I.C. FRANCHI SUD 2 BRESCIA
Triennio 2022/23 – 2024/25
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa della scuola IC FRANCHI SUD2 BRESCIA è stato elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 20/12/2021 sulla base dell’atto di indirizzo del dirigente prot. 13963 del 21/10/2021 ed è stato approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del
21/12/2021 con delibera n. 7
Anno scolastico di predisposizione:
2021/22 Periodo di riferimento:
2022-2025
LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
1.1. Analisi del contesto e dei bisogni del territorio
INDICE SEZIONI PTOF
LE SCELTE STRATEGICHE
2.1. Priorità strategiche e priorità
finalizzate al miglioramento degli esiti 2.2. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO: ESITI
DEGLI STUDENTI
2.3. STRUMENTI, PROCESSI E AMBIENTI DI APPRENDIMENTO: PROVE INVALSI E RISULTATI SCOLASTICI
2.4. COMPETENZE DI EDUCAZIONE CIVICA 2.5. COMPETENZE DI EDUCAZIONE CIVICA
E RISULTATI SCOLASTICI 2.6. CONTINUITA' E ORIENTAMENTO 2.7. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI:
INCLUSIVITA'
L'OFFERTA FORMATIVA
3.1. Insegnamenti attivati 3.2. IL CURRICOLO D'ISTITUTO 3.3. I PROGETTI CARATTERIZZANTI
L'ISTITUTO
3.4. INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO
3.5. AZIONI DELLA SCUOLA PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA 3.6. VALUTAZIONE DEGLI
APPRENDIMENTI 3.7. IL TEMPO SCUOLA
ORGANIZZAZIONE
4.1. Organizzazione
4.2. FUNZIONIGRAMMA - COMPITI - DELEGHE
4.3. RETI DI SCUOLE E COLLABORAZIONI ESTERNE
3
ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO
IL CONTESTO
L’Istituto Comprensivo Franchi, organizzato su sette sedi, comprende le scuole dell'infanzia Fornaci e Chizzolini,le scuole primarie Bertolotti, Deledda e Marcolini, le scuole secondarie di primo grado Franchi e Calvino. Le scuole sono ubicate in tre quartieri periferici di Brescia, posti nella zona sud-ovest della città: Villaggio Sereno, Chiesanuova e Fornaci. L’utenza che fa riferimento alle scuole dell’Istituto è molto eterogenea, ne consegue un'alta variabilità tra le classi dei diversi plessi.
Molte famiglie affiancano i figli spronandoli a cogliere le opportunità offerte dalla scuola e partecipano in modo positivo all’attività dell’Istituto; sono presenti ad esempio vari Comitati Genitori attivi e propositivi che danno contributi tangibili alla scuola, collaborando con i docenti.
Altre famiglie invece, per vari motivi soprattutto sociali e culturali, faticano a stimolare e a motivare adeguatamente i propri figli agli impegni e alle attività che la scuola propone: la loro partecipazione alla vita della scuola può sicuramente migliorare e diventare più attiva e meno episodica. In questo modo anche l’impegno e la motivazione dei bambini e dei ragazzi risulterà certamente più significativa permettendo lo sviluppo più completo delle competenze alle quali il lavoro della scuola tende.
In diversi casi il livello culturale e la condizione socio-economica delle famiglie, sia straniere che autoctone, rappresentano, per la scuola, stimoli rilevanti per attivare scelte didattiche e metodologiche atte a raggiungere finalità educative e formative.
Queste ultime sono volte alla valorizzazione di tutti, allo sviluppo delle potenzialità intellettive e al raggiungimento di traguardi di miglioramento.
Tale sfida educativa che la scuola si propone richiede la partecipazione attiva delle famiglie in un continuo confronto aperto al fine di trovare linee educative condivise.
Villaggio Sereno
Il quartiere, fondato nel 1961 su iniziativa della cooperativa "La Famiglia" e di padre Ottorino Marcolini, ha rappresentato la risposta alle esigenze di inurbamento della popolazione proveniente in larga parte dai comuni agricoli della Bassa Bresciana. I confini sono tracciati a nord dall'autostrada A4, detta "Serenissima", da cui il nome "Villaggio Sereno", a ovest da via Labirinto, a est da via Flero e a sud dal territorio di Verziano, una frazione di Brescia.
Nel momento di maggior sviluppo il quartiere aveva raggiunto quasi 11.500 abitanti che, negli ultimi anni, sono diminuiti progressivamente arrivando a circa 6.000 unità che includono sia famiglie provenienti dalla provincia che da diversi Paesi stranieri, soprattutto dalla Cina. I residenti sono sempre stati e sono tuttora uniti da relazioni di vicinato simili a quelle di un piccolo paese: soprattutto tra le generazioni più anziane e tra gli over 65, il 30% della popolazione, sono ancora molto forti i legami nati con lo sviluppo stesso del quartiere.
LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO
Anche le famiglie straniere si sono ben inserite nel tessuto sociale del Villaggio, grazie anche alla presenza di parchi, punti d'incontro per i giochi dei bambini ma anche per le relazioni degli adulti. In questo territorio è presente anche una buona rete di infrastrutture pubbliche e private (impianti sportivi, biblioteca, cinema-teatro) nonché di numerose e vivaci associazioni (più di una trentina) promotrici di attività culturali, ricreative e sportive che coinvolgono tutti gli abitanti.
Da diversi anni esiste una collaborazione tra I.C. Franchi Sud2 e le realtà del territorio. La scuola ha aderito ad alcune iniziative promosse nel quartiere, in particolare l’istituzione del Consiglio di Quartiere dei ragazzi e la collaborazione con la Biblioteca Comunale.
Chiesanuova
La scuola è ubicata alla periferia sud della città nel quartiere di Chiesanuova la cui edilizia, dapprima quasi esclusivamete popolare (grandi insediamenti ALER in via Livorno, palazzine in via Torino, via Fura, via Rovigo ed un villaggio “Marcolini” di case bifamiliari a schiera), è stata affiancata negli ultimi anni da quella residenziale, con palazzine a schiera e villette con giardino.
Il background socio-economico della popolazione è di livello eterogeneo, la maggior parte dei residenti è costituita da nuclei familiari di recente immigrazione con i quali è in atto un processo di integrazione sociale.
Nel quartiere sono inoltre presenti spazi di “accoglienza” (Oratorio, Caritas, Spazio Compiti..) che, anche in collaborazione con la scuola, offrono alle famiglie molteplici servizi di supporto finalizzato al benessere e alla convivenza democratica.
Frazione Fornaci
La frazione, situata a sud della città, sulla strada per Quinzano e Cremona, è così chiamata per la presenza di antiche fornaci nate su un terreno particolarmente argilloso, grazie ai sedimenti portati dalle acque del Garza. Si tratta di una zona in progressiva espansione con costruzione di abitazioni nelle quali si insediano nuovi nuclei familiari provenienti anche dall'hinterland di Brescia.
Sono presenti sul territorio la Scuola Primaria G. Bertolotti e la Scuola dell’Infanzia Fornaci.
L'utenza della Scuola Primaria G. Bertolotti risulta abbastanza eterogenea e in questo contesto, la scuola si pone come momento di promozione culturale, di aggregazione, di socializzazione. Da anni lavora, con successo per dare a tutti, ragazzi e genitori, il senso dell'importanza del condividere esperienze e progetti radicati nel territorio.
Importante ruolo aggregativo per anziani, adulti e bambini è senza dubbio costituito dalla Parrocchia San Rocco di Fornaci e dell’annesso Oratorio. In questi ambienti operano inoltre varie associazioni che offrono agli abitanti ulteriori occasioni di incontro e di interesse culturale.
PRIORITÀ STRATEGICHE E PRIORITÀ FINALIZZATE AL MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI
La scuola prende atto che i punti di partenza degli alunni sono diversi e si impegna a dare a tutti adeguate e differenziate opportunità formative per garantire il massimo livello di
sviluppo possibile ad ognuno, inoltre promuove un'impostazione pedagogica volta a superare la frammentazione dei saperi e delle competenze.
