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Applicazione del Manuale Operativo Inail – Punti di forza e criticità Francesco Malta

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SITI CONTAMINATI

Il rischio chimico per i lavoratori

01/06/2017 – Ordine dei Geologi del Lazio - ROMA

Applicazione del Manuale Operativo Inail – Punti di forza e criticità Francesco Malta

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Chi siamo

MWH, parte del Gruppo Stantec è presente in Italia dal 1973.

Negli anni, ha sviluppato un importante portafoglio di clienti nazionali e internazionali beneficiando fortemente del suo network globale.

La sede italiana oggi comprende 120 collaboratori che

operano nell’ufficio principale di Milano e in quelli di

Roma e Soave (Verona), insieme ad altri uffici di

progetto su tutto il territorio.

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MWH e i servizi HSE

MWH fornisce, tra gli altri i seguenti servizi in campo HSE

• Consulenza

• Gestione siti in fase di bonifica ambientale

• Gestione contratti Oil and Gas

• Supporto alla Valutazione dei Rischi

• Servizi di Prevenzione e Protezione

• Cantieri in Titolo IV D.lgs. 81/08

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Cantieri

MWH ricopre il ruolo di CSE – CSP – RL – Consulente HSE (art. 26) per le seguenti tipologia di cantiere

• Indagini e campionamenti ambientali

• Demolizioni e dismissioni

• Bonifiche ambientali

• Manutenzioni ordinarie e straordinarie di raffineria

• Costruzione e manutenzione oleodotti

• Costruzione e manutenzione impianti di messa in

sicurezza

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Distribuzione attività HSE

Distribuzione delle attività in ambito ambientale per tipologia di intervento (ultimi 36 mesi)

Messa in sicurezza d’emergenza

Supervisioni /Audit

Monitoraggi

Indagini Ambientali Saggi di Scavo

Indagini Ambientali su PV Carburanti Demolizioni

Bonifiche Ambientali

Consulenza HSE

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Distribuzione Clienti HSE

Distribuzione delle attività in ambito ambientale per cliente (ultimi 36 mesi)

Isab 15%

TotalErg 15%

Tamoil 5%

ENEL 1%

Altri 16%

Esso 23%

25% Eni

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Applicazione del Manuale Operativo INAIL

PUNTI DI FORZA E CRITICITÀ

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Punti di forza

PF 1 – Il Manuale che mancava…

• Fornisce lo scenario normativo specifico del settore

• Rappresenta uno strumento autorevole di consultazione (titolo IV – Art. 26)

• Armonizza D.lgs. 81/08 e D.lgs. 152/06

• Stringe le maglie del D.lgs. 81/08 in merito

all’applicazione pratica delle disposizioni del Titolo IX

(10)

Punti di forza

PF 2 – Integrazione tecnica del D.lgs. 81/08

• Indica le frequenze di campionamento

• Integra metodologie di campionamento ed analisi

• Suggerisce la dislocazione dei punti di monitoraggio

• Fornisce indicazione sulla manipolazione dei dati

• Introduce la UNI-EN 689 per la VDR

(11)

Punti di forza

PF 2 – Integrazione tecnica del D.lgs. 81/08

• Fornisce indicazioni sulla segnaletica di sicurezza

• Considera la classificazione e l’etichettatura sostanze e miscele

• Raccoglie numerosi dati su DPI e DPC

• Individua Buone prassi

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Punti di forza

PF 2 – Integrazione tecnica dell’81/08

(13)

Punti di forza

PF 3 – Supporto agli operatori del settore

• Definisce le attività in siti oggetto di bonifica e delle posizioni di lavoro coinvolte

• In mancanza di dati pregressi fornisce indicazioni di massima sul possibile stato di contaminazione in funzione delle attività industriali e antropiche

• Dà indicazioni sulle modalità e percorsi di esposizione

• Fornisce risposte in merito all’individuazione di

compiti e responsabilità

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Punti di forza

PF 4 – Supporto alla Valutazione dei Rischi

• Indica le possibili mansioni tipo

• Fornisce un modello concettuale per l’esposizione ad agenti chimici (vie di migrazione)

