ctÜàx
fÑxÜ|ÅxÇàt
Äx
• I punti di fusione sono stati determinati con apparecchio Köfler.
• Gli spettri infrarossi sono stati registrati con uno spettrometro
Nicolet/Avatar, in olio di vaselina.
• Gli spettri NMR sono stati registrati con uno spettrometro
Varian-Gemini (200MHz).
• Le cromatografie su colonna sono state effettuate utilizzando
Silica Gel 60 Merck (230-240 mesh ASTM).
2-Fenilindol-3-gliossililcloruro 15a 2-(4’-fluorofenil)-indol-3-gliossililcloruro 15b
Ad una sospensione contenente 0.0098 moli dell’opportuno 2-fenilindolo commerciale in 40 ml di Et2O anidro, tenuta in
agitazione e raffreddata in un bagno di ghiaccio, sono addizionati, goccia a goccia, 1.29 ml (0.0135 moli) di cloruro di ossalile. Terminata l’aggiunta, la sospensione è mantenuta in agitazione a 0˚C per circa 1 h. Si forma un solido costituito dai prodotti 15a-b, che vengono raccolti per filtrazione a p.r. ed essiccati su P2O5.
2-fenilindol-3-gliossililcloruro 15a: resa: 95%; p.f.=130-132˚C (Lett. rif. n˚ 6 p.f.=132-134˚C). 2-(4'-fluorofenil)indol-3-gliossililcloruro 15b: resa: 93%; p.f.=190-192˚C (Lett. rif. N° 6 p.f.=189-190˚C). Derivati N,N’-dialchil-2-fenilindol-3-ilgliossilamidici 16-24 Derivati N,N’-dialchil-2-(4’-fluorofenil)-indol-3-ilgliossilamidici 25, 26, 27 Procedura generale
Ad una sospensione contenente 0.002 moli dell’opportuno indol-3-gliossililcloruro 15a o 15b in 30 ml di toluene anidro, tenuta in agitazione e raffreddata in bagno di ghiaccio, sono addizionati, goccia a goccia, 0.34 ml (0.00242 moli) di NEt3 in 3
ml di toluene anidro. Nella miscela di reazione si fanno quindi gocciolare, mantenendo sempre la temperatura intorno a 0°C, 0.0022 moli dell’opportuna amina in 5 ml dello stesso solvente. Terminata l’aggiunta, si lascia la miscela di reazione in
agitazione a t.a. per 24-36 h, seguendone l’andamento mediante TLC (miscela eluente: CHCl3/MeOH=9/1). Al
termine, il solido formatosi (costituito dai derivati 16-27 grezzi e da NEt3·HCl) viene raccolto per filtrazione a p.r.,
lavato con una soluzione al 5% di NaHCO3, fitrato e seccato su
P2O5. La soluzione toluenica viene evaporata a p.r. ed il
residuo ottenuto ripreso con CHCl3. La fase organica viene
lavata con NaHCO3 al 5%, H2O, HCl al 10% e infine ancora con
H2O. Dopo essiccamento su MgSO4 , si evapora a p.r. ottenendo
un ulteriore aliquota di prodotto grezzo. La quantità dei derivati amidici 16-27 ottenuta dal precipitato iniziale e dalle acque madri di reazione sono variabili e dipendono dalla solubilità dei vari composti. Le caratteristiche spettroscopiche dei prodotti ottenuti sono corrispondenti a quelle riportate in letteratura.[ 4 , 6 ]
Derivati N,N’-dialchil-(1-metil-2-fenilindol-3-il-gliossil)amidici 3-11
Derivati N,N’-dialchil-[1-metil-2-(4’-fluorofenil)-indol-3-il-gliossil]amidici 12-14
Ad una soluzione di 0.0002 moli dell’opportuno derivato N,N’-dialchil-2-fenilindolo-3-ilgliossilamidico 16-27 in circa 3 ml di DMF anidra, si aggiungono a 0° C e a piccole porzioni 0.0002 moli di NaH (60% dispersione in olio di vasellina). La miscela di reazione viene quindi mantenuta in agitazione a t.a. per 5 h in atmosfera di azoto. Si aggiunge poi, rapidamente e a 0°C un eccesso (circa 0.0006 moli) di CH3I. La miscela viene lasciata in
agitazione a t.a. per circa 12 h controllando l’andamento della reazione mediante TLC (AcOEt/Cicloesano=5/5). Al termine,
il solvente viene evaporato a p.r. ed il residuo ottenuto viene ripreso con ghiaccio: precipita un solido costituito dal derivato metilato grezzo, che viene purificato per filtrazione su colonna di gel di silice (miscela eluente CH3Cl). Le rese di
reazione, le costanti chimico-fisiche e le caratteristiche spettroscopiche dei prodotti 3-14 sono riportate nella Tabella 3.