A tal fine si individuano le seguenti priorità:
Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche: italiano, inglese e altre lingue straniere (francese, tedesco);
Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;
Potenziamento delle competenze digitali, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media;
Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano anche in relazione alla sperimentazione del corso di scuola secondaria di primo grado di tipo sportivo;
Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale ed alla pace;
Educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere da sviluppare curricularmente come area integrata interdisciplinare ad opera di tutti gli insegnanti della classe o del plesso o della sezione;
Potenziamento degli strumenti didattico - laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione dell’istituto;
Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento, apprendimento e formazione delle competenze cognitive e sociali degli allievi, anche in ragione della didattica mista o a distanza, già sperimentata e da potenziare prescindendo lo stato di pandemia attualmente dichiarato;
LE SCELTE STRATEGICHE
OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO: ESITI DEGLI STUDENTI
Adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per la trasparenza, condivisione di dati, scambio di informazioni e dematerializzazione.
ALLEGATI:
IC FRANCHI_Piano nazionale scuola digitale per PTOF.pdf
•
Maggior equilibrio negli esiti delle prove INVALSI sia tra le classi sia entro le classi stesse.
•
Miglioramento negli esiti delle prove INVALSI, in modo che risultino in linea con la media nazionale e coerenti con i risultati scolastici generali;
•
Miglioramento delle competenze di cittadinanza e costituzione degli alunni, sviluppo di comportamenti responsabili, orientamento alla realizzazione di sé nella scuola, nel lavoro, nella società, nella vita.
•
Miglioramento dei risultati scolastici degli allievi, per una qualità diffusa delle performance degli studenti.
•
Potenziamento delle abilità degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
•
Incremento delle competenze nelle lingue comunitarie anche attraverso un curricolo verticale che preveda percorsi specifici di potenziamento, in particolare nella lingua inglese.
•
Potenziamento delle competenze informatiche.
COMPETENZE DI EDUCAZIONE CIVICA
•
Analisi accurata delle prove standardizzate degli anni precedenti, in modo da individuare punti di forza e di debolezza e correggere opportunamente la programmazione didattica.
•
Progettazione di percorsi didattici e attività a classi parallele e in continuità con la piena condivisione tra i docenti di traguardi, obiettivi, contenuti, metodi, criteri e griglie di valutazione (lavorare a classi aperte e in codocenza, somministrare prove comuni, correggere insieme le prove, anche tra plessi diversi).
•
Realizzazione di prove comuni per competenze da proporre in ingresso e a conclusione d'anno.
•
Ricerca e applicazione di strategie didattiche da condividere con i colleghi durante le riunioni dedicate alla didattica, in modo che quei momenti siano luoghi di studio e autentico confronto per il miglioramento.
•
Adozione del metodo cooperativo per gruppi misti.
•
Progettazione di "gruppi didattici" di recupero e potenziamento.
•
Rispetto dei criteri stabiliti per la formazione delle classi e attenzione alla costituzione dei gruppi.
•
Utilizzo del "voto di condotta" come strumento di valutazione del senso civico di
STRUMENTI, PROCESSI E AMBIENTI DI APPRENDIMENTO: PROVE
INVALSI E RISULTATI SCOLASTICI
COMPETENZE DI EDUCAZIONE CIVICA E RISULTATI SCOLASTICI
ciascun alunno/a attraverso l’utilizzo di indicatori significativi e relativi descrittori (griglie di osservazione condivise).
•
Realizzazione di un curricolo per competenze di “Educazione civica” con percorsi educativi e progetti di istituto che, in continuità, perseguano comuni traguardi di competenza.
•
Attenzione particolare alla cittadinanza attiva, alla pratica di vita democratica, all'avvicinamento degli alunni alle istituzioni, alla sensibilizzazione ai problemi dell'ambiente, alle tematiche di rilevanza sociale, al rispetto dell'altro, alla responsabilità nell'uso dei social network e nella navigazione in rete (incontri con le forze dell'ordine, con istituzioni locali e con esperti).
•
Adozione di una didattica flessibile, che privilegi l'utilizzo del metodo cooperativo, superando la didattica trasmissiva in favore di uno sviluppo delle competenze del "saper fare”.
•
Predisposizione di ambienti di apprendimento innovativi, adatti alle attività di apprendimento cooperativo e alla promozione del senso di responsabilità e collaborazione.
•
Verifica dei risultati degli allievi nelle competenze trasversali e nelle diverse discipline anche attraverso prove comuni standardizzate e in continuità tra i diversi ordini di scuola.
•
Coinvolgimento di tutti i docenti in un costante lavoro di confronto, condivisione
e crescita professionale (anche attraverso la formazione), nei dipartimenti
CONTINUITA' E ORIENTAMENTO
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: INCLUSIVITA'
disciplinari, negli ambiti e in ogni possibile occasione di
programmazione/verifica comune (l'Istituto, soggetto a un frequente ricambio di docenti deve lavorare costantemente per realizzare appieno un progetto didattico-educativo in cui si possa identificare al meglio tutta la comunità educante).
• Progettazione di percorsi didattici centrati sulla conoscenza di sé che tendano al traguardo dell'autoconsapevolezza degli alunni e li orientino nella progressiva costruzione di un loro "progetto di vita".
• Progettazione di attività didattiche svolte da docenti di ordini di scuola diversi al fine di favorire un avvicinamento degli studenti allo step successivo del proprio percorso scolastico.
• Raccordo curricolare tra i diversi ordini di scuola e adozione di un sistema.
• Adeguamento del Piano per l’Inclusività alle esigenze, sempre mutevoli, espresse dagli alunni e dalle loro famiglie.
• Traduzione del Piano per l'Inclusività in attività rivolte al superamento delle difficoltà di integrazione, al potenziamento delle abilità in alunni BES, all'accoglienza e al sostegno per le famiglie.
• Attenzione a ogni forma di "disagio" e cura del dialogo tra la scuola e le famiglie di alunni con BES anche attraverso la mediazione psicologica e culturale.
• Riconoscimento precoce dei disturbi del linguaggio e progettazione di attività di recupero.
• Incremento delle attività a sostegno degli alunni con disabilità utilizzando le risorse in organico, la collaborazione con i servizi sociali ed offrendo ai docenti la possibilità di una formazione specifica.
• Garanzia di pari opportunità all'interno del percorso scolastico e contrasto ad ogni forma di discriminazione, di cyberbullismo, di bullismo, nel rispetto del dettato della Costituzione Italiana (artt. 3, 4, 29, 37, 51).
INSEGNAMENTI ATTIVATI
I PRINCIPI GUIDA
Finalità della scuola sono la crescita e la valorizzazione di ogni persona, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva e dell’identità di ciascuno, realizzata attraverso gli strumenti della cultura.
Per questo al centro di ogni attività che la scuola propone vi sono gli alunni e le alunne, unici e irripetibili, che gli insegnanti s’impegnano ad avviare alla scoperta del valore di se stessi, delle cose e della realtà che li circonda, guidandoli ad entrare in rapporto con essa. Obiettivo
primario è promuovere la formazione di bambini e ragazzi, la loro capacità di leggere il mondo, di scoprire se stessi e apprezzare l’altro, attraverso una progettualità educativa che permetta di realizzare curricoli e attività corrispondenti ai bisogni formativi espressi.
L’Istituto, facendo riferimento ai contenuti valoriali e culturali sopra citati, si propone di operare secondo i principi di seguito indicati:
SCUOLA COME COMUNITÀ EDUCANTE.
Il nostro Istituto fa propria la definizione di scuola come “comunità” che apprende
dall’esperienza, riflette, si misura con le nuove sfide e sostiene un’identità pedagogica che si sviluppa nel tempo in una ricerca continua di miglioramento. Il senso di comunità ha
orientato la definizione e la descrizione delle funzioni e dello stile educativo di tutti coloro che operano nella scuola e di coloro che partecipano alla vita scolastica.