• Fornisce un modello di VDR per inalazione e contatto dermico

• Fornisce indicazioni per le fasi di indagine (contaminazione ignota)

• Supporta nella scelta dei DPI

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Punti di forza

PF 4 – Supporto alla Valutazione dei Rischi Il rischio chimico per la salute

• Differenzia il rischio chimico per la Salute da quello per la Sicurezza

• Stabilisce i livelli di rischio per la Salute

• Irrilevante

• Non Irrilevante

• Approfondisce il rischio in

• Ragionevolmente sotto controllo e

• Non sotto controllo

• Non si hanno sufficienti evidenze per definirlo

«ragionevolmente sotto controllo»

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Punti di forza

PF 4 – Supporto alla Valutazione dei Rischi

Il rischio da esposizione ad agenti cancerogeni e mutageni

• Tiene conto delle indicazioni del Coordinamento Tecnico delle Regioni e delle Provincie autonome prevedendo:

• Lavoratori esposti

• Lavoratori potenzialmente esposti

• Lavoratori non esposti

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Punti di forza

PF 4 – Iter logico, inframezzato da criteri di esclusione,

per la valutazione del rischio

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Punti di forza

PF 5 – Migliore valutazione dei rischi

• Permette una valutazione esaustiva e consapevole dei rischi

• Consente una protezione intelligente dei lavoratori

• Assicura ai DDL di aver adempiuto agli obblighi di valutazione secondo le più recenti norme tecniche

• Aiuta a non tralasciare alcun adempimento indicato

dal D.lgs. 81/08

(19)

Punti di forza

PF 5 – Migliore valutazione dei rischi

• Consente una scelta consapevole dei DPI

• Scongiura il ricorso alla sovra-protezione

• Permette un uso di mezzi d’opera adeguati se e quando necessario

• Introduce un clima di serenità per lavoratori e

funzioni aziendali

(20)

Punti di forza

PF 6 – Migliore valutazione dei rischi per i cantieri lunghi

• Assicura maggiore ergonomia per gli operatori

• Favorisce economie di scala sui DPI e DPC

• Consente la gestione efficiente del personale (turnazioni)

• Permette ai DDL Committenti di favorire un processo

di VDR più semplice per Imprese e Contrattisti

(confrontabilità con CRaria)

(21)

Criticità

C1 – Applicazione pratica limitata

• Cantieri brevi

• Pregressi non noti

• Interventi «d’urgenza»

• Tendenza ad applicare parziali principi di massima

tutela (DPI) tralasciando i dettami del D.lgs. 81/08

(formazione – sorveglianza – principi – misure –

parere MC)

(22)

Criticità

C1 – Applicazione pratica limitata

• Tentativo di minimizzare le situazioni espositive

• Astrusità nel calcolo delle CRaria

• Difficoltà di applicare i sistemi attivi e passivi introdotti

nell’Opzione A dello Step 2.1 (ambienti outdoor)

(23)

Criticità

C2 – Ti ho dato tutto quello che ho…

Difficoltà da parte dei Committenti di fornire dati utili alla valutazione:

• Campagne di monitoraggio datate

• Punti di indagine poco rappresentativi

• Dati disomogenei

• Impossibilità di confronto con le CRaria

(24)

Criticità

C3 – Non ci capisco niente!

Poca conoscenza ed attenzione sul tema da parte di alcuni

• Datori di Lavoro

• Committenti

• Esponenti delle funzioni HSE

• RSPP

• Preposti

• …

NECESSITA’ DI SFORZI FORMATIVI

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Criticità

C4 – «La zappa sui piedi»

Collaborare alla stesura delle VDR in realtà fortemente consolidate e attive da tempo può far emergere situazioni fino a quel momento poco considerate…

Utilizzo di termini come «lavoratore esposto» allarma Datori di Lavoro se non si è mai aperto il registro degli esposti (che è comunque un obbligo secondo il D.lgs.

