Lezione 2
Metodi di rappresentazione
Tipi e sistemi di proiezione
Disegno tecnico industriale Fabrizio Stefani
In questa lezione
• Metodi di rappresentazione
– le proiezioni
• Assonometrie
• Proiezioni ortogonali
Rappresentazione
• Problema: trasferire dimensioni e caratteristiche funzionali di oggetti 3D appartenenti al mondo reale (es.: componenti meccanici) su un
supporto 2D (es.: la carta, lo schermo del PC)
• Metodo utilizzato: le proiezioni
– Trasformano punti in un sistema di coordinate 3D in punti in un sistema di coordinate2D
– La proiezione di un oggetto 3D si ottiene tramite dei raggi di proiezione (proiettori) che partono da un
centro di proiezione, passano attraverso ciascun punto dell’oggetto, e intersecano un piano di
proiezione (quadro) generando la proiezione
Le proiezioni
Le proiezioni nel disegno tecnico
Raccomandata UNI 4819
Raccomandata UNI 4819
Assonom.
oblique
•Il presente diagramma a blocchi attua una classificazione lievemente diversa dal precedente in quanto classifica le assonometrie ortogonali come caso particolare di proiezioni ortogonali
•Anche se comunemente le proiezioni ortografiche vengono chiamate proiezioni ortogonali, secondo questa seconda classificazione ciò non è preciso, in quanto le proiezioni ortogonali comprendono le proiezioni
ortografiche e l’assonometria ortogonale.
In azzurro sono evidenziate le proiezioni utilizzate nel
disegno tecnico
Proiezioni prospettiche
• Uno o più centri di proiezione sono posti a distanza finita dall’oggetto da rappresentare (prospettiva centrale)
• I raggi di proiettanti sono divergenti (proiezioni coniche)
• Non utilizzate nel disegno tecnico perché
– Non è completa (facce nascoste)
– Non è univoca (scelta posizione centri)
– E’ troppo laboriosa rispetto al risultato ottenuto
• Ampiamente usate nel disegno architettonico
Proiezioni parallele
• Il centro di proiezione è all’infinito (punto
improprio) ovvero l’oggetto si rappresenta come apparirebbe ad un osservatore all’infinito
• I raggi di proiezione sono paralleli e sono anche dette proiezioni assonometriche o assonometrie
*• Nonostante soddisfi le esigenze visive meno
delle prospettive, é utilizzata nel disegno tecnico perché:
– Consente di rispettare rapporti e dimensioni reali – E’ facile da eseguire
* In realtà le proiezioni parallele includono anche le rappresentazioni ortografiche, distinte dalle assonometrie
Assonometrie: riferimenti e definizioni
x, y, z terna di assi ortogonali solidali con l’oggetto (terna obiettiva)
x’, y’, z’ proiezioni di x, y, z
rispettivamente sul piano di proiezione
Rapporti di riduzione:
p=u’x/u q=u’y/u r=u’z/u
|ux|=|uy|=|uz|=u ux, uy, uz unità di misura su x, y, z rispettivamente, tali che
u’x, u’y, u’z unità assonometriche o ridotte proiezione di ux, uy, uz
rispettivamente sul piano di proiezione
Assonometrie secondo il rapporto di riduzione
• Isometrica: le dimensioni lineari parallele a tutti e tre gli assi subiscono la stessa
riduzione (p=q=r)
• Dimetrica: solo due dimensioni subiscono la stessa riduzione, la terza è diversa
• Trimetrica: tutte e tre sono diverse
Proprietà delle assonometrie
• Il fatto che i raggi proiettanti siano paralleli conferisce le seguenti proprietà:
1. I lati e le superfici di un oggetto paralleli al quadro si proiettano su di esso in vera grandezza e forma,
qualunque sia l’angolo che la direzione dei raggi proiettanti forma con il quadro
2. Segmenti paralleli nello spazio si proiettano ancora paralleli sul quadro
3. Le grandezze delle proiezioni di superfici e segmenti paralleli tra loro, inclinati rispetto al quadro, sono
direttamente proporzionali alle grandezze dei segmenti e delle superfici proiettati
• In particolare le lunghezze dei segmenti
paralleli agli assi cartesiani vengono ridotti
secondo i rispettivi rapporti di riduzione
Proprietà delle assonometrie
Tipi di proiezioni parallele
Osservatore lontanissimo.