Essa mette al centro le persone, non i ruoli; non trascura i risultati, ma presta una grande attenzione alla qualità dei percorsi; promuove il successo personale, coltivando forme di tipo cooperativo e non attraverso la competizione e gli incentivi legati alle performance; persegue il successo scolastico di ogni alunno/studente attraverso l’individualizzazione e la flessibilità organizzativa.
Si pone in atteggiamento aperto e costruttivo nei confronti del contesto sociale e civile nella quale opera ciascun allievo/studente nella costruzione della propria personalità, offrendo un
L'OFFERTA FORMATIVA
ambiente relazionale nel quale il rispetto e la conoscenza reciproca, la valorizzazione delle differenze e il rifiuto dell’omologazione diventino esperienza che accompagna il lavoro quotidiano.
Per noi il sapere (acquisizione di conoscenze fondamentali, abilità e competenze cognitive) e il fare (applicazione pratica, riflessione) sono occasioni per sviluppare armonicamente la
personalità degli studenti, nello stesso tempo favoriscono la conquista di competenze logiche, scientifiche, operative e la progressiva maturazione della consapevolezza di sé e del proprio rapporto con il mondo.
EDUCAZIONE ALL’IMPEGNO E ALLA RESPONSABILITÁ. Intendiamo offrire ai bambini/ragazzi una scuola responsabilizzante, dove si potenzia la capacità di operare delle scelte, di
progettare, di assumere responsabilità e impegno. Si favoriscono relazioni sociali forti, di collaborazione, rafforzando la capacità di mediare in caso di contrasto e di accogliere serenamente ogni critica costruttiva.
APPRENDIMENTO COSTRUTTIVO. I metodi didattici scelti garantiscono all’alunno/studente un ruolo cognitivamente attivo che favorisce un apprendimento significativo, non limitato alla semplice memorizzazione e ritenzione delle informazioni, ma alla loro rielaborazione. Ogni bambino/ragazzo possiede dei concetti e dei significati propri da cui gli insegnanti intendono partire per far sì che egli ne costruisca altri, adattandoli a nuove situazioni ed esigenze, impegnando capacità critiche e costruttive.
PARI OPPORTUNITÁ.
Le nostre scuole propongono percorsi volti a costruire il rispetto di sé e degli altri, il valore della dignità di ciascuno in un contesto in grado di offrire sempre pari opportunità, così da consentire a ciascuno di sviluppare le proprie capacità e i propri talenti.
DOCENTI COME ADULTI DI RIFERIMENTO E FUNZIONE EDUCATIVA DELL’ESEMPIO.
Ogni docente ha un proprio modo di essere, di agire e di porsi: la diversità di modelli di
comportamento all’interno dello stesso gruppo di insegnanti è una risorsa in quanto riconosce anche agli alunni la possibilità di essere diversi, di assumere atteggiamenti differenti
ugualmente legittimati all’interno del gruppo diappartenenza. In questo modo gli adulti si impegnano a diventare, con il loro comportamento basato sulla coerenza, correttezza e imparzialità, un punto di riferimento autorevole e significativo per gli alunni.
IL CURRICOLO DISCIPLINARE
La progettazione curricolare è affidata alle scuole e rappresenta un’opportunità per
sviluppare la ricerca e l’innovazione educativa. Nel Curricolo d’Istituto si declinano obiettivi e traguardi di competenza in stretta correlazione con le otto competenze chiave declinate dal Consiglio d’Europa che rappresentano l’orizzonte di riferimento verso cui tendere nell’azione educativa. Gli insegnanti assumono e contestualizzano le Indicazioni Nazionali, esplicitando le scelte operate dalla comunità scolastica in relazione ai contenuti, ai metodi d’insegnamento, all’organizzazione delle esperienze di apprendimento ed alla valutazione. Il curricolo esprime l’identità dell’Istituto ed è costruito in verticale: negli anni dell’infanzia la scuola
accoglie, promuovee arricchisce l’esperienza vissuta dai bambini in una prospettiva evolutiva;
le attività educative offrono occasioni di crescita all’interno di un contesto educativo orientato al benessere, alle domande di senso ed al graduale sviluppo di competenze; nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica continua a valorizzare le esperienze attraverso approcci educativi attivi, ed è progressivamente orientata alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i saperi. Le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo di Istituto mettendo in correlazione i percorsi formativi con gli obiettivi curricolari.
Le nostre scuole finalizzano il curricolo alla maturazione delle competenze prestando
particolare attenzione a come ciascun alunno/studente mobilita ed utilizza le proprie risorse, potenzialità ed attitudini per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidiana propone. Nel nostro Istituto particolare rilievo assume la comunità professionale dei docenti che, riconoscendo al proprio interno differenti capacità, sensibilità e competenze, le valorizza attraverso il confronto e la mediazione, creando proficue sinergie Altrettanto importante è il ruolo della Dirigenza che coordina e promuove le professionalità interne, favorisce la collaborazione delle famiglie, degli Enti Locali e valorizza le risorse sociali e culturali del territorio.
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo
culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui
IL CURRICOLO D'ISTITUTO
diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea.
Essa, in collaborazione con la famiglia, rappresenta un’esperienza fondamentale per
promuovere in ciascun bambino/a lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.
Consolidare l’identità significa vivere serenamente tutte le dimensioni del proprio io e sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona nella propria unicità, sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità.
Sviluppare l’autonomia significa favorire l’acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti senza scoraggiarsi di fronte alle difficoltà; aver fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare piacere nel far da sé e saper chiedere aiuto al bisogno; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili.
Acquisire competenze significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza, tradurla in tracce personali, rievocarla narrando i fatti più significativi; sviluppare l’attitudine ad ascoltare, comprendere, a far domande, riflettere, negoziare i significati e rievocare azioni: imparare ad imparare.
Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri.
Tali finalità sono perseguite attraverso l’organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento di qualità, garantito dalla professionalità dei docenti e dal dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità.
Gli insegnanti svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si offrono come “base sicura” per nuove esperienze e nuove sollecitazioni. L’apprendimento
avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con la natura, con l’arte, con il territorio in una dimensione ludica, da intendersi come forma tipica di relazione e di conoscenza.
L’organizzazione degli spazi e dei tempi è oggetto di esplicita progettazione e verifica e
diventa elemento di qualità pedagogica dell’ambiente educativo.
Le scuole dell’infanzia intendono potenziare i laboratori didattici per sviluppare
maggiormente le dimensioni della progettualità, della manualità e dell’operatività, nella consapevolezza che esse costituiscono le basi per sviluppare le dimensioni più astratte e formali.
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO - PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO
Il primo ciclo di istruzione ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e lo sviluppo dell’identità degli alunni: è in questi anni che si pongono le basi e si acquisiscono gradualmente le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
La finalità della scuola del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.
Per realizzarla la scuola concorre, con altre istituzioni, alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza, cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali e contrasta la dispersione scolastica. In questa prospettiva la scuola pone attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni, li accompagna nell'elaborare il senso dell'esperienza e promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva.
Il senso dell'esperienza educativa: la scuola promuove un percorso nel quale ogni alunno possa assumere un ruolo attivo nel proprio apprendimento, mediante esperienze didattiche aperte e stimolanti. La scuola propone situazioni e contesti in cui gli alunni riflettono per capire il mondo e se stessi e favorisce lo sviluppo delle capacità per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle. La scuola promuove il senso di responsabilità che si traduce nel far bene il proprio lavoro, avere cura di sé, degli oggetti e degli ambienti che si frequentano;
sollecita gli alunni a riflettere sui comportamenti di gruppo e li orienta a sperimentare contesti di relazione nei quali sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare pratiche collaborative; guida i ragazzi nella comprensione critica dei messaggi provenienti dalla società.
Acquisire gli alfabeti di base della cultura. Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l'alfabetizzazione di base attraverso l'acquisizione dei linguaggi simbolici che
I PROGETTI CARATTERIZZANTI L'ISTITUTO
costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte legato alle altre culture con cui conviviamo.