5-Nitro-2-fenilindolo 28
Ad una soluzione contenente 3.00 g (0.0155 moli) di 2-fenilindolo commerciale in 100 ml di H2SO4 concentrato,
mantenuta in agitazione in un bagno di ghiaccio a 5°C, è addizionata, goccia a goccia una soluzione precedentemente preparata e raffreddata a 5°C di 1.40 g (0.0165 moli) di NaNO2
in 50 ml di H2SO4 concentrato. Terminata l’aggiunta, la
soluzione è mantenuta in agitazione per 5 minuti e quindi versata lentamente in ghiaccio. Si forma un precipitato giallo che viene raccolto per filtrazione a p.r. ed essiccato su P2O5. Si
ottiene un campione analitico per cristallizzazione da CH2Cl2.
5-nitro-2-fenilindolo 28 : resa: 95%; p.f: 194-196° C IR (nujol, cm-1): 3365, 1614, 1501, 1184, 1064, 811, 743.
1H-NMR (DMSO-d6, ppm): 7.20 (d, 1H, J=1.4Hz, Ar-H); 7.40-7.59 (m,
4H, Ar-H); 7.90-8.04 (m, 3H, Ar-H); 8.55 (d, 1H, J=2.2Hz, Ar-H); 12.25 (s, 1H, 1-NH, exch. with D2O).
5-amino-2-fenilindolo 29
Una sospensione contenente 0.543 g (0.0040 moli) di 5-nitro-2-fenilindolo 28 in 150 ml di EtOH assoluto e 0.054 mg di Pd/C
viene sottoposta ad idrogenazione catalitica mantenendo la miscela di reazione in agitazione a t.a. per 3-4 h. L’andamento della reazione è controllato mediante TLC (AcOEt/Cicl= 7/3 ). Al termine, si filtra la miscela e il solvente viene evaporato a p.r. fornendo un solido che viene cristallizzato da toluene. 5-amino-2-fenilindolo 29 : resa 80%; p.f. = 223-225°C
IR (nujol, cm-1): 3347, 3413, 1631, 1537, 1071, 757.
1H-NMR (DMSO-d6, ppm): 4.87 (bs, 2H, NH2, exch.with D2O); 6.52
(d, 1H, J=8.2Hz, Ar-H); 6.63 (s, 1H, Ar-H); 6.70 (s, 1H, Ar-H); 7.10 (d, 1H, J=8.4Hz, H); 7.22-7.29 (m, 1H, H); 7.38-7.45 (m, 2H, Ar-H); 7.78 (d, 2H, J=7.4Hz, Ar-Ar-H); 11.06 (bs, 1H, 1-NH, exch. with D2O).
t-Butil-(2-fenilindol-5-il)-carbamato 30
Ad una soluzione contenente 0.330 g (0.0016 moli) di 5-amino-2-fenilindolo 29 in una miscela di acetone/H2O = 2/1,
mantenuta in agitazione a 0°C, vengono aggiunte 0.348 g (0.0016 moli) di di-terzial-butildicarbonato. La miscela viene mantenuta in agitazione a t.a. per 24 h controllando l’andamento della reazione mediante TLC (AcOEt/Cicl=5/5). Al termine, la miscela viene concentrata a p.r. fino a circa metà del suo volume iniziale. Precipita un solido che viene raccolto per filtrazione a p.r. e purificato mediante cristallizzazione da toluene.
t-Butil-(2-fenilindol-5-il)-carbamato 30 : resa: 67 %; p.f. = 165-167°C IR(nujol, cm-1): 3437, 3326, 3289, 1686, 1531, 1050, 754.
1H-NMR (DMSO-d6, ppm): 1.48 (s, 9H, C-(CH3)3); 6.81 (s, 1H, Ar-H);
Ar-H); 7.65 (s, 1H, Ar-H); 7.80-7.85 (m, 2H, Ar-H); 9.05 (s, 1H, CONH, exch. with D2O); 11.36 (s, 1H, 1-NH, exch. with D2O)
t-Butil-[(2-fenilindol-3-ilgliossil)-5-il]-carbamato 31
Ad una sospensione contenente 0.184 g (0.0006 moli) di 31 in circa 10 ml di THF anidro, mantenuta in agitazione e raffreddata a 0°C, viene addizionata dopo circa 15 minuti, goccia a goccia, una soluzione contenente 0.07 ml (0.0008 moli) di cloruro di ossalile in circa 2 ml di THF anidro. Terminata l’aggiunta, la miscela di reazione viene lasciata in agitazione a 0°C e al buio per circa 2 h. L’andamento della reazione viene controllato mediante TLC (AcOEt/Cicl = 5/5). Al termine, il grezzo di reazione viene portato a secco a p.r. e lavato per 3 volte con THF anidro. Il prodotto risulta sufficientemente puro da essere utilizzato come tale nella reazione successiva.