81/08)

Necessità di spiegare perché le cose «sono cambiate»

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Criticità

C5 – Ma quanto mi costa?

Supportare DDL e Committenti in un vero e proprio studio di fattibilità tecnico – economica

Pro:

• Valutazione specifica e puntuale (responsabilità)

• Economie di scala sulla fornitura e la gestione dei DPI

• Mezzi idonei quando servono (cabine pressurizzate)

• Misure quando servono (lavaggio ruote, bagnatura)

• Ergonomia migliorata

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Criticità

C5 – Ma quanto mi costa?

Supportare DDL e Committenti in un vero e proprio studio di fattibilità tecnico – economica

Contro:

• I Costi monitoraggio per confronto CRaria aumentano dal 40% (Benzene, Clorobenzene, Esaclorobenzene) al 140% (Piombo, Cadmio, Nichel)

• Costi da sostenere per la gestione ed elaborazione dati

• Fornitura massiva di DPI circa 100 euro/uomo/mese

• Interventi sui mezzi d’opera (pressurizzazioni)

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Alcune realtà dispongono di sistemi di gestione HSE e corpi procedurali complessi.

Diverse Operations di una medesima Corporate dispongono di procedure che interpretano la VDR chimico e da esposizione ad agenti cancerogeni nei siti contaminati in modo differente, pur partendo da linee guida comuni, incluso il manuale INAIL!

Un caso reale è rappresentato delle società A, B e C

appartenenti allo stesso gruppo

(29)

Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Una premessa…

Tecnica VDC Manuale

Operativo VDC

Legislativa

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso A

Elimina la fase relativa allo step 1.2 proposto dal MO

indicando, a valle della verifica del superamento delle

CSC/CSR, l’applicazione diretta delle disposizioni del

D.lgs. 81/2008 per la valutazione del rischio.

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso B

Include integralmente l’iter logico proposto dal

manuale utilizzando la norma UNI-EN 689 per la VDR.

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso B – La VDR

Per l’esposizione giornaliera si utilizza la formula riportata all’appendice B della norma UNI-EN 689

Esposizione giornaliera =Σciti/Σti

ci: Concentrazione di agente chimico rilevata in ogni area

ti: Tempo di permanenza del lavoratore in ciascuna area espresso in ore

Σti: Durata del turno (8 ore)

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso B – situazione curiosa Esposizione giornaliera =Σciti/Σti

Per l’esposizione ad agenti cancerogeni/mutageni, la formula non viene

usata per il confronto con frazioni di Vlep/TLV/TWA, ma con i valori limite

per la popolazione generale (leggasi CRaria) in apparente contrasto con

quanto riportato dell’appendice B alla norma UNI EN 689 «Questa

procedura si applica esclusivamente quando il valore limite è stato fissato

come media ponderata di 8 h».

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso B - Le conclusioni dell’HSE

Il tentativo di applicazione “in toto” del Manuale

Operativo (completamente assorbito dal corpo

procedurale) ha portato ad un dibattito molto acceso

tra Datore di Lavoro, RSPP, funzioni HSE, Medici

Competenti, linee operative e consulenti.

(35)

Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso B - Le conclusioni dell’HSE

«Armonizzare D.lgs. 81/08 e D.lgs. 152/06 non risulterà

sempre fattibile (sarebbe auspicabile consultare

l’ufficio legale)»

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso B - Le conclusioni dell’HSE

«L’utilizzo delle tecniche ufficiali di campionamento e analisi in

alcuni casi potrebbe portare ad indicare PdL “esposte” anche in

assenza di misure (adottando il medium bound per le sostanze

inferiori al limite di rilevabilità strumentale, si superano i valori di

riferimento per la popolazione generale senza che ci sia stato

alcun valore misurato).»