La scuola primaria si pone come scuola formativa: offre l'opportunità di sviluppare le diverse dimensioni della personalità dei bambini e di acquisire i saperi irrinunciabili. Attraverso gli alfabeti delle discipline permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, sollecitando il pensiero riflessivo e critico e permette di iniziare a cogliere gli aspetti trasversali delle varie discipline.
Nella scuola secondaria di primo grado vengono approfondite le discipline con una più dettagliata organizzazione delle conoscenze. Le conoscenze sviluppate in ogni singola disciplina concorrono alla promozione di competenze più ampie e trasversali che rappresentano la condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale.
Praticare consapevolmente la cittadinanza attiva che viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di acquisire la capacità di prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente fisico e sociale, di sviluppare l’adesione consapevole a valori condivisi, di riconoscersi e rispettare i valori della Costituzione, che favoriscono la cooperazione e la solidarietà.
Di fronte alla complessa realtà sociale, la scuola ha bisogno di stabilire con i genitori rapporti costruiti dentro un progetto educativo condiviso e continuo.
La consapevolezza dei cambiamenti intervenuti nella società e nella scuola richiede la messa in atto di un rinnovato rapporto di corresponsabilità formativa con le famiglie, in cui con il dialogo si costruiscano cornici di riferimento condivise e si dia corpo a una progettualità comune nel rispetto dei diversi ruoli.
ALLEGATI:
LINK CURRICOLI VERTICALI I.pdf
CONTINUITÀ E ACCOGLIENZA
Per promuovere la continuità del processo educativo gli insegnanti delle nostre scuole considerano il percorso formativo secondo una logica di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite dall’alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola nella dinamica della diversità dei loro ruoli e funzioni.” (C.M. n.
339 – 18/11/1992).
I progetti di continuità nascono dall’esigenza di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo. Essi intendono prevenire le difficoltà che possono nascere nel passaggio tra i diversi ordini di scuola, prevedendo opportune forme di coordinamento.
La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e dei genitori, attraverso incontri programmati e strutturati in concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, in particolare al momento dell’iscrizione al primo anno della scuola dell’infanzia, alla classe prima della scuola primaria, alla classe prima della scuola secondaria di primo grado.
Gli incontri sono rivolti sia alle famiglie che agli alunni e sono finalizzati da un lato alla presentazione del piano dell’offerta formativa, dall’altro a favorire un primo incontro dei bambini e dei ragazzi con i nuovi ambienti e i nuovi insegnanti che incontreranno l’anno successivo.
Le attività di laboratorio e gli incontri di partecipazione ad iniziative della scuola che verrà frequentata rappresentano momenti importanti in previsione di questo speciale e delicato momento di passaggio.
Il termine “accoglienza” è anche esplicativo di un particolare modo di intendere il
“fare scuola”. L’accoglienza non si esaurisce in alcuni momenti e in specifiche attività, si tratta piuttosto di un modo di essere dell’adulto nei confronti dell’alunno. É un metodo di lavoro intorno al quale ruotano l’organizzazione spazio-temporale della giornata scolastica e la relazione con la famiglia. É il risultato di un progetto educativo intenzionale e condiviso tra docenti, docenti-alunni, docenti-genitori. Ha la finalità generale di rendere sereno l’impatto con la scuola e proficuo il percorso formativo degli alunni.
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
La scuola svolge un fondamentale ruolo di orientamento, fornendo all’alunno le occasioni
per acquisire consapevolezza delle sue potenzialità e delle sue risorse, per progettare la realizzazione di esperienze significative e verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.
Tutta la scuola in genere ha una funzione orientativa in quanto preparazione alle scelte decisive della vita, ma in particolare la scuola del primo ciclo, con la sua unitarietà e progressiva articolazione disciplinare, intende favorire l’orientamento verso gli studi
successivi mediante esperienze didattiche non ripiegate su se stesse ma aperte e stimolanti, finalizzate a suscitare la curiosità dell’alunno e a fargli mettere alla prova le proprie capacità”.
(Indicazioni nazionali 2012).
Nel momento della scelta sul come proseguire il proprio percorso scolastico,con il progetto orientamento, la nostra scuola realizza azioni di sostegno aglialunni e alle alunne nel loro processo decisionale inteso come snodo fondamentale che consente di riflettere, fare sintesi e valorizzare l’intero percorso di orientamento.
STAR BENE A SCUOLA E PROMUOVERE LA SALUTE
La promozione della salute è il processo che consente alle persone di esercitare un’autodeterminazione responsabile sulla propria salute, migliorandola attraverso un consapevole controllo dei fattori personali, sociali, economici ed ambientali che la
influenzano. Promuovere la salute nella scuola significa assumere una prospettiva positiva, finalizzando l’attività educativa e formativa alla costruzione di sani stili di vita e di benessere psico-fisico percepito. Per creare un clima positivo che permetta a tutti di stare meglio e di vivere serenamente l’ambiente scolastico e i percorsi che al suo interno si svolgono è indispensabile curare la relazione tra adulti, tra alunni e tra adulti e ragazzi.
Obiettivi formativi e competenze attese
L'Istituto aderisce alla "Rete delle Scuole lombarde che promuovono Salute". Le azioni
proposte dai docenti di tutti gli ordini di scuola si basano su un approccio globale articolato e fanno riferimento a quattro ambiti strategici di intervento: 1- Sviluppare le competenze individuali 2 - Qualificare l'ambiente sociale 3- Migliorare l'ambiente strutturale e
organizzativo 4- Rafforzare la collaborazione comunitaria.
La Scuola riconosce e valorizza le diversità e si preoccupa di costruire una comunità di apprendimento in cui tutti possano godere della fiducia e del rispetto reciproco. Si impegna a favorire buone relazioni tra gli alunni, ponendo attenzione anche alle diversità culturali e linguistiche, alle fragilità e ai disagi, trovando soluzioni per rendere più efficace e proficuo il dialogo tra le famiglie e la scuola.
Nella Scuola dell’Infanzia le insegnanti promuovono il benessere psico-fisico dei bambini contribuendo a creare un clima sereno fin dalle attività dell’accoglienza. Gli incontri con i genitori, il questionario informativo consegnato alle famiglie, gli inserimenti scaglionati a
seconda delle esperienze precedenti dei bambini, costituiscono elementi validi per intraprendere un’esperienza positiva.
Nel corso dei tre anni successivi le finalità del lavoro delle docenti sono volte a sviluppare l’autonomia e la competenza, a favorire la partecipazione e lo sviluppo della maturazione dell’identità personale e relazionale.
Nella Scuola Primaria si pone particolare attenzione alla costruzione di competenze personali agendo sull’immagine di sé e lavorando per rafforzare le abilità sociali, fondamentali per aiutare i bambini a superare la timidezza e a gestire la propria ansia. Si promuovono comportamenti di difesa della salute individuale e collettiva attraverso l’educazione ad un sano comportamento alimentare (assaggiare, non sprecare il cibo…); si sollecita l’attivazione di comportamenti di prevenzione, attraverso l’approfondimento di conoscenze specifiche che consentano ai bambini/ragazzi di operare autonomamente scelte che favoriscano il proprio benessere.
Nella Scuola Secondaria si sviluppano ulteriormente gli aspetti legati alla costruzione di competenze personali e di abilità sociali per gestire le emozioni e lo stress, sostenere l'autoefficacia e sviluppare l'assertività.