t-Butil 6-[(7-nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)amino]-esilamino-1-carbossilato 32
Una soluzione contenente 0.433 g (0.0020 moli) di N-Boc-1,6-diaminoesano commerciale e 0.31 ml (0.0022 moli) di NEt3 in
4.0 ml di DMF anidra è tenuta in agitazione a t.a. e in corrente di azoto. Ad essa viene addizionata, goccia a goccia e lentamente, nell’arco di 5 minuti, una soluzione di 0.398 g (0.0020 moli) di 4-cloro-7-nitrobenzofurazano disciolto in 4.0 ml dello stesso solvente. Terminata l’aggiunta, si lascia la miscela di reazione in agitazione a t.a. e al riparo dalla luce per 15-20 h, controllandone l’andamento mediante TLC
(AcOEt/Etere di petrolio 60-80˚C=7/3). Al termine, la miscela di reazione viene ripresa con acqua distillata ed estratta con CHCl3. La fase organica, dopo essiccamento su MgSO4, viene
evaporata a p.r. fornendo un residuo oleoso costituito dal prodotto desiderato 32, che risulta sufficientemente puro da essere utilizzato come tale nella reazione successiva. Un campione analitico è ottenuto per lavaggio a freddo con Et2O.
t-Butil 6-[(7-nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)amino]-esilamino-1-carbossilato 32 : resa: 90 %; p.f. = 95-98°C IR (nujol, cm-1): 3385, 3303, 1682, 1624, 1245, 1101, 849, 739. 1H-NMR (DMSO-d6, ppm): 1.23-1.35 (m, 17H, C(CH3)3, CH2(CH2)4CH2); 1.66 (t, 2H, CONHCH2); 2.87 (t, 2H, CH2NH); 6.40 (d, 1H, 5-H); 6.76 (bs, 1H, CONH); 8.50 (d, 1H, 6-H); 9.55 (bs, 1H, CH2NH). N'-(7-Nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)-1,6-diaminoesano 33
Ad una soluzione contenente 0.758 g (0.0020 moli) di 32 in circa 10 ml di AcOEt si aggiungono 0.0060 moli di HCl 3M. La miscela di reazione viene mantenuta in agitazione a 60°C controllandone l’andamento con TLC (AcOEt/Cicl=5/5) ogni 30 minuti. Dopo circa 4 h la reazione è andata a completezza. Si forma un precipitato che viene filtrato a p.r. e purificato mediante un lavaggio a freddo con Et2O.
N'-(7-Nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)-1,6-diaminoesano 33 : resa: 70 %; p.f. = 207-210°C
IR (nujol, cm-1): 3194, 3139, 3051, 1624, 1586, , 1258, 1183, 729.
1H-NMR (DMSO-d6, ppm): 1.23-1.75 (m, 8H, CH2(CH2)2CH2);
7.87 (bs, 2H, NH2); 8.52 (d, 1H, 6-H); 9.58 (bs, 1H, NH, exch. with
D2O).
N-(7-Nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)-N’-[5-(N-Boc-amino)-2-fenilindol-3-gliossilil]-1,6-diaminoesano 34
Ad una soluzione contenente 0.239 g (0.0006 moli) di 31 in circa 15 ml di THF anidro, tenuta in agitazione e raffreddata a 0°C, sono addizionati, goccia a goccia, 0.20 ml (0.0014 moli) di NEt3 in 3 ml di THF anidro. Nella miscela di reazione si fanno
quindi gocciolare, mantenendo sempre la temperatura a 0°C, 0.112 g (0.0005 moli) di N'-(7-Nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)-1,6-diaminoesano 33 solubilizzato in circa 15 ml dello stesso solvente. Si aggiungono quindi, sempre sotto corrente di azoto, 0.25 ml (0.0003 moli) di NEt3. Terminata l’aggiunta la
miscela di reazione viene lasciata in agitazione a t.a. e al buio per circa 48 h. L’andamento della reazione viene controllato mediante TLC (Toluene/CH3CN+ AcOH glac. =7/2.5/0.5).
