edifici e comunque non inferiore ai mt. 5,00 salvo accordi convenzionati di confine nel caso di edificazione in aderenza

- distanza minima tra edifici antistanti pari all'altezza dell'edificio più alto e mai minore di mt. 10

- superficie coperta inferiore a 1/2 della superficie dell'intero lotto per le altre destinazioni e non superiore a 1/3 per gli edifici scolastici in attuazione dell’art.

2.1.3 del D.M. 18 dicembre 1975.

- parcheggi interni in ragione di 1 mq. /20 mc. edificati

All’interno degli ambiti A, valgono le disposizioni di cui all’ art 41 delle presenti norme.

Gli edifici di culto non sono soggetti ai limiti di altezza di cui sopra.

All’interno dell’ambito F, il P.G.T. si attua in generale mediante progetti ed in particolare, mediante Piani Particolareggiati relativamente agli Ambiti di trasformazione.

---omissis--- 6 Modalità di intervento

Nella realizzazione delle attrezzature pubbliche e di uso pubblico, i progetti potranno essere elaborati in attuazione delle azioni dei programmi di riqualificazione urbanistica, ambientale ed edilizia, di cui all’art. 28 delle N.T.A. del D.d.P.

In particolare per gli edifici pubblici e/o di culto soggetto a vincolo di interesse storico – ambientale (D. Lgs 42/2004) valgono le modalità d’intervento di cui agli artt. 28 e 41, essendo in ogni caso classificati tali edifici come edifici di tipo “A” di cui all’art. 41.7.

7 Rilocalizzazione

Sulla tavola di Azzonamento del P.G.T. la localizzazione delle aree a standards all'interno dei P.A. è indicativa; pertanto in sede di formazione degli stessi è possibile prevedere una diversa ubicazione purché sempre nell'ambito del Piano Attuativo, e nel rispetto della quantità e della destinazione previsti nella tavola

"Calcolo aree Standard".

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Tali spostamenti devono essere finalizzati ad un migliore utilizzo da parte della collettività delle aree ad uso pubblico e ad una equa distribuzione degli oneri nel rispetto di quanto prescritto dalle presenti norme.

8 Attuazione degli standards

Per l’attuazione degli standard (aree e opere) valgono le disposizioni di cui all’art.

29-B-a delle N.T.A.

Per l’attuazione dell’art. 29 e per l’acquisizione dello standard attraverso la monetizzazione, se ed in quanto prevista, verrà data priorità all’acquisizione degli standards reiterati dal P.R.G., di cui al capitolo n°.9 del Doc. n°. 2 – Piano dei Servizi.

Per gli Ambiti di Trasformazione urbana con destinazione F valgono le prescrizioni di cui all’art..27 delle N.T.A.

9 Prescrizioni

a - Per i beni e le emergenze di interesse storico e culturale di cui all’All. n°. 1b del Doc. 1 G, così come evidenziati sulla tavola dell’Azzonamento vale una delle modalità di intervento di cui all’art.41.7 delle presenti norme, da definire una volta accertata la loro effettiva consistenza e qualità, da accertare in sede di P.A.

e/o di progetto edilizio secondo le procedure di cui all’art. 12 dell’Ambito di riqualificazione n° 1 di cui all’art. 28

b - Le aree dei cortili e di verde di uso comune comprese negli ambiti A, sono gravate da servitù di suo pubblico al solo scopo dell’esercizio delle attività di interesse comune a favore dei soli residenti e/o proprietari degli edifici che li delimitano e di cui rappresentano a tutti gli effetti, un’area pertinenziale. Per queste aree valgono le modalità di intervento di cui ai precedenti artt.28.1 e 41.

Il vincolo di servitù pubblica consente in questi casi di promuovere interventi di riqualificazione a scomputo degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria e/o del contributo di concessione edilizia e/o della monetizzazione dello standard, da ed a favore dei soli residenti e/o proprietari degli edifici che delimitano queste aree e di cui rappresentano a tutti gli effetti una pertinenza. Queste aree così vincolate adempiono anche alla verifica del fabbisogno di standard di U1 e di U2, espresso dagli interventi a permesso di costruire sugli stessi edifici.

c - Per gli ambiti F comprese nel P.L.I.S. del Lura, oltre le presenti norme, valgono, se più restrittive, le prescrizioni di cui all’art. 22 delle N.T.A. del P.P.A. del P.L.I.S.

d - Gli standard attuati dai privati risultano regolamentati dalle specifiche convenzioni di attuazione e pertanto risultano legati da vincolo pertinenziale all’insediamento e/o attività a cui sono stati asserviti.

e - Le aree verdi fanno parte della rete ecologica comunale di cui all’art. 28.2.

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