L'Istituto collabora con alcune agenzie presenti sul territorio, in particolare con ATS, con il Comune di Brescia e con le Cooperative del territorio per la realizzazione, nella scuola primaria e secondaria, di numerosi progetti:
· educazione alla legalità attraverso la prevenzione del bullismo e cyber bullismo, attraverso il curricolo di educazione civica, attraverso iniziative di partecipazione attiva quali il Consiglio di Quartiere;
· progetti di Educazione all’affettività realizzati dai docenti in collaborazione con ATS
· sportello d’ascolto
· progetti per favorire il dialogo interculturale anche con le famiglie
· progetti e attività legati alla conoscenza dei problematiche ambientali, al rispetto del patrimonio artistico e storico, alla tutela della salute attraverso i temi dell’alimentazione e della prevenzione delle dipendenze ("Life Skills training",)
· progetti sportivi
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA ATTIVA
L’istituto fa propria l’idea di un’educazione fondata sulla relazione tra persone, esperienze, culture, tematiche, intesa come orizzonte, metodo e oggetto della propria azione. Oggi questa particolare attenzione educativa è strategica per ridisegnare il concetto di cittadinanza, in tutti i suoi molteplici significati, nella convinzione che il cambiamento è sempre possibile e che
educare sia una forma di intervento sul mondo, capace di mettere al centro i diritti umani, i beni comuni, la sostenibilità.
Le nostre scuole forniscono strumenti e conoscenze per favorire l’inserimento dei bambini/ragazzi e delle bambine/ragazze nella comunità di appartenenza. Il concetto di comunità oggi assume significati plurimi: si appartiene contemporaneamente a più
comunità, le comunità hanno al proprio interno “sottocomunità”, regole e valori che sono il risultato di mediazioni e negoziazioni continue.
La scuola consente a bambini e ragazzi di fare esperienza di comunità, offre l’opportunità di sperimentare il senso di appartenenza, la costruzione e la condivisione di regole funzionali al gruppo, l’autonomia, l’assunzione di responsabilità. Crediamo in una scuola che sappia educare alla libertà e che proclami i diritti, ma anche i doveri; una scuola quale luogo privilegiato di pratica della democrazia e di valorizzazione delle diverse identità.
La scuola rappresenta uno strumento di equità e di sviluppo, uno spazio ideale di confronto, aperto a tutti il cui obiettivo è quello di sviluppare competenze che ciascuno possa utilizzare nella scuola, nell’extra scuola e nella società allargata.
L’educazione alla cittadinanza attiva è trasversale a tutti i saperi, pertanto la progettazione delle attività coinvolge l’intera equipe docenti; allo stesso tempo è indispensabile condividerla e negoziare con la famiglia obiettivi e priorità, per creare un “ponte” di continuità tra il
percorso scolastico e le esperienze di vita nel contesto familiare.
Gli Obiettivi Formativi che i diversi progetti di educazione alla cittadinanza intendono promuovere sono:
• obiettivi etico-sociali: ragionare sui concetti di libertà, uguaglianza, solidarietà, pace rispetto reciproco Vs autoritarismo, disuguaglianza, oppressione, violenza, ingiustizia;
educare alla legalità e al contrasto delle mafie.
• obiettivi relazionali e comportamentali: adottare comportamenti effettivi per una convivenza responsabile attraverso occasioni di pro socialità, empatia, solidarietà, dialogo costruttivo, collaborazione, cooperazione Vs maleducazione, intolleranza, asocialità, indifferenza, atteggiamento provocatorio, infrazioni, prepotenze.
• obiettivi cognitivi: conoscere le leggi, la Costituzione, l’ordinamento giuridico, i regolamenti, le convenzioni dello Stato Italiano e dell'Unione Europea.
• Approfondire temi presenti nell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (25/09/2015
ONU).
• Sviluppare le abilità e le conoscenze digitali essenziali, finalizzate all'uso consapevole della Rete e delle nuove tecnologie.
• Conoscere, rispettare e valorizzare il patrimonio culturale e i beni pubblici comuni a partire da quelli presenti nel territorio locale
•
Obiettivi emotivo- affettivi: sviluppare una cultura degli affetti, riconoscere il valore della diversa identità, esprimere le proprie emozioni, saper gestire le frustrazioni, avere un atteggiamentopositivo verso il cambiamento, dare valore alla memoria e alla propria storia.
CONSIGLIO DI QUARTIERE DEI RAGAZZI (Franchi, Calvino, Marcolini, Deledda)
Tra i progetti che rappresentano significativamente e in modo innovativo il lavoro per la costruzione di competenze di cittadinanza attiva, vi è il Consiglio di Quartiere dei Ragazzi.
La cittadinanza si impara attraverso una serie di esperienze concrete, altamente formative; il Consiglio di Quartiere dei Ragazzi è un organismo elettivo analogo a quello degli adulti che permette ai bambini/ragazzi di vivere un’esperienza di democrazia, di sentirsi soggetti di diritti e di desideri, di sperimentare la progettazione partecipata, di investire sulle proprie competenze, di esprimere concretamente la loro partecipazione allo sviluppo della comunità.
Tra le finalità:
• favorire la presa di coscienza da parte dei ragazzi dell'importanza del diritto/dovere di tutti i cittadini di partecipare attivamente e responsabilmente alla vita del quartiere, creando un senso di appartenenza al quartiere stesso.
• rendere protagonisti bambini/ragazzi favorendo la libera espressione delle loro
opinioni e dei loro desideri rispetto a tematiche/problemi concreti relativi al contesto in cui sono inseriti;
• sperimentare progetti relativi all’ambiente, la scuola, la cultura e il divertimento, lo sport e la solidarietà;
• sensibilizzare gli adulti e in particolar modo le Istituzioni, sul diritto dei bambini/ragazzi ad esercitare una progettualità e un potere decisionale, che seppure ridotto, ha come obiettivo la soddisfazione dei loro bisogni fisici e relazionali.
Per la realizzazione di questo progetto è fondamentale il ruolo svolto dagli adulti, in
particolare a fianco degli insegnanti, assumono rilevanza i componenti eletti nei Consigli di Quartiere cittadini che accompagnano i ragazzi nell’esperienza, li guidano, li sollecitano all’assunzione di responsabilità, rafforzando la loro capacità di prendere decisioni e assumere impegni con consapevolezza.
LA SETTIMANA DELL'INTERCULTURA
La settimana dell'Intercultura rappresenta un momento particolarmente significativo dell'attività progettuale della Scuola Secondaria.
Durante una settimana, di norma all'inizio del secondo quadrimestre, l'organizzazione oraria delle lezioni viene modificata per dare spazio ad incontri con testimoni privilegiati, conferenze a tema ed attività laboratoriali. Per testimoni privilegiati s'intendono persone che lavorano e si impegnano a livello professionale o di volontariato e partecipano attivamente alla vita sociale della comunità e ai processi decisionali della stessa.
Nei laboratori, ragazze e ragazzi vengono coinvolti in prima persona in lavori di ricerca finalizzati a creare conoscenza, sviluppare partecipazione condivisa e consapevole,
trasformare le conoscenze in pensiero creativo, permettendo a tutti di sentirsi partecipi, con le proprie singolarità e diversità.
Il Progetto ha come finalità lo sviluppo delle competenze in materia di Cittadinanza, come indicate nelle Raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea:
sviluppare la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici, giuridici e politici, oltre che dell'evoluzione a livello globale e della sostenibilità;
promuovere le competenze personali, interpersonali e interculturali che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vitain società diversificate;
potenziare la capacità di risolvere conflitti in forma costruttiva.
BIBLIOTECA E PROMOZIONE ALLA LETTURA
Il nostro Istituto è impegnato nella promozione della lettura attraverso l’attivazione di progetti specifici, sia con l’ausilio di esperti che condotti dagli stessi docenti. Le attività
proposte hanno l’obiettivo di promuovere l’idea di libro come “contenitore di emozioni”, strumento fondamentale di crescita personale e sociale; esse intendono suggerire ai bambini e ai ragazzi un approccio al libro piacevole e stimolante, che possa condurre ad un percorso autonomo di lettura.
I progetti toccano tutte le fasce di età e tutte le scuole, declinandosi in obiettivi specifici a seconda delle diverse età.