(37)

Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso B - Le conclusioni dell’HSE

«Sono probabili costi analitici per monitoraggio

ambientale più elevati con scarso valore aggiunto»

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso C

Affronta il problema con un approccio estremamente

tecnico basato su criteri di esclusione ed

approfondimenti successivi, utilizzando studi universitari

autorevoli.

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso C

Procedura molto articolata che approfondisce rispetto alle precedenti numerosi aspetti tecnici differenziando tra

• ADR approvata

• ADR non approvata

• ADR non elaborata

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Caso C

Utilizza numerosi parametri per il confronto delle concentrazioni e sfrutta le misurazioni tramite soil gas e flux chamber

• CSR c - Cautelative

• CSR m – Modulate

• CR soil-gas / CR soil-gas,m

• CR flux-chamber / CR flux-chamber,m

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

Il panorama è tuttora molto eterogeneo e le procedure, e la loro applicazione, risentono della sensibilità dei Datori di Lavoro e delle funzioni responsabili intermedie.

Emerge in tutti i casi, la necessità di un supporto

tecnico per indirizzare nelle valutazioni e nelle

procedure di calcolo più complesse.

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Criticità

C6 – Noi abbiamo le nostre procedure!

NON DIMENTICARE MAI CHE…

In caso di dubbi, condizioni limite, stalli con Committenti e Datori di Lavoro, si può sempre fare affidamento sul prezioso contributo di Asl, INAIL ed Ispettorati del lavoro territorialmente competenti.

Quando si parla di salute dei lavoratori, non si può

prescindere dal supporto e dal parere dei Medici

Competenti.

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Criticità

C7 – Io applico l’81 e basta!

È la tendenza più diffusa, considerare l’applicazione del Manuale un inutile appesantimento tecnico ed economico dell’iter di valutazione dei rischi.

I centri decisionali tendono a non tenere in considerazione i contenuti del Manuale, non essendo cogente.

È necessario ricondurre i diversi interlocutori alle

proprie responsabilità.

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Criticità

C8 – Con loro ci parli tu!

Datori di Lavoro, Committenti, Funzioni HSE, SPP necessitano di un supporto competente per sostenere

• Audit Interni

• Controlli degli Enti Competenti

• Confronti coi Gestori dei Contratti (aumento dei costi

rispetto ad attività analoghe svolte in precedenza)

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Criticità

C9 Non lo sappiamo fare – Non lo abbiamo mai fatto – Abbiamo sempre fatto diversamente

È un approccio diffusissimo presso molti SPP e DDL

Nel caso in cui si ricopra un ruolo di garanzia per il Committente all’interno dei Cantieri in Titolo IV occorre prestare attenzione alla VDR presenti nei POS.

Per chi effettua consulenza è richiesto uno sforzo per la

verifica delle VDR anche in Art. 26.

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Criticità

C9 Non lo sappiamo fare – Non lo abbiamo mai fatto – Abbiamo sempre fatto diversamente

Da uno studio reso pubblico dallo SPSAL di Modena in merito ad un ciclo di verifiche documentali emerge che:

• il 50% delle aziende ha eseguito una VDR errata riguardo alla valutazione del rischio chimico per la salute

• Il 67% delle aziende ha eseguito una VDR errata riguardo alla valutazione del rischio chimico per la sicurezza

• Il 70% delle aziende ha eseguito una VDR errata riguardo

alla valutazione del rischio da esposizione ad agenti

cancerogeni

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Conclusioni

Il Manuale Operativo rappresenta uno strumento di grande utilità e supporto, dall’enorme potenziale.

Ci si trova a dover combattere le resistenze legate alla scarsa conoscenza del tema.

Occorre sensibilizzare i Datori di Lavoro ed i

Committenti, favorendo la loro presenza ad eventi

come quello di oggi e influenzarli in merito alla

necessità di formazione del personale.

(48)

Grazie per l’attenzione

[email protected]

Centro Direzionale Milano 2, Palazzo Canova - Segrate (MI) Tel. 02 94 75 71 98

Mob. 380 344 66 38

MWH, now part of Stantec

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