Sul quadro nero ho una
proiezione
ortogonale. Su quello rosso una obliqua
Tipi di proiezioni ortogonali
• Gli assi della terna obiettiva giacciono su 3 piani di riferimento ortogonali (le 3 facce adiacenti del cubetto in figura)
• Se si dispone uno dei 3 piani ortogonali di riferimento parallelamente al
piano di proiezione, si ottiene la doppia proiezione ortogonale o del Monge o proiezione ortogonale ortografica
• Se nessuno dei piani di riferimento è parallelo al piano di proiezione si ottiene la cosiddetta proiezione assonometrica o assonometria ortogonale
• Analogamente anche nelle proiezioni oblique, se uno dei piani di riferimento é parallelo al quadro si ottiene una proiezione particolare detta assonometria cavaliera
Proiezioni ortografiche e assonometriche
• Proiezioni ortogonali (ortografiche)
– Corrispondenza biunivoca tra elementi geometrici giacenti su piani paralleli al piano di proiezione e la loro rappresentazione
– Rappresentazione solo parziale, quindi occorrono più proiezioni ortogonali
• Proiezioni assonometriche (ortogonali e oblique)
– Mantengono il parallelismo ed i rapporti semplici – Distorsione degli angoli e delle curve
– Rappresentazione unica
Proiezione ortogonale
Proiezione assonometrica
Relazioni analitiche per assonometrie ortogonali
Poiché i raggi sono ortogonali al quadro π, i triangoli OO’B, OO’A e OO’C sono retti.
Ne consegue:
Inoltre, si può dimostrare:
(1)
(2)
Assonometrie ortogonali: isometrica
Nel caso dell’assonometria isometrica i rapporti di riduzione sono posti uguali a 1, pertanto:
u’x = u’y = u’z
Quindi per le equazioni (1) (slide precedente) la terna da proiettare è orientata in modo che:
α = β = γ
α, β, γ sono i direttori della retta OO’, per i cui coseni vale
Di conseguenza, per le due relazioni precedenti:
Infine usando le equazioni (2) :
Altre assonometrie ortogonali
Assonometrie ortogonali secondo normativa
Assonometrie oblique: cavaliera
• Nella cavaliera
– il quadro è posto
parallelamente ai due assi x e z, quindi si ha p=r=1 – i raggi proiettori investono
il quadro a 45°
• Da B esce un cono di infiniti raggi con
semiapertura 45°, quindi (*) occorre fissare α per determinare B’ e quindi la direzione y’
• Secondo normativa si preferisce α=45°
(*) Resta un grado di liberta, ovvero l'angolo α che i
segmenti perpendicolari al piano di proiezione (direzione y’) formano con l'orizzontale (direzione x=x’). Tale
angolo e solitamente di 30° o 45°
y’
x’ x’
Assonometria cavaliera: riduzioni
• B’ al variare di α descrive la
circonferenza sul quadro
• Poiché BB’’
forma con y un angolo di 45° si ha
BB’’=B’’B’
ovvero anche
q è unitario.
Assonometria cavaliera: riduzioni
• Perciò la
cavaliera teorica è
un’assonometria isometrica.
• All’atto pratico, per evitare un effetto ottico di allungamento si può porre q=0.5
Cavaliera teorica (isometrica)
α = 45°
p=q=r=1
Cavaliera pratica (dimetrica)
α = 45°
p=r=1 q=0.5
Altre assonometrie oblique: planimetrica o militare
• E’ una assonometria cavaliera (quadro parallelo a un piano riferimento) in cui gli assi x e y determinano il piano parallelo al quadro (p=q=1).
Altre assonometrie oblique: cabinet
• Le proiezioni cabinet hanno una direzione di proiezione che forma un angolo di atan(2) = 63.4° col piano di
proiezione
• In tal modo i segmenti perpendicolari al piano di
proiezione hanno una lunghezza dopo la proiezione pari a meta del vero
• Le proiezioni cabinet sono un filo più realistiche delle cavaliere, a causa dell'accorciamento dei segmenti
Assonometrie oblique secondo normativa
Proiezioni ortogonali di un punto
Proiezioni ortogonali di un
segmento
Proiezioni ortogonali di una figura
piana
Proiezioni ortogonali di un solido
Si noti che lo spigolo in vista è sotto perché il punto
improprio è a sinistra
dell’oggetto