Alla Scuola dell’Infanzia le insegnanti, attraverso la lettura vicariale e l’allestimento di appositi angoli per un primo approccio ai testi, fanno sperimentare ai bambini la lettura come
scoperta e come esperienza stimolante, ricca e sempre diversa. Inoltre le insegnanti
promuovono l’interazione tra scuola e famiglia attraverso la condivisione di obiettivi educativi comuni tra i quali il rispetto degli oggetti di tutti e delle regole funzionali al prestito dei libri.
Per la Scuola Primaria agli obiettivi precedenti si aggiungono: promuovere la curiosità verso il libro e un atteggiamento positivo nei confronti della lettura; sviluppare l’avvicinamento
emozionale e affettivo dei bambini al libro e insieme rispondere ai bisogni formativi e agli interessi personali degli alunni. Attraverso il progetto biblioteca si promuovono la
socializzazione e l’integrazione, la valorizzazione delle diverse identità e la capacità di esprimere emozioni e rispetto.
Così la biblioteca, interna alla scuola ma anche quella pubblica del quartiere, diventa un luogo d’animazione e ricerca per approfondire le proprie conoscenze e soddisfare le proprie
curiosità culturali.
Per la Scuola Secondaria tra gli obiettivi principali vi è quello di fornire gli strumenti per comprendere, a vari livelli, il contenuto di un testo. La capacitàdi leggere non è innata ma il risultato di apposita formazione; con questo progetto si vogliono promuovere attività volte a consolidare, potenziare e sviluppare l'amore per la lettura.
Da una parte quindi si favorisce un atteggiamento positivo nei confronti della lettura,
incoraggiando l’avvicinamento emozionale ed affettivo al libro,dall’altra si lavora per fornire agli studenti le competenze necessarie per realizzare un rapporto attivo e costruttivo con il libro.
Educare all’ascolto e alla convivenza, all’accettazione e al rispetto di altre culture, favorire gli scambi di idee tra i lettori diventano obiettivi trasversali particolarmente stimolanti per docenti e studenti.
INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE
La presenza della biblioteca comunale al Villaggio Sereno è elemento di riferimento per i docenti della scuola che in essa effettuano numerose visite per accogliere le attività organizzate dagli operatori in collaborazione con gli insegnanti o per il prestito librario.
L'Istituto aderisce alla Rete delle Biblioteche scolastiche bresciane "Lib(e)ri Libri". Promuovere e sviluppare le biblioteche scolastiche favorisce una politica di apertura al territorio, di
diffusione e integrazione culturale, in particolare nei quartieri sprovvisti di biblioteca pubblica e caratterizzati da un'utenza multietnica.
IL TERRITORIO COME RISORSA: ATTIVITÁ FUORI AULA
Nel nostro Istituto una particolare attenzione è riservata alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione, in quanto favoriscono l’osservazione diretta della realtà e delle regole che la caratterizzano, nonché un approccio al patrimonio artistico e ambientale dei luoghi visitati;
incrementano inoltre la socializzazione in ambienti differenti da quelli della routine quotidiana, consentendo la condivisione di nuove esperienze.
La città presenta una vocazione naturale ad essere “laboratorio” didattico per la ricchezza del patrimonio storico e le proposte offerte dai numerosi Enti eAssociazioni presenti sul territorio.
I musei della Città sono mete di visite guidate, al loro interno i ragazzi svolgono esperienze laboratoriali che fungono da stimolo per successivi approfondimenti in aula; propongono mostre tematiche sul patrimonio storico, artistico e ambientale che possono essere visitate con l’accompagnamento dei docenti e promuovono concorsi.
L'associazionismo di tipo formativo-culturale è molto diffuso e collaborativo nelle aree sportiva, musicale, ecologica, storico -artistica, del volontariato sociale e annualmente numerose associazioni svolgono attività in collaborazione con la scuola.
Dal punto di vista organizzativo, il piano delle uscite viene predisposto dal Collegio dei Docenti ed approvato dal Consiglio d'Istituto nei primi mesidell'anno scolastico; può subire modificazioni ed integrazioni in corso d'anno.
ESPRIMERE SE STESSI CON LINGUAGGI DIVERSI
La creatività, la pratica musicale, il teatro, la pratica del disegno e della pittura contribuiscono in modo profondo all’interno dell’Istituto a favorire l'apprendimento di tutti gli alunni e le alunne e di tutti gli studenti e le studentesse, valorizzando le differenti attitudini di ciascuno anche nel riconoscimento dei talenti attraverso una didattica orientativa. Sin dalla scuola dell’Infanzia le attività connesse ai temi della creatività si realizzano attraverso pratiche laboratoriali; durante la scuola primaria e la scuola secondaria tali attività rivestono un carattere spesso trasversale, consolidando la pratica musicale e artistica e integrandola con la conoscenza del patrimonio culturale.
La musica, il teatro, l’arte, la danza, sono componenti fondamentali dell’esperienza umana:
offrono uno spazio simbolico e relazionale che attiva processi di cooperazione e di socializzazione; sviluppano la creatività; accrescono il senso di appartenenza alla realtà
scolastica e l’interazione tra culture diverse; potenziano la capacità di esprimersi e comunicare in modo creativo e personale; permettono di osservare e leggere la realtà anche utilizzando codici diversi. Il nostro Istituto declina l’esperienza artistica a scuola come una concreta possibilità di “vivere l’arte”, atteggiamento che non è solo una prerogativa degli artisti, ma può diventare per chiunque, e soprattutto per i giovani, una pratica intellettuale altamente
positiva che, tra gli altri aspetti importanti, permette di acquisire strumenti e possibilità che avranno ampio spazio nella propria crescita personale anche oltre il periodo scolastico, per l’intero arco della vita.
Obiettivi formativi e competenze attese
Mediante la promozione dell’attività teatrale è possibile avvicinare i giovani al teatro, non solo come fruitori, ma anche come protagonisti, in questo modo essi possono prendere coscienza del proprio mondo interiore e del rapporto con il proprio corpo, imparando ad esercitare un controllo sulle proprie emozioni, a superare difficoltà ed insicurezza, potenziando la propria capacità creativa. Il teatro, così vissuto, diviene strumento comunicativo di grande efficacia, capace di assolvere ad una funzione “sociale”, poiché insegna il fanciullo a superare il timore di parlare pubblicamente.
L’efficacia didattica del teatro si basa sulla possibilità di un coinvolgimento emotivo ed affettivo dei ragazzi. Grazie all’attività teatrale essi possono immaginare di entrare in altri mondi e assumere ruoli diversi, si crea l’occasione di incontro con un testo, con un
messaggio, con un problema attivando una modalità nuova di comprendere e di conoscere.
Per la Scuola dell’Infanzia e per la Scuola Primaria i progetti proposti toccano sia l’aspetto musicale che quello legato al corpo e al movimento, permettendo di vivere un’esperienza di libera scoperta del proprio corpo e, attraverso la musica, promuovere e scoprire la corporeità sia in termini psicomotori che fantastici.
Attraverso i laboratori psicomotricità e espressività corporea i bambini esplorano i propri limiti fisici e psicologici, imparano a riconoscere e ad affrontare i propri limiti, a cogliere le risorse che i compagni possono offrire loro, sperimentando insieme l'espressività, la
naturalezza, la creatività, la capacità di ascolto e di relazione in un ambito di integrazione tra le differenze.
Per la Scuola Secondaria i progetti si declinano soprattutto attraverso la dimensione musicale e quella del teatro. In particolare la scuola propone laboratori teatrali nelle classi prime e seconde con tempo scuola prolungato(36 ore) e pieno (40 ore).
POTENZIAMENTO DELL'ATTIVITÁ SPORTIVA
Lo sport è sempre più riconosciuto come dimensione e veicolo per la formazione della persona; la letteratura scientifica riconosce allo sport il prezioso valore di potente strumento educativo, efficace mezzo di inclusione e coesione sociale, forte veicolo di comunicazione.
Assicurare l'offerta di opportunità sempre maggiori per l'attività motoria e la pratica dello sport è per le nostre scuole tra gli obiettivi prioritari poiché consente:
• la prevenzione della dispersione scolastica e la riduzione dei fenomeni di marginalità sociale attraverso lo sviluppo di attività motorie come mezzo di coesione sociale.