Precipita un solido bianco, costituito da NEt3·HCl, che viene
allontanato mediante filtrazione a p.r. Il solvente di reazione viene evaporato a p.r. e il residuo ottenuto viene lavato con una soluzione di NaHCO3 al 5%. Precipita un solido marrone
che viene filtrato a p.r. e purificato mediante lavaggio a freddo con Et2O. N-(7-Nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)-N’-[5-(N-Boc-amino)-2-fenilindol-3-gliossilil]-1,6-diaminoesano 34: resa: 79 %; p.f. = 153-155°C IR(nujol, cm-1): 3324, 1696, 1580,1290, 1153, 897, 726. 1H-NMR (DMSO-d6, ppm): 1.06-1.80 (m, 19H, CH2(CH2)4CH2, C(CH3)3, CONHCH2); 2.68-2.74 (m, 2H, CH2NH); 6.42 (d, 1H, J=9.2Hz, 5’-H); 7.34-7.53 (m, 7H, Ar-H); 8.28 (s, 1H, Ar-H); 8.42 (bs,
1H, COCONH, exch.with D2O); 8.51 (d, 1H, J=9.0Hz, 6’-H); 9.28 (s,
1H, Ar-NHCO, exch. with D2O); 9.57 (bs, 1H, CH2NH-Ar, exch. with
D2O); 12.21 (s, 1H, 1-NH, exch. with D2O).
N-(7-Nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)-N’-[5-amino-2-fenilindol-3-gliossilil]-1,6-diaminoesano 35
Ad una soluzione contenente 0.192 g (0.0003 moli) del derivato 34 in 10 ml di CH2Cl2 anidro, mantenuta in agitazione e
raffreddata a 0°C, si aggiungono, goccia a goccia, 2 ml (0.02 moli) di acido trifluoroacetico. La miscela di reazione viene lasciata in agitazione per 12 h a t.a. controllandone l’andamento mediante TLC (AcOEt/Cicl=7/3). Al termine, il solvente viene evaporato a p.r., il residuo ottenuto viene ripreso con H2O e precipitato con una soluzione di NaHCO3 al
5%. Il composto così ottenuto risulta essere sufficientemente puro da poter essere utilizzato come tale nella reazione successiva. Un campione analitico viene ottenuto mediante lavaggio a freddo con Et2O.
N-(7-Nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)-N’-[5-amino-2-fenilindol-3-gliossilil]-1,6-diaminoesano 35: resa: 91 %; p.f. = 195-197°C IR (nujol, cm-1): 3338, 3242, 1621, 1587, 1135, 801, 723. 1H-NMR (DMSO-d6, ppm): 1.04-1.36 (m, 8H, CH2-(CH2)4-CH2); 1.60-1.69 (m, 2H, CONHCH2); 2.68-2.74 (m, 2H, CH2NH); 6.42 (d, 1H, J=9.6Hz, 5’-H); 6.76-6.80 (m, 1H, Ar-H); 7.25-7.55 (m, 9H, Ar-H, NH2, exch.with D2O); 8.36 (bs, 1H, CONH, exch. with D2O); 8.52 (d,
1H, J=9.8Hz, 6’-H); 9.58 (bs, 1H, CH2NH-Ar, exch. with D2O); 12.11
N
-(7-Nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)-N’-[5-isotiocianato-2-fenilindol-3-gliossilil]-1,6-diaminoesano 27
Ad una sospensione di 0.162 g (0.0003 moli) del derivato 35 in circa 20 ml di NaHCO3 al 6% vengono aggiunti 20 ml di
CH2Cl2. La miscela viene mantenuta in agitazione a 0°C per 20
minuti e quindi vengono addizionati, goccia a goccia, 0.1 ml (0.001 moli) di tiofosgene. Terminata l’aggiunta, la miscela viene lasciata in agitazione a t.a. per 4 h. L’andamento della reazione è controllata mediante TLC (toluene/CH3CN/AcOH
glac.=7/2.5/0.5). Si forma un precipitato che viene raccolto per filtrazione a p.r. e purificato mediante lavaggio a freddo con Et2O.
N -(7-Nitro-2,1,3-benzossadiazol-4-il)-N’-[5-isotiocianato-2-fenilindol-3-gliossilil]-1,6-diaminoesano 27: resa: 67 %; p.f. = 152-154°C (dec.)
IR (nujol, cm-1): 3345, 2123, 2041, 1648, 1614, 1586, 1177, 1105, 811. 1H-NMR (DMSO-d6, ppm): 1.04-1.36 (m, 8H, CH2(CH2)4CH3);
1.60-169 (m, 2H, CONHCH2); 2.72-2.77 (m, 2H, CH2NH); 6.29 (d, 1H,
J=8.6Hz, 5’-H); 7.20-7.57 (m, 8H, Ar-H,CONH, exch. with D2O);
8.00-8.01 (m, 1H, Ar-H); 8.32 (d, 1H, J=8.6Hz, 6’-H); 8.51 (bs, 1H, CH2