• Il contrasto ad ogni forma di devianza giovanile.
• una corretta educazione alla pratica sportiva in contrapposizione alla violenza di genere e alle discriminazioni diogni tipo, all’uso di sostanze, di fumo, di alcool;
• l’ampliamento delle attività inclusive;
• la promozione della cultura delle pari opportunità favorendo la partecipazione femminile a tutti i livelli della pratica sportiva e nei diversi contesti organizzativi, di direzione e conduzione delle attività sportive;
• la costruzione di un’immagine positivadi sé, accresce l’autostima attraverso l’assunzione di comportamenti responsabili e significativi rispetto al proprio progetto di vita.
Obiettivi formativi e competenze attese
I progetti sportivi coinvolgono tutte le scuole dell’Istituto, e sono realizzati sia con docenti
interni che attraverso la collaborazione con associazioni sportive presenti sulterritorio. Essi consentono:
• il corretto sviluppo della personalità del bambino e dell’adolescente e la capacità di espressione personale;
• la maturazione di un appropriato inserimento sociale;
• la maturazione di capacità ed abilità emotive ed intellettive;
• la sensibilizzazione rispetto a stili di vita sani e compatibili con la sostenibilità ambientale;
• la crescita di coscienza civile;
• la promozione della convivenza pacifica tra le diverse culture LA SCUOLA PER TUTTI
È compito istituzionale di ogni scuola garantire il successo scolastico, attenuando le disuguaglianze che derivano da ostacoli di carattere economico-sociale e impediscono il pieno sviluppo della persona e insieme contribuire al miglioramento delle abilità e
all’innalzamento del livello culturale anche tenendo conto delle individuali potenzialità di ogni alunna e alunno.
La nostra scuola si muove quindi su due fronti: da un lato promuove attività di recupero funzionali al rinforzo delle abilità di base, dall’altro sollecita attività di miglioramento, funzionali al potenziamento e allo sviluppo delle singole attitudini.
Le attività di recupero nel nostro Istituto si sviluppano in vari momenti dell’attività scolastica:
• quotidianamente, all’interno delle ore curricolari durante le quali le attività proposte puntano sempre a verificare il processo di apprendimento e a dare sostegno in caso di difficoltà; dopo ogni verifica si evidenziano infatti i concetti e le abilità che necessitano un lavoro di recupero o rinforzo;
• in alcuni momenti dell’attività didattica con modalità di peer education coinvolgendo altri bambini o ragazzi per favorire la maggiore capillarità dell’intervento e per
sviluppare senso di responsabilità e collaborazione.
Contestualmente vengono organizzate attività in semi-classe o in gruppi di livello per consentire azioni di potenziamento, con attenzione particolare alle discipline di italiano e matematica. Progetti quali il potenziamento dell’area logico matematica e dell’area linguistica, le gare di matematica interne, la partecipazione eventuale alle gare nazionali per matematica,
i progetti legati alla capacità imprenditoriale e manuale, la presenza dell’esperto madre-lingua Inglese e Francese, i corsi di latino, vanno in tale direzione e sono tutte attività che
appartengono tradizionalmente all’offerta formativa della nostra scuola e, seppur
temporaneamente ridotte, verranno riprese a pieno regime appena la possibilità di lavorare in gruppo sarà meno legata alle restrizioni dovute alla pandemia.
Obiettivi formativi e competenze attese
Nell’attività di recupero gli obiettivi formativi che ci attendiamo sono:
• favorire il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento;
• prevenire l’insuccesso scolastico e la dispersione;
• incrementare l’autostima e la motivazione all’apprendimento
• innalzare i livelli di apprendimento.
Nell’attività di potenziamento gli obiettivi formativi che ci attendiamo sono:
• migliorare le capacità intuitive e logiche;
• incrementare l’autostima e la motivazione all’apprendimento;
• favorire la socializzazione e la collaborazione in team di lavoro.
MAMME E MAESTRE SI PARLANO
Per favorire l'integrazione nelle scuole con alta frequenza di alunni provenienti da diverse culture, in orario scolastico, alla presenza di un moderatore, di un insegnantedi classe e di mediatori culturali, si realizzano incontri di confronto con le mamme dei bambini su
tematiche significative relative alla vita scolastica.
Obiettivi formativi e competenze attese
• Facilitare i rapporti fra i genitori degli alunni stranieri, in particolare le mamme, e i docenti della scuola (propositività e risoluzione dei conflitti)
• Valorizzare il patrimonio culturale delle famiglie non italofone in generale, con particolare attenzione alle due etnie numericamente più rappresentative.
• Fornire aiuto alle famiglie nella gestione di situazioni o casi difficili (risultati scolastici lacunosi, difficoltà educative, segnalazioni, adempimenti burocratici).
• Rendere più frequenti e costruttivi gli incontri fra insegnanti e famiglie e promuovere la partecipazione attiva dei genitori dentro lascuola.
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE
Il PON è la definizione particolareggiata dei Fondi Strutturali Europei, principale strumento finanziario della politica regionale UE per rafforzare la coesione economica,sociale e
territoriale al fine di ridurre il divario fra le regioni più avanzate e quelle in ritardo di sviluppo.
Nel caso specifico è lo strumento per dare alle scuole italiane la possibilità di accedere alle risorse comunitarie, aggiuntive rispetto a quelle rese disponibili dal Governo nazionale, al fine di migliorare il sistema nel suo complesso. Le risorse previste da questi fondi vengono
distribuite secondo un arco temporale di sette anni. Il PON, essendo un programma plurifondo, può comprendere sia interventi nel campo sociale e sul capitale umano, Fondo Sociale Europeo (FSE); sia interventi infrastrutturali, Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). L’Istituto è interessato al Programma Operativo Nazionale nella misura in cui gli obiettivi tematici proposti intercettano la progettualità e gli obiettivi prioritari identificati dalla scuola; in particolare: - per azioni nell’ ambito del FESR, che finanzia interventi infrastrutturali e tecnologici, con l’intento di permettere un utilizzo ed una condivisione di materiali educativi digitali e risorse informatiche fra docenti e alunni. Questo consentirà in modo trasversale a tutte le discipline di poter migliorare e adeguare le metodologie didattiche alle nuove
tecnologie e di individuare nuove strategie d’intervento per la disabilità e per gli alunni con DSA. Si prevede anche la possibilità di dotarsi di tablet e notebook proprio per questo scopo.
Si rende quindi indispensabile la realizzazione di una infrastruttura di rete LAN-WLAN di nuova generazione, flessibile, sicura e semplice nella gestione degli accessi. Ci si propone inoltre di migliorare in questo modo tutte le forme di comunicazione, non solo fra alunni e docenti, ma anche quelle fra scuola e famiglia. - Per interventi in campo sociale e sul capitale umano finalizzati all’innalzamento delle competenze delle giovani generazioni, atte a
contrastare la dispersione scolastica, a migliorare la qualità dell’istruzione, potenziando gli ambientiper l’apprendimento e ampliando competenze specifiche.
Obiettivi formativi e competenze attese
• Favorire l’equità e la coesione sociale. Innalzare le competenze specifiche disciplinari e sociali di bambini e ragazzi (competenze chiave).
• Ridurre e prevenire l’abbandono scolastico.
TEMPO PROLUNGATO A 40 ORE SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO (SETTIMANA CORTA)
Il nostro Istituto offre alle famiglie e ai ragazzi della scuola secondaria di 1° grado la possibilità di un tempo scuola particolare, costituito da 40 ore: da lunedì a venerdì dalle 8 alle 16; quindi
35 ore curricolari settimanali e 5 ore di mensa. E’ un progetto che la Scuola sta attuando da anni per venire incontro alle richieste delle famiglie che,per vari motivi, soprattutto lavorativi, sentono l’esigenza di poter contare sulla Scuola come luogo in cui i figli possono trovare occasioni di apprendimento, stimoli culturali, figure professionali preparate e qualificate per otto ore giornaliere.
L'offerta formativa è ampliata con esperienze laboratoriali nell'ambito umanistico e logico matematico: Teatro, ricerca, informatica.
Anche il tempo mensa è un tempo ricco di opportunità: la sorveglianza è infatti affidata ai docenti e questo permette di costruire buone pratiche riguardanti sia l’attenzione
all’alimentazione dei ragazzi, sia alla socializzazione e all’organizzazione del tempo libero prima dell’inizio delle lezioni pomeridiane.
Obiettivi formativi e competenze attese
Tutti gli obiettivi formativi previsti nel tempo scuola a 30 ore arricchiti da approfondimenti di contenuti che annualmente i docenti scelgono in base ai bisogni emergenti. Particolare attenzione rivestono gli obiettivi formativi trasversali alle diverse discipline promossi attraverso attività laboratoriali in tempi più distesi. Si promuovono inoltre competenze di cittadinanza.
DALL'ACCOGLIENZA ALLA CITTADINANZA
Il progetto consiste nella progettazione, realizzazione, gestione, monitoraggio e verifica di attività miranti all'inclusione scolastica di alunni provenienti da culture diverse ed è realizzato grazie ad uno specifico accordo di collaborazione tra il Comunedi Brescia e l'Istituto Franchi Sud 2. In considerazione della consistenza numerica raggiunta dalle famiglie straniere residenti e di conseguenza dal numero dei minori inseriti nelle scuole dell'obbligo, nonché il carattere di stanzialità che contraddistingue la presenza straniera sul territorio cittadino si è reso necessario, nel tempo, riqualificare la progettazione al fine di passare dall'ottica dell'accoglienza all'ottica della cittadinanza.
Tale progetto è finalizzato a:
• realizzare interventi sistematici orientati all'accoglienza, integrazione scolastica e alfabetizzazione degli alunni stranieri;
• garantire, mediante servizi di mediazione cuturale-linguistica, rapporti efficaci tra la
scuola e le famiglie straniere con particolare cura per le situazioni di alunni disabili, con DSA o BES.
• contenere/ridurre, anche mediante l'alfabetizzazione, i fenomeni di dispersione scolastica.
Obiettivi formativi e competenze attese
Elaborare un protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri e per le loro famiglie.
Implementare l'integrazione di alunni stranieri attraverso l'alfabetizzazione (italiano L2) di primo e secondo livello. Favorire un atteggiamento positivo nei confronti della cultura e ridurre la dispersione scolastica.
ISTRUZIONE DOMICILIARE
Per garantire il diritto all'apprendimento e prevenire le difficoltà degli alunni/studenti colpiti da gravi patologie o impediti da problemi di salute a frequentare la scuola per un lungo periodo, l'Istituto, previo consenso e su esplicita richiesta dei genitori, attiva progetti di Istruzione Domiciliare. In base alla normativa vigente la scuola interagisce con la scuola ospedaliera ed attua tutte le forme di flessibilità didattica per garantire agli alunni/studenti il pieno recupero della vita scolastica. Si prevedono azioni in presenza, necessariamente limitate nel tempo e attività didattiche svolte anche utilizzando differenti tecnologie, per garantire agli studenti un contatto più continuo e collaborativo con gli insegnanti e con il gruppo classe. Per ogni singola situazione, il Consiglio di Classe o il Team degli insegnanti di scuola primaria, stenderà apposito progetto finalizzato alla realizzazione di un piano didattico personalizzato e individualizzato.
Obiettivi formativi e competenze attese
• Garantire a tutti la possibilità reale di fruire del diritto - dovere all'istruzione e alla formazione.
• Garantire l'integrazione dell'intervento della scuola ospedaliera con quello della classe di appartenenza e con l'attività didattica di istruzione domiciliare dell'alunno/studente.
• Ricontestualizzare il domicilio-scuola in modo da garantire all'alunno/studente la massima integrazione con il suo gruppo classe.
INCLUSIONE E INTERCULTURA
Il nostro progetto di lavoro è orientato dalla convinzione che le diversità diogni tipo non possano essere interpretate come “mancanze” o “inferiorità”,ma come “differenze”.
Ciò si traduce in un progetto di lavoro volto a superare le varie “etichette”,cioè le identità assegnate sul piano formale, per scoprire la vera identità di ognuno.
Con il nostro “fare quotidiano” intendiamo andare oltre la semplice trasmissione delle conoscenze. Lavoriamo per permettere lo sviluppo delle potenzialità affettive, sociali e cognitive di ognuno e per promuovere una coscienza e una cultura attente alle diversità, sviluppando atteggiamenti di accoglienza, mutuo aiuto, solidarietà.
Le differenze diventano così delle vere e proprie risorse sia per gli alunni, sia per il mondo adulto; si tratta di uno stile valido nella scuola come nella vita extrascolastica, che forma l’individuo a vivere nella complessità della nostra società.
Nell’Istituto comprensivo è attiva la commissione Inclusione che si propone di analizzare la situazione generale degli alunni, di prendere in esame gli elementi diagnostici, di elaborare e fornire strumenti per la rilevazione dei bisogni educativi e di collaborare con i consigli di classe nella predisposizione dei piani individualizzati (PDP, PEI).
Principi fondamentali
• Diversità significa “differenza” e non “inferiorità”
• Ogni alunno ha un’identità che va riconosciuta e non “assegnata”La diversità è una risorsa (e non una devianza)
• L’integrazione non è solo inserimento Linee guida d’intervento
• Perseguire lo sviluppo della personalità di ogni alunno superando la semplice trasmissione delle conoscenze
• Stimolare in ogni alunno una coscienza e una cultura attenta al problema della diversità, per sviluppare atteggiamenti di accoglienza, mutuo aiuto,solidarietà e arricchimento reciproco
• Sviluppare un processo d’integrazione che riguardi per alcuni aspetti anche la vita extrascolastica
PROGETTO INCLUSIONE
L’azione educativa della scuola propone a tutti gli alunni, attraverso la personalizzazione degli apprendimenti, strumenti di crescita cognitiva, personale e sociale, basandosi sul principio fondamentale che l’inserimento e l’inclusione di alunni disabili costituisce una risorsa imprescindibile e vantaggiosa per tutti.
Sia gli alunni portatori di una particolare condizione mentale, comportamentale o psicofisica, quanto quelli portatori di una condizione definita di normalità sono portatori di valori personali, ugualmente ed indistintamente preziosi perché utili alla crescita civile, personale e sociale di ogni individuo.
Il Dirigente scolastico, i docenti di sostegno e curricolari, i collaboratori scolastici e tutti gli operatori presenti nella scuola, concordano sul lavoro di squadra per rendere l’inclusione utile e produttiva per l’alunno e, al tempo stesso, vantaggiosa per tutto il sistema scolastico.
Indispensabile in questo percorso è la capacità dei docenti e di tutti gli studenti della classe, di considerare ogni differenza come elemento caratterizzante dell’individualità di ciascuno di noi e come tale valorizzarla.
Particolare attenzione per l’integrazione scolastica, viene così data all’autonomia, alla socializzazione e allo sviluppo delle potenzialità di ciascuno.Per questo la possibilità di coordinare il lavoro di classe con la partecipazione a laboratori di vario genere e a progetti specifici o rivolti a tutta la classe, diventa determinante nel processo di maturazione individuale di ogni alunno, quindi anche degli alunni diversamente abili.
E per fare ciò è evidente che occorre affiancare l’inserimento nel gruppo classe con strategie didattiche e educative che possano sviluppare al massimogrado possibile le abilità, le conoscenze e le competenze degli alunni.
I progetti che l’Istituto Comprensivo Franchi Sud-2 mette in atto hanno quindi tra gli obiettivi più importanti:
• Favorire i processi di apprendimento di base e e l’acquisizione di competenze in ambito sia didattico che educativo-comportamentale
• Permettere all’alunno di sperimentare attività in autonomia
• Favorire attività finalizzate allo sviluppo dell’autonomia